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Pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.</P><P>L’Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli d’Europa, nonché dell’identità nazionale degli Stati membri e dell’ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa si sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali, nonché la libertà di stabilimento.</P><P>A tal fine è necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali, alla luce dell’evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendo tali diritti più visibili in una Carta.</P><P>La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti dell’Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dall’Unione e dal Consiglio d’Europa, nonché dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea e da quella della Corte europea dei diritti dell’uomo. In tale contesto, la Carta sarà interpretata dai giudici dell’Unione e degli Stati membri tenendo in debito conto le spiegazioni elaborate sotto l’autorità del praesidium della Convenzione che ha redatto la Carta e aggiornate sotto la responsabilità del praesidium della Convenzione europea.</P><P>Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future.</P><P>Pertanto, l’Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi enunciati in appresso.</P></PREAMBLE.GEN><?PAGE NO='394'?><ENACTING.TERMS><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO I</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">DIGNITÀ</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="001"><TI.ART>Articolo 1</TI.ART><STI.ART>Dignità umana</STI.ART><ALINEA>La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="002"><TI.ART>Articolo 2</TI.ART><STI.ART>Diritto alla vita</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="002.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla vita.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="002.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="003"><TI.ART>Articolo 3</TI.ART><STI.ART>Diritto all’integrità della persona</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="003.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="003.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA><P>Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>d)</NO.P><TXT>il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="004"><TI.ART>Articolo 4</TI.ART><STI.ART>Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti</STI.ART><ALINEA>Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="005"><TI.ART>Articolo 5</TI.ART><STI.ART>Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="005.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="005.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="005.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>È proibita la tratta degli esseri umani.</ALINEA></PARAG></ARTICLE></DIVISION><?PAGE NO='395'?><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO II</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">LIBERTÀ</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="006"><TI.ART>Articolo 6</TI.ART><STI.ART>Diritto alla libertà e alla sicurezza</STI.ART><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="007"><TI.ART>Articolo 7</TI.ART><STI.ART>Rispetto della vita privata e della vita familiare</STI.ART><ALINEA>Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle proprie comunicazioni.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="008"><TI.ART>Articolo 8</TI.ART><STI.ART>Protezione dei dati di carattere personale</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="008.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="008.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni persona ha il diritto di accedere ai dati raccolti che la riguardano e di ottenerne la rettifica.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="008.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un’autorità indipendente.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="009"><TI.ART>Articolo 9</TI.ART><STI.ART>Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia</STI.ART><ALINEA>Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="010"><TI.ART>Articolo 10</TI.ART><STI.ART>Libertà di pensiero, di coscienza e di religione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="010.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="010.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Il diritto all’obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='396'?><ARTICLE IDENTIFIER="011"><TI.ART>Articolo 11</TI.ART><STI.ART>Libertà di espressione e d’informazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="011.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="011.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="012"><TI.ART>Articolo 12</TI.ART><STI.ART>Libertà di riunione e di associazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="012.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni persona di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="012.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>I partiti politici a livello dell’Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini dell’Unione.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="013"><TI.ART>Articolo 13</TI.ART><STI.ART>Libertà delle arti e delle scienze</STI.ART><ALINEA>Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="014"><TI.ART>Articolo 14</TI.ART><STI.ART>Diritto all’istruzione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="014.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="014.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all’istruzione obbligatoria.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="014.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="015"><TI.ART>Articolo 15</TI.ART><STI.ART>Libertà professionale e diritto di lavorare</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="015.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="015.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in qualunque Stato membro.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="015.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell’Unione.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='397'?><ARTICLE IDENTIFIER="016"><TI.ART>Articolo 16</TI.ART><STI.ART>Libertà d’impresa</STI.ART><ALINEA>È riconosciuta la libertà d’impresa, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="017"><TI.ART>Articolo 17</TI.ART><STI.ART>Diritto di proprietà</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="017.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquisito legalmente, di usarli, di disporne e di lasciarli in eredità. Nessuna persona può essere privata della proprietà se non per causa di pubblico interesse, nei casi e nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di una giusta indennità per la perdita della stessa. L’uso dei beni può essere regolato dalla legge nei limiti imposti dall’interesse generale.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="017.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>La proprietà intellettuale è protetta.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="018"><TI.ART>Articolo 18</TI.ART><STI.ART>Diritto di asilo</STI.ART><ALINEA>Il diritto di asilo è garantito nel rispetto delle norme stabilite dalla convenzione di Ginevra del <DATE ISO="19510728">28 luglio 1951</DATE> e dal protocollo del <DATE ISO="19670131">31 gennaio 1967</DATE>, relativi allo status dei rifugiati, e a norma del trattato sull’Unione europea e del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (in appresso denominati "i trattati").</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="019"><TI.ART>Articolo 19</TI.ART><STI.ART>Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="019.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Le espulsioni collettive sono vietate.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="019.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.</ALINEA></PARAG></ARTICLE></DIVISION><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO III</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">UGUAGLIANZA</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="020"><TI.ART>Articolo 20</TI.ART><STI.ART>Uguaglianza davanti alla legge</STI.ART><ALINEA>Tutte le persone sono uguali davanti alla legge.</ALINEA></ARTICLE><?PAGE NO='398'?><ARTICLE IDENTIFIER="021"><TI.ART>Articolo 21</TI.ART><STI.ART>Non discriminazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="021.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="021.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Nell’ambito d’applicazione dei trattati e fatte salve disposizioni specifiche in essi contenute, è vietata qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="022"><TI.ART>Articolo 22</TI.ART><STI.ART>Diversità culturale, religiosa e linguistica</STI.ART><ALINEA>L’Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="023"><TI.ART>Articolo 23</TI.ART><STI.ART>Parità tra donne e uomini</STI.ART><ALINEA>La parità tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione.</ALINEA><ALINEA>Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="024"><TI.ART>Articolo 24</TI.ART><STI.ART>Diritti del minore</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="024.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>I minori hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione. Questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="024.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>In tutti gli atti relativi ai minori, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del minore deve essere considerato preminente.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="024.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Il minore ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="025"><TI.ART>Articolo 25</TI.ART><STI.ART>Diritti degli anziani</STI.ART><ALINEA>L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.</ALINEA></ARTICLE><?PAGE NO='399'?><ARTICLE IDENTIFIER="026"><TI.ART>Articolo 26</TI.ART><STI.ART>Inserimento delle persone con disabilità</STI.ART><ALINEA>L’Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.</ALINEA></ARTICLE></DIVISION><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO IV</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">SOLIDARIETÀ</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="027"><TI.ART>Articolo 27</TI.ART><STI.ART>Diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’ambito dell’impresa</STI.ART><ALINEA>Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l’informazione e la consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto dell’Unione e dalle legislazioni e prassi nazionali.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="028"><TI.ART>Articolo 28</TI.ART><STI.ART>Diritto di negoziazione e di azioni collettive</STI.ART><ALINEA>I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali, il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni collettive per la difesa dei loro interessi, compreso lo sciopero.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="029"><TI.ART>Articolo 29</TI.ART><STI.ART>Diritto di accesso ai servizi di collocamento</STI.ART><ALINEA>Ogni persona ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="030"><TI.ART>Articolo 30</TI.ART><STI.ART>Tutela in caso di licenziamento ingiustificato</STI.ART><ALINEA><P>Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.</P></ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="031"><TI.ART>Articolo 31</TI.ART><STI.ART>Condizioni di lavoro giuste ed eque</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="031.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="031.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni lavoratore ha diritto a una limitazione della durata massima del lavoro, a periodi di riposo giornalieri e settimanali e a ferie annuali retribuite.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='400'?><ARTICLE IDENTIFIER="032"><TI.ART>Articolo 32</TI.ART><STI.ART>Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro</STI.ART><ALINEA>Il lavoro minorile è vietato. L’età minima per l’ammissione al lavoro non può essere inferiore all’età in cui termina la scuola dell’obbligo, fatte salve le norme più favorevoli ai giovani ed eccettuate deroghe limitate.</ALINEA><ALINEA>I giovani ammessi al lavoro devono beneficiare di condizioni di lavoro appropriate alla loro età ed essere protetti contro lo sfruttamento economico o contro ogni lavoro che possa minarne la sicurezza, la salute, lo sviluppo fisico, psichico, morale o sociale o che possa mettere a rischio la loro istruzione.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="033"><TI.ART>Articolo 33</TI.ART><STI.ART>Vita familiare e vita professionale</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="033.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>È garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="033.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni persona ha il diritto di essere tutelata contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l’adozione di un figlio.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="034"><TI.ART>Articolo 34</TI.ART><STI.ART>Sicurezza sociale e assistenza sociale</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="034.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>L’Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="034.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona che risieda o si sposti legalmente all’interno dell’Unione ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="034.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Al fine di lottare contro l’esclusione sociale e la povertà, l’Unione riconosce e rispetta il diritto all’assistenza sociale e all’assistenza abitativa volte a garantire un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="035"><TI.ART>Articolo 35</TI.ART><STI.ART>Protezione della salute</STI.ART><ALINEA>Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.</ALINEA></ARTICLE><?PAGE NO='401'?><ARTICLE IDENTIFIER="036"><TI.ART>Articolo 36</TI.ART><STI.ART>Accesso ai servizi d’interesse economico generale</STI.ART><ALINEA>Al fine di promuovere la coesione sociale e territoriale dell’Unione, questa riconosce e rispetta l’accesso ai servizi d’interesse economico generale quale previsto dalle legislazioni e prassi nazionali, conformemente ai trattati.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="037"><TI.ART>Articolo 37</TI.ART><STI.ART>Tutela dell’ambiente</STI.ART><ALINEA>Un livello elevato di tutela dell’ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="038"><TI.ART>Articolo 38</TI.ART><STI.ART>Protezione dei consumatori</STI.ART><ALINEA>Nelle politiche dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori.</ALINEA></ARTICLE></DIVISION><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO V</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">CITTADINANZA</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="039"><TI.ART>Articolo 39</TI.ART><STI.ART>Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="039.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="039.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>I membri del Parlamento europeo sono eletti a suffragio universale diretto, libero e segreto.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="040"><TI.ART>Articolo 40</TI.ART><STI.ART>Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali</STI.ART><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="041"><TI.ART>Articolo 41</TI.ART><STI.ART>Diritto ad una buona amministrazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="041.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto a che le questioni che la riguardano siano trattate in modo imparziale ed equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni, organi e organismi dell’Unione.</ALINEA></PARAG><?PAGE NO='402'?><PARAG IDENTIFIER="041.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA><P>Tale diritto comprende in particolare:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>il diritto di ogni persona di essere ascoltata prima che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento individuale che le rechi pregiudizio;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>il diritto di ogni persona di accedere al fascicolo che la riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto professionale e commerciale;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>l’obbligo per l’amministrazione di motivare le proprie decisioni.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="041.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona ha diritto al risarcimento da parte dell’Unione dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell’esercizio delle loro funzioni, conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="041.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni persona può rivolgersi alle istituzioni dell’Unione in una delle lingue dei trattati e deve ricevere una risposta nella stessa lingua.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="042"><TI.ART>Articolo 42</TI.ART><STI.ART>Diritto d’accesso ai documenti</STI.ART><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, organi e organismi dell’Unione, a prescindere dal loro supporto.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="043"><TI.ART>Articolo 43</TI.ART><STI.ART>Mediatore europeo</STI.ART><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore europeo casi di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni, organi o organismi dell’Unione, salvo la Corte di giustizia dell’Unione europea nell’esercizio delle sue funzioni giurisdizionali.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="044"><TI.ART>Articolo 44</TI.ART><STI.ART>Diritto di petizione</STI.ART><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="045"><TI.ART>Articolo 45</TI.ART><STI.ART>Libertà di circolazione e di soggiorno</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="045.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="045.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente ai trattati, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='403'?><ARTICLE IDENTIFIER="046"><TI.ART>Articolo 46</TI.ART><STI.ART>Tutela diplomatica e consolare</STI.ART><ALINEA>Ogni cittadino dell’Unione gode, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.</ALINEA></ARTICLE></DIVISION><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO VI</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">GIUSTIZIA</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="047"><TI.ART>Articolo 47</TI.ART><STI.ART>Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale</STI.ART><ALINEA>Ogni persona i cui diritti e le cui libertà garantiti dal diritto dell’Unione siano stati violati ha diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice, nel rispetto delle condizioni previste nel presente articolo.</ALINEA><ALINEA>Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge. Ogni persona ha la facoltà di farsi consigliare, difendere e rappresentare.</ALINEA><ALINEA>A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="048"><TI.ART>Articolo 48</TI.ART><STI.ART>Presunzione di innocenza e diritti della difesa</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="048.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente provata.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="048.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Il rispetto dei diritti della difesa è garantito ad ogni imputato.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="049"><TI.ART>Articolo 49</TI.ART><STI.ART>Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="049.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso. Se, successivamente alla commissione del reato, la legge prevede l’applicazione di una pena più lieve, occorre applicare quest’ultima.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="049.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Il presente articolo non osta al giudizio e alla condanna di una persona colpevole di un’azione o di un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali riconosciuti da tutte le nazioni.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="049.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Le pene inflitte non devono essere sproporzionate rispetto al reato.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='404'?><ARTICLE IDENTIFIER="050"><TI.ART>Articolo 50</TI.ART><STI.ART>Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato</STI.ART><ALINEA>Nessuno può essere perseguito o condannato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato nell’Unione a seguito di una sentenza penale definitiva conformemente alla legge.</ALINEA></ARTICLE></DIVISION><DIVISION><TITLE><TI><P>TITOLO VII</P></TI><STI><P><HT TYPE="BOLD">DISPOSIZIONI GENERALI CHE DISCIPLINANO L’INTERPRETAZIONE E L’APPLICAZIONE DELLA CARTA</HT></P></STI></TITLE><ARTICLE IDENTIFIER="051"><TI.ART>Articolo 51</TI.ART><STI.ART>Ambito di applicazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="051.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, organi e organismi dell’Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà, come pure agli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l’applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite all’Unione nei trattati.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="051.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>La presente Carta non estende l’ambito di applicazione del diritto dell’Unione al di là delle competenze dell’Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l’Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nei trattati.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="052"><TI.ART>Articolo 52</TI.ART><STI.ART>Portata e interpretazione dei diritti e dei principi</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="052.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Eventuali limitazioni all’esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziale di detti diritti e libertà. Nel rispetto del principio di proporzionalità, possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall’Unione o all’esigenza di proteggere i diritti e le libertà altrui.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="052.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>I diritti riconosciuti dalla presente Carta per i quali i trattati prevedono disposizioni si esercitano alle condizioni e nei limiti dagli stessi definiti.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="052.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. La presente disposizione non preclude che il diritto dell’Unione conceda una protezione più estesa.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="052.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>Laddove la presente Carta riconosca i diritti fondamentali quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, tali diritti sono interpretati in armonia con dette tradizioni.</ALINEA></PARAG><?PAGE NO='405'?><PARAG IDENTIFIER="052.005"><NO.PARAG>5.</NO.PARAG><ALINEA>Le disposizioni della presente Carta che contengono dei principi possono essere attuate da atti legislativi e esecutivi adottati da istituzioni, organi e organismi dell’Unione e da atti di Stati membri allorché essi danno attuazione al diritto dell’Unione, nell’esercizio delle loro rispettive competenze. Esse possono essere invocate dinanzi a un giudice solo ai fini dell’interpretazione e del controllo di legalità di detti atti.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="052.006"><NO.PARAG>6.</NO.PARAG><ALINEA>Si tiene pienamente conto delle legislazioni e prassi nazionali, come specificato nella presente Carta.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="052.007"><NO.PARAG>7.</NO.PARAG><ALINEA>I giudici dell’Unione e degli Stati membri tengono nel debito conto le spiegazioni elaborate al fine di fornire orientamenti per l’interpretazione della presente Carta.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="053"><TI.ART>Articolo 53</TI.ART><STI.ART>Livello di protezione</STI.ART><ALINEA>Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal diritto dell’Unione, dal diritto internazionale, dalle convenzioni internazionali delle quali l’Unione o tutti gli Stati membri sono parti, in particolare dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, e dalle costituzioni degli Stati membri.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="054"><TI.ART>Articolo 54</TI.ART><STI.ART>Divieto dell’abuso di diritto</STI.ART><ALINEA>Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata nel senso di comportare il diritto di esercitare un’attività o compiere un atto che miri a distruggere diritti o libertà riconosciuti nella presente Carta o a imporre a tali diritti e libertà limitazioni più ampie di quelle previste dalla presente Carta.</ALINEA></ARTICLE></DIVISION></ENACTING.TERMS><GR.SEQ LEVEL="2"><TITLE><TI><P>*</P><P>* *</P></TI></TITLE></GR.SEQ></GR.SEQ><P>Il testo di cui sopra riprende, adattandola, la Carta proclamata il <DATE ISO="20001207">7 dicembre 2000</DATE> e la sostituirà a decorrere dall’entrata in vigore del trattato di Lisbona.</P></CONTENTS></GENERAL>
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<akomaNtoso xmlns="http://docs.oasis-open.org/legaldocml/ns/akn/3.0"><act name="publicLaw"><meta><identification source="#ch.bk"><FRBRWork><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRcountry value="CH"/><FRBRnumber value="0.101"/><FRBRname xml:lang="fr" value="Convention du 4 novembre 1950 de sauvegarde des droits de l'homme et des libertés fondamentales (CEDH)" shortForm="CEDH"/><FRBRname xml:lang="de" value="Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)" shortForm="EMRK"/><FRBRname xml:lang="it" value="Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)" shortForm="CEDU"/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRlanguage language="it"/></FRBRExpression><FRBRManifestation><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/xml/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/xml"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRformat value="xml"/></FRBRManifestation></identification><references source="#ch.bk"><TLCOrganization eId="ch.bk" href="https://fedlex.data.admin.ch/vocabulary/legal-institution/2" showAs="Cancelleria federale"/><TLCRole eId="publisher" href="http://data.legilux.public.lu/resource/ontology/jolux#publisher" showAs="Editeur"/><TLCRole eId="rightsHolder" href="http://data.legilux.public.lu/resource/ontology/jolux#rightsHolder" showAs="Détenteur des droits"/><TLCReference name="language" href="http://publications.europa.eu/resource/authority/language/ITA" showAs="it"/><TLCReference name="format" href="https://fedlex.data.admin.ch/vocabulary/user-format/xml" showAs="xml"/></references></meta><preface><p><docNumber>0.101</docNumber></p><p> RU <b>1974</b> 2151; FF <b>1974</b> I 1008</p><p>Traduzione</p><p><docTitle>Convenzione per la salvaguardia dei diritti <br/>dell’uomo e delle libertà fondamentali<authorialNote><p> Gli emendamenti del 13 mag. 2004 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2009/377">RS <b>0.101.094</b></ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067</ref>) e del 24 giu. 2013 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2021/461">RS <b>0.101.095</b></ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2021/461">RU <b>2021</b> 461</ref>) sono inseriti nella presente Convenzione. Questi emendamenti sono in vigore solo nei rapporti tra gli Stati che li hanno ratificati. Vedi dunque il campo d’applicazione dei rispettivi Protocolli.</p></authorialNote></docTitle></p><p>Conchiusa a Roma il 4 novembre 1950<br/>Approvata dall’Assemblea federale il 3 ottobre 1974<authorialNote><p> Art. 1 cpv. 1 lett. a del DF del 3 ott. 1974 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1974/2148_2148_2148">RU <b>1974</b> 2148</ref>).</p></authorialNote><br/>Istrumento di ratificazione depositato dalla Svizzera il 28 novembre 1974<br/>Entrata in vigore per la Svizzera il 28 novembre 1974</p><p> (Stato 16 settembre 2022)</p></preface><preamble><p>I Governi firmatari, Membri del Consiglio dell’Europa,</p><p>considerata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948;</p><p>considerato che questa Dichiarazione tende a garantire il riconoscimento e l’applicazione universali ed effettivi dei diritti che vi sono enunciati;</p><p>considerato che il fine del consiglio dell’Europa è quello di realizzare una unione più stretta tra i suoi Membri, e che uno dei mezzi per conseguire tale fine è la salvaguardia e lo sviluppo dei Diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali;</p><p>riaffermato il loro profondo attaccamento a queste libertà fondamentali che costituiscono le basi stesse della giustizia e della pace nel mondo e il cui mantenimento si fonda essenzialmente, da una parte, su un regime politico veramente democratico e, dall’altra, su una concezione comune e un comune rispetto dei Diritti dell’uomo a cui essi si appellano;</p><p>risoluti, in quanto Governi di Stati europei animati da uno stesso spirito e forti di un patrimonio comune di tradizioni e di ideali politici, di rispetto della libertà e di preminenza di diritto, a prendere le prime misure adatte ad assicurare la garanzia collettiva di certi diritti enunciati nella Dichiarazione Universale;</p><p>affermando che spetta in primo luogo alle Alte Parti contraenti, conformemente al principio di sussidiarietà, garantire il rispetto dei diritti e delle libertà definiti nella presente Convenzione e nei suoi protocolli e che, nel fare ciò, esse godono di un margine di apprezzamento, sotto il controllo della Corte europea dei diritti dell’uomo istituita dalla presente Convenzione,<authorialNote><p> Considerando introdotto dall’art. 1 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, in vigore per la Svizzera il 1° ago. 2021 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2021/461">RU <b>2021</b> 461</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2015/479">FF <b>2015</b> 1935</ref>).</p></authorialNote></p><p>hanno convenuto quanto segue:</p></preamble><body><article eId="art_1"><num><b>Art. 1</b></num><heading>Obbligo di rispettare i diritti dell’uomo</heading><paragraph><content><p>Le Alte Parti Contraenti riconoscono ad ogni persona soggetta alla loro giurisdizione i diritti e le libertà definiti al titolo primo della presente Convenzione.</p></content></paragraph></article><title eId="tit_I"><num>Titolo I: Diritti e libertà</num><article eId="art_2"><num><b>Art. 2</b></num><heading>Diritto alla vita</heading><paragraph><content><p>1. Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge. Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nei casi in cui il delitto sia punito dalla legge con tale pena.</p><blockList><listIntroduction>2. La morte non è considerata inflitta in violazione di questo articolo quando derivasse da un ricorso alla forza reso assolutamente necessario:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>per assicurare la difesa di qualsiasi persona dalla violenza illegale;</p></item><item><num>b) </num><p>per effettuare un regolare arresto o per impedire l’evasione di una persona legalmente detenuta;</p></item><item><num>c) </num><p>per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o una insurrezione.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_3"><num><b>Art. 3</b></num><heading>Divieto di tortura</heading><paragraph><content><p>Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti.</p></content></paragraph></article><article eId="art_4"><num><b>Art. 4</b></num><heading>Divieto di schiavitù e lavori forzati</heading><paragraph><content><p>1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù.</p><p>2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.</p><blockList><listIntroduction>3. Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall’articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata;</p></item><item><num>b) </num><p>ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l’obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio;</p></item><item><num>c) </num><p>ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità;</p></item><item><num>d) </num><p>ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_5"><num><b>Art. 5</b></num><heading>Diritto alla libertà e alla sicurezza</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>1. Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza. Nessuno può essere privato della libertà salvo che nei casi seguenti e nei modi previsti dalla legge:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>se è detenuto regolarmente in seguito a condanna da parte di un tribunale competente;</p></item><item><num>b) </num><p>se è in regolare stato di arresto o di detenzione per violazione di un provvedimento legittimamente adottato da un tribunale ovvero per garantire l’esecuzione di un obbligo imposto dalla legge;</p></item><item><num>c) </num><p>se è stato arrestato o detenuto per essere tradotto dinanzi all’autorità giudiziaria competente quando vi sono ragioni plausibili per sospettare che egli abbia commesso un reato o ci sono motivi fondati per ritenere necessario di impedirgli di commettere un reato o di fuggire dopo averlo commesso;</p></item><item><num>d) </num><p>se si tratta della detenzione regolare di un minore, decisa per sorvegliare la sua educazione, o di sua legale detenzione al fine di tradurlo dinanzi all’autorità competente;</p></item><item><num>e) </num><p>se si tratta della detenzione regolare di una persona per prevenire la propagazione di una malattia contagiosa, di un alienato, di un alcoolizzato, di un tossicomane o di un vagabondo;</p></item><item><num>f) </num><p>se si tratta dell’arresto o della detenzione regolari di una persona per impedirle di penetrare irregolarmente nel territorio, o contro la quale è in corso un procedimento d’espulsione o d’estradizione.</p></item></blockList><p>2. Ogni persona che venga arrestata deve essere informata al più presto e in una lingua a lei comprensibile dei motivi dell’arresto e di ogni accusa elevata a suo carico.</p><p>3. Ogni persona arrestata o detenuta nelle condizioni previste dal paragrafo 1 <i>c)</i> del presente articolo, deve essere tradotta al più presto dinanzi a un giudice o a un altro magistrato autorizzato dalla legge ad esercitare funzioni giudiziarie e ha diritto di essere giudicata entro un termine ragionevole o di essere posta in libertà durante l’istruttoria. La scarcerazione può essere subordinata ad una garanzia che assicuri la comparizione della persona all’udienza.</p><p>4. Ogni persona privata della libertà mediante arresto o detenzione ha diritto di indirizzare un ricorso ad un tribunale affinché esso decida, entro brevi termini, sulla legalità della sua detenzione e ne ordini la scarcerazione se la detenzione è illegale.</p><p>5. Ogni persona vittima di arresto o di detenzione in violazione a una delle disposizioni di questo articolo ha diritto ad una riparazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_6"><num><b>Art. 6</b></num><heading>Diritto ad un processo equo</heading><paragraph><content><p>1. Ogni persona ha diritto ad un’equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l’accesso alla sala d’udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell’interesse della morale, dell’ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.</p><p>2. Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.</p><blockList><listIntroduction>3. Ogni accusato ha segnatamente diritto a:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico;</p></item><item><num>b) </num><p>disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa;</p></item><item><num>c) </num><p>difendersi da sé o avere l’assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d’ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia;</p></item><item><num>d) </num><p>interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l’interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;</p></item><item><num>e) </num><p>farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell’udienza.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_7"><num><b>Art. 7</b></num><heading>Nessuna pena senza legge</heading><paragraph><content><p>1. Nessuno può essere condannato per un’azione o una omissione che al momento in cui fu commessa non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non può del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella che era applicabile al momento in cui il reato è stato commesso.</p><p>2. Il presente articolo non ostacolerà il rinvio a giudizio e la condanna di una persona colpevole d’una azione o d’una omissione che, al momento in cui fu commessa, era criminale secondo i principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili.</p></content></paragraph></article><article eId="art_8"><num><b>Art. 8</b></num><heading>Diritto al rispetto della vita privata e familiare</heading><paragraph><content><p>1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.</p><p>2. Non può esservi ingerenza della pubblica autorità nell’esercizio di tale diritto se non in quanto tale ingerenza sia prevista dalla legge e in quanto costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, il benessere economico del paese, la prevenzione dei reati, la protezione della salute o della morale, o la protezione dei diritti e delle libertà altrui.</p></content></paragraph></article><article eId="art_9"><num><b>Art. 9</b></num><heading>Libertà di pensiero, di coscienza e di religione</heading><paragraph><content><p>1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo e la libertà di manifestare la propria religione o credo individualmente o collettivamente, sia in pubblico che in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.</p><p>2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere oggetto di quelle sole restrizioni che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie in una società democratica, per la protezione dell’ordine pubblico, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui.</p></content></paragraph></article><article eId="art_10"><num><b>Art. 10</b></num><heading>Libertà di espressione</heading><paragraph><content><p>1. Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo noti impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.</p><p>2. L’esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l’integrità territoriale o l’ordine pubblico, la prevenzione dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l’autorità e la imparzialità del potere giudiziario.</p></content></paragraph></article><article eId="art_11"><num><b>Art. 11</b></num><heading>Libertà di riunione ed associazione</heading><paragraph><content><p>1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà d’associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire ad essi per la difesa dei propri interessi.</p><p>2. L’esercizio di questi diritti non può costituire oggetto di altre restrizioni oltre quelle che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la prevenzione dei reati, la protezione della salute e della morale o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui. Il presente articolo non vieta che restrizioni legittime siano imposte all’esercizio di questi diritti da parte dei membri delle forze armate, della polizia o dell’amministrazione dello Stato.</p></content></paragraph></article><article eId="art_12"><num><b>Art. 12</b></num><heading>Diritto al matrimonio</heading><paragraph><content><p>Uomini e donne in età adatta hanno diritto di sposarsi e di fondare una famiglia secondo le leggi nazionali regolanti l’esercizio di tale diritto.</p></content></paragraph></article><article eId="art_13"><num><b>Art. 13</b></num><heading>Diritto ad un ricorso effettivo</heading><paragraph><content><p>Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto a un ricorso effettivo davanti a un’istanza nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da persone agenti nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali.</p></content></paragraph></article><article eId="art_14"><num><b>Art. 14</b></num><heading>Divieto di discriminazione</heading><paragraph><content><p>Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato, senza distinzione di alcuna specie, come di sesso, di razza, di colore, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di appartenenza a una minoranza nazionale di ricchezza, di nascita o di altra condizione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_15"><num><b>Art. 15</b></num><heading>Deroga in caso di emergenze</heading><paragraph><content><p>1. In caso di guerra o di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione, ogni Alta Parte Contraente può prendere delle misure in deroga alle obbligazioni previste nella presente Convenzione nella stretta misura in cui la situazione lo esiga e a condizione che tali misure non siano in contraddizione con le altre obbligazioni derivanti dal diritto internazionale.</p><p>2. La disposizione precedente non autorizza alcuna deroga all’articolo 2 salvo che per il caso di decesso risultante da legittimi atti di guerra, e agli articoli 3, 4 (paragrafo 1) e 7.</p><p>3. Ogni Alta Parte Contraente che eserciti tale diritto di deroga tiene pienamente informato il Segretario Generale del Consiglio d’Europa delle misure prese e dei motivi che le hanno ispirate. Essa deve parimenti informare il Segretario Generale del Consiglio d’Europa della data in cui queste misure hanno cessato d’esser in vigore e le disposizioni della Convenzione riacquistano piena applicazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_16"><num><b>Art. 16</b></num><heading>Restrizione all’attività politica degli stranieri</heading><paragraph><content><p>Nessuna delle disposizioni degli articoli 10, 11 e 14 può essere considerata come vietante alle Alte Parti Contraenti di porre limitazioni all’attività politica degli stranieri.</p></content></paragraph></article><article eId="art_17"><num><b>Art. 17</b></num><heading>Divieto dell’abuso di diritto</heading><paragraph><content><p>Nessuna disposizione della presente Convenzione può essere interpretata come implicante il diritto per uno Stato, gruppo o individuo di esercitare una attività o compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti o delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione o porre a questi diritti e a queste libertà limitazioni maggiori di quelle previste in detta Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_18"><num><b>Art. 18</b></num><heading>Limitazioni dell’uso di restrizioni ai diritti</heading><paragraph><content><p>Le limitazioni che, in base alla presente Convenzione, sono poste a detti diritti e libertà non possono essere applicate che per lo scopo per il quale sono state previste.</p></content></paragraph></article></title><title eId="tit_II"><num>Titolo II:<authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 1 del Prot. n. 11 dell’11 mag. 1994, approvato dall’AF il 12 giu. 1995, in vigore dal 1° nov. 1998 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1998/2993_2993_2993">RU <b>1998</b> 2993 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1998/2992_2992_2992">2992</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/1995/1_999_987_835">FF <b>1995</b> I 835</ref>).</p></authorialNote> Corte europea dei diritti dell’uomo</num><article eId="art_19"><num><b>Art. 19</b></num><heading>Istituzione della Corte</heading><paragraph><content><p>Al fine di assicurare il rispetto degli impegni derivanti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli alle Alte Parti contraenti, viene istituita una Corte europea dei diritti dell’uomo, dappresso denominata «la Corte». Essa opera in modo permanente.</p></content></paragraph></article><article eId="art_20"><num><b>Art. 20</b></num><heading>Numero dei giudici</heading><paragraph><content><p>La Corte si compone di un numero di giudici eguale a quello delle Alte Parti contraenti.</p></content></paragraph></article><article eId="art_21"><num><b>Art. 21</b><authorialNote><p> Aggiornato dall’art. 2 par. 1 e 2 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, in vigore per la Svizzera il 1° ago. 2021 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2021/461">RU <b>2021</b> 461</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2015/479">FF <b>2015</b> 1935</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Condizioni per l’esercizio delle funzioni</heading><paragraph><content><p>1. I giudici devono godere della più alta considerazione morale e possedere i requisiti richiesti per l’esercizio delle più alte funzioni giudiziarie o essere giuristi di riconosciuta competenza.</p><p>2. I candidati devono avere meno di 65 anni di età alla data in cui la lista di tre candidati deve pervenire all’Assemblea parlamentare in virtù dell’articolo 22.</p><p>3. I giudici siedono in Corte a titolo individuale.</p><p>4. Durante il loro mandato, i giudici non possono svolgere alcuna attività incompatibile con le esigenze di autonomia, di imparzialità o di disponibilità richieste per un’attività esercitata a tempo pieno; tutte le controversie derivanti dall’applicazione del presente paragrafo vengono decise dalla Corte.</p></content></paragraph></article><article eId="art_22"><num><b>Art. 22</b></num><heading>Elezione dei giudici</heading><paragraph><content><p>1. I giudici vengono eletti dall’Assemblea parlamentare per ciascuna Alta Parte contraente, a maggioranza dei voti espressi, su una lista di tre candidati presentata dall’Alta Parte contraente.</p></content></paragraph><paragraph><num> Abrogato dall’art. 1 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, con effetto dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>2. …</p></content></paragraph></article><article eId="art_23"><num><b>Art. 23</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 6 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>). Aggiornato dall’art. 2 par. 3 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, in vigore per la Svizzera il 1° ago. 2021 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2021/461">RU <b>2021</b> 461</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2015/479">FF <b>2015</b> 1935</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Durata del mandato e revoca</heading><paragraph><content><p>1. I giudici vengono eletti per un periodo di nove anni. Essi non sono rieleggibili.</p><p>2. I giudici restano in carica sino alla loro sostituzione. Gli stessi continuano tuttavia ad occuparsi delle cause di cui sono già investiti.</p><p>3. Nessun giudice può essere revocato dall’incarico se non quando gli altri giudici decidono, a maggioranza dei due terzi, che lo stesso non soddisfa più le condizioni richieste.</p></content></paragraph></article><article eId="art_24"><num><b>Art. 24</b><authorialNote><p> Originario art. 25. Nuovo testo giusta l’art. 4 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Cancelleria e relatori</heading><paragraph><content><p>1. La Corte dispone di una cancelleria le cui funzioni e organizzazione sono stabilite dal regolamento della Corte.</p><p>2. Quando siede nella composizione di giudice unico, la Corte è assistita da relatori che svolgono le loro funzioni sotto la supervisione del presidente della Corte. Essi fanno parte della cancelleria della Corte.</p></content></paragraph></article><article eId="art_25"><num><b>Art. 25</b><authorialNote><p> Originario art. 26.</p></authorialNote></num><heading>Assemblea plenaria della Corte<authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 5 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>La Corte riunita in Assemblea plenaria:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>elegge, per una durata di tre anni, il suo presidente ed uno o due vice-presidenti: possono essere rieletti;</p></item><item><num>b) </num><p>istituisce le sezioni per un periodo di tempo determinato;</p></item><item><num>c) </num><p>elegge i presidenti delle sezioni della Corte; questi possono essere rieletti;</p></item><item><num>d) </num><p>adotta il regolamento della Corte;</p></item><item><num>e) </num><p>elegge il cancelliere e uno o più vice-cancellieri;</p></item><item><num>f)<authorialNote><p> Introdotto dall’art. 5 n. 3 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote> </num><p>presenta l’istanza di cui al paragrafo 2 dell’articolo 26.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_26"><num><b>Art. 26</b><authorialNote><p> Originario art. 27. Nuovo testo giusta l’art. 6 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Giudice unico, comitati, sezioni e sezione allargata</heading><paragraph><content><p>1. Per l’esame dei casi ad essa rimessi, la Corte siede nella composizione di giudice unico, in comitati composti da tre giudici, in sezioni composte da sette giudici e in una sezione allargata composta da diciassette giudici. Le sezioni della Corte istituiscono i comitati per un periodo di tempo determinato.</p><p>2. Su istanza dell’Assemblea plenaria della Corte, il Comitato dei Ministri può, mediante decisione unanime e per un periodo determinato, ridurre a cinque il numero dei giudici delle sezioni.</p><p>3. Un giudice che siede in qualità di giudice unico non esamina alcun ricorso presentato contro l’Alta Parte contraente a titolo della quale tale giudice è stato eletto.</p><p>4. Il giudice eletto a titolo di un’Alta Parte contraente parte alla procedura è membro di diritto della sezione e della sezione allargata. In caso di assenza di detto giudice o se è impossibilitato a sedere, siede in qualità di giudice una persona scelta dal presidente della Corte tra quelle figuranti su una lista previamente presentata da tale Parte.</p><p>5. Fanno parte della sezione allargata anche il presidente della Corte, i vice-presidenti, i presidenti delle sezioni ed altri giudici designati conformemente al regolamento della Corte. Quando una causa è deferita alla sezione allargata in virtù dell’articolo 43, non può sedere nessun giudice della sezione che ha emesso il giudizio, ad eccezione del presidente della sezione e del giudice che abbia partecipato al giudizio a titolo dell’Alta Parte interessata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_27"><num><b>Art. 27</b><authorialNote><p> Introdotto dall’art. 7 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Competenza dei giudici unici</heading><paragraph><content><p>1. Un giudice unico può dichiarare irricevibile o cancellare dal ruolo un ricorso individuale presentato in virtù dell’articolo 34 nei casi in cui tale decisione può essere presa senza ulteriore esame.</p><p>2. La decisione è definitiva.</p><p>3. Se non dichiara irricevibile o non cancella dal ruolo un ricorso, il giudice unico lo trasmette a un comitato o a una sezione per ulteriore esame.</p></content></paragraph></article><article eId="art_28"><num><b>Art. 28</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 8 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Competenza dei comitati</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>1. Un comitato investito di un ricorso individuale presentato in virtù dell’articolo 34 può, con voto unanime: </listIntroduction><item><num>a) </num><p>dichiararlo irricevibile o cancellarlo dal ruolo nei casi in cui tale decisione può essere presa senza ulteriore esame; o</p></item><item><num>b) </num><p>dichiararlo ricevibile e pronunciare nel contempo una sentenza sul merito, se la questione relativa all’interpretazione o all’applicazione della Convenzione o dei suoi Protocolli all’origine della causa è oggetto di una giurisprudenza consolidata della Corte. </p></item></blockList><p>2. Le decisioni e le sentenze di cui al paragrafo 1 sono definitive.</p><p>3. Se il giudice eletto a titolo dell’Alta Parte contraente parte alla procedura non è membro del comitato, quest’ultimo può, in qualsiasi momento della procedura, invitarlo a sedere al posto di uno dei suoi membri, tenendo conto di tutti i fattori pertinenti, compresa l’eventualità che tale Parte abbia contestato l’applicazione della procedura di cui al paragrafo 1.b.</p></content></paragraph></article><article eId="art_29"><num><b>Art. 29</b></num><heading>Decisioni delle sezioni sulla ricevibilità e il merito</heading><paragraph><num> Nuovo testo giusta l’art. 9 cpv. 1 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>1. Se non viene presa alcuna decisione in virtù degli articoli 27 e 28 e non viene emessa alcuna sentenza in virtù dell’articolo 28, una sezione si pronuncia sulla ricevibilità e sul merito dei ricorsi individuali presentati in virtù dell’articolo 34. La decisione sulla ricevibilità può essere adottata separatamente.</p></content></paragraph><paragraph><num> Per. introdotto dall’art. 9 cpv. 2 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>2. Una sezione si pronuncia sulla ricevibilità ed il merito dei ricorsi interstatali presentati in virtù dell’articolo 33. Salvo decisione contraria della Corte per casi eccezionali, la decisione sulla ricevibilità viene adottata separatamente.</p></content></paragraph><paragraph><num> Abrogato dall’art. 9 cpv. 3 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, con effetto dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>3. …</p></content></paragraph></article><article eId="art_30"><num><b>Art. 30</b></num><heading>Trasferimento di competenza alla sezione allargata</heading><paragraph><num> Locuzione abrogata dall’art. 3 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, con effetto per la Svizzera il 1° ago. 2021 (RU 2021 461; FF 2015 1935).</num><content><p>Se la causa pendente innanzi ad una sezione solleva una questione grave relativa all’interpretazione della Convenzione o dei suoi Protocolli, o se la soluzione di una questione può portare ad una contraddizione rispetto ad una sentenza precedentemente emessa dalla Corte, la sezione in qualsiasi momento precedente all’emissione della sua sentenza può trasferire la competenza alla sezione allargata ... .</p></content></paragraph></article><article eId="art_31"><num><b>Art. 31</b></num><heading>Poteri della sezione allargata</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>La sezione allargata:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>si pronuncia sui ricorsi presentati in virtù dell’articolo 33 o dell’articolo 34 allorquando la causa le è stata deferita da una sezione in virtù dell’articolo 30 o quando la causa le è stata rimessa in virtù dell’articolo 43;</p></item><item><num>b)<authorialNote><p> Introdotta dall’art. 10 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote> </num><p>si pronuncia sulle questioni per le quali il Comitato dei Ministri ha adito la Corte in virtù dell’articolo 46, paragrafo 4; e</p></item><item><num>c)<authorialNote><p> Originaria lett. b).</p></authorialNote> </num><p>esamina le richieste di parere presentate in virtù dell’articolo 47.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_32"><num><b>Art. 32</b></num><heading>Competenza della Corte</heading><paragraph><num> Aggiornato dall’art. 11 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>1. La competenza della Corte si estende a tutte le questioni riguardanti l’interpretazione e l’applicazione della Convenzione e dei suoi Protocolli che le verranno sottoposte nei termini previsti dagli articoli 33, 34, 46 e 47.</p><p>2. In caso di contestazione sulla competenza della Corte, la decisione sul punto spetta alla Corte.</p></content></paragraph></article><article eId="art_33"><num><b>Art. 33</b></num><heading>Cause interstatali</heading><paragraph><content><p>Ciascuna Alta Parte contraente può adire la Corte in ordine ad ogni presunta violazione delle disposizioni della Convenzione e dei suoi Protocolli da parte di un’altra Alta Parte contraente.</p></content></paragraph></article><article eId="art_34"><num><b>Art. 34</b></num><heading>Ricorsi individuali</heading><paragraph><content><p>La Corte può essere adita per ricorsi presentati da ogni persona fisica, ogni organizzazione non governativa o gruppo di individui che pretenda di essere vittima di una violazione da parte di una delle Alte Parti contraenti dei diritti riconosciuti dalla Convenzione o dai suoi Protocolli. Le Alte Parti contraenti si impegnano a non impedire in alcun modo l’esercizio effettivo di questo diritto.</p></content></paragraph></article><article eId="art_35"><num><b>Art. 35</b></num><heading>Criteri di ricevibilità</heading><paragraph><num> Nuova locuzione giusta l’art. 4 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, in vigore per la Svizzera il 1° feb. 2022 (RU 2021 461; FF 2015 1935).</num><content><p>1. Una questione può essere rimessa alla Corte solo dopo l’esaurimento di tutte le vie di ricorso interne, qual è inteso secondo i principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti, ed entro un periodo di quattro mesi dalla data della decisione interna definitiva.</p><blockList><listIntroduction>2. La Corte non prende in considerazione alcun ricorso individuale presentato in virtù dell’articolo 34 quando:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>è anonimo, o</p></item><item><num>b) </num><p>è sostanzialmente uguale ad un ricorso precedentemente esaminato dalla Corte o è già stato sottoposto ad un’altra istanza internazionale di inchiesta o di composizione e non contiene fatti nuovi.</p></item></blockList><blockList><listIntroduction>3. La Corte dichiara irricevibile ogni ricorso individuale presentato in virtù dell’articolo 34 qualora:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>lo ritenga incompatibile con le disposizioni della Convenzione o dei suoi Protocolli, o manifestamente infondato o abusivo; o </p></item><item><num>b)<authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 12 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote> </num><p>il ricorrente non abbia subito alcun pregiudizio significativo, a meno che il rispetto dei diritti dell’uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli non esiga l’esame del merito del ricorso ...<authorialNote><p> Locuzione abrogata dall’art. 5 del Prot. n. 15 del 24 giu. 2013, approvato dall’AF il 18 mar. 2016, con effetto per la Svizzera il 1° ago. 2021 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2021/461">RU <b>2021</b> 461</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2015/479">FF <b>2015</b> 1935</ref>).</p></authorialNote>.</p></item></blockList><p>4. La Corte respinge tutti i ricorsi irricevibili ai sensi del presente articolo. Può procedere in tal senso in ogni fase della procedura.</p></content></paragraph></article><article eId="art_36"><num><b>Art. 36</b></num><heading>Intervento di terzi</heading><paragraph><content><p>1. Per tutte le cause rimesse ad una sezione o alla sezione allargata, un’Alta Parte contraente il cui cittadino sia un ricorrente ha il diritto di presentare osservazioni scritte e di prendere parte alle udienze.</p><p>2. Nell’interesse di una buona amministrazione della giustizia, il presidente della Corte può invitare un’Alta Parte contraente che non è parte o ogni altra persona interessata che non sia il ricorrente a presentare osservazioni scritte o a prendere parte alle udienze.</p></content></paragraph><paragraph><num> Introdotto dall’art. 13 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>3. Per tutte le cause rimesse ad una sezione o alla sezione allargata, il Commissario per i Diritti dell’Uomo del Consiglio d’Europa può presentare osservazioni scritte e prendere parte alle udienze.</p></content></paragraph></article><article eId="art_37"><num><b>Art. 37</b></num><heading>Cancellazione dei ricorsi dal ruolo</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>1. In qualsiasi momento della procedura, la Corte può decidere di cancellare un ricorso dal ruolo qualora le circostanze portino alla conclusione che:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>il ricorrente non intenda più mantenerlo; o</p></item><item><num>b) </num><p>la controversia sia stata risolta; o</p></item><item><num>c) </num><p>per ogni altra ragione accertata dalla Corte, non sia più giustificato continuare l’esame del ricorso.</p></item></blockList><p>La Corte continua tuttavia ad esaminare il ricorso se il rispetto dei diritti dell’uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli lo richiede.</p><p>2. La Corte può decidere di reiscrivere un ricorso nel ruolo allorquando ritenga che le circostanze lo giustifichino.</p></content></paragraph></article><article eId="art_38"><num><b>Art. 38</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 14 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Esame della causa</heading><paragraph><content><p>La Corte esamina la causa con i rappresentanti delle parti e, nel caso in cui sia necessario, procede a un’indagine, per la cui conduzione efficace le Alte Parti contraenti interessate forniranno tutte le agevolazioni necessarie.</p></content></paragraph></article><article eId="art_39"><num><b>Art. 39</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 15 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Composizione amichevole</heading><paragraph><content><p>1. In qualsiasi momento della procedura, la Corte può mettersi a disposizione delle parti interessate al fine di giungere ad una composizione amichevole della causa che si ispiri al rispetto dei diritti dell’uomo riconosciuti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli.</p><p>2. La procedura ai sensi del paragrafo 1 è riservata.</p><p>3. In caso di composizione amichevole, la Corte cancella la causa dal ruolo mediante una decisione che si limita a una breve esposizione dei fatti e della soluzione adottata.</p><p>4. Tale decisione è trasmessa al Comitato dei Ministri, che controlla l’esecuzione dei termini della composizione amichevole previsti dalla decisione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_40"><num><b>Art. 40</b></num><heading>Udienze pubbliche ed accesso ai documenti</heading><paragraph><content><p>1. Le udienze sono pubbliche, a meno che la Corte non decida diversamente in circostanze eccezionali.</p><p>2. I documenti depositati in archivio sono accessibili al pubblico a meno che il presidente della Corte non decida diversamente.</p></content></paragraph></article><article eId="art_41"><num><b>Art. 41</b></num><heading>Equa soddisfazione</heading><paragraph><content><p>Se la Corte dichiara che vi è stata una violazione della Convenzione o dei suoi Protocolli e se il diritto interno dell’Alta Parte contraente interessata non permette che una parziale riparazione della violazione, la Corte, se necessario, accorda alla parte lesa un’equa soddisfazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_42"><num><b>Art. 42</b></num><heading>Sentenze delle sezioni</heading><paragraph><content><p>Le sentenze delle sezioni divengono definitive conformemente alle disposizioni dell’articolo 44 paragrafo 2.</p></content></paragraph></article><article eId="art_43"><num><b>Art. 43</b></num><heading>Rinvio alla sezione allargata</heading><paragraph><content><p>1. Entro il termine di tre mesi dalla data in cui la sezione ha pronunciato la sentenza, le parti possono, in casi eccezionali, chiedere il deferimento della causa alla sezione allargata.</p><p>2. Un collegio di cinque giudici della sezione allargata accoglie la richiesta se il caso solleva una questione grave relativa all’interpretazione o all’applicazione della Convenzione o dei suoi Protocolli, o una questione grave di carattere generale.</p><p>3. Se il collegio accoglie la richiesta, la sezione allargata si pronuncia sulla causa con sentenza.</p></content></paragraph></article><article eId="art_44"><num><b>Art. 44</b></num><heading>Sentenze definitive</heading><paragraph><content><p>1. La sentenza della sezione allargata è definitiva.</p><blockList><listIntroduction>2. La sentenza di una sezione diviene definitiva:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>quando le parti dichiarano di non voler deferire la causa alla sezione allargata; o</p></item><item><num>b) </num><p>tre mesi dopo la data della sentenza, se non è richiesto il deferimento della causa alla sezione allargata; o</p></item><item><num>c) </num><p>quando il collegio della sezione allargata respinge la richiesta di rinvio formulata in applicazione dell’articolo 43.</p></item></blockList><p>3. La sentenza definitiva viene pubblicata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_45"><num><b>Art. 45</b></num><heading>Motivazione delle sentenze e delle decisioni</heading><paragraph><content><p>1. Le sentenze, nonché le decisioni che dichiarano i ricorsi ricevibili o irricevibili, sono motivate.</p><p>2. Se una sentenza non esprime, nella sua totalità o in parte, l’opinione unanime dei giudici, ogni giudice ha il diritto di allegare la sua opinione separata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_46"><num><b>Art. 46</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’art. 16 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/377">RU <b>2009</b> 3067 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/376">3065</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2010/173"><b>2010</b> 1241</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2005/260">FF <b>2005</b> 1913</ref>).</p></authorialNote></num><heading>Forza vincolante ed esecuzione delle sentenze</heading><paragraph><content><p>1. Le Alte Parti contraenti si impegnano a conformarsi alla sentenza definitiva della Corte per le controversie di cui sono parti.</p><p>2. La sentenza definitiva della Corte viene trasmessa al Comitato dei Ministri che ne controlla l’esecuzione.</p><p>3. Se il Comitato dei Ministri ritiene che il controllo dell’esecuzione di una sentenza definitiva sia ostacolato da una difficoltà d’interpretazione di tale sentenza, può adire la Corte affinché essa si pronunci su tale questione d’interpretazione. La decisione di adire la Corte è presa a maggioranza dei due terzi dei rappresentanti aventi diritto a sedere nel Comitato.</p><p>4. Se il Comitato dei Ministri ritiene che un’Alta Parte contraente rifiuti di conformarsi a una sentenza definitiva in una controversia di cui è parte, può, dopo aver ammonito detta Parte, deferire alla Corte, con decisione presa a maggioranza dei due terzi dei rappresentanti aventi diritto di sedere nel Comitato, la questione del rispetto da parte di tale Stato membro dell’obbligo di cui al paragrafo 1.</p><p>5. Se la Corte accerta una violazione del paragrafo 1, rinvia la causa al Comitato dei Ministri affinché esamini le misure da adottare. Se la Corte accerta che non vi è stata una violazione del paragrafo 1, rinvia la causa al Comitato dei Ministri, il quale dichiara concluso il suo esame.</p></content></paragraph></article><article eId="art_47"><num><b>Art. 47</b></num><heading>Pareri</heading><paragraph><content><p>1. La Corte, su richiesta del Comitato dei Ministri, può rilasciare pareri su questioni giuridiche concernenti l’interpretazione della Convenzione e dei suoi Protocolli.</p><p>2. Tali pareri non possono riguardare questioni relative al contenuto o alla portata dei diritti e delle libertà di cui al titolo I della Convenzione e dei suoi Protocolli, né altre questioni che la Corte o il Comitato dei Ministri potrebbero dover esaminare a seguito dell’introduzione di un ricorso previsto dalla Convenzione.</p><p>3. Le decisioni del Comitato dei Ministri di richiedere un parere della Corte sono prese a maggioranza dei voti dei rappresentanti aventi diritto a sedere nel Comitato.</p></content></paragraph></article><article eId="art_48"><num><b>Art. 48</b></num><heading>Competenza consultiva della Corte</heading><paragraph><content><p>La Corte decide se la richiesta di parere presentata dal Comitato dei Ministri è di sua competenza, secondo quanto stabilito dall’articolo 47.</p></content></paragraph></article><article eId="art_49"><num><b>Art. 49</b></num><heading>Motivazione dei pareri</heading><paragraph><content><p>1. I pareri della Corte devono essere motivati.</p><p>2. Se il parere non esprime, nella sua totalità o in parte, l’opinione unanime dei giudici, ogni giudice ha il diritto di allegare la sua opinione separata.</p><p>3. I pareri della Corte vengono trasmessi al Comitato dei Ministri.</p></content></paragraph></article><article eId="art_50"><num><b>Art. 50</b></num><heading>Spese di funzionamento della Corte</heading><paragraph><content><p>Le spese di funzionamento della Corte sono a carico del Consiglio d’Europa.</p></content></paragraph></article><article eId="art_51"><num><b>Art. 51</b></num><heading>Privilegi e immunità dei giudici</heading><paragraph><num> RS 0.192.030</num><content><p>I giudici, durante l’esercizio delle loro funzioni, godono dei privilegi e delle immunità previsti dall’articolo 40 dello Statuto del Consiglio d’Europa e dagli accordi conclusi in virtù di detto articolo.</p></content></paragraph></article></title><title eId="tit_III"><num>Titolo III:<authorialNote><p> Originario Tit. V. Aggiornato dall’art. 2 del Prot. n. 11 dell’11 mag. 1994, approvato dall’AF il 12 giu. 1995, in vigore dal 1° nov. 1998 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1998/2993_2993_2993">RU <b>1998</b> 2993 </ref><ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1998/2992_2992_2992">2992</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/1995/1_999_987_835">FF <b>1995</b> I 835</ref>).</p></authorialNote> Disposizioni diverse</num><article eId="art_52"><num><b>Art. 52</b></num><heading>Richieste del Segretario generale</heading><paragraph><content><p>Ogni Alta Parte Contraente, su domanda del Segretario Generale del Consiglio dell’Europa, fornirà le spiegazioni richieste sul modo in cui il proprio diritto interno assicura la effettiva applicazione di tutte le disposizioni della presente Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_53"><num><b>Art. 53</b></num><heading>Salvaguardia dei diritti dell’uomo riconosciuti</heading><paragraph><content><p>Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione può essere interpretata come recante pregiudizio o limitazione ai Diritti dell’uomo e alle libertà fondamentali che possano essere riconosciuti in base a leggi di qualunque Stato Contraente o ad altri Accordi internazionali di cui tale Stato sia parte.</p></content></paragraph></article><article eId="art_54"><num><b>Art. 54</b></num><heading>Poteri del Comitato dei Ministri</heading><paragraph><num> RS 0.192.030</num><content><p>Nessuna disposizione della presente Convenzione porta pregiudizio ai poteri conferiti al Comitato dei Ministri dallo Statuto del Consiglio d’Europa.</p></content></paragraph></article><article eId="art_55"><num><b>Art. 55</b></num><heading>Rinuncia ad altri mezzi di risoluzione delle controversie</heading><paragraph><content><p>Le Alte Parti Contraenti rinunziano reciprocamente, salvo compromesso speciale, a prevalersi dei trattati, convenzioni o dichiarazioni fra di loro esistenti, in vista di sottomettere, per via di ricorso, una controversia nata dall’interpretazione o dall’applicazione della presente Convenzione ad una procedura di regolamento diversa da quelle previste da detta Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_56"><num><b>Art. 56</b></num><heading>Applicazione territoriale</heading><paragraph><content><p>1. Ogni Stato, al momento della ratifica o in ogni altro momento successivo, può dichiarare, mediante notifica indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, che la presente Convenzione troverà applicazione salvo quanto previsto al paragrafo 4 del presente articolo in tutti i territori o in determinati territori di cui assicura le relazioni internazionali.</p><p>2. La Convenzione si applicherà al territorio o ai territori designati nella notifica a partire dal trentesimo giorno successivo alla data in cui il Segretario Generale del Consiglio d’Europa avrà ricevuto tale notifica.</p><p>3. In detti territori le disposizioni della presente Convenzione saranno applicate tenendo conto delle necessità locali.</p><p>4. Ogni Stato che ha fatto una dichiarazione conforme al primo paragrafo di questo articolo può, in ogni momento, dichiarare relativamente a uno o a più territori previsti in tale dichiarazione che accetta la competenza della Corte a conoscere dei ricorsi di persone fisiche, di organizzazioni non governative, o di gruppi di privati come previsto dall’articolo 34 della Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_57"><num><b>Art. 57</b></num><heading>Riserve</heading><paragraph><content><p>1. Ogni Stato, al momento della firma della presente Convenzione o del deposito del suo strumento di ratifica, può formulare una riserva riguardo ad una particolare disposizione della Convenzione, nella misura in cui una legge in quel momento in vigore sul suo territorio non sia conforme a tale disposizione. Le riserve di carattere generale non sono autorizzate in base al presente articolo.</p><p>2. Ogni riserva emessa in conformità al presente articolo comporta un breve esposto della legge in questione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_58"><num><b>Art. 58</b></num><heading>Denuncia</heading><paragraph><content><p>1. Un’Alta Parte Contraente non può denunciare la presente Convenzione che dopo un periodo di cinque anni a partire dalla data d’entrata in vigore della Convenzione nei suoi confronti e dando un preavviso di sei mesi mediante una notifica indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, che ne informa le Alte Parti Contraenti.</p><p>2. Tale denuncia non può avere l’effetto di svincolare l’Alta Parte Contraente interessata dalle obbligazioni contenute nella presente Convenzione in ciò che concerne qualunque fatto che, potendo costituire una violazione di queste obbligazioni, fosse stato compiuto da essa anteriormente alla data in cui la denuncia produce il suo effetto.</p><p>3. Con la medesima riserva cessa d’esser Parte della presente Convenzione ogni Parte Contraente che cessi d’essere membro del Consiglio d’Europa.</p><p>4. La Convenzione può essere denunciata in conformità alle disposizioni dei precedenti paragrafi relativamente a ogni territorio nel quale sia stata dichiarata applicabile in base all’articolo 56.</p></content></paragraph></article><article eId="art_59"><num><b>Art. 59</b></num><heading>Firma e ratifica</heading><paragraph><content><p>1. La presente Convenzione è aperta alla firma dei Membri del Consiglio d’Europa. Essa sarà ratificata. Le ratifiche saranno depositate presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa.</p></content></paragraph><paragraph><num> Introdotto dall’art. 17 del Prot. n. 14 del 13 mag. 2004, approvato dall’AF il 16 dic. 2005, in vigore dal 1° giu. 2010 (RU 2009 3067 3065, 2010 1241; FF 2005 1913).</num><content><p>2. L’Unione europea può aderire alla presente Convenzione.</p></content></paragraph><paragraph><num> Originario n. 2.</num><content><p>3. La presente Convenzione entrerà in vigore dopo il deposito di dieci strumenti di ratifica.</p></content></paragraph><paragraph><num> Originario n. 3.</num><content><p>4. Per ogni firmatario che la ratificherà successivamente, la Convenzione entrerà in vigore dal momento del deposito dello strumento di ratifica.</p></content></paragraph><paragraph><num> Originario n. 4.</num><content><p>5. Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa notificherà a tutti i membri del Consiglio d’Europa l’entrata in vigore della Convenzione, i nomi delle Alte Parti Contraenti che l’avranno ratificata, come anche il deposito di ogni altro strumento di ratifica che si sia avuto successivamente.</p></content></paragraph></article></title><signature><p>Fatto a Roma, il 4 novembre 1950 in francese e in inglese, le due versioni facendo egualmente fede, in un solo esemplare che sarà depositato negli archivi del Consiglio d’Europa. Il Segretario Generale ne comunicherà copie certificate conformi a tutti i firmatari.</p><p><i> (Seguono le firme)</i></p></signature></body><components><component><doc name="annex"><meta><identification source="#ch.bk"><FRBRWork><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRcountry value="CH"/><FRBRnumber value="0.101"/><FRBRname xml:lang="fr" value="Convention du 4 novembre 1950 de sauvegarde des droits de l'homme et des libertés fondamentales (CEDH)" shortForm="CEDH"/><FRBRname xml:lang="de" value="Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)" shortForm="EMRK"/><FRBRname xml:lang="it" value="Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)" shortForm="CEDU"/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRlanguage language="it"/></FRBRExpression><FRBRManifestation><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/xml/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151/20220916/it/xml"/><FRBRdate date="1950-11-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="1974-11-28" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="2022-09-16" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRformat value="xml"/></FRBRManifestation></identification></meta><mainBody><level eId="lvl_u1"><num>Campo d’applicazione il 16 settembre 2022<sup><authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1974/2151_2151_2151">RU <b>1974</b> 2151</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1977/147_147_147"><b>1977</b> 147</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1977/1464_1464_1464">1464</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1978/64_64_64"><b>1978</b> 64</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1982/285_285_285"><b>1982</b> 285</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1982/2065_2065_2065">2065</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1983/1592_1592_1592"><b>1983</b> 1592</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1984/973_973_973"><b>1984</b> 973</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1984/1491_1491_1491">1491</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1985/360_360_360"><b>1985</b> 360</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1986/169_169_169"><b>1986</b> 169</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1987/314_314_314"><b>1987</b> 314</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1987/1346_1346_1346">1346</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1988/1264_1264_1264"><b>1988</b> 1264</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1989/276_276_276"><b>1989</b> 276</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1990/55_55_55"><b>1990</b> 55</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1991/789_789_789"><b>1991</b> 789</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1992/657_657_657"><b>1992</b> 657</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1992/2219_2219_2219">2219</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1993/3097_3097_3097"><b>1993</b> 3097</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2000/139"><b>2000</b> 916</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2002/188"><b>2002</b> 1143</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2005/306"><b>2005</b> 1835</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2006/514"><b>2006</b> 3319</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2012/166"><b>2012</b> 1143</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2022/248"><b>2022</b> 248</ref>. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sulla piattaforma di pubblicazione del diritto federale «Fedlex» all’indirizzo seguente: <ref href="www.fedlex.admin.ch/fr/treaty">www.fedlex.admin.ch/fr/treaty</ref></p></authorialNote></sup></num><content><table border="1"><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><th><p>Stati partecipanti</p></th><th><p>Ratifica</p></th><th/><th><p>Entrata in vigore</p></th><th/></tr><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><td><p>Albania</p></td><td><p> 2 ottobre</p></td><td><p>1996</p></td><td><p> 2 ottobre</p></td><td><p>1996</p></td></tr><tr><td><p>Andorra*</p></td><td><p>22 gennaio</p></td><td><p>1996</p></td><td><p>22 gennaio</p></td><td><p>1996</p></td></tr><tr><td><p>Armenia*</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td><p>Austria*</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1958</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1958</p></td></tr><tr><td><p>Azerbaigian*</p></td><td><p>15 aprile</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>15 aprile</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td><td><p>14 giugno</p></td><td><p>1955</p></td><td><p>14 giugno</p></td><td><p>1955</p></td></tr><tr><td><p>Bosnia e Erzegovina</p></td><td><p>12 luglio</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>12 luglio</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p> 7 settembre</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 7 settembre</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Ceca, Repubblica*</p></td><td><p>18 marzo</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Cipro</p></td><td><p> 6 ottobre</p></td><td><p>1962</p></td><td><p> 6 ottobre</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>Croazia*</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1997</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td><td><p>13 aprile</p></td><td><p>1953</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Estonia*</p></td><td><p>16 aprile</p></td><td><p>1996</p></td><td><p>16 aprile</p></td><td><p>1996</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia*</p></td><td><p>10 maggio</p></td><td><p>1990</p></td><td><p>10 maggio</p></td><td><p>1990</p></td></tr><tr><td><p>Francia*</p></td><td><p> 3 maggio</p></td><td><p>1974</p></td><td><p> 3 maggio</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Georgia</p></td><td><p>20 maggio</p></td><td><p>1999</p></td><td><p>20 maggio</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td><td><p> 5 dicembre</p></td><td><p>1952</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Grecia</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>1974</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda*</p></td><td><p>25 febbraio</p></td><td><p>1953</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Islanda</p></td><td><p>29 giugno</p></td><td><p>1953</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>26 ottobre</p></td><td><p>1955</p></td><td><p>26 ottobre</p></td><td><p>1955</p></td></tr><tr><td><p>Lettonia</p></td><td><p>27 giugno</p></td><td><p>1997</p></td><td><p>27 giugno</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Liechtenstein*</p></td><td><p> 8 settembre</p></td><td><p>1982</p></td><td><p> 8 settembre</p></td><td><p>1982</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td><td><p>20 giugno</p></td><td><p>1995</p></td><td><p>20 giugno</p></td><td><p>1995</p></td></tr><tr><td><p>Lussemburgo</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Macedonia del Nord</p></td><td><p>10 aprile</p></td><td><p>1997</p></td><td><p>10 aprile</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Malta*</p></td><td><p>23 gennaio</p></td><td><p>1967</p></td><td><p>23 gennaio</p></td><td><p>1967</p></td></tr><tr><td><p>Moldova*</p></td><td><p>12 settembre</p></td><td><p>1997</p></td><td><p>12 settembre</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Monaco*</p></td><td><p>30 novembre</p></td><td><p>2005</p></td><td><p>30 novembre</p></td><td><p>2005</p></td></tr><tr><td><p>Montenegro <sup>a</sup></p></td><td><p> 3 marzo</p></td><td><p>2004</p></td><td><p> 6 giugno</p></td><td><p>2006</p></td></tr><tr><td><p>Norvegia</p></td><td><p>15 gennaio</p></td><td><p>1952</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td><td><p>31 agosto</p></td><td><p>1954</p></td><td><p>31 agosto</p></td><td><p>1954</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Aruba <sup>b</sup></num></item></blockList></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1986</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1986</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Curaçao <sup>b</sup></num></item></blockList></td><td><p> 1° dicembre</p></td><td><p>1955</p></td><td><p>31 dicembre</p></td><td><p>1955</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba) <sup>e</sup></num></item></blockList></td><td><p> 1° dicembre</p></td><td><p>1955</p></td><td><p>31 dicembre</p></td><td><p>1955</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Sint Maarten <sup>b</sup></num></item></blockList></td><td><p> 1° dicembre</p></td><td><p>1955</p></td><td><p>31 dicembre</p></td><td><p>1955</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td><td><p>19 gennaio</p></td><td><p>1993</p></td><td><p>19 gennaio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo*</p></td><td><p> 9 novembre</p></td><td><p>1978</p></td><td><p> 9 novembre</p></td><td><p>1978</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito*</p></td><td><p> 8 marzo</p></td><td><p>1951</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Akrotiri e Dhekelia <sup>c</sup></num></item></blockList></td><td><p> 1° aprile</p></td><td><p>2004</p></td><td><p> 1° maggio</p></td><td><p>2004</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Anguilla <sup>d</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Bermuda <sup>d</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud <sup>e</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Gibilterra <sup>e</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Guernesey <sup>f</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Isola di Man <sup>g</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Isole Caimane <sup>f</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Falkland <sup>e</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Isole Turche e Caicos <sup>h</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>IsoleVergini britanniche <sup>i</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Jersey <sup>j</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Montserrat <sup>d</sup></num></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><blockList><item><num>Sant’Elena e dipendenze <br/></num><p>(Ascension e Tristan <br/></p><p>da Cunha) <sup>d</sup></p></item></blockList></td><td><p>23 ottobre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p>20 giugno</p></td><td><p>1994</p></td><td><p>20 giugno</p></td><td><p>1994</p></td></tr><tr><td><p>San Marino*</p></td><td><p>22 marzo</p></td><td><p>1989</p></td><td><p>22 marzo</p></td><td><p>1989</p></td></tr><tr><td><p>Serbia</p></td><td><p> 3 marzo</p></td><td><p>2004</p></td><td><p> 3 marzo</p></td><td><p>2004</p></td></tr><tr><td><p>Slovacchia*</p></td><td><p>18 marzo</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Slovenia</p></td><td><p>28 giugno</p></td><td><p>1994</p></td><td><p>28 giugno</p></td><td><p>1994</p></td></tr><tr><td><p>Spagna*</p></td><td><p> 4 ottobre</p></td><td><p>1979</p></td><td><p> 4 ottobre</p></td><td><p>1979</p></td></tr><tr><td><p>Svezia</p></td><td><p> 4 febbraio</p></td><td><p>1952</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Svizzera</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>1974</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Turchia</p></td><td><p>18 maggio</p></td><td><p>1954</p></td><td><p>18 maggio</p></td><td><p>1954</p></td></tr><tr><td><p>Ucraina*</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1997</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td/><td/><td/><td/><td/></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num>* </num><p>Riserve e dichiarazioni.</p></item><item><num/><p>Le riserve e dichiarazioni non sono pubblicate nella RU. I testi, francese ed inglese, possono essere consultati sul sito Internet del Consiglio d’Europa: www.coe.int > Explorer > Bureau des Traités > Liste complète, oppure ottenuti presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>a</sup> </num><p>Il 9 mag. 2007 nella sua 994 (bis) sessione il comitato dei Ministri del Consiglio di Europa a deciso considerare il Montenegro come Stato parte a questa Conv. con effetto dal 6 giu. 2006. Le firma e ratificazione sono quelle della «Serbia e Montenegro».</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>b</sup> </num><p>Dichiarazione d’applicazione giusta l'art. 56.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>c</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 1° mag. 2004.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>d</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 22 nov. 2010.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>e</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 14 gen. 2006.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>f</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 23 feb. 2006.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>g</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 1° giu. 2003.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>h</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 14 ott. 2009.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>i</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56, dal 25 set. 2009.</p></item></blockList></td></tr><tr><td colspan="5"><blockList><item><num><sup>j</sup> </num><p>Dichiarazione d’accettazione permanente della competenza della Corte conforme agli art. 34 e 56 par. 4 dal 14 gen. 2001.</p></item></blockList></td></tr></table></content></level></mainBody></doc></component></components></act></akomaNtoso>
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<akomaNtoso xmlns="http://docs.oasis-open.org/legaldocml/ns/akn/3.0"><act name="publicLaw"><meta><identification source="#ch.bk"><FRBRWork><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808"/><FRBRdate date="2012-08-08" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRdate date="1997-04-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2008-11-01" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRcountry value="CH"/><FRBRnumber value="0.810.2"/><FRBRname xml:lang="de" value="Übereinkommen vom 4. April 1997 zum Schutz der Menschenrechte und der Menschenwürde im Hinblick auf die Anwendung von Biologie und Medizin (Übereinkommen über Menschenrechte und Biomedizin)" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="it" value="Convenzione del 4 aprile 1997 per la protezione dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina (Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina)" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="fr" value="Convention du 4 avril 1997 pour la protection des Droits de l'Homme et de la dignité de l'être humain à l'égard des applications de la biologie et de la médecine (Convention sur les Droits de l'Homme et la biomédecine)" shortForm=""/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it"/><FRBRdate date="2012-08-08" 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href="http://data.legilux.public.lu/resource/ontology/jolux#publisher" showAs="Editeur"/><TLCRole eId="rightsHolder" href="http://data.legilux.public.lu/resource/ontology/jolux#rightsHolder" showAs="Détenteur des droits"/><TLCReference name="language" href="http://publications.europa.eu/resource/authority/language/ITA" showAs="it"/><TLCReference name="format" href="https://fedlex.data.admin.ch/vocabulary/user-format/xml" showAs="xml"/></references></meta><preface><p><docNumber>0.810.2 </docNumber></p><p>Traduzione<i><authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2008/718">RU <b>2008</b> 5137</ref>; <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/fga/2002/15">FF <b>2002</b> 245</ref></p><p> Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.</p></authorialNote></i></p><p><docTitle>Convenzione<br/>per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni <br/>della biologia e della medicina</docTitle></p><p>(Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina)</p><p>Conclusa a Oviedo il 4 aprile 1997</p><p>Approvata dall’Assemblea federale il 20 marzo 2008<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2008/717">RU <b>2008</b> 5125</ref></p></authorialNote></p><p>Strumento di ratifica depositato dalla Svizzera il 24 luglio 2008<br/>Entrata in vigore per la Svizzera il 1° novembre 2008</p><p> (Stato 8 agosto 2012)</p></preface><preamble><p>Preambolo</p><p>Gli Stati membri del Consiglio d’Europa, gli altri Stati e la Comunità europea, firmatari della presente Convenzione,</p><p>considerando la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948;</p><p>considerando la Convenzione del 4 novembre 1950<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1974/2151_2151_2151">RS <b>0.101</b></ref></p></authorialNote> per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali;</p><p>considerando la Carta sociale europea del 18 ottobre 1961;</p><p>considerando il Patto internazionale del 16 dicembre 1966<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1993/750_750_750">RS <b>0.103.2</b></ref></p></authorialNote> relativo ai diritti civili e politici e il Patto internazionale del 16 dicembre 1966<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1993/725_725_725">RS <b>0.103.1</b></ref></p></authorialNote> relativo al diritti economici, sociali e culturali;</p><p>considerando la Convenzione del 28 gennaio 1981<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2002/422">RS <b>0.235.1</b></ref></p></authorialNote> per la protezione delle persone in relazione all’elaborazione dei dati a carattere personale;</p><p>considerando anche la Convenzione del 20 novembre 1989<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1998/2055_2055_2055">RS <b>0.107</b></ref></p></authorialNote> sui diritti del fanciullo;</p><p>considerando che lo scopo del Consiglio d’Europa è di realizzare una unione più stretta fra i suoi membri, e che uno dei mezzi per raggiungere questo scopo è la tutela e lo sviluppo dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali;</p><p>consapevoli dei rapidi sviluppi della biologia e della medicina;</p><p>convinti della necessità di rispettare l’essere umano sia come individuo che nella sua appartenenza alla specie umana e riconoscendo l’importanza di assicurare la sua dignità;</p><p>consapevoli delle azioni che potrebbero mettere in pericolo la dignità umana da un uso improprio della biologia e della medicina;</p><p>affermando che i progressi della biologia e della medicina debbono essere utilizzati per il beneficio delle generazioni presenti e future;</p><p>sottolineando la necessità di una cooperazione internazionale affinché l’Umanità tutta intera possa beneficiare dell’apporto della biologia e della medicina;</p><p>riconoscendo l’importanza di promuovere un dibattito pubblico sulle questioni poste dall’applicazione della biologia e della medicina e sulle risposte da fornire;</p><p>desiderosi di ricordare a ciascun membro del corpo sociale i suoi diritti e le sue responsabilità;</p><p>prendendo in considerazione i lavori dell’Assemblea parlamentare in questo campo, compresa la raccomandazione 1160 (1991) sull’elaborazione di una Convenzione di bioetica;</p><p>decisi a prendere, nel campo delle applicazioni della biologia e della medicina, le misure proprie a garantire la dignità dell’essere umano e i diritti e le libertà fondamentali della persona,</p><p>hanno convenuto quanto segue:</p></preamble><body><chapter eId="chap_I"><num>Capitolo I: Disposizioni generali</num><article eId="art_1"><num><b>Art. 1</b></num><heading>Oggetto e finalità</heading><paragraph><content><p>Le Parti alla presente Convenzione proteggono l’essere umano nella sua dignità e nella sua identità e garantiscono a ogni persona, senza discriminazione, il rispetto della sua integrità e dei suoi altri diritti e libertà fondamentali riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina.</p><p>Ogni Parte prende nel suo diritto interno le misure necessarie per rendere effettive le disposizioni della presente Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_2"><num><b>Art. 2</b></num><heading>Primato dell’essere umano</heading><paragraph><content><p>L’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza.</p></content></paragraph></article><article eId="art_3"><num><b>Art. 3</b></num><heading>Accesso equo alle cure sanitarie</heading><paragraph><content><p>Le Parti prendono, tenuto conto dei bisogni della salute e delle risorse disponibili, le misure appropriate in vista di assicurare, ciascuna nella propria sfera di giurisdizione, un accesso equo a cure sanitarie di qualità appropriata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_4"><num><b>Art. 4</b></num><heading>Obblighi professionali e regole di condotta</heading><paragraph><content><p>Ogni intervento nel campo della salute, compresa la ricerca, deve essere effettuato nel rispetto delle norme e degli obblighi professionali, così come nel rispetto delle regole di condotta applicabili nella fattispecie.</p></content></paragraph></article><chapter eId="chap_I/chap_II"><num>Capitolo II: Consenso</num><article eId="art_5"><num><b>Art. 5</b></num><heading>Regola generale</heading><paragraph><content><p>Un intervento nel campo della salute può essere effettuato soltanto dopo che la persona interessata ha dato il suo consenso libero e informato.</p><p>Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi.</p><p>La persona interessata può, in qualsiasi momento, ritirare liberamente il proprio consenso.</p></content></paragraph></article><article eId="art_6"><num><b>Art. 6</b></num><heading>Protezione delle persone che non hanno la capacità di dare </heading><heading>il loro consenso</heading><paragraph><content><br/><p>(1) Sotto riserva degli articoli 17 e 20, un intervento può essere effettuato su una persona che non ha la capacità di dare il suo consenso soltanto per un diretto beneficio della stessa.</p><p>(2) Se, secondo la legge, un minore non ha la capacità di dare il suo consenso a un intervento, questo non può essere effettuato senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di una persona o di un organo designato dalla legge.</p><p>Il parere del minore è preso in considerazione come un fattore sempre più determinante in funzione della sua età e del suo grado di maturità.</p><p>(3) Se, secondo la legge, un maggiorenne, a causa di un handicap mentale, di una malattia o per un motivo simile, non ha la capacità di dare il suo consenso a un intervento, questo non può essere effettuato senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di una persona o di un organo designato dalla legge.</p><p>La persona interessata deve nei limiti del possibile essere associata alla procedura di autorizzazione.</p><p>(4) Il rappresentante, l’autorità, la persona o l’organo menzionati ai paragrafi 2 e 3 ricevono, alle stesse condizioni, l’informazione menzionata all’articolo 5.</p><p>(5) L’autorizzazione menzionata ai paragrafi 2 e 3 può, in qualsiasi momento, essere ritirata nell’interesse della persona interessata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_7"><num><b>Art. 7</b></num><heading>Tutela delle persone che soffrono di un disturbo mentale</heading><paragraph><content><p>La persona che soffre di un disturbo mentale grave può essere sottoposta, senza il proprio consenso, a un intervento avente per oggetto il trattamento di questo disturbo soltanto se l’assenza di un tale trattamento rischia di essere gravemente pregiudizievole alla sua salute e sotto riserva delle condizioni di protezione previste dalla legge comprendenti le procedure di sorveglianza e di controllo e i rimedi giuridici.</p></content></paragraph></article><article eId="art_8"><num><b>Art. 8</b></num><heading>Situazioni d’urgenza</heading><paragraph><content><p>Se in ragione di una situazione d’urgenza il consenso appropriato non può essere ottenuto, si può procedere immediatamente a qualsiasi intervento medico indispensabile per il beneficio della salute della persona interessata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_9"><num><b>Art. 9</b></num><heading>Desideri precedentemente espressi</heading><paragraph><content><p>I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione.</p></content></paragraph></article></chapter></chapter><chapter eId="chap_II"><num>Capitolo III: Vita privata e diritto all’informazione</num><article eId="art_10"><num><b>Art. 10</b></num><heading>Vita privata e diritto all’informazione</heading><paragraph><content><p>(1) Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata allorché si tratta di informazioni relative alla propria salute.</p><p>(2) Ogni persona ha il diritto di conoscere ogni informazione raccolta sulla propria salute. Tuttavia, la volontà di una persona di non essere informata deve essere rispettata.</p><p>(3) A titolo eccezionale, la legge può prevedere, nell’interesse del paziente, restrizioni all’esercizio dei diritti menzionati al paragrafo 2.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_III"><num>Capitolo IV: Genoma umano</num><article eId="art_11"><num><b>Art. 11</b></num><heading>Non discriminazione</heading><paragraph><content><p>Ogni forma di discriminazione nei confronti di una persona in ragione del suo patrimonio genetico è vietata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_12"><num><b>Art. 12</b></num><heading>Test genetici predittivi</heading><paragraph><content><p>A test predittivi di malattie genetiche o che permettono sia di identificare il soggetto come portatore di un gene responsabile di una malattia sia di rivelare una predisposizione o una suscettibilità genetica a una malattia si può procedere soltanto a fini medici o di ricerca medica, e sotto riserva di una consulenza genetica appropriata.</p></content></paragraph></article><article eId="art_13"><num><b>Art. 13</b></num><heading>Interventi sul genoma umano</heading><paragraph><content><p>Un intervento che ha come obiettivo di modificare il genoma umano può essere effettuato soltanto per ragioni preventive, diagnostiche o terapeutiche e se non ha come scopo di introdurre una modifica nel genoma dei discendenti.</p></content></paragraph></article><article eId="art_14"><num><b>Art. 14</b></num><heading>Divieto della scelta del sesso</heading><paragraph><content><p>L’utilizzazione delle tecniche di assistenza medica alla procreazione non è ammessa per scegliere il sesso del nascituro, salvo in vista di evitare una malattia ereditaria legata al sesso.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_IV"><num>Capitolo V: Ricerca scientifica</num><article eId="art_15"><num><b>Art. 15</b></num><heading>Regola generale</heading><paragraph><content><p>La ricerca scientifica nel campo della biologia e della medicina si esercita liberamente sotto riserva delle disposizioni della presente Convenzione e delle altre disposizioni giuridiche che assicurano la protezione dell’essere umano.</p></content></paragraph></article><article eId="art_16"><num><b>Art. 16</b></num><heading>Tutela delle persone che si prestano a una ricerca</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>La ricerca su una persona è ammessa soltanto se sono adempiute le condizioni seguenti:</listIntroduction><item><num>i) </num><p>non esiste metodo alternativo alla ricerca sugli esseri umani, di efficacia paragonabile;</p></item><item><num>ii) </num><p>i rischi che può correre la persona non sono sproporzionati in rapporto con i benefici potenziali della ricerca;</p></item><item><num>iii) </num><p>il progetto di ricerca è stato approvato da un’istanza competente, dopo essere stato oggetto di un esame indipendente sul piano della sua pertinenza scientifica, ivi compresa una valutazione dell’importanza dell’obiettivo della ricerca, nonché di un esame pluridisciplinare della sua accettabilità sul piano etico;</p></item><item><num>iv) </num><p>la persona che si presta a una ricerca è informata dei suoi diritti e delle garanzie previste dalla legge per la sua tutela;</p></item><item><num>v) </num><p>il consenso di cui all’articolo 5 è stato dato espressamente e specificamente ed è stato messo per scritto. Questo consenso può, in ogni momento, essere liberamente ritirato.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_17"><num><b>Art. 17</b></num><heading>Tutela delle persone che non hanno la capacità di dare </heading><heading>il loro consenso a una ricerca</heading><paragraph><content><br/><blockList><listIntroduction>(1) La ricerca su una persona che non ha, conformemente all’articolo 5, la capacità di dare il suo consenso, può essere effettuata soltanto se sono adempiute le condizioni seguenti:</listIntroduction><item><num>i) </num><p>le condizioni enunciate all’articolo 16 numeri i)-iv) sono soddisfatte;</p></item><item><num>ii) </num><p>i risultati attesi dalla ricerca comportano un beneficio reale e diretto per la sua salute;</p></item><item><num>iii) </num><p>la ricerca non può effettuarsi con una efficacia paragonabile su soggetti in capaci di dare il loro consenso;</p></item><item><num>iv) </num><p>l’autorizzazione prevista all’articolo 6 è stata data specificamente e per scritto; e</p></item><item><num>v) </num><p>la persona non vi oppone rifiuto.</p></item></blockList><blockList><listIntroduction>(2) A titolo eccezionale e nelle condizioni di tutela previste dalla legge, una ricerca di cui i risultati attesi non comportino benefici diretti per la salute della persona può essere autorizzata se le condizioni enunciate ai numeri i), iii), iv) e v) del paragrafo 1 e le condizioni supplementari seguenti sono adempiute:</listIntroduction><item><num>i) </num><p>la ricerca ha per oggetto di contribuire, con un miglioramento significativo della conoscenza scientifica dello stato della persona, della sua malattia o del suo disturbo, all’ottenimento, a termine, di risultati che permettano un beneficio per la persona interessata o per altre persone della stessa fascia d’età o che soffrano della medesima malattia o disturbo o che presentino le stesse caratteristiche;</p></item><item><num>ii) </num><p>la ricerca presenta per la persona soltanto un rischio minimo e una costrizione minima.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_18"><num><b>Art. 18</b></num><heading>Ricerca sugli embrioni in vitro</heading><paragraph><content><p>(1) Se ammette la ricerca sugli embrioni <i>in vitro</i>, la legge assicura una protezione adeguata dell’embrione.</p><p>(2) La costituzione di embrioni umani a fini di ricerca è vietata.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_V"><num>Capitolo VI: </num><heading>Prelievo di organi e di tessuti da donatori viventi a fini di trapianto</heading><article eId="art_19"><num><b>Art. 19</b></num><heading>Regola generale</heading><paragraph><content><p>(1) Il prelievo di organi o di tessuti a fini di trapianto può essere effettuato su un donatore vivente soltanto nell’interesse terapeutico del ricevente e qualora non si disponga di organo o di tessuto appropriati di una persona deceduta né di metodo terapeutico alternativo di efficacia paragonabile.</p><p>(2) Il consenso di cui all’articolo 5 deve essere dato espressamente e specificamente, per scritto o davanti a un’istanza ufficiale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_20"><num><b>Art. 20</b></num><heading>Tutela delle persone che non hanno la capacità di dare </heading><heading>il loro consenso al prelievo d’organo</heading><paragraph><content><br/><p>(1) Nessun prelievo d’organo o di tessuto può essere effettuato su una persona che non ha la capacità di dare il suo consenso conformemente all’articolo 5.</p><blockList><listIntroduction>(2) A titolo eccezionale e nelle condizioni di tutela previste dalla legge, il prelievo di tessuti rigenerabili da una persona che non ha la capacità di dare il suo consenso può essere autorizzata se le condizioni seguenti sono adempiute:</listIntroduction><item><num>i) </num><p>non si dispone di un donatore compatibile capace di dare il suo consenso;</p></item><item><num>ii) </num><p>il ricevente è un fratello o una sorella del donatore;</p></item><item><num>iii) </num><p>la donazione deve essere di natura tale da preservare la vita del ricevente;</p></item><item><num>iv) </num><p>l’autorizzazione prevista ai paragrafi 2 e 3 dell’articolo 6 è stata data specificamente e per scritto, secondo la legge e in accordo con l’istanza competente;</p></item><item><num>v) </num><p>il donatore potenziale non oppone rifiuto.</p></item></blockList></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VI"><num>Capitolo VII:</num><heading>Divieto di conseguire un profitto e utilizzazione di una parte del </heading><heading>corpo umano</heading><article eId="art_21"><num><b>Art. 21</b></num><heading>Divieto del profitto</heading><paragraph><content><p>Il corpo umano e le sue parti non debbono essere, in quanto tali, fonte di profitto.</p></content></paragraph></article><article eId="art_22"><num><b>Art. 22</b></num><heading>Utilizzo di una parte prelevata dal corpo umano </heading><paragraph><content><p>La parte del corpo umano prelevata nel corso di un intervento non può essere conservata e utilizzata per uno scopo diverso da quello per cui è stata prelevata in conformità alle procedure di informazione e di consenso appropriate.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VII"><num>Capitolo VIII:</num><heading>Violazione di disposizioni della Convenzione</heading><article eId="art_23"><num><b>Art. 23</b></num><heading>Violazione di diritti o principi</heading><paragraph><content><p>Le Parti assicurano una tutela giurisdizionale appropriata al fine di impedire o far cessare a breve scadenza una violazione illecita dei diritti e dei principi riconosciuti nella presente Convenzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_24"><num><b>Art. 24</b></num><heading>Risarcimento</heading><paragraph><content><p>La persona che ha subito un danno ingiustificato risultante da un intervento ha diritto a un equo indennizzo nelle condizioni e secondo le modalità previste dalla legge.</p></content></paragraph></article><article eId="art_25"><num><b>Art. 25</b></num><heading>Sanzioni</heading><paragraph><content><p>Le Parti prevedono sanzioni appropriate nel caso di violazione di disposizioni della presente Convenzione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VIII"><num>Capitolo IX:</num><heading>Relazione fra la presente Convenzione e altre disposizioni</heading><article eId="art_26"><num><b>Art. 26</b></num><heading>Restrizione all’esercizio dei diritti</heading><paragraph><content><p>(1) L’esercizio dei diritti e le disposizioni di tutela contenute nella presente Convenzione non possono essere oggetto di altre restrizioni all’infuori di quelle che, previste dalla legge, costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla sicurezza pubblica, alla prevenzione delle infrazioni penali, alla protezione della salute pubblica o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.</p><p>(2) Le restrizioni di cui al paragrafo precedente non possono essere applicate agli articoli 11, 13, 14, 16, 17, 19, 20 e 21.</p></content></paragraph></article><article eId="art_27"><num><b>Art. 27</b></num><heading>Protezione più estesa</heading><paragraph><content><p>Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione sarà interpretata come limitante o recante pregiudizio alla facoltà di ciascuna Parte di accordare una tutela più estesa a riguardo delle applicazioni della biologia e della medicina rispetto a quelle previste dalla presente Convenzione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_IX"><num>Capitolo X:</num><heading>Dibattito pubblico</heading><article eId="art_28"><num><b>Art. 28</b></num><heading>Dibattito pubblico</heading><paragraph><content><p>Le Parti alla presente Convenzione provvedono affinché le domande fondamentali poste dallo sviluppo della biologia e della medicina siano oggetto di un dibattito pubblico appropriato alla luce, in particolare, delle implicazioni mediche, sociali, economiche, etiche e giuridiche pertinenti, e che le loro possibili applicazioni siano oggetto di consultazioni appropriate.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_X"><num>Capitolo XI:</num><heading>Interpretazione della Convenzione e controllo dell’applicazione </heading><article eId="art_29"><num><b>Art. 29</b></num><heading>Interpretazione della Convenzione</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>La Corte europea dei diritti dell’uomo può dare, al di fuori di ogni procedura concreta che si svolga davanti a una giurisdizione, pareri consultivi su questioni giuridiche che concernono l’interpretazione della presente Convenzione su richiesta:</listIntroduction><item><num>– </num><p>del Governo di una Parte, dopo averne informato le altre Parti,</p></item><item><num>– </num><p>del Comitato istituito dall’articolo 32, nella sua composizione ristretta ai rappresentanti delle Parti alla presente Convenzione, per decisione presa alla maggioranza dei due terzi dei voti espressi.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_30"><num><b>Art. 30</b></num><heading>Rapporti sull’applicazione della Convenzione</heading><paragraph><content><p>Ogni Parte fornisce, su domanda del Segretario generale del Consiglio d’Europa, le spiegazioni richieste sul modo in cui il diritto interno del proprio Paese assicura l’applicazione effettiva di tutte le disposizioni della presente Convenzione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XI"><num>Capitolo XII:</num><heading>Protocolli</heading><article eId="art_31"><num><b>Art. 31</b></num><heading>Protocolli</heading><paragraph><content><p>Protocolli possono essere elaborati conformemente alle disposizioni dell’articolo 32, in vista di sviluppare, in campi specifici, i principi contenuti nella presente Convenzione.</p><p>I Protocolli sono aperti alla firma dei firmatari della Convenzione. Essi sottostanno a ratifica, accettazione o approvazione. Un firmatario non può ratificare, accettare o approvare i Protocolli senza avere precedentemente o contemporaneamente ratificato, accettato o approvato la Convenzione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XII"><num>Capitolo XIII:</num><heading>Emendamenti alla Convenzione</heading><article eId="art_32"><num><b>Art. 32</b></num><heading>Emendamenti alla Convenzione</heading><paragraph><content><p>(1) I compiti affidati al «Comitato» nel presente articolo e nell’articolo 29 sono effettuati dal Comitato direttivo per la bioetica (CDBI) o da un altro comitato designato a questo fine dal Comitato dei Ministri.</p><p>(2) Senza pregiudizio delle disposizioni specifiche dell’articolo 29, ogni Stato membro del Consiglio d’Europa così come ogni Parte alla presente Convenzione che non è membro del Consiglio d’Europa, può farsi rappresentare in seno al Comitato allorché questo adempie ai compiti affidati dalla presente Convenzione, e dispone di un voto.</p><p>(3) Ogni Stato menzionato all’articolo 33 o invitato ad aderire alla Convenzione conformemente alle disposizioni dell’articolo 34, che non è parte alla presente Convenzione, può designare un osservatore presso il Comitato. Se non è parte, la Comunità europea può designare un osservatore presso il Comitato.</p><p>(4) Al fine di tenere conto degli sviluppi scientifici, la presente Convenzione è oggetto di un esame in seno al Comitato entro cinque anni dalla sua entrata in vigore, e in seguito ad intervalli stabiliti dal Comitato.</p><p>(5) Ogni proposta di emendamento alla presente Convenzione così come ogni proposta di protocollo o di emendamento a un Protocollo, presentata da una Parte, dal Comitato o dal Comitato dei Ministri, è comunicata al Segretario generale del Consiglio d’Europa e trasmessa a cura dello stesso agli Stati membri del Consiglio d’Europa, alla Comunità europea, a ogni firmatario, a ogni Parte, a ogni Stato invitato a firmare la presente Convenzione conformemente alle disposizioni dell’articolo 33, e a ogni Stato invitato ad aderirvi conformemente alle disposizioni dell’articolo 34.</p><p>(6) Il Comitato esamina la proposta al più presto due mesi dopo che è stata trasmessa dal Segretario generale conformemente al paragrafo 5. Il Comitato sottopone il testo adottato alla maggioranza dei due terzi dei voti espressi all’approvazione del Comitato dei Ministri. Dopo la sua approvazione, questo testo è comunicato alle Parti in vista della sua ratifica, della sua accettazione o della sua approvazione.</p><p>(7) Ogni emendamento entra in vigore, riguardo alle Parti che l’hanno accettato, il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di un mese dopo la data alla quale cinque Parti, ivi compresi almeno quattro Stati membri del Consiglio d’Europa, hanno informato il Segretario generale che essi l’hanno accettato.</p><p>Per ogni Parte che l’ha accettata ulteriormente, l’emendamento entra in vigore il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di un mese dopo la data alla quale la suddetta Parte ha informato il Segretario generale della sua accettazione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XIII"><num>Capitolo XIV:</num><heading>Clausole finali</heading><article eId="art_33"><num><b>Art. 33</b></num><heading>Firma, ratifica ed entrata in vigore</heading><paragraph><content><p>(1) La presente Convenzione è aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa, degli Stati non membri che hanno partecipato alla sua elaborazione e della Comunità europea.</p><p>(2) La presente Convenzione è sottoposta a ratifica, accettazione o approvazione. Gli strumenti di ratifica, di accettazione o di approvazione sono depositati presso il Segretario generale del Consiglio d’Europa.</p><p>(3) La presente Convenzione entra in vigore il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data alla quale cinque Stati, tra i quali almeno quattro Stati membri del Consiglio d’Europa, hanno espresso il loro consenso ad essere vincolati dalla Convenzione, conformemente alle disposizioni del paragrafo precedente.</p><p>(4) Per ogni firmatario che esprime ulteriormente il suo consenso a essere vincolato alla Convenzione, questa entra in vigore il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data di deposito del suo strumento di ratifica, di accettazione o di approvazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_34"><num><b>Art. 34</b></num><heading>Stati non membri</heading><paragraph><num> RS 0.192.030</num><content><p>(1) Dopo l’entrata in vigore della presente Convenzione, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa può, dopo consultazione delle Parti, invitare ogni Stato non membro del Consiglio d’Europa ad aderire alla presente Convenzione con una decisione presa alla maggioranza prevista all’articolo 20 lettera d dello Statuto del Consiglio d’Europa e all’unanimità dei voti dei rappresentanti degli Stati contraenti aventi diritto a un seggio in seno al Comitato dei Ministri.</p><p>(2) Per ogni Stato aderente, la Convenzione entra in vigore il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data di deposito dello strumento di adesione presso il Segretario generale del Consiglio d’Europa.</p></content></paragraph></article><article eId="art_35"><num><b>Art. 35</b></num><heading>Applicazione territoriale</heading><paragraph><content><p>(1) Ogni firmatario può, al momento della firma o al momento del deposito del suo strumento di ratifica, di accettazione o di approvazione, designare il territorio o i territori ai quali si applica la presente Convenzione. Ogni altro Stato può formulare la stessa dichiarazione al momento del deposito del suo strumento di adesione.</p><p>(2) In seguito ogni Parte può, in qualsiasi momento, con una dichiarazione indirizzata al Segretario generale del Consiglio d’Europa, estendere l’applicazione della presente Convenzione a ogni altro territorio designato nella dichiarazione e di cui essa assicura le relazioni internazionali o per la quale essa è stata abilitata a stipulare. La Convenzione entrerà in vigore riguardo a questo territorio il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data di ricevimento della dichiarazione da parte del Segretario generale.</p><p>(3) Ogni dichiarazione fatta in virtù dei due paragrafi precedenti può essere ritirata, per ciò che concerne ogni territorio designato in questa dichiarazione, da una notifica indirizzata al Segretario generale. La revoca ha effetto il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data di ricevimento della notifica da parte del Segretario Generale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_36"><num><b>Art. 36</b></num><heading>Riserve</heading><paragraph><content><p>(1) Ogni Stato e la Comunità europea possono, al momento della firma della presente Convenzione o del deposito del documento di ratifica, formulare una riserva al contenuto di una disposizione particolare della Convenzione, nella misura in cui una legge in quel momento in vigore sul suo territorio non è conforme a questa disposizione. Le riserve di carattere generale non sono ammesse ai sensi del presente articolo.</p><p>(2) Ogni riserva emessa conformemente al presente articolo comporta una breve esposizione della legge pertinente.</p><p>(3) Ogni Parte che estende l’applicazione della presente Convenzione a un territorio designato da una dichiarazione prevista in applicazione del paragrafo 2 dell’articolo 35 può, per il territorio interessato, formulare una riserva, conformemente alle disposizioni dei paragrafi precedenti.</p><p>(4) Ogni Parte che ha formulato una riserva prevista nel presente articolo può ritirarla a mezzo di una dichiarazione indirizzata al Segretario generale del Consiglio d’Europa. La revoca ha effetto il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di un mese dopo la data di ricevimento da parte del Segretario generale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_37"><num><b>Art. 37</b></num><heading>Denuncia</heading><paragraph><content><p>(1) Ogni Parte può, in qualsiasi momento, denunciare la presente Convenzione indirizzando una notifica al Segretario generale del Consiglio d’Europa.</p><p>(2) La notifica ha effetto il primo giorno del mese che segue la scadenza di un periodo di tre mesi dopo la data di ricevimento della notifica da parte del Segretario generale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_38"><num><b>Art. 38</b></num><heading>Notifiche</heading><paragraph><content><blockList><listIntroduction>Il Segretario generale del Consiglio d’Europa notifica agli Stati membri del Consiglio, alla Comunità europea, a ogni firmatario, a ogni Parte e a ogni altro Stato che è stato invitato ad aderire alla presente Convenzione:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>ogni firma;</p></item><item><num>b) </num><p>il deposito di ogni strumento di ratifica, di accettazione, di approvazione o di adesione;</p></item><item><num>c) </num><p>ogni data di entrata in vigore della presente Convenzione, conformemente ai suoi articoli 33 o 34;</p></item><item><num>d) </num><p>ogni emendamento o protocollo adottato conformemente all’articolo 32, e la data alla quale questo emendamento o protocollo entra in vigore;</p></item><item><num>e) </num><p>ogni dichiarazione formulata in virtù delle disposizioni dell’articolo 35;</p></item><item><num>f) </num><p>ogni riserva e ogni revoca di riserva formulate conformemente alle disposizioni dell’articolo 36;</p></item><item><num>g) </num><p>ogni altro atto, notifica o comunicazione che hanno riguardo alla seguente Convenzione.</p></item></blockList></content></paragraph></article></chapter><signature><p><i>In fede di ciò, </i>i sottoscritti, debitamente autorizzati a tale scopo, hanno firmato la presente Convenzione.</p><p>Fatto a Oviedo il 4 aprile 1997 in francese e in inglese, i due testi facenti egualmente fede, in un solo esemplare depositato negli archivi del Consiglio d’Europa. Il Segretario generale del Consiglio d’Europa ne trasmette copia certificata conforme a ciascuno degli Stati membri del Consiglio d’Europa, alla Comunità europea, agli Stati non membri che hanno partecipato all’elaborazione della presente Convenzione, e a ogni Stato invitato ad aderire alla presente Convenzione.</p><p>(Seguono le firme)</p></signature></body><components><component><doc name="annex"><meta><identification source="#ch.bk"><FRBRWork><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808"/><FRBRdate date="2012-08-08" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRdate date="1997-04-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2008-11-01" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRcountry value="CH"/><FRBRnumber value="0.810.2"/><FRBRname xml:lang="de" value="Übereinkommen vom 4. April 1997 zum Schutz der Menschenrechte und der Menschenwürde im Hinblick auf die Anwendung von Biologie und Medizin (Übereinkommen über Menschenrechte und Biomedizin)" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="it" value="Convenzione del 4 aprile 1997 per la protezione dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina (Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina)" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="fr" value="Convention du 4 avril 1997 pour la protection des Droits de l'Homme et de la dignité de l'être humain à l'égard des applications de la biologie et de la médecine (Convention sur les Droits de l'Homme et la biomédecine)" shortForm=""/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it"/><FRBRdate date="2012-08-08" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRdate date="1997-04-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2008-11-01" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRlanguage language="it"/></FRBRExpression><FRBRManifestation><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it/xml/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2008/718/20120808/it/xml"/><FRBRdate date="2012-08-08" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRdate date="1997-04-04" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2008-11-01" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRformat value="xml"/></FRBRManifestation></identification></meta><mainBody><level eId="lvl_u1"><num>Campo d’applicazione l’8 agosto 2012<b><authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2008/718">RU <b>2008</b> 5137</ref>e <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2012/538"><b>2012</b> 4537 </ref>Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).</p></authorialNote></b></num><content><table border="1"><tr><th colspan="2"/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><th colspan="2"><p>Stati partecipanti</p></th><th><p>Ratifica</p></th><th/><th><p>Entrata in vigore</p></th><th/></tr><tr><th colspan="2"/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><td colspan="2"/><td/><td/><td/><td/></tr><tr><td colspan="2"><p>Albania</p></td><td><p>30 marzo</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>1° luglio</p></td><td><p>2011</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Bosnia ed Erzegovina</p></td><td><p>11 maggio</p></td><td><p>2007</p></td><td><p>1° settembre</p></td><td><p>2007</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Bulgaria</p></td><td><p>23 aprile</p></td><td><p>2003</p></td><td><p>1° agosto</p></td><td><p>2003</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Ceca, Repubblica </p></td><td><p>22 giugno</p></td><td><p>2001</p></td><td><p>1° ottobre</p></td><td><p>2001</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Cipro</p></td><td><p>20 marzo</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>1° luglio</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Croazia*</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>2003</p></td><td><p>1° marzo</p></td><td><p>2004</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Danimarca* <sup>a</sup></p></td><td><p>10 agosto</p></td><td><p>1999</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Estonia</p></td><td><p> 8 febbraio</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>1° giugno</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Finlandia</p></td><td><p>30 novembre</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>1° marzo</p></td><td><p>2010</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Francia*</p></td><td><p>13 dicembre</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>1° aprile</p></td><td><p>2012</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Georgia</p></td><td><p>22 novembre</p></td><td><p>2000</p></td><td><p>1° marzo</p></td><td><p>2001</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Grecia</p></td><td><p> 6 ottobre</p></td><td><p>1998</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Islanda</p></td><td><p>12 ottobre</p></td><td><p>2004</p></td><td><p>1° febbraio</p></td><td><p>2005</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Lettonia</p></td><td><p>25 febbraio</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>1° giugno</p></td><td><p>2010</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Lituania</p></td><td><p>17 ottobre</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>1° febbraio</p></td><td><p>2003</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Macedonia</p></td><td><p> 3 settembre</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>1° gennaio</p></td><td><p>2010</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Moldova*</p></td><td><p>26 novembre</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>1° marzo</p></td><td><p>2003</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Montenegro</p></td><td><p>19 marzo</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>1° luglio</p></td><td><p>2010</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Norvegia*</p></td><td><p>13 ottobre</p></td><td><p>2006</p></td><td><p>1° febbraio</p></td><td><p>2007</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Portogallo</p></td><td><p>13 agosto</p></td><td><p>2001</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>2001</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Romania</p></td><td><p>24 aprile</p></td><td><p>2001</p></td><td><p>1° agosto</p></td><td><p>2001</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>San Marino</p></td><td><p>20 marzo</p></td><td><p>1998</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Serbia</p></td><td><p>10 febbraio</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>1° giugno</p></td><td><p>2011</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Slovacchia</p></td><td><p>15 gennaio</p></td><td><p>1998</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Slovenia</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1998</p></td><td><p>1° dicembre</p></td><td><p>1999</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Spagna</p></td><td><p> 1<sup>°</sup> settembre</p></td><td><p>1999</p></td><td><p>1° gennaio</p></td><td><p>2000</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Svizzera*</p></td><td><p>24 luglio</p></td><td><p>2008</p></td><td><p>1° novembre</p></td><td><p>2008</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Turchia*</p></td><td><p> 2 luglio</p></td><td><p>2004</p></td><td><p>1° novembre</p></td><td><p>2004</p></td></tr><tr><td colspan="2"><p>Ungheria</p></td><td><p> 9 gennaio</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>1° maggio</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td colspan="2"/><td/><td/><td/><td/></tr><tr><td colspan="2"/><td/><td/><td/><td/></tr><tr><td><p>*</p></td><td colspan="5"><p>Riserve e dichiarazioni.<br/>Le riserve e le dichiarazioni non sono pubblicate nella RU, eccetto quelle della Svizzera. Il testo, in francese e inglese, può essere consultato sul sito Internet del Consiglio d’Europa: http://conventions.coe.int oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.</p></td></tr><tr><td><p><sup>a</sup></p></td><td colspan="5"><p>La Conv. non si applica alle isole Färöer, né alla Groenlandia.</p></td></tr></table></content></level><level eId="lvl_u2"><num>Riserve e dichiarazioni</num><content><p>Svizzera</p><p>a. Riserva all’articolo 6 paragrafo 3:</p><p>Sino all’entrata in vigore della legge federale che modifica il Codice civile svizzero (Protezione degli adulti, diritto delle persone e diritto della filiazione), l’articolo 6 paragrafo 3 si applica salva restando la legislazione cantonale che conferisce al medico la competenza decisionale per le persone incapaci di discernimento prive di rappresentante legale.</p><blockList><listIntroduction>b. Riserve agli articoli 19 e 20:</listIntroduction><item><num>1. </num><p>Gli articoli 19 e 20 sono applicabili salvi restando gli articoli 12 e 13 della legge dell’8 ottobre 2004<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2007/279">RS <b>810.21</b></ref></p></authorialNote> sui trapianti (stato il 1° luglio 2007), che non prevedono il principio della sussidiarietà della donazione da una persona vivente.</p></item><item><num>2. </num><p>L’articolo 20 paragrafo 2 è applicabile inoltre salvo restando l’articolo 13 capoverso 2 lettera d della legge dell’8 ottobre 2004 sui trapianti (stato il 1° luglio 2007), che eccezionalmente ammette anche il prelievo di tessuti o cellule rigenerabili a favore di un genitore o di un figlio del donatore.</p></item></blockList></content></level><level eId="lvl_u3"><num>Elenco delle disposizioni cantonali applicabili</num></level><level eId="lvl_1"><num>1. Dekret des Kantons Aargau vom 21. August 1990 über die Rechte und Pflichten der Krankenhauspatienten (Patientendekret)</num><article eId="lvl_1/art_17"><num><b>§ 17</b></num><heading>Nicht urteilsfähiger Patient</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Ist ein Patient unmündig oder entmündigt und nicht urteilsfähig, hat sein gesetzlicher Vertreter die Einwilligung für die Untersuchungen, Behandlung und medizinische Eingriffe zu erteilen. In Notfällen darf die Zustimmung vermutet werden.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Verweigert der gesetzliche Vertreter seine Zustimmung, ist eine solche der Vormundschaftsbehörde erforderlich. In dringenden Fällen entscheidet der Arzt, ob die Verweigerung der Zustimmung missbräuchlich ist und daher missachtet werden darf. Die Verweigerung der Zustimmung zu einer lebensrettenden Massnahme ist immer missbräuchlich.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Hat ein nicht urteilsfähiger Patient keinen gesetzlichen Vertreter, entscheidet für ihn der Arzt in seinem Interesse. Die nächsten Angehörigen sind vor dem Entscheid anzuhören. In Notfällen kann diese Anhörung unterbleiben.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_2"><num>2. Verordnung des Kantons Appenzell Ausserrhoden </num><heading>vom 6. Dezember 1993 über die Rechtsstellung der Patienten und Patientinnen der kantonalen Spitäler (Patientenverordnung)</heading><article eId="lvl_2/art_20"><num><b>Art. 20</b></num><heading>Urteilsfähige ohne gesetzliche Vertretung</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Das zuständige Spitalpersonal trifft Massnahmen an vorübergehend oder dauernd urteilsunfähigen Personen nach pflichtgemässem Ermessen.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Es berücksichtigt den mutmasslichen Willen und die Interessen der Patienten und Patientinnen.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Ein in urteilsfähigem Zustand zum Voraus geäusserter Wille wird respektiert, wenn er </p><blockList><item><num>a. </num><p>neueren Datums und klar dokumentiert ist und </p></item><item><num>b. </num><p>keine Anhaltspunkte dafür bestehen, dass er sich inzwischen geändert hat.</p></item></blockList></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Grössere oder mit erheblichen Risiken verbundene Eingriffe werden nur durchgeführt, wenn eine schwere, nicht anders abwendbare Gefahr für Leben und Gesundheit vorliegt.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_3"><num>3. Verordnung des Kantons Basel-Landschaft vom 1. November 1988 über die Rechte und Pflichten der Patienten in den kantonalen Krankenanstalten (Patientenverordnung)</num><article eId="lvl_3/art_6"><num><b>§ 6</b></num><heading>Mutmasslicher Wille des vorübergehend urteilsunfähigen Patienten</heading><paragraph><content><p>Kann der Patient wegen Bewusstlosigkeit oder infolge von Drogenrausch, Fieberdelirium, akuter Geistesstörung oder dgl. seine Zustimmung zur medizinischen Massnahme nicht geben, so ist sein mutmasslicher Wille massgebend. Die Meinung des nächsten Angehörigen ist zu berücksichtigen.</p></content></paragraph></article><article eId="lvl_3/art_7"><num><b>§ 7</b></num><heading>Zustimmung beim dauernd urteilsunfähigen Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Ist der Patient wegen seines Kindesalters oder infolge von Geisteskrankheit, Geistesschwäche oder dgl. urteilsunfähig, bedarf es der Zustimmung des Vertreters für die medizinische Massnahme. Die Zustimmung kann stillschweigend erfolgen. Der Patient ist vor der medizinischen Massnahme nach Möglichkeit anzuhören.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Die Zustimmung des Vertreters muss eine ausdrückliche sein für jede medizinische Massnahme, die mit erhöhtem Risiko verbunden ist, oder die den Patienten erheblich physisch oder psychisch belasten kann. Der Vertreter kann erst nach der Aufklärung zustimmen.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Fehlt ein Vertreter, so ist das Interesse des Patienten massgebend. Die Meinung des nächsten Angehörigen ist zu berücksichtigen.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Verweigert der Vertreter die Zustimmung zu einer medizinischen Massnahme, kann der Arzt an die Vormundschaftsbehörde gelangen, die über die Zustimmung entscheidet. In dringenden Fällen entscheidet der Arzt, ob die Verweigerung der Zustimmung missbräuchlich ist und daher missachtet werden darf. Die Verweigerung der Zustimmung zu einer lebensrettenden medizinischen Massnahme ist immer missbräuchlich.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_4"><num>4. Verordnung des Kantons Basel-Stadt vom 4. Mai 1982 </num><heading>zum Spitalgesetz</heading><article eId="lvl_4/art_13"><num><b>§ 13</b></num><heading>Zustimmung des Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Gegen den ausdrücklichen Willen des Patienten dürfen keine Eingriffe (diagnostische Untersuchungen und therapeutische Massnahmen) an seinem Körper vorgenommen werden.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Die Zustimmung des Patienten zur Vornahme einfacher Eingriffe wird vermutet. Für grössere oder mit erhöhten Risiken verbundene Eingriffe bedarf es nach erfolgter Aufklärung der ausdrücklichen Einwilligung des Patienten, in der Regel durch Unterzeichnung einer Vollmacht.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Ist der Patient nicht urteilsfähig, so bedarf es für Eingriffe mit gewissen Risiken der Einwilligung des gesetzlichen Vertreters. Fehlt ein solcher, so soll die Vormundschaftsbehörde um Bestellung eines Beistandes ersucht werden. Ist dies nicht tunlich oder innert nützlicher Frist nicht möglich, so sind der mutmassliche Wille des Patienten und die Meinung des bzw. der nächsten Angehörigen in Betracht zu ziehen.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Verweigert der gesetzliche Vertreter die Vornahme eines Eingriffs, der zur fachgerechten Behandlung des Patienten geboten ist, sind der behandelnde Arzt oder die Spitalleitung befugt, die Vormundschaftsbehörde zu benachrichtigen, damit diese die zum Schutze des Patienten geeigneten Massnahmen treffen kann.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_5"><num>5. Gesundheitsgesetz des Kantons Bern vom 2. Dezember 1984</num><article eId="lvl_5/art_40_a"><num><b>Art. 40</b><i>a</i></num><heading>Urteilsunfähige</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Ist die Patientin oder der Patient urteilsunfähig, eine gesetzliche Vertretung vorhanden und im konkreten Fall zulässig, so hat die Fachperson die Einwilligung der gesetzlichen Vertretung einzuholen. Liegt eine schwere, nicht anders abwendbare Gefahr für Leben und Gesundheit der Patientin oder des Patienten vor, so kann die Fachperson die erforderliche Massnahme auch ohne oder gegen den Willen der gesetzlichen Vertretung durchführen. Die Vormundschaftsbehörde ist in diesem Fall unverzüglich zu benachrichtigen.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Ist die Patientin oder der Patient urteilsunfähig und nicht gesetzlich vertreten, so hört die Fachperson die nächsten Angehörigen oder eine nahe stehende Person an und handelt gemäss den objektiven Interessen, dem mutmasslichen Willen sowie allfälligen im Zustand der Urteilsfähigkeit getroffenen Anordnungen der Patientin oder des Patienten. Grosse oder risikoreiche Eingriffe dürfen nur durchgeführt werden, wenn eine schwere, nicht anders abwendbare Gefahr für Leben und Gesundheit vorliegt.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_6"><num>6. Verordnung des Kantons Luzern vom 16. November 1993 über die Rechte und Pflichten der Patienten und Patientinnen der kantonalen Spitäler (Patientenverordnung)</num><article eId="lvl_6/art_22"><num><b>§ 22</b></num><heading>Nicht urteilsfähige Patienten und Patientinnen</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Sind Patient oder Patientin nicht urteilsfähig, ist für Untersuchungen, Behandlungen und Pflege die Zustimmung des gesetzlichen Vertreters oder der gesetzlichen Vertreterin erforderlich.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Auf die Zustimmung kann verzichtet werden, wenn Gefahr im Verzug ist und der gesetzliche Vertreter oder die gesetzliche Vertreterin nicht rechtzeitig erreichbar ist oder die Zustimmung nicht rechtzeitig eintrifft.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Verweigert der gesetzliche Vertreter oder die gesetzliche Vertreterin die Zustimmung, ist diejenige der Vormundschaftsbehörde notwendig. In dringenden Fällen entscheidet der zuständige Arzt oder die zuständige Ärztin, ob die Verweigerung der Zustimmung missbräuchlich ist und nicht beachtet werden muss.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Hat der nicht urteilsfähige Patient oder die nicht urteilsfähige Patientin keinen gesetzlichen Vertreter oder keine gesetzliche Vertreterin, entscheiden Arzt oder Ärztin nach pflichtgemässem Ermessen. Sie berücksichtigen dabei die objektiven Interessen und den mutmasslichen Willen des Patienten oder der Patientin. Vor grösseren oder mit erheblichen Risiken verbundenen Eingriffen soll wenn möglich mit den nächsten Angehörigen des Patienten oder der Patientin Rücksprache genommen werden.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_7"><num>7. Vollziehungsverordnung des Kantons Nidwalden vom 27. März 1981 zum Gesetz über das Kantonsspital (Spitalverordnung)</num><article eId="lvl_7/art_77"><num><b>§ 77</b></num><heading>Nicht urteilsfähige Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Ist der Patient nicht urteilsfähig, hat dessen gesetzlicher Vertreter die Einwillligung für körperliche Eingriffe, Untersuchungen und Behandlungen zu erteilen; verweigert er die Zustimmung, ist die Zustimmung der Vormundschaftsbehörde erforderlich.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Auf die Zustimmung des gesetzlichen Vertreters oder der Vormundschaftsbehörde kann verzichtet werden, wenn Gefahr im Verzug liegt und die Zustimmungsberechtigten nicht rechtzeitig erreichbar sind oder deren Entscheid nicht rechtzeitig eintrifft.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Hat der Patient keinen gesetzlichen Vertreter, handelt der Arzt nach pflichtgemässem Ermessen. Er berücksichtigt die objektiven Interessen und den mutmasslichen Willen des Patienten. Vor grösseren oder mit erheblichen Risiken verbundenen Eingriffen soll er wenn möglich mit den Angehörigen des Patienten Rücksprache nehmen. Das Kantonsspital benachrichtigt die Vormundschaftsbehörde, wenn die Interessen des Patienten vormundschaftliche Massnahmen erheischen.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Der Patient ist nach Möglichkeit anzuhören.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_8"><num>8. Verordnung des Kantons Obwalden vom 24. Oktober 1991 </num><heading>über die Patientenrechte</heading><article eId="lvl_8/art_7"><num><b>Art. 7</b></num><heading>Nicht urteilsfähige Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Ist der Patient nicht urteilsfähig, so ist für körperliche Eingriffe, Untersuchungen und Behandlungen die Zustimmung des gesetzlichen Vertreters erforderlich.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> In Notfällen darf die Zustimmung vermutet werden.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Ist kein gesetzlicher Vertreter vorhanden, so hat die behandelnde Person nach pflichtgemässem Ermessen zu handeln. Sie berücksichtigt die objektiven Interessen und den mutmasslichen Willen der behandelten Person. Grössere oder mit erheblichen Risiken verbundene Eingriffe sollen nur vorgenommen werden, wenn eine schwere, nicht anders abwendbare Gefahr für Leben und Gesundheit vorliegt.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_9"><num>9. Gesundheitsgesetz des Kantons Schaffhausen vom 19. Oktober 1970</num><article eId="lvl_9/art_30_c"><num><b>Art. 30</b><i>c</i></num><heading>Zustimmung</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Behandlungen an urteilsfähigen Patienten dürfen nur mit deren Zustimmung vorgenommen werden.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Behandlungen an nicht urteilsfähigen Unmündigen oder Entmündigten dürfen nur mit Zustimmung der gesetzlichen Vertretung vorgenommen werden. Verweigert diese die Zustimmung, können sich die behandelnden Personen an die Vormundschaftsbehörde wenden.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Nicht urteilsfähige mündige Patienten sind nach pflichtgemässem Ermessen zu behandeln, wobei die objektiven Umstände und der mutmassliche Wille des Patienten zu berücksichtigen sind. Sofern es zur Ermittlung des mutmasslichen Willens dienlich erscheint, werden hierzu die nächsten Angehörigen angehört.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> In Notfällen wird die Zustimmung des Patienten vermutet, wenn die Behandlung dringlich und unerlässlich ist, um eine unmittelbare Gefährdung des Lebens oder der Gesundheit des Patienten oder Dritter abzuwenden.</p></content></paragraph><paragraph><num>5</num><content><p> Vorbehalten bleiben Behandlungen ohne Zustimmung gestützt auf eine entsprechende Rechtsgrundlage.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_10"><num>10. Gesundheitsverordnung des Kantons Schwyz </num><heading>vom 16. Oktober 2002</heading><article eId="lvl_10/art_39"><num><b>§ 39</b></num><heading>Selbstbestimmung. Grundsatz</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Sämtliche medizinischen und pflegerischen Massnahmen bedürfen der Zustimmung der Patientin oder des Patienten, bei Urteilsunfähigen der gesetzlichen Vertretung.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Bei Urteilsunfähigen, die keine gesetzliche Vertretung haben oder von deren gesetzlichen Vertretung die Zustimmung nicht zeitgerecht eingeholt werden kann, wird die Zustimmung zu den nach anerkannten Berufsregeln indizierten Massnahmen vermutet.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Patientenverfügungen sind im Rahmen der Rechtsordnung zu beachten. Der Regierungsrat kann darüber nähere Bestimmungen erlassen, insbesondere über die Gültigkeit der Patientenverfügungen sowie die Informations- und Anhörungsrechte im Falle einer Urteilsunfähigkeit.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_11"><num>11. Gesundheitsgesetz des Kantons Solothurn vom 27. Januar 1999</num><article eId="lvl_11/art_35"><num><b>§ 35</b></num><heading>Nicht urteilsfähige Patienten und Patientinnen</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Sind Patienten oder Patientinnen nicht urteilsfähig, hat deren gesetzlicher Vertreter oder gesetzliche Vertreterin die Einwilligung für medizinische Massnahmen zu erteilen. Verweigern diese die Zustimmung, kann die behandelnde Heilperson an die Vormundschaftsbehörde gelangen, die über die Zustimmung entscheidet.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Auf die Zustimmung des gesetzlichen Vertreters oder der gesetzlichen Vertreterin kann verzichtet werden, wenn Gefahr droht und die Zustimmungsberechtigten nicht rechtzeitig erreichbar sind oder deren Entscheid nicht rechtzeitig eintrifft.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Fehlt ein gesetzlicher Vertreter oder eine gesetzliche Vertreterin, ist das Interesse des Patienten oder der Patientin und deren mutmasslicher Wille massgebend. Die Meinung der nächsten Angehörigen und des Lebenspartners oder der Lebenspartnerin ist zu berücksichtigen.</p></content></paragraph><paragraph><num>4</num><content><p> Ein in urteilsfähigem Zustand zum Voraus geäusserter Wille ist zu respektieren.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_12"><num>12. Gesetz des Kantons Thurgau vom 5. Juni 1985 über das Gesundheitswesen (Gesundheitsgesetz)</num><article eId="lvl_12/art_33_b"><num><b>Art. 33</b><i>b</i></num><heading>Vermutete Zustimmung</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Kann sich in Notfällen die betroffene Person zu medizinischen und pflegerischen Massnahmen nicht äussern, wird Zustimmung zu diesen vermutet, wenn sie dringlich und unerlässlich sind, um eine unmittelbare und schwere Gefährdung des Lebens oder der Gesundheit abzuwenden. Die Information ist so bald als möglich nachzuholen.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Der urteilsunfähige Patient ist nach pflichtgemässem Ermessen zu behandeln, sofern eine Vertretung nicht vorliegt oder unzulässig ist. Die objektiven Umstände und der mutmassliche Wille des Patienten sind zu berücksichtigen.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_13"><num>13. Gesundheitsgesetz des Kantons Wallis vom 9. Februar 1996</num><article eId="lvl_13/art_33"><num><b>Art. 33</b></num><heading>Minderjährige, bevormundete oder urteilsunfähige Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Bei urteilsfähigen, minderjährigen oder bevormundeten Patienten kann die Gesundheitsfachperson deren gesetzlichen Vertreter informieren.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Bei urteilsunfähigen Patienten hat die Gesundheitsfachperson die Einwilligung des gesetzlichen Vertreters einzuholen. Können sich der gesetzliche Vertreter und die Gesundheitsfachperson nicht einigen, so hat letztere die Zustimmung der Vormundschaftsbehörde einzuholen. In dringenden Fällen kann die Gesundheitsfachperson auch dann Handlungen vornehmen, wenn sie den Entscheid der Vormundschaftsbehörde noch nicht erhalten hat.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Ist ein Patient nicht in der Lage, seinen Willen zu äussern, und hat er keinen gesetzlichen Vertreter, so handelt die Gesundheitsfachperson gemäss den objektiven Interessen des Patienten unter Berücksichtigung seines vermutlichen Willens. Sie erkundigt sich, ob der Patient im voraus Bestimmungen formuliert hat.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_14"><num>14. Gesetz vom 21. Mai 1970 über das Gesundheitswesen </num><heading>im Kanton Zug</heading><article eId="lvl_14/art_36"><num><b>§ 36</b></num><heading>Grundsatz der Selbstbestimmung</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Medizinische oder pflegerische Massnahmen dürfen nur mit ausdrücklicher oder stillschweigender Zustimmung des aufgeklärten, urteilsfähigen Patienten durchgeführt werden.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Bei einem urteilsunfähigen Patienten bedarf es der Zustimmung der gesetzlichen Vertretung.</p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> Bei einem Patienten, der sich im Zustand der Urteilsunfähigkeit befindet und keine gesetzliche Vertretung hat oder von dessen gesetzlicher Vertretung die Zustimmung nicht rechtzeitig eingeholt werden kann, wird die Zustimmung zu den nach anerkannten Berufsregeln indizierten dringlichen und notwendigen medizinischen Massnahmen vermutet, sofern nicht eine gegenteilige Anordnung des Patienten vorliegt.</p></content></paragraph></article></level><level eId="lvl_15"><num>15. Patientinnen- und Patientengesetz des Kantons Zürich </num><heading>vom 5. April 2004</heading><article eId="lvl_15/art_21"><num><b>§ 21</b></num><heading>Nicht urteilsfähige Patientinnen und Patienten</heading><paragraph><num>1</num><content><p> Bei nicht urteilsfähigen Patientinnen und Patienten ersuchen die Ärztinnen und Ärzte um die Einwilligung der gesetzlichen Vertretung. Verweigert diese ihre Einwilligung, können sich die Ärztinnen und Ärzte zur Prüfung vormundschaftlicher Massnahmen an die Vormundschaftsbehörde wenden.</p></content></paragraph><paragraph><num>2</num><content><p> Haben nicht urteilsfähige Patientinnen und Patienten keine gesetzliche Vertretung, entscheiden die behandelnden Ärztinnen und Ärzte in deren Interesse und entsprechend deren mutmasslichem Willen. Wenn möglich werden die Bezugspersonen angehört. </p></content></paragraph><paragraph><num>3</num><content><p> In Notfällen wird die Einwilligung vermutet.</p></content></paragraph></article></level></mainBody></doc></component></components></act></akomaNtoso>
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<nakn:text>((, anche con le modalita' di cui all'articolo 48 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82))</nakn:text>
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|
72 |
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<nakn:text>((La diffida e' altresi' comunicata dall'amministrazione pubblica o dal concessionario di servizi pubblici interessati al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.))</nakn:text>
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73 |
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74 |
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<eli:title xml:lang="it">Attuazione dell'articolo 4 della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici. (09G0207) </eli:title>
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<p>
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108 |
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<docType>DECRETO LEGISLATIVO</docType>
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<docDate date="2009-12-20">20 dicembre 2009</docDate>
|
110 |
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<docNumber>198</docNumber>
|
111 |
+
<docTitle>Attuazione dell'articolo 4 della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici. (09G0207)
|
112 |
+
</docTitle>
|
113 |
+
</p>
|
114 |
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<p>
|
115 |
+
<authorialNote eId="atn1" placement="bottom">
|
116 |
+
<p>Entrata in vigore del provvedimento: 15/01/2010</p>
|
117 |
+
</authorialNote>
|
118 |
+
</p>
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119 |
+
</preface>
|
120 |
+
<preamble>
|
121 |
+
<formula name="formulaInizialePreambolo">
|
122 |
+
<p>IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA</p>
|
123 |
+
</formula>
|
124 |
+
<citations eId="cits_1">
|
125 |
+
<citation eId="cits_1__cit_1">
|
126 |
+
<p>Visti gli <ref eId="ref_1" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_3">articoli 3</ref>, <ref eId="ref_2" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_24">24</ref>, <ref eId="ref_3" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_76">76</ref>, <ref eId="ref_4" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_87">87</ref>, <ref eId="ref_5" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_97">97</ref>, <ref eId="ref_6" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_103">103</ref>, <ref eId="ref_7" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_113">113</ref> e <ref eId="ref_8" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_117-com2-letl">117, comma secondo, lettere l)</ref> ed <ref eId="ref_9" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_117-com2-letm">m) della Costituzione</ref>;</p>
|
127 |
+
</citation>
|
128 |
+
</citations>
|
129 |
+
<citations eId="cits_2">
|
130 |
+
<citation eId="cits_2__cit_1">
|
131 |
+
<p>Vista la <ref eId="ref_10" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main">legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>, recante delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonche' disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti;</p>
|
132 |
+
</citation>
|
133 |
+
</citations>
|
134 |
+
<citations eId="cits_3">
|
135 |
+
<citation eId="cits_3__cit_1">
|
136 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_11" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1924-06-26/1054/!main">Regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054</ref>, recante Testo Unico delle leggi sul Consiglio di Stato, e successive modificazioni;</p>
|
137 |
+
</citation>
|
138 |
+
</citations>
|
139 |
+
<citations eId="cits_4">
|
140 |
+
<citation eId="cits_4__cit_1">
|
141 |
+
<p>Vista la <ref eId="ref_12" href="/akn/it/act/legge/stato/1971-12-06/1034/!main">legge 6 dicembre 1971, n. 1034</ref>, recante istituzione dei tribunali amministrativi regionali, e successive modificazioni;</p>
|
142 |
+
</citation>
|
143 |
+
</citations>
|
144 |
+
<citations eId="cits_5">
|
145 |
+
<citation eId="cits_5__cit_1">
|
146 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_13" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main">decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref>, recante riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'<ref eId="ref_14" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_11">articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>, e successive modificazioni;</p>
|
147 |
+
</citation>
|
148 |
+
</citations>
|
149 |
+
<citations eId="cits_6">
|
150 |
+
<citation eId="cits_6__cit_1">
|
151 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_15" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2001-03-30/165/!main">decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165</ref>, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni;</p>
|
152 |
+
</citation>
|
153 |
+
</citations>
|
154 |
+
<citations eId="cits_7">
|
155 |
+
<citation eId="cits_7__cit_1">
|
156 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_16" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2003-06-30/196/!main">decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196</ref>, recante <ref eId="ref_17" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2003-06-30/196/!main">codice in materia di protezione dei dati personali</ref>, e successive modificazioni;</p>
|
157 |
+
</citation>
|
158 |
+
</citations>
|
159 |
+
<citations eId="cits_8">
|
160 |
+
<citation eId="cits_8__cit_1">
|
161 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_18" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-03-07/82/!main">decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82</ref>, recante <ref eId="ref_19" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-03-07/82/!main">codice dell'amministrazione digitale</ref>, e successive modificazioni;</p>
|
162 |
+
</citation>
|
163 |
+
</citations>
|
164 |
+
<citations eId="cits_9">
|
165 |
+
<citation eId="cits_9__cit_1">
|
166 |
+
<p>Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2008, recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia pubblica amministrazione e innovazione al Ministro senza portafoglio, on. prof. Renato Brunetta;</p>
|
167 |
+
</citation>
|
168 |
+
</citations>
|
169 |
+
<citations eId="cits_10">
|
170 |
+
<citation eId="cits_10__cit_1">
|
171 |
+
<p>Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 15 ottobre 2009;</p>
|
172 |
+
</citation>
|
173 |
+
</citations>
|
174 |
+
<p>Acquisita l'intesa della Conferenza Unificata di cui all'<ref eId="ref_20" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-28/281/!main#art_8">articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281</ref> nella seduta del 12 novembre 2009;</p>
|
175 |
+
<p>Acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari;</p>
|
176 |
+
<citations eId="cits_11">
|
177 |
+
<citation eId="cits_11__cit_1">
|
178 |
+
<p>Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 17 dicembre 2009;</p>
|
179 |
+
</citation>
|
180 |
+
</citations>
|
181 |
+
<p>Sulla proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;</p>
|
182 |
+
<formula name="formulaFinalePreambolo">
|
183 |
+
<p>Emana il seguente decreto legislativo:</p>
|
184 |
+
</formula>
|
185 |
+
</preamble>
|
186 |
+
<body>
|
187 |
+
<article eId="art_1">
|
188 |
+
<num>Art. 1.</num>
|
189 |
+
<heading> Presupposti dell'azione e legittimazione ad agire</heading>
|
190 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1">
|
191 |
+
<num>1.</num>
|
192 |
+
<content>
|
193 |
+
<p>Al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio, i titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei per una pluralita' di utenti e consumatori possono agire in giudizio, con le modalita' stabilite nel presente decreto, nei confronti delle amministrazioni pubbliche e dei concessionari di servizi pubblici, se derivi una lesione diretta, concreta ed attuale dei propri interessi, dalla violazione di termini o dalla mancata emanazione di atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo da emanarsi obbligatoriamente entro e non oltre un termine fissato da una legge o da un regolamento, dalla violazione degli obblighi contenuti nelle carte di servizi ovvero dalla violazione di standard qualitativi ed economici stabiliti, per i concessionari di servizi pubblici, dalle autorita' preposte alla regolazione ed al controllo del settore e, per le pubbliche amministrazioni, definiti dalle stesse in conformita' alle disposizioni in materia di performance contenute nel <ref eId="content__ref_21" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>, coerentemente con le linee guida definite dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrita' delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 13 del medesimo decreto e secondo le scadenze temporali definite dal <ref eId="content__ref_22" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>.
|
194 |
+
</p>
|
195 |
+
</content>
|
196 |
+
</paragraph>
|
197 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1-bis">
|
198 |
+
<num>1-bis.</num>
|
199 |
+
<content>
|
200 |
+
<p>Nel giudizio di sussistenza della lesione di cui al comma 1 il giudice tiene conto delle risorse strumentali, finanziarie, e umane concretamente a disposizione delle parti intimate.
|
201 |
+
</p>
|
202 |
+
</content>
|
203 |
+
</paragraph>
|
204 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1-ter">
|
205 |
+
<num>1-ter.</num>
|
206 |
+
<content>
|
207 |
+
<p>Sono escluse dall'applicazione del presente decreto le autorita' amministrative indipendenti, gli organi giurisdizionali, le assemblee legislative e gli altri organi costituzionali nonche' la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
|
208 |
+
</p>
|
209 |
+
</content>
|
210 |
+
</paragraph>
|
211 |
+
<paragraph eId="art_1__para_2">
|
212 |
+
<num>2.</num>
|
213 |
+
<content>
|
214 |
+
<p>Del ricorso e' data immediatamente notizia sul sito istituzionale dell'amministrazione o del concessionario intimati; il ricorso e' altresi' comunicato al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
|
215 |
+
</p>
|
216 |
+
</content>
|
217 |
+
</paragraph>
|
218 |
+
<paragraph eId="art_1__para_3">
|
219 |
+
<num>3.</num>
|
220 |
+
<content>
|
221 |
+
<p>I soggetti che si trovano nella medesima situazione giuridica del ricorrente possono intervenire nel termine di venti giorni liberi prima dell'udienza di discussione del ricorso che viene fissata d'ufficio, in una data compresa tra il novantesimo ed il centoventesimo giorno dal deposito del ricorso.
|
222 |
+
</p>
|
223 |
+
</content>
|
224 |
+
</paragraph>
|
225 |
+
<paragraph eId="art_1__para_4">
|
226 |
+
<num>4.</num>
|
227 |
+
<content>
|
228 |
+
<p>Ricorrendo i presupposti di cui al comma 1, il ricorso puo' essere proposto anche da associazioni o comitati a tutela degli interessi dei propri associati, appartenenti alla pluralita' di utenti e consumatori di cui al comma 1.
|
229 |
+
</p>
|
230 |
+
</content>
|
231 |
+
</paragraph>
|
232 |
+
<paragraph eId="art_1__para_5">
|
233 |
+
<num>5.</num>
|
234 |
+
<content>
|
235 |
+
<p>Il ricorso e' proposto nei confronti degli enti i cui organi sono competenti a esercitare le funzioni o a gestire i servizi cui sono riferite le violazioni e le omissioni di cui al comma 1. Gli enti intimati informano immediatamente della proposizione del ricorso il dirigente responsabile di ciascun ufficio coinvolto, il quale puo' intervenire nel giudizio. Il giudice, nella prima udienza, se ritiene che le violazioni o le omissioni sono ascrivibili ad enti ulteriori o diversi da quelli intimati, ordina l'integrazione del contraddittorio.
|
236 |
+
</p>
|
237 |
+
</content>
|
238 |
+
</paragraph>
|
239 |
+
<paragraph eId="art_1__para_6">
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240 |
+
<num>6.</num>
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241 |
+
<content>
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242 |
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<p>Il ricorso non consente di ottenere il risarcimento del danno cagionato dagli atti e dai comportamenti di cui al comma 1; a tal fine, restano fermi i rimedi ordinari.
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243 |
+
</p>
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244 |
+
</content>
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245 |
+
</paragraph>
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246 |
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<paragraph eId="art_1__para_7">
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247 |
+
<num>7.</num>
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248 |
+
<content>
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249 |
+
<p>Il ricorso e' devoluto alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e le questioni di competenza sono rilevabili anche d'ufficio.
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250 |
+
</p>
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251 |
+
</content>
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252 |
+
</paragraph>
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253 |
+
<section>
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254 |
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<content>
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255 |
+
<p>
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256 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_1" placement="bottom">
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257 |
+
<p> Avvertenza:
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258 |
+
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con <ref eId="content__ref_23" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1985-12-28/1092/!main">D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092</ref>, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
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259 |
+
Note alle premesse:
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260 |
+
- Si riporta il testo degli <ref eId="content__ref_24" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_3">articoli 3</ref>, <ref eId="content__ref_25" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_24">24</ref>, <ref eId="content__ref_26" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_76">76</ref>, <ref eId="content__ref_27" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_87">87</ref>, <ref eId="content__ref_28" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_97">97</ref>, <ref eId="content__ref_29" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_103">103</ref>, <ref eId="content__ref_30" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_113">113</ref> e <ref eId="content__ref_31" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_117-com2">117, comma secondo, della Costituzione</ref>:
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261 |
+
«Art. 3. - Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
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262 |
+
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.».
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263 |
+
«Art. 24. - Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
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264 |
+
La difesa e' diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
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265 |
+
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
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266 |
+
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.».
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267 |
+
«Art. 76. - L'esercizio della funzione legislativa non puo' essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.».
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268 |
+
«Art. 87. - Il Presidente della Repubblica e' il capo dello Stato e rappresenta l'unita' nazionale.
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269 |
+
Puo' inviare messaggi alle Camere.
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270 |
+
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
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271 |
+
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
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272 |
+
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
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273 |
+
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
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274 |
+
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
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275 |
+
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
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276 |
+
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
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277 |
+
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
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278 |
+
Puo' concedere grazia e commutare le pene.
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279 |
+
Conferisce le onorificenze della Repubblica.».
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280 |
+
«Art. 97. - I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialita' dell'amministrazione.
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281 |
+
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilita' proprie dei funzionari.
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282 |
+
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.».
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283 |
+
«Art. 103. - Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi.
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284 |
+
La Corte dei conti ha giurisdizione nelle materie di contabilita' pubblica e nelle altre specificate dalla legge.
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285 |
+
I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate.».
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286 |
+
«Art. 113. - Contro gli atti della pubblica amministrazione e' sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa.
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287 |
+
Tale tutela giurisdizionale non puo' essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti.
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288 |
+
La legge determina quali organi di giurisdizione possono annullare gli atti della pubblica amministrazione nei casi e con gli effetti previsti dalla legge stessa.».
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289 |
+
«Art. 117, comma secondo. - Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
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290 |
+
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l'Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea;
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291 |
+
b) immigrazione;
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292 |
+
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
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293 |
+
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
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294 |
+
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
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295 |
+
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
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296 |
+
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
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297 |
+
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
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298 |
+
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
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299 |
+
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
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300 |
+
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
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301 |
+
n) norme generali sull'istruzione;
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302 |
+
o) previdenza sociale;
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303 |
+
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di comuni, province e citta' metropolitane;
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304 |
+
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
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305 |
+
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e locale; opere dell'ingegno;
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306 |
+
s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.».
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307 |
+
- La <ref eId="content__ref_32" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main">legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>, recante «Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonche' disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti» e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 marzo 2009, n. 53.
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308 |
+
- Il <ref eId="content__ref_33" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1924-06-26/1054/!main">regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054</ref>, recante «Approvazione del testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 luglio 1924, n. 158.
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309 |
+
- La <ref eId="content__ref_34" href="/akn/it/act/legge/stato/1971-12-06/1034/!main">legge 6 dicembre 1971, n. 1034</ref>, recante «Istituzione dei tribunali amministrativi regionali» e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 dicembre 1971, n. 314.
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310 |
+
- Il <ref eId="content__ref_35" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main">decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref>, recante «Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'<ref eId="content__ref_36" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_11">art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 agosto 1999, n. 193.
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311 |
+
- Il <ref eId="content__ref_37" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2001-03-30/165/!main">decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165</ref>, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2001, n. 106, supplemento ordinario.
|
312 |
+
- Il <ref eId="content__ref_38" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2003-06-30/196/!main">decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196</ref>, recante «<ref eId="content__ref_39" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2003-06-30/196/!main">Codice in materia di protezione dei dati personali</ref>» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2003, n. 174, supplemento ordinario.
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313 |
+
- Il <ref eId="content__ref_40" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-03-07/82/!main">decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82</ref>, recante «<ref eId="content__ref_41" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-03-07/82/!main">Codice dell'amministrazione digitale</ref>» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 16 maggio 2005, n. 112, supplemento ordinario.
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314 |
+
- Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2008, recante «Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di pubblica amministrazione e innovazione al Ministro senza portafoglio prof. Renato Brunetta» e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 27 giugno 2008, n. 149.
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315 |
+
- Si riporta il testo dell'<ref eId="content__ref_42" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-28/281/!main#art_8">art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281</ref>, recante «Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali»:
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316 |
+
«Art. 8 (Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza Stato-regioni .
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317 |
+
2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per gli affari regionali nella materia di rispettiva competenza; ne fanno parte altresi' il Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanita', il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.
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318 |
+
Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque rappresentano le citta' individuate dall'<ref eId="content__ref_43" href="/akn/it/act/legge/stato/1990-06-08/142/!main#art_17">art. 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142</ref>. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del Governo, nonche' rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.
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319 |
+
3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne faccia richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM.
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320 |
+
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 e' convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o, se tale incarico non e' conferito, dal Ministro dell'interno.».
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321 |
+
- Per il riferimento al citato <ref eId="content__ref_44" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009/150/!main">decreto legislativo n. 150 del 2009</ref>, vedasi in note alle premesse.
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322 |
+
- Si riporta il testo dell'art. 13 del citato <ref eId="content__ref_45" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009/150/!main">decreto legislativo n. 150 del 2009</ref>:
|
323 |
+
«Art. 13 (Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrita' delle amministrazioni pubbliche). - 1. In attuazione dell'<ref eId="content__ref_46" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main#art_4-com2-letf">art. 4, comma 2, lettera f), della legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>, e' istituita la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrita' delle amministrazioni pubbliche, di seguito denominata "Commissione", che opera in posizione di indipendenza di giudizio e di valutazione e in piena autonomia, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ed eventualmente in raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche, con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione, di assicurare la comparabilita' e la visibilita' degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l'attuazione del programma di Governo sull'attivita' svolta.
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324 |
+
2. Mediante intesa tra la Conferenza delle regioni e delle province autonome, l'ANCI, l'UPI e la Commissione sono definiti i protocolli di collaborazione per la realizzazione delle attivita' di cui ai commi 5, 6 e 8.
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325 |
+
3. La Commissione e' organo collegiale composto da cinque componenti scelti tra esperti di elevata professionalita', anche estranei all'amministrazione con comprovate competenze in Italia e all'estero, sia nel settore pubblico che in quello privato in tema di servizi pubblici, management, misurazione della performance, nonche' di gestione e valutazione del personale. I componenti sono nominati, tenuto conto del principio delle pari opportunita' di genere, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, previo parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti. I componenti della commissione non possono essere scelti tra persone che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nei tre anni precedenti la nomina e, in ogni caso, non devono avere interessi di qualsiasi natura in conflitto con le funzioni della Commissione. I componenti sono nominati per un periodo di sei anni e possono essere confermati una sola volta. In occasione della prima seduta, convocata dal componente piu' anziano di eta', i componenti eleggono nel loro ambito il Presidente della Commissione. All'atto dell'accettazione della nomina, se dipendenti da pubblica amministrazione o magistrati in attivita' di servizio sono collocati fuori ruolo e il posto corrispondente nella dotazione organica dell'amministrazione di appartenenza e' reso indisponibile per tutta la durata del mandato; se professori universitari, sono collocati in aspettativa senza assegni.
|
326 |
+
4. La struttura operativa della Commissione e' diretta da un segretario generale nominato con deliberazione della Commissione medesima tra soggetti aventi specifica professionalita' ed esperienza gestionale-organizzativa nel campo del lavoro pubblico. La Commissione definisce con propri regolamenti le norme concernenti il proprio funzionamento e determina, altresi', i contingenti di personale di cui avvalersi entro il limite massimo di 30 unita'. Alla copertura dei posti si provvede esclusivamente mediante personale di altre amministrazioni in posizione di comando o fuori ruolo, cui si applica l'<ref eId="content__ref_47" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-05-15/127/!main#art_17-com14">art. 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127</ref>, o mediante personale con contratto a tempo determinato. Nei limiti delle disponibilita' di bilancio la Commissione puo' avvalersi di non piu' di 10 esperti di elevata professionalita' ed esperienza sui temi della misurazione e della valutazione della performance e della prevenzione e della lotta alla corruzione, con contratti di diritto privato di collaborazione autonoma. La Commissione, previo accordo con il Presidente dell'ARAN, puo' altresi' avvalersi del personale e delle strutture dell'ARAN. Puo' inoltre richiedere indagini, accertamenti e relazioni all'Ispettorato per la funzione pubblica.
|
327 |
+
5. La Commissione indirizza, coordina e sovrintende all'esercizio delle funzioni di valutazione da parte degli organismi indipendenti di cui all'art. 14 e delle altre agenzie di valutazione; a tale fine:
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328 |
+
a) promuove sistemi e metodologie finalizzati al miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche;
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329 |
+
b) assicura la trasparenza dei risultati conseguiti;
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330 |
+
c) confronta le performance rispetto a standard ed esperienze, nazionali e internazionali;
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331 |
+
d) favorisce, nella pubblica amministrazione, la cultura della trasparenza anche attraverso strumenti di prevenzione e di lotta alla corruzione;
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332 |
+
e) favorisce la cultura delle pari opportunita' con relativi criteri e prassi applicative.
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333 |
+
6. La Commissione nel rispetto dell'esercizio e delle responsabilita' autonome di valutazione proprie di ogni amministrazione:
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334 |
+
a) fornisce supporto tecnico e metodologico all'attuazione delle varie fasi del ciclo di gestione della performance;
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335 |
+
b) definisce la struttura e le modalita' di redazione del Piano e della relazione di cui all'art. 10;
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336 |
+
c) verifica la corretta predisposizione del Piano e della relazione sulla performance delle amministrazioni centrali e, a campione, analizza quelli degli enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi;
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337 |
+
d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all'art. 7 in termini di efficienza e produttivita';
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338 |
+
e) adotta le linee guida per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l'integrita' di cui all'art. 11, comma 8, lettera a);
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339 |
+
f) adotta le linee guida per la definizione degli strumenti per la qualita' dei servizi pubblici;
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340 |
+
g) definisce i requisiti per la nomina dei componenti dell'organismo indipendente di valutazione di cui all'art. 14;
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341 |
+
h) promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalita' ed iniziative ritenute utili;
|
342 |
+
i) redige la graduatoria di performance delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali di cui all'<ref eId="content__ref_48" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2001/165/!main#art_40-com3quater">art. 40, comma 3-quater, del decreto legislativo n. 165 del 2001</ref>; a tale fine svolge adeguata attivita' istruttoria e puo' richiedere alle amministrazioni dati, informazioni e chiarimenti;
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343 |
+
l) promuove iniziative di confronto con i cittadini, le imprese e le relative associazioni rappresentative; le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali; le associazioni rappresentative delle amministrazioni pubbliche; gli organismi di valutazione di cui all'art. 14 e quelli di controllo interni ed esterni alle amministrazioni pubbliche;
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344 |
+
m) definisce un programma di sostegno a progetti innovativi e sperimentali, concernenti il miglioramento della performance attraverso le funzioni di misurazione, valutazione e controllo;
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345 |
+
n) predispone una relazione annuale sulla performance delle amministrazioni centrali e ne garantisce la diffusione attraverso la pubblicazione sul proprio sito istituzionale ed altre modalita' ed iniziative ritenute utili;
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346 |
+
o) sviluppa ed intrattiene rapporti di collaborazione con analoghe strutture a livello europeo ed internazionale;
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347 |
+
p) realizza e gestisce, in collaborazione con il CNIPA il portale della trasparenza che contiene i piani e le relazioni di performance delle amministrazioni pubbliche.
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348 |
+
7. La Commissione provvede al coordinamento, al supporto operativo e al monitoraggio delle attivita' di cui all'<ref eId="content__ref_49" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main#art_11-com2">art. 11, comma 2, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref>, come modificato dall'art. 28 del presente decreto.
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349 |
+
8. Presso la Commissione e' istituita la Sezione per l'integrita' nelle amministrazioni pubbliche con la funzione di favorire, all'interno della amministrazioni pubbliche, la diffusione della legalita' e della trasparenza e sviluppare interventi a favore della cultura dell'integrita'. La Sezione promuove la trasparenza e l'integrita' nelle amministrazioni pubbliche; a tale fine predispone le linee guida del Programma triennale per l'integrita' e la trasparenza di cui art. 11, ne verifica l'effettiva adozione e vigila sul rispetto degli obblighi in materia di trasparenza da parte di ciascuna amministrazione.
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350 |
+
9. I risultati dell'attivita' della Commissione sono pubblici. La Commissione assicura la disponibilita', per le associazioni di consumatori o utenti, i centri di ricerca e ogni altro osservatore qualificato, di tutti i dati sui quali la valutazione si basa e trasmette una relazione annuale sulle proprie attivita' al Ministro per l'attuazione del programma di Governo.
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351 |
+
10. Dopo cinque anni, dalla data di costituzione, la Commissione affida ad un valutatore indipendente un'analisi dei propri risultati ed un giudizio sull'efficacia della sua attivita' e sull'adeguatezza della struttura di gestione, anche al fine di formulare eventuali proposte di integrazioni o modificazioni dei propri compiti. L'esito della valutazione e le eventuali raccomandazioni sono trasmesse al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e pubblicate sul sito istituzionale della Commissione.
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352 |
+
11. Con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabilite le modalita' di organizzazione, le norme regolatrici dell'autonoma gestione finanziaria della Commissione e fissati i compensi per i componenti.
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353 |
+
12. Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con i Ministri competenti, sono dettate disposizioni per il raccordo tra le attivita' della Commissione e quelle delle esistenti agenzie di valutazione.
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354 |
+
13. Agli oneri derivanti dal presente articolo pari a due milioni di euro per l'anno 2009 e a 8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010 si provvede nei limiti dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 4, comma 3, primo periodo, della <ref eId="content__ref_50" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main">legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>.
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355 |
+
All'attuazione della lettera p) del comma 6 si provvede nell'ambito dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 4, comma 3, secondo periodo, della <ref eId="content__ref_51" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main">legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>, ferme restando le risorse da destinare alle altre finalita' di cui al medesimo comma 3 dell'art. 4.».
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356 |
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</p>
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357 |
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</authorialNote>
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358 |
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</p>
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</content>
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360 |
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</section>
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361 |
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</article>
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362 |
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<article eId="art_2">
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363 |
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<num>Art. 2.</num>
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364 |
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<heading>Rapporti con le competenze di regolazione e controllo e con i giudizi instaurati ai sensi degli articoli 139, 140 e 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206</heading>
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365 |
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<paragraph eId="art_2__para_1">
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<num>1.</num>
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<content>
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<p>Il ricorso di cui all'articolo 1 non puo' essere proposto se un organismo con funzione di regolazione e di controllo istituito con legge statale o regionale e preposto al settore interessato ha instaurato e non ancora definito un procedimento volto ad accertare le medesime condotte oggetto dell'azione di cui all'articolo 1, ne' se, in relazione alle medesime condotte, sia stato instaurato un giudizio ai sensi degli <ref eId="content__ref_52" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_139">articoli 139</ref>, <ref eId="content__ref_53" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_140">140</ref> e <ref eId="content__ref_54" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_140bis">140-bis del codice del consumo</ref>, di cui al <ref eId="content__ref_55" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main">decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206</ref>.
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</p>
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</content>
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</paragraph>
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<paragraph eId="art_2__para_2">
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<num>2.</num>
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<content>
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375 |
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<p>Nell'ipotesi in cui il procedimento di cui al comma 1 o un giudizio instaurato ai sensi degli <ref eId="content__ref_56" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_139">articoli 139</ref> e <ref eId="content__ref_57" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_140">140 del codice del consumo</ref>, di cui al <ref eId="content__ref_58" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main">decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206</ref>, sono iniziati dopo la proposizione del ricorso di cui all'articolo 1, il giudice di quest'ultimo ne dispone la sospensione fino alla definizione dei predetti procedimenti o giudizi. A seguito del passaggio in giudicato della sentenza che definisce nel merito il giudizio instaurato ai sensi dei citati articoli 139 e 140, il ricorso di cui all'articolo 1 diviene improcedibile. In ogni altro caso, quest'ultimo deve essere riassunto entro centoventi giorni dalla definizione del procedimento di cui al comma 1, ovvero dalla definizione con pronuncia non di merito sui giudizi instaurati ai sensi degli stessi articoli 139 e 140, altrimenti e' perento.
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376 |
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</p>
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377 |
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</content>
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</paragraph>
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<paragraph eId="art_2__para_3">
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380 |
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<num>3.</num>
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<content>
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<p>Il soggetto contro cui e' stato proposto il ricorso giurisdizionale di cui all'articolo 1 comunica immediatamente al giudice l'eventuale pendenza o la successiva instaurazione del procedimento di cui ai commi 1 e 2, ovvero di alcuno dei giudizi ivi indicati, per l'adozione dei conseguenti provvedimenti rispettivamente previsti dagli stessi commi 1 e 2.
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</p>
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</content>
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</paragraph>
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<section>
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<content>
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388 |
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<p>
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389 |
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<authorialNote eId="authorialNote_2" placement="bottom">
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390 |
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<p> Note all'art. 2:
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391 |
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- Si riporta il testo degli <ref eId="content__ref_59" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_139">articoli 139</ref>, <ref eId="content__ref_60" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_140">140</ref> e <ref eId="content__ref_61" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main#art_140bis">140-bis del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206</ref> (<ref eId="content__ref_62" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-09-06/206/!main">Codice del consumo</ref>, a norma dell'<ref eId="content__ref_63" href="/akn/it/act/legge/stato/2003-07-29/229/!main#art_7">art. 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229</ref>):
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392 |
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«Art. 139 (Legittimazione ad agire). - 1. Le associazioni dei consumatori e degli utenti inserite nell'elenco di cui all'art. 137 sono legittimate ad agire, ai sensi dell'art. 140, a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti. Oltre a quanto disposto dall'art. 2, le dette associazioni sono legittimate ad agire nelle ipotesi di violazione degli interessi collettivi dei consumatori contemplati nelle materie disciplinate dal presente codice, nonche' dalle seguenti disposizioni legislative:
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393 |
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a) <ref eId="content__ref_64" href="/akn/it/act/legge/stato/1990-08-06/223/!main">legge 6 agosto 1990, n. 223</ref>, e successive modificazioni, ivi comprese quelle di cui al testo unico della radiotelevisione, di cui al <ref eId="content__ref_65" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2005-07-31/177/!main">decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177</ref>, e <ref eId="content__ref_66" href="/akn/it/act/legge/stato/1998-04-30/122/!main">legge 30 aprile 1998, n. 122</ref>, concernenti l'esercizio delle attivita' televisive;
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394 |
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b) <ref eId="content__ref_67" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1992-12-30/541/!main">decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 541</ref>, come modificato dal <ref eId="content__ref_68" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-02-18/44/!main">decreto legislativo 18 febbraio 1997, n. 44</ref>, e <ref eId="content__ref_69" href="/akn/it/act/legge/stato/1999-10-14/362/!main">legge 14 ottobre 1999, n. 362</ref>, concernente la pubblicita' dei medicinali per uso umano.
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395 |
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2. Gli organismi pubblici indipendenti nazionali e le organizzazioni riconosciuti in altro Stato dell'Unione europea ed inseriti nell'elenco degli enti legittimati a proporre azioni inibitorie a tutela degli interessi collettivi dei consumatori, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee, possono agire, ai sensi del presente articolo e secondo le modalita' di cui all'art. 140, nei confronti di atti o comportamenti lesivi per i consumatori del proprio Paese, posti in essere in tutto o in parte sul territorio dello Stato.».
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396 |
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«Art. 140 (Procedura). - 1. I soggetti di cui all'art. 139 sono legittimati nei casi ivi previsti ad agire a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti richiedendo al tribunale:
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397 |
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a) di inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti;
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398 |
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b) di adottare le misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate;
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399 |
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c) di ordinare la pubblicazione del provvedimento su uno o piu' quotidiani a diffusione nazionale oppure locale nei casi in cui la pubblicita' del provvedimento puo' contribuire a correggere o eliminare gli effetti delle violazioni accertate.
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400 |
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2. Le associazioni di cui al comma 1, nonche' i soggetti di cui all'art. 139, comma 2, possono attivare, prima del ricorso al giudice, la procedura di conciliazione dinanzi alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente per territorio, a norma dell'<ref eId="content__ref_70" href="/akn/it/act/legge/stato/1993-12-29/580/!main#art_2-com4-leta">art. 2, comma 4, lettera a), della legge 29 dicembre 1993, n. 580</ref>, nonche' agli altri organismi di composizione extragiudiziale per la composizione delle controversie in materia di consumo a norma dell'art. 141. La procedura e', in ogni caso, definita entro sessanta giorni.
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401 |
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3. Il processo verbale di conciliazione, sottoscritto dalle parti e dal rappresentante dell'organismo di composizione extragiudiziale adito, e' depositato per l'omologazione nella cancelleria del tribunale del luogo nel quale si e' svolto il procedimento di conciliazione.
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402 |
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4. Il tribunale, in composizione monocratica, accertata la regolarita' formale del processo verbale, lo dichiara esecutivo con decreto. Il verbale di conciliazione omologato costituisce titolo esecutivo.
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403 |
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5. In ogni caso l'azione di cui al comma 1 puo' essere proposta solo dopo che siano decorsi quindici giorni dalla data in cui le associazioni abbiano richiesto al soggetto da esse ritenuto responsabile, a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, la cessazione del comportamento lesivo degli interessi dei consumatori e degli utenti.
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404 |
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6. Il soggetto al quale viene chiesta la cessazione del comportamento lesivo ai sensi del comma 5, o che sia stato chiamato in giudizio ai sensi del comma 1, puo' attivare la procedura di conciliazione di cui al comma 2 senza alcun pregiudizio per l'azione giudiziale da avviarsi o gia' avviata. La favorevole conclusione, anche nella fase esecutiva, del procedimento di conciliazione viene valutata ai fini della cessazione della materia del contendere.
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405 |
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7. Con il provvedimento che definisce il giudizio di cui al comma 1 il giudice fissa un termine per l'adempimento degli obblighi stabiliti e, anche su domanda della parte che ha agito in giudizio, dispone, in caso di inadempimento, il pagamento di una somma di denaro da 516 euro a 1.032 euro, per ogni inadempimento ovvero giorno di ritardo rapportati alla gravita' del fatto. In caso di inadempimento degli obblighi risultanti dal verbale di conciliazione di cui al comma 3 le parti possono adire il tribunale con procedimento in camera di consiglio affinche', accertato l'inadempimento, disponga il pagamento delle dette somme di denaro. Tali somme di denaro sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze al fondo da istituire nell'ambito di apposita unita' previsionale di base dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, per finanziare iniziative a vantaggio dei consumatori.
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406 |
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8. Nei casi in cui ricorrano giusti motivi di urgenza, l'azione inibitoria si svolge a norma degli <ref eId="content__ref_71" href="/akn/it/act/codice.procedura.civile/stato/1940-10-28/1443/!main#art_669bis">articoli da 669-bis</ref> <ref eId="content__ref_72" href="/akn/it/act/codice.procedura.civile/stato/1940-10-28/1443/!main#art_669quaterdecies">a 669-quaterdecies del codice di procedura civile</ref>.
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407 |
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9. Fatte salve le norme sulla litispendenza, sulla continenza, sulla connessione e sulla riunione dei procedimenti, le disposizioni di cui al presente articolo non precludono il diritto ad azioni individuali dei consumatori che siano danneggiati dalle medesime violazioni.
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408 |
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10. Per le associazioni di cui all'art. 139 l'azione inibitoria prevista dall'art. 37 in materia di clausole vessatorie nei contratti stipulati con i consumatori, si esercita ai sensi del presente articolo.
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409 |
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11. Resta ferma la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia di servizi pubblici ai sensi dell'<ref eId="content__ref_73" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1998-03-31/80/!main#art_33">art. 33 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80</ref>.
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410 |
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12. Restano salve le procedure conciliative di competenza dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni di cui all'<ref eId="content__ref_74" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-07-31/249/!main#art_1-com11">art. 1, comma 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249</ref>.».
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411 |
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«Art. 140-bis (Azione di classe). - 1. I diritti individuali omogenei dei consumatori e degli utenti di cui al comma 2 sono tutelabili anche attraverso l'azione di classe, secondo le previsioni del presente articolo. A tal fine ciascun componente della classe, anche mediante associazioni cui da' mandato o comitati cui partecipa, puo' agire per l'accertamento della responsabilita' e per la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni.
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412 |
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2. L'azione tutela:
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413 |
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a) i diritti contrattuali di una pluralita' di consumatori e utenti che versano nei confronti di una stessa impresa in situazione identica, inclusi i diritti relativi a contratti stipulati ai sensi degli <ref eId="content__ref_75" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_1341">articoli 1341</ref> e <ref eId="content__ref_76" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_1342">1342 del codice civile</ref>;
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414 |
+
b) i diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da un diretto rapporto contrattuale;
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415 |
+
c) i diritti identici al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali.
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416 |
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3. I consumatori e utenti che intendono avvalersi della tutela di cui al presente articolo aderiscono all'azione di classe, senza ministero di difensore. L'adesione comporta rinuncia a ogni azione restitutoria o risarcitoria individuale fondata sul medesimo titolo, salvo quanto previsto dal comma 15. L'atto di adesione, contenente, oltre all'elezione di domicilio, l'indicazione degli elementi costitutivi del diritto fatto valere con la relativa documentazione probatoria, e' depositato in cancelleria, anche tramite l'attore, nel termine di cui al comma 9, lettera b). Gli effetti sulla prescrizione ai sensi degli <ref eId="content__ref_77" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_2943">articoli 2943</ref> e <ref eId="content__ref_78" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_2945">2945 del codice civile</ref> decorrono dalla notificazione della domanda e, per coloro che hanno aderito successivamente, dal deposito dell'atto di adesione.
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417 |
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4. La domanda e' proposta al tribunale ordinario avente sede nel capoluogo della regione in cui ha sede l'impresa, ma per la Valle d'Aosta e' competente il tribunale di Torino, per il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia e' competente il tribunale di Venezia, per le Marche, l'Umbria, l'Abruzzo e il Molise e' competente il tribunale di Roma e per la Basilicata e la Calabria e' competente il tribunale di Napoli. Il tribunale tratta la causa in composizione collegiale.
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418 |
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5. La domanda si propone con atto di citazione notificato anche all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale adito, il quale puo' intervenire limitatamente al giudizio di ammissibilita'.
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6. All'esito della prima udienza il tribunale decide con ordinanza sull'ammissibilita' della domanda, ma puo' sospendere il giudizio quando sui fatti rilevanti ai fini del decidere e' in corso un'istruttoria davanti a un'autorita' indipendente ovvero un giudizio davanti al giudice amministrativo. La domanda e' dichiarata inammissibile quando e' manifestamente infondata, quando sussiste un conflitto di interessi ovvero quando il giudice non ravvisa l'identita' dei diritti individuali tutelabili ai sensi del comma 2, nonche' quando il proponente non appare in grado di curare adeguatamente l'interesse della classe.
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420 |
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7. L'ordinanza che decide sulla ammissibilita' e' reclamabile davanti alla corte d'appello nel termine perentorio di trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione se anteriore. Sul reclamo la corte d'appello decide con ordinanza in camera di consiglio non oltre quaranta giorni dal deposito del ricorso. Il reclamo dell'ordinanza ammissiva non sospende il procedimento davanti al tribunale.
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421 |
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8. Con l'ordinanza di inammissibilita', il giudice regola le spese, anche ai sensi dell'<ref eId="content__ref_79" href="/akn/it/act/codice.procedura.civile/stato/1940-10-28/1443/!main#art_96">art. 96 del codice di procedura civile</ref>, e ordina la piu' opportuna pubblicita' a cura e spese del soccombente.
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9. Con l'ordinanza con cui ammette l'azione il tribunale fissa termini e modalita' della piu' opportuna pubblicita', ai fini della tempestiva adesione degli appartenenti alla classe. L'esecuzione della pubblicita' e' condizione di procedibilita' della domanda. Con la stessa ordinanza il tribunale:
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423 |
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a) definisce i caratteri dei diritti individuali oggetto del giudizio, specificando i criteri in base ai quali i soggetti che chiedono di aderire sono inclusi nella classe o devono ritenersi esclusi dall'azione;
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424 |
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b) fissa un termine perentorio, non superiore a centoventi giorni dalla scadenza di quello per l'esecuzione della pubblicita', entro il quale gli atti di adesione, anche a mezzo dell'attore, sono depositati in cancelleria.
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Copia dell'ordinanza e' trasmessa, a cura della cancelleria, al Ministero dello sviluppo economico che ne cura ulteriori forme di pubblicita', anche mediante la pubblicazione sul relativo sito internet.
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10. E' escluso l'intervento di terzi ai sensi dell'<ref eId="content__ref_80" href="/akn/it/act/codice.procedura.civile/stato/1940-10-28/1443/!main#art_105">art. 105 del codice di procedura civile</ref>.
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11. Con l'ordinanza con cui ammette l'azione il tribunale determina altresi' il corso della procedura assicurando, nel rispetto del contraddittorio, l'equa, efficace e sollecita gestione del processo. Con la stessa o con successiva ordinanza, modificabile o revocabile in ogni tempo, il tribunale prescrive le misure atte a evitare indebite ripetizioni o complicazioni nella presentazione di prove o argomenti; onera le parti della pubblicita' ritenuta necessaria a tutela degli aderenti; regola nel modo che ritiene piu' opportuno l'istruzione probatoria e disciplina ogni altra questione di rito, omessa ogni formalita' non essenziale al contraddittorio.
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12. Se accoglie la domanda, il tribunale pronuncia sentenza di condanna con cui liquida, ai sensi dell'<ref eId="content__ref_81" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_1226">art. 1226 del codice civile</ref>, le somme definitive dovute a coloro che hanno aderito all'azione o stabilisce il criterio omogeneo di calcolo per la liquidazione di dette somme. In caso di accoglimento di un'azione di classe proposta nei confronti di gestori di servizi pubblici o di pubblica utilita', il tribunale tiene conto di quanto riconosciuto in favore degli utenti e dei consumatori danneggiati nelle relative carte dei servizi eventualmente emanate. La sentenza diviene esecutiva decorsi centottanta giorni dalla pubblicazione. I pagamenti delle somme dovute effettuati durante tale periodo sono esenti da ogni diritto e incremento, anche per gli accessori di legge maturati dopo la pubblicazione della sentenza.
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429 |
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13. La corte d'appello, richiesta dei provvedimenti di cui all'<ref eId="content__ref_82" href="/akn/it/act/codice.procedura.civile/stato/1940-10-28/1443/!main#art_283">art. 283 del codice di procedura civile</ref>, tiene altresi' conto dell'entita' complessiva della somma gravante sul debitore, del numero dei creditori, nonche' delle connesse difficolta' di ripetizione in caso di accoglimento del gravame. La corte puo' comunque disporre che, fino al passaggio in giudicato della sentenza, la somma complessivamente dovuta dal debitore sia depositata e resti vincolata nelle forme ritenute piu' opportune.
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430 |
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14. La sentenza che definisce il giudizio fa stato anche nei confronti degli aderenti. E' fatta salva l'azione individuale dei soggetti che non aderiscono all'azione collettiva. Non sono proponibili ulteriori azioni di classe per i medesimi fatti e nei confronti della stessa impresa dopo la scadenza del termine per l'adesione assegnato dal giudice ai sensi del comma 9. Quelle proposte entro detto termine sono riunite d'ufficio se pendenti davanti allo stesso tribunale; altrimenti il giudice successivamente adito ordina la cancellazione della causa dal ruolo, assegnando un termine perentorio non superiore a sessanta giorni per la riassunzione davanti al primo giudice.
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431 |
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15. Le rinunce e le transazioni intervenute tra le parti non pregiudicano i diritti degli aderenti che non vi hanno espressamente consentito. Gli stessi diritti sono fatti salvi anche nei casi di estinzione del giudizio o di chiusura anticipata del processo.».
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</p>
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</authorialNote>
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</p>
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</content>
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</section>
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</article>
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<article eId="art_3">
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<num>Art. 3.</num>
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<heading> Procedimento</heading>
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<paragraph eId="art_3__para_1">
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442 |
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<num>1.</num>
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<content>
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<p>Il ricorrente notifica preventivamente <ins eId="ins_1">((, anche con le modalita' di cui all'articolo 48 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82))</ins> una diffida all'amministrazione o al concessionario ad effettuare, entro il termine di novanta giorni, gli interventi utili alla soddisfazione degli interessati. La diffida e' notificata all'organo di vertice dell'amministrazione o del concessionario, che assume senza ritardo le iniziative ritenute opportune, individua il settore in cui si e' verificata la violazione, l'omissione o il mancato adempimento di cui all'articolo 1, comma 1, e cura che il dirigente competente provveda a rimuoverne le cause. Tutte le iniziative assunte sono comunicate all'autore della diffida. Le pubbliche amministrazioni determinano, per ciascun settore di propria competenza, il procedimento da seguire a seguito di una diffida notificata ai sensi del presente comma. L'amministrazione o il concessionario destinatari della diffida, se ritengono che la violazione, l'omissione o il mancato adempimento sono imputabili altresi' ad altre amministrazioni o concessionari, invitano il privato a notificare la diffida anche a questi ultimi. <ins eId="ins_2">((La diffida e' altresi' comunicata dall'amministrazione pubblica o dal concessionario di servizi pubblici interessati al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.))</ins>
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</p>
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</content>
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</paragraph>
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<paragraph eId="art_3__para_2">
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<num>2.</num>
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450 |
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<content>
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451 |
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<p>Il ricorso e' proponibile se, decorso il termine di cui al primo periodo del comma 1, l'amministrazione o il concessionario non ha provveduto, o ha provveduto in modo parziale, ad eliminare la situazione denunciata. Il ricorso puo' essere proposto entro il termine perentorio di un anno dalla scadenza del termine di cui al primo periodo del comma 1. Il ricorrente ha l'onere di comprovare la notifica della diffida di cui al comma 1 e la scadenza del termine assegnato per provvedere, nonche' di dichiarare nel ricorso la persistenza, totale o parziale, della situazione denunciata.
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</p>
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</content>
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</paragraph>
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+
<paragraph eId="art_3__para_3">
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456 |
+
<num>3.</num>
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457 |
+
<content>
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458 |
+
<p>In luogo della diffida di cui al comma 1, il ricorrente, se ne ricorrono i presupposti, puo' promuovere la risoluzione non giurisdizionale della controversia ai sensi dell'<ref eId="content__ref_83" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-06-18/69/!main#art_30">articolo 30 della legge 18 giugno 2009, n. 69</ref>; in tal caso, se non si raggiunge la conciliazione delle parti, il ricorso e' proponibile entro un anno dall'esito di tali procedure.
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459 |
+
</p>
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460 |
+
</content>
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461 |
+
</paragraph>
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462 |
+
</article>
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463 |
+
<article eId="art_4">
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464 |
+
<num>Art. 4.</num>
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465 |
+
<heading> Sentenza</heading>
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466 |
+
<paragraph eId="art_4__para_1">
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467 |
+
<num>1.</num>
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468 |
+
<content>
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469 |
+
<p>Il giudice accoglie la domanda se accerta la violazione, l'omissione o l'inadempimento di cui all'articolo 1, comma 1, ordinando alla pubblica amministrazione o al concessionario di porvi rimedio entro un congruo termine, nei limiti delle risorse strumentali, finanziarie ed umane gia' assegnate in via ordinaria e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
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470 |
+
</p>
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471 |
+
</content>
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472 |
+
</paragraph>
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473 |
+
<paragraph eId="art_4__para_2">
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474 |
+
<num>2.</num>
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475 |
+
<content>
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476 |
+
<p>Della sentenza che definisce il giudizio e' data notizia con le stesse modalita' previste per il ricorso dall'articolo 1, comma 2.
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477 |
+
</p>
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478 |
+
</content>
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479 |
+
</paragraph>
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480 |
+
<paragraph eId="art_4__para_3">
|
481 |
+
<num>3.</num>
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482 |
+
<content>
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483 |
+
<p>La sentenza che accoglie la domanda nei confronti di una pubblica amministrazione e' comunicata, dopo il passaggio in giudicato, agli organismi con funzione di regolazione e di controllo preposti al settore interessato, alla Commissione e all'Organismo di cui agli <ref eId="content__ref_84" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main#art_13">articoli 13</ref> e <ref eId="content__ref_85" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main#art_14">14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>, alla procura regionale della Corte dei conti per i casi in cui emergono profili di responsabilita' erariale, nonche' agli organi preposti all'avvio del giudizio disciplinare e a quelli deputati alla valutazione dei dirigenti coinvolti, per l'eventuale adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza.
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484 |
+
</p>
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485 |
+
</content>
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486 |
+
</paragraph>
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487 |
+
<paragraph eId="art_4__para_4">
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488 |
+
<num>4.</num>
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489 |
+
<content>
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490 |
+
<p>La sentenza che accoglie la domanda nei confronti di un concessionario di pubblici servizi e' comunicata all'amministrazione vigilante per le valutazioni di competenza in ordine all'esatto adempimento degli obblighi scaturenti dalla concessione e dalla convenzione che la disciplina.
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491 |
+
</p>
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492 |
+
</content>
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493 |
+
</paragraph>
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494 |
+
<paragraph eId="art_4__para_5">
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495 |
+
<num>5.</num>
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496 |
+
<content>
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497 |
+
<p>L'amministrazione individua i soggetti che hanno concorso a cagionare le situazioni di cui all'articolo 1, comma 1, e adotta i conseguenti provvedimenti di propria competenza.
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498 |
+
</p>
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499 |
+
</content>
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500 |
+
</paragraph>
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501 |
+
<paragraph eId="art_4__para_6">
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502 |
+
<num>6.</num>
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503 |
+
<content>
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504 |
+
<p>Le misure adottate in ottemperanza alla sentenza sono pubblicate sul sito istituzionale del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e sul sito istituzionale dell'amministrazione o del concessionario soccombente in giudizio.
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505 |
+
</p>
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506 |
+
</content>
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507 |
+
</paragraph>
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508 |
+
<section>
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509 |
+
<content>
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510 |
+
<p>
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511 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_3" placement="bottom">
|
512 |
+
<p> Note all'art. 4:
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513 |
+
- Per il riferimento all'art. 13 del citato <ref eId="content__ref_86" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>, vedasi in note all'art. 1.
|
514 |
+
- Si riporta il testo dell'art. 14 del citato <ref eId="content__ref_87" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>:
|
515 |
+
«Art. 14 (Organismo indipendente di valutazione della performance). - 1. Ogni amministrazione, singolarmente o in forma associata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si dota di un Organismo indipendente di valutazione della performance.
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516 |
+
2. L'Organismo di cui al comma 1 sostituisce i servizi di controllo interno, comunque denominati, di cui al <ref eId="content__ref_88" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main">decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref>, ed esercita, in piena autonomia, le attivita' di cui al comma 4. Esercita, altresi', le attivita' di controllo strategico di cui all'art. 6, comma 1, del citato <ref eId="content__ref_89" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999/286/!main">decreto legislativo n. 286 del 1999</ref>, e riferisce, in proposito, direttamente all'organo di indirizzo politico-amministrativo.
|
517 |
+
3. L'Organismo indipendente di valutazione e' nominato, sentita la Commissione di cui all'art. 13, dall'organo di indirizzo politico-amministrativo per un periodo di tre anni. L'incarico dei componenti puo' essere rinnovato una sola volta.
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518 |
+
4. L'Organismo indipendente di valutazione della performance:
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519 |
+
a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrita' dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso;
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520 |
+
b) comunica tempestivamente le criticita' riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonche' alla Corte dei conti, all'Ispettorato per la funzione pubblica e alla Commissione di cui all'art. 13;
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521 |
+
c) valida la Relazione sulla performance di cui all'art. 10 e ne assicura la visibilita' attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione;
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522 |
+
d) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonche' dell'utilizzo dei premi di cui al titolo III, secondo quanto previsto dal presente decreto, dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalita';
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523 |
+
e) propone, sulla base del sistema di cui all'art. 7, all'organo di indirizzo politico-amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi di cui al titolo III;
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524 |
+
f) e' responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla Commissione di cui all'art. 13;
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525 |
+
g) promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrita' di cui al presente titolo;
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526 |
+
h) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunita'.
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527 |
+
5. L'Organismo indipendente di valutazione della performance, sulla base di appositi modelli forniti dalla Commissione di cui all'art. 13, cura annualmente la realizzazione di indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonche' la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale, e ne riferisce alla predetta Commissione.
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528 |
+
6. La validazione della Relazione sulla performance di cui al comma 4, lettera c), e' condizione inderogabile per l'accesso agli strumenti per premiare il merito di cui al titolo III.
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529 |
+
7. L'Organismo indipendente di valutazione e' costituito da un organo monocratico ovvero collegiale composto da 3 componenti dotati dei requisiti stabiliti dalla Commissione ai sensi dell'art. 13, comma 6, lettera g), e di elevata professionalita' ed esperienza, maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche. I loro curricula sono comunicati alla Commissione di cui all'art. 13.
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530 |
+
8. I componenti dell'Organismo indipendente di valutazione non possono essere nominati tra soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero che abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione.
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531 |
+
9. Presso l'Organismo indipendente di valutazione e' costituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una struttura tecnica permanente per la misurazione della performance, dotata delle risorse necessarie all'esercizio delle relative funzioni.
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532 |
+
10. Il responsabile della struttura tecnica permanente deve possedere una specifica professionalita' ed esperienza nel campo della misurazione della performance nelle amministrazioni pubbliche.
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533 |
+
11. Agli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento degli organismi di cui al presente articolo si provvede nei limiti delle risorse attualmente destinate ai servizi di controllo interno.».
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534 |
+
</p>
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535 |
+
</authorialNote>
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536 |
+
</p>
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537 |
+
</content>
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538 |
+
</section>
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539 |
+
</article>
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540 |
+
<article eId="art_5">
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541 |
+
<num>Art. 5.</num>
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542 |
+
<heading> Ottemperanza</heading>
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543 |
+
<paragraph eId="art_5__para_1">
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544 |
+
<num>1.</num>
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545 |
+
<content>
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546 |
+
<p>Nei casi di perdurante inottemperanza di una pubblica amministrazione si applicano le disposizioni di cui all'<ref eId="content__ref_90" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1924-06-26/1054/!main#art_27-com1-num4">articolo 27, comma 1, n. 4, del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054</ref>.
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547 |
+
</p>
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548 |
+
</content>
|
549 |
+
</paragraph>
|
550 |
+
<paragraph eId="art_5__para_2">
|
551 |
+
<num>2.</num>
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552 |
+
<content>
|
553 |
+
<p>La sentenza di accoglimento del ricorso di cui al comma 1 e' comunicata alla Commissione e all'Organismo di cui agli <ref eId="content__ref_91" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main#art_13">articoli 13</ref> e <ref eId="content__ref_92" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main#art_14">14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>, nonche' alla procura regionale della Corte dei conti per i casi in cui emergono profili di responsabilita' erariale.
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554 |
+
</p>
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555 |
+
</content>
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556 |
+
</paragraph>
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557 |
+
<section>
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558 |
+
<content>
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559 |
+
<p>
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560 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_4" placement="bottom">
|
561 |
+
<p> Note all'art. 5:
|
562 |
+
- Si riporta il testo dell'art. 27, comma 1, del citato <ref eId="content__ref_93" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1924-06-26/1054/!main">regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054</ref>:
|
563 |
+
«Art. 27 - 1. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale decide pronunciando anche in merito:
|
564 |
+
1) dei sequestri di temporalita', dei provvedimenti concernenti le attribuzioni rispettive delle podesta' civili ed ecclesiastiche, e degli atti provvisionali di sicurezza generale relativi a questa materia;
|
565 |
+
2) dei ricorsi per contestazioni fra comuni di diverse province per l'applicazione della tassa istituita dalla <ref eId="content__ref_94" href="/akn/it/act/legge/stato/1870-08-11/5784/!main">legge 11 agosto 1870, n. 5784</ref>, allegato O;
|
566 |
+
3) dei ricorsi per contestazioni sui confini di comuni o di province;
|
567 |
+
4) dei ricorsi diretti ad ottenere l'adempimento dell'obbligo dell'autorita' amministrativa di conformarsi, in quanto riguarda il caso deciso, al giudicato dei tribunali che abbia riconosciuto la lesione di un diritto civile o politico;
|
568 |
+
5) dei ricorsi in materia di consorzi per strade, le quali tocchino il territorio di piu' province;
|
569 |
+
6) dei ricorsi contro il diniego dell'autorizzazione a stare in giudizio ad enti morali giuridici, sottoposti alla tutela della pubblica amministrazione;
|
570 |
+
7) dei ricorsi sopra tutte le questioni che per leggi speciali non peranco abrogate nelle diverse Province del Regno siano state di competenza dei Consigli e delle Consulte di Stato;
|
571 |
+
8) dei ricorsi contro il decreto emanato dal Prefetto per provvedere, ai termini del terzo capoverso dell'art. 132 della legge comunale e provinciale, T.U. 4 febbraio 1915, n. 148, all'amministrazione della proprieta' od attivita' patrimoniali delle frazioni o agli interessi dei parrocchiani, che fossero in opposizione con quelli del comune o di altre frazioni del medesimo;
|
572 |
+
9) dei ricorsi in materia di consorzi per opere idrauliche per le quali provvede lo Stato in concorso delle province e degli enti interessati, o alle quali concorre lo Stato nell'interesse generale;
|
573 |
+
10) dei ricorsi in materia di concorso di spesa per opere di bonifica di prima categoria costruite dallo Stato direttamente o per sua concessione da enti o privati, nonche' in materia di consorzi per opere di bonifica della stessa categoria, ai termini dell'<ref eId="content__ref_95" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1923-12-30/3256/!main#art_56-com1">art. 56, comma primo</ref> e <ref eId="content__ref_96" href="/akn/it/act/regio.decreto/stato/1923-12-30/3256/!main#art_56-com2">secondo del regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3256</ref>;
|
574 |
+
11) dei ricorsi intorno alla classificazione delle strade provinciali e comunali;
|
575 |
+
12) dei ricorsi contro provvedimenti della pubblica amministrazione in merito ad opere di privato interesse, esistenti o che potessero occorrere, attorno alle strade nazionali, od alla costruzione o riparazione dei muri od altri sostegni attorno alle strade medesime;
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576 |
+
13) dei ricorsi contro i provvedimenti del Prefetto e contro le deliberazioni in materia di apertura, ricostruzione o manutenzione delle strade comunali e provinciali;
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577 |
+
14) dei ricorsi contro le deliberazioni in materia di pedaggi sui ponti e sulle strade provinciali e comunali;
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578 |
+
15) dei ricorsi contro provvedimenti ordinati dal Prefetto a norma di quanto e' prescritto nell'<ref eId="content__ref_97" href="/akn/it/act/legge/stato/1865-03-20/2248/!main#art_378">art. 378 della legge 20 marzo 1865, n. 2248</ref>, allegato F, sui lavori pubblici, relativi ad opere pubbliche delle province e dello Stato, eccettuati quelli indicati nella 2ª parte della <ref eId="content__ref_98" href="/akn/it/act/regio.decreto.legge/stato/1919-10-09/2161/!main#art_70-letb">lettera b) dell'art. 70 del R.D.L. 9 ottobre 1919, n. 2161</ref>;
|
579 |
+
16) dei ricorsi contro le decisioni pronunziate dalle giunte provinciali amministrative in sede giurisdizionale nei casi in cui le giunte stesse esercitano giurisdizione anche nel merito;
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580 |
+
17) dei ricorsi relativi a tutte le controversie, che da qualsiasi legge generale o speciale siano deferite alla giurisdizione del Consiglio di Stato anche per il merito.».
|
581 |
+
- Per il riferimento agli articoli 13 e 14 del citato <ref eId="content__ref_99" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150</ref>, vedasi in note all'art. 1 e all'art. 4.
|
582 |
+
</p>
|
583 |
+
</authorialNote>
|
584 |
+
</p>
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585 |
+
</content>
|
586 |
+
</section>
|
587 |
+
</article>
|
588 |
+
<article eId="art_6">
|
589 |
+
<num>Art. 6.</num>
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590 |
+
<heading> Monitoraggio</heading>
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591 |
+
<paragraph eId="art_6__para_1">
|
592 |
+
<num>1.</num>
|
593 |
+
<content>
|
594 |
+
<p>La Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede al monitoraggio dell'attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto, anche ai fini degli eventuali interventi correttivi di cui all'<ref eId="content__ref_100" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main#art_2-com3">articolo 2, comma 3, della legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>.
|
595 |
+
</p>
|
596 |
+
</content>
|
597 |
+
</paragraph>
|
598 |
+
<section>
|
599 |
+
<content>
|
600 |
+
<p>
|
601 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_5" placement="bottom">
|
602 |
+
<p> Note all'art. 6:
|
603 |
+
- Si riporta il testo dell'art. 2, comma 3, della citata <ref eId="content__ref_101" href="/akn/it/act/legge/stato/2009-03-04/15/!main">legge 4 marzo 2009, n. 15</ref>:
|
604 |
+
«3. Entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di cui al comma 1, il Governo puo' adottare eventuali disposizioni integrative e correttive, con le medesime modalita' e nel rispetto dei medesimi principi e criteri.».
|
605 |
+
</p>
|
606 |
+
</authorialNote>
|
607 |
+
</p>
|
608 |
+
</content>
|
609 |
+
</section>
|
610 |
+
</article>
|
611 |
+
<article eId="art_7">
|
612 |
+
<num>Art. 7.</num>
|
613 |
+
<heading> Norma transitoria</heading>
|
614 |
+
<paragraph eId="art_7__para_1">
|
615 |
+
<num>1.</num>
|
616 |
+
<content>
|
617 |
+
<p>In ragione della necessita' di definire in via preventiva gli obblighi contenuti nelle carte di servizi e gli standard qualitativi ed economici di cui all'articolo 1, comma 1, e di valutare l'impatto finanziario e amministrativo degli stessi nei rispettivi settori, la concreta applicazione del presente decreto alle amministrazioni ed ai concessionari di servizi pubblici e' determinata, fatto salvo quanto stabilito dal comma 2, anche progressivamente, con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e di concerto, per quanto di competenza, con gli altri Ministri interessati.
|
618 |
+
</p>
|
619 |
+
</content>
|
620 |
+
</paragraph>
|
621 |
+
<paragraph eId="art_7__para_2">
|
622 |
+
<num>2.</num>
|
623 |
+
<content>
|
624 |
+
<p>In ragione della necessita' di definire in via preventiva gli obblighi contenuti nelle carte di servizi e gli standard qualitativi ed economici di cui all'articolo 1, comma 1, e di valutare l'impatto finanziario e amministrativo degli stessi nei rispettivi settori, la concreta applicazione del presente decreto alle regioni ed agli enti locali e' determinata, anche progressivamente, con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, su conforme parere della Conferenza unificata di cui all'<ref eId="content__ref_102" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-28/281/!main#art_8">articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281</ref>.
|
625 |
+
</p>
|
626 |
+
</content>
|
627 |
+
</paragraph>
|
628 |
+
<section>
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629 |
+
<content>
|
630 |
+
<p>
|
631 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_6" placement="bottom">
|
632 |
+
<p> Note all'art. 7:
|
633 |
+
- Per il riferimento al citato <ref eId="content__ref_103" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997/281/!main#art_8">art. 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997</ref>, vedasi in note alle premesse. </p>
|
634 |
+
</authorialNote>
|
635 |
+
</p>
|
636 |
+
</content>
|
637 |
+
</section>
|
638 |
+
</article>
|
639 |
+
<article eId="art_8">
|
640 |
+
<num>Art. 8.</num>
|
641 |
+
<heading> Invarianza finanziaria</heading>
|
642 |
+
<paragraph eId="art_8__para_1">
|
643 |
+
<num>1.</num>
|
644 |
+
<content>
|
645 |
+
<p>Dall'attuazione del presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
|
646 |
+
</p>
|
647 |
+
</content>
|
648 |
+
</paragraph>
|
649 |
+
</article>
|
650 |
+
</body>
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651 |
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<conclusions>
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<formula name="formulaFinaleConclusioni">
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<p>Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. </p>
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</formula>
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<p> Dato a Roma, addi' 20 dicembre 2009 </p>
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<p>NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze Visto, il Guardasigilli: Alfano</p>
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@@ -0,0 +1,897 @@
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<eventRef date="2006-07-04" eId="eventRef_2" source="rp2"/>
|
59 |
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|
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|
64 |
+
</lifecycle>
|
65 |
+
<analysis source="">
|
66 |
+
<activeModifications>
|
67 |
+
<textualMod eId="amod_0" type="insertion">
|
68 |
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<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#3"/>
|
69 |
+
<destination href="urn:nir:stato:legge:1958-03-21;259#8"/>
|
70 |
+
<new>
|
71 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 3, comma 1) l'abrogazione dell'art. 8.</nakn:text>
|
72 |
+
</new>
|
73 |
+
</textualMod>
|
74 |
+
<textualMod eId="amod_1" type="insertion">
|
75 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#5"/>
|
76 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1993-02-03;29#20"/>
|
77 |
+
<new>
|
78 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 5, comma 5) la modifica dell'art. 20, comma 8.</nakn:text>
|
79 |
+
</new>
|
80 |
+
</textualMod>
|
81 |
+
<textualMod eId="amod_2" type="insertion">
|
82 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#10"/>
|
83 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1993-02-03;29#20"/>
|
84 |
+
<new>
|
85 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 10, comma 2) l'abrogazione dei commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10 e 11 dell'art. 20.</nakn:text>
|
86 |
+
</new>
|
87 |
+
</textualMod>
|
88 |
+
<textualMod eId="amod_3" type="insertion">
|
89 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#10"/>
|
90 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:1994-04-18;338#6"/>
|
91 |
+
<new>
|
92 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 10, comma 2) l'abrogazione del comma 3 dell'art. 6.</nakn:text>
|
93 |
+
</new>
|
94 |
+
</textualMod>
|
95 |
+
<textualMod eId="amod_4" type="insertion">
|
96 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#10"/>
|
97 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.legge:1995-05-12;163#3 quater"/>
|
98 |
+
<new>
|
99 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 10, comma 2) l'abrogazione dell'art. 3-quater.</nakn:text>
|
100 |
+
</new>
|
101 |
+
</textualMod>
|
102 |
+
<textualMod eId="amod_5" type="insertion">
|
103 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#10"/>
|
104 |
+
<destination href="urn:nir:stato:legge:1995-07-11;273#Allegato"/>
|
105 |
+
<new>
|
106 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 10, comma 2) la modifica dell'allegato.</nakn:text>
|
107 |
+
</new>
|
108 |
+
</textualMod>
|
109 |
+
<textualMod eId="amod_6" type="insertion">
|
110 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#10"/>
|
111 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1997-08-07;279#12"/>
|
112 |
+
<new>
|
113 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 10, comma 2) l'abrogazione del comma 3 dell'art.12.</nakn:text>
|
114 |
+
</new>
|
115 |
+
</textualMod>
|
116 |
+
<textualMod eId="amod_7" type="insertion">
|
117 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#11"/>
|
118 |
+
<destination href="urn:nir:stato:decreto.legge:1995-05-12;163#2"/>
|
119 |
+
<new>
|
120 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 11, comma 5) l'abrogazione dell'art. 2.</nakn:text>
|
121 |
+
</new>
|
122 |
+
</textualMod>
|
123 |
+
<textualMod eId="amod_8" type="insertion">
|
124 |
+
<source href="urn:nir:stato:decreto.legislativo:1999-07-30;286#11"/>
|
125 |
+
<destination href="urn:nir:stato:legge:1995-07-11;273#Allegato"/>
|
126 |
+
<new>
|
127 |
+
<nakn:text>ha disposto (con l'art. 11, comma 5) la modifica dell'allegato.</nakn:text>
|
128 |
+
</new>
|
129 |
+
</textualMod>
|
130 |
+
</activeModifications>
|
131 |
+
<passiveModifications>
|
132 |
+
<textualMod eId="pmod_0" type="insertion">
|
133 |
+
<source href="#"/>
|
134 |
+
<destination href="#ins_1"/>
|
135 |
+
<new>
|
136 |
+
<nakn:text>((PERIODO ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</nakn:text>
|
137 |
+
</new>
|
138 |
+
</textualMod>
|
139 |
+
<textualMod eId="pmod_1" type="insertion">
|
140 |
+
<source href="#"/>
|
141 |
+
<destination href="#ins_2"/>
|
142 |
+
<new>
|
143 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</nakn:text>
|
144 |
+
</new>
|
145 |
+
</textualMod>
|
146 |
+
<textualMod eId="pmod_2" type="insertion">
|
147 |
+
<source href="#"/>
|
148 |
+
<destination href="#ins_3"/>
|
149 |
+
<new>
|
150 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 30 GIUGNO 2011, N. 123))</nakn:text>
|
151 |
+
</new>
|
152 |
+
</textualMod>
|
153 |
+
<textualMod eId="pmod_3" type="insertion">
|
154 |
+
<source href="#"/>
|
155 |
+
<destination href="#ins_4"/>
|
156 |
+
<new>
|
157 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 30 GIUGNO 2011, N. 123))</nakn:text>
|
158 |
+
</new>
|
159 |
+
</textualMod>
|
160 |
+
<textualMod eId="pmod_4" type="insertion">
|
161 |
+
<source href="#"/>
|
162 |
+
<destination href="#ins_5"/>
|
163 |
+
<new>
|
164 |
+
<nakn:text>((1))</nakn:text>
|
165 |
+
</new>
|
166 |
+
</textualMod>
|
167 |
+
<textualMod eId="pmod_5" type="insertion">
|
168 |
+
<source href="#"/>
|
169 |
+
<destination href="#ins_6"/>
|
170 |
+
<new>
|
171 |
+
<nakn:text>((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</nakn:text>
|
172 |
+
</new>
|
173 |
+
</textualMod>
|
174 |
+
<textualMod eId="pmod_6" type="insertion">
|
175 |
+
<source href="#"/>
|
176 |
+
<destination href="#ins_7"/>
|
177 |
+
<new>
|
178 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</nakn:text>
|
179 |
+
</new>
|
180 |
+
</textualMod>
|
181 |
+
<textualMod eId="pmod_7" type="insertion">
|
182 |
+
<source href="#"/>
|
183 |
+
<destination href="#ins_8"/>
|
184 |
+
<new>
|
185 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</nakn:text>
|
186 |
+
</new>
|
187 |
+
</textualMod>
|
188 |
+
<textualMod eId="pmod_8" type="insertion">
|
189 |
+
<source href="#"/>
|
190 |
+
<destination href="#ins_9"/>
|
191 |
+
<new>
|
192 |
+
<nakn:text>((6))</nakn:text>
|
193 |
+
</new>
|
194 |
+
</textualMod>
|
195 |
+
<textualMod eId="pmod_9" type="insertion">
|
196 |
+
<source href="#"/>
|
197 |
+
<destination href="#ins_10"/>
|
198 |
+
<new>
|
199 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.L. 24 GIUGNO 2014, N. 90, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 11 AGOSTO 2014, N. 114))</nakn:text>
|
200 |
+
</new>
|
201 |
+
</textualMod>
|
202 |
+
<textualMod eId="pmod_10" type="insertion">
|
203 |
+
<source href="#"/>
|
204 |
+
<destination href="#ins_11"/>
|
205 |
+
<new>
|
206 |
+
<nakn:text>((...))</nakn:text>
|
207 |
+
</new>
|
208 |
+
</textualMod>
|
209 |
+
</passiveModifications>
|
210 |
+
</analysis>
|
211 |
+
<references source="">
|
212 |
+
<original eId="ro1" href="/akn/it/act/DECRETO_LEGISLATIVO/stato/1999-07-30/286/!main" showAs=""/>
|
213 |
+
<passiveRef eId="rp1" href="" showAs=""/>
|
214 |
+
<passiveRef eId="rp2" href="/akn/it/act/DECRETO-LEGGE/stato/2006-07-04/223/!main" showAs=""/>
|
215 |
+
<passiveRef eId="rp3" href="/akn/it/act/DECRETO_DEL_PRESIDENTE_DELLA_REPUBBLICA/stato/2006-12-12/315/!main" showAs=""/>
|
216 |
+
<passiveRef eId="rp4" href="/akn/it/act/DECRETO_LEGISLATIVO/stato/2009-10-27/150/!main" showAs=""/>
|
217 |
+
<passiveRef eId="rp5" href="/akn/it/act/DECRETO_LEGISLATIVO/stato/2011-06-30/123/!main" showAs=""/>
|
218 |
+
<passiveRef eId="rp6" href="" showAs=""/>
|
219 |
+
<passiveRef eId="rp7" href="/akn/it/act/DECRETO-LEGGE/stato/2014-06-24/90/!main" showAs=""/>
|
220 |
+
</references>
|
221 |
+
<proprietary source="">
|
222 |
+
<rdf:RDF>
|
223 |
+
<rdf:Description rdf:about="na:id/1999/08/18/099G0363/CONSOLIDATED/20140819">
|
224 |
+
<rdf:type rdf:resource="eli:LegalResource"/>
|
225 |
+
<eli:title xml:lang="it"> Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59. </eli:title>
|
226 |
+
<eli:uri_schema>http://www.normattiva.it/eli/id/{yyyy}/{mm}/{dd}/{codiceRedazionale}/{tipoVersione}</eli:uri_schema>
|
227 |
+
<eli:id_local>099G0363</eli:id_local>
|
228 |
+
<eli:type_document rdf:resource="gu:tables/resource-type#DECRETO LEGISLATIVO"/>
|
229 |
+
<eli:date_document rdf:datatype="xsd:date">1999-07-30</eli:date_document>
|
230 |
+
<eli:version rdf:resource="gu:tables/versions#ORIGINAL"/>
|
231 |
+
</rdf:Description>
|
232 |
+
<rdf:Description rdf:about="na:id/1999/08/18/099G0363/CONSOLIDATED/20140819/ita">
|
233 |
+
<rdf:type rdf:resource="eli:LegalExpression"/>
|
234 |
+
<eli:realizes rdf:resource="na:id/1999/08/18/099G0363/CONSOLIDATED/20140819"/>
|
235 |
+
<eli:is_embodied_by rdf:resource="na:id/1999/08/18/099G0363/CONSOLIDATED/20140819/ita/akn"/>
|
236 |
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<eli:language rdf:resource="http://publications.europa.eu/resource/authority/language/ITA"/>
|
237 |
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<eli:publisher_agent rdf:resource="http://www.ipzs.it"/>
|
238 |
+
</rdf:Description>
|
239 |
+
<rdf:Description rdf:about="na:id/1999/08/18/099G0363/CONSOLIDATED/20140819/ita/akn">
|
240 |
+
<rdf:type rdf:resource="eli:Format"/>
|
241 |
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<eli:format rdf:resource="http://www.iana.org/assignments/media-types/xml"/>
|
242 |
+
</rdf:Description>
|
243 |
+
</rdf:RDF>
|
244 |
+
</proprietary>
|
245 |
+
</meta>
|
246 |
+
<preface>
|
247 |
+
<p>
|
248 |
+
<docType>DECRETO LEGISLATIVO</docType>
|
249 |
+
<docDate date="1999-07-30">30 luglio 1999</docDate>
|
250 |
+
<docNumber>286</docNumber>
|
251 |
+
<docTitle> Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio
|
252 |
+
e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati
|
253 |
+
dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma
|
254 |
+
dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59.
|
255 |
+
</docTitle>
|
256 |
+
</p>
|
257 |
+
<p>
|
258 |
+
<authorialNote eId="atn1" placement="bottom">
|
259 |
+
<p>Entrata in vigore del decreto: 2-9-1999</p>
|
260 |
+
</authorialNote>
|
261 |
+
</p>
|
262 |
+
</preface>
|
263 |
+
<preamble>
|
264 |
+
<formula name="formulaInizialePreambolo">
|
265 |
+
<p>IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA</p>
|
266 |
+
</formula>
|
267 |
+
<citations eId="cits_1">
|
268 |
+
<citation eId="cits_1__cit_1">
|
269 |
+
<p>Visti gli <ref eId="ref_1" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_76">articoli 76</ref> e <ref eId="ref_2" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_87">87 della Costituzione</ref>;</p>
|
270 |
+
</citation>
|
271 |
+
</citations>
|
272 |
+
<citations eId="cits_2">
|
273 |
+
<citation eId="cits_2__cit_1">
|
274 |
+
<p>Vista la <ref eId="ref_3" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main">legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa;</p>
|
275 |
+
</citation>
|
276 |
+
</citations>
|
277 |
+
<citations eId="cits_3">
|
278 |
+
<citation eId="cits_3__cit_1">
|
279 |
+
<p>Visto in particolare l'articolo 11 della predetta legge, come modificato dall'<ref eId="ref_4" href="/akn/it/act/legge/stato/1999-03-08/50/!main#art_9">articolo 9 della legge 8 marzo 1999, n. 50</ref>, che al comma 1, lettera c), delega il Governo a riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle pubbliche amministrazioni;</p>
|
280 |
+
</citation>
|
281 |
+
</citations>
|
282 |
+
<citations eId="cits_4">
|
283 |
+
<citation eId="cits_4__cit_1">
|
284 |
+
<p>Visto altresi' l'articolo 17 della stessa <ref eId="ref_5" href="/akn/it/act/legge/stato/1997/59/!main">legge n. 59 del 1997</ref>, che detta principi e criteri direttivi cui l'esercizio della delega deve attenersi;</p>
|
285 |
+
</citation>
|
286 |
+
</citations>
|
287 |
+
<citations eId="cits_5">
|
288 |
+
<citation eId="cits_5__cit_1">
|
289 |
+
<p>Visto il <ref eId="ref_6" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-28/281/!main">decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281</ref>, recante definizione ed ampliamento delle attribuzioni della conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni con la conferenza Statocitta' ed autonomie locali;</p>
|
290 |
+
</citation>
|
291 |
+
</citations>
|
292 |
+
<citations eId="cits_6">
|
293 |
+
<citation eId="cits_6__cit_1">
|
294 |
+
<p>Visto in particolare l'articolo 9, comma 3, del predetto decreto legislativo che prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri possa sottoporre alla conferenza unificata ogni oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane;</p>
|
295 |
+
</citation>
|
296 |
+
</citations>
|
297 |
+
<citations eId="cits_7">
|
298 |
+
<citation eId="cits_7__cit_1">
|
299 |
+
<p>Visto il parere della conferenza unificata, espresso nella seduta del 13 maggio 1999;</p>
|
300 |
+
</citation>
|
301 |
+
</citations>
|
302 |
+
<citations eId="cits_8">
|
303 |
+
<citation eId="cits_8__cit_1">
|
304 |
+
<p>Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 maggio 1999;</p>
|
305 |
+
</citation>
|
306 |
+
</citations>
|
307 |
+
<p>Acquisito il parere della commissione parlamentare di cui all'<ref eId="ref_7" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_5">articolo 5 della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>;</p>
|
308 |
+
<citations eId="cits_9">
|
309 |
+
<citation eId="cits_9__cit_1">
|
310 |
+
<p>Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 29 luglio 1999;</p>
|
311 |
+
</citation>
|
312 |
+
</citations>
|
313 |
+
<p>Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per la funzione pubblica;</p>
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314 |
+
<formula name="formulaFinalePreambolo">
|
315 |
+
<p>Emana il seguente decreto legislativo:</p>
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316 |
+
</formula>
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317 |
+
</preamble>
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318 |
+
<body>
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319 |
+
<chapter eId="chp_I">
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320 |
+
<num>Capo I</num>
|
321 |
+
<heading>Disposizioni di carattere generale</heading>
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322 |
+
<article eId="art_1">
|
323 |
+
<num>Art. 1.</num>
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324 |
+
<heading> Principi generali del controllo interno</heading>
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325 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1">
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326 |
+
<num>1.</num>
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327 |
+
<list>
|
328 |
+
<intro eId="art_1__para_1__intro_1">
|
329 |
+
<p>Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a:
|
330 |
+
</p>
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331 |
+
</intro>
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332 |
+
<point eId="art_1__para_1.__point_a">
|
333 |
+
<num>a)</num>
|
334 |
+
<content>
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335 |
+
<p>garantire la legittimita', regolarita' e correttezza dell'azione amministrativa (controllo di regolarita' amministrativa e contabile);</p>
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336 |
+
</content>
|
337 |
+
</point>
|
338 |
+
<point eId="art_1__para_1.__point_b">
|
339 |
+
<num>b)</num>
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340 |
+
<content>
|
341 |
+
<p>verificare l'efficacia, efficienza ed economicita' dell'azione
|
342 |
+
amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati (controllo di gestione);
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343 |
+
</p>
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344 |
+
</content>
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345 |
+
</point>
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346 |
+
<point eId="art_1__para_1.__point_c">
|
347 |
+
<num>c)</num>
|
348 |
+
<content>
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349 |
+
<p>valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione della dirigenza);
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350 |
+
</p>
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351 |
+
</content>
|
352 |
+
</point>
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353 |
+
<point eId="art_1__para_1.__point_d">
|
354 |
+
<num>d)</num>
|
355 |
+
<content>
|
356 |
+
<p>valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico).
|
357 |
+
</p>
|
358 |
+
</content>
|
359 |
+
</point>
|
360 |
+
</list>
|
361 |
+
</paragraph>
|
362 |
+
<paragraph eId="art_1__para_2">
|
363 |
+
<num>2.</num>
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364 |
+
<list>
|
365 |
+
<intro eId="art_1__para_2__intro_1">
|
366 |
+
<p>La progettazione d'insieme dei controlli interni rispetta i seguenti principi generali, obbligatori per i Ministeri, applicabili dalle regioni nell'ambito della propria autonomia organizzativa e legislativa e derogabili da parte di altre amministrazioni pubbliche, fermo restando il principio di cui all'<ref eId="content__ref_8" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_3">articolo 3 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, e successive modificazioni ed integrazioni, di qui in poi denominato "decreto n. 29":
|
367 |
+
</p>
|
368 |
+
</intro>
|
369 |
+
<point eId="art_1__para_2.__point_a">
|
370 |
+
<num>a)</num>
|
371 |
+
<content>
|
372 |
+
<p>l'attivita' di valutazione e controllo strategico supporta l'attivita' di programmazione strategica e di indirizzo politicoamministrativo di cui agli articoli 3, comma 1, lettere</p>
|
373 |
+
</content>
|
374 |
+
</point>
|
375 |
+
<point eId="art_1__para_2.__point_b">
|
376 |
+
<num>b)</num>
|
377 |
+
<content>
|
378 |
+
<p>e c), e 14 del decreto n. 29. Essa e' pertanto svolta da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politicoamministrativo. <ins eId="ins_1">((PERIODO ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</ins>;
|
379 |
+
b) il controllo di gestione e l'attivita' di valutazione dei dirigenti, fermo restando quanto previsto alla lettera a), sono svolte da strutture e soggetti che rispondono ai dirigenti posti al vertice dell'unita' organizzativa interessata;
|
380 |
+
</p>
|
381 |
+
</content>
|
382 |
+
</point>
|
383 |
+
<point eId="art_1__para_2.__point_c">
|
384 |
+
<num>c)</num>
|
385 |
+
<content>
|
386 |
+
<p>l'attivita' di valutazione dei dirigenti utilizza anche i risultati del controllo di gestione, ma e' svolta da strutture o soggetti diverse da quelle cui e' demandato il controllo di gestione medesimo;
|
387 |
+
</p>
|
388 |
+
</content>
|
389 |
+
</point>
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390 |
+
<point eId="art_1__para_2.__point_d">
|
391 |
+
<num>d)</num>
|
392 |
+
<content>
|
393 |
+
<p>le funzioni di cui alle precedenti lettere sono esercitate in modo integrato;
|
394 |
+
</p>
|
395 |
+
</content>
|
396 |
+
</point>
|
397 |
+
<point eId="art_1__para_2.__point_e">
|
398 |
+
<num>e)</num>
|
399 |
+
<content>
|
400 |
+
<p>e' fatto divieto di affidare verifiche di regolarita' amministrativa e contabile a strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico.
|
401 |
+
</p>
|
402 |
+
</content>
|
403 |
+
</point>
|
404 |
+
</list>
|
405 |
+
</paragraph>
|
406 |
+
<paragraph eId="art_1__para_3">
|
407 |
+
<num>3.</num>
|
408 |
+
<content>
|
409 |
+
<p>Gli enti locali e le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura possono adeguare le normative regolamentari alle disposizioni del presente decreto, nel rispetto dei propri ordinamenti generali e delle norme concernenti l'ordinamento finanziario e contabile.
|
410 |
+
</p>
|
411 |
+
</content>
|
412 |
+
</paragraph>
|
413 |
+
<paragraph eId="art_1__para_4">
|
414 |
+
<num>4.</num>
|
415 |
+
<content>
|
416 |
+
<p>Il presente decreto non si applica alla valutazione dell'attivita' didattica e di ricerca dei professori e ricercatori delle universita', all'attivita' didattica del personale della scuola, all'attivita' di ricerca dei ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca.
|
417 |
+
</p>
|
418 |
+
</content>
|
419 |
+
</paragraph>
|
420 |
+
<paragraph eId="art_1__para_5">
|
421 |
+
<num>5.</num>
|
422 |
+
<content>
|
423 |
+
<p>Ai sensi degli articoli 13, comma 1, e 24, comma 6, ultimo periodo, della <ref eId="content__ref_9" href="/akn/it/act/legge/stato/1990-08-07/241/!main">legge 7 agosto 1990, n. 241</ref>, le disposizioni relative all'accesso ai documenti amministrativi non si applicano alle attivita' di valutazione e controllo strategico. Resta fermo il diritto all'accesso dei dirigenti di cui all'articolo 5, comma 3, ultimo periodo.
|
424 |
+
</p>
|
425 |
+
</content>
|
426 |
+
</paragraph>
|
427 |
+
<paragraph eId="art_1__para_6">
|
428 |
+
<num>6.</num>
|
429 |
+
<content>
|
430 |
+
<p>
|
431 |
+
<ins eId="ins_2">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</ins>.
|
432 |
+
</p>
|
433 |
+
</content>
|
434 |
+
</paragraph>
|
435 |
+
</article>
|
436 |
+
<article eId="art_2">
|
437 |
+
<num>Art. 2.</num>
|
438 |
+
<heading> Il controllo interno di regolarita' amministrativa e contabile</heading>
|
439 |
+
<paragraph eId="art_2__para_1">
|
440 |
+
<num>1.</num>
|
441 |
+
<content>
|
442 |
+
<p>Ai controlli di regolarita' amministrativa e contabile provvedono gli organi appositamente previsti dalle disposizioni vigenti nei diversi comparti della pubblica amministrazione, e, in particolare, gli organi di revisione, ovvero gli uffici di ragioneria, nonche' i servizi ispettivi, ivi compresi quelli di cui all'<ref eId="content__ref_10" href="/akn/it/act/legge/stato/1996-12-23/662/!main#art_1-com62">articolo 1, comma 62, della legge 23 dicembre 1996, n. 662</ref>, e, nell'ambito delle competenze stabilite dalla vigente legislazione, i servizi ispettivi di finanza della Ragioneria generale dello Stato e quelli con competenze di carattere generale.
|
443 |
+
</p>
|
444 |
+
</content>
|
445 |
+
</paragraph>
|
446 |
+
<paragraph eId="art_2__para_2">
|
447 |
+
<num>2.</num>
|
448 |
+
<content>
|
449 |
+
<p>
|
450 |
+
<ins eId="ins_3">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 30 GIUGNO 2011, N. 123))</ins>.
|
451 |
+
</p>
|
452 |
+
</content>
|
453 |
+
</paragraph>
|
454 |
+
<paragraph eId="art_2__para_3">
|
455 |
+
<num>3.</num>
|
456 |
+
<content>
|
457 |
+
<p>Il controllo di regolarita' amministrativa e contabile non comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva se non nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto sono adottate dall'organo amministrativo responsabile.
|
458 |
+
</p>
|
459 |
+
</content>
|
460 |
+
</paragraph>
|
461 |
+
<paragraph eId="art_2__para_4">
|
462 |
+
<num>4.</num>
|
463 |
+
<content>
|
464 |
+
<p>
|
465 |
+
<ins eId="ins_4">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 30 GIUGNO 2011, N. 123))</ins>.
|
466 |
+
</p>
|
467 |
+
</content>
|
468 |
+
</paragraph>
|
469 |
+
</article>
|
470 |
+
<article eId="art_3">
|
471 |
+
<num>Art. 3.</num>
|
472 |
+
<heading>Disposizioni sui controlli esterni di regolarita' amministrativa e contabile</heading>
|
473 |
+
<paragraph eId="art_3__para_1">
|
474 |
+
<num>1.</num>
|
475 |
+
<content>
|
476 |
+
<p>E' abrogato l'<ref eId="content__ref_11" href="/akn/it/act/legge/stato/1958-03-21/259/!main#art_8">articolo 8 della legge 21 marzo 1958, n. 259</ref>.<ins eId="ins_5">((1))</ins>
|
477 |
+
</p>
|
478 |
+
</content>
|
479 |
+
</paragraph>
|
480 |
+
<paragraph eId="art_3__para_2">
|
481 |
+
<num>2.</num>
|
482 |
+
<content>
|
483 |
+
<p>Al fine anche di adeguare l'organizzazione delle strutture di controllo della Corte dei conti al sistema dei controlli interni disciplinato dalle disposizioni del presente decreto, il numero, la composizione e la sede degli organi della Corte dei conti adibiti a compiti di controllo preventivo su atti o successivo su pubbliche gestioni e degli organi di supporto sono determinati dalla Corte stessa, anche in deroga a previgenti disposizioni di legge, fermo restando, per le assunzioni di personale, quanto previsto dall'<ref eId="content__ref_12" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-12-27/449/!main#art_39-com1">articolo 39, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449</ref>, nell'esercizio dei poteri di autonomia finanziaria, organizzativa e contabile ad essa conferiti dall'<ref eId="content__ref_13" href="/akn/it/act/legge/stato/1994-01-14/20/!main#art_4">articolo 4 della legge 14 gennaio 1994, n. 20</ref>.
|
484 |
+
|
485 |
+
</p>
|
486 |
+
</content>
|
487 |
+
</paragraph>
|
488 |
+
<paragraph>
|
489 |
+
<content>
|
490 |
+
<p>--------------</p>
|
491 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (1)</p>
|
492 |
+
<p>
|
493 |
+
La Corte Costituzionale, con sentenza 9 - 17 maggio 2001, n. 139 (in G.U. 1ª s.s. 23/05/2001, n. 20), "Dichiara che non spetta al Governo adottare l'<ref eId="14" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main#art_3-com1">art. 3, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref> (Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'<ref eId="15" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_11">articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>), e per conseguenza lo annulla". </p>
|
494 |
+
</content>
|
495 |
+
</paragraph>
|
496 |
+
</article>
|
497 |
+
<article eId="art_4">
|
498 |
+
<num>Art. 4.</num>
|
499 |
+
<heading> Controllo di gestione</heading>
|
500 |
+
<paragraph eId="art_4__para_1">
|
501 |
+
<num>1.</num>
|
502 |
+
<list>
|
503 |
+
<intro eId="art_4__para_1__intro_1">
|
504 |
+
<p>Ai fini del controllo di gestione, ciascuna amministrazione pubblica definisce:
|
505 |
+
</p>
|
506 |
+
</intro>
|
507 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_a">
|
508 |
+
<num>a)</num>
|
509 |
+
<content>
|
510 |
+
<p>l'unita' o le unita' responsabili della progettazione e della gestione del controllo di gestione;
|
511 |
+
</p>
|
512 |
+
</content>
|
513 |
+
</point>
|
514 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_b">
|
515 |
+
<num>b)</num>
|
516 |
+
<content>
|
517 |
+
<p>le unita' organizzative a livello delle quali si intende misurare l'efficacia, efficienza ed economicita' dell'azione amministrativa;
|
518 |
+
</p>
|
519 |
+
</content>
|
520 |
+
</point>
|
521 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_c">
|
522 |
+
<num>c)</num>
|
523 |
+
<content>
|
524 |
+
<p>le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili;
|
525 |
+
</p>
|
526 |
+
</content>
|
527 |
+
</point>
|
528 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_d">
|
529 |
+
<num>d)</num>
|
530 |
+
<content>
|
531 |
+
<p>l'insieme dei prodotti e delle finalita' dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unita' organizzative;
|
532 |
+
</p>
|
533 |
+
</content>
|
534 |
+
</point>
|
535 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_e">
|
536 |
+
<num>e)</num>
|
537 |
+
<content>
|
538 |
+
<p>le modalita' di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unita' organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti;
|
539 |
+
</p>
|
540 |
+
</content>
|
541 |
+
</point>
|
542 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_f">
|
543 |
+
<num>f)</num>
|
544 |
+
<content>
|
545 |
+
<p>gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicita';
|
546 |
+
</p>
|
547 |
+
</content>
|
548 |
+
</point>
|
549 |
+
<point eId="art_4__para_1.__point_g">
|
550 |
+
<num>g)</num>
|
551 |
+
<content>
|
552 |
+
<p>la frequenza di rilevazione delle informazioni.
|
553 |
+
</p>
|
554 |
+
</content>
|
555 |
+
</point>
|
556 |
+
</list>
|
557 |
+
</paragraph>
|
558 |
+
<paragraph eId="art_4__para_2">
|
559 |
+
<num>2.</num>
|
560 |
+
<content>
|
561 |
+
<p>Nelle amministrazioni dello Stato, il sistema dei controlli di gestione supporta la funzione dirigenziale di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto n. 29. Le amministrazioni medesime stabiliscono le modalita' operative per l'attuazione del controllo di gestione entro tre mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, dandone comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con propria direttiva, periodicamente aggiornabile, stabilisce in maniera tendenzialmente omogenea i requisiti minimi cui deve ottemperare il sistema dei controlli di gestione.
|
562 |
+
</p>
|
563 |
+
</content>
|
564 |
+
</paragraph>
|
565 |
+
<paragraph eId="art_4__para_3">
|
566 |
+
<num>3.</num>
|
567 |
+
<content>
|
568 |
+
<p>Nelle amministrazioni regionali, la legge quadro di contabilita' contribuisce a delineare l'insieme degli strumenti operativi per le attivita' di pianificazione e controllo.
|
569 |
+
</p>
|
570 |
+
</content>
|
571 |
+
</paragraph>
|
572 |
+
</article>
|
573 |
+
<article eId="art_5">
|
574 |
+
<num>Art. 5.</num>
|
575 |
+
<heading/>
|
576 |
+
<paragraph>
|
577 |
+
<content>
|
578 |
+
<p>
|
579 |
+
<ins eId="ins_6">((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</ins>
|
580 |
+
</p>
|
581 |
+
</content>
|
582 |
+
</paragraph>
|
583 |
+
</article>
|
584 |
+
<article eId="art_6">
|
585 |
+
<num>Art. 6.</num>
|
586 |
+
<heading> La valutazione e il controllo strategico</heading>
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587 |
+
<paragraph eId="art_6__para_1">
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588 |
+
<num>1.</num>
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589 |
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<content>
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590 |
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<p>L'attivita' di valutazione e controllo strategico mira a verificare, in funzione dell'esercizio dei poteri di indirizzo da parte dei competenti organi, l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive ed altri atti di indirizzo politico.
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591 |
+
L'attivita' stessa consiste nell'analisi, preventiva e successiva, della congruenza e/o degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonche' nella identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilita' per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi.
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592 |
+
</p>
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593 |
+
</content>
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594 |
+
</paragraph>
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595 |
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<paragraph eId="art_6__para_2">
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596 |
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<num>2.</num>
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597 |
+
<content>
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598 |
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<p>
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599 |
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<ins eId="ins_7">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</ins>.
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600 |
+
</p>
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601 |
+
</content>
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602 |
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</paragraph>
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603 |
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<paragraph eId="art_6__para_3">
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604 |
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<num>3.</num>
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605 |
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<content>
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606 |
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<p>
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607 |
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<ins eId="ins_8">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150))</ins>.
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608 |
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</p>
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609 |
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</content>
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610 |
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</paragraph>
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611 |
+
</article>
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612 |
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</chapter>
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613 |
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<chapter eId="chp_II">
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614 |
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<num>Capo II</num>
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615 |
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<heading>Strumenti del controllo interno</heading>
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616 |
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<article eId="art_7">
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617 |
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<num>Art. 7.</num>
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618 |
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<heading/>
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619 |
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<paragraph>
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620 |
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<content>
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621 |
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<p>
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622 |
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ARTICOLO ABROGATO DAL <ref eId="content__ref_16" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/2006-12-12/315/!main">D.P.R. 12 DICEMBRE 2006, N. 315</ref>
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623 |
+
<ins eId="ins_9">((6))</ins>
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624 |
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</p>
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625 |
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</content>
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626 |
+
</paragraph>
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627 |
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<paragraph>
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628 |
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<content>
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629 |
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<p>---------------</p>
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630 |
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<p>AGGIORNAMENTO (6)</p>
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631 |
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<p>
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632 |
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Il D.P.C.M. 3 agosto 2011 (in G.U. 22/11/2011, n. 272) ha disposto (con l'art. 1, comma 1) che "Il comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato istituito ai sensi dell'<ref eId="17" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1999-07-30/286/!main#art_7">art. 7 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286</ref>, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e operante presso il Dipartimento per il programma di Governo, riordinato con <ref eId="18" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/2006-12-12/315/!main">decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2006, n. 315</ref>, e' prorogato per un periodo non superiore a due anni". </p>
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633 |
+
</content>
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634 |
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</paragraph>
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635 |
+
</article>
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636 |
+
<article eId="art_8">
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637 |
+
<num>Art. 8.</num>
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638 |
+
<heading> Direttiva annuale del Ministro</heading>
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639 |
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<paragraph eId="art_8__para_1">
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640 |
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<num>1.</num>
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641 |
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<content>
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642 |
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<p>La direttiva annuale del Ministro di cui all'articolo 14, del decreto n. 29, costituisce il documento base per la programmazione e la definizione degli obiettivi delle unita' dirigenziali di primo livello. In coerenza ad eventuali indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri, e nel quadro degli obiettivi generali di parita' e pari opportunita' previsti dalla legge, la direttiva identifica i principali risultati da realizzare, in relazione anche agli indicatori stabilitidalla documentazione di bilancio per centri di responsabilita' e per funzioniobiettivo, e determina, in relazione alle risorse assegnate, gli obiettivi di miglioramento, eventualmente indicando progetti speciali e scadenze intermedie. La direttiva, avvalendosi del supporto dei servizi di controllo interno di cui all'articolo 6, definisce altresi' i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e valutazione dell'attuazione.
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643 |
+
</p>
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644 |
+
</content>
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645 |
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</paragraph>
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646 |
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<paragraph eId="art_8__para_2">
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647 |
+
<num>2.</num>
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648 |
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<content>
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649 |
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<p>Il personale che svolge incarichi dirigenziali ai sensi dell'articolo 19, commi 3 e 4, del decreto n. 29, eventualmente costituito in conferenza permanente, fornisce elementi per l'elaborazione della direttiva annuale.
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650 |
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</p>
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651 |
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</content>
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652 |
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</paragraph>
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653 |
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<section>
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654 |
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<content>
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655 |
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<p>
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656 |
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<authorialNote eId="authorialNote_1" placement="bottom">
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657 |
+
<p> Note all'art. 8:
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658 |
+
- Per il testo dell'<ref eId="content__ref_19" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_14">art. 14 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> si veda in nota all'art. 5.
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659 |
+
- I <ref eId="content__ref_20" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_19-com3">commi 3</ref> e <ref eId="content__ref_21" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_19-com4">4 dell'art. 19 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref>, cosi' recitano:
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660 |
+
"3. Gli incarichi di segretario generale di Ministeri, gli incarichi di direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali generali e quelli di livello equivalente sono conferiti con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, a dirigenti della prima fascia del ruolo unico di cui all'art. 23 o, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualita' professionali richieste dal comma 6.
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661 |
+
4. Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale sono conferiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, a dirigenti della prima fascia del ruolo unico di cui all'art. 23 o, in misura non superiore ad un terzo, a dirigenti del medesimo ruolo unico ovvero, con contratto a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualita' professionali richieste dal comma 6".
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662 |
+
</p>
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663 |
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</authorialNote>
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664 |
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</p>
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665 |
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</content>
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666 |
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</section>
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667 |
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</article>
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668 |
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<article eId="art_9">
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669 |
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<num>Art. 9.</num>
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670 |
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<heading> Sistemi informativi</heading>
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671 |
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<paragraph eId="art_9__para_1">
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672 |
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<num>1.</num>
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673 |
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<content>
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674 |
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<p>Ai sensi dell'<ref eId="content__ref_22" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_17-com1-leta">articolo 17, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>, il sistema di controllo di gestione e il sistema di valutazione e controllo strategico delle amministrazioni statali si avvalgono di un sistema informativostatistico unitario, idoneo alla rilevazionedi grandezze quantitative a carattere economico- finanziario. La struttura del sistema informativostatisticobasata su una banca dati delle informazioni rilevanti ai fini del controllo, ivi comprese quelle di cui agli articoli 63 e 64 del decreto n. 29, e sulla predisposizione periodica di una serie di prospetti numerici e grafici (sintesi statistiche) di corredo alle analisi periodiche elaborate dalle singole amministrazioni. Il sistema informativostatistico e' organizzato in modo da costituire una struttura di servizio per tutte le articolazioni organizzative del Ministero.
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675 |
+
</p>
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676 |
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</content>
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677 |
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</paragraph>
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678 |
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<paragraph eId="art_9__para_2">
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679 |
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<num>2.</num>
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680 |
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<list>
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681 |
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<intro eId="art_9__para_2__intro_1">
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682 |
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<p>I sistemi automatizzati e le procedure manuali rilevanti ai fini del sistema di controllo, qualora disponibili, sono i seguenti:
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683 |
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</p>
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684 |
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</intro>
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685 |
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<point eId="art_9__para_2.__point_a">
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686 |
+
<num>a)</num>
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687 |
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<content>
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688 |
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<p>sistemi e procedure relativi alla rendicontazione contabile della singola amministrazione;
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689 |
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</p>
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690 |
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</content>
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691 |
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</point>
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692 |
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<point eId="art_9__para_2.__point_b">
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693 |
+
<num>b)</num>
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694 |
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<content>
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695 |
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<p>sistemi e procedure relativi alla gestione del personale (di tipo economico, finanziario e di attivita' - presenze, assenze, attribuzione a centro di disponibilita');
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696 |
+
</p>
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697 |
+
</content>
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698 |
+
</point>
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699 |
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<point eId="art_9__para_2.__point_c">
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700 |
+
<num>c)</num>
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701 |
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<content>
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702 |
+
<p>sistemi e procedure relativi al fabbisogno ed al dimensionamento del personale;
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703 |
+
</p>
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704 |
+
</content>
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705 |
+
</point>
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706 |
+
<point eId="art_9__para_2.__point_d">
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707 |
+
<num>d)</num>
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708 |
+
<content>
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709 |
+
<p>sistemi e procedure relativi alla rilevazione delle attivita' svolte per la realizzazione degli scopi istituzionali (erogazione prodotti/servizi, sviluppo procedure amministrative) e dei relativi effetti;
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710 |
+
</p>
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711 |
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</content>
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712 |
+
</point>
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<point eId="art_9__para_2.__point_e">
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714 |
+
<num>e)</num>
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715 |
+
<content>
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716 |
+
<p>sistemi e procedure relativi alla analisi delle spese di funzionamento (personale, beni e servizi) dell'amministrazione;
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717 |
+
</p>
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718 |
+
</content>
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719 |
+
</point>
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720 |
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<point eId="art_9__para_2.__point_f">
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721 |
+
<num>f)</num>
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722 |
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<content>
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723 |
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<p>sistemi e procedure di contabilita' analitica.
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724 |
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</p>
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725 |
+
</content>
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726 |
+
</point>
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727 |
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</list>
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728 |
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</paragraph>
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729 |
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<section>
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730 |
+
<content>
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731 |
+
<p>
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732 |
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<authorialNote eId="authorialNote_2" placement="bottom">
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733 |
+
<p> Note all'art. 9:
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734 |
+
- Per il testo dell'<ref eId="content__ref_23" href="/akn/it/act/legge/stato/1997/59/!main#art_17">art. 17 della legge n. 59 del 1997</ref> si veda nelle note alle premesse.
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735 |
+
- Il testo dell'<ref eId="content__ref_24" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_63">art. 63 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
|
736 |
+
"Art. 63 (Finalita'). - 1. Al fine di realizzare il piu' efficace controllo dei bilanci, anche articolati per funzioni e per programmi, e la rilevazione dei costi, con particolare riferimento al costo del lavoro, il Ministero del tesoro, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, provvede alla acquisizione delle informazioni sui flussi finanziari relativi a tutte le amministrazioni pubbliche.
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737 |
+
2. Per le finalita' di cui al comma 1, tutte le amministrazioni pubbliche impiegano strumenti di rilevazione e sistemi informatici e statistici definiti o valutati dall'autorita' per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui al <ref eId="content__ref_25" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-12/39/!main">decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39</ref>, sulla base delle indicazioni definite dal Ministero del tesoro, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
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738 |
+
3. Per l'immediata attivazione del sistema di controllo della spesa del personale di cui al comma 1, il Ministero del tesoro, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, avvia un processo di integrazione dei sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche che rilevano i trattamenti economici e le spese del personale, facilitando la razionalizzazione delle modalita' di pagamento delle retribuzioni. Le informazioni acquisite dal sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato sono disponibili per tutte le amministrazioni e gli enti interessati".
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739 |
+
- Il testo dell'<ref eId="content__ref_26" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_64">art. 64 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
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740 |
+
"Art. 64 (Rilevazione dei costi). - 1. Le amministrazioni pubbliche individuano i singoli programmi di attivita' e trasmettono alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, al Ministero del tesoro e al Ministero del bilancio e della programmazione economica tutti gli elementi necessari alla rilevazione ed al controllo dei costi.
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741 |
+
2. Ferme restando le attuali procedure di evidenziazione della spesa ed i relativi sistemi di controllo, il Ministero del tesoro, al fine di rappresentare i profili economici della spesa, previe intese con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, definisce procedure interne e tecniche di rilevazione e provvede, in coerenza con le funzioni di spesa riconducibili alle unita' amministrative cui compete la gestione dei programmi, ad un'articolazione dei bilanci pubblici a carattere sperimentale.
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742 |
+
3. Per la omogeneizzazione delle procedure presso i soggetti pubblici diversi dalle amministrazioni sottoposte alla vigilanza ministeriale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri adotta apposito atto di indirizzo e coordinamento".
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743 |
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</p>
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744 |
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</authorialNote>
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745 |
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</p>
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746 |
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</content>
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747 |
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</section>
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748 |
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</article>
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749 |
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<article eId="art_10">
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750 |
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<num>Art. 10.</num>
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751 |
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<heading> Abrogazione di norme e disposizioni transitorie</heading>
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752 |
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<paragraph eId="art_10__para_1">
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753 |
+
<num>1.</num>
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754 |
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<content>
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755 |
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<p>Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo le amministrazioni statali, nell'ambito delle risorse disponibili, adeguano i loro ordinamenti a quanto in esso previsto. In particolare, gli organi di indirizzo politico provvedono alla costituzione degli uffici di cui all'articolo 6, nell'ambito degli uffici di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto n. 29, e vigilano sugli adempimenti organizzativi e operativi che fanno carico agli uffici dirigenziali di livello generale per l'esercizio delle altre funzioni di valutazione e controllo.
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756 |
+
</p>
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757 |
+
</content>
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758 |
+
</paragraph>
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759 |
+
<paragraph eId="art_10__para_2">
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760 |
+
<num>2.</num>
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761 |
+
<content>
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762 |
+
<p>Sono abrogate le disposizioni incompatibili con quelle del presente decreto e, in particolare: l'articolo 20del <ref eId="content__ref_27" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main">decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, ad eccezione del <ref eId="content__ref_28" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-04-18/338/!main#art_6-com8">comma 8, l'articolo 6</ref>, <ref eId="content__ref_29" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-04-18/338/!main#art_com3">comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 338</ref>; l'<ref eId="content__ref_30" href="/akn/it/act/legge/stato/1995-07-11/273/!main#art_3quater">articolo 3 -quater della legge 11 luglio 1995, n. 273</ref>; l'<ref eId="content__ref_31" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-07/279/!main#art_12-com3">articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 7 agosto1997, n. 279</ref>. Si intendono attribuiti alle strutture di cui all'articolo 2 i compiti attribuiti ad uffici di controllointerno in materia di verifiche sulla legittimita', regolarita' e correttezza dell'azione amministrativa, e, in particolare, quelli di cui all'articolo 52, comma 5, deldecreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come sostituito dal <ref eId="content__ref_32" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-11-04/396/!main#art_3ter-com2">decreto legislativo 4 novembre 1997, n. 396, e all'articolo 3-ter, comma 2</ref>, del <ref eId="content__ref_33" href="/akn/it/act/decretoLegge/stato/1995-05-12/163/!main">decreto legge 12 maggio 1995, n. 163</ref>, convertito, con modificazioni, dalla <ref eId="content__ref_34" href="/akn/it/act/legge/stato/1995-07-11/273/!main">legge 11 luglio 1995, n. 273</ref>. Si intendono attribuiti alle strutture di cui all'articolo 4 i compiti attribuiti ad uffici di controllo interno in materia di controllo sulla gestione, e, in particolare, quelli di cui all'<ref eId="content__ref_35" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-04-20/367/!main#art_8-com3">articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367</ref>, all'<ref eId="content__ref_36" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_20-com6">articolo 20, comma 6, della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>, ed all'articolo 52, comma 6, ultimo periodo, del <ref eId="content__ref_37" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main">decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, come modificato dall'<ref eId="content__ref_38" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1998-10-29/387/!main#art_14-com4">articolo 14, comma 4, del decreto legislativo 29 ottobre 1998, n. 387</ref>. Si intendono attribuiti alle strutture di cui all'articolo 5 i compiti attribuiti ad uffici di controllo interno in materia di valutazione del personale e, in particolare, quelli di cui all'<ref eId="content__ref_39" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_25bis-com1">articolo 25-bis, comma 1, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, e successive modifiche ed integrazioni. Nulla e' innovato per quanto riguarda le attivita' dell'ispettorato della funzione pubblica.
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763 |
+
</p>
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764 |
+
</content>
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765 |
+
</paragraph>
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766 |
+
<paragraph eId="art_10__para_3">
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767 |
+
<num>3.</num>
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768 |
+
<content>
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769 |
+
<p>Gli organi collegiali preposti ai servizi di controlloo nuclei di valutazione statali, ove non sostituiti o confermati ai sensi del comma 1, decadono al termine dei tre mesi successivi alla data di entrata in vigore del presente decreto.
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770 |
+
</p>
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771 |
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</content>
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772 |
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</paragraph>
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773 |
+
<paragraph eId="art_10__para_4">
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774 |
+
<num>4.</num>
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775 |
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<content>
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776 |
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<p>Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano provvedono alle finalita' di cui al presente decreto nell'ambito delle proprie competenze, secondo quanto previsto dai rispettivi statuti e relative norme di attuazione. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, commi 2 e 3, le amministrazioni non statali provvedono, nelle forme previste dalla vigente legislazione, a conformare il proprio ordinamento ai principi dettati dal presente decreto, anche in deroga a specifiche disposizioni di legge con i principi stessi non compatibili.
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777 |
+
</p>
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778 |
+
</content>
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779 |
+
</paragraph>
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780 |
+
<paragraph eId="art_10__para_5">
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781 |
+
<num>5.</num>
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782 |
+
<content>
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783 |
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<p>Piu' amministrazioni omogenee o affini possono istituire, mediante convenzione, che ne regoli le modalitadi costituzione e di funzionamento, uffici unici per l'attuazione di quanto previsto dal presente decreto.
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784 |
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</p>
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785 |
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</content>
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786 |
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</paragraph>
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787 |
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<paragraph eId="art_10__para_6">
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788 |
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<num>6.</num>
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789 |
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<content>
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790 |
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<p>Nell'ambito dei comitati provinciali per la pubblica amministrazione, d'intesa con le province, sono istituite apposite strutture di consulenza e supporto, delle quali possono avvalersi gli enti locali ai fini dell'attuazione del presente decreto. A tal fine, i predetti comitati possono essere integrati con esperti nelle materie di pertinenza.
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791 |
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</p>
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792 |
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</content>
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793 |
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</paragraph>
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794 |
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<section>
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795 |
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<content>
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796 |
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<p>
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797 |
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<authorialNote eId="authorialNote_3" placement="bottom">
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798 |
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<p> Note all'art. 10:
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799 |
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- Per il testo del <ref eId="content__ref_40" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_14-com2">comma 2 dell'art. 14 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref>, si veda in nota all'art. 5.
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800 |
+
- Il testo dell'<ref eId="content__ref_41" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_20">art. 20 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
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801 |
+
"Art. 20 (Verifica dei risultati - Responsabilita' dirigenziali). - 1. I dirigenti generali ed i dirigenti sono responsabili del risultato dell'attivita' svolta dagli uffici ai quali sono preposti, della realizzazione dei programmi e dei progetti loro affidati in relazione agli obiettivi dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale. All'inizio di ogni anno, i dirigenti presentano al direttore generale, e questi al Ministro, una relazione sull'attivita' svolta nell'anno precedente.
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802 |
+
2. Nelle amministrazioni pubbliche, ove gia' non esistano, sono istituiti servizi di controllo interno, o nuclei di valutazione, con il compito di verificare, mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, la realizzazione degli obiettivi, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa. I servizi o nuclei determinano almeno annualmente, anche su indicazione degli organi di vertice, i parametri di riferimento del controllo.
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803 |
+
3. Gli uffici di cui al comma 2 operano in posizione di autonomia e rispondono esclusivamente agli organi di direzione politica. Ad essi e attribuito, nell'ambito delle dotazioni organiche vigenti, un apposito contingente di personale. Puo' essere utilizzato anche personale gia' collocato fuori ruolo. Per motivate esigenze, le amministrazioni pubbliche possono altresi' avvalersi di consulenti esterni, esperti in tecniche di valutazione e nel controllo di gestione.
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804 |
+
4. I nuclei di valutazione, ove istituiti, sono composti da dirigenti generali e da esperti anche esterni alle ammmistrazioni. In casi di particolare complessita', il Presidente del Consiglio puo' stipulare, anche cumulativamente per piu' amministrazioni, convenzioni apposite con soggetti pubblici o privati particolarmente qualificati.
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805 |
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5. I servizi e nuclei hanno accesso ai documenti amministrativi e possono richiedere, oralmente o per iscritto, informazioni agli uffici pubblici. Riferiscono trimestralmente sui risultati della loro attivita' agli organi generali di direzione. Gli uffici di controllo interno delle amministrazioni territoriali e periferiche riferiscono altresi' ai comitati di cui al comma 6.
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806 |
+
6. I comitati provinciali delle pubbliche amministrazioni e i cornitati metropolitani di cui all'<ref eId="content__ref_42" href="/akn/it/act/decretoLegge/stato/1990-11-24/344/!main#art_18">art. 18 del decreto-legge 24 novembre 1990, n. 344</ref>, convertito, con modificazioni, dalla <ref eId="content__ref_43" href="/akn/it/act/legge/stato/1991-01-23/21/!main">legge 23 gennaio 1991, n. 21</ref>, e al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 giugno 1992, si avvalgono degli uffici di controllo interno delle amministrazioni territoriali e periferiche.
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807 |
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7. All'istituzione degli uffici di cui al comma 2, si provvede con regolamenti delle singole amministrazioni da emanarsi entro il 10 febbraio 1994. E' consentito avvalersi, sulla base di apposite convenzioni, di uffici gia' istituiti in altre amministrazioni.
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808 |
+
8. Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e per le amministrazioni che esercitano competenze in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia e di giustizia, le operazioni di cui al comma 2 sono effettuate dal Ministro per i dirigenti e dal Consiglio dei Ministri per i dirigenti generali. I termini e le modalita' di attuazione del procedimento di verifica dei risultati da parte del Ministro competente e del Consiglio dei Ministri sono stabiliti rispettivamente con regolamento ministeriale e con decreto del Presidente della Repubblica da adottarsi entro sei mesi, ai sensi dell'<ref eId="content__ref_44" href="/akn/it/act/legge/stato/1988-08-23/400/!main#art_17">art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400</ref>".
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809 |
+
- Il <ref eId="content__ref_45" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-04-18/338/!main#art_6-com3">comma 3 dell'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 338</ref> (Regolamento recante semplificazione del procedimento di conferimento di incarichi individuali ad esperti da parte dei Ministri pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'8 giugno 1994, n. 132) e' il seguente:
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810 |
+
"3. Qualora il comitato non esprima il giudizio entro il termine di cui al comma precedente, il giudizio deve essere espresso, nei venti giorni successivi, dal nucleo di valutazione o dal servizio di controllo interno previsti dall'<ref eId="content__ref_46" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20">art. 20 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, e successive modificazioni".
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811 |
+
- L'<ref eId="content__ref_47" href="/akn/it/act/legge/stato/1995-07-11/273/!main#art_3quater">art. 3-quater della legge 11 luglio 1995, n. 273</ref> (Conversione in legge del <ref eId="content__ref_48" href="/akn/it/act/decretoLegge/stato/1995-05-12/163/!main">decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163</ref>, recante misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni), e' il seguente:
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812 |
+
"Art. 3-quater (Servizio di controllo interno). - 1. Per le amministrazioni che non hanno adottato il regolamento per l'istituzione del servizio di controllo interno o del nucleo di valutazione di cui all'<ref eId="content__ref_49" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20-com7">art. 20, comma 7, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, come sostituito dall'<ref eId="content__ref_50" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-11-18/470/!main#art_6">art. 6 del decreto legislativo 18 novembre 1993, n. 470</ref>, vigono, fino all'emanazione del citato regolamento, le disposizioni di cui al presente articolo.
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813 |
+
2. Il servizio di controllo interno e' posto alle dirette dipendenze del Ministro in posizione di autonomia.
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814 |
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3. Alla direzione del servizio di cui al comma 1 e' preposto un collegio di tre membri costituito da due dirigenti generali, appartenenti ai ruoli del Ministero cui appartiene il servizio di controllo interno, e da un membro scelto tra i magistrati delle giurisdizioni superiori amministrative, gli avvocati dello Stato, i professori universitari ordinari. Con unico decreto il Ministro competente provvede alla nomina del collegio e all'attribuzione delle funzioni di presidente del collegio stesso. Al servizio di controllo interno e' assegnato un nucleo di sei dirigenti del ruolo del Ministero cui appartiene il servizio o che si trovino in posizione di comando presso lo stesso Ministero. Le funzioni di segreteria del collegio sono svolte da un contingente non superiore alle diciotto unita', appartenenti alle diverse qualifiche funzionali. Gli incarichi di cui al presente comma sono attribuiti senza oneri per lo Stato.
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815 |
+
4. Le funzioni di controllo svolte dal servizio di cui al comma l si esercitano nei confronti dell'attivita' amministrativa del Ministero presso cui il servizio e' istituito.
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816 |
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5. Il servizio di controllo interno ha il compito di verificare, mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, la realizzazione degli obiettivi, la corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate, nonche' l'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa. In particolare esso:
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817 |
+
a) accerta la rispondenza di risultati dell'attivita' amministrativa alle prescrizioni ed agli obiettivi stabiliti in disposizioni normative e nelle direttive emanate dal Ministro e ne verifica l'efficienza, l'efficacia e l'economicita' nonche' la trasparenza, l'imparzialita' ed il buon andamento anche per quanto concerne la rispondenza dell'erogazione dei trattamenti economici accessori alla normativa di settore ed alle direttive del Ministro;
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818 |
+
b) svolge il controllo di gestione sull'attivita' amministrativa dei dipartimenti, dei servizi e delle altre unita' organizzative e riferisce al Ministro sull'andamento della gestione, evidenziando le cause dell'eventuale mancato raggiungimento dei risultati con la segnalazione delle irregolarita' eventualmente riscontrate e dei possibili rimedi;
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819 |
+
c) stabilisce annualmente, anche su indicazione del Ministro e d'intesa, ove possibile, con i responsabili dei dipartimenti, dei servizi e delle altre unita' organizzative, i parametri e gli indici di riferimento del controllo sull'attivita' amministrativa.
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820 |
+
6. Il servizio di controllo interno ha accesso ai documenti amministrativi e puo' richiedere ai dipartimenti, ai servizi ed alle altre unita' organizzative, oralmente o per iscritto, qualsiasi atto o notizia e puo' effettuare e disporre ispezioni ed accertamenti diretti.
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821 |
+
7. I risultati dell'attivita' del servizio sono riferiti trimestralmente al dirigente generale competente ed al Ministro".
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822 |
+
- Il <ref eId="content__ref_51" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1997-08-07/279/!main#art_12-com3">comma 3 dell'art. 12 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279</ref> (Individuazione delle unita' previsionali di base del bilancio dello Stato, riordino del sistema. di tesoreria unica e ristrutturazione del rendiconto generale dello Stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 agosto 1997, n. 195), e' il seguente:
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823 |
+
"3. Nelle amministrazioni pubbliche il servizio di controllo interno e' l'organismo di riferimento per le rilevazioni e le analisi dei costi e dei risultati della gestione".
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824 |
+
- Il <ref eId="content__ref_52" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_52-com5">comma 5 dell'art. 52 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
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825 |
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"5. Il controllo sulla compatibilita' dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio ai sensi dell'art. 45, comma 4, e' effettuato dal collegio dei revisori dei conti ovvero; laddove tale organo non sia previsto, dai nuclei di valutazione o dai servizi di controllo interno ai sensi dell'art. 20".
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826 |
+
- Il <ref eId="content__ref_53" href="/akn/it/act/decretoLegge/stato/1995-05-12/163/!main#art_3ter-com2">comma 2 dell'art. 3-ter del decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163</ref> (Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 1995 n. 109), e' il seguente:
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827 |
+
"2. I servizi di controllo interno dei Ministeri, istituiti ai sensi dell'<ref eId="content__ref_54" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20">art. 20 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref>, come sostituito dall'<ref eId="content__ref_55" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-11-18/470/!main#art_6">art. 6 del decreto legislativo 18 novembre 1993, n. 470</ref>, e i servizi ispettivi compiono annualmente rilevazioni sul numero complessivo dei procedimenti non conclusi entro il termine determinato ai sensi dell'<ref eId="content__ref_56" href="/akn/it/act/legge/stato/1990-08-07/241/!main#art_2">art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241</ref>. L'inosservanza di tale termine comporta accertamenti ai fini dell'applicazione delle sanzioni previste a carico dei dirigenti generali, dei dirigenti e degli altri dipendenti dall'<ref eId="content__ref_57" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20-com9">art. 20, commi 9</ref> e <ref eId="content__ref_58" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20-com10">10</ref>, e dall'<ref eId="content__ref_59" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_59">art. 59 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref> (come sostituiti, rispettivamente, dall'<ref eId="content__ref_60" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-11-18/470/!main#art_6">art. 6 del decreto legislativo 18 novembre 1993, n. 470</ref>, e dall'<ref eId="content__ref_61" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-12-23/546/!main#art_27">art. 27 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546</ref>".
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828 |
+
- Il <ref eId="content__ref_62" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-04-20/367/!main#art_8-com3">comma 3 dell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367</ref> (Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa contabili, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 1994), e' il seguente:
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829 |
+
"3. Gli accordi di cui al comma 1 individuano il funzionario responsabile, al quale debbono essere accreditate le somme, e determinano la durata tassativa dell'accordo. Essi stabiliscono, altresi', il servizio di controllo interno cui e' demandata, ai sensi dell'<ref eId="content__ref_63" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993-02-03/29/!main#art_20-com7">art. 20, comma 7, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29</ref> e successive modificazioni, la verifica dell'attuazione del programma e dei risultati della gestione. Il servizio di controllo interno redige una relazione da allegare al rendiconto annuale di cui al comma 4".
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830 |
+
- Il <ref eId="content__ref_64" href="/akn/it/act/legge/stato/1997/59/!main#art_20-com6">comma 6 dell'art. 20 della legge n. 59 del 1997</ref> e' il seguente:
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831 |
+
"6. I servizi di controllo interno compiono accertamenti sugli effetti prodotti dalle norme contenute nei regolamenti di semplificazione e di accelerazione dei procedimenti amministrativi e possono formulare osservazioni e proporre suggerimenti per la modifica delle norme stesse e per il miglioramento dell'azione amministrativa".
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832 |
+
- Il <ref eId="content__ref_65" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_52-com6">comma 6 dell'art. 52 del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
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833 |
+
"6. Ferme restando le disposizioni di cui al titolo V del presente decreto, la Corte dei conti, anche nelle sue articolazioni regionali di controllo, verifica periodicamente gli andamenti della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, utilizzando, per ciascun comparto, insiemi significativi di amministrazioni. A tal fine, la Corte dei conti puo' avvalersi, oltre che dei servizi di controllo interno o nuclei di valutazione, di esperti designati a sua richiesta da amministrazioni ed enti pubblici".
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834 |
+
Il <ref eId="content__ref_66" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1993/29/!main#art_25bis-com1">comma 1 dell'art. 25-bis del decreto legislativo n. 29 del 1993</ref> e' il seguente:
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835 |
+
"1. Nell'ambito dell'amministrazione scolastica periferica e' istituita la qualifica dirigenziale per i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali e' stata attribuita personalita' giuridica ed autonomia a norma dell'<ref eId="content__ref_67" href="/akn/it/act/legge/stato/1997-03-15/59/!main#art_21">art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59</ref>. I dirigenti scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale e rispondono, agli effetti dell'art. 20, in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della specificita' delle funzioni e sulla base delle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione scolastica regionale, presieduto da un dirigente e composto da esperti anche non appartenenti all'amministrazione stessa".
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836 |
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</p>
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</authorialNote>
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</p>
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</content>
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840 |
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</section>
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</article>
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842 |
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</chapter>
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843 |
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<chapter eId="chp_III">
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844 |
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<num>Capo III</num>
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845 |
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<heading>Qualita' dei servizi pubblici e carte dei servizi</heading>
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846 |
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<article eId="art_11">
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847 |
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<num>Art. 11.</num>
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848 |
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<heading> Qualita' dei servizi pubblici</heading>
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849 |
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<paragraph eId="art_11__para_1">
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850 |
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<num>1.</num>
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851 |
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<content>
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852 |
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<p>I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalita' che promuovono il miglioramento della qualita' e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme, anche associative, riconosciute dalla legge, alle inerenti procedure di valutazione e definizione degli standard qualitativi.
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853 |
+
</p>
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854 |
+
</content>
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855 |
+
</paragraph>
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856 |
+
<paragraph eId="art_11__para_2">
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857 |
+
<num>2.</num>
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858 |
+
<content>
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859 |
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<p>
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860 |
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<ins eId="ins_10">((COMMA ABROGATO DAL D.L. 24 GIUGNO 2014, N. 90, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 11 AGOSTO 2014, N. 114))</ins>.
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861 |
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</p>
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862 |
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</content>
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863 |
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</paragraph>
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864 |
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<paragraph eId="art_11__para_3">
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865 |
+
<num>3.</num>
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866 |
+
<content>
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867 |
+
<p>COMMA ABROGATO DAL <ref eId="content__ref_68" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2009-10-27/150/!main">D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150</ref>.
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868 |
+
</p>
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869 |
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</content>
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870 |
+
</paragraph>
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871 |
+
<paragraph eId="art_11__para_4">
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872 |
+
<num>4.</num>
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873 |
+
<content>
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874 |
+
<p>Sono in ogni caso fatte salve le funzioni e i compiti legislativamente assegnati, per alcuni servizi pubblici, ad autorita' indipendenti.
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875 |
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</p>
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876 |
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</content>
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877 |
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</paragraph>
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878 |
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<paragraph eId="art_11__para_5">
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879 |
+
<num>5.</num>
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880 |
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<content>
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881 |
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<p>E' abrogato l'<ref eId="content__ref_69" href="/akn/it/act/legge/stato/1995-07-11/273/!main#art_2">articolo 2 della legge 11 luglio 1995, n. 273</ref>.
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882 |
+
Restano applicabili, <ins eId="ins_11">((...))</ins> i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri recanti gli schemi generali di riferimento gia' emanati ai sensi del suddetto articolo.
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883 |
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</p>
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884 |
+
</content>
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885 |
+
</paragraph>
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886 |
+
</article>
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887 |
+
</chapter>
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888 |
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</body>
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889 |
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<conclusions>
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890 |
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<formula name="formulaFinaleConclusioni">
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891 |
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<p>Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. </p>
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892 |
+
</formula>
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893 |
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<p> Dato a Roma, addi' 30 luglio 1999 </p>
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894 |
+
<p>CIAMPI D'ALEMA, Presidente del Consiglio dei Ministri PIAZZA, Ministro per la funzione pubblica Visto, il Guardasigilli: DILIBERTO</p>
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895 |
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</conclusions>
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896 |
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<ACT xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" xsi:noNamespaceSchemaLocation="http://formex.publications.europa.eu/schema/formex-04.00-20061031.xd"><BIB.INSTANCE><DOCUMENT.REF FILE="L_2008024IT.01000801.doc.xml"><COLL>L</COLL><NO.OJ>024</NO.OJ><YEAR>2008</YEAR><LG.OJ>IT</LG.OJ><PAGE.FIRST>8</PAGE.FIRST><PAGE.SEQ>1</PAGE.SEQ><VOLUME.REF>01</VOLUME.REF></DOCUMENT.REF><EEA/><DATE ISO="20080115">20080115</DATE><LG.DOC>IT</LG.DOC><NO.SEQ>0004</NO.SEQ><PAGE.FIRST>8</PAGE.FIRST><PAGE.SEQ>1</PAGE.SEQ><PAGE.LAST>18</PAGE.LAST><PAGE.TOTAL>11</PAGE.TOTAL><NO.DOC FORMAT="YN" TYPE="OJ"><NO.CURRENT>1</NO.CURRENT><YEAR>2008</YEAR><COM>EC</COM></NO.DOC></BIB.INSTANCE><TITLE><TI><P><HT TYPE="UC">Direttiva</HT> 2008/1/CE <HT TYPE="UC">del Parlamento europeo e del Consiglio</HT></P><P>del <DATE ISO="20080115">15 gennaio 2008</DATE></P><P>sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento</P><P>(Versione codificata)</P><P>(Testo rilevante ai fini del SEE)</P></TI></TITLE><PREAMBLE><PREAMBLE.INIT>IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,</PREAMBLE.INIT><GR.VISA><VISA>visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 175, paragrafo 1,</VISA><VISA>vista la proposta della Commissione,</VISA><VISA>visto il parere del Comitato economico e sociale europeo<NOTE NOTE.ID="E0001" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="C" DATE.PUB="20070428" NO.OJ="097" PAGE.FIRST="12">GU C 97 del 28.4.2007, pag. 12</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>,</VISA><VISA>previa consultazione del Comitato delle regioni,</VISA><VISA>deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato<NOTE NOTE.ID="E0002" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P>Parere del Parlamento europeo del <DATE ISO="20070619">19 giugno 2007</DATE> (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del <DATE ISO="20071217">17 dicembre 2007</DATE>.</P></NOTE>,</VISA></GR.VISA><GR.CONSID><GR.CONSID.INIT>considerando quanto segue:</GR.CONSID.INIT><CONSID><NP><NO.P>(1)</NO.P><TXT>La direttiva 96/61/CE del Consiglio, del <DATE ISO="19960924">24 settembre 1996</DATE>, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento<NOTE NOTE.ID="E0003" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19961010" NO.OJ="257" PAGE.FIRST="26">GU L 257 del 10.10.1996, pag. 26</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20060204" NO.OJ="033" PAGE.FIRST="1">GU L 33 del 4.2.2006, pag. 1</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>, è stata modificata in modo sostanziale e a più riprese<NOTE NOTE.ID="E0004" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P>Cfr. allegato VI, parte A.</P></NOTE>. A fini di razionalità e chiarezza è opportuno provvedere alla codificazione di tale direttiva.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(2)</NO.P><TXT>Gli obiettivi e i principi della politica ambientale comunitaria, quali definiti nell’articolo 174 del trattato, mirano in particolare a prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare l’inquinamento intervenendo innanzitutto alla fonte nonché garantendo una gestione accorta delle risorse naturali, nel rispetto del principio <QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0001" REF.END="QE0001"/>chi inquina paga<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0001" REF.START="QS0001"/> e del principio della prevenzione.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(3)</NO.P><TXT>Il quinto programma d’azione per l’ambiente, la cui impostazione generale è stata approvata dal Consiglio e dai rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio nella risoluzione del <DATE ISO="19930201">1<HT TYPE="SUP">o</HT> febbraio 1993</DATE>, riguardante un programma comunitario di politica e di azione a favore dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile<NOTE NOTE.ID="E0005" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="C" DATE.PUB="19930517" NO.OJ="138" PAGE.FIRST="1">GU C 138 del 17.5.1993, pag. 1</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>, assegnava priorità alla riduzione integrata dell’inquinamento quale elemento importante per raggiungere un equilibrio più sostenibile tra attività umane e sviluppo socioeconomico, da un lato, e risorse e capacità rigenerativa della natura, dall’altro.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(4)</NO.P><TXT>L’attuazione di un approccio integrato per ridurre l’inquinamento richiede un’azione a livello comunitario per modificare e completare l’attuale normativa comunitaria in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento dovuto a impianti industriali.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(5)</NO.P><TXT>La direttiva 84/360/CEE del Consiglio, del <DATE ISO="19840628">28 giugno 1984</DATE>, concernente la lotta contro l’inquinamento atmosferico provocato dagli impianti industriali<NOTE NOTE.ID="E0006" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19840716" NO.OJ="188" PAGE.FIRST="20">GU L 188 del 16.7.1984, pag. 20</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata dalla direttiva 91/692/CEE (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19911231" NO.OJ="377" PAGE.FIRST="48">GU L 377 del 31.12.1991, pag. 48</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>, ha introdotto una disciplina generale che impone un’autorizzazione prima che un impianto industriale entri in funzione o sia sottoposto a modifiche sostanziali, in grado di provocare inquinamento atmosferico.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(6)</NO.P><TXT>La direttiva 2006/11/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20060215">15 febbraio 2006</DATE>, concernente l’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell’ambiente idrico della Comunità<NOTE NOTE.ID="E0007" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20060304" NO.OJ="064" PAGE.FIRST="52">GU L 64 del 4.3.2006, pag. 52</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>, prevede un obbligo di autorizzazione per lo scarico di dette sostanze.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(7)</NO.P><TXT>Nonostante l’esistenza di normative comunitarie sulla lotta contro l’inquinamento atmosferico e la prevenzione o la riduzione al minimo dello scarico di sostanze pericolose nell’acqua, non esiste finora un’analoga normativa comunitaria per prevenire o ridurre al minimo le emissioni nel suolo.</TXT></NP></CONSID><?PAGE NO='9'?><CONSID><NP><NO.P>(8)</NO.P><TXT>Approcci distinti nel controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua o nel suolo possono favorire il trasferimento dell’inquinamento tra i vari settori ambientali anziché proteggere l’ambiente nel suo complesso.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(9)</NO.P><TXT>Un approccio integrato della riduzione dell’inquinamento serve a prevenire, ovunque sia possibile, le emissioni nell’aria, nell’acqua o nel suolo, tenendo conto della gestione dei rifiuti e, quanto meno, a ridurle al minimo per raggiungere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(10)</NO.P><TXT>La presente direttiva dovrebbe stabilire un quadro generale per la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento. Essa dovrebbe prevedere le misure necessarie per porre in essere una prevenzione e una riduzione integrate dell’inquinamento tese a raggiungere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. Questo approccio integrato della riduzione dell’inquinamento dovrebbe favorire l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(11)</NO.P><TXT>Le disposizioni della presente direttiva dovrebbero applicarsi fatte salve le disposizioni della direttiva 85/337/CEE del Consiglio, del <DATE ISO="19850627">27 giugno 1985</DATE>, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati<NOTE NOTE.ID="E0008" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19850705" NO.OJ="175" PAGE.FIRST="40">GU L 175 del 5.7.1985, pag. 40</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20030625" NO.OJ="156" PAGE.FIRST="17">GU L 156 del 25.6.2003, pag. 17</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>. Qualora informazioni o conclusioni ottenute a norma di quest’ultima direttiva vadano prese in considerazione per concedere un’autorizzazione, la presente direttiva non dovrebbe ostare all’applicazione della direttiva 85/337/CEE.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(12)</NO.P><TXT>Gli Stati membri dovrebbero adottare le disposizioni necessarie per garantire che un gestore di attività industriali contemplate dalla presente direttiva rispetti i principi generali di alcuni obblighi fondamentali. A tal fine è sufficiente che le autorità competenti tengano conto di tali principi generali quando definiscono le condizioni di autorizzazione.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(13)</NO.P><TXT>Le disposizioni adottate a norma della presente direttiva in alcuni casi devono essere applicate agli impianti esistenti dopo il <DATE ISO="20071030">30 ottobre 2007</DATE> ed in altri a decorrere dal <DATE ISO="19991030">30 ottobre 1999</DATE>.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(14)</NO.P><TXT>Per affrontare i problemi dell’inquinamento in modo più diretto ed efficace, un gestore dovrebbe tener conto dei parametri ambientali. Tali parametri dovrebbero essere comunicati all’autorità o alle autorità competenti affinché possano verificare, prima di rilasciare un’autorizzazione, che tutte le idonee misure di prevenzione o di riduzione dell’inquinamento siano state previste. Procedure di applicazione divergenti possono determinare livelli diversi di protezione ambientale e di consapevolezza da parte del pubblico. Per questo le domande di autorizzazione a norma della presente direttiva dovrebbero includere un numero minimo di dati.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(15)</NO.P><TXT>Un efficace coordinamento della procedura e delle condizioni di autorizzazione tra le autorità competenti dovrebbe consentire di raggiungere il massimo livello possibile di protezione dell’ambiente nel suo complesso.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(16)</NO.P><TXT>La o le autorità competenti dovrebbero rilasciare o modificare un’autorizzazione soltanto se sono state previste misure globali di protezione ambientale relative all’aria, all’acqua e al suolo.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(17)</NO.P><TXT>L’autorizzazione dovrebbe comprendere tutte le misure necessarie per soddisfare le condizioni di autorizzazione, onde raggiungere un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso. Ferma restando la procedura di autorizzazione, tali misure possono anche essere oggetto di norme generali vincolanti.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(18)</NO.P><TXT>Valori limite di emissione, parametri o misure tecniche equivalenti dovrebbero basarsi sulle migliori tecniche disponibili, senza imporre l’uso di una tecnica o di una tecnologia specifica, tenendo invece presenti le caratteristiche tecniche dell’impianto in questione, la sua posizione geografica e le condizioni ambientali locali. Comunque le condizioni di autorizzazione dovrebbero prevedere disposizioni volte a ridurre al minimo l’inquinamento a largo raggio o transfrontaliero e garantire un livello elevato di tutela complessiva dell’ambiente.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(19)</NO.P><TXT>Spetta agli Stati membri determinare come si potrà tener conto delle eventuali caratteristiche tecniche dei singoli impianti, della loro posizione geografica e delle condizioni ambientali locali.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(20)</NO.P><TXT>Qualora una norma di qualità ambientale imponga requisiti più severi di quelli che si possono soddisfare grazie alle migliori tecniche disponibili, l’autorizzazione dovrebbe stabilire condizioni supplementari, a prescindere da eventuali disposizioni aggiuntive imposte dalle norme di qualità ambientale.</TXT></NP></CONSID><?PAGE NO='10'?><CONSID><NP><NO.P>(21)</NO.P><TXT>Le migliori tecniche disponibili evolvono col tempo, soprattutto in funzione del progresso tecnico ed è quindi opportuno che le autorità competenti seguano tali sviluppi e si tengano aggiornate.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(22)</NO.P><TXT>Una modifica apportata a un impianto può essere fonte di inquinamento. È opportuno stabilire che tutte le modifiche che potrebbero avere ripercussioni sull’ambiente vadano notificate all’autorità o alle autorità competenti. Le modifiche sostanziali dell’impianto dovrebbero essere soggette a una procedura di autorizzazione preventiva a norma della presente direttiva.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(23)</NO.P><TXT>Le condizioni dell’autorizzazione dovrebbero essere riesaminate periodicamente e, se necessario, aggiornate. In talune circostanze al riesame è opportuno procedere in qualunque caso.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(24)</NO.P><TXT>Una partecipazione effettiva del pubblico al processo decisionale dovrebbe, da un lato, consentire che vengano espressi punti di vista e preoccupazioni che possono utilmente influire sulle decisioni, dall’altro, consentire ai responsabili di tener conto di tali rilievi, il che accresce la responsabilità e la trasparenza del processo decisionale, oltre a favorire la consapevolezza del pubblico sui problemi ambientali e l’adesione alle decisioni adottate. In particolare, il pubblico dovrebbe avere accesso alle informazioni sul funzionamento degli impianti ed ai loro potenziali effetti sull’ambiente e, prima di qualsiasi decisione, alle informazioni relative alle domande di autorizzazione di nuovi impianti o di modifiche sostanziali e alle autorizzazioni stesse ed ai relativi aggiornamenti e dati di controllo.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(25)</NO.P><TXT>La partecipazione, compresa quella di associazioni, organizzazioni e gruppi, e in particolare di organizzazioni non governative di difesa dell’ambiente, dovrebbe pertanto essere incentivata, promuovendo l’educazione ambientale del pubblico.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(26)</NO.P><TXT>Il <DATE ISO="19980625">25 giugno 1998</DATE> la Comunità ha sottoscritto la convenzione UNECE sull’accesso alle informazioni, sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali e sull’accesso alla giustizia in materia ambientale (<QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0002" REF.END="QE0002"/>convenzione di Århus<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0002" REF.START="QS0002"/>). Fra gli obiettivi della convenzione Århus vi è il desiderio di garantire il diritto di partecipazione del pubblico alle attività decisionali in materia ambientale, per contribuire a tutelare il diritto di vivere in un ambiente adeguato ad assicurare la salute e il benessere delle persone.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(27)</NO.P><TXT>Lo sviluppo e lo scambio di informazioni a livello comunitario sulle migliori tecniche disponibili dovrebbe contribuire a correggere i divari nella Comunità in fatto di consapevolezza tecnologica, nonché a propagare su scala mondiale i valori limite stabiliti e le tecniche applicate nella Comunità, oltre a offrire agli Stati membri un aiuto nell’efficace attuazione della presente direttiva.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(28)</NO.P><TXT>A scadenze regolari è opportuno redigere relazioni sull’attuazione e sull’efficacia della presente direttiva.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(29)</NO.P><TXT>La presente direttiva riguarda gli impianti aventi un grande potenziale inquinante e, quindi, anche di inquinamento transfrontaliero. È opportuno procedere a consultazioni transfrontaliere ove le domande di autorizzazione riguardino nuovi impianti o modifiche sostanziali a impianti che possano avere forti ripercussioni ambientali negative. Le domande relative a progetti o modifiche sostanziali del genere dovrebbero essere accessibili al pubblico dello Stato membro che può subirne l’impatto.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(30)</NO.P><TXT>A livello comunitario risulta necessario intervenire per fissare valori limite di emissione per talune categorie di impianti e di sostanze inquinanti contemplate dalla presente direttiva. Il Parlamento europeo e il Consiglio dovrebbero definire questi valori limite di emissione a norma del trattato.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(31)</NO.P><TXT>Le disposizioni della presente direttiva dovrebbero lasciare impregiudicate le disposizioni comunitarie in materia di salute e di sicurezza sul luogo di lavoro.</TXT></NP></CONSID><CONSID><NP><NO.P>(32)</NO.P><TXT>La presente direttiva dovrebbe far salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto nazionale delle direttive di cui all’allegato VI, parte B,</TXT></NP></CONSID></GR.CONSID><PREAMBLE.FINAL>HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:</PREAMBLE.FINAL></PREAMBLE><ENACTING.TERMS><ARTICLE IDENTIFIER="001"><TI.ART>Articolo 1</TI.ART><STI.ART>Finalità e ambito di applicazione</STI.ART><ALINEA>La presente direttiva ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento proveniente dalle attività di cui all’allegato I. Essa prevede misure intese a evitare oppure, qualora non sia possibile, a ridurre le emissioni delle suddette attività nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso, lasciando impregiudicate le disposizioni della direttiva 85/337/CEE e altre disposizioni comunitarie in materia.</ALINEA></ARTICLE><?PAGE NO='11'?><ARTICLE IDENTIFIER="002"><TI.ART>Articolo 2</TI.ART><STI.ART>Definizioni</STI.ART><ALINEA><P>Ai fini della presente direttiva si intende per:</P><LIST TYPE="ARAB"><ITEM><NP><NO.P>1)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0003" REF.END="QE0003"/>sostanze<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0003" REF.START="QS0003"/>, gli elementi chimici e i loro composti, escluse le sostanze radioattive ai sensi della direttiva 96/29/Euratom del Consiglio, del <DATE ISO="19960513">13 maggio 1996</DATE>, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti<NOTE NOTE.ID="E0009" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19960629" NO.OJ="159" PAGE.FIRST="1">GU L 159 del 29.6.1996, pag. 1</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>, e gli organismi geneticamente modificati ai sensi della direttiva 90/219/CEE del Consiglio, del <DATE ISO="19900423">23 aprile 1990</DATE>, sull’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati<NOTE NOTE.ID="E0010" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19900508" NO.OJ="117" PAGE.FIRST="1">GU L 117 dell’8.5.1990, pag. 1</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dalla decisione 2005/174/CE della Commissione (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20050305" NO.OJ="059" PAGE.FIRST="20">GU L 59 del 5.3.2005, pag. 20</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>, e della direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20010312">12 marzo 2001</DATE>, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati<NOTE NOTE.ID="E0011" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20010417" NO.OJ="106" PAGE.FIRST="1">GU L 106 del 17.4.2001, pag. 1</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 1830/2003 (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20031018" NO.OJ="268" PAGE.FIRST="24">GU L 268 del 18.10.2003, pag. 24</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>2)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0004" REF.END="QE0004"/>inquinamento<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0004" REF.START="QS0004"/>, l’introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell’aria, nell’acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>3)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0005" REF.END="QE0005"/>impianto<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0005" REF.START="QS0005"/>, l’unità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività elencate nell’allegato I e qualsiasi altra attività accessoria tecnicamente connessa con le attività svolte nel luogo suddetto, in grado di influire sulle emissioni e sull’inquinamento;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>4)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0006" REF.END="QE0006"/>impianto esistente<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0006" REF.START="QS0006"/>: un impianto che al <DATE ISO="19991030">30 ottobre 1999</DATE>, nell’ambito della legislazione vigente anteriormente a tale data, era in funzione o era autorizzato o che abbia costituito oggetto, a giudizio dell’autorità competente, di una richiesta di autorizzazione completa, purché sia poi entrato in funzione non oltre il <DATE ISO="20001030">30 ottobre 2000</DATE>;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>5)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0007" REF.END="QE0007"/>emissione<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0007" REF.START="QS0007"/>, lo scarico diretto o indiretto, da fonti puntiformi o diffuse dell’impianto, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell’aria, nell’acqua ovvero nel suolo;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>6)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0008" REF.END="QE0008"/>valori limite di emissione<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0008" REF.START="QS0008"/>, la massa espressa in rapporto a determinati parametri specifici, la concentrazione e/o il livello di un’emissione che non possono essere superati in uno o più periodi di tempo. I valori limite di emissione possono essere fissati anche per determinati gruppi, famiglie o categorie di sostanze, in particolare quelle di cui all’allegato III. I valori limite di emissione delle sostanze si applicano di norma nel punto di fuoriuscita delle emissioni dall’impianto, escludendo dalla loro determinazione ogni eventuale diluizione. Per quanto concerne gli scarichi indiretti nell’acqua, l’effetto di una stazione di depurazione può essere preso in considerazione nella determinazione dei valori limite di emissione dell’impianto, purché essa garantisca un livello equivalente di protezione dell’ambiente nel suo complesso e non porti a carichi inquinanti maggiori nell’ambiente, fatte salve le disposizioni della direttiva 2006/11/CE e delle direttive adottate per la sua applicazione;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>7)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0009" REF.END="QE0009"/>norma di qualità ambientale<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0009" REF.START="QS0009"/>, la serie di requisiti che devono sussistere in un dato momento in un determinato ambiente o in una specifica parte di esso, conformemente alla legislazione comunitaria;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>8)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0010" REF.END="QE0010"/>autorità competente<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0010" REF.START="QS0010"/>, la o le autorità o gli organismi cui spetta, a norma delle disposizioni legislative degli Stati membri, adempiere agli obblighi derivanti dalla presente direttiva;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>9)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0011" REF.END="QE0011"/>autorizzazione<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0011" REF.START="QS0011"/>, la parte o la totalità di una o più decisioni scritte, che autorizzano l’esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che l’impianto sia conforme ai requisiti della presente direttiva. Un’autorizzazione può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>10)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0012" REF.END="QE0012"/>modifica dell’impianto<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0012" REF.START="QS0012"/>, una modifica delle sue caratteristiche o del suo funzionamento ovvero un suo potenziamento che possa produrre conseguenze sull’ambiente;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>11)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0013" REF.END="QE0013"/>modifica sostanziale<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0013" REF.START="QS0013"/>, una modifica dell’impianto che, secondo l’autorità competente, potrebbe avere effetti negativi e significativi per gli esseri umani o l’ambiente; ai fini della presente definizione, le modifiche o gli ampliamenti dell’impianto sono ritenuti sostanziali se le modifiche o gli ampliamenti di per sé modificano i parametri caratteristici dell’impianto di una entità almeno pari agli eventuali valori di soglia stabiliti nell’allegato I;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>12)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0014" REF.END="QE0014"/>migliori tecniche disponibili<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0014" REF.START="QS0014"/>, la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e i relativi metodi di esercizio indicanti l’idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi a evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l’impatto sull’ambiente nel suo complesso. Si intendono per:</TXT><?PAGE NO='12'?><P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0015" REF.END="QE0015"/>tecniche<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0015" REF.START="QS0015"/>, sia le tecniche impiegate sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell’impianto;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0016" REF.END="QE0016"/>tecniche disponibili<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0016" REF.START="QS0016"/>, le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l’applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell’ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte nello Stato membro in questione, purché il gestore possa avervi accesso a condizioni ragionevoli;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0017" REF.END="QE0017"/>migliori<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0017" REF.START="QS0017"/>, le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso.</TXT></NP></ITEM></LIST></P><P>Nel determinare le migliori tecniche disponibili, occorre tener conto in particolare degli elementi di cui all’allegato IV;</P></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>13)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0018" REF.END="QE0018"/>gestore<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0018" REF.START="QS0018"/>, qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l’impianto oppure, ove la legislazione nazionale lo preveda, che dispone di un potere economico determinante sull’esercizio tecnico dell’impianto stesso;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>14)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0019" REF.END="QE0019"/>pubblico<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0019" REF.START="QS0019"/>, una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della legislazione o prassi nazionale, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>15)</NO.P><TXT><QUOT.START CODE="00AB" ID="QS0020" REF.END="QE0020"/>pubblico interessato<QUOT.END CODE="00BB" ID="QE0020" REF.START="QS0020"/>, il pubblico che subisce o può subire gli effetti dell’adozione di una decisione relativa al rilascio o all’aggiornamento di un’autorizzazione o delle condizioni di autorizzazione, o che ha un interesse rispetto a tale decisione; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la difesa dell’ambiente e che soddisfano i requisiti di diritto nazionale si considerano portatrici di un siffatto interesse.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="003"><TI.ART>Articolo 3</TI.ART><STI.ART>Principi generali sottesi agli obblighi fondamentali del gestore</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="003.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA><P>Gli Stati membri prendono le disposizioni necessarie affinché le autorità competenti garantiscano che l’impianto sia gestito in modo che:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>siano adottate le opportune misure di prevenzione dell’inquinamento, applicando segnatamente le migliori tecniche disponibili;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>non si verifichino fenomeni di inquinamento significativi;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>sia evitata la produzione di rifiuti, a norma della direttiva 2006/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20060405">5 aprile 2006</DATE>, relativa ai rifiuti<NOTE NOTE.ID="E0012" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20060427" NO.OJ="114" PAGE.FIRST="9">GU L 114 del 27.4.2006, pag. 9</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>; in caso contrario, questi vengono recuperati o, ove ciò sia tecnicamente ed economicamente impossibile, vengono eliminati evitandone e riducendone l’impatto sull’ambiente;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>d)</NO.P><TXT>l’energia sia utilizzata in modo efficace;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>e)</NO.P><TXT>siano adottate le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>f)</NO.P><TXT>si provveda onde evitare qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività e il sito stesso venga ripristinato in maniera soddisfacente.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="003.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>L’osservanza del presente articolo è sufficientemente soddisfatta se gli Stati membri fanno in modo che le competenti autorità tengano conto dei principi generali di cui al paragrafo 1 nel definire le condizioni dell’autorizzazione.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="004"><TI.ART>Articolo 4</TI.ART><STI.ART>Autorizzazione di nuovi impianti</STI.ART><ALINEA>Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che nessun nuovo impianto funzioni senza autorizzazione, a norma della presente direttiva, fatte salve le eccezioni previste dalla direttiva 2001/80/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20011023">23 ottobre 2001</DATE>, concernente la limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione<NOTE NOTE.ID="E0013" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20011127" NO.OJ="309" PAGE.FIRST="1">GU L 309 del 27.11.2001, pag. 1</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2006/105/CE del Consiglio (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20061220" NO.OJ="363" PAGE.FIRST="368">GU L 363 del 20.12.2006, pag. 368</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="005"><TI.ART>Articolo 5</TI.ART><STI.ART>Condizioni di autorizzazione degli impianti esistenti</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="005.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le autorità competenti controllino, attraverso autorizzazioni rilasciate a norma degli articoli 6 e 8, ovvero, nei modi opportuni, mediante il riesame e, se del caso, l’aggiornamento delle prescrizioni, che entro il <DATE ISO="20071030">30 ottobre 2007</DATE> gli impianti esistenti funzionino secondo i requisiti di cui agli articoli 3, 7, 9, 10 e 13, all’articolo 14, lettere a) e b) ed all’articolo 15, paragrafo 2, fatte salve altre disposizioni comunitarie specifiche.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="005.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri adottano le misure necessarie per applicare le disposizioni degli articoli 1, 2, 11 e 12, dell’articolo 14, lettera c), dell’articolo 15, paragrafi 1 e 3, degli articoli 17 e 18, e dell’articolo 19, paragrafo 2, agli impianti esistenti a decorrere dal <DATE ISO="19991030">30 ottobre 1999</DATE>.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='13'?><ARTICLE IDENTIFIER="006"><TI.ART>Articolo 6</TI.ART><STI.ART>Domanda di autorizzazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="006.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA><P>Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché una domanda di autorizzazione presentata all’autorità competente precisi:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>l’impianto e le sue attività;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>le materie prime e secondarie, le altre sostanze e l’energia usate o prodotte dall’impianto;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>le fonti di emissione dell’impianto;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>d)</NO.P><TXT>lo stato del sito su cui l’impianto sorge;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>e)</NO.P><TXT>il tipo e l’entità delle emissioni prevedibili dell’impianto in ogni settore ambientale, identificando gli effetti significativi delle emissioni sull’ambiente;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>f)</NO.P><TXT>la tecnologia prevista e le altre tecniche per prevenire le emissioni dall’impianto oppure, qualora ciò non fosse possibile, per ridurle;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>g)</NO.P><TXT>ove necessario, le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall’impianto;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>h)</NO.P><TXT>le altre misure previste per ottemperare agli obblighi fondamentali del gestore a norma dell’articolo 3;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>i)</NO.P><TXT>le misure previste per controllare le emissioni nell’ambiente;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>j)</NO.P><TXT>in forma sommaria, le eventuali principali alternative prese in esame dal richiedente.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA><ALINEA>La domanda di autorizzazione contiene anche una sintesi non tecnica dei dati di cui alle lettere da a) a j).</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="006.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>I dati forniti a norma della direttiva 85/337/CEE, i rapporti di sicurezza elaborati a norma della direttiva 96/82/CE del Consiglio, del <DATE ISO="19961209">9 dicembre 1996</DATE>, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose<NOTE NOTE.ID="E0014" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19970114" NO.OJ="010" PAGE.FIRST="13">GU L 10 del 14.1.1997, pag. 13</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20031031" NO.OJ="284" PAGE.FIRST="1">GU L 284 del 31.10.2003, pag. 1</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>, nonché altre informazioni conformi a qualunque altra normativa, qualora soddisfino uno dei requisiti di cui al presente articolo, possono essere inclusi nella domanda di autorizzazione o essere a essa acclusi.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="007"><TI.ART>Articolo 7</TI.ART><STI.ART>Approccio integrato del rilascio dell’autorizzazione</STI.ART><ALINEA>Gli Stati membri adottano le misure necessarie per il pieno coordinamento della procedura e delle condizioni di autorizzazione ove siano coinvolte più autorità competenti, onde garantire un approccio effettivo integrato da parte di tutte le autorità competenti per questa procedura.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="008"><TI.ART>Articolo 8</TI.ART><STI.ART>Decisioni</STI.ART><ALINEA>Fatti salvi altri requisiti prescritti da disposizioni nazionali o comunitarie, l’autorità competente rilascia un’autorizzazione contenente condizioni che garantiscano la conformità dell’impianto ai requisiti previsti dalla presente direttiva oppure nega l��autorizzazione in caso di non conformità.</ALINEA><ALINEA>Ogni autorizzazione concessa o modificata deve specificare le modalità per la protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo di cui alla presente direttiva.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="009"><TI.ART>Articolo 9</TI.ART><STI.ART>Condizioni dell’autorizzazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="009.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri si accertano che l’autorizzazione includa tutte le misure necessarie per soddisfare le relative condizioni di cui agli articoli 3 e 10, al fine di conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso, attraverso una protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>In caso di nuovo impianto o di modifica sostanziale, cui si applichi l’articolo 4 della direttiva 85/337/CEE, le informazioni ottenute o le conclusioni raggiunte in base agli articoli 5, 6 e 7 di tale direttiva devono essere prese in considerazione per il rilascio dell’autorizzazione.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>L’autorizzazione deve stabilire valori limite per le sostanze inquinanti, in particolare per quelle elencate nell’allegato III, che l’impianto rischia di emettere in quantità significativa, tenendo conto della loro natura e della possibilità che l’inquinamento venga trasferito da un elemento ambientale all’altro (acqua, aria, suolo). Se necessario, l’autorizzazione contiene disposizioni per garantire la protezione del suolo e delle acque sotterranee, nonché per gestire i rifiuti prodotti dall’impianto. Se del caso, i valori limite di emissione possono essere integrati o sostituiti con altri parametri o con misure tecniche equivalenti.</ALINEA><?PAGE NO='14'?><ALINEA>Per gli impianti di cui al punto 6.6 dell’allegato I, i valori limite di emissione fissati in conformità delle disposizioni del presente paragrafo tengono conto delle modalità pratiche adatte a tali categorie di impianti.</ALINEA><ALINEA>Quando le emissioni di un gas a effetto serra provenienti da un impianto sono indicate nell’allegato I della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20031013">13 ottobre 2003</DATE>, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità<NOTE NOTE.ID="E0015" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20031025" NO.OJ="275" PAGE.FIRST="32">GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata dalla direttiva 2004/101/CE (<REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20041113" NO.OJ="338" PAGE.FIRST="18">GU L 338 del 13.11.2004, pag. 18</REF.DOC.OJ>).</P></NOTE>, in relazione a un’attività esercitata in un impianto del genere, l’autorizzazione stabilisce valori limite per le emissioni dirette di questo gas solo ove ciò risulti indispensabile per evitare un rilevante inquinamento locale.</ALINEA><ALINEA>Per le attività elencate nell’allegato I della direttiva 2003/87/CE gli Stati membri possono decidere di non imporre alcun requisito di efficienza energetica con riferimento alle unità di combustione o ad altre unità che emettono biossido di carbonio sul sito.</ALINEA><ALINEA>Se necessario, le autorità competenti modificano l’autorizzazione nei modi opportuni.</ALINEA><ALINEA>I commi terzo, quarto e quinto non si applicano agli impianti temporaneamente esclusi dal sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra nella Comunità, a norma dell’articolo 27 della direttiva 2003/87/CE.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>Fatto salvo l’articolo 10, i valori limite di emissione, i parametri e le misure tecniche equivalenti di cui al paragrafo 3 si basano sulle migliori tecniche disponibili, senza l’obbligo di utilizzare una tecnica o una tecnologia specifica, tenendo conto delle caratteristiche tecniche dell’impianto in questione, della sua ubicazione geografica e delle condizioni locali dell’ambiente. In tutti i casi, le condizioni di autorizzazione prevedono disposizioni per ridurre al minimo l’inquinamento su grande distanza o transfrontaliero e garantiscono un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.005"><NO.PARAG>5.</NO.PARAG><ALINEA>L’autorizzazione stabilisce gli opportuni requisiti di controllo degli scarichi, che specificano la metodologia e la frequenza di misurazione, nonché la relativa procedura di valutazione e l’obbligo di comunicare all’autorità competente i dati necessari per verificare la conformità alle condizioni di autorizzazione.</ALINEA><ALINEA>Per gli impianti di cui all’allegato I, punto 6.6, le misure previste nel presente paragrafo possono tener conto dei costi e benefici.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.006"><NO.PARAG>6.</NO.PARAG><ALINEA>L’autorizzazione stabilisce le misure relative a condizioni di esercizio diverse da quelle normali. Qualora sussistano rischi per l’ambiente, sono altresì tenuti nella debita considerazione l’avvio, le perdite, le disfunzioni, gli arresti temporanei e l’arresto definitivo dell’impianto.</ALINEA><ALINEA>L’autorizzazione può parimenti stabilire deroghe temporanee ai requisiti di cui al paragrafo 4, ove un piano di ammodernamento approvato dall’autorità competente garantisca il rispetto di detti requisiti entro un termine di sei mesi, e se il progetto permette di ridurre l’inquinamento.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.007"><NO.PARAG>7.</NO.PARAG><ALINEA>L’autorizzazione può stabilire altre condizioni specifiche ai fini della presente direttiva, giudicate opportune dallo Stato membro o dall’autorità competente.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="009.008"><NO.PARAG>8.</NO.PARAG><ALINEA>Fatto salvo l’obbligo di rispettare le disposizioni della presente direttiva nella procedura di autorizzazione, gli Stati membri possono stabilire determinati requisiti per talune categorie di impianti sotto forma di disposizioni generali vincolanti anziché sotto forma di condizioni per ogni singola autorizzazione, purché siano garantiti un approccio integrato e un corrispondente livello elevato di protezione complessiva dell’ambiente.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="010"><TI.ART>Articolo 10</TI.ART><STI.ART>Migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale</STI.ART><ALINEA>Qualora una norma di qualità ambientale richieda condizioni più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, l’autorizzazione prescrive misure supplementari particolari, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="011"><TI.ART>Articolo 11</TI.ART><STI.ART>Sviluppi nelle migliori tecniche disponibili</STI.ART><ALINEA>Gli Stati membri garantiscono che l’autorità competente si tenga aggiornata o sia informata sugli sviluppi nelle migliori tecniche disponibili.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="012"><TI.ART>Articolo 12</TI.ART><STI.ART>Modifica degli impianti da parte degli operatori</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="012.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri adottano gli opportuni provvedimenti affinché il gestore comunichi all’autorità competente qualsiasi progetto di modifica dell’impianto. Ove necessario, l’autorità competente aggiorna l’autorizzazione o le relative condizioni.</ALINEA></PARAG><?PAGE NO='15'?><PARAG IDENTIFIER="012.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri provvedono affinché nessuna modifica sostanziale di un impianto, progettata dal gestore, avvenga senza un’autorizzazione rilasciata conformemente alla presente direttiva. La domanda di autorizzazione e la decisione dell’autorità competente devono riferirsi alle parti dell’impianto e agli aspetti di cui all’articolo 6 che possono essere oggetto della modifica. Mutatis mutandis si applicano le pertinenti disposizioni dell’articolo 3, degli articoli da 6 a 10 e dell’articolo 15, paragrafi 1, 2 e 3.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="013"><TI.ART>Articolo 13</TI.ART><STI.ART>Verifica e aggiornamento delle condizioni di autorizzazione da parte dell’autorità competente</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="013.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le autorità competenti riesaminino periodicamente e aggiornino, se necessario, le condizioni dell’autorizzazione.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="013.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA><P>Al riesame si procede in ogni caso quando:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>l’inquinamento provocato dall’impianto è tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite d’emissione stabiliti dall’autorizzazione o l’inserimento di valori limite nuovi;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>le migliori tecniche disponibili hanno registrato sostanziali cambiamenti che consentono di ridurre notevolmente le emissioni senza imporre costi eccessivi;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>la sicurezza di esercizio del processo o dell’attività richiede l’impiego di altre tecniche;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>d)</NO.P><TXT>nuove disposizioni legislative comunitarie o dello Stato membro lo esigono.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="014"><TI.ART>Articolo 14</TI.ART><STI.ART>Rispetto delle condizioni dell’autorizzazione</STI.ART><ALINEA><P>Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché il gestore:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>rispetti, nel proprio impianto, le condizioni dell’autorizzazione;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>trasmetta regolarmente all’autorità competente i risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto, dando tempestiva comunicazione di inconvenienti o incidenti che comportino ripercussioni significative sull’ambiente;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>fornisca ai rappresentanti dell’autorità competente tutta l’assistenza necessaria per effettuare qualsiasi ispezione dell’impianto, prelevare campioni e raccogliere ogni informazione necessaria all’assolvimento dei loro compiti, a norma della presente direttiva.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="015"><TI.ART>Articolo 15</TI.ART><STI.ART>Accesso all’informazione e partecipazione del pubblico alla procedura di autorizzazione</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="015.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA><P>Gli Stati membri provvedono affinché al pubblico interessato vengano offerte tempestive ed effettive opportunità di partecipare alle procedure relative:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>al rilascio di un’autorizzazione per nuovi impianti;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>al rilascio di un’autorizzazione per modifiche sostanziali;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>c)</NO.P><TXT>all’aggiornamento di un’autorizzazione o delle condizioni di autorizzazione relative a un impianto, a norma dell’articolo 13, paragrafo 2, lettera a).</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA><ALINEA>Ai fini di tale partecipazione si applica la procedura stabilita nell’allegato V.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="015.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>I risultati del controllo sugli scarichi, richiesti dalle condizioni dell’autorizzazione di cui all’articolo 9 e in possesso dell’autorità competente, devono essere messi a disposizione anche del pubblico.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="015.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 si applicano nel rispetto delle restrizioni previste nell’articolo 4, paragrafi 1, 2 e 4 della direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del <DATE ISO="20030128">28 gennaio 2003</DATE>, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale<NOTE NOTE.ID="E0016" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="20030214" NO.OJ="041" PAGE.FIRST="26">GU L 41 del 14.2.2003, pag. 26</REF.DOC.OJ>.</P></NOTE>.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="015.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA><P>Non appena una decisione sia stata adottata, l’autorità competente informa il pubblico in base a procedure idonee e mette a disposizione del medesimo le informazioni seguenti:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>il contenuto della decisione, compresa una copia dell’autorizzazione e delle eventuali condizioni, nonché degli aggiornamenti successivi;</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>previo esame delle preoccupazioni e dei pareri espressi dal pubblico interessato, i motivi e le considerazioni su cui è basata la decisione, incluse le informazioni relative al processo di partecipazione del pubblico.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG></ARTICLE><?PAGE NO='16'?><ARTICLE IDENTIFIER="016"><TI.ART>Articolo 16</TI.ART><STI.ART>Accesso alla giustizia</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="016.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA><P>Gli Stati membri provvedono, nel quadro dell’ordinamento giuridico nazionale, affinché i membri del pubblico interessato abbiano accesso a una procedura di ricorso dinanzi a un organo giurisdizionale o a un altro organo indipendente e imparziale istituito dalla legge, per contestare la legittimità sostanziale o procedurale di decisioni, atti od omissioni soggetti alle disposizioni sulla partecipazione del pubblico stabilite dalla presente direttiva, qualora essi:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>vantino un interesse sufficiente; o</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>facciano valere la violazione di un diritto, nei casi in cui il diritto processuale amministrativo di uno Stato membro esiga tale presupposto.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="016.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri stabiliscono in quale fase sia possibile contestare le decisioni, gli atti o le omissioni.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="016.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri determinano ciò che costituisce interesse sufficiente e violazione di un diritto, compatibilmente con l’obiettivo di offrire al pubblico interessato un ampio accesso alla giustizia. A tal fine, l’interesse di qualsiasi organizzazione non governativa di difesa dell’ambiente, che soddisfi i requisiti stabiliti dal diritto nazionale è considerato sufficiente ai fini del paragrafo 1, lettera a).</ALINEA><ALINEA>Si considera inoltre che tali organizzazioni siano titolari di diritti suscettibili di violazione ai sensi del paragrafo 1, lettera b).</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="016.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>Le disposizioni del presente articolo non escludono la possibilità di avviare procedure di ricorso preliminare dinanzi all’autorità amministrativa e lasciano impregiudicato l’obbligo di esaurire le procedure di ricorso amministrativo prima di adire la giurisdizione, ove tale obbligo sia previsto dal diritto nazionale.</ALINEA><ALINEA>Queste procedure devono essere eque, tempestive e non eccessivamente onerose.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="016.005"><NO.PARAG>5.</NO.PARAG><ALINEA>Per rendere più efficaci le disposizioni del presente articolo, gli Stati membri provvedono a mettere a disposizione del pubblico informazioni pratiche sull’accesso alle procedure di ricorso amministrativo e giurisdizionale.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="017"><TI.ART>Articolo 17</TI.ART><STI.ART>Scambio di informazioni</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="017.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Ai fini di uno scambio di informazioni, gli Stati membri adottano le misure necessarie per trasmettere ogni tre anni alla Commissione, per la prima volta entro il <DATE ISO="20010430">30 aprile 2001</DATE>, i dati rappresentativi disponibili sui valori limite, per categorie di attività elencate nell’allegato I, precisando, se del caso, le migliori tecniche disponibili dalle quali essi sono stati desunti, in conformità segnatamente dell’articolo 9. Per le comunicazioni successive, tali informazioni sono integrate secondo le procedure previste dal paragrafo 3 del presente articolo.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="017.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>La Commissione organizza lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e le industrie interessate sulle migliori tecniche disponibili, sulle relative prescrizioni in materia di controllo e sui relativi sviluppi.</ALINEA><ALINEA>Ogni tre anni la Commissione pubblica i risultati degli scambi di informazioni.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="017.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Ogni tre anni e per la prima volta per il periodo dal <DATE ISO="19991030">30 ottobre 1999</DATE> al <DATE ISO="20021030">30 ottobre 2002</DATE> compreso, gli Stati membri comunicano alla Commissione informazioni sull’applicazione della presente direttiva nel contesto di una relazione. Tale relazione è elaborata sulla base di un questionario o di uno schema elaborato dalla Commissione secondo la procedura di cui all’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 91/692/CEE del Consiglio, del <DATE ISO="19911223">23 dicembre 1991</DATE>, per la standardizzazione e la razionalizzazione delle relazioni relative all’attuazione di talune direttive concernenti l’ambiente<NOTE NOTE.ID="E0017" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19911231" NO.OJ="377" PAGE.FIRST="48">GU L 377 del 31.12.1991, pag. 48</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata dal regolamento (CE) n. 1882/2003.</P></NOTE>. Il questionario o lo schema sono inviati agli Stati membri sei mesi prima dell’inizio del periodo contemplato dalla relazione. La relazione è presentata alla Commissione entro nove mesi dalla fine del periodo di tre anni da essa contemplato.</ALINEA><ALINEA>La Commissione pubblica una relazione comunitaria sull’applicazione della direttiva entro nove mesi dalla ricezione delle relazioni degli Stati membri.</ALINEA><ALINEA>La Commissione presenta la relazione comunitaria al Parlamento europeo e al Consiglio, corredata di eventuali proposte.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="017.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri istituiscono o designano la o le autorità preposte allo scambio di informazioni di cui ai paragrafi 1, 2 e 3, e ne informano la Commissione.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="018"><TI.ART>Articolo 18</TI.ART><STI.ART>Effetti transfrontalieri</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="018.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Qualora uno Stato membro constati che il funzionamento di un impianto può sortire effetti alquanto negativi sull’ambiente di un altro Stato membro, oppure qualora uno Stato membro che potrebbe subire tali effetti significativi presenti domanda in tal senso, lo Stato membro in cui è stata richiesta l’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4 o dell’articolo 12, paragrafo 2, comunica all’altro Stato membro le eventuali informazioni che devono essere fornite o rese disponibili ai sensi dell’allegato V, nel momento stesso in cui le mette a disposizione dei propri cittadini. Tali informazioni servono da base per le consultazioni necessarie nel quadro dei rapporti bilaterali tra i due Stati membri, secondo il principio della reciprocità e della parità di trattamento.</ALINEA></PARAG><?PAGE NO='17'?><PARAG IDENTIFIER="018.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Gli Stati membri provvedono, nel quadro dei loro rapporti bilaterali, affinché nei casi di cui al paragrafo 1 le richieste di autorizzazione siano accessibili anche ai cittadini dello Stato membro che potrebbe subire delle ripercussioni per un periodo di tempo adeguato, atto a consentire una presa di posizione prima della decisione dell’autorità competente.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="018.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Gli esiti delle consultazioni condotte ai sensi dei paragrafi 1 e 2 devono essere presi in considerazione dall’autorità competente nel momento in cui decide sulla richiesta.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="018.004"><NO.PARAG>4.</NO.PARAG><ALINEA>L’autorità competente informa ogni Stato membro consultato, ai sensi del paragrafo 1, in merito alla decisione adottata riguardo alla richiesta e gli trasmette le informazioni di cui all’articolo 15, paragrafo 4. Tale Stato membro adotta le misure necessarie affinché le suddette informazioni siano rese disponibili nei modi opportuni al pubblico interessato sul proprio territorio.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="019"><TI.ART>Articolo 19</TI.ART><STI.ART>Valori limite di emissione comunitari</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="019.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA><P>Ove sia stata riscontrata la necessità di un’azione comunitaria, segnatamente sulla scorta dello scambio di informazioni di cui all’articolo 17, il Parlamento europeo e il Consiglio, su proposta della Commissione, stabiliscono, secondo le procedure previste dal trattato, valori limite di emissione per:</P><LIST TYPE="alpha"><ITEM><NP><NO.P>a)</NO.P><TXT>le categorie di impianti di cui all’allegato I, fatta eccezione per le discariche di cui ai punti 5.1 e 5.4 di tale allegato; e</TXT></NP></ITEM><ITEM><NP><NO.P>b)</NO.P><TXT>le sostanze inquinanti di cui all’allegato III.</TXT></NP></ITEM></LIST></ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="019.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>In mancanza di valori limite di emissione comunitari, definiti in applicazione della presente direttiva, agli impianti di cui all’allegato I si applicano i pertinenti valori limite di emissione minimi fissati nelle direttive elencate nell’allegato II e in altre regolamentazioni comunitarie.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="019.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>Fatti salvi i requisiti stabiliti dalla presente direttiva, le prescrizioni tecniche applicabili alle discariche di cui ai punti 5.1 e 5.4 dell’allegato I sono state fissate nella direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del <DATE ISO="19990426">26 aprile 1999</DATE>, relativa alle discariche di rifiuti<NOTE NOTE.ID="E0018" NUMBERING="ARAB" TYPE="FOOTNOTE"><P><REF.DOC.OJ COLL="L" DATE.PUB="19990716" NO.OJ="182" PAGE.FIRST="1">GU L 182 del 16.7.1999, pag. 1</REF.DOC.OJ>. Direttiva modificata dal regolamento (CE) n. 1882/2003.</P></NOTE>.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="020"><TI.ART>Articolo 20</TI.ART><STI.ART>Disposizioni transitorie</STI.ART><PARAG IDENTIFIER="020.001"><NO.PARAG>1.</NO.PARAG><ALINEA>Fatte salve le eccezioni previste dalla direttiva 2001/80/CE, le disposizioni della direttiva 84/360/CEE e le disposizioni degli articoli 4 e 5, dell’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 2006/11/CE, nonché le pertinenti disposizioni relative al regime di autorizzazioni contenute nelle direttive elencate nell’allegato II si applicano agli impianti esistenti interessati dalle attività di cui all’allegato I sino a quando le autorità competenti non abbiano adottato le misure necessarie di cui all’articolo 5 della presente direttiva.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="020.002"><NO.PARAG>2.</NO.PARAG><ALINEA>Le pertinenti disposizioni relative al regime di autorizzazioni contenute nelle direttive elencate nell’allegato II non si applicano, per le attività elencate nell’allegato I, agli impianti che sono impianti non esistenti ai sensi dell’articolo 2, punto 4.</ALINEA></PARAG><PARAG IDENTIFIER="020.003"><NO.PARAG>3.</NO.PARAG><ALINEA>La direttiva 84/360/CEE è abrogata con decorrenza <DATE ISO="20071030">30 ottobre 2007</DATE>.</ALINEA><ALINEA>Su proposta della Commissione e per quanto necessario, il Consiglio o il Parlamento europeo e il Consiglio modificano le pertinenti disposizioni delle direttive elencate nell’allegato II, per adeguarle alle prescrizioni della presente direttiva, entro il <DATE ISO="20071030">30 ottobre 2007</DATE>.</ALINEA></PARAG></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="021"><TI.ART>Articolo 21</TI.ART><STI.ART>Comunicazione</STI.ART><ALINEA>Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="022"><TI.ART>Articolo 22</TI.ART><STI.ART>Abrogazione</STI.ART><ALINEA>La direttiva 96/61/CE, modificata dagli atti di cui all’allegato VI, parte A, è abrogata, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto nazionale delle direttive di cui all’allegato VI, parte B.</ALINEA><?PAGE NO='18'?><ALINEA>I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e si leggono secondo la tavola di concordanza dell’allegato VII.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="023"><TI.ART>Articolo 23</TI.ART><STI.ART>Entrata in vigore</STI.ART><ALINEA>La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella <HT TYPE="ITALIC">Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</HT>.</ALINEA></ARTICLE><ARTICLE IDENTIFIER="024"><TI.ART>Articolo 24</TI.ART><STI.ART>Destinatari</STI.ART><ALINEA>Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.</ALINEA></ARTICLE></ENACTING.TERMS><FINAL><SIGNATURE><PL.DATE><P>Fatto a Strasburgo, addì <DATE ISO="20080115">15 gennaio 2008</DATE>.</P></PL.DATE><SIGNATORY><P><HT TYPE="ITALIC">Per il Parlamento europeo</HT></P><P><HT TYPE="ITALIC">Il presidente</HT></P><P>H.-G. <HT TYPE="UC">Pöttering</HT></P></SIGNATORY><SIGNATORY><P><HT TYPE="ITALIC">Per il Consiglio</HT></P><P><HT TYPE="ITALIC">Il presidente</HT></P><P>J. <HT TYPE="UC">Lenarčič</HT></P></SIGNATORY></SIGNATURE></FINAL></ACT>
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<nakn:text>ha disposto (con l'art. 1, comma 5) la modifica dell'art. 5.</nakn:text>
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<eli:title xml:lang="it">Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. (18G00006) </eli:title>
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|
133 |
+
<preface>
|
134 |
+
<p>
|
135 |
+
<docType>LEGGE</docType>
|
136 |
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<docDate date="2017-12-22">22 dicembre 2017</docDate>
|
137 |
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<docNumber>219</docNumber>
|
138 |
+
<docTitle>Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. (18G00006)
|
139 |
+
</docTitle>
|
140 |
+
</p>
|
141 |
+
<p>
|
142 |
+
<authorialNote eId="atn1" placement="bottom">
|
143 |
+
<p>Entrata in vigore del provvedimento: 31/01/2018</p>
|
144 |
+
</authorialNote>
|
145 |
+
</p>
|
146 |
+
</preface>
|
147 |
+
<preamble>
|
148 |
+
<formula name="formulaInizialePreambolo">
|
149 |
+
<p>IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA</p>
|
150 |
+
</formula>
|
151 |
+
<formula name="formulaFinalePreambolo">
|
152 |
+
<p>Promulga la seguente legge:</p>
|
153 |
+
</formula>
|
154 |
+
</preamble>
|
155 |
+
<body>
|
156 |
+
<article eId="art_1">
|
157 |
+
<num>Art. 1.</num>
|
158 |
+
<heading> Consenso informato</heading>
|
159 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1">
|
160 |
+
<num>1.</num>
|
161 |
+
<content>
|
162 |
+
<p>La presente legge, nel rispetto dei principi di cui agli <ref eId="content__ref_1" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_2">articoli 2</ref>, <ref eId="content__ref_2" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_13">13</ref> e <ref eId="content__ref_3" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_32">32 della Costituzione</ref> e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignita' e all'autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario puo' essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.
|
163 |
+
</p>
|
164 |
+
</content>
|
165 |
+
</paragraph>
|
166 |
+
<paragraph eId="art_1__para_2">
|
167 |
+
<num>2.</num>
|
168 |
+
<content>
|
169 |
+
<p>E' promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico che si basa sul consenso informato nel quale si incontrano l'autonomia decisionale del paziente e la competenza, l'autonomia professionale e la responsabilita' del medico.
|
170 |
+
Contribuiscono alla relazione di cura, in base alle rispettive competenze, gli esercenti una professione sanitaria che compongono l'equipe sanitaria. In tale relazione sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di fiducia del paziente medesimo.
|
171 |
+
</p>
|
172 |
+
</content>
|
173 |
+
</paragraph>
|
174 |
+
<paragraph eId="art_1__para_3">
|
175 |
+
<num>3.</num>
|
176 |
+
<content>
|
177 |
+
<p>Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonche' riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi. Puo' rifiutare in tutto o in parte di ricevere le informazioni ovvero indicare i familiari o una persona di sua fiducia incaricati di riceverle e di esprimere il consenso in sua vece se il paziente lo vuole. Il rifiuto o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
|
178 |
+
</p>
|
179 |
+
</content>
|
180 |
+
</paragraph>
|
181 |
+
<paragraph eId="art_1__para_4">
|
182 |
+
<num>4.</num>
|
183 |
+
<content>
|
184 |
+
<p>Il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti piu' consoni alle condizioni del paziente, e' documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilita', attraverso dispositivi che le consentano di comunicare.
|
185 |
+
Il consenso informato, in qualunque forma espresso, e' inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
|
186 |
+
</p>
|
187 |
+
</content>
|
188 |
+
</paragraph>
|
189 |
+
<paragraph eId="art_1__para_5">
|
190 |
+
<num>5.</num>
|
191 |
+
<content>
|
192 |
+
<p>Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, con le stesse forme di cui al comma 4, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso. Ha, inoltre, il diritto di revocare in qualsiasi momento, con le stesse forme di cui al comma 4, il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l'interruzione del trattamento. Ai fini della presente legge, sono considerati trattamenti sanitari la nutrizione artificiale e l'idratazione artificiale, in quanto somministrazione, su prescrizione medica, di nutrienti mediante dispositivi medici.
|
193 |
+
Qualora il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto di trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico prospetta al paziente e, se questi acconsente, ai suoi familiari, le conseguenze di tale decisione e le possibili alternative e promuove ogni azione di sostegno al paziente medesimo, anche avvalendosi dei servizi di assistenza psicologica. Ferma restando la possibilita' per il paziente di modificare la propria volonta', l'accettazione, la revoca e il rifiuto sono annotati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
|
194 |
+
</p>
|
195 |
+
</content>
|
196 |
+
</paragraph>
|
197 |
+
<paragraph eId="art_1__para_6">
|
198 |
+
<num>6.</num>
|
199 |
+
<content>
|
200 |
+
<p>Il medico e' tenuto a rispettare la volonta' espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di cio', e' esente da responsabilita' civile o penale. Il paziente non puo' esigere trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali; a fronte di tali richieste, il medico non ha obblighi professionali.
|
201 |
+
</p>
|
202 |
+
</content>
|
203 |
+
</paragraph>
|
204 |
+
<paragraph eId="art_1__para_7">
|
205 |
+
<num>7.</num>
|
206 |
+
<content>
|
207 |
+
<p>Nelle situazioni di emergenza o di urgenza il medico e i componenti dell'equipe sanitaria assicurano le cure necessarie, nel rispetto della volonta' del paziente ove le sue condizioni cliniche e le circostanze consentano di recepirla.
|
208 |
+
</p>
|
209 |
+
</content>
|
210 |
+
</paragraph>
|
211 |
+
<paragraph eId="art_1__para_8">
|
212 |
+
<num>8.</num>
|
213 |
+
<content>
|
214 |
+
<p>Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura.
|
215 |
+
</p>
|
216 |
+
</content>
|
217 |
+
</paragraph>
|
218 |
+
<paragraph eId="art_1__para_9">
|
219 |
+
<num>9.</num>
|
220 |
+
<content>
|
221 |
+
<p>Ogni struttura sanitaria pubblica o privata garantisce con proprie modalita' organizzative la piena e corretta attuazione dei principi di cui alla presente legge, assicurando l'informazione necessaria ai pazienti e l'adeguata formazione del personale.
|
222 |
+
</p>
|
223 |
+
</content>
|
224 |
+
</paragraph>
|
225 |
+
<paragraph eId="art_1__para_10">
|
226 |
+
<num>10.</num>
|
227 |
+
<content>
|
228 |
+
<p>La formazione iniziale e continua dei medici e degli altri esercenti le professioni sanitarie comprende la formazione in materia di relazione e di comunicazione con il paziente, di terapia del dolore e di cure palliative.
|
229 |
+
</p>
|
230 |
+
</content>
|
231 |
+
</paragraph>
|
232 |
+
<paragraph eId="art_1__para_11">
|
233 |
+
<num>11.</num>
|
234 |
+
<content>
|
235 |
+
<p>E' fatta salva l'applicazione delle norme speciali che disciplinano l'acquisizione del consenso informato per determinati atti o trattamenti sanitari.
|
236 |
+
</p>
|
237 |
+
</content>
|
238 |
+
</paragraph>
|
239 |
+
<section>
|
240 |
+
<content>
|
241 |
+
<p>
|
242 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_1" placement="bottom">
|
243 |
+
<p> N O T E
|
244 |
+
|
245 |
+
Avvertenza:
|
246 |
+
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con <ref eId="content__ref_4" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1985-12-28/1092/!main">decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092</ref>, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
|
247 |
+
|
248 |
+
Note all'art. 1:
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249 |
+
- Si riporta il testo degli <ref eId="content__ref_5" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_2">articoli 2</ref>, <ref eId="content__ref_6" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_13">13</ref> e <ref eId="content__ref_7" href="/akn/it/act/costituzione/stato/1947-12-27/const/!main#art_32">32 della Costituzione</ref>:
|
250 |
+
"Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita', e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta' politica, economica e sociale."
|
251 |
+
"Art. 13. La liberta' personale e' inviolabile.
|
252 |
+
Non e' ammessa forma alcuna di detenzione di ispezione o perquisizione personale, ne' qualsiasi altra restrizione della liberta' personale, se non per atto motivato dall'Autorita' giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
|
253 |
+
In casi eccezionali di necessita' ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorita' di Pubblica sicurezza puo' adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorita' giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
|
254 |
+
E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di liberta'.
|
255 |
+
- La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva."
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256 |
+
"Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti.
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257 |
+
Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.".
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258 |
+
- Si riporta il testo degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea:
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259 |
+
«Art. 1 (Dignita' umana). - 1. La dignita' umana e' inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
|
260 |
+
«Art. 2 (Diritto alla vita). - 1. Ogni persona ha diritto alla vita.
|
261 |
+
2. Nessuno puo' essere condannato alla pena di morte, ne' giustiziato.
|
262 |
+
Art. 3 (Diritto all'integrita' della persona). - 1.
|
263 |
+
Ogni persona ha diritto alla propria integrita' fisica e psichica.
|
264 |
+
2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:
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265 |
+
a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalita' definite dalla legge;
|
266 |
+
b) il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone;
|
267 |
+
c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro;
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268 |
+
d) il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.».
|
269 |
+
</p>
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270 |
+
</authorialNote>
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271 |
+
</p>
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272 |
+
</content>
|
273 |
+
</section>
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274 |
+
</article>
|
275 |
+
<article eId="art_2">
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276 |
+
<num>Art. 2.</num>
|
277 |
+
<heading/>
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278 |
+
<paragraph>
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279 |
+
<content>
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280 |
+
<p>
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281 |
+
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282 |
+
Terapia del dolore, divieto di ostinazione irragionevole nelle cure e dignita' nella fase finale della vita
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283 |
+
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284 |
+
</p>
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285 |
+
</content>
|
286 |
+
</paragraph>
|
287 |
+
<paragraph eId="art_2__para_1">
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288 |
+
<num>1.</num>
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289 |
+
<content>
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290 |
+
<p>Il medico, avvalendosi di mezzi appropriati allo stato del paziente, deve adoperarsi per alleviarne le sofferenze, anche in caso di rifiuto o di revoca del consenso al trattamento sanitario indicato dal medico. A tal fine, e' sempre garantita un'appropriata terapia del dolore, con il coinvolgimento del medico di medicina generale e l'erogazione delle cure palliative di cui alla <ref eId="content__ref_8" href="/akn/it/act/legge/stato/2010-03-15/38/!main">legge 15 marzo 2010, n. 38</ref>.
|
291 |
+
</p>
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292 |
+
</content>
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293 |
+
</paragraph>
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294 |
+
<paragraph eId="art_2__para_2">
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295 |
+
<num>2.</num>
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296 |
+
<content>
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297 |
+
<p>Nei casi di paziente con prognosi infausta a breve termine o di imminenza di morte, il medico deve astenersi da ogni ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e dal ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati. In presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari, il medico puo' ricorrere alla sedazione palliativa profonda continua in associazione con la terapia del dolore, con il consenso del paziente.
|
298 |
+
</p>
|
299 |
+
</content>
|
300 |
+
</paragraph>
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301 |
+
<paragraph eId="art_2__para_3">
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302 |
+
<num>3.</num>
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303 |
+
<content>
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304 |
+
<p>Il ricorso alla sedazione palliativa profonda continua o il rifiuto della stessa sono motivati e sono annotati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
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305 |
+
</p>
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306 |
+
</content>
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307 |
+
</paragraph>
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308 |
+
<section>
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309 |
+
<content>
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310 |
+
<p>
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311 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_2" placement="bottom">
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312 |
+
<p> Note all'<ref eId="content__ref_9" href="/akn/it/act/legge/stato/2010-03-15/38/!main#art_2">art. 2:
|
313 |
+
- La legge 15 marzo 2010, n. 38</ref>, reca "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore".
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314 |
+
</p>
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315 |
+
</authorialNote>
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316 |
+
</p>
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317 |
+
</content>
|
318 |
+
</section>
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319 |
+
</article>
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320 |
+
<article eId="art_3">
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321 |
+
<num>Art. 3.</num>
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322 |
+
<heading> Minori e incapaci</heading>
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323 |
+
<paragraph eId="art_3__para_1">
|
324 |
+
<num>1.</num>
|
325 |
+
<content>
|
326 |
+
<p>La persona minore di eta' o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacita' di comprensione e di decisione, nel rispetto dei diritti di cui all'articolo 1, comma 1.
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327 |
+
Deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacita' per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volonta'.
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328 |
+
</p>
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329 |
+
</content>
|
330 |
+
</paragraph>
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331 |
+
<paragraph eId="art_3__para_2">
|
332 |
+
<num>2.</num>
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333 |
+
<content>
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334 |
+
<p>Il consenso informato al trattamento sanitario del minore e' espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilita' genitoriale o dal tutore tenendo conto della volonta' della persona minore, in relazione alla sua eta' e al suo grado di maturita', e avendo come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita del minore nel pieno rispetto della sua dignita'.
|
335 |
+
</p>
|
336 |
+
</content>
|
337 |
+
</paragraph>
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338 |
+
<paragraph eId="art_3__para_3">
|
339 |
+
<num>3.</num>
|
340 |
+
<content>
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341 |
+
<p>Il consenso informato della persona interdetta ai sensi dell'<ref eId="content__ref_10" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_414">articolo 414 del codice civile</ref> e' espresso o rifiutato dal tutore, sentito l'interdetto ove possibile, avendo come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita della persona nel pieno rispetto della sua dignita'.
|
342 |
+
</p>
|
343 |
+
</content>
|
344 |
+
</paragraph>
|
345 |
+
<paragraph eId="art_3__para_4">
|
346 |
+
<num>4.</num>
|
347 |
+
<content>
|
348 |
+
<p>Il consenso informato della persona inabilitata e' espresso dalla medesima persona inabilitata. Nel caso in cui sia stato nominato un amministratore di sostegno la cui nomina preveda l'assistenza necessaria o la rappresentanza esclusiva in ambito sanitario, il consenso informato e' espresso o rifiutato anche dall'amministratore di sostegno ovvero solo da quest'ultimo, tenendo conto della volonta' del beneficiario, in relazione al suo grado di capacita' di intendere e di volere.
|
349 |
+
</p>
|
350 |
+
</content>
|
351 |
+
</paragraph>
|
352 |
+
<paragraph eId="art_3__para_5">
|
353 |
+
<num>5.</num>
|
354 |
+
<content>
|
355 |
+
<p>Nel caso in cui il rappresentante legale della persona interdetta o inabilitata oppure l'amministratore di sostegno, in assenza delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) di cui all'articolo 4, o il rappresentante legale della persona minore rifiuti le cure proposte e il medico ritenga invece che queste siano appropriate e necessarie, la decisione e' rimessa al giudice tutelare su ricorso del rappresentante legale della persona interessata o dei soggetti di cui agli <ref eId="content__ref_11" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_406">articoli 406 e seguenti del codice civile</ref> o del medico o del rappresentante legale della struttura sanitaria.
|
356 |
+
</p>
|
357 |
+
</content>
|
358 |
+
</paragraph>
|
359 |
+
<section>
|
360 |
+
<content>
|
361 |
+
<p>
|
362 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_3" placement="bottom">
|
363 |
+
<p> Note all'art. 3:
|
364 |
+
- Si riporta il testo dell'<ref eId="content__ref_12" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_414">art. 414 del codice civile</ref>:
|
365 |
+
"Art. 414. Persone che possono essere interdette.
|
366 |
+
Il maggiore di eta' e il minore emancipato, i quali si trovano in condizioni di abituale infermita' di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono interdetti quando cio' e' necessario per assicurare la loro adeguata protezione.".
|
367 |
+
- Si riporta il testo degli <ref eId="content__ref_13" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_406">articoli 406 e seguenti del codice civile</ref>:
|
368 |
+
"406. Soggetti.
|
369 |
+
Il ricorso per l'istituzione dell'amministrazione di sostegno puo' essere proposto dallo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato, ovvero da uno dei soggetti indicati nell'art. 417.
|
370 |
+
Se il ricorso concerne persona interdetta o inabilitata il medesimo e' presentato congiuntamente all'istanza di revoca dell'interdizione o dell'inabilitazione davanti al giudice competente per quest'ultima.
|
371 |
+
I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e assistenza della persona, ove a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l'apertura del procedimento di amministrazione di sostegno, sono tenuti a proporre al giudice tutelare il ricorso di cui all'art. 407 o a fornirne comunque notizia al pubblico ministero.
|
372 |
+
(Omissis).
|
373 |
+
417. Istanza d'interdizione o di inabilitazione.
|
374 |
+
L'interdizione o l'inabilitazione possono essere promosse dalle persone indicate negli articoli 414 e 415, dal coniuge, dalla persona stabilmente convivente, dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore o curatore ovvero dal pubblico ministero.
|
375 |
+
Se l'interdicendo o l'inabilitando si trova sotto la responsabilita' genitoriale o ha per curatore uno dei genitori, l'interdizione o l'inabilitazione non puo' essere promossa che su istanza del genitore medesimo o del pubblico ministero.".
|
376 |
+
Il Capo I del Titolo XII del libro I del <ref eId="content__ref_14" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main">codice civile</ref> e' stato introdotto dalla <ref eId="content__ref_15" href="/akn/it/act/legge/stato/2004-01-09/6/!main">legge 9 gennaio 2004, n. 6</ref>, relativa all'istituzione dell'amministrazione di sostegno e modifica degli <ref eId="content__ref_16" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_388">articoli 388</ref>, <ref eId="content__ref_17" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_414">414</ref>, <ref eId="content__ref_18" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_417">417</ref>, <ref eId="content__ref_19" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_418">418</ref>, <ref eId="content__ref_20" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_424">424</ref>, <ref eId="content__ref_21" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_426">426</ref>, <ref eId="content__ref_22" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_427">427</ref> e <ref eId="content__ref_23" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main#art_429">429 del codice civile</ref> in materia di interdizioni e di inabilitazione, nonche' relative norme di attuazione, di coordinamento e finali.
|
377 |
+
</p>
|
378 |
+
</authorialNote>
|
379 |
+
</p>
|
380 |
+
</content>
|
381 |
+
</section>
|
382 |
+
</article>
|
383 |
+
<article eId="art_4">
|
384 |
+
<num>Art. 4.</num>
|
385 |
+
<heading> Disposizioni anticipate di trattamento</heading>
|
386 |
+
<paragraph eId="art_4__para_1">
|
387 |
+
<num>1.</num>
|
388 |
+
<content>
|
389 |
+
<p>Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un'eventuale futura incapacita' di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, puo', attraverso le DAT, esprimere le proprie volonta' in materia di trattamenti sanitari, nonche' il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Indica altresi' una persona di sua fiducia, di seguito denominata «fiduciario», che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
|
390 |
+
</p>
|
391 |
+
</content>
|
392 |
+
</paragraph>
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393 |
+
<paragraph eId="art_4__para_2">
|
394 |
+
<num>2.</num>
|
395 |
+
<content>
|
396 |
+
<p>Il fiduciario deve essere una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere. L'accettazione della nomina da parte del fiduciario avviene attraverso la sottoscrizione delle DAT o con atto successivo, che e' allegato alle DAT. Al fiduciario e' rilasciata una copia delle DAT. Il fiduciario puo' rinunciare alla nomina con atto scritto, che e' comunicato al disponente.
|
397 |
+
</p>
|
398 |
+
</content>
|
399 |
+
</paragraph>
|
400 |
+
<paragraph eId="art_4__para_3">
|
401 |
+
<num>3.</num>
|
402 |
+
<content>
|
403 |
+
<p>L'incarico del fiduciario puo' essere revocato dal disponente in qualsiasi momento, con le stesse modalita' previste per la nomina e senza obbligo di motivazione.
|
404 |
+
</p>
|
405 |
+
</content>
|
406 |
+
</paragraph>
|
407 |
+
<paragraph eId="art_4__para_4">
|
408 |
+
<num>4.</num>
|
409 |
+
<content>
|
410 |
+
<p>Nel caso in cui le DAT non contengano l'indicazione del fiduciario o questi vi abbia rinunciato o sia deceduto o sia divenuto incapace, le DAT mantengono efficacia in merito alle volonta' del disponente. In caso di necessita', il giudice tutelare provvede alla nomina di un amministratore di sostegno, ai sensi del capo I del titolo XII del libro I del <ref eId="content__ref_24" href="/akn/it/act/codice.civile/stato/1942-03-16/262/!main">codice civile</ref>.
|
411 |
+
</p>
|
412 |
+
</content>
|
413 |
+
</paragraph>
|
414 |
+
<paragraph eId="art_4__para_5">
|
415 |
+
<num>5.</num>
|
416 |
+
<content>
|
417 |
+
<p>Fermo restando quanto previsto dal comma 6 dell'articolo 1, il medico e' tenuto al rispetto delle DAT, le quali possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico stesso, in accordo con il fiduciario, qualora esse appaiano palesemente incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente ovvero sussistano terapie non prevedibili all'atto della sottoscrizione, capaci di offrire concrete possibilita' di miglioramento delle condizioni di vita. Nel caso di conflitto tra il fiduciario e il medico, si procede ai sensi del comma 5, dell'articolo 3.
|
418 |
+
</p>
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419 |
+
</content>
|
420 |
+
</paragraph>
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421 |
+
<paragraph eId="art_4__para_6">
|
422 |
+
<num>6.</num>
|
423 |
+
<content>
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424 |
+
<p>Le DAT devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata ovvero per scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l'ufficio dello stato civile del comune di residenza del disponente medesimo, che provvede all'annotazione in apposito registro, ove istituito, oppure presso le strutture sanitarie, qualora ricorrano i presupposti di cui al comma</p>
|
425 |
+
</content>
|
426 |
+
</paragraph>
|
427 |
+
<paragraph eId="art_4__para_7">
|
428 |
+
<num>7.</num>
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429 |
+
<content>
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430 |
+
<p>Sono esenti dall'obbligo di registrazione, dall'imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, le DAT possono essere espresse attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilita' di comunicare. Con le medesime forme esse sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. Nei casi in cui ragioni di emergenza e urgenza impedissero di procedere alla revoca delle DAT con le forme previste dai periodi precedenti, queste possono essere revocate con dichiarazione verbale raccolta o videoregistrata da un medico, con l'assistenza di due testimoni.
|
431 |
+
7. Le regioni che adottano modalita' telematiche di gestione della cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico o altre modalita' informatiche di gestione dei dati del singolo iscritto al Servizio sanitario nazionale possono, con proprio atto, regolamentare la raccolta di copia delle DAT, compresa l'indicazione del fiduciario, e il loro inserimento nella banca dati, lasciando comunque al firmatario la liberta' di scegliere se darne copia o indicare dove esse siano reperibili.
|
432 |
+
</p>
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433 |
+
</content>
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434 |
+
</paragraph>
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435 |
+
<paragraph eId="art_4__para_8">
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436 |
+
<num>8.</num>
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437 |
+
<content>
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438 |
+
<p>Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero della salute, le regioni e le aziende sanitarie provvedono a informare della possibilita' di redigere le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i rispettivi siti internet.
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439 |
+
</p>
|
440 |
+
</content>
|
441 |
+
</paragraph>
|
442 |
+
</article>
|
443 |
+
<article eId="art_5">
|
444 |
+
<num>Art. 5.</num>
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445 |
+
<heading> Pianificazione condivisa delle cure</heading>
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446 |
+
<paragraph eId="art_5__para_1">
|
447 |
+
<num>1.</num>
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448 |
+
<content>
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449 |
+
<p>Nella relazione tra paziente e medico di cui all'articolo 1, comma 2, rispetto all'evolversi delle conseguenze di una patologia cronica e invalidante o caratterizzata da inarrestabile evoluzione con prognosi infausta, puo' essere realizzata una pianificazione delle cure condivisa tra il paziente e il medico, alla quale il medico e l'equipe sanitaria sono tenuti ad attenersi qualora il paziente venga a trovarsi nella condizione di non poter esprimere il proprio consenso o in una condizione di incapacita'.
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450 |
+
</p>
|
451 |
+
</content>
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452 |
+
</paragraph>
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453 |
+
<paragraph eId="art_5__para_2">
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454 |
+
<num>2.</num>
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455 |
+
<content>
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456 |
+
<p>Il paziente e, con il suo consenso, i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di sua fiducia sono adeguatamente informati, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, in particolare sul possibile evolversi della patologia in atto, su quanto il paziente puo' realisticamente attendersi in termini di qualita' della vita, sulle possibilita' cliniche di intervenire e sulle cure palliative.
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457 |
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</p>
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458 |
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</content>
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<paragraph eId="art_5__para_3">
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461 |
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<num>3.</num>
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<content>
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<p>Il paziente esprime il proprio consenso rispetto a quanto proposto dal medico ai sensi del comma 2 e i propri intendimenti per il futuro, compresa l'eventuale indicazione di un fiduciario.
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</p>
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</paragraph>
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<paragraph eId="art_5__para_4">
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<num>4.</num>
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<content>
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<p>Il consenso del paziente e l'eventuale indicazione di un fiduciario, di cui al comma 3, sono espressi in forma scritta ovvero, nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, attraverso video-registrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilita' di comunicare, e sono inseriti nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico. La pianificazione delle cure puo' essere aggiornata al progressivo evolversi della malattia, su richiesta del paziente o su suggerimento del medico.
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</p>
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</content>
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</paragraph>
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<paragraph eId="art_5__para_5">
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475 |
+
<num>5.</num>
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<content>
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<p>Per quanto riguarda gli aspetti non espressamente disciplinati dal presente articolo si applicano le disposizioni dell'articolo 4. </p>
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</content>
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</paragraph>
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</article>
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<article eId="art_6">
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482 |
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<num>Art. 6.</num>
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<heading> Norma transitoria</heading>
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484 |
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<paragraph eId="art_6__para_1">
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485 |
+
<num>1.</num>
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486 |
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<content>
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487 |
+
<p>Ai documenti atti ad esprimere le volonta' del disponente in merito ai trattamenti sanitari, depositati presso il comune di residenza o presso un notaio prima della data di entrata in vigore della presente legge, si applicano le disposizioni della medesima legge.
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488 |
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</p>
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489 |
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</content>
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490 |
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</paragraph>
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491 |
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</article>
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492 |
+
<article eId="art_7">
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493 |
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<num>Art. 7.</num>
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<heading> Clausola di invarianza finanziaria</heading>
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495 |
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<paragraph eId="art_7__para_1">
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496 |
+
<num>1.</num>
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497 |
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<content>
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498 |
+
<p>Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all'attuazione delle disposizioni della presente legge nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
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499 |
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</p>
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500 |
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</content>
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</paragraph>
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502 |
+
</article>
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503 |
+
<article eId="art_8">
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504 |
+
<num>Art. 8.</num>
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505 |
+
<heading> Relazione alle Camere</heading>
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506 |
+
<paragraph eId="art_8__para_1">
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507 |
+
<num>1.</num>
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508 |
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<content>
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509 |
+
<p>Il Ministro della salute trasmette alle Camere, entro il 30 aprile di ogni anno, a decorrere dall'anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, una relazione sull'applicazione della legge stessa. Le regioni sono tenute a fornire le informazioni necessarie entro il mese di febbraio di ciascun anno, sulla base di questionari predisposti dal Ministero della salute.
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510 |
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</p>
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511 |
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</content>
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</paragraph>
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</article>
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</body>
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<conclusions>
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516 |
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<formula name="formulaFinaleConclusioni">
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<p>La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. </p>
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518 |
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</formula>
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<p> Data a Roma, addi' 22 dicembre 2017 </p>
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520 |
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<p>MATTARELLA Gentiloni Silveri, Presidente del Consiglio dei ministri Visto, il Guardasigilli: Orlando</p>
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</act>
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<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</nakn:text>
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|
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|
180 |
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<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</nakn:text>
|
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<textualMod eId="pmod_9" type="insertion">
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<source href="#"/>
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|
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<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</nakn:text>
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188 |
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225 |
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<source href="#"/>
|
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|
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229 |
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<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</nakn:text>
|
230 |
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|
231 |
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</textualMod>
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232 |
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|
233 |
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<source href="#"/>
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234 |
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|
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|
236 |
+
<nakn:text>((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</nakn:text>
|
237 |
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|
238 |
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</textualMod>
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239 |
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<textualMod eId="pmod_17" type="insertion">
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240 |
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<source href="#"/>
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241 |
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|
242 |
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243 |
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<nakn:text>((1))</nakn:text>
|
244 |
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245 |
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</textualMod>
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246 |
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</passiveModifications>
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247 |
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248 |
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<references source="">
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249 |
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250 |
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266 |
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|
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<passiveRef eId="C.1203" href="/akn/it/camera-it:parlamento:scheda.progetto.legge:camera;9.legislatura;1203" showAs=""/>
|
271 |
+
</references>
|
272 |
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<proprietary source="">
|
273 |
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|
274 |
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<rdf:Description rdf:about="na:id/1986/07/15/086U0349/CONSOLIDATED/20180211">
|
275 |
+
<rdf:type rdf:resource="eli:LegalResource"/>
|
276 |
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<eli:title xml:lang="it">Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale. </eli:title>
|
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|
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|
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|
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|
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|
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<rdf:Description rdf:about="na:id/1986/07/15/086U0349/CONSOLIDATED/20180211/ita/akn">
|
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<rdf:type rdf:resource="eli:Format"/>
|
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<eli:format rdf:resource="http://www.iana.org/assignments/media-types/xml"/>
|
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|
294 |
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</rdf:RDF>
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295 |
+
</proprietary>
|
296 |
+
</meta>
|
297 |
+
<preface>
|
298 |
+
<p>
|
299 |
+
<docType>LEGGE</docType>
|
300 |
+
<docDate date="1986-07-08">08 luglio 1986</docDate>
|
301 |
+
<docNumber>349</docNumber>
|
302 |
+
<docTitle>Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale.
|
303 |
+
</docTitle>
|
304 |
+
</p>
|
305 |
+
<p>
|
306 |
+
<authorialNote eId="atn1" placement="bottom">
|
307 |
+
<p>null</p>
|
308 |
+
</authorialNote>
|
309 |
+
</p>
|
310 |
+
</preface>
|
311 |
+
<preamble>
|
312 |
+
<formula name="primaDiFormulaInizialePreambolo">
|
313 |
+
<p>La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;</p>
|
314 |
+
</formula>
|
315 |
+
<formula name="formulaInizialePreambolo">
|
316 |
+
<p>IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA</p>
|
317 |
+
</formula>
|
318 |
+
<formula name="formulaFinalePreambolo">
|
319 |
+
<p>PROMULGA la seguente legge:</p>
|
320 |
+
</formula>
|
321 |
+
</preamble>
|
322 |
+
<body>
|
323 |
+
<article eId="art_1">
|
324 |
+
<num>Art. 1.</num>
|
325 |
+
<heading/>
|
326 |
+
<paragraph eId="art_1__para_1">
|
327 |
+
<num>1.</num>
|
328 |
+
<content>
|
329 |
+
<p>E' istituito il Ministero dell'ambiente.
|
330 |
+
</p>
|
331 |
+
</content>
|
332 |
+
</paragraph>
|
333 |
+
<paragraph eId="art_1__para_2">
|
334 |
+
<num>2.</num>
|
335 |
+
<content>
|
336 |
+
<p>E' compito del Ministero assicurare, in un quadro organico, la promozione, la conservazione ed il recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettivita' ed alla qualita' della vita, nonche' la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle risorse naturali dall'inquinamento.
|
337 |
+
</p>
|
338 |
+
</content>
|
339 |
+
</paragraph>
|
340 |
+
<paragraph eId="art_1__para_3">
|
341 |
+
<num>3.</num>
|
342 |
+
<content>
|
343 |
+
<p>Il Ministero compie e promuove studi, indagini e rilevamenti interessanti l'ambiente; adotta, con i mezzi dell'informazione, le iniziative idonee a sensibilizzare l'opinione pubblica alle esigenze ed ai problemi dell'ambiente, anche attraverso la scuola, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione.
|
344 |
+
</p>
|
345 |
+
</content>
|
346 |
+
</paragraph>
|
347 |
+
<paragraph eId="art_1__para_4">
|
348 |
+
<num>4.</num>
|
349 |
+
<content>
|
350 |
+
<p>Il Ministero instaura e sviluppa, previo coordinamento con il Ministero degli affari esteri e con gli altri Ministeri interessati, rapporti di cooperazione con gli organismi internazionali e delle Comunita' europee.
|
351 |
+
</p>
|
352 |
+
</content>
|
353 |
+
</paragraph>
|
354 |
+
<paragraph eId="art_1__para_5">
|
355 |
+
<num>5.</num>
|
356 |
+
<content>
|
357 |
+
<p>Il Ministero promuove e cura l'adempimento di convenzioni internazionali, delle direttive e dei regolamenti comunitari concernenti l'ambiente e il patrimonio naturale.
|
358 |
+
</p>
|
359 |
+
</content>
|
360 |
+
</paragraph>
|
361 |
+
<paragraph eId="art_1__para_6">
|
362 |
+
<num>6.</num>
|
363 |
+
<content>
|
364 |
+
<p>Il Ministro presenta al Parlamento ogni due anni una relazione sullo stato dell'ambiente.
|
365 |
+
</p>
|
366 |
+
</content>
|
367 |
+
</paragraph>
|
368 |
+
</article>
|
369 |
+
<article eId="art_2">
|
370 |
+
<num>Art. 2.</num>
|
371 |
+
<heading/>
|
372 |
+
<paragraph eId="art_2__para_1">
|
373 |
+
<num>1.</num>
|
374 |
+
<list>
|
375 |
+
<intro eId="art_2__para_1__intro_1">
|
376 |
+
<p>Il Ministero esercita:
|
377 |
+
</p>
|
378 |
+
</intro>
|
379 |
+
<point eId="art_2__para_1.__point_a">
|
380 |
+
<num>a)</num>
|
381 |
+
<content>
|
382 |
+
<p>le funzioni gia' attribuite al Comitato interministeriale previsto dall'<ref eId="content__ref_1" href="/akn/it/act/legge/stato/1976-05-10/319/!main#art_3">articolo 3 della legge 10 maggio 1976, n. 319</ref>, e quelle attribuite dalla stessa legge e dalle successive modifiche ed integrazioni al Ministero dei lavori pubblici;
|
383 |
+
</p>
|
384 |
+
</content>
|
385 |
+
</point>
|
386 |
+
<point eId="art_2__para_1.__point_b">
|
387 |
+
<num>b)</num>
|
388 |
+
<content>
|
389 |
+
<p>le funzioni gia' attribuite al Comitato interministeriale previsto dall'<ref eId="content__ref_2" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1982-09-10/915/!main#art_5">articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915</ref>;
|
390 |
+
</p>
|
391 |
+
</content>
|
392 |
+
</point>
|
393 |
+
<point eId="art_2__para_1.__point_c">
|
394 |
+
<num>c)</num>
|
395 |
+
<content>
|
396 |
+
<p>le funzioni gia' attribuite allo Stato, in materia di inquinamento atmosferico ed acustico, salvo quelle previste dall'<ref eId="content__ref_3" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_102-num1">articolo 102, numeri 1)</ref>, <ref eId="content__ref_4" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_102-num3">3)</ref>, <ref eId="content__ref_5" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_102-num4">4)</ref>, <ref eId="content__ref_6" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_102-num5">5)</ref> e <ref eId="content__ref_7" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_102-num10">10) del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616</ref>, che vengono esercitate di concerto con il Ministro della sanita'; nonche' quelle previste al n. 7) dell'articolo citato che vengono esercitate di concerto con il Ministro dei trasporti e con il Ministro della sanita'.
|
397 |
+
</p>
|
398 |
+
</content>
|
399 |
+
</point>
|
400 |
+
<point eId="art_2__para_1.__point_d">
|
401 |
+
<num>d)</num>
|
402 |
+
<content>
|
403 |
+
<p>le funzioni di competenza dello Stato nelle materie di cui all'<ref eId="content__ref_8" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_82">articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616</ref>, in materia di cave e torbiere, da esercitarsi di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
|
404 |
+
</p>
|
405 |
+
</content>
|
406 |
+
</point>
|
407 |
+
</list>
|
408 |
+
</paragraph>
|
409 |
+
<paragraph eId="art_2__para_2">
|
410 |
+
<num>2.</num>
|
411 |
+
<content>
|
412 |
+
<p>COMMA ABROGATO DAL <ref eId="content__ref_9" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2006-04-03/152/!main">D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152</ref>.
|
413 |
+
</p>
|
414 |
+
</content>
|
415 |
+
</paragraph>
|
416 |
+
<paragraph eId="art_2__para_3">
|
417 |
+
<num>3.</num>
|
418 |
+
<content>
|
419 |
+
<p>Le disposizioni degli <ref eId="content__ref_10" href="/akn/it/act/legge/stato/1966-07-13/615/!main#art_12">articoli 12</ref> e <ref eId="content__ref_11" href="/akn/it/act/legge/stato/1966-07-13/615/!main#art_13">13 della legge 13 luglio 1966, n. 615</ref>, e successive modificazioni ed integrazioni, restano in vigore fino alle date che saranno indicate nei decreti di cui al precedente comma 2.
|
420 |
+
</p>
|
421 |
+
</content>
|
422 |
+
</paragraph>
|
423 |
+
<paragraph eId="art_2__para_4">
|
424 |
+
<num>4.</num>
|
425 |
+
<content>
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426 |
+
<p>
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427 |
+
<ins eId="ins_1">((COMMA ABROGATO DALLA L. 24 GIUGNO 2013, N.71))</ins>.
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428 |
+
</p>
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429 |
+
</content>
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430 |
+
</paragraph>
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431 |
+
<paragraph eId="art_2__para_5">
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432 |
+
<num>5.</num>
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433 |
+
<content>
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434 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente interviene, per il concerto, nella predisposizione dei piani di settore a carattere nazionale che abbiano rilevanza di impatto ambientale.
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435 |
+
</p>
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436 |
+
</content>
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437 |
+
</paragraph>
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438 |
+
<paragraph eId="art_2__para_6">
|
439 |
+
<num>6.</num>
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440 |
+
<content>
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441 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente adotta, d'intesa con il Ministro dei lavori pubblici, le iniziative necessarie per assicurare il coordinamento, ad ogni livello di pianificazione, delle funzioni di tutela dell'ambiente di cui alla presente legge con gli interventi per la difesa del suolo e per la tutela e utilizzazione delle acque.
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442 |
+
</p>
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443 |
+
</content>
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444 |
+
</paragraph>
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445 |
+
<paragraph eId="art_2__para_7">
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446 |
+
<num>7.</num>
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447 |
+
<list>
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448 |
+
<intro eId="art_2__para_7__intro_1">
|
449 |
+
<p>In particolare, fino alla riforma dell'Amministrazione dei lavori pubblici, sono esercitate di concerto con il Ministro dell'ambiente le funzioni di cui alla lettera </p>
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450 |
+
</intro>
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451 |
+
<point eId="art_2__para_7.__point_a">
|
452 |
+
<num>a)</num>
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453 |
+
<content>
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454 |
+
<p>del <ref eId="content__ref_12" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_81-com1">primo comma dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616</ref>, relativamente alle linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale ed alla difesa del suolo, nonche' le funzioni di cui agli articoli 90 e 91 dello stesso decreto relativamente alla programmazione nazionale della destinazione delle risorse idriche.
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455 |
+
</p>
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456 |
+
</content>
|
457 |
+
</point>
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458 |
+
</list>
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459 |
+
</paragraph>
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460 |
+
<paragraph eId="art_2__para_8">
|
461 |
+
<num>8.</num>
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462 |
+
<content>
|
463 |
+
<p>Sono adottati di concerto con il Ministro dell'ambiente i provvedimenti di competenza ministeriale relativi al piano generale di difesa del mare e delle coste marine di cui all'<ref eId="content__ref_13" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_1">articolo 1 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>.
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464 |
+
</p>
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465 |
+
</content>
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466 |
+
</paragraph>
|
467 |
+
<paragraph eId="art_2__para_9">
|
468 |
+
<num>9.</num>
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469 |
+
<content>
|
470 |
+
<p>I provvedimenti istitutivi, comprensivi dei piani di vincolo, delle riserve marine, di cui agli articoli 26, primo comma, e 27 della <ref eId="content__ref_14" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main">legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, sono adottati con decreti del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile.
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471 |
+
</p>
|
472 |
+
</content>
|
473 |
+
</paragraph>
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474 |
+
<paragraph eId="art_2__para_10">
|
475 |
+
<num>10.</num>
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476 |
+
<content>
|
477 |
+
<p>Nell'<ref eId="content__ref_15" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_28">articolo 28 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, al comma terzo, dopo la lettera h), e' aggiunta la seguente:
|
478 |
+
"i) un rappresentante del Ministero dell'ambiente".
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479 |
+
</p>
|
480 |
+
</content>
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481 |
+
</paragraph>
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482 |
+
<paragraph eId="art_2__para_11">
|
483 |
+
<num>11.</num>
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484 |
+
<content>
|
485 |
+
<p>Nell'<ref eId="content__ref_16" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_28">articolo 28 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, il comma quarto e' sostituito dal seguente:
|
486 |
+
"Con apposita convenzione da stipularsi da parte del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile, la gestione della riserva puo' essere concessa ad enti pubblici, istituzioni scientifiche, associazioni riconosciute".
|
487 |
+
</p>
|
488 |
+
</content>
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489 |
+
</paragraph>
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490 |
+
<paragraph eId="art_2__para_12">
|
491 |
+
<num>12.</num>
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492 |
+
<content>
|
493 |
+
<p>Nell'<ref eId="content__ref_17" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_28">articolo 28 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, l'ultimo comma e' sostituito dal seguente:
|
494 |
+
"Il regolamento e' approvato con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile, sentita la Consulta per la difesa del mare dagli inquinamenti".
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495 |
+
</p>
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496 |
+
</content>
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497 |
+
</paragraph>
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498 |
+
<paragraph eId="art_2__para_13">
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499 |
+
<num>13.</num>
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500 |
+
<content>
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501 |
+
<p>L'<ref eId="content__ref_18" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_29">articolo 29 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, e' soppresso.
|
502 |
+
</p>
|
503 |
+
</content>
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504 |
+
</paragraph>
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505 |
+
<paragraph eId="art_2__para_14">
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506 |
+
<num>14.</num>
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507 |
+
<content>
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508 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della sanita', propone al Presidente del Consiglio dei ministri la fissazione dei limiti massimi di accettabilita' delle concentrazioni e i limiti massimi di esposizione relativi ad inquinamenti di natura chimica, fisica e biologica e delle emissioni sonore relativamente all'ambiente esterno e abitativo di cui all'<ref eId="content__ref_19" href="/akn/it/act/legge/stato/1978-12-23/833/!main#art_4">articolo 4 della legge 23 dicembre 1978, n. 833</ref>. La fissazione di tali limiti, ove gli stessi siano relativi agli ambienti di lavoro, e' proposta al Presidente del Consiglio dei ministri dal Ministro della sanita', di concerto con il Ministro dell'ambiente e con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
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509 |
+
</p>
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510 |
+
</content>
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511 |
+
</paragraph>
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512 |
+
<paragraph eId="art_2__para_15">
|
513 |
+
<num>15.</num>
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514 |
+
<content>
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515 |
+
<p>Gli atti di indirizzo e coordinamento previsti dalla <ref eId="content__ref_20" href="/akn/it/act/legge/stato/1978-12-23/833/!main">legge 23 dicembre 1978, n. 833</ref>, relativi a funzioni trasferite alle regioni, e gli atti di esercizio di poteri relativi a funzioni delegate alle regioni stesse sono adottati di concerto con il Ministro dell'ambiente ove riferiti ad inquinamenti di natura chimica, fisica, biologica o da emissioni sonore.
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516 |
+
</p>
|
517 |
+
</content>
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518 |
+
</paragraph>
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519 |
+
<paragraph eId="art_2__para_16">
|
520 |
+
<num>16.</num>
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521 |
+
<content>
|
522 |
+
<p>Sono adottati dal Ministro della sanita', di concerto con il Ministro dell'ambiente, i provvedimenti di competenza ministeriale relativi all'attuazione del <ref eId="content__ref_21" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1982-06-08/470/!main">decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 470</ref>.
|
523 |
+
</p>
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524 |
+
</content>
|
525 |
+
</paragraph>
|
526 |
+
<paragraph eId="art_2__para_17">
|
527 |
+
<num>17.</num>
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528 |
+
<content>
|
529 |
+
<p>Il Ministro della sanita', di concerto con il Ministro dei lavori pubblici e con il Ministro dell'ambiente, adotta i provvedimenti di competenza ministeriale relativi all'attuazione del <ref eId="content__ref_22" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1982-07-03/515/!main">decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 1982, n. 515</ref>.
|
530 |
+
</p>
|
531 |
+
</content>
|
532 |
+
</paragraph>
|
533 |
+
<paragraph eId="art_2__para_18">
|
534 |
+
<num>18.</num>
|
535 |
+
<content>
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536 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente, apprezzate le circostanze, promuove le iniziative necessarie per l'adozione degli atti per i quali e' previsto il suo concerto.
|
537 |
+
</p>
|
538 |
+
</content>
|
539 |
+
</paragraph>
|
540 |
+
<paragraph eId="art_2__para_19">
|
541 |
+
<num>19.</num>
|
542 |
+
<content>
|
543 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente partecipa al concerto per la predisposizione del piano nazionale per la protezione civile.
|
544 |
+
</p>
|
545 |
+
</content>
|
546 |
+
</paragraph>
|
547 |
+
<paragraph eId="art_2__para_20">
|
548 |
+
<num>20.</num>
|
549 |
+
<content>
|
550 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica e con i Ministri interessati, predispone i piani nazionali di ricerca in materia ambientale e coordina la partecipazione italiana ai programmi di ricerca ambientale definiti dalla Comunita' Europea.
|
551 |
+
</p>
|
552 |
+
</content>
|
553 |
+
</paragraph>
|
554 |
+
</article>
|
555 |
+
<article eId="art_3">
|
556 |
+
<num>Art. 3.</num>
|
557 |
+
<heading/>
|
558 |
+
<paragraph eId="art_3__para_1">
|
559 |
+
<num>1.</num>
|
560 |
+
<content>
|
561 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente ed il Ministro per i beni culturali e ambientali assumono di intesa le iniziative necessarie per assicurare il coordinato esercizio delle attribuzioni di rispettiva competenza.</p>
|
562 |
+
</content>
|
563 |
+
</paragraph>
|
564 |
+
</article>
|
565 |
+
<article eId="art_4">
|
566 |
+
<num>Art. 4.</num>
|
567 |
+
<heading/>
|
568 |
+
<paragraph eId="art_4__para_1">
|
569 |
+
<num>1.</num>
|
570 |
+
<content>
|
571 |
+
<p>Nell'<ref eId="content__ref_23" href="/akn/it/act/legge/stato/1976-05-10/319/!main#art_11">articolo 11 della legge 10 maggio 1976, n. 319</ref>, come modificato dall'<ref eId="content__ref_24" href="/akn/it/act/legge/stato/1979-12-24/650/!main#art_14">articolo 14 della legge 24 dicembre 1979, n. 650</ref>, e successivamente dall'<ref eId="content__ref_25" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_18">articolo 18 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, il comma quarto e' sostituito dal seguente:
|
572 |
+
"L'autorizzazione agli scarichi di cui al precedente comma e' rilasciata dal Ministro dell'ambiente su proposta del capo del compartimento marittimo nella cui zona di competenza si trova il porto da cui parte la nave con il carico dei materiali da scaricare, ovvero il porto piu' vicino al luogo di discarica, se ad opera di aeromobili".
|
573 |
+
</p>
|
574 |
+
</content>
|
575 |
+
</paragraph>
|
576 |
+
<paragraph eId="art_4__para_2">
|
577 |
+
<num>2.</num>
|
578 |
+
<content>
|
579 |
+
<p>Nell'<ref eId="content__ref_26" href="/akn/it/act/legge/stato/1976-05-10/319/!main#art_11">articolo 11 della legge 10 maggio 1976, n. 319</ref>, come modificato dall'<ref eId="content__ref_27" href="/akn/it/act/legge/stato/1979-12-24/650/!main#art_14">articolo 14 della legge 24 dicembre 1979, n. 650</ref>, e successivamente dall'<ref eId="content__ref_28" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-12-31/979/!main#art_18">articolo 18 della legge 31 dicembre 1982, n. 979</ref>, il comma sesto e' sostituito dal seguente:
|
580 |
+
"Il Ministro dell'ambiente provvede ad effettuare le prescritte notifiche ai competenti organismi internazionali".
|
581 |
+
</p>
|
582 |
+
</content>
|
583 |
+
</paragraph>
|
584 |
+
<section>
|
585 |
+
<content>
|
586 |
+
<p>
|
587 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_1" placement="bottom">
|
588 |
+
<p> Nota all'art. 4:
|
589 |
+
Il testo dell'<ref eId="content__ref_29" href="/akn/it/act/legge/stato/1976/319/!main#art_11">art. 11 della legge n. 319/1976</ref> (Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento), come sostituito dall'<ref eId="content__ref_30" href="/akn/it/act/legge/stato/1979/650/!main#art_14">art. 14 della legge n. 650/1979</ref>, poi modificato dall'<ref eId="content__ref_31" href="/akn/it/act/legge/stato/1982/979/!main#art_18">art. 18 della legge n. 979/1982</ref> e dal presente articolo, e' il seguente:
|
590 |
+
"Art. 11 - L'autorizzazione agli scarichi diretti nelle acque del mare e' rilasciata dall'autorita' designata dalla regione territorialmente competente ed e' subordinata all'osservanza da parte del richiedente delle prescrizioni, dei limiti e degli indici di accettabilita' previsti dalla presente legge.
|
591 |
+
Restano fermi i poteri dell'autorita' marittima connessi alla disciplina dell'uso del demanio marittimo e della navigazione.
|
592 |
+
L'autorizzazione agli scarichi nelle acque del mare da parte di navi ed aeromobili e' rilasciata in conformita' alle disposizioni stabilite nelle convenzioni internazionali vigenti in materia e ratificate dall'Italia, secondo le direttive stabilite dal Comitato interministeriale di cui all'art. 3, in armonia con quelle della presente legge.
|
593 |
+
L'autorizzazione agli scarichi di cui al precedente comma e' rilasciata dal Ministro dell'ambiente su proposta del capo del compartimento marittimo nella cui zona di competenza si trova il porto da cui parte la nave con il carico dei materiali da scaricare, ovvero il porto piu' vicino al luogo di discarica, se ad opera di aeromobili.
|
594 |
+
Alle istruttorie per le autorizzazioni di cui sopra provvede l'autorita' marittima competente per territorio; per le spese si provvede a termine dell'art. 15.
|
595 |
+
Il Ministro dell'ambiente provvede ad effettuare le prescritte notifiche ai competenti organismi internazionali".
|
596 |
+
</p>
|
597 |
+
</authorialNote>
|
598 |
+
</p>
|
599 |
+
</content>
|
600 |
+
</section>
|
601 |
+
</article>
|
602 |
+
<article eId="art_5">
|
603 |
+
<num>Art. 5.</num>
|
604 |
+
<heading/>
|
605 |
+
<paragraph eId="art_5__para_1">
|
606 |
+
<num>1.</num>
|
607 |
+
<content>
|
608 |
+
<p>I territori nei quali istituire riserve naturali e parchi di carattere interregionale sono individuati, a norma dell'<ref eId="content__ref_32" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_83-com4">articolo 83, comma quarto, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616</ref>, su proposta del Ministro dell'ambiente.
|
609 |
+
</p>
|
610 |
+
</content>
|
611 |
+
</paragraph>
|
612 |
+
<paragraph eId="art_5__para_2">
|
613 |
+
<num>2.</num>
|
614 |
+
<content>
|
615 |
+
<p>Sono trasferite al Ministero dell'ambiente le competenze esercitate, ai sensi delle leggi vigenti dal Ministero dell'agricoltura e delle foreste in materia di parchi nazionali e di individuazione delle zone di importanza naturalistica nazionale e internazionale promuovendo in esse la costituzione di parchi e riserve naturali.
|
616 |
+
</p>
|
617 |
+
</content>
|
618 |
+
</paragraph>
|
619 |
+
<paragraph eId="art_5__para_3">
|
620 |
+
<num>3.</num>
|
621 |
+
<content>
|
622 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente impartisce agli enti autonomi e agli altri organismi di gestione dei parchi nazionali e delle riserve naturali statali le direttive necessarie al raggiungimento degli obiettivi scientifici, educativi e di protezione naturalistica, verificandone l'osservanza. Propone altresi' al Consiglio dei ministri norme generali di indirizzo e coordinamento per la gestione delle aree protette di carattere regionale e locale.
|
623 |
+
</p>
|
624 |
+
</content>
|
625 |
+
</paragraph>
|
626 |
+
<section>
|
627 |
+
<content>
|
628 |
+
<p>
|
629 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_2" placement="bottom">
|
630 |
+
<p> Nota all'<ref eId="content__ref_33" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977/616/!main#art_5">art. 5</ref>:
|
631 |
+
Il <ref eId="content__ref_34" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977/616/!main#art_83-com4">comma quarto dell'art. 83 del D.P.R. n. 616/1977</ref> (Attuazione della delega di cui all'<ref eId="content__ref_35" href="/akn/it/act/legge/stato/1975-07-22/382/!main#art_1">art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382</ref>) prevede che: "Resta ferma, nell'ambito delle funzioni di indirizzo e di coordinamento, la potesta' per il Governo di individuare i nuovi territori nei quali istituire riserve naturali e parchi di carattere interregionale".
|
632 |
+
</p>
|
633 |
+
</authorialNote>
|
634 |
+
</p>
|
635 |
+
</content>
|
636 |
+
</section>
|
637 |
+
</article>
|
638 |
+
<article eId="art_6">
|
639 |
+
<num>Art. 6.</num>
|
640 |
+
<heading/>
|
641 |
+
<paragraph>
|
642 |
+
<content>
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643 |
+
<p>
|
644 |
+
<ins eId="ins_2">((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>
|
645 |
+
</p>
|
646 |
+
</content>
|
647 |
+
</paragraph>
|
648 |
+
</article>
|
649 |
+
<article eId="art_7">
|
650 |
+
<num>Art. 7.</num>
|
651 |
+
<heading/>
|
652 |
+
<paragraph>
|
653 |
+
<content>
|
654 |
+
<p>
|
655 |
+
<ins eId="ins_3">((ARTICOLO ABROGATO DAL D.LGS. 31 MARZO 1998, n.112))</ins>(3))
|
656 |
+
</p>
|
657 |
+
</content>
|
658 |
+
</paragraph>
|
659 |
+
<paragraph>
|
660 |
+
<content>
|
661 |
+
<p>---------------</p>
|
662 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (3)</p>
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663 |
+
<p> Il <ref eId="36" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/1998-03-31/112/!main">D.Lgs. 31 marzo 1998, n.112</ref> ha disposto (con l'art. 74, comma 6) che "Resta salva l'efficacia dei provvedimenti adottati in base all'<ref eId="37" href="/akn/it/act/legge/stato/1986-07-08/349/!main#art_7">articolo 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349</ref>, fino all'emanazione della disciplina regionale e all'adozione dei relativi strumenti di pianificazione."</p>
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664 |
+
</content>
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665 |
+
</paragraph>
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666 |
+
</article>
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667 |
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<article eId="art_8">
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668 |
+
<num>Art. 8.</num>
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669 |
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<heading/>
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670 |
+
<paragraph eId="art_8__para_1">
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671 |
+
<num>1.</num>
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672 |
+
<content>
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673 |
+
<p>Per l'esercizio delle funzioni previste dalla presente legge il Ministero dell'ambiente si avvale dei servizi tecnici dello Stato previa intesa con i Ministri competenti, e di quelli delle unita' sanitarie locali previa intesa con la regione, nonche' della collaborazione degli istituti superiori, degli organi di consulenza tecnico-scientifica dello Stato, degli enti pubblici specializzati operanti a livello nazionale e degli istituti e dei dipartimenti universitari con i quali puo' stipulare apposite convenzioni.
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674 |
+
</p>
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675 |
+
</content>
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676 |
+
</paragraph>
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677 |
+
<paragraph eId="art_8__para_2">
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678 |
+
<num>2.</num>
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679 |
+
<content>
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680 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente puo' disporre verifiche tecniche sullo stato di inquinamento dell'atmosfera, delle acque e del suolo e sullo stato di conservazione di ambienti naturali. Per l'accesso nei luoghi dei soggetti incaricati si applica l'<ref eId="content__ref_38" href="/akn/it/act/legge/stato/1865-06-25/2359/!main#art_7-com1">articolo 7, comma primo, della legge 25 giugno 1865, n. 2359</ref>.
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681 |
+
</p>
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682 |
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</content>
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683 |
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</paragraph>
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684 |
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<paragraph eId="art_8__para_3">
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685 |
+
<num>3.</num>
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686 |
+
<content>
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687 |
+
<p>In caso di mancata attuazione o di inosservanza da parte delle regioni, delle province o dei comuni, delle disposizioni di legge relative alla tutela dell'ambiente, e qualora possa derivarne un grave danno ecologico, il Ministro dell'ambiente, previa diffida ad adempiere entro congruo termine da indicarsi nella diffida medesima, adotta con ordinanza cautelare le necessarie misure provvisorie di salvaguardia, anche a carattere inibitorio di opere, di lavori o di attivita' antropiche, dandone comunicazione preventiva alle amministrazioni competenti. Se la mancata attuazione o l'inosservanza di cui al presente comma e imputabile ad un ufficio periferico dello Stato, il Ministro dell'ambiente informa senza indugio il Ministro competente da cui l'ufficio dipende, il quale assume le misure necessarie per assicurare l'adempimento. Se permane la necessita' di un intervento cautelare per evitare un grave danno ecologico, l'ordinanza di cui al presente comma e' adottata dal Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'ambiente.
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688 |
+
</p>
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689 |
+
</content>
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690 |
+
</paragraph>
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691 |
+
<paragraph eId="art_8__para_4">
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692 |
+
<num>4.</num>
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693 |
+
<content>
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694 |
+
<p>Per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente, il Ministro dell'ambiente si avvale del nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri, che viene posto alla dipendenza funzionale del Ministro dell'ambiente, nonche' del Corpo forestale dello Stato, con particolare riguardo alla tutela del patrimonio naturalistico nazionale, degli appositi reparti della Guardia di finanza e delle forze di polizia, previa intesa con i Ministri competenti, e delle capitanerie di porto, previa intesa con il Ministro della marina mercantile. (5) <ins eId="ins_4">((8))</ins>
|
695 |
+
</p>
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696 |
+
</content>
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697 |
+
</paragraph>
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698 |
+
<paragraph>
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699 |
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<content>
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700 |
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<p>---------------</p>
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701 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (5)</p>
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702 |
+
<p>
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703 |
+
La <ref eId="39" href="/akn/it/act/legge/stato/2001-03-23/93/!main">L. 23 marzo 2001, n. 93</ref> ha disposto (con l'art. 17, comma 1) che il nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri previsto dal comma 4 del presente articolo "assume la denominazione di Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente". </p>
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704 |
+
<p>---------------</p>
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705 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (8)</p>
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706 |
+
<p>
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707 |
+
La <ref eId="40" href="/akn/it/act/legge/stato/2001-03-23/93/!main">L. 23 marzo 2001, n. 93</ref>, come modificata dal <ref eId="41" href="/akn/it/act/decretoLegislativo/stato/2017-12-12/228/!main">D.Lgs. 12 dicembre 2017, n. 228</ref>, ha disposto (con l'art. 17, comma 1) che il nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri previsto dal comma 4 del presente articolo "assume la denominazione di Comando dei carabinieri per la tutela ambientale". </p>
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708 |
+
</content>
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709 |
+
</paragraph>
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710 |
+
</article>
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711 |
+
<article eId="art_9">
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712 |
+
<num>Art. 9.</num>
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713 |
+
<heading/>
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714 |
+
<paragraph eId="art_9__para_1">
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715 |
+
<num>1.</num>
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716 |
+
<content>
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717 |
+
<p>Fatte salve le attribuzioni delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano nelle materie di loro esclusiva competenza, e nel rispetto degli statuti e delle norme di attuazione, la funzione di indirizzo e coordinamento delle attivita' amministrative delle regioni, nelle materie previste dalla presente legge, attiene ad esigenze di carattere unitario, anche in riferimento agli obiettivi della programmazione economica nazionale ed agli impegni derivanti dagli obblighi internazionali e comunitari.
|
718 |
+
Tale funzione e' esercitata, fuori dei casi in cui si provveda con legge o con atto avente forza di legge, mediante deliberazioni del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente.
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719 |
+
</p>
|
720 |
+
</content>
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721 |
+
</paragraph>
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722 |
+
<paragraph eId="art_9__para_2">
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723 |
+
<num>2.</num>
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724 |
+
<content>
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725 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente emana le direttive concernenti le attivita' delegate alle regioni, fatte salve le competenze in materia, esercitate, ai sensi dell'<ref eId="content__ref_42" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977-07-24/616/!main#art_82">articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616</ref>, dal Ministro per i beni culturali e ambientali.
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726 |
+
</p>
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727 |
+
</content>
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728 |
+
</paragraph>
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729 |
+
<paragraph eId="art_9__para_3">
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730 |
+
<num>3.</num>
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731 |
+
<content>
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732 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente, in caso di persistente inattivita' degli organi regionali nell'esercizio delle funzioni delegate, sentita la regione interessata, assegna un congruo termine, scaduto il quale dispone il compimento degli atti relativi in sostituzione dell'amministrazione regionale.
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733 |
+
</p>
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734 |
+
</content>
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735 |
+
</paragraph>
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736 |
+
<paragraph eId="art_9__para_4">
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737 |
+
<num>4.</num>
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738 |
+
<content>
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739 |
+
<p>Il Ministero dell'ambiente e le amministrazioni regionali sono tenuti a fornirsi reciprocamente ogni notizia utile allo svolgimento delle proprie funzioni.
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740 |
+
</p>
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741 |
+
</content>
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742 |
+
</paragraph>
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743 |
+
<section>
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744 |
+
<content>
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745 |
+
<p>
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746 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_3" placement="bottom">
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747 |
+
<p> Nota all'art. 9:
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748 |
+
Il testo dell'<ref eId="content__ref_43" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1977/616/!main#art_82">art. 82 del D.P.R. n. 616/1977</ref> e' riportato nelle note all'art. 6.
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749 |
+
</p>
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750 |
+
</authorialNote>
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751 |
+
</p>
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752 |
+
</content>
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753 |
+
</section>
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754 |
+
</article>
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755 |
+
<article eId="art_10">
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756 |
+
<num>Art. 10.</num>
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757 |
+
<heading/>
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758 |
+
<paragraph eId="art_10__para_1">
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759 |
+
<num>1.</num>
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760 |
+
<list>
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761 |
+
<intro eId="art_10__para_1__intro_1">
|
762 |
+
<p>Ai fini dell'esercizio delle attribuzioni previste dalla presente legge sono istituiti i seguenti servizi del Ministero dell'ambiente:
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763 |
+
</p>
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764 |
+
</intro>
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765 |
+
<point eId="art_10__para_1.__point_a">
|
766 |
+
<num>a)</num>
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767 |
+
<content>
|
768 |
+
<p>servizio prevenzione degli inquinamenti e risanamento ambientale;
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769 |
+
</p>
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770 |
+
</content>
|
771 |
+
</point>
|
772 |
+
<point eId="art_10__para_1.__point_b">
|
773 |
+
<num>b)</num>
|
774 |
+
<content>
|
775 |
+
<p>servizio conservazione della natura;
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776 |
+
</p>
|
777 |
+
</content>
|
778 |
+
</point>
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779 |
+
<point eId="art_10__para_1.__point_c">
|
780 |
+
<num>c)</num>
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781 |
+
<content>
|
782 |
+
<p>servizio valutazione dell'impatto ambientale, informazione ai cittadini e per la relazione sullo stato dell'ambiente;
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783 |
+
</p>
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784 |
+
</content>
|
785 |
+
</point>
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786 |
+
<point eId="art_10__para_1.__point_d">
|
787 |
+
<num>d)</num>
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788 |
+
<content>
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789 |
+
<p>servizio affari generali e del personale.
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790 |
+
</p>
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791 |
+
</content>
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792 |
+
</point>
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793 |
+
<point eId="art_10__para_1.__point_e">
|
794 |
+
<num>e)</num>
|
795 |
+
<content>
|
796 |
+
<p>servizio di collaborazione al funzionamento degli organi di cui agli articoli 11 e 12 e per l'organizzazione e il coordinamento dei loro uffici ausiliari</p>
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797 |
+
</content>
|
798 |
+
</point>
|
799 |
+
</list>
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800 |
+
</paragraph>
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801 |
+
<paragraph eId="art_10__para_2">
|
802 |
+
<num>2.</num>
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803 |
+
<content>
|
804 |
+
<p>Le attribuzioni dei servizi e le relative piante organiche sono definite nel regolamento di organizzazione del Ministero. Il regolamento e' emanato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente.
|
805 |
+
</p>
|
806 |
+
</content>
|
807 |
+
</paragraph>
|
808 |
+
<paragraph eId="art_10__para_3">
|
809 |
+
<num>3.</num>
|
810 |
+
<content>
|
811 |
+
<p>Ai servizi sono preposti dirigenti generali dello Stato di livello C.
|
812 |
+
</p>
|
813 |
+
</content>
|
814 |
+
</paragraph>
|
815 |
+
</article>
|
816 |
+
<article eId="art_11">
|
817 |
+
<num>Art. 11.</num>
|
818 |
+
<heading/>
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819 |
+
<paragraph eId="art_11__para_1">
|
820 |
+
<num>1.</num>
|
821 |
+
<content>
|
822 |
+
<p>Organo tecnico-scientifico del Ministero dell'ambiente e' il Comitato scientifico.
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823 |
+
</p>
|
824 |
+
</content>
|
825 |
+
</paragraph>
|
826 |
+
<paragraph eId="art_11__para_2">
|
827 |
+
<num>2.</num>
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828 |
+
<list>
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829 |
+
<intro eId="art_11__para_2__intro_1">
|
830 |
+
<p>Il Comitato scientifico e' presieduto dal Ministro ed e' composto nel modo seguente:
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831 |
+
</p>
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832 |
+
</intro>
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833 |
+
<point eId="art_11__para_2.__point_a">
|
834 |
+
<num>a)</num>
|
835 |
+
<content>
|
836 |
+
<p>da dieci esperti designati rispettivamente dai Ministri dell'interno, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dei lavori pubblici, dell'agricoltura e delle foreste, della marina mercantile, della sanita', per i beni culturali e ambientali, della pubblica istruzione, per gli affari regionali e per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica;
|
837 |
+
</p>
|
838 |
+
</content>
|
839 |
+
</point>
|
840 |
+
<point eId="art_11__para_2.__point_b">
|
841 |
+
<num>b)</num>
|
842 |
+
<content>
|
843 |
+
<p>da un componente, rispettivamente, del Consiglio superiore dei lavori pubblici, del Consiglio superiore di sanita', dell'Istituto superiore di sanita', del Consiglio superiore della marina mercantile, della Consulta per la difesa del mare dagli inquinamenti, del Consiglio superiore dell'agricoltura e delle foreste, del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali, del Consiglio nazionale delle ricerche e del Consiglio superiore della pubblica istruzione;
|
844 |
+
</p>
|
845 |
+
</content>
|
846 |
+
</point>
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847 |
+
<point eId="art_11__para_2.__point_c">
|
848 |
+
<num>c)</num>
|
849 |
+
<content>
|
850 |
+
<p>da otto professori universitari di ruolo, di discipline attinenti alle tematiche ambientali;
|
851 |
+
</p>
|
852 |
+
</content>
|
853 |
+
</point>
|
854 |
+
<point eId="art_11__para_2.__point_d">
|
855 |
+
<num>d)</num>
|
856 |
+
<content>
|
857 |
+
<p>da cinque esperti di problemi di ecologia, scelti tra persone di riconosciuta esperienza scientifica, sentita l'Accademia nazionale dei Lincei.
|
858 |
+
</p>
|
859 |
+
</content>
|
860 |
+
</point>
|
861 |
+
</list>
|
862 |
+
</paragraph>
|
863 |
+
<paragraph eId="art_11__para_3">
|
864 |
+
<num>3.</num>
|
865 |
+
<content>
|
866 |
+
<p>I componenti del Comitato sono nominati con decreto del Ministro dell'ambiente e durano in carica quattro anni.
|
867 |
+
</p>
|
868 |
+
</content>
|
869 |
+
</paragraph>
|
870 |
+
<paragraph eId="art_11__para_4">
|
871 |
+
<num>4.</num>
|
872 |
+
<content>
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873 |
+
<p>Le norme per l'organizzazione ed il funzionamento del Comitato scientifico sono stabilite con decreto del Ministro dell'ambiente.
|
874 |
+
</p>
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875 |
+
</content>
|
876 |
+
</paragraph>
|
877 |
+
<paragraph eId="art_11__para_5">
|
878 |
+
<num>5.</num>
|
879 |
+
<content>
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880 |
+
<p>Il Comitato scientifico esprime pareri nelle materie indicate nella presente legge, su richiesta del Ministro dell'ambiente.
|
881 |
+
</p>
|
882 |
+
</content>
|
883 |
+
</paragraph>
|
884 |
+
<paragraph eId="art_11__para_6">
|
885 |
+
<num>6.</num>
|
886 |
+
<content>
|
887 |
+
<p>Il Comitato si pronuncia in seduta plenaria o in sezioni costituite dal Ministro in relazione ai settori di competenza del Ministero.
|
888 |
+
</p>
|
889 |
+
</content>
|
890 |
+
</paragraph>
|
891 |
+
<paragraph eId="art_11__para_7">
|
892 |
+
<num>7.</num>
|
893 |
+
<content>
|
894 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente puo' costituire, con proprio decreto, sentito il parere del Consiglio nazionale di cui al successivo articolo 12, comitati tecnico-scientifici aventi competenza su specifici settori di intervento del Ministero dell'ambiente e sul settore delle aree protette.
|
895 |
+
<ins eId="ins_6">((2a))</ins>
|
896 |
+
</p>
|
897 |
+
</content>
|
898 |
+
</paragraph>
|
899 |
+
<paragraph>
|
900 |
+
<content>
|
901 |
+
<p>---------------</p>
|
902 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (2a)</p>
|
903 |
+
<p>
|
904 |
+
Il <ref eId="44" href="/akn/it/act/decretoDelPresidenteDellaRepubblica/stato/1994-05-09/608/!main">D.P.R. 9 maggio 1994, n. 608</ref> ha disposto (con l'art. 2, comma 1) che e' soppresso, ai sensi dell'<ref eId="45" href="/akn/it/act/legge/stato/1993-12-24/537/!main#art_1-com28-leta">art. 1, comma 28, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537</ref>, l'organo collegiale "Comitato scientifico" di cui al presente articolo. </p>
|
905 |
+
</content>
|
906 |
+
</paragraph>
|
907 |
+
</article>
|
908 |
+
<article eId="art_12">
|
909 |
+
<num>Art. 12.</num>
|
910 |
+
<heading/>
|
911 |
+
<paragraph eId="art_12__para_1">
|
912 |
+
<num>1.</num>
|
913 |
+
<list>
|
914 |
+
<intro eId="art_12__para_1__intro_1">
|
915 |
+
<p>E' istituito il Consiglio nazionale per l'ambiente con la seguente composizione:
|
916 |
+
</p>
|
917 |
+
</intro>
|
918 |
+
<point eId="art_12__para_1.__point_a">
|
919 |
+
<num>a)</num>
|
920 |
+
<content>
|
921 |
+
<p>un rappresentante designato da ogni regione; per il Trentino-Alto Adige, uno designato dalla provincia autonoma di Trento e uno dalla provincia autonoma di Bolzano;
|
922 |
+
</p>
|
923 |
+
</content>
|
924 |
+
</point>
|
925 |
+
<point eId="art_12__para_1.__point_b">
|
926 |
+
<num>b)</num>
|
927 |
+
<content>
|
928 |
+
<p>sei rappresentanti designati dall'Associazione nazionale comuni italiani e tre dalla Unione delle province d'Italia;
|
929 |
+
</p>
|
930 |
+
</content>
|
931 |
+
</point>
|
932 |
+
<point eId="art_12__para_1.__point_c">
|
933 |
+
<num>c)</num>
|
934 |
+
<content>
|
935 |
+
<p>quindici rappresentanti nominati dal Ministro dell'ambiente su terne presentate dalle associazioni a carattere nazionale o presenti in almeno cinque regioni, di cui al successivo articolo 13;
|
936 |
+
</p>
|
937 |
+
</content>
|
938 |
+
</point>
|
939 |
+
<point eId="art_12__para_1.__point_d">
|
940 |
+
<num>d)</num>
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941 |
+
<content>
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942 |
+
<p>un rappresentante del CNR, uno dell'ENEA e uno dell'ENEL.
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943 |
+
</p>
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944 |
+
</content>
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945 |
+
</point>
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946 |
+
</list>
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947 |
+
</paragraph>
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948 |
+
<paragraph eId="art_12__para_2">
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949 |
+
<num>2.</num>
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950 |
+
<content>
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951 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente, quando ne ravvisi l'opportunita' in relazione agli argomenti iscritti all'ordine del giorno del Consiglio, puo' invitare rappresentanti dell'impresa e del lavoro e degli ordini professionali.
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952 |
+
</p>
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953 |
+
</content>
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954 |
+
</paragraph>
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955 |
+
<paragraph eId="art_12__para_3">
|
956 |
+
<num>3.</num>
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957 |
+
<content>
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958 |
+
<p>Il Consiglio nazionale per l'ambiente e' presieduto dal Ministro dell'ambiente ed e' rinnovato ogni tre anni. Elegge nel suo seno il vicepresidente e stabilisce le regole per il proprio funzionamento.
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959 |
+
Si avvale di un apposito ufficio di segreteria istituito presso il Ministero dell'ambiente.
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960 |
+
</p>
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961 |
+
</content>
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962 |
+
</paragraph>
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963 |
+
<paragraph eId="art_12__para_4">
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964 |
+
<num>4.</num>
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965 |
+
<content>
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966 |
+
<p>Il Consiglio da' pareri ed avanza proposte nelle materie indicate dalla presente legge nei casi e con le modalita' stabilite con apposito regolamento approvato con decreto ministeriale.
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967 |
+
</p>
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968 |
+
</content>
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969 |
+
</paragraph>
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970 |
+
<paragraph eId="art_12__para_5">
|
971 |
+
<num>5.</num>
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972 |
+
<content>
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973 |
+
<p>Il Consiglio puo' proporre iniziative al Ministro dell'ambiente per il raggiungimento delle finalita' indicate nell'articolo 1 comma 3.
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974 |
+
</p>
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975 |
+
</content>
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976 |
+
</paragraph>
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977 |
+
<paragraph eId="art_12__para_6">
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978 |
+
<num>6.</num>
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979 |
+
<content>
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980 |
+
<p>Il Consiglio esprime il proprio parere sulla relazione di cui all'articolo 1, comma 6, che e' allegato alla relazione stessa ai fini della sua trasmissione al Parlamento.
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981 |
+
</p>
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982 |
+
</content>
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983 |
+
</paragraph>
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984 |
+
<paragraph eId="art_12__para_7">
|
985 |
+
<num>7.</num>
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986 |
+
<content>
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987 |
+
<p>Il Consiglio nazionale per l'ambiente e' nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della presente legge.
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988 |
+
</p>
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989 |
+
</content>
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990 |
+
</paragraph>
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991 |
+
</article>
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992 |
+
<article eId="art_13">
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993 |
+
<num>Art. 13.</num>
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994 |
+
<heading/>
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995 |
+
<paragraph eId="art_13__para_1">
|
996 |
+
<num>1.</num>
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997 |
+
<content>
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998 |
+
<p>Le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni sono individuate con decreto del Ministro dell'ambiente sulla base delle finalita' programmatiche e dell'ordinamento interno democratico previsti dallo statuto, nonche' della continuita' dell'azione e della sua rilevanza esterna, previo parere del Consiglio nazionale per l'ambiente da esprimere entro novanta giorni dalla richiesta. <ins eId="ins_7">((Decorso tale termine senza che il parere sia stato espresso, il Ministro dell'ambiente decide))</ins>.
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999 |
+
</p>
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1000 |
+
</content>
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1001 |
+
</paragraph>
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1002 |
+
<paragraph eId="art_13__para_2">
|
1003 |
+
<num>2.</num>
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1004 |
+
<content>
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1005 |
+
<p>Il Ministro, al solo fine di ottenere, per la prima composizione del Consiglio nazionale per l'ambiente, le terne di cui al precedente articolo 12, comma 1, lettera c), effettua, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, una prima individuazione delle associazioni a carattere nazionale e di quelle presenti in almeno cinque regioni, secondo i criteri di cui al precedente comma 1, e ne informa il Parlamento.
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1006 |
+
</p>
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1007 |
+
</content>
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1008 |
+
</paragraph>
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1009 |
+
</article>
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1010 |
+
<article eId="art_14">
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1011 |
+
<num>Art. 14.</num>
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1012 |
+
<heading/>
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1013 |
+
<paragraph eId="art_14__para_1">
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1014 |
+
<num>1.</num>
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1015 |
+
<content>
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1016 |
+
<p>Il Ministro dell'ambiente assicura la piu' ampia divulgazione delle informazioni sullo stato dell'ambiente.
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1017 |
+
</p>
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1018 |
+
</content>
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1019 |
+
</paragraph>
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1020 |
+
<paragraph eId="art_14__para_2">
|
1021 |
+
<num>2.</num>
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1022 |
+
<content>
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1023 |
+
<p>Gli atti adottati dal Consiglio nazionale per l'ambiente debbono essere motivati e, quando la loro conoscenza interessi la generalita' dei cittadini e risponda ad esigenze informative di carattere diffuso, vengono pubblicati per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ai sensi dell'<ref eId="content__ref_46" href="/akn/it/act/legge/stato/1984-12-11/839/!main#art_3">articolo 3 della legge 11 dicembre 1984, n. 839</ref>, con la menzione del numero del Bollettino Ufficiale del Ministero dell'ambiente, che riporta il testo integrale degli atti stessi nonche' il processo verbale delle sedute.
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1024 |
+
</p>
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1025 |
+
</content>
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1026 |
+
</paragraph>
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1027 |
+
<paragraph eId="art_14__para_3">
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1028 |
+
<num>3.</num>
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1029 |
+
<content>
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1030 |
+
<p>Qualsiasi cittadino ha diritto di accesso alle informazioni sullo stato dell'ambiente disponibili, in conformita' delle leggi vigenti, presso gli uffici della pubblica amministrazione, e puo' ottenere copia previo rimborso delle spese di riproduzione e delle spese effettive di ufficio il cui importo e' stabilito con atto dell'amministrazione interessata.
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1031 |
+
</p>
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1032 |
+
</content>
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1033 |
+
</paragraph>
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1034 |
+
<section>
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1035 |
+
<content>
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1036 |
+
<p>
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1037 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_4" placement="bottom">
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1038 |
+
<p> Nota all'art. 14:
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1039 |
+
I primi due commi dell'<ref eId="content__ref_47" href="/akn/it/act/legge/stato/1984/839/!main#art_3">art. 3 della legge n. 839/1984</ref> (Norme sulla Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana) cosi' dispongono:
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1040 |
+
"Nella prima parte della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana sono pubblicati, oltre alle leggi, ai decreti, alle delibere e agli atti da inserire nella Raccolta ufficiale, gli altri atti ed i comunicati che interessino la generalita' dei cittadini e la cui pubblicita' risponda ad esigenze di carattere informativo diffuso.
|
1041 |
+
Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia e con i vari Ministri competenti, sono approvati gli elenchi degli atti e dei comunicati da pubblicare nel testo integrale, di quelli da pubblicare per sunto o estratto e di quelli per i quali puo' essere pubblicato il solo titolo, con l'indicazione della pubblicazione ufficiale recante il testo dell'atto".
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1042 |
+
</p>
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1043 |
+
</authorialNote>
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1044 |
+
</p>
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1045 |
+
</content>
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1046 |
+
</section>
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1047 |
+
</article>
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1048 |
+
<article eId="art_15">
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1049 |
+
<num>Art. 15.</num>
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1050 |
+
<heading/>
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1051 |
+
<paragraph eId="art_15__para_1">
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1052 |
+
<num>1.</num>
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1053 |
+
<content>
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1054 |
+
<p>I ruoli e le relative dotazioni organiche del Ministero dell'ambiente sono stabiliti in conformita' alle tabelle A e B allegate alla presente legge.
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1055 |
+
</p>
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1056 |
+
</content>
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1057 |
+
</paragraph>
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1058 |
+
<paragraph eId="art_15__para_2">
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1059 |
+
<num>2.</num>
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1060 |
+
<content>
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1061 |
+
<p>Il consiglio di amministrazione e le commissioni di disciplina del Ministero sono costituiti secondo le norme vigenti ed esercitano le funzioni da esse previste.
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1062 |
+
</p>
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1063 |
+
</content>
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1064 |
+
</paragraph>
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1065 |
+
<paragraph eId="art_15__para_3">
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1066 |
+
<num>3.</num>
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1067 |
+
<content>
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1068 |
+
<p>Presso il Ministero e' istituita una Ragioneria centrale dipendente dal Ministero del tesoro.
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1069 |
+
</p>
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1070 |
+
</content>
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1071 |
+
</paragraph>
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1072 |
+
<paragraph eId="art_15__para_4">
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1073 |
+
<num>4.</num>
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1074 |
+
<content>
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1075 |
+
<p>In relazione all'istituzione della Ragioneria centrale di cui al precedente comma 3, la dotazione organica dei ruoli centrali del Ministero del tesoro - Ragioneria generale dello Stato - viene aumentata di complessive 35 unita', cosi' distribuite: tre della ex carriera ausiliaria, di cui due con qualifica di commesso (secondo livello funzionale) e una con qualifica di commesso capo (terzo livello funzionale); undici della ex carriera esecutiva amministrativa, di cui dieci con qualifica di coadiutore superiore (quinto livello funzionale); tre della ex carriera esecutiva tecnica dei meccanografi con qualifica di operatore tecnico (quarto livello funzionale); otto della ex carriera di concetto, di cui sette con qualifica di ragioniere o segretario (sesto livello funzionale) e una con qualifica di ragioniere capo o segretario capo (settimo livello, funzionale); dieci della ex carriera direttiva, di cui sette con qualifica di consigliere (settimo livello funzionale) e tre con qualifica di direttore aggiunto di divisione (ottavo livello funzionale).
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1076 |
+
</p>
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1077 |
+
</content>
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1078 |
+
</paragraph>
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1079 |
+
<paragraph eId="art_15__para_5">
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1080 |
+
<num>5.</num>
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1081 |
+
<content>
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1082 |
+
<p>I profili professionali di ufficiale e di assistente ecologico saranno determinati ai sensi della <ref eId="content__ref_48" href="/akn/it/act/legge/stato/1983-03-29/93/!main">legge 29 marzo 1983, n. 93</ref>.
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1083 |
+
</p>
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1084 |
+
</content>
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1085 |
+
</paragraph>
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1086 |
+
<paragraph eId="art_15__para_6">
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1087 |
+
<num>6.</num>
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1088 |
+
<list>
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1089 |
+
<intro eId="art_15__para_6__intro_1">
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1090 |
+
<p>Nella prima applicazione della presente legge, alla copertura dei posti di organico il Ministro dell'ambiente potra' provvedere mediante inquadramento a domanda:
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1091 |
+
</p>
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1092 |
+
</intro>
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1093 |
+
<point eId="art_15__para_6.__point_a">
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1094 |
+
<num>a)</num>
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1095 |
+
<content>
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1096 |
+
<p>del personale di ruolo gia' in posizione di comando e di quello fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in servizio presso l'Ufficio del Ministro per l'ecologia alla data di entrata in vigore della presente legge;
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1097 |
+
</p>
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1098 |
+
</content>
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1099 |
+
</point>
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1100 |
+
<point eId="art_15__para_6.__point_b">
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1101 |
+
<num>b)</num>
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1102 |
+
<content>
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1103 |
+
<p>del personale di ruolo in servizio presso altre amministrazioni dello Stato o enti pubblici che, alla data di entrata in vigore della presente legge, esercita funzioni relative alle competenze attribuite al Ministero dell'ambiente;
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1104 |
+
</p>
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1105 |
+
</content>
|
1106 |
+
</point>
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1107 |
+
<point eId="art_15__para_6.__point_c">
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1108 |
+
<num>c)</num>
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1109 |
+
<content>
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1110 |
+
<p>del personale di ruolo in posizione di comando presso l'Ufficio del Ministro per l'ecologia ai sensi dell'<ref eId="content__ref_49" href="/akn/it/act/legge/stato/1984-12-22/887/!main#art_12">articolo 12 della legge 22 dicembre 1984, n. 887</ref>, e successive modificazioni e integrazioni.
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1111 |
+
</p>
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1112 |
+
</content>
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1113 |
+
</point>
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1114 |
+
</list>
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1115 |
+
</paragraph>
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1116 |
+
<paragraph eId="art_15__para_7">
|
1117 |
+
<num>7.</num>
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1118 |
+
<content>
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1119 |
+
<p>L'inquadramento, con la conservazione della qualifica e dell'anzianita' maturata, e' disposto con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri del tesoro e per la funzione pubblica, sentito, per il personale di cui al precedente comma 6, lettera b), il Ministro preposto all'amministrazione di provenienza e, per quello di cui allo stesso comma 6, lettera c), il capo dell'amministrazione di appartenenza.
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1120 |
+
</p>
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1121 |
+
</content>
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1122 |
+
</paragraph>
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1123 |
+
<paragraph eId="art_15__para_8">
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1124 |
+
<num>8.</num>
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1125 |
+
<content>
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1126 |
+
<p>Per sopperire alle prime esigenze organizzative e funzionali del Ministero dell'ambiente, il Ministro dell'ambiente puo' avvalersi, nel limite massimo di 35 unita', di personale assunto con contratti a tempo determinato di durata non superiore a due anni scelto tra elementi di adeguata qualificazione tecnico-professionale ed il cui compenso sara' determinato con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro del tesoro.
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1127 |
+
</p>
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1128 |
+
</content>
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1129 |
+
</paragraph>
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1130 |
+
<section>
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1131 |
+
<content>
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1132 |
+
<p>
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1133 |
+
<authorialNote eId="authorialNote_5" placement="bottom">
|
1134 |
+
<p> Note all'<ref eId="content__ref_50" href="/akn/it/act/legge/stato/1983/93/!main#art_15">art. 15:
|
1135 |
+
- Con la legge n. 93/1983</ref> e' stata approvata la legge-quadro sul pubblico impiego.
|
1136 |
+
- Gli ultimi due commi dell'<ref eId="content__ref_51" href="/akn/it/act/legge/stato/1984/887/!main#art_12">art. 12 della legge n. 887/1984</ref> (Legge finanziaria 1985) prevedono che:
|
1137 |
+
"Per lo studio dei problemi piu' urgenti dell'inquinamento idrico e per il completamento della elaborazione progettuale occorrente alla redazione del piano generale di risanamento delle acque di cui all'<ref eId="content__ref_52" href="/akn/it/act/legge/stato/1976-05-10/319/!main#art_1-leta">art. 1, lettera a), della legge 10 maggio 1976, n. 319</ref>, gia' avviata con i fondi stanziati dall'<ref eId="content__ref_53" href="/akn/it/act/decretoLegge/stato/1981-12-30/801/!main#art_4">art. 4 del decreto-legge 30 dicembre 1981, n. 801</ref>, convertito in legge, con modificazioni, dalla <ref eId="content__ref_54" href="/akn/it/act/legge/stato/1982-03-05/62/!main">legge 5 marzo 1982, n. 62</ref>, il Ministro per l'ecologia e' autorizzato a costituire commissioni scientifiche, a stipulare specifiche convenzioni con istituti ed a conferire incarichi professionali a ditte specializzate o ad esperti. Per le relative spese, lo stanziamento del capitolo 6964 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno finanziario 1985, e' incrementato di lire un miliardo.
|
1138 |
+
Per l'espletamento dei compiti previsti dai commi precedenti, il Ministro per l'ecologia puo' altresi' richiedere, anche nominativamente, alle amministrazioni dello Stato, comprese quelle ad ordinamento autonomo, nonche' agli enti pubblici, il comando del personale occorrente sino al numero massimo di 15 unita'. Le spese relative a detto personale rimangono a carico dell'amministrazione o ente di provenienza".
|
1139 |
+
</p>
|
1140 |
+
</authorialNote>
|
1141 |
+
</p>
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1142 |
+
</content>
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1143 |
+
</section>
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1144 |
+
</article>
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1145 |
+
<article eId="art_16">
|
1146 |
+
<num>Art. 16.</num>
|
1147 |
+
<heading/>
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1148 |
+
<paragraph eId="art_16__para_1">
|
1149 |
+
<num>1.</num>
|
1150 |
+
<content>
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1151 |
+
<p>In sede di prima applicazione della presente legge, il 30 per cento dei posti di primo dirigente, di cui all'allegata tabella A, e' conferito, mediante concorso speciale per esame, al personale gia' appartenente all'ex carriera direttiva in servizio presso l'Ufficio del Ministro per l'ecologia alla data di entrata in vigore della presente legge, in possesso del diploma di laurea, inquadrato nella settima e nella ottava qualifica funzionale, con almeno nove anni di servizio effettivo nella qualifica stessa.
|
1152 |
+
</p>
|
1153 |
+
</content>
|
1154 |
+
</paragraph>
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1155 |
+
</article>
|
1156 |
+
<article eId="art_17">
|
1157 |
+
<num>Art. 17.</num>
|
1158 |
+
<heading/>
|
1159 |
+
<paragraph eId="art_17__para_1">
|
1160 |
+
<num>1.</num>
|
1161 |
+
<content>
|
1162 |
+
<p>In attesa della aggregazione di tutti i servizi scientifici e tecnici con competenze relative all'ambiente e al territorio, compresa la formazione di eventuali istituti e di un centro dati, il Servizio geologico del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e' trasferito al Ministero dell'ambiente.
|
1163 |
+
</p>
|
1164 |
+
</content>
|
1165 |
+
</paragraph>
|
1166 |
+
<paragraph eId="art_17__para_2">
|
1167 |
+
<num>2.</num>
|
1168 |
+
<content>
|
1169 |
+
<p>Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' regolato il passaggio di funzioni, beni e personale, nonche' la conseguente variazione delle tabelle organiche allegate alla presente legge.
|
1170 |
+
</p>
|
1171 |
+
</content>
|
1172 |
+
</paragraph>
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1173 |
+
</article>
|
1174 |
+
<article eId="art_18">
|
1175 |
+
<num>Art. 18.</num>
|
1176 |
+
<heading/>
|
1177 |
+
<paragraph eId="art_18__para_1">
|
1178 |
+
<num>1.</num>
|
1179 |
+
<content>
|
1180 |
+
<p>
|
1181 |
+
<ins eId="ins_8">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1182 |
+
</p>
|
1183 |
+
</content>
|
1184 |
+
</paragraph>
|
1185 |
+
<paragraph eId="art_18__para_2">
|
1186 |
+
<num>2.</num>
|
1187 |
+
<content>
|
1188 |
+
<p>
|
1189 |
+
<ins eId="ins_9">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1190 |
+
</p>
|
1191 |
+
</content>
|
1192 |
+
</paragraph>
|
1193 |
+
<paragraph eId="art_18__para_3">
|
1194 |
+
<num>3.</num>
|
1195 |
+
<content>
|
1196 |
+
<p>
|
1197 |
+
<ins eId="ins_10">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1198 |
+
</p>
|
1199 |
+
</content>
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1200 |
+
</paragraph>
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1201 |
+
<paragraph eId="art_18__para_4">
|
1202 |
+
<num>4.</num>
|
1203 |
+
<content>
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1204 |
+
<p>
|
1205 |
+
<ins eId="ins_11">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1206 |
+
</p>
|
1207 |
+
</content>
|
1208 |
+
</paragraph>
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1209 |
+
<paragraph eId="art_18__para_5">
|
1210 |
+
<num>5.</num>
|
1211 |
+
<content>
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1212 |
+
<p>Le associazioni individuate in base all'articolo 13 della presente legge possono intervenire nei giudizi per danno ambientale e ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti illegittimi.
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1213 |
+
</p>
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1214 |
+
</content>
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1215 |
+
</paragraph>
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1216 |
+
<paragraph eId="art_18__para_6">
|
1217 |
+
<num>6.</num>
|
1218 |
+
<content>
|
1219 |
+
<p>
|
1220 |
+
<ins eId="ins_12">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1221 |
+
</p>
|
1222 |
+
</content>
|
1223 |
+
</paragraph>
|
1224 |
+
<paragraph eId="art_18__para_7">
|
1225 |
+
<num>7.</num>
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1226 |
+
<content>
|
1227 |
+
<p>
|
1228 |
+
<ins eId="ins_13">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1229 |
+
</p>
|
1230 |
+
</content>
|
1231 |
+
</paragraph>
|
1232 |
+
<paragraph eId="art_18__para_8">
|
1233 |
+
<num>8.</num>
|
1234 |
+
<content>
|
1235 |
+
<p>
|
1236 |
+
<ins eId="ins_14">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1237 |
+
</p>
|
1238 |
+
</content>
|
1239 |
+
</paragraph>
|
1240 |
+
<paragraph eId="art_18__para_9">
|
1241 |
+
<num>9.</num>
|
1242 |
+
<content>
|
1243 |
+
<p>
|
1244 |
+
<ins eId="ins_15">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1245 |
+
</p>
|
1246 |
+
</content>
|
1247 |
+
</paragraph>
|
1248 |
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<paragraph eId="art_18__para_9-bis">
|
1249 |
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<num>9-bis.</num>
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1250 |
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|
1251 |
+
<p>
|
1252 |
+
<ins eId="ins_16">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1253 |
+
</p>
|
1254 |
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</content>
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<num>9-ter.</num>
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1258 |
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<content>
|
1259 |
+
<p>
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1260 |
+
<ins eId="ins_17">((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152))</ins>.
|
1261 |
+
</p>
|
1262 |
+
</content>
|
1263 |
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</paragraph>
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1264 |
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</article>
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<article eId="art_19">
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<num>Art. 19.</num>
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1268 |
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<paragraph eId="art_19__para_1">
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1269 |
+
<num>1.</num>
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1270 |
+
<content>
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1271 |
+
<p>All'onere derivante dall'applicazione della presente legge si provvede mediante utilizzo degli stanziamenti iscritti nella rubrica 38 (Ufficio del Ministro per l'ecologia) dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno finanziario 1986 e bilancio pluriennale 1986-1988, che vengono per lo scopo integrati di lire 10 miliardi per l'anno 1986, di lire 15 miliardi per l'anno 1987 e di lire 20 miliardi per l'anno 1988. Al maggiore onere di lire 10 miliardi per l'anno 1986, di lire 15 miliardi per l'anno 1987 e di lire 20 miliardi per l'anno 1988, si provvede mediante corrispondente riduzione dello specifico accantonamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1986-1988, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1986.
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1272 |
+
</p>
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1273 |
+
</content>
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1274 |
+
</paragraph>
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1275 |
+
<paragraph eId="art_19__para_2">
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1276 |
+
<num>2.</num>
|
1277 |
+
<content>
|
1278 |
+
<p>Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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1279 |
+
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1280 |
+
</p>
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1281 |
+
</content>
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1282 |
+
</paragraph>
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1283 |
+
</article>
|
1284 |
+
</body>
|
1285 |
+
<conclusions>
|
1286 |
+
<formula name="formulaFinaleConclusioni">
|
1287 |
+
<p>La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. </p>
|
1288 |
+
</formula>
|
1289 |
+
<p> Data a Roma, addi' 8 luglio 1986 </p>
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1290 |
+
<p>COSSIGA CRAXI, Presidente del Consiglio dei Ministri ZANONE, Ministro per l'ecologia Visto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI</p>
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1291 |
+
</conclusions>
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1292 |
+
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1293 |
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<content>
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1324 |
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<p> TABELLA A <ins eId="ins_18">((1))</ins>
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1325 |
+
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1326 |
+
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1327 |
+
Parte di provvedimento in formato grafico
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1328 |
+
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1329 |
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</p>
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1330 |
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</content>
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1331 |
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</paragraph>
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1332 |
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<paragraph>
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1333 |
+
<content>
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1334 |
+
<p>---------------</p>
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1335 |
+
<p>AGGIORNAMENTO (1)</p>
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1336 |
+
<p>
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1337 |
+
La <ref eId="55" href="/akn/it/act/legge/stato/1987-03-03/59/!main">L. 3 marzo 1987, n. 59</ref> ha disposto (con l'art. 3, comma 2) che per il funzionamento dei servizi previsti, rispettivamente, dall'articolo 2 della legge stessa e dalla <ref eId="56" href="/akn/it/act/legge/stato/1986-07-08/349/!main#art_10-com1-lete">lettera e) del comma 1 dell'articolo 10 della legge 8 luglio 1986, n. 349</ref>, "la tabella A allegata alla predetta <ref eId="57" href="/akn/it/act/legge/stato/1986/349/!main">legge n. 349 del 1986</ref>, e' modificata con l'aggiunta di numero 2 dirigente generali - livello C, dei quali uno nel quadro A e uno nel quadro B, nonche' di numero 1 dirigente superiore e numero 1 primo dirigente, entrambi nel quadro A". </p>
|
1338 |
+
</content>
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1339 |
+
</paragraph>
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1340 |
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</mainBody>
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1341 |
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|
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|
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|
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|
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+
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|
1369 |
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</identification>
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1370 |
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</meta>
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1371 |
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<paragraph>
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1373 |
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<content>
|
1374 |
+
<p>
|
1375 |
+
|
1376 |
+
TABELLA B
|
1377 |
+
Carriera direttiva amministrativa.
|
1378 |
+
7° e 8° livello funzionale. . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 20 Carriera direttiva tecnica.
|
1379 |
+
7° e 8° livello funzionale. . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 40
|
1380 |
+
TABELLA B/1.
|
1381 |
+
|
1382 |
+
Carriera di concetto.
|
1383 |
+
6° e 7° livello funzionale:
|
1384 |
+
Segretario. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 70 Ragioniere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 10 Ufficiale ecologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 50
|
1385 |
+
TABELLA B/2.
|
1386 |
+
|
1387 |
+
Carriera esecutiva.
|
1388 |
+
4° e 5° livello funzionale:
|
1389 |
+
Coadiutore meccanografo. . . . . . . . . . . . . . . . \
|
1390 |
+
> Posti n. 40
|
1391 |
+
Assistente ecologico . . . . . . . . . . . . . . . . . /
|
1392 |
+
Coadiutore (archivista dattilografo). . . . . . . . . . . Posti n. 96
|
1393 |
+
TABELLA B/3.
|
1394 |
+
|
1395 |
+
Carriera ausiliaria.
|
1396 |
+
2° e 3° livello funzionale:
|
1397 |
+
Commesso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 30 Agente tecnico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posti n. 20
|
1398 |
+
|
1399 |
+
</p>
|
1400 |
+
</content>
|
1401 |
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</paragraph>
|
1402 |
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|
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Juli 1946" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="it" value="Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 22 luglio 1946" shortForm=""/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it"/><FRBRdate date="1948-04-07" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="1946-07-22" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2020-07-06" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRlanguage language="it"/></FRBRExpression><FRBRManifestation><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/xml/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/xml"/><FRBRdate date="1948-04-07" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="1946-07-22" 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href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1948/1015_1002_976">RU <b>1948</b> 976</ref>; BBl <b>1946</b> III 703 ediz. ted., FF <b>1946</b> III 675 ediz. franc.</p></authorialNote>ru Traduzione</p><p><docTitle>Costituzione<br/>dell’Organizzazione mondiale della Sanità</docTitle></p><p>Firmata a Nuova York il 22 luglio 1946<br/>Approvata dall’Assemblea federale il 19 dicembre 1946<authorialNote><p> Art. 1 del DF del 19 dic. 1946 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1948/1013_1001_975">RU <b>1948 </b>975</ref>)</p></authorialNote><br/>Strumenti di ratificazione depositati dalla Svizzera il 29 marzo 1947<br/>Entrata in vigore il 7 aprile 1948</p><p> (Stato 6 luglio 2020)</p></preface><preamble><p>Gli Stati partecipanti alla presente costituzione dichiarano, </p><p>conformemente alla Carta delle Nazioni Unite<authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2003/160">RS <b>0.120</b></ref></p></authorialNote>, che alla base della felicità dei popoli, delle loro relazioni armoniose e della loro sicurezza, stanno i principi seguenti:</p><p>La sanità è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste solo in un assenza di malattia o d’infermità.</p><p>Il possesso del migliore stato di sanità possibile costituisce un diritto fondamentale di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale.</p><p>La sanità di tutti i popoli è una condizione fondamentale della pace del mondo e della sicurezza; essa dipende dalla più stretta cooperazione possibile tra i singoli e tra gli Stati.</p><p>I risultati raggiunti da ogni Stato nel miglioramento e nella protezione della sanità sono preziosi per tutti.</p><p>La disparità nei diversi paesi per quanto concerne il miglioramento della sanità e la lotta contro le malattie, in particolare contro le malattie trasmissibili, costituisce un pericolo per tutti.</p><p>Lo sviluppo sano del fanciullo è d’importanza fondamentale; l’attitudine a vivere in armonia con un ambiente in piena trasformazione è essenziale per questo sviluppo.</p><p>Per raggiungere il più alto grado di sanità è indispensabile rendere accessibili a tutti i popoli le cognizioni acquistate dalle scienze mediche, psicologiche ed affini.</p><p>Un’opinione pubblica illuminata ed una cooperazione attiva del pubblico sono d’importanza capitale per il miglioramento della sanità dei popoli.</p><p>I governi sono responsabili della sanità dei loro popoli; essi possono fare fronte a questa responsabilità, unicamente prendendo le misure sanitarie e sociali adeguate.</p><p><i>Riconoscendo questi principi,</i> ed allo scopo di cooperare tra di loro e con tutti per migliorare e proteggere la sanità di tutti i popoli, le Alte Parti contraenti,</p><p>accettano la presente costituzione ed istituiscono con ciò l’Organizzazione mondiale della sanità, come organizzazione speciale delle Nazioni Unite.</p></preamble><body><chapter eId="chap_I"><num>Capo I</num><heading>Del Fine</heading><article eId="art_1"><num><b>Art. 1</b></num><paragraph><content><p>Il fine dell’Organizzazione mondiale della sanità (qui di seguito chiamata Organizzazione) è quello di portare tutti i popoli al più alto grado possibile di sanità.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_II"><num>Capo II</num><heading>Delle Funzioni</heading><article eId="art_2"><num><b>Art. 2</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>L’Organizzazione, per raggiungere il suo fine, esercita le funzioni seguenti:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Agisce come autorità direttrice e coordinatrice, nel campo sanitario, dei lavori di carattere internazionale;</p></item><item><num>b) </num><p>Stabilisce e mantiene una collaborazione effettiva con le Nazioni Unite, con le istituzioni speciali, con le amministrazioni sanitarie governamentali, con i gruppi professionali, come pure con altre organizzazioni che potessero entrare in linea di conto;</p></item><item><num>c) </num><p>Aiuta governi, se richiesta, a rafforzare i loro servizi sanitari;</p></item><item><num>d) </num><p>Fornisce l’assistenza tecnica appropriata e, nei casi urgenti, l’aiuto necessario, se i governi lo domandano oppure se l’accettano;</p></item><item><num>e) </num><p>Fornisce od aiuta a fornire, a richiesta delle Nazioni Unite, servizi sanitari e soccorsi a gruppi speciali di popolazioni, per esempio alle popolazioni dei territori sotto tutela;</p></item><item><num>f) </num><p>Stabilisce e mantiene i servizi amministrativi e tecnici ritenuti necessari, compresi i servizi d’epidemiologia e di statistica;</p></item><item><num>g) </num><p>Stimola e promuove lo sviluppo dell’azione intesa alla soppressione delle malattie epidemiche, endemiche ed altre;</p></item><item><num>h) </num><p>Promuove, se necessario, facendo capo ad altre istituzioni speciali, l’adozione delle misure atte a prevenire i danni causati dagli infortuni;</p></item><item><num>i) </num><p>Favorisce, se necessario, facendo capo ad altre istituzioni speciali, il miglioramento dell’alimentazione, il risanamento delle abitazioni, delle istallazioni sanitarie, il miglior impiego degli intervalli di risposo, il miglioramento delle condizioni economiche e di lavoro, come pure di tutti gli altri fattori dell’igiene dell’ambiente;</p></item><item><num>j) </num><p>Favorisce la cooperazione tra i gruppi scientifici e professionali che contribuiscono al progresso sanitario;</p></item><item><num>k) </num><p>Propone convenzioni, accordi e regolamenti, fa raccomandazioni concernenti le questioni sanitarie internazionali ed eseguisce i compiti che possono perciò essere attribuiti all’Organizzazione e sono conformi al suo fine;</p></item><item><num>l) </num><p>Promuove lo sviluppo dell’azione in favore della sanità e del benessere della madre e del bambino, come pure la loro attitudine a vivere in armonia con un ambiente in piena trasformazione;</p></item><item><num>m) </num><p>Favorisce ogni attività nel campo dell’igiene mentale, specialmente le attività che si riferiscono allo stabilimento di relazioni armoniose tra gli uomini;</p></item><item><num>n) </num><p>Stimola e guida le ricerche nel campo della sanità;</p></item><item><num>o) </num><p>Favorisce il miglioramento delle norme d’insegnamento e della formazione nelle professioni sanitarie, mediche ed affini;</p></item><item><num>p) </num><p>Studia e diffonde, se necessario, facendo capo ad altre istituzioni speciali, la tecnica amministrativa e sociale concernente l’igiene pubblica e le cure mediche preventive e terapeutiche, inclusi i servizi ospitalieri e la sicurezza sociale;</p></item><item><num>q) </num><p>Fornisce qualsiasi informazione, parere e soccorso concernenti la sanità;</p></item><item><num>r) </num><p>Favorisce la formazione, tra i popoli, di un’opinione pubblica illuminata su tutti i problemi della sanità;</p></item><item><num>s) </num><p>Stabilisce e rivede, secondo i bisogni, la nomenclatura internazionale delle malattie, delle cause di morte e dei metodi d’igiene pubblica;</p></item><item><num>t) </num><p>Uniforma, per quanto necessario, i metodi di diagnosi;</p></item><item><num>u) </num><p>Sviluppa, stabilisce ed incoraggia l’adozione di norme internazionali concernenti gli alimenti, i prodotti biologici, farmaceutici e simili;</p></item><item><num>v) </num><p>In generale, prende tutte le misure necessarie per il raggiungimento del fine assegnato all’Organizzazione.</p></item></blockList></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_III"><num>Capo III</num><heading>Dei membri e membri associati</heading><article eId="art_3"><num><b>Art. 3</b></num><paragraph><content><p>Tutti gli Stati possono diventare membri dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_4"><num><b>Art. 4</b></num><paragraph><content><p>Gli Stati Membri delle Nazioni Unite possono diventare membri dell’Organizzazione, firmando, od accettando in qualsiasi altro modo la presente costituzione, conformemente alle disposizioni del Capo XIX ed alle loro proprie norme costituzionali.</p></content></paragraph></article><article eId="art_5"><num><b>Art. 5</b></num><paragraph><content><p>Gli Stati, i governi dei quali sono stati invitati ad inviare osservatori alla Conferenza internazionale della sanità, convocata a Nuova York nel 1946, possono divenire membri firmando, od accettando in qualsiasi altro modo questa costituzione, conformemente alle disposizioni del Capo XIX ed alle loro proprie norme costituzionali, a condizione che la loro firma o la loro accettazione sia divenuta definitiva all’apertura della prima sessione dell’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_6"><num><b>Art. 6</b></num><paragraph><content><p>Riservate le condizioni di eventuali accordi tra le Nazioni Unite e l’Organizzazione, da approvarsi conformemente al Capo XVI, gli Stati che non diventano membri secondo le disposizioni degli articoli 4 e 5 possono domandare di divenire membri ed essere ammessi come tali, se la loro domanda è approvata alla maggioranza semplice dall’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_7"><num><b>Art. 7</b></num><paragraph><content><p>Se uno Stato Membro non soddisfa i suoi obblighi finanziari verso l’Organizzazione, oppure in altre circostanze eccezionali, l’Assemblea della sanità può, conformemente alle condizioni che essa giudica opportune, sospendere i privilegi connessi al diritto di voto, ed i servizi di cui lo Stato Membro fruisce. L’Assemblea della sanità può ristabilire i privilegi che si riferiscono al diritto di voto e questi servizi.</p></content></paragraph></article><article eId="art_8"><num><b>Art. 8</b></num><paragraph><content><p>Territori o gruppi di territori, che non sono responsabili della condotta delle loro relazioni internazionali, possono essere ammessi come membri associati dall’Assemblea della sanità, verso domanda presentata in nome di questi territori o gruppi di territori dallo Stato Membro o da un’altra autorità responsabile della direzione delle loro relazioni internazionali. I rappresentanti dei membri associati all’Assemblea della sanità dovrebbero essere qualificati per competenza tecnica nel campo sanitario ed essere scelti tra la popolazione indigena.</p><p>La natura e la portata dei diritti e dei doveri dei membri associati saranno determinati dall’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_IV"><num>Capo IV</num><heading>Degli organi</heading><article eId="art_9"><num><b>Art. 9</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>L’attività dell’Organizzazione è esercitata:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Dall’Assemblea mondiale della sanità (qui di seguito chiamata Assemblea della sanità);</p></item><item><num>b) </num><p>Dal Consiglio esecutivo (qui di seguito chiamato Consiglio);</p></item><item><num>c) </num><p>Dal Segretariato.</p></item></blockList></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_V"><num>Capo V</num><heading>Dell’Assemblea mondiale della sanità</heading><article eId="art_10"><num><b>Art. 10</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità è formata dai delegati degli Stati Membri.</p></content></paragraph></article><article eId="art_11"><num><b>Art. 11</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro è rappresentato da tre delegati al massimo, uno dei quali dev’essere designato dallo Stato Membro come capo della delegazione. Questi delegati dovrebbero essere scelti tra le persone meglio qualificate per competenza tecnica nel campo sanitario e rappresentare, di preferenza, l’amministrazione nazionale della sanità dello Stato Membro.</p></content></paragraph></article><article eId="art_12"><num><b>Art. 12</b></num><paragraph><content><p>I delegati possono essere accompagnati da supplenti e consiglieri.</p></content></paragraph></article><article eId="art_13"><num><b>Art. 13</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità si riunisce in sessione ordinaria annuale e, quando le circostanze lo esigono, in sessioni straordinarie. Le sessioni straordinarie sono convocate su domanda del Consiglio o della maggioranza degli Stati Membri.</p></content></paragraph></article><article eId="art_14"><num><b>Art. 14</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità sceglie, durante ogni sessione annuale, il paese o la regione, dove terrà la prossima sessione annuale; il luogo è fissato ulteriormente dal Consiglio. Il Consiglio fissa il luogo di convocazione d’ogni sessione straordinaria.</p></content></paragraph></article><article eId="art_15"><num><b>Art. 15</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio stabilisce, dopo aver consultato il Segretario generale delle Nazioni Unite, la data d’ogni sessione annuale e di ogni sessione straordinaria.</p></content></paragraph></article><article eId="art_16"><num><b>Art. 16</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità elegge il suo Presidente e gli altri membri dell’ufficio all’inizio d’ogni sessione annuale. Essi restano in funzione sino all’elezione dei loro successori.</p></content></paragraph></article><article eId="art_17"><num><b>Art. 17</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità emana il proprio regolamento interno.</p></content></paragraph></article><article eId="art_18"><num><b>Art. 18</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>Le funzioni dell’Assemblea della sanità sono le seguenti:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Stabilire la politica dell’Organizzazione;</p></item><item><num>b) </num><p>Eleggere gli Stati chiamati a designare un rappresentante nel Consiglio;</p></item><item><num>c) </num><p>Nominare il Direttore generale;</p></item><item><num>d) </num><p>Esaminare ed approvare i rapporti e l’attività del Consiglio e del Direttore generale, dare al Consiglio istruzioni nelle materie, dove determinate misure, determinati studi e ricerche, come pure la presentazione di rapporti apparissero desiderabili;</p></item><item><num>c) </num><p>Istituire le commissioni necessarie alle attività dell’Organizzazione;</p></item><item><num>f) </num><p>Controllare la politica finanziaria dell’Organizzazione, esaminare ed approvare il suo bilancio di previsione;</p></item><item><num>g) </num><p>Dare istruzioni al Consiglio ed al Direttore generale, affinché richiami l’attenzione degli Stati Membri e delle organizzazioni internazionali, governamentali o non governamentali, su qualsiasi questione sanitaria che l’Assemblea della sanità ritenga utile;</p></item><item><num>h) </num><p>Invitare tutte le organizzazioni internazionali o nazionali, governamentali o non governamentali, con responsabilità affini a quelle dell’Organizzazione, a nominare rappresentanti, i quali possono partecipare, senza diritto di voto, alle sue sessioni o a quelle delle commissioni, ed alle conferenze da essa riunite, alle condizioni prescritte dall’Assemblea della sanità; tuttavia, se si tratta d’organizzazioni nazionali, gli inviti potranno essere spediti solo con il consenso del governo interessato;</p></item><item><num>i) </num><p>Studiare le raccomandazioni concernenti la sanità, fatte dall’Assemblea generale, dal Consiglio economico e sociale, dai Consigli di sicurezza o di tutela delle Nazioni Unite, e fare loro rapporto sulle misure prese dall’Organizzazione, in esecuzione di tali raccomandazioni;</p></item><item><num>j) </num><p>Fare rapporto al Consiglio economico e sociale, conformemente alle disposizioni degli accordi conclusi tra l’Organizzazione e le Nazioni Unite;</p></item><item><num>k) </num><p>Promuovere o dirigere tutti i lavori di ricerca nel campo sanitario, servendosi del personale dell’Organizzazione, fondando istituzioni proprie, o cooperando con istituzioni ufficiali o non ufficiali degli Stati Membri, con il consenso del loro governo;</p></item><item><num>l) </num><p>Fondare altre istituzioni ritenute utili;</p></item><item><num>m) </num><p>Prendere qualsiasi altra misura atta a favorire il raggiungimento del fine dell’Organizzazione.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_19"><num><b>Art. 19</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità può approvare convenzioni od accordi concernenti qualsiasi questione di competenza dell’Organizzazione. Siffatte convenzioni od accordi devono essere approvati dalla maggioranza dei due terzi dell’Assemblea della sanità, ed entrano in vigore per ogni singolo Stato, quando esso li accetta, conformemente alle proprie norme costituzionali.</p></content></paragraph></article><article eId="art_20"><num><b>Art. 20</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro s’impegna a prendere, nel termine di diciotto mesi dall’approvazione d’una convenzione o di un accordo da parte dell’Assemblea della sanità, le misure relative all’accettazione di tale convenzione od accordo. Ogni Stato Membro deve notificare al Direttore generale le misure prese e, se non accetta la convenzione o l’accordo nel termine prescritto, una dichiarazione motivata della mancata accettazione. In caso di accettazione, ogni Stato Membro si obbliga a fare un rapporto annuo al Direttore generale, conformemente al Capo XIV.</p></content></paragraph></article><article eId="art_21"><num><b>Art. 21</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>L’Assemblea della sanità è autorizzata ad emanare i regolamenti concernenti:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Le misure sanitarie e di quarantena o qualsiasi altro provvedimento, destinati ad impedire la propagazione delle malattie da un paese all’altro;</p></item><item><num>b) </num><p>La nomenclatura delle malattie, delle cause di morte e dei metodi d’igiene pubblica;</p></item><item><num>c) </num><p>La designazione uniforme dei metodi di diagnosi valevoli nel campo internazionale;</p></item><item><num>d) </num><p>Le norme relative alla conformità, alla purezza ed all’attività dei prodotti biologici, farmaceutici e simili che si trovano nel commercio internazionale;</p></item><item><num>e) </num><p>Le condizioni relative alla pubblicità e alla designazione dei prodotti biologici, farmaceutici e simili che si trovano nel commercio internazionale.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_22"><num><b>Art. 22</b><authorialNote><p> Il termine previsto da detto art. per presentare le dichiarazioni di non accettazione o delle riserve è di sei mesi a contare dalla data di notificazione, da parte del Direttore generale, dell’approvazione del presente Regolamento addizionale da parte dell’Assemblea mondiale della Sanità (art. II del Reg. addizionale che modifica il Reg. sanitario internazionale – <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1982/1739_1739_1739">RU <b>1982</b> 1739</ref>).</p></authorialNote></num><paragraph><content><p>I regolamenti emanati in esecuzione dell’articolo 21 entrano in vigore, per tutti gli Stati Membri, quando la loro approvazione da parte dell’Assemblea della sanità è stata debitamente comunicata; sono eccettuati solo quegli Stati che, nei termini prescritti nella comunicazione, dichiarano di non accettarli, oppure fanno riserve in merito.</p></content></paragraph></article><article eId="art_23"><num><b>Art. 23</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità è autorizzata a fare raccomandazioni agli Stati Membri in qualsiasi materia di competenza dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VI"><num>Capo VI</num><heading>Del Consiglio esecutivo</heading><article eId="art_24"><num><b>Art. 24</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’emendamento n. I della 51<sup>a</sup> Assemblea mondiale della sanità del 16 mag. 1998, in vigore dal 15 set. 2005 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2006/136">RU <b>2006 </b>829</ref>).</p></authorialNote></num><paragraph><content><p>Il Consiglio è composto di trentaquattro persone designate da altrettanti Stati Membri. L’Assemblea della sanità sceglie, tenendo conto di un’equa ripartizione geografica, gli Stati chiamati a designare un delegato al Consiglio, restando inteso che almeno tre di questi Membri devono essere scelti fra ognuna delle organizzazioni regionali designate in applicazione dell’articolo 44. Ognuno di questi Stati invierà al Consiglio una persona tecnicamente qualificata nel settore della sanità che potrà essere accompagnata da supplenti e da consulenti.</p></content></paragraph></article><article eId="art_25"><num><b>Art. 25</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’emendamento n. I della 51<sup>a</sup> Assemblea mondiale della sanità del 16 mag. 1998, in vigore dal 15 set. 2005 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2006/136">RU <b>2006 </b>829</ref>).</p></authorialNote></num><paragraph><content><p>I Membri sono eletti per tre anni e sono rieleggibili; tuttavia tra i Membri eletti durante la prima sessione dell’Assemblea della sanità che seguirà l’entrata in vigore dell’emendamento della presente costituzione che porta il numero dei Membri del Consiglio da trentadue a trentaquattro, il mandato del Membro supplementare eletto sarà, ove occorra, proporzionalmente ridotto per agevolare l’elezione annua di almeno un Membro di ciascuna organizzazione regionale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_26"><num><b>Art. 26</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio si riunisce almeno due volte l’anno e fissa il luogo di ogni riunione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_27"><num><b>Art. 27</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio sceglie il presidente tra i suoi membri ed emana il proprio regolamento interno.</p></content></paragraph></article><article eId="art_28"><num><b>Art. 28</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>Le funzioni del Consiglio sono le seguenti:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Applicare le decisioni e le direttive dell’Assemblea della sanità;</p></item><item><num>b) </num><p>Agire come organo esecutivo dell’Assemblea della sanità;</p></item><item><num>c) </num><p>Esercitare ogni altra funzione che gli è affidata dall’Assemblea della sanità;</p></item><item><num>d) </num><p>Dare parere all’Assemblea della sanità in merito alle questioni che quest’organismo può sottoporgli, ed a quelle che sono deferite all’Organizzazione da convenzioni, accordi e regolamenti;</p></item><item><num>e) </num><p>Sottoporre all’Assemblea della sanità, mediante iniziativa propria, raccomandazioni o proposte;</p></item><item><num>f) </num><p>Preparare gli ordini del giorno per le riunioni dell’Assemblea della sanità;</p></item><item><num>g) </num><p>Sottoporre all’Assemblea della sanità, per esame ed approvazione, un programma generale di lavoro che abbracci un periodo determinato;</p></item><item><num>h) </num><p>Studiare tutti i problemi di sua competenza;</p></item><item><num>i) </num><p>Prendere, nei limiti delle funzioni e delle risorse finanziarie dell’Organizzazione, qualsiasi misura di carattere urgente, in caso di eventi che esigono un’azione immediata.</p></item></blockList><p>In particolare, esso può autorizzare il Direttore generale a prendere le misure necessarie per combattere le epidemie e partecipare all’esecuzione dei soccorsi sanitari destinati alle vittime d’una calamità; esso può inoltre intraprendere studi o ricerche che, secondo il parere di uno Stato qualsiasi o del Direttore generale, rivestono un carattere urgente.</p></content></paragraph></article><article eId="art_29"><num><b>Art. 29</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio esercita, in nome di tutta l’Assemblea della sanità, i poteri che gli sono delegati da questa organizzazione.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VII"><num>Capo VII</num><heading>Del Segretariato</heading><article eId="art_30"><num><b>Art. 30</b></num><paragraph><content><p>Il Segretariato comprende il Direttore generale ed il personale tecnico ed amministrativo necessario all’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_31"><num><b>Art. 31</b></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale è nominato dall’Assemblea della sanità, su proposta del Consiglio ed alle condizioni che fissa l’Assemblea della sanità. Il Direttore generale è sottoposto all’autorità del Consiglio; egli è il più alto funzionario tecnico ed amministrativo dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_32"><num><b>Art. 32</b></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale è di diritto Segretario dell’Assemblea della sanità, del Consiglio, di tutte le commissioni e di tutti i comitati della Organizzazione, come pure delle conferenze da essa convocate. Egli può delegare queste funzioni.</p></content></paragraph></article><article eId="art_33"><num><b>Art. 33</b></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale, od il suo rappresentante, può stabilire, mediante accordo con gli Stati Membri, una procedura che gli permetta, per l’esercizio delle sue funzioni, di mettersi direttamente in rapporto con i loro dipartimenti, specialmente con le loro amministrazioni sanitarie nazionali, governamentali o non governamentali. Egli può parimente mettersi in relazione diretta con le organizzazioni internazionali, se la loro attività è di competenza dell’Organizzazione. Egli deve tenere gli uffici al corrente di tutti i problemi che interessano le loro rispettive zone d’attività.</p></content></paragraph></article><article eId="art_34"><num><b>Art. 34</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’emendamento n. I della 26<sup>a</sup> Assemblea mondiale della sanità del 22 mag. 1973, in vigore dal 3 feb. 1977 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1977/621_621_621">RU <b>1977</b> 621 </ref>n. I).</p></authorialNote></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale deve preparare e sottoporre al Consiglio i rapporti finanziari ed il bilancio di previsione dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_35"><num><b>Art. 35</b></num><paragraph><num> Non pubblicato nella RU.</num><content><p>Il Direttore generale nomina il personale del Segretariato, conformemente al Regolamento del personale stabilito dall’Assemblea della sanità. Il criterio principale per la scelta del personale dev’essere la cura di garantire nella maggior misura possibile l’efficacia, l’integrità ed il carattere internazionale del Segretariato. Si terrà parimente conto dell’importanza di una scelta sulla più vasta base geografica possibile.</p></content></paragraph></article><article eId="art_36"><num><b>Art. 36</b></num><paragraph><content><p>Le condizioni di servizio del personale dell’Organizzazione saranno, per quanto possibile, conformi a quelle delle altre organizzazioni delle Nazioni Unite.</p></content></paragraph></article><article eId="art_37"><num><b>Art. 37</b></num><paragraph><content><p>Nell’esercizio delle loro funzioni, il Direttore generale ed il personale non devono domandare né ricevere istruzioni da nessun governo od autorità straniera all’Organizzazione. Essi devono astenersi da qualsiasi azione che possa nuocere alla loro qualità di funzionari internazionali. Ogni Stato Membro dell’Organizzazione si impegna, a sua volta, a rispettare il carattere esclusivamente internazionale del Direttore generale e del personale, e rinuncia ad esercitare qualsiasi influenza sugli stessi.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_VIII"><num>Capo VIII</num><heading>Delle commissioni</heading><article eId="art_38"><num><b>Art. 38</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio istituisce le commissioni che possono essere prescritte dall’Assemblea della sanità; esso può, su iniziativa propria o su proposta del Direttore generale, istituire qualsiasi altra commissione, desiderabile pel raggiungimento dei fini propri dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_39"><num><b>Art. 39</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio esamina, di tempo in tempo, ed almeno una volta all’anno, la necessità di mantenere le singole commissioni.</p></content></paragraph></article><article eId="art_40"><num><b>Art. 40</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio può istituire commissioni congiunte o miste facendo capo ad altre organizzazioni, o farvi partecipare l’Organizzazione; esso può provvedere a far rappresentare l’Organizzazione nelle commissioni istituite da altri organismi.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_IX"><num>Capo IX</num><heading>Delle conferenze</heading><article eId="art_41"><num><b>Art. 41</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità od il Consiglio possono convocare conferenze locali, generali, tecniche od altre di carattere speciale per lo studio di problemi di competenza dell’Organizzazione, provvedere alla rappresentanza a queste conferenze di organizzazioni internazionali e, con il consenso dei governi interessati, d’organizzazioni nazionali, governamentali o non governamentali. Le modalità della rappresentanza sono fissate dall’Assemblea sanitaria o dal Consiglio.</p></content></paragraph></article><article eId="art_42"><num><b>Art. 42</b></num><paragraph><content><p>Il Consiglio provvede alla rappresentanza dell’Organizzazione nelle conferenze che, secondo il suo parere, possono interessarla.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_X"><num>Capo X</num><heading>Della sede</heading><article eId="art_43"><num><b>Art. 43</b></num><paragraph><content><p>La sede dell’Organizzazione sarà fissata dall’Assemblea della sanità, dopo aver consultato le Nazioni Unite.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XI"><num>Capo XI</num><heading>Degli accordi regionali</heading><article eId="art_44"><num><b>Art. 44</b></num><paragraph><content><p>a) L’Assemblea della sanità determina di volta in volta le regioni geografiche, nelle quali appare desiderabile l’istituzione di un’organizzazione regionale.</p><p>b) L’Assemblea della sanità può, con il consenso della maggioranza degli Stati Membri di ogni regione così determinata, stabilire una organizzazione regionale che soddisfi ai bisogni particolari di questa regione. In ogni regione può esistere una sola organizzazione regionale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_45"><num><b>Art. 45</b></num><paragraph><content><p>Ogni organizzazione regionale è parte costituiva dell’Organizzazione, conformemente alla presente costituzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_46"><num><b>Art. 46</b></num><paragraph><content><p>Ogni organizzazione regionale comprende un comitato regionale ed un ufficio regionale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_47"><num><b>Art. 47</b></num><paragraph><content><p>I comitati regionali sono composti di rappresentanti degli Stati Membri e di membri associati della regione considerata. I territori o gruppi di territori d’una regione, che non sono responsabili della direzione delle loro relazioni internazionali e non sono membri associati, hanno il diritto d’essere rappresentati a questi comitati regionali e di parteciparvi. La natura e l’estensione dei diritti e degli obblighi di questi territori o gruppi di territori nei comitati regionali saranno fissati dall’Assemblea della sanità, d’accordo con lo Stato Membro, o con un’altra autorità, responsabili della direzione delle relazioni internazionali di questi territori e con gli Stati Membri della regione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_48"><num><b>Art. 48</b></num><paragraph><content><p>I comitati regionali si riuniscono ogni qual volta sia necessario, e fissano il luogo, dove è convocata ogni seduta.</p></content></paragraph></article><article eId="art_49"><num><b>Art. 49</b></num><paragraph><content><p>I comitati regionali stabiliscono il loro proprio regolamento.</p></content></paragraph></article><article eId="art_50"><num><b>Art. 50</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>Le funzioni del comitato regionale sono le seguenti:</listIntroduction><item><num>a) </num><p>Formulare le direttive concernenti questioni di carattere esclusivamente regionale;</p></item><item><num>b) </num><p>Controllare l’attività dell’ufficio regionale;</p></item><item><num>c) </num><p>Proporre all’ufficio regionale la riunione di conferenze tecniche, come pure ogni lavoro o ricerca accessori, concernenti i problemi sanitari suscettibili, secondo il parere del comitato regionale, di conseguire lo scopo perseguito dall’Organizzazione nella regione;</p></item><item><num>d) </num><p>Cooperare con i rispettivi comitati regionali delle Nazioni Unite e con quelli di altre istituzioni, speciali, come pure con altre organizzazioni internazionali regionali, che abbiano interessi comuni con l’Organizzazione;</p></item><item><num>e) </num><p>Dare all’Organizzazione, per mezzo del Direttore generale, il proprio parere su questioni sanitarie internazionali d’importanza più che regionale;</p></item><item><num>f) </num><p>Raccomandare la concessione di crediti regionali supplementari da parte dei governi delle rispettive regioni, se la parte del preventivo centrale dell’Organizzazione, accordata a questa regione, è insufficiente per l’esercizio delle funzioni regionali;</p></item><item><num>g) </num><p>Tutte le altre funzioni che possono essere delegate al Comitato regionale dall’Assemblea della sanità, dal Consiglio o dal Direttore generale.</p></item></blockList></content></paragraph></article><article eId="art_51"><num><b>Art. 51</b></num><paragraph><content><p>L’ufficio regionale, sottoposto all’autorità generale del Direttore generale dell’Organizzazione, è l’organo amministrativo del comitato regionale. Esso deve, inoltre, eseguire, entro i limiti della regione, le decisioni dell’Assemblea della sanità e del Consiglio.</p></content></paragraph></article><article eId="art_52"><num><b>Art. 52</b></num><paragraph><content><p>Capo dell’ufficio regionale è il Direttore regionale, nominato dal Consiglio, d’accordo con il comitato regionale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_53"><num><b>Art. 53</b></num><paragraph><content><p>Il personale dell’ufficio regionale è nominato conformemente alle norme che saranno fissate mediante un accordo tra il Direttore generale ed il Direttore regionale.</p></content></paragraph></article><article eId="art_54"><num><b>Art. 54</b></num><paragraph><content><p>L’Organizzazione sanitaria panamericana, rappresentata dall’Ufficio sanitario panamericano e dalle Conferenze panamericane della sanità, e tutte le altre organizzazioni regionali intergovernamentali della sanità, esistenti prima della firma della presente Costituzione, saranno incorporate, a suo tempo, nell’Organizzazione. Quest’incorporazione sarà fatta il più presto possibile mediante azione comune, basata sul mutuo consenso delle autorità competenti, espresso dalle organizzazioni interessate.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XII"><num>Capo XII</num><heading>Del bilancio di previsione e delle spese</heading><article eId="art_55"><num><b>Art. 55</b><authorialNote><p> Nuovo testo giusta l’emendamento n. I della 26<sup>a</sup> Assemblea mondiale della sanità del 22 mag. 1973, in vigore dal 3 feb. 1977 (<ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1977/621_621_621">RU <b>1977</b> 621 </ref>n. I).</p></authorialNote></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale allestisce e sottopone al Consiglio il bilancio di previsione dell’Organizzazione. Il Consiglio esamina il bilancio di previsione e lo sottopone all’Assemblea della sanità, aggiungendo le raccomandazioni che ritiene opportune.</p></content></paragraph></article><article eId="art_56"><num><b>Art. 56</b></num><paragraph><content><p>Riservati eventuali accordi tra l’Organizzazione e le Nazioni Unite, l’Assemblea della sanità esamina ed approva il bilancio di previsione ed eseguisce la ripartizione delle spese tra gli Stati Membri conformemente al piano che essa stabilirà</p></content></paragraph></article><article eId="art_57"><num><b>Art. 57</b></num><paragraph><content><p>L’Assemblea della sanità o, in suo nome, il Consiglio sono autorizzati ad accettare e ad amministrare donazioni e legati fatti all’Organizzazione, purché le condizioni poste a queste donazioni o legati paiano accettabili all’Assemblea della sanità od al Consiglio e corrispondano ai fini ed alla politica dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_58"><num><b>Art. 58</b></num><paragraph><content><p>Sarà istituito un fondo speciale per l’intervento in casi d’urgenza e d’imprevisti; il Consiglio ne disporrà secondo il suo libero apprezzamento.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XIII"><num>Capo XIII</num><heading>Del voto</heading><article eId="art_59"><num><b>Art. 59</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro ha diritto ad un voto nell’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_60"><num><b>Art. 60</b></num><paragraph><content><p>a) Le decisioni dell’Assemblea della sanità concernenti questioni importanti sono approvate alla maggioranza dei due terzi dei voti degli Stati Membri presenti e votanti.</p><p>Queste questioni concernono: l’accettazione di convenzioni o di accordi; l’approvazione d’accordi che vincolano l’Organizzazione alle Nazioni Unite, alle organizzazioni ed istituzioni internazionali, in applicazione degli articoli 69, 70 e 72; le modificazioni della presente costituzione.</p><p>b) Le decisioni concernenti altre questioni, compresa la fissazione di ulteriori categorie di questioni che devono essere decise alla maggioranza dei due terzi, sono approvate dalla maggioranza semplice degli Stati presenti e votanti.</p><p>c) La votazione, nel Consiglio e nelle commissioni dell’Organizzazione, su questioni analoghe, sarà fatta conformemente alle disposizioni dei capoversi a) e b) del presente articolo.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XIV"><num>Capo XIV</num><heading>Dei rapporti presentati dagli stati</heading><article eId="art_61"><num><b>Art. 61</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro presenta annualmente all’Organizzazione un rapporto su le misure prese ed i progressi fatti nel miglioramento della sanità della popolazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_62"><num><b>Art. 62</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro presenta annualmente un rapporto su le misure prese per l’esecuzione delle raccomandazioni che gli sono state fatte dall’Organizzazione e per l’osservanza delle convenzioni, degli accordi e dei regolamenti.</p></content></paragraph></article><article eId="art_63"><num><b>Art. 63</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro comunica senza indugio all’Organizzazione le leggi, i regolamenti, i rapporti ufficiali e le statistiche importanti, che concernono la sanità, pubblicati nello Stato.</p></content></paragraph></article><article eId="art_64"><num><b>Art. 64</b></num><paragraph><content><p>Ogni Stato Membro fornisce rapporti statistici ed epidemiologici, secondo le modalità che saranno fissate dall’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_65"><num><b>Art. 65</b></num><paragraph><content><p>Su domanda del Consiglio, ogni Stato Membro deve dare, per quanto possibile, qualsiasi informazione supplementare che si riferisca alla sanità.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XV"><num>Capo XV</num><heading>Capacità giuridica, privilegi e immunità</heading><article eId="art_66"><num><b>Art. 66</b></num><paragraph><content><p>L’Organizzazione gode, sul territorio d’ogni Stato Membro, della capacità giuridica necessaria per il raggiungimento del suo fine e l’esercizio delle sue funzioni.</p></content></paragraph></article><article eId="art_67"><num><b>Art. 67</b></num><paragraph><content><p>a) L’Organizzazione gode sul territorio d’ogni Stato Membro dei privilegi e delle immunità necessari per il raggiungimento del suo fine e l’esercizio delle sue funzioni.</p><p>b) I rappresentanti degli Stati Membri, le persone chiamate a fare parte del Consiglio ed il personale tecnico ed amministrativo dell’Organizzazione godono parimente dei privilegi e delle immunità necessari per il libero esercizio delle loro funzioni riferentisi all’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_68"><num><b>Art. 68</b></num><paragraph><content><p>Questa capacità giuridica, questi privilegi ed immunità saranno determinati mediante una convenzione particolare, che sarà preparata dall’Organizzazione, d’accordo con il Segretario generale delle Nazioni Unite, e da concludersi tra gli Stati Membri.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XVI"><num>Capo XVI</num><heading>Delle relazioni con altre organizzazioni</heading><article eId="art_69"><num><b>Art. 69</b></num><paragraph><content><p>L’Organizzazione è vincolata alle Nazioni Unite come una delle istituzioni speciali previste all’articolo 57 della Carta delle Nazioni Unite. L’accordo o gli accordi che stabiliscono le relazioni dell’Organizzazione con le Nazioni Unite devono essere approvati alla maggioranza dei voti dei due terzi dell’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_70"><num><b>Art. 70</b></num><paragraph><content><p>L’Organizzazione deve stabilire relazioni effettive e collaborare strettamente con altre organizzazioni intergovernamentali, per quanto ciò sia desiderabile. Qualsiasi accordo ufficiale concluso con queste organizzazioni dev’essere approvato dalla maggioranza dei due terzi dei voti dell’Assemblea della sanità.</p></content></paragraph></article><article eId="art_71"><num><b>Art. 71</b></num><paragraph><content><p>L’Organizzazione può, per quanto concerne le questioni di sua competenza, prendere tutte le disposizioni adatte per accordarsi e collaborare con organizzazioni internazionali non governamentali, e, con l’approvazione del governo interessato, con organizzazioni nazionali, governamentali o non governamentali.</p></content></paragraph></article><article eId="art_72"><num><b>Art. 72</b></num><paragraph><content><p>Riservata l’approvazione dei due terzi dei voti dell’Assemblea della sanità, l’Organizzazione può assumere le funzioni, le risorse e gli obblighi di altre organizzazioni od istituzioni internazionali, se i loro scopi e la loro attività sono di competenza dell’Organizzazione, e se questa ne è incaricata, conformemente ad una convenzione internazionale oppure ad un accordo, accettabili per le due parti e conclusi tra autorità competenti delle rispettive organizzazioni.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XVII"><num>Capo XVII</num><heading>Degli emendamenti</heading><article eId="art_73"><num><b>Art. 73</b></num><paragraph><content><p>Il testo degli emendamenti della presente Costituzione dev’essere comunicato dal Direttore generale agli Stati Membri almeno sei mesi prima del suo esame da parte dell’Assemblea della sanità.</p><p>Gli emendamenti entrano in vigore per tutti gli Stati Membri, quando sono approvati dai due terzi dei voti dell’Assemblea della sanità e ratificati dai due terzi degli Stati Membri, conformemente alle loro rispettive norme costituzionali.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XVIII"><num>Capo XVIII</num><heading>Dell’interpretazione</heading><article eId="art_74"><num><b>Art. 74</b></num><paragraph><content><p>I testi inglese, cinese, spagnuolo, francese e russo della presente costituzione sono considerati come egualmente autentici.</p></content></paragraph></article><article eId="art_75"><num><b>Art. 75</b></num><paragraph><num> RS 0.193.501</num><content><p>Qualsiasi questione o controversia concernente l’interpretazione o l’applicazione della presente costituzione, non regolata mediante trattative o dall’Assemblea della sanità, dev’essere sottoposta dalle Parti alla Corte Internazionale di Giustizia, conformemente allo statuto di detta Corte, a meno che le Parti non s’accordino circa un’altra soluzione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_76"><num><b>Art. 76</b></num><paragraph><content><p>Con l’autorizzazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite o con l’autorizzazione fondata su accordi tra l’Organizzazione e le Nazioni Unite, l’Organizzazione può domandare il parere della Corte internazionale di giustizia su qualsiasi eventuale questione giuridica di competenza dell’Organizzazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_77"><num><b>Art. 77</b></num><paragraph><content><p>Il Direttore generale può rappresentare davanti alla Corte l’Organizzazione in qualsiasi procedura concernente siffatte richieste di parere.</p><p>Egli deve prendere le disposizioni necessarie per sottoporre la questione alla Corte; in esse sono comprese quelle necessarie all’esposizione degli argomenti a sostegno delle differenti opinioni espresse in merito.</p></content></paragraph></article></chapter><chapter eId="chap_XIX"><num>Capo XIX</num><heading>Entrata in vigore</heading><article eId="art_78"><num><b>Art. 78</b></num><paragraph><content><p>Salve le disposizioni del Capo III, la presente costituzione resta aperta alla firma ed all’accettazione di tutti gli Stati.</p></content></paragraph></article><article eId="art_79"><num><b>Art. 79</b></num><paragraph><content><blockList><listIntroduction>a) Gli Stati possono accettare la presente costituzione mediante:</listIntroduction><item><num>I. </num><p>Firma, senza riserva d’approvazione;</p></item><item><num>II. </num><p>Firma con riserva d’approvazione e consecutiva accettazione;</p></item><item><num>III. </num><p>Accettazione pura e semplice.</p></item></blockList><p>b) L’accettazione è effettiva con il deposito d’un documento ufficiale presso il Segretario generale delle Nazioni Unite.</p></content></paragraph></article><article eId="art_80"><num><b>Art. 80</b></num><paragraph><content><p>La presente costituzione entrerà in vigore, quando l’avranno accettata 26 Stati Membri delle Nazioni Unite, conformemente alle disposizioni dell’articolo 79.</p></content></paragraph></article><article eId="art_81"><num><b>Art. 81</b></num><paragraph><content><p>Conformemente all’articolo 102 della Carta delle Nazioni Unite, il Segretariato generale delle Nazioni Unite registrerà questa costituzione, quando sarà stata firmata senza riserva d’approvazione da uno Stato, oppure dopo il deposito del primo documento di accettazione.</p></content></paragraph></article><article eId="art_82"><num><b>Art. 82</b></num><paragraph><content><p>Il Segretario generale delle Nazioni Unite informerà gli Stati partecipanti alla presente costituzione della data della sua messa in vigore. Egli comunicherà loro parimente le date dell’accettazione da parte di altri Stati.</p></content></paragraph></article></chapter><signature><p><i>In fede di che </i>i Rappresentanti sottoscritti, a ciò debitamente autorizzati, hanno firmato la presente costituzione.</p><p>Fatto nella città di Nuova York, il ventidue luglio 1946, in un unico esemplare steso in inglese, cinese, spagnuolo, francese e russo; ogni testo è considerato come egualmente autentico.</p><p>I testi originali saranno depositati negli archivi delle Nazioni Unite. Il Segretario generale delle Nazioni Unite consegnerà copie certificate conformi ad ogni governo rappresentato alla Conferenza.</p><p>(Seguono le firme)</p></signature></body><components><component><doc name="annex"><meta><identification source="#ch.bk"><FRBRWork><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706"/><FRBRdate date="1948-04-07" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="1946-07-22" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2020-07-06" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRcountry value="CH"/><FRBRnumber value="0.810.1"/><FRBRname xml:lang="fr" value="Constitution de l'Organisation mondiale de la santé du 22 juillet 1946" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="de" value="Verfassung der Weltgesundheitsorganisation vom 22. Juli 1946" shortForm=""/><FRBRname xml:lang="it" value="Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 22 luglio 1946" shortForm=""/><FRBRauthoritative value="true"/></FRBRWork><FRBRExpression><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it"/><FRBRdate date="1948-04-07" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="1946-07-22" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2020-07-06" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRlanguage language="it"/></FRBRExpression><FRBRManifestation><FRBRthis value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/xml/main-text"/><FRBRuri value="https://fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1948/1015_1002_976/20200706/it/xml"/><FRBRdate date="1948-04-07" name="jolux:dateEntryInForce"/><FRBRdate date="1946-07-22" name="jolux:dateDocument"/><FRBRdate date="2020-07-06" name="jolux:dateApplicability"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#publisher"/><FRBRauthor href="#ch.bk" as="#rightsHolder"/><FRBRformat value="xml"/></FRBRManifestation></identification></meta><mainBody><level eId="lvl_u1"><num>Campo d’applicazione il 6 luglio 2020<b><authorialNote><p> <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1970/1083_1079_1079">RU <b>1970</b> 1079</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1972/2622_2677_2456"><b>1972</b> 2456</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1975/1499_1499_1499"><b>1975</b> 1499</ref>, <b>1977</b> 622, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1981/88_88_88"><b>1981</b> 88</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1983/1340_1340_1340"><b>1983</b> 1340</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1984/613_613_613"><b>1984</b> 613</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/1985/1646_1646_1646"><b>1985</b> 1646</ref>, <b>1996</b> 733, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2006/136"><b>2006</b> 829</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2009/470"><b>2009</b> 3719</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2014/252"><b>2014</b> 1197</ref>, <ref href="https://fedlex.data.admin.ch/eli/oc/2020/608"><b>2020</b> 3489</ref>. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).</p></authorialNote></b></num><content><table border="1"><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><th><p>Stati partecipanti</p></th><th><p>Ratifica<br/>Firmato senza riserva di ratificazione (F)</p></th><th/><th><p>Entrata in vigore</p></th><th/></tr><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><th/><th/><th/><th/><th/></tr><tr><td><p>Afghanistan</p></td><td><p>19 aprile</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>19 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Albania</p></td><td><p>26 maggio</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Algeria</p></td><td><p> 8 novembre</p></td><td><p>1962</p></td><td><p> 8 novembre</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>Andorra</p></td><td><p>15 gennaio</p></td><td><p>1997</p></td><td><p>15 gennaio</p></td><td><p>1997</p></td></tr><tr><td><p>Angola</p></td><td><p>15 maggio</p></td><td><p>1976</p></td><td><p>15 maggio</p></td><td><p>1976</p></td></tr><tr><td><p>Antigua e Barbuda</p></td><td><p>12 marzo</p></td><td><p>1984</p></td><td><p>12 marzo</p></td><td><p>1984</p></td></tr><tr><td><p>Arabia Saudita</p></td><td><p>26 maggio</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Argentina</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Armenia</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Australia</p></td><td><p> 2 febbraio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Austria</p></td><td><p>30 giugno</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Azerbaigian</p></td><td><p> 2 ottobre</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 2 ottobre</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Bahamas</p></td><td><p> 1° aprile</p></td><td><p>1974</p></td><td><p> 1° aprile</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Bahrein</p></td><td><p> 2 novembre</p></td><td><p>1971</p></td><td><p> 2 novembre</p></td><td><p>1971</p></td></tr><tr><td><p>Bangladesh</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1972</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1972</p></td></tr><tr><td><p>Barbados</p></td><td><p>25 aprile</p></td><td><p>1967</p></td><td><p>25 aprile</p></td><td><p>1967</p></td></tr><tr><td><p>Belarus</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td><td><p>25 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>25 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Belize</p></td><td><p>23 agosto</p></td><td><p>1990</p></td><td><p>23 agosto</p></td><td><p>1990</p></td></tr><tr><td><p>Benin</p></td><td><p>20 settembre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>20 settembre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Bhutan</p></td><td><p> 8 marzo</p></td><td><p>1982</p></td><td><p> 8 marzo</p></td><td><p>1982</p></td></tr><tr><td><p>Bolivia</p></td><td><p>23 dicembre</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>23 dicembre</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Bosnia e Erzegovina</p></td><td><p>10 settembre</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>10 settembre</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Botswana</p></td><td><p>26 febbraio</p></td><td><p>1975</p></td><td><p>26 febbraio</p></td><td><p>1975</p></td></tr><tr><td><p>Brasile</p></td><td><p> 2 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 2 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Brunei</p></td><td><p>25 marzo</p></td><td><p>1985</p></td><td><p>25 marzo</p></td><td><p>1985</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p> 9 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 9 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Burkina Faso</p></td><td><p> 4 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p> 4 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Burundi</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1962</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>Cambogia</p></td><td><p>17 maggio</p></td><td><p>1950</p></td><td><p>17 maggio</p></td><td><p>1950</p></td></tr><tr><td><p>Camerun</p></td><td><p> 6 maggio</p></td><td><p>1960</p></td><td><p> 6 maggio</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Canada</p></td><td><p>29 agosto</p></td><td><p>1946</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Capo Verde</p></td><td><p> 5 gennaio</p></td><td><p>1976</p></td><td><p> 5 gennaio</p></td><td><p>1976</p></td></tr><tr><td><p>Ceca, Repubblica</p></td><td><p>22 gennaio</p></td><td><p>1993</p></td><td><p>22 gennaio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Ciad</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1961</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Cile</p></td><td><p>15 ottobre</p></td><td><p>1948 </p></td><td><p>15 ottobre</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Cina</p></td><td><p>22 luglio</p></td><td><p>1946 F</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Cipro</p></td><td><p>16 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td><td><p>16 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Colombia</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1959</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1959</p></td></tr><tr><td><p>Comore</p></td><td><p> 9 dicembre</p></td><td><p>1975</p></td><td><p> 9 dicembre</p></td><td><p>1975</p></td></tr><tr><td><p>Congo (Brazzaville)</p></td><td><p>26 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>26 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Congo (Kinshasa)</p></td><td><p>24 febbraio</p></td><td><p>1961</p></td><td><p>24 febbraio</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Corea (Nord)</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1973</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1973</p></td></tr><tr><td><p>Corea (Sud)</p></td><td><p>17 agosto</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>17 agosto</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Costa Rica</p></td><td><p>17 marzo</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>17 marzo</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Côte d'Ivoire</p></td><td><p>28 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>28 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p></td><td><p>11 giugno</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>11 giugno</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Cuba</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1950</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1950</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td><td><p>19 aprile</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>19 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Dominica</p></td><td><p>13 agosto</p></td><td><p>1981</p></td><td><p>13 agosto</p></td><td><p>1981</p></td></tr><tr><td><p>Dominicana, Repubblica</p></td><td><p>21 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>21 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Ecuador</p></td><td><p> 1° marzo</p></td><td><p>1949</p></td><td><p> 1° marzo</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Egitto</p></td><td><p>16 dicembre</p></td><td><p>1947</p></td><td><p>16 dicembre</p></td><td><p>1947</p></td></tr><tr><td><p>El Salvador</p></td><td><p>22 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>22 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Emirati Arabi Uniti</p></td><td><p>30 marzo</p></td><td><p>1972</p></td><td><p>30 marzo</p></td><td><p>1972</p></td></tr><tr><td><p>Eritrea</p></td><td><p>24 luglio</p></td><td><p>1993</p></td><td><p>24 luglio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Estonia</p></td><td><p>31 marzo</p></td><td><p>1993</p></td><td><p>31 marzo</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Eswatini</p></td><td><p>16 aprile</p></td><td><p>1973</p></td><td><p>16 aprile</p></td><td><p>1973</p></td></tr><tr><td><p>Etiopia</p></td><td><p>11 aprile</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Figi</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1972</p></td><td><p> 1° gennaio</p></td><td><p>1972</p></td></tr><tr><td><p>Filippine</p></td><td><p> 9 luglio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 9 luglio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia</p></td><td><p> 7 ottobre</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td><td><p>16 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>16 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Gabon</p></td><td><p>21 novembre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>21 novembre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Gambia</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>1971</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>1971</p></td></tr><tr><td><p>Georgia</p></td><td><p>26 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>26 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td><td><p>29 maggio</p></td><td><p>1951</p></td><td><p>29 maggio</p></td><td><p>1951</p></td></tr><tr><td><p>Ghana</p></td><td><p> 8 aprile</p></td><td><p>1957</p></td><td><p> 8 aprile</p></td><td><p>1957</p></td></tr><tr><td><p>Giamaica</p></td><td><p>21 marzo</p></td><td><p>1963</p></td><td><p>21 marzo</p></td><td><p>1963</p></td></tr><tr><td><p>Giappone</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1951</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1951</p></td></tr><tr><td><p>Gibuti</p></td><td><p>10 marzo</p></td><td><p>1978</p></td><td><p>10 marzo</p></td><td><p>1978</p></td></tr><tr><td><p>Giordania</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Grecia</p></td><td><p>12 marzo</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Grenada</p></td><td><p> 4 dicembre</p></td><td><p>1974</p></td><td><p> 4 dicembre</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Guatemala</p></td><td><p>26 agosto</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>26 agosto</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Guinea</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1959</p></td><td><p>19 maggio</p></td><td><p>1959</p></td></tr><tr><td><p>Guinea equatoriale</p></td><td><p> 5 maggio</p></td><td><p>1980</p></td><td><p> 5 maggio</p></td><td><p>1980</p></td></tr><tr><td><p>Guinea-Bissau</p></td><td><p>29 luglio</p></td><td><p>1974</p></td><td><p>29 luglio</p></td><td><p>1974</p></td></tr><tr><td><p>Guyana</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>1966</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>1966</p></td></tr><tr><td><p>Haiti</p></td><td><p>12 agosto</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Honduras</p></td><td><p> 8 aprile</p></td><td><p>1949</p></td><td><p> 8 aprile</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>India</p></td><td><p>12 gennaio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Indonesia</p></td><td><p>23 maggio</p></td><td><p>1950</p></td><td><p>23 maggio</p></td><td><p>1950</p></td></tr><tr><td><p>Iran</p></td><td><p>23 novembre</p></td><td><p>1946</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Iraq</p></td><td><p>23 settembre</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda</p></td><td><p>20 ottobre</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Islanda</p></td><td><p>17 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>17 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Isole Cook</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1984</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1984</p></td></tr><tr><td><p>Isole Marshall</p></td><td><p> 5 giugno</p></td><td><p>1991</p></td><td><p> 5 giugno</p></td><td><p>1991</p></td></tr><tr><td><p>Israele</p></td><td><p>21 giugno</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>21 giugno</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>11 aprile</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Kazakstan</p></td><td><p>19 agosto</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>19 agosto</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Kenya</p></td><td><p>27 gennaio</p></td><td><p>1964</p></td><td><p>27 gennaio</p></td><td><p>1964</p></td></tr><tr><td><p>Kirghizistan</p></td><td><p>29 aprile</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>29 aprile</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Kiribati</p></td><td><p>26 luglio</p></td><td><p>1984</p></td><td><p>26 luglio</p></td><td><p>1984</p></td></tr><tr><td><p>Kuwait</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1960</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Laos</p></td><td><p>17 maggio</p></td><td><p>1950</p></td><td><p>17 maggio</p></td><td><p>1950</p></td></tr><tr><td><p>Lesotho</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1967</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1967</p></td></tr><tr><td><p>Lettonia</p></td><td><p> 4 dicembre</p></td><td><p>1991</p></td><td><p> 4 dicembre</p></td><td><p>1991</p></td></tr><tr><td><p>Libano</p></td><td><p>19 gennaio</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>19 gennaio</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Liberia</p></td><td><p>14 marzo</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Libia</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1952</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1952</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td><td><p>25 novembre</p></td><td><p>1991</p></td><td><p>25 novembre</p></td><td><p>1991</p></td></tr><tr><td><p>Lussemburgo</p></td><td><p> 3 giugno</p></td><td><p>1949</p></td><td><p> 3 giugno</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Macedonia del Nord</p></td><td><p>22 aprile</p></td><td><p>1993</p></td><td><p>22 aprile</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Madagascar</p></td><td><p>16 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td><td><p>16 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Malawi</p></td><td><p> 9 aprile</p></td><td><p>1965</p></td><td><p> 9 aprile</p></td><td><p>1965</p></td></tr><tr><td><p>Malaysia</p></td><td><p>24 aprile</p></td><td><p>1958</p></td><td><p>24 aprile</p></td><td><p>1958</p></td></tr><tr><td><p>Maldive</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1965</p></td><td><p> 5 novembre</p></td><td><p>1965</p></td></tr><tr><td><p>Mali</p></td><td><p>17 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>17 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Malta</p></td><td><p> 1° febbraio</p></td><td><p>1965</p></td><td><p> 1° febbraio</p></td><td><p>1965</p></td></tr><tr><td><p>Marocco</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td></tr><tr><td><p>Mauritania</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1961</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Maurizio</p></td><td><p> 9 dicembre</p></td><td><p>1968</p></td><td><p> 9 dicembre</p></td><td><p>1968</p></td></tr><tr><td><p>Messico</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Micronesia</p></td><td><p>14 agosto</p></td><td><p>1991</p></td><td><p>14 agosto</p></td><td><p>1991</p></td></tr><tr><td><p>Moldova</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Monaco</p></td><td><p> 8 luglio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 8 luglio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Mongolia</p></td><td><p>18 aprile</p></td><td><p>1962</p></td><td><p>18 aprile</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>Montenegro</p></td><td><p>29 agosto</p></td><td><p>2006</p></td><td><p>29 agosto</p></td><td><p>2006</p></td></tr><tr><td><p>Mozambico</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1975</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1975</p></td></tr><tr><td><p>Myanmar</p></td><td><p> 1° luglio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 1° luglio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Namibia</p></td><td><p>23 aprile</p></td><td><p>1990</p></td><td><p>23 aprile</p></td><td><p>1990</p></td></tr><tr><td><p>Nauru</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1994</p></td><td><p> 9 maggio</p></td><td><p>1994</p></td></tr><tr><td><p>Nepal</p></td><td><p> 2 settembre</p></td><td><p>1953</p></td><td><p> 2 settembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Nicaragua</p></td><td><p>24 aprile</p></td><td><p>1950</p></td><td><p>24 aprile</p></td><td><p>1950</p></td></tr><tr><td><p>Niger</p></td><td><p> 5 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p> 5 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Nigeria</p></td><td><p>25 novembre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>25 novembre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Niue</p></td><td><p> 5 maggio</p></td><td><p>1994</p></td><td><p> 5 maggio</p></td><td><p>1994</p></td></tr><tr><td><p>Norvegia</p></td><td><p>18 agosto</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Nuova Zelanda</p></td><td><p>10 dicembre</p></td><td><p>1946</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Oman</p></td><td><p>28 maggio</p></td><td><p>1971</p></td><td><p>28 maggio</p></td><td><p>1971</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td><td><p>25 aprile</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Pakistan</p></td><td><p>23 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>23 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Palau</p></td><td><p> 9 marzo</p></td><td><p>1995</p></td><td><p> 9 marzo</p></td><td><p>1995</p></td></tr><tr><td><p>Panama</p></td><td><p>20 febbraio</p></td><td><p>1951</p></td><td><p>20 febbraio</p></td><td><p>1951</p></td></tr><tr><td><p>Papua Nuova Guinea</p></td><td><p>29 aprile</p></td><td><p>1976</p></td><td><p>29 aprile</p></td><td><p>1976</p></td></tr><tr><td><p>Paraguay</p></td><td><p> 4 gennaio</p></td><td><p>1949</p></td><td><p> 4 gennaio</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Perù</p></td><td><p>11 novembre</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>11 novembre</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td><td><p> 6 maggio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 6 maggio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo</p></td><td><p>13 febbraio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Qatar</p></td><td><p>11 maggio</p></td><td><p>1972</p></td><td><p>11 maggio</p></td><td><p>1972</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td><td><p>22 luglio</p></td><td><p>1946 F</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Rep. Centrafricana</p></td><td><p>20 settembre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>20 settembre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p> 8 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 8 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Ruanda</p></td><td><p> 7 novembre</p></td><td><p>1962</p></td><td><p> 7 novembre</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>Russia</p></td><td><p>24 marzo</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Saint Kitts e Nevis</p></td><td><p> 3 dicembre</p></td><td><p>1984</p></td><td><p> 3 dicembre</p></td><td><p>1984</p></td></tr><tr><td><p>Saint Lucia</p></td><td><p>11 novembre</p></td><td><p>1980</p></td><td><p>11 novembre</p></td><td><p>1980</p></td></tr><tr><td><p>Saint Vincent e Grenadine</p></td><td><p> 1° settembre</p></td><td><p>1983</p></td><td><p> 1° settembre</p></td><td><p>1983</p></td></tr><tr><td><p>Salomone, Isole</p></td><td><p> 4 aprile</p></td><td><p>1983</p></td><td><p> 4 aprile</p></td><td><p>1983</p></td></tr><tr><td><p>Samoa</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1962</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1962</p></td></tr><tr><td><p>San Marino</p></td><td><p>12 maggio</p></td><td><p>1980</p></td><td><p>12 maggio</p></td><td><p>1980</p></td></tr><tr><td><p>São Tomé e Príncipe</p></td><td><p>23 marzo</p></td><td><p>1976</p></td><td><p>23 marzo</p></td><td><p>1976</p></td></tr><tr><td><p>Seicelle</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1979</p></td><td><p>11 settembre</p></td><td><p>1979</p></td></tr><tr><td><p>Senegal</p></td><td><p>31 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>31 ottobre</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Serbia</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>2000</p></td><td><p>28 novembre</p></td><td><p>2000</p></td></tr><tr><td><p>Sierra Leone</p></td><td><p>20 ottobre</p></td><td><p>1961</p></td><td><p>20 ottobre</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Singapore</p></td><td><p>25 febbraio</p></td><td><p>1966</p></td><td><p>25 febbraio</p></td><td><p>1966</p></td></tr><tr><td><p>Siria</p></td><td><p>18 dicembre</p></td><td><p>1946</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Slovacchia</p></td><td><p> 4 febbraio</p></td><td><p>1993</p></td><td><p> 4 febbraio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Slovenia</p></td><td><p> 7 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 7 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Somalia</p></td><td><p>26 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td><td><p>26 gennaio</p></td><td><p>1961</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td><td><p>28 maggio</p></td><td><p>1951</p></td><td><p>28 maggio</p></td><td><p>1951</p></td></tr><tr><td><p>Sri Lanka</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Sudafrica</p></td><td><p> 7 agosto</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Sudan</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td></tr><tr><td><p>Sudan del Sud</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>2011</p></td></tr><tr><td><p>Suriname</p></td><td><p>25 marzo</p></td><td><p>1976</p></td><td><p>25 marzo</p></td><td><p>1976</p></td></tr><tr><td><p>Svezia</p></td><td><p>28 agosto</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Svizzera</p></td><td><p>26 marzo</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Tagikistan</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 4 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Tanzania</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>1964</p></td><td><p>26 aprile</p></td><td><p>1964</p></td></tr><tr><td><p>Thailandia</p></td><td><p>26 settembre</p></td><td><p>1947</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Timor-Leste</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>27 settembre</p></td><td><p>2002</p></td></tr><tr><td><p>Togo</p></td><td><p>13 maggio</p></td><td><p>1960</p></td><td><p>13 maggio</p></td><td><p>1960</p></td></tr><tr><td><p>Tonga</p></td><td><p>14 agosto</p></td><td><p>1975</p></td><td><p>14 agosto</p></td><td><p>1975</p></td></tr><tr><td><p>Trinidad e Tobago</p></td><td><p> 3 gennaio</p></td><td><p>1963</p></td><td><p> 3 gennaio</p></td><td><p>1963</p></td></tr><tr><td><p>Tunisia</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td><td><p>14 maggio</p></td><td><p>1956</p></td></tr><tr><td><p>Turchia</p></td><td><p> 2 gennaio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Turkmenistan</p></td><td><p> 2 luglio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p> 2 luglio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Tuvalu</p></td><td><p> 7 maggio</p></td><td><p>1993</p></td><td><p> 7 maggio</p></td><td><p>1993</p></td></tr><tr><td><p>Ucraina</p></td><td><p> 3 aprile</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 aprile</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Uganda</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1963</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1963</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td><td><p>17 giugno</p></td><td><p>1948</p></td><td><p>17 giugno</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Uruguay</p></td><td><p>22 aprile</p></td><td><p>1949</p></td><td><p>22 aprile</p></td><td><p>1949</p></td></tr><tr><td><p>Uzbekistan</p></td><td><p>22 maggio</p></td><td><p>1992</p></td><td><p>22 maggio</p></td><td><p>1992</p></td></tr><tr><td><p>Vanuatu</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1983</p></td><td><p> 7 marzo</p></td><td><p>1983</p></td></tr><tr><td><p>Venezuela</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1948</p></td><td><p> 7 luglio</p></td><td><p>1948</p></td></tr><tr><td><p>Vietnam</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1975</p></td><td><p>22 ottobre</p></td><td><p>1975</p></td></tr><tr><td><p>Yemen</p></td><td><p>20 novembre</p></td><td><p>1953 </p></td><td><p>20 novembre</p></td><td><p>1953</p></td></tr><tr><td><p>Zambia</p></td><td><p> 2 febbraio</p></td><td><p>1965 F</p></td><td><p> 2 febbraio</p></td><td><p>1965</p></td></tr><tr><td><p>Zimbabwe</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1980</p></td><td><p>16 maggio</p></td><td><p>1980</p></td></tr></table></content></level></mainBody></doc></component></components></act></akomaNtoso>
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