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(Stato 5 novembre 1999)0.631.252.934.953.9Nicht löschen bitte "1 " !! 0.631.252.934.953.9Scambio di notedel 1° novembre 1975 tra la Svizzera e la Franciasull’istituzione, sulla strada d’Allschwil a Neuwiller,di un ufficio a controlli nazionali abbinatiEntrato in vigore il 1° novembre 19751 RU 1976 194Traduzione2Ministero degli Affari EsteriParigi, 1° novembre 1975Ambasciata di SvizzeraParigiIl Ministero degli Affari Esteri porge i suoi omaggi all’Ambasciata di Svizzera e si onora di dichiarare ricevuta la nota del 1° novembre 1975 del seguente tenore:2 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.«L’Ambasciata di Svizzera presenta i suoi omaggi al Ministero degli Affari Esteri e, riferendosi all’articolo 1 paragrafo 4 della Convenzione del 28 settembre 19603 tra la Confederazione Svizzera e la Francia concernente gli uffici a controlli nazionali abbinati e i controlli in corso di viaggio, si onora di comunicargli quanto segue:Il Consiglio federale svizzero ha preso nota dell’accordo concernente l’istituzione, sulla strada d’Allschwil a Neuwiller, di un ufficio a controlli nazionali abbinati. Questo accordo, conchiuso a Digione il 2 e 3 maggio 1974 dai capi della Commissione mista franco‑svizzera, prevista nell’articolo 27 paragrafo 1 della suddetta Convenzione, ha il tenore seguente:«Accordo concernente l’istituzione, sulla strada d’Allschwil a Neuwiller, di un ufficio a controlli nazionali abbinatiVista la Convenzione del 28 settembre 19604 tra la Confederazione Svizzera e la Francia concernente gli uffici a controlli nazionali abbinati e i controlli in corso di viaggio, si è convenuto quanto segue:Art. 1 1. In territorio svizzero, nelle vicinanze del cippo 72, sulla strada d’Allischwil a Neuwiller, è istituito un ufficio a controlli nazionali abbinati.2. In questo ufficio sono svolti i controlli svizzeri e francesi d’entrata e d’uscita.Art. 2 1. La zona comprende:a.un settore utilizzato in comune dagli agenti dei due Stati includente:–una parte del territorio delimitato a sud‑ovest dal confine nazionale, a sud‑est da una linea retta prolungante la facciata nord‑ovest del padiglione di servizio doganale, a nord‑ovest dal ciglio della strada e a nordest da una linea retta attraversante la strada a 31 metri dal confine;–nel padiglione di servizio doganale: la sala comune di revisione e il locale di tolettab.Un settore riservato agli agenti francesi, comprendente l’ufficio francese, nel padiglione di servizio doganale.2. Il piano della zona, sul quale il settore utilizzato in comune è colorato in rosso e il settore riservato agli agenti francesi in blu, è parte integrante dell’accordo.Art. 3 1. La Direzione del 1 circondario delle dogane svizzere in Basilea e l’autorità svizzera di polizia competente, da un lato, e la Direzione regionale delle dogane francesi in Mulhouse e l’autorità francese di polizia competente, dall’altro, stabiliscono, di comune intesa, le questioni di dettaglio.2. Gli agenti responsabili, in servizio, delle amministrazioni locali interessate dei due Stati prendono, di comune accordo, le misure applicabili momentaneamente o durante un breve lasso di tempo, segnatamente per appianare le difficoltà che sorgessero durante il controllo.Art. 4 1. La Direzione del I circondario delle dogane in Basilea e la Direzione regionale delle dogane in Mulhouse stabiliscono le indennità dovute per l’utilizzazione dei locali messi a disposizione degli agenti francesi; esse determinano parimenti la ripartizione delle spese di riscaldamento, d’illuminazione, di pulizia e altre spese inerenti ai locali e installazioni utilizzati dagli uffici dei due Stati.2. Le spese occasionate dalla trasformazione dei locali messi a disposizione dall’Amministrazione delle dogane francesi sono a carico della medesima sulla base dei piani e preventivi da essa approvati.Art. 5 Il presente accordo potrà essere disdetto da ciascuno dei due Governi mediante preavviso di sei mesi. La disdetta avrà effetto il primo giorno del mese successivo alla data di scadenza del preavviso.»Il Consiglio federale svizzero ha approvato le disposizioni del presente accordo.L’Ambasciata propone pertanto che la presente nota e quella di risposta del Ministero degli Affari Esteri costituiscano, conformemente all’articolo 1 paragrafo 4 della Convenzione suddetta del 28 settembre 19605, l’intesa fra i due Governi sulla conferma dell’accordo concernente l’istituzione sulla strada d’Allschwil a Neuwiller, di un ufficio a controlli nazionali abbinati. Essa propone che il presente accordo entri in vigore il 1° novembre 1975.»Il Ministero degli Affari Esteri si onora di informare l’Ambasciata che il Governo francese approva le disposizioni del presente accordo.In tal modo, la nota suddetta dell’Ambasciata di Svizzera e la presente nota costituiscono, conformemente all’articolo 1 paragrafo 4 della Convenzione del 28 settembre 19606, l’intesa fra il Governo francese e il Consiglio federale svizzero sull’accordo concernente l’istituzione, sulla strada d’Allschwil a Neuwiller, di un ufficio a controlli nazionali abbinati, accordo che entrerà in vigore il 1° novembre 1975.Il Ministero degli Affari Esteri coglie l’occasione per rinnovare all’Ambasciata di Svizzera l’espressione della sua alta considerazione.
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(Stato 5 novembre 1999)0.193.416.54Nicht löschen bitte "1 " !! 0.193.416.54Traduzione2Trattatodi conciliazione, di regolamento giudiziario e d’arbitratotra la Svizzera e il PortogalloConchiuso il 17 ottobre 1928Approvato dall’Assemblea federale il 14 marzo 19293Istrumenti di ratificazione scambiati il 9 novembre 1929Entrato in vigore il 9 novembre 19291 CS 11 327; FF 1928 II 1326 ediz. ted. 1389 ediz. franc.2 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.3 RU 45 493Il Consiglio federale svizzeroeil presidente della repubblica Portoghese,animati dal desiderio di stringere vieppiù i vincoli di tradizionale amicizia che esistono tra la Svizzera e il Portogallo e di risolvere per via di conciliazione, di regolamento giudiziario o d’arbitrato le vertenze che dovessero sorgere tra i due paesi,hanno risolto di conchiudere a questo scopo un trattato e hanno designato quali loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, scambiatisi i loro pieni poteri e riconosciutili in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni seguenti:Art. 1 Tutti i litigi aventi per oggetto un diritto di qualsiasi natura, allegato da una delle parti contraenti e contestato dall’altra e, particolarmente, le vertenze menzionate all’articolo 13 del patto della Società delle Nazioni4, che non avessero potuto esser composti, in un termine ragionevole, con le procedure diplomatiche ordinarie, saranno sottoposti al giudizio della corte permanente di giustizia internazionale5.4 L’art. 13 cpv. 2, nel testo del 4 ott. 1921, che menzionava queste vertenze, aveva il seguente tenore: «Le controversie relative all’interpretazione di un Trattato, o a una questione di diritto internazionale, o alla sussistenza di un fatto che, se provato, costituirebbe la violazione di un obbligo internazionale, o circa la misura e il carattere della riparazione da esigere per tale violazione, si dichiarano comprese tra quelle generalmente suscettibili di soluzione arbitrale o giudiziaria».5 Ora: la Corte internazionale di giustizia (art. 37 dello Statuto – RS 0.193.501).Art. 2 Le parti contraenti stabiliranno, in ogni singolo caso, un compromesso speciale determinante nettamente l’oggetto della vertenza, le competenze particolari che potessero essere devolute alla corte permanente di giustizia internazionale6, come pure tutte le altre condizioni convenute tra di loro.Il compromesso sarà stabilito mediante scambio di note tra i governi delle parti contraenti. Esso sarà interpretato in tutti i suoi punti dalla corte di giustizia.Se il compromesso non è stabilito entro tre mesi a contare dal giorno in cui una delle parti avrà ricevuto una domanda intesa a conseguire una composizione giudiziaria, ciascuna parte potrà adire la corte di giustizia con una semplice richiesta.6 Ora: la Corte internazionale di giustizia (art. 37 dello Statuto – RS 0.193.501).Art. 3 Prima di qualsiasi procedura innanzi alla corte permanente di giustizia internazionale7, la vertenza dovrà, a richiesta di una delle Parti, essere sottoposta, a scopo di conciliazione, a una commissione internazionale permanente, detta commissione permanente di conciliazione, costituita conformemente al presente trattato.7 Ora: la Corte internazionale di giustizia (art. 37 dello Statuto – RS 0.193.501).Art. 4 La commissione permanente di conciliazione sarà composta di cinque membri. Le parti contraenti nomineranno, ciascuna, un commissario a loro grado e designeranno, di comune accordo, i tre altri e, tra questi ultimi, il presidente della commissione. Questi tre commissari non dovranno né essere sudditi delle parti contraenti, né avere il loro domicilio sul loro territorio o trovarsi al loro servizio. Dovranno essere tutti e tre di nazionalità diversa.I commissari saranno nominati per tre anni. Se, allo spirare del mandato d’un membro della commissione, non si provvede alla sua sostituzione, il suo mandato si ritiene rinnovato per un periodo di tre anni; le parti si riservano, tuttavia, di trasferire, allo spirare del termine di tre anni, le funzioni del presidente a un altro dei membri della commissione designati in comune.Un membro il cui mandato spiri durante il tempo in cui sia in corso una procedura, continua a prender parte all’esame della vertenza fino a che sia terminata la procedura, nonostante che il suo successore fosse già stato designato.In caso di morte o di dimissioni di uno dei membri della commissione di conciliazione, si dovrà provvedere alla sua sostituzione per il resto della durata del suo mandato, se possibile nei tre mesi che seguono e, in ogni caso, non appena una vertenza sia stata sottoposta alla commissione.Qualora uno dei membri della commissione di conciliazione designati in comune dalle parti contraenti fosse momentaneamente impedito di partecipare ai lavori della commissione in seguito a malattia o a qualsiasi altra circostanza, le parti s’intenderanno per designare un supplente che siederà temporaneamente al suo posto. Se la designazione di questo supplente non avviene nel termine di tre mesi a contare dalla vacanza temporanea del seggio, si procederà conformemente all’articolo 5 del presente trattato.Art. 5 La commissione di conciliazione sarà costituita nei sei mesi che seguiranno l’entrata in vigore del presente trattato.Qualora la nomina dei commissari da designare in comune non avvenisse entro il termine suddetto o, in caso di sostituzione, entro tre mesi a contare dalla vacanza del seggio, essa sarà affidata a una terza potenza, designata in comune accordo dalle parti. Se l’accordo non si stabilisce a questo riguardo, ciascuna parte designerà una potenza diversa e le nomine saranno fatte di concerto dalle potenze così designate. Se, in un termine di due mesi, queste due potenze non hanno potuto mettersi d’accordo, ciascuna di esse presenterà dei candidati in numero eguale ai membri da designare: la sorte determinerà quali dei candidati così presentati saranno ammessi.Art. 6 La commissione di conciliazione sarà adita mediante richiesta diretta al presidente dalle due parti agenti di comune accordo o, mancando quest’ultimo, dall’una o dall’altra delle parti.La richiesta, dopo aver esposto sommariamente l’oggetto della lite, conterrà l’invito alla commissione di prendere i provvedimenti atti a condurre a una conciliazione.Se la richiesta emana da una sola delle parti, essa sarà notificata da quest’ultima senza ritardo all’altra parte.Art. 7 Entro un termine di quindici giorni dalla data in cui una delle parti contraenti avrà portato una vertenza davanti alla commissione di conciliazione, ciascuna delle parti potrà, per l’esame di questa vertenza, sostituire il membro permanente designato da lei con una persona che possieda una competenza speciale in materia. La parte che volesse far uso di questo diritto ne avvertirà immediatamente l’altra parte; quest’ultima avrà la facoltà di usare del medesimo diritto entro un termine di quindici giorni a contare dalla data in cui le sarà giunto l’avviso.Ciascuna parte si riserva di nominare immediatamente un supplente per sostituire temporaneamente il membro permanente designato da lei che, in seguito a malattia o a un’altra circostanza qualsiasi, si trovasse momentaneamente impedito di partecipare ai lavori della commissione.Art. 8 La commissione di conciliazione avrà il compito di chiarire le questioni che sono oggetto delle vertenze, di raccogliere a questo scopo tutte le informazioni utili, mediante inchiesta o in altro modo e di sforzarsi di conciliare le parti. Essa potrà esaminare l’affare, esporre alle parti le condizioni dell’intesa che le sembrasse conveniente e assegnare loro un termine per pronunziarsi.Alla fine de’ suoi lavori, la commissione stenderà un processo verbale constatante, secondo il caso, o che le parti si sono messe d’accordo e, se occorre, le condizioni dell’accordo stesso, o che le parti non si sono potute conciliare.I lavori della commissione dovranno, salvo che le parti non convengano diversamente, essere ultimati nel termine di sei mesi a contare del giorno in cui la commissione sarà stata investita della lite.Se le Parti non sono state conciliate, la commissione potrà, salvo che l’uno o l’altro dei due commissari liberamente nominati dalle parti non vi si opponga, ordinare, prima ancora che la corte permanente di giustizia internazionale8, investita della vertenza, abbia statuito definitivamente, la pubblicazione di un rapporto dove sarà espresso il parere di ciascuno dei membri della commissione.8 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 9 Salvo stipulazione speciale contraria, la commissione di conciliazione regolerà essa stessa la sua procedura che, in tutti i casi, dovrà essere contraddittoria. In materia d’inchieste, la commissione, ove non risolva altrimenti all’unanimità, si conformerà alle disposizioni del titolo III (commissioni internazionali d’inchiesta) della convenzione dell’Aia del 18 ottobre 19079 per la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali.9 RS 0.193.212Art. 10 La commissione di conciliazione si riunirà, salvo accordo contrario tra le parti, nel luogo designato dal suo presidente.Art. 11 I lavori della commissione di conciliazione non sono pubblicati se non in virtù d’una decisione presa dalla commissione con il consenso delle parti.Art. 12 Le parti contraenti saranno rappresentate presso la commissione di conciliazione da agenti aventi la missione di servire da mediatori tra esse e la commissione; esse potranno, inoltre, farsi assistere da consiglieri e da periti nominati da loro a questo scopo e chiedere che tutte le persone la cui testimonianza sembrasse loro utile siano sentite dalla commissione.La commissione avrà, dal canto suo, la facoltà di domandare delle spiegazioni orali agli agenti, consiglieri e periti delle due parti, come pure a tutte le persone ch’essa stimasse utile far comparire con il consenso del loro governo.Art. 13 Salvo disposizione contraria del presente trattato, le decisioni della commissione di conciliazione saranno prese a maggioranza di voti.Art. 14 Le parti contraenti s’impegnano a facilitare i lavori della commissione di conciliazione e, in particolare, a fornirle, nella più larga misura possibile, tutti i documenti e informazioni utili, come pure a usare dei mezzi di cui dispongono per permetterle di procedere sul loro territorio e secondo la loro legislazione alla citazione e all’audizione di testi o di periti e a visite sui posti.Art. 15 Nel tempo in cui durano i lavori della commissione di conciliazione, ciascuno dei commissari riceverà un’indennità il cui ammontare sarà fissato, di comune accordo, tra le parti contraenti.Ciascun governo sopporterà le sue proprie spese e una parte eguale delle spese comuni della commissione, comprendendosi tra quest’ultime le indennità previste al primo capoverso.Art. 16 Tutte le liti diverse da quelle previste all’articolo 1 che sorgessero tra le parti contraenti e non potessero essere risolte, in un termine ragionevole, con i procedimenti diplomatici ordinari, saranno sottoposte alla commissione permanente di conciliazione. In questo caso si procederà conformemente agli articoli 6 a 15 del presente trattato.Art. 17 Se le parti non possono essere conciliate, la lite sarà, a richiesta d’una sola di esse, sottoposta per la decisione a un tribunale arbitrale che, in mancanza d’altro accordo tra le parti, sarà composto di cinque membri designati, per ogni singolo caso particolare, secondo il metodo previsto negli articoli 4 e 5 del presente trattato, per quanto concerne la commissione di conciliazione.Le parti si riservano, tuttavia, la facoltà di sottoporre il litigio, di comune accordo, alla corte permanente di giustizia internazionale10, che statuirà ex aequo et bono.10 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 18 Qualora fosse necessario ricorrere all’arbitrato, le parti contraenti s’impegnano a conchiudere, entro un termine di tre mesi a contare dal giorno in cui una delle parti avrà diretto all’altra la domanda d’arbitrato, un compromesso speciale concernente l’oggetto della lite, come pure le modalità della procedura.Ove questo compromesso non possa essere conchiuso nel termine previsto, vi si supplirà obbligatoriamente in conformità alla procedura indicata nel titolo IV della convenzione dell’Aja del 18 ottobre 190711 per la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali.Nel caso in cui il litigio fosse sottoposto alla corte permanente di giustizia internazionale12, si procederà conformemente alle disposizioni dello statuto di questa corte.11 RS 0.193.21212 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 19 Se si tratta d’una vertenza che, secondo la legislazione interna di una delle parti, è di competenza dei tribunali, compresi i tribunali amministrativi, la parte convenuta potrà opporsi a che la vertenza sia sottoposta alla procedura di conciliazione, alla procedura di regolamento giudiziario o alla procedura d’arbitrato prevista dal presente trattato, prima che una sentenza definitiva sia stata pronunziata, entro un termine ragionevole, dall’autorità giudiziaria competente.Art. 20 Se la corte permanente di giustizia internazionale13, o il tribunale arbitrale stabilisse che una decisione d’un’istanza giudiziaria o di qualsiasi altra autorità dipendente da una delle parti contraenti si trova intieramente o parzialmente in opposizione con il diritto delle genti e se il diritto costituzionale di questa parte non permettesse o permettesse solo imperfettamente d’eliminare per via amministrativa le conseguenze della decisione di cui si tratta, la sentenza giudiziaria o arbitrale determinerebbe la natura e l’estensione della riparazione da accordare alla parte lesa.13 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 21 Durante la procedura di conciliazione, la procedura giudiziaria o la procedura arbitrale, le parti contraenti si asterranno da qualsiasi misura che possa avere una ripercussione sull’accettazione delle proposte della commissione di conciliazione o sull’esecuzione del decreto della corte permanente di giustizia internazionale14 o della sentenza del tribunale arbitrale. A questo scopo, la Commissione di conciliazione, la corte di giustizia e il tribunale arbitrale ordineranno, dato il caso, quali misure provvisionali debbano essere prese.14 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 22 Le contestazioni che sorgessero circa l’interpretazione o l’esecuzione del presente trattato saranno, salvo accordo contrario, sottoposte direttamente alla corte permanente di giustizia internazionale15 mediante semplice richiesta.15 Vedi la nota 1 alla pag. 2.Art. 23 Il presente trattato non si applicherà se non alle liti che sorgessero, dopo lo scambio delle ratificazioni del presente trattato, circa situazioni o fatti posteriori a quella data.Le liti per la cui soluzione è prevista una soluzione speciale da altri accordi in vigore tra le parti contraenti saranno risolute conformemente alle stipulazioni di questi accordi.Art. 24 Il presente trattato sarà ratificato. Gli strumenti di ratificazione saranno scambiati a Berna nel più breve termine possibile.Il presente trattato entrerà in vigore il giorno dello scambio delle ratificazioni e avrà una durata di cinque anni a contare dalla sua entrata in vigore. Se non è denunziato sei mesi avanti lo spirare di questo termine, si considererà come rinnovato per un periodo di cinque anni, e così di seguito.Se allo spirare del presente trattato si trova pendente una procedura di conciliazione, di regolamento giudiziario o d’arbitrato, essa seguirà il suo corso sino alla fine, in conformità delle stipulazioni del trattato stesso.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari di cui sopra hanno firmato il presente trattato.Fatto a Berna, in doppio esemplare, il diciassette ottobre millenovecentoventotto.Mottad’Oliveira
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814.201.231 Ordinanza del DATEC concernente la verifica dell’efficienza depurativa delle misure volte a eliminare sostanze organiche in tracce negli impianti di depurazione delle acque di scaricodel 3 novembre 2016 (Stato 1° dicembre 2016)Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC),visto l’allegato 3.1 numero 2 numero 8 dell’ordinanza del 28 ottobre 19981 sulla protezione delle acque,ordina:1 RS 814.201Art. 1 Oggetto La presente ordinanza stabilisce:ale sostanze in base alle quali è misurata l’efficienza depurativa delle misure volte a eliminare le sostanze organiche in tracce di cui all’articolo 61a capoverso 1 della legge federale del 24 gennaio 19912 sulla protezione delle acque;ble modalità di calcolo dell’efficienza depurativa.2 RS 814.20Art. 2 Sostanze da misurare Per verificare l’efficienza depurativa delle misure volte a eliminare le sostanze organiche in tracce occorre misurare la concentrazione delle seguenti sostanze. Queste sono suddivise nella categoria 1 (sostanze eliminabili molto facilmente) e nella categoria 2 (sostanze eliminabili facilmente):a.categoria 1:–amisulpride (n. CAS 71675-85-9),–carbamazepina (n. CAS 298-46-4),–citalopram (n. CAS 59729-33-8),–claritromicina (n. CAS 81103-11-9),–diclofenac (n. CAS 15307-86-5),–idroclorotiazide (n. CAS 58-93-5),–metoprololo (n. CAS 37350-58-6),–venlafaxina (n. CAS 93413-69-5);b.categoria 2:–benzotriazolo (n. CAS 95-14-7),–candesartan (n. CAS 139481-59-7),–irbesartan (n. CAS 138402-11-6),–miscela di 4-metilbenzotriazolo (n. CAS 29878-31-7) e 5-metilbenzotriazolo (n. CAS 136-85-6).Art. 3 Calcolo dell’efficienza depurativa 1 Il calcolo dell’efficienza depurativa avviene in base ad almeno sei sostanze. Le sostanze della categoria 1 devono essere rappresentate con un rapporto di due a uno rispetto alle sostanze della categoria 2.2 Se fra le sostanze da misurare sono presenti meno di sei sostanze in una concentrazione sufficiente, l’autorità cantonale, d’intesa con l’Ufficio federale dell’ambiente, stabilisce, sempre che ciò sia opportuno, ulteriori sostanze per calcolare l’efficienza depurativa.3 Determinante per l’ottenimento dell’efficienza depurativa richiesta è il valore medio delle percentuali d’eliminazione di tutte le sostanze utilizzate per il calcolo.Art. 4 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° dicembre 2016.
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0.512.113.63 RU 2010 3421TraduzioneAccordotra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica federale di Germania concernente il soggiorno temporaneo di membri delle forze armate della Confederazione Svizzera e di membri delle forze armate della Repubblica federale di Germania nel territorio dell’altro Stato per la partecipazione a progetti in materia di esercitazioni e di istruzione nonché per la realizzazione di tali progetti (Accordo Svizzera-Germania concernente i soggiorni di membridelle forze armate)Concluso il 7 giugno 2010Entrato in vigore mediante scambio di note il 17 giugno 2010 (Stato 17 giugno 2010)Il Consiglio federale svizzero eil Governo della Repubblica federale di Germania,visti la Convenzione tra gli Stati parti del Trattato dell’Atlantico del Nord e gli altri Stati partecipanti al Partenariato per la pace relativa allo statuto delle loro forze (Statuto delle truppe del PPP), firmata a Bruxelles il 19 giugno 19951, come pure il Protocollo addizionale del 19 giugno 19952 allo Statuto delle truppe del PPP;visto l’Accordo del 29 settembre 20033 tra il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, che agisce per conto del Consiglio federale svizzero, e il Ministero federale della difesa della Repubblica federale di Germania concernente la cooperazione delle loro forze armate nell’ambito dell’istruzione (Accordo in materia di istruzione);animati dal desiderio di disciplinare i presupposti e le condizioni del soggiorno temporaneo a fini di esercitazione e addestramento di membri delle forze armate tedesche nella Confederazione Svizzera e di membri delle forze armate svizzere nella Repubblica federale di Germania;nella certezza che le disposizioni del presente Accordo non pregiudicano i diritti e gli obblighi delle Parti contraenti risultanti da accordi di diritto internazionale concernenti i tribunali internazionali, compreso lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale,hanno convenuto quanto segue:1 RS 0.510.12 RS 0.510.113 RS 0.512.113.62Art. 1 Oggetto dell’Accordo Il presente Accordo disciplina, ai fini della partecipazione a progetti in materia di esercitazioni e di istruzione e della realizzazione di tali progetti, l’entrata e il transito nel territorio, l’uscita dal territorio e il soggiorno temporaneo nel territorio di uno dei due Stati da parte di membri delle forze armate della Repubblica federale di Germania e di membri delle forze armate della Confederazione Svizzera. Con l’espressione «membri delle forze armate» si intendono il personale militare delle forze armate e il relativo elemento civile delle Parti che, nell’ambito di progetti di esercitazione e di istruzione ai sensi dell’Accordo in materia di istruzione, soggiornano nello Stato ricevente in qualità di persone da istruire, persone addette all’istruzione o membri di una formazione militare o di un istituto di formazione.Art. 2 Genere, entità e durata del soggiorno I soggiorni temporanei ai sensi del presente Accordo da parte di un numero massimo di 3000 membri delle forze armate dello Stato d’invio, per periodi di regola non superiori a 30 giorni, sono effettuati dalle forze armate dello Stato d’invio per lo svolgimento di esercitazioni, per l’addestramento di singole unità nonché per il transito via terra necessario a tali scopi, con riserva dell’autorizzazione di ogni singolo caso da parte delle autorità competenti dello Stato ricevente.Art. 3 Condizioni per l’entrata, l’uscita e il soggiorno (1) Salvo disposizioni contrarie contenute nel presente Accordo, l’entrata nel territorio, l’uscita dal territorio e il soggiorno temporaneo nel territorio dello Stato ricevente da parte di membri delle forze armate dello Stato d’invio si fonda sullo Statuto delle truppe del PPP.(2) Per quanto concerne le armi introdotte o recate con sé nello Stato ricevente dalle forze armate dello Stato d’invio sono applicabili le disposizioni seguenti:a)le autorizzazioni inerenti al diritto in materia di economia esterna e in materia di controllo delle armi belliche, necessarie conformemente alla legislazione della Repubblica federale di Germania, sono considerate come rilasciate per le armi belliche in dotazione ai membri delle forze armate della Confederazione Svizzera da essi introdotte o recate con sé nel territorio della Repubblica federale di Germania. In occasione dell’entrata e del soggiorno nel territorio della Repubblica federale di Germania, le forze armate della Confederazione Svizzera recano con sé una copia del presente Accordo come prova delle autorizzazioni richieste;b)conformemente alla legislazione della Confederazione Svizzera, le truppe estere e i relativi membri che entrano in Svizzera per progetti di esercitazione e di istruzione non necessitano di alcuna autorizzazione per importare o riesportare il materiale bellico recato con sé a tale scopo.Art. 4 Salute pubblica (1) Le forze armate dello Stato d’invio sono tenute a osservare le prescrizioni sanitarie dello Stato ricevente.(2) Ai fini della prevenzione e della lotta contro le malattie trasmissibili per l’uomo, gli animali o le piante, nonché della lotta contro gli organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali nello Stato ricevente sono applicabili le prescrizioni legali di quest’ultimo. Le autorità competenti dello Stato ricevente adottano le misure relative alla protezione contro le infezioni, alla lotta contro le epizoozie, alle derrate alimentari, nonché le misure fitosanitarie concernenti piante, prodotti vegetali o altri oggetti, come pure le misure inerenti a medicamenti, prodotti medici e di igiene, sempreché non vi si oppongano disposizioni contenute in accordi interstatali.Art. 5 Giurisdizione penale e misure coercitive (1) Se, conformemente all’articolo I dello Statuto delle truppe del PPP in combinato disposto con l’articolo VII dello Statuto delle truppe della NATO, allo Stato ricevente spetta il diritto di esercitare la sua giurisdizione nei confronti dei membri delle forze armate dello Stato d’invio, l’autorità competente dello Stato ricevente rinuncia all’esercizio di tale giurisdizione, a meno che l’esercizio della giurisdizione non sia richiesto da ragioni essenziali inerenti all’amministrazione della giustizia dello Stato ricevente.(2) Ragioni essenziali inerenti all’amministrazione della giustizia possono richiedere l’esercizio della giurisdizione penale, segnatamente nei casi seguenti:a)reati ai sensi dell’articolo VII capoverso 2 lettera c dello Statuto delle truppe della NATO nonché reati analoghi di particolare gravità che minacciano la sicurezza dello Stato ricevente;b)reati che provocano la morte di una persona e gravi reati contro l’incolumità fisica e l’autodeterminazione sessuale, sempreché non siano diretti contro membri delle forze armate dello Stato d’invio;c)il tentativo di commettere siffatti reati e la partecipazione agli stessi.(3) In caso di rinuncia all’esercizio della giurisdizione penale, lo Stato d’invio, su richiesta dello Stato ricevente, allontana senza indugio l’indiziato dal territorio dello Stato ricevente.(4) Se l’indiziato è rientrato nello Stato d’invio e non sussiste un caso ai sensi del paragrafo 3, lo Stato d’invio, su richiesta dello Stato ricevente, sottopone il caso alle proprie autorità competenti ai fini di una decisione sull’avvio di un procedimento penale.(5) Se, nel quadro di un procedimento penale nello Stato ricevente contro un membro delle forze armate dello Stato d’invio, deve essere stabilito se sussiste un atto o una negligenza nell’esecuzione del servizio, è determinante ai fini di tale decisione la legislazione dello Stato d’invio. Su richiesta dello Stato ricevente, un’autorità designata dallo Stato d’invio può rilasciare al riguardo un attestato che lo Stato ricevente sottopone alle proprie autorità competenti le quali ne terranno conto in modo adeguato nel quadro del loro ordinamento giuridico nazionale.(6) Nel quadro della rispettiva legislazione nazionale, i tribunali e le autorità competenti dei due Stati si forniscono reciproca assistenza giudiziaria a sostegno di procedimenti penali. Se le autorità competenti dello Stato ricevente non rinunciano all’esercizio della giurisdizione penale, lo Stato d’invio provvede, nel quadro del proprio ordinamento giuridico, affinché i membri delle sue forze armate sospettati di aver commesso un reato durante il loro soggiorno nello Stato ricevente si presentino ai tribunali e alle autorità dello Stato ricevente.(7) I tribunali e le autorità dello Stato ricevente sono autorizzati, nel quadro delle rispettive competenze e dei rispettivi poteri, a ordinare e adottare misure coercitive nei confronti di membri delle forze armate dello Stato d’invio durante il soggiorno di quest’ultimi nello Stato ricevente.(8) Se un membro delle forze armate dello Stato d’invio è provvisoriamente arrestato da autorità dello Stato ricevente o è oggetto di altre misure coercitive che comportano la privazione della libertà, l’autorità competente dello Stato ricevente ne informa senza indugio la rappresentanza diplomatica dello Stato d’invio nello Stato ricevente. In tale occasione è comunicato quale tribunale o quale autorità è competente per la procedura ulteriore.(9) I tribunali e le autorità dello Stato d’invio non esercitano la loro giurisdizione penale nello Stato ricevente.Art. 6 Telecomunicazioni (1) Per l’utilizzazione di servizi di telecomunicazione offerti pubblicamente nello Stato ricevente sono applicabili, oltre alle prescrizioni generali dello Stato ricevente, le condizioni di contratto del rispettivo fornitore di servizi.(2) Nella misura in cui è necessario per il raggiungimento degli scopi del soggiorno e previa autorizzazione delle autorità competenti dello Stato ricevente, le forze armate dello Stato d’invio possono installare e impiegare temporaneamente impianti di telecomunicazione, compresi impianti di radiocomunicazione.(3) Gli impianti di radiocomunicazione e le apparecchiature terminali di telecomunicazione delle forze armate dello Stato d’invio che sono impiegati o connessi a collegamenti o vie di trasmissione delle reti di telecomunicazione pubbliche nel territorio dello Stato ricevente devono adempiere i requisiti tecnici di validità generale, conformemente alla legislazione dello Stato ricevente, per impianti di radiocomunicazione o apparecchiature terminali di telecomunicazione. L’adempimento di detti requisiti deve essere documentato nell’ambito di una procedura di valutazione della conformità e gli impianti devono essere muniti di un corrispondente contrassegno.(4) Le forze armate dello Stato d’invio impiegano nello Stato ricevente soltanto le frequenze radio loro assegnate dalle autorità competenti dello Stato ricevente. Al termine del soggiorno tali frequenze radio sono nuovamente a disposizione delle autorità competenti dello Stato ricevente.(5) Le forze armate dello Stato d’invio adottano tutte le misure necessarie per evitare di perturbare, mediante i loro impianti di telecomunicazione o altri impianti elettrici, le reti di telecomunicazione nello Stato ricevente. Se le stazioni radio delle forze armate dello Stato d’invio provocano perturbazioni nocive delle radiocomunicazioni ai danni di stazioni radio ubicate al di fuori dello Stato ricevente o dette stazioni subiscono tali perturbazioni a causa di stazioni radio ubicate al di fuori dello Stato ricevente, le autorità competenti dello Stato ricevente procedono conformemente alle disposizioni della Convenzione e della Costituzione dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni4 di volta in volta vigente, nonché conformemente alle disposizioni del pertinente Regolamento delle radiocomunicazioni. Le autorità competenti dello Stato ricevente adottano, nel quadro delle prescrizioni vigenti, tutte le misure necessarie per evitare di perturbare, mediante propri impianti di telecomunicazione o altri impianti elettrici, gli impianti di telecomunicazione delle forze armate dello Stato d’invio. In caso di perturbazioni elettromagnetiche, sono applicabili le prescrizioni legali vigenti a livello nazionale in materia di compatibilità elettromagnetica degli apparecchi. In caso della conseguente necessità di mettere fuori esercizio la fonte delle perturbazioni, le forze armate dello Stato d’invio provvedono senza indugio alla messa fuori esercizio.4 RS 0.784.012 e 0.784.021Art. 7 Protezione dell’ambiente (1) Le forze armate dello Stato d’invio riconoscono l’importanza della protezione dell’ambiente nel quadro delle proprie attività nello Stato ricevente e osservano le prescrizioni dello Stato ricevente in materia di protezione dell’ambiente.(2) Nel quadro del presente Accordo, le autorità competenti dei due Stati operano in stretta collaborazione per quanto concerne tutte le questioni inerenti alla protezione dell’ambiente, segnatamente in occasione della preparazione di esercitazioni.(3) Al di là del rispetto delle prescrizioni legali dello Stato ricevente, occorre evitare carichi ambientali e, qualora questi ultimi siano inevitabili, devono essere adottate misure compensatorie adeguate.(4) Per il trasporto di armi, apparecchi pesanti o merci pericolose è data la priorità alle ferrovie e alle vie navigabili. Le vie e i mezzi di trasporto sono convenuti tra i Ministeri della difesa d’intesa con le autorità competenti dello Stato ricevente.(5) Per l’utilizzazione dei propri aeromobili, delle proprie imbarcazioni e dei propri veicoli terrestri nello Stato ricevente, i membri delle forze armate dello Stato d’invio impiegano, sempreché ciò sia compatibile con le esigenze tecniche di detti mezzi, soltanto carburanti, lubrificanti e additivi per quanto possibile poco inquinanti conformemente alle prescrizioni dello Stato ricevente. Per quanto concerne le autovetture e i veicoli da trasporto, devono essere rispettate, se ciò non risulta sproporzionato, le prescrizioni dello Stato ricevente in materia di limitazione delle emissioni foniche e dei gas di scarico.(6) Nell’ambito dell’utilizzazione di installazioni per esercitazioni, i membri delle forze armate dello Stato d’invio devono osservare i relativi regolamenti di utilizzazione, segnatamente le disposizioni in materia di sicurezza, di protezione antincendio e di protezione dell’ambiente. Lo stesso vale per le prescrizioni amministrative delle forze armate dello Stato ricevente concernenti le esercitazioni. Le eccezioni richiedono l’autorizzazione dello Stato ricevente.(7) I membri delle forze armate dello Stato d’invio sono tenuti a rispettare le prescrizioni dello Stato ricevente in materia di riciclaggio ecologico ed eliminazione dei rifiuti.Art. 8 Trasporti con veicoli delle forze armate dello Stato d’invio e utilizzazione degli aerodromi dello Stato ricevente (1) I veicoli e i rimorchi di veicoli delle forze armate dello Stato d’invio sono registrati e omologati per il traffico dall’autorità competente dello Stato d’invio. Detti mezzi sono muniti di una targa numerata e di una esplicita sigla distintiva di nazionalità.(2) I trasporti da parte di membri delle forze armate dello Stato d’invio eseguiti nel quadro delle prescrizioni legali nazionali dello Stato ricevente, dei vigenti accordi di diritto internazionale vincolanti per ambedue gli Stati, nonché degli accordi tecnici e delle relative procedure sono considerati autorizzati e omologati.(3) Per le questioni concernenti il traffico, le autorità militari dello Stato ricevente coordinano la tutela degli interessi militari dello Stato d’invio nei confronti delle autorità e delle aziende civili.(4) I membri delle forze armate dello Stato d’invio sono tenute a rispettare le prescrizioni in materia di circolazione dello Stato ricevente, comprese le prescrizioni concernenti il comportamento sui luoghi dell’incidente e le prescrizioni concernenti i trasporti di merci pericolose. Le autorità competenti dello Stato ricevente vigilano sull’osservanza di dette prescrizioni. Tale vigilanza può essere esercitata in collaborazione con le autorità competenti dello Stato d’invio.(5) Le forze armate dello Stato d’invio sono tenute a rispettare le prescrizioni dello Stato ricevente sulla sicurezza della circolazione stradale; nel quadro di queste ultime i membri delle forze armate dello Stato d’invio possono applicare le proprie norme nazionali concernenti la fabbricazione, i modelli e l’equipaggiamento dei veicoli e relativi rimorchi, delle imbarcazioni per la navigazione interna e degli aeromobili. Le autorità dei due Stati operano in stretta collaborazione all’esecuzione di dette disposizioni.(6) I trasporti con veicoli e i relativi rimorchi le cui dimensioni, peso per asse, peso totale o numero superano le limitazioni vigenti conformemente alla legislazione sulla circolazione stradale dello Stato ricevente hanno luogo, salvo in casi d’emergenza per proteggere la vita e l’integrità corporale, soltanto previa autorizzazione delle autorità competenti dello Stato ricevente. Al di fuori delle piazze d’esercitazione, gli spostamenti di veicoli cingolati hanno luogo in linea di principio tramite ferrovia o, per quanto necessario, su rimorchi ribassati. Il transito su strade e vie pubbliche con veicoli cingolati senza paracingoli non è ammesso.(7) Salvo in casi d’emergenza, i membri delle forze armate dello Stato d’invio possono utilizzare aerodromi civili dello Stato ricevente con aeromobili militari soltanto dopo che le autorità competenti hanno rilasciato una pertinente autorizzazione conformemente alle disposizioni dello Stato ricevente.Art. 9 Responsabilità e trattamento dei casi di danno (1) Salvo disposizioni contrarie contenute nel presente Accordo, per quanto concerne la responsabilità per i danni e il trattamento dei casi di danno i due Stati procedono conformemente alle disposizioni dello Statuto delle truppe del PPP.(2) Per il trattamento di danni a terzi sono applicabili le disposizioni aggiunte sotto forma di allegato. L’allegato è parte integrante del presente Accordo.Art. 10 Esercitazioni e istruzione (1) Per le esercitazioni sono applicabili le disposizioni legali e le prescrizioni amministrative dello Stato ricevente.(2) Le esercitazioni sul terreno hanno luogo in linea di principio nelle piazze d’esercitazione della truppa, nelle piazze di tiro e in altre installazioni militari per esercitazioni.(3) Per le esercitazioni nello spazio aereo sono applicabili le prescrizioni dello Stato ricevente sul volo nello spazio aereo e l’utilizzazione dello stesso, nonché le relative regolamentazioni derogatorie di carattere militare. Sono inoltre applicabili le prescrizioni concernenti il ricorso a impianti e installazioni della navigazione aerea rientranti nel quadro delle direttive e raccomandazioni dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale, nonché le procedure vigenti in materia di notifica, autorizzazione e coordinamento menzionate nelle pertinenti prescrizioni dello Stato ricevente. Gli equipaggi degli aeromobili, il personale per la sicurezza aerea e il personale addetto al controllo della difesa aerea che partecipano a esercitazioni devono padroneggiare la lingua inglese nella misura richiesta per motivi inerenti alla sicurezza aerea e al controllo del traffico aereo.(4) I paragrafi 1–3 si applicano per analogia alle misure in materia di istruzione.Art. 11 Composizione delle controversie Le controversie concernenti l’applicazione o l’interpretazione del presente Accordo sono composte in via amichevole mediante negoziati e non sono demandate a terzi a fini di composizione.Art. 12 Esecuzione Tra i Ministeri della difesa dei due Stati possono essere convenuti accordi per l’esecuzione del presente Accordo; essi si informano reciprocamente sugli interlocutori competenti per l’esecuzione del presente Accordo.Art. 13 Entrata in vigore, durata di validità e denuncia (1) Il presente Accordo entra in vigore il giorno in cui il Governo della Repubblica federale di Germania notifica al Consiglio federale svizzero che sono soddisfatti i presupposti nazionali per l’entrata in vigore. Determinante è il giorno del ricevimento della notifica. Il presente Accordo è applicato a titolo provvisorio a partire dalla data della firma conformemente alle rispettive legislazioni nazionali.(2) Il presente Accordo ha durata illimitata. Può essere denunciato per scritto da ciascuna Parte per la via diplomatica. La denuncia entrerà in vigore un anno dopo il ricevimento della stessa.(3) Le disposizioni dell’Accordo del 29 settembre 2003 tra il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, che agisce per conto del Consiglio federale svizzero, e il Ministero federale della difesa della Repubblica federale di Germania concernente la cooperazione delle loro forze armate nell’ambito dell’istruzione continuano a essere applicabili. In caso di contraddizioni è determinante il presente Accordo.Fatto a Berna il 7 giugno 2010 in due originali in lingua tedesca.Per ilConsiglio federale svizzero:Ueli MaurerPer il Governo dellaRepubblica federale di Germania:Axel BergAllegato Disposizioni per il trattamento dei casi di danno 1. Autorità competenti a)Casi di danno in Germania–L’autorità svizzera competente è il Centro danni del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).–L’autorità tedesca competente è la «Bundesanstalt für Immobilienaufgaben».b)Casi di danno in Svizzera–L’autorità svizzera competente è il Centro danni del DDPS.–L’autorità tedesca competente è il «Bundesamt für Wehrverwaltung».2. Collaborazione Le autorità competenti tedesche e svizzere collaborano con mutua fiducia in tutte le questioni che possono risultare in relazione con il trattamento dei casi di danno conformemente all’articolo I dello Statuto delle truppe del PPP in combinato disposto con l’articolo VIII paragrafi (5) a (7) dello Statuto delle truppe della NATO.3. Trattamento dei casi di danno a)Disciplinamento da parte dello Stato riceventeL’autorità dello Stato ricevente è competente per la ricezione e la verifica della richiesta di indennità. Dopo la ricezione di detta richiesta, esegue senza indugio le proprie indagini al riguardo.b)Collaborazione delle autorità dello Stato ricevente e dello Stato d’invioL’autorità dello Stato ricevente notifica all’autorità dello Stato d’invio il più presto possibile, ma al più tardi entro quattro settimane, la ricezione della richiesta di indennità. Nella notifica sono indicati all’occorrenza il numero d’incarto dell’autorità dello Stato ricevente, il nome e l’indirizzo del richiedente, una breve descrizione della fattispecie con l’indicazione della data, dell’ora e del luogo, l’importo dell’indennità richiesta, il genere di danno, i nomi dei membri delle forze armate coinvolti e la denominazione dell’unità coinvolta nella fattispecie. La notifica è inviata in due esemplari.L’autorità dello Stato d’invio conferma all’autorità dello Stato ricevente la ricezione della notifica e le trasmette entro sei settimane dalla ricezione della notifica tutte le informazioni e tutti i mezzi di prova disponibili. Se l’autorità dello Stato d’invio non dispone di alcuna pertinente informazione né di alcun pertinente mezzo di prova, essa ne informa l’autorità dello Stato ricevente. L’autorità dello Stato d’invio comunica inoltre all’autorità dello Stato ricevente se, a suo avviso, il danno è stato causato da un atto o per negligenza con conseguente responsabilità legale delle forze armate dello Stato d’invio, se il danno è stato causato in relazione con l’utilizzazione di un mezzo della truppa e se l’utilizzazione del mezzo era o non era autorizzata.c)Pagamento e rimborso dell’importo dell’indennitàDopo aver valutato tutte le informazioni e tutti i mezzi di prova disponibili, l’autorità dello Stato ricevente decide se e in che misura la richiesta di indennità è giustificata conformemente alla legislazione dello Stato ricevente.L’autorità dello Stato ricevente versa l’importo dell’indennità nella propria valuta. Essa ne chiede il rimborso all’autorità dello Stato d’invio. L’autorità dello Stato d’invio rimborsa detto importo entro tre mesi.Se, conformemente alla legislazione dello Stato ricevente deve essere corrisposta un’indennità sotto forma di rendita, quest’ultima è rimborsata nei rapporti tra le Parti sotto forma di importo capitalizzato conformemente ai principi vigenti nello Stato ricevente.d)Disposizioni speciali per il trattamento dei casi di danno al di fuori del servizioPer il trattamento dei casi di danno non causati nell’esecuzione del servizio, l’autorità dello Stato ricevente verifica la richiesta di indennità, determina in modo economico ed equo l’importo spettante al richiedente in considerazione di tutte le circostanze del caso, compreso il comportamento della persona lesa, e stende un rapporto all’attenzione dell’autorità dello Stato d’invio, la quale lo valuta senza indugio e decide se e in che misura ritiene giustificata un’indennità.A prescindere dalla decisione dello Stato d’invio, l’autorità dello Stato ricevente offre al richiedente l’importo che gli spetta a titolo di indennizzo gratuito (ex gratia). Se il richiedente accetta tale offerta a titolo di risarcimento integrale, l’autorità dello Stato ricevente provvede al pagamento.Lo Stato d’invio rimborsa allo Stato ricevente l’importo versato.Del rimanente si applicano per analogia le disposizioni del numero 3 lettere a–c.
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531.11Ordinanzasull’approvvigionamento economico del Paese(OAEP)del 10 maggio 2017 (Stato 1° gennaio 2022)Il Consiglio federale svizzero,vista la legge del 17 giugno 20161 sull’approvvigionamento del Paese (LAP),ordina:1 RS 531Capitolo 1: Organizzazione dell’approvvigionamento economico del Paese Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Subordinazione gerarchica L’organizzazione dell’approvvigionamento economico del Paese è subordinata al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).Art. 2 Organizzazione 1 Il delegato all’approvvigionamento economico del Paese (delegato) dirige l’organizzazione a titolo accessorio.2 Sono sottoposti al delegato:a. l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), in quanto organo di stato maggiore permanente;b. i settori specializzati (art. 7 cpv. 3);c. altri servizi federali, se adempiono compiti di approvvigionamento economico del Paese (art. 8 cpv. 1).3 Per l’adempimento dei loro compiti i settori specializzati dispongono di segreterie permanenti.4 Le segreterie sono aggregate amministrativamente all’UFAE; sono subordinate ai responsabili dei settori specializzati.5 I responsabili dei settori specializzati elaborano un regolamento interno che sottopongono per approvazione al delegato.Art. 3 Nomina dei quadri 1 Il DEFR nomina i responsabili dei settori specializzati su proposta del delegato.2 Il delegato nomina:a. un supplente per ogni responsabile di settore specializzato;b. i capi delle unità organizzative dei settori specializzati.3 I responsabili dei settori specializzati nominano gli altri membri dei settori specializzati. Possono delegare tale competenza ai capi delle unità organizzative. Art. 4 Indennizzo dei quadri Il DEFR disciplina le indennità finanziarie per i quadri che non sono impiegati della Confederazione dopo aver consultato il Dipartimento federale delle finanze. Sezione 2: Compiti degli organi d’esecuzione Art. 5 Compiti del delegato 1 Il delegato fissa gli obiettivi e le priorità dell’approvvigionamento economico del Paese; coordina l’attività degli organi d’esecuzione e impartisce loro istruzioni.2 Garantisce i collegamenti tra gli organi dell’approvvigionamento economico del Paese, le organizzazioni dell’economia e le imprese.3 Definisce l’organizzazione dell’UFAE e dei settori specializzati. I responsabili dei settori specializzati devono essere preventivamente consultati.Art. 6 Compiti dell’UFAE 1 L’UFAE è competente per:a. dirigere e coordinare i lavori legislativi;b. emanare decisioni, per quanto la legge e le disposizioni d’esecuzione non trasferiscano questo compito alle organizzazioni dell’economia o ai settori specializzati; c. trattare ricorsi contro le decisioni secondo l’articolo 46 capoversi 1 e 3 LAP e stare in giudizio in caso di controversie;d. trattare gli affari concernenti le scorte obbligatorie;e. trattare tutte le questioni finanziarie e amministrative concernenti l’approvvigionamento economico del Paese;f. gestire le pubbliche relazioni;g. pianificare le misure di approvvigionamento economico del Paese;h. formare le persone che partecipano all’approvvigionamento economico del Paese;i. coordinare la collaborazione con altri servizi della Confederazione, in particolare l’esercito, la protezione della popolazione e altri organi incaricati della politica di sicurezza;j. coordinare gli affari internazionali nel settore dell’approvvigionamento economico del Paese;k. vigilare sui preparativi e sull’esecuzione delle misure da parte dei Cantoni e delle organizzazioni dell’economia.2 Sostiene i settori specializzati, in particolare assistendoli sul piano amministrativo e fornendo loro informazioni.Art. 7 Compiti dei settori specializzati 1 I settori specializzati sono competenti per:a. apportare e sfruttare le competenze e l’esperienza dell’economia e la rete di relazioni delle cerchie economiche a favore dell’approvvigionamento economico del Paese;b. garantire la trasmissione di conoscenze;c. valutare periodicamente la situazione;d. preparare ed eseguire prescrizioni e misure decise dall’organizzazione dell’approvvigionamento economico del Paese.2 Osservano e analizzano regolarmente l’evoluzione dell’approvvigionamento economico del Paese.3 I settori specializzati qui elencati hanno le seguenti competenze:a. alimentazione: derrate alimentari e mezzi di produzione agricoli;b. energia: combustibili e carburanti fossili, elettricità, legno per produrre energia e acqua potabile;c. agenti terapeutici: agenti terapeutici per la medicina umana e veterinaria;d. logistica: trasporti per via terrestre, fluviale/marittima e aerea nonché sistemi logistici;e. industria: materie ausiliarie industriali, in particolare materiali d’imballaggio;f. tecnologie dell’informazione e della comunicazione: trasmissione, sicurezza e disponibilità dei dati.Art. 8 Servizi federali 1 Il delegato può affidare compiti di approvvigionamento economico del Paese ai seguenti servizi federali:a. Segreteria di Stato dell’economia;b. Ufficio federale dell’agricoltura;c. Ufficio federale della sanità pubblica;d. Istituto svizzero per gli agenti terapeutici;e. Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria;f. Farmacia dell’esercito;g. Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini2;h. Ufficio federale dell’ambiente;i. Ufficio federale dei trasporti;j. Ufficio federale delle strade;k. Ufficio federale dell’aviazione civile;l. Ufficio federale delle comunicazioni;m. Ufficio federale dell’energia;n.3 Cancelleria federale;o. Sorvegliante dei prezzi.2 I servizi di cui al capoverso 1 sono equiparati ai settori specializzati e subordinati al delegato per quanto svolgano compiti di approvvigionamento economico del Paese.3 Il delegato può far capo alla collaborazione di altri servizi federali.2 La designazione dell’unità amministrativa è adattata in applicazione dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2022 (RU 2021 589). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.3 Nuovo testo giusta l’all. n. 15 dell’O del 25 nov. 2020 sulla trasformazione digitale e l’informatica, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5871).Art. 9 Cantoni 1 I Cantoni effettuano tempestivamente i preparativi necessari per l’esecuzione dei compiti affidati loro dalla Confederazione. Il DEFR impartisce le pertinenti istruzioni all’autorità governativa competente in ogni Cantone.2 L’UFAE sostiene i Cantoni nei loro preparativi; non vengono versati sussidi federali.Capitolo 2: Misure preparatorie degli organi d’esecuzione Art. 10 Misure preparatorie dell’UFAE 1 L’UFAE rileva i dati necessari per valutare i rischi a cui è esposto l’approvvigionamento economico del Paese. Analizza la situazione, la struttura dei costi e la formazione dei prezzi per alcuni beni e servizi d’importanza vitale.2 Se non può garantire scorte sufficienti tramite la costituzione di scorte obbligatorie, vi provvede concludendo convenzioni con imprese di produzione, di immagazzinamento e di servizi o prendendo particolari misure che offrano le garanzie richieste.3 Gestisce, coordina e sorveglia:a. l’attività delle organizzazioni dell’economia, di enti privati e di altre persone che partecipano all’adempimento dei compiti di approvvigionamento economico del Paese; b. l’utilizzo dei fondi federali impiegati per adempiere i compiti dell’approvvigionamento economico del Paese.4 Coordina le sue attività con quelle di altri servizi federali e, in collaborazione con questi ultimi, adotta le misure di protezione e di sicurezza necessarie per i mezzi di trasporto utilizzati nel traffico nazionale.5 Informa l’opinione pubblica sull’approvvigionamento economico del Paese.6 Prepara, in collaborazione con i settori specializzati e con gli servizi federali interessati di cui all’articolo 8 capoverso 1, accordi internazionali nell’interesse dell’approvvigionamento economico del Paese.Art. 11 Misure preparatorie dei settori specializzati 1 I settori specializzati preparano misure d’intervento per la distribuzione, il consumo, l’utilizzo e la produzione di beni d’importanza vitale nonché per la fornitura di servizi d’importanza vitale; a tale scopo provvedono a raggiungere il necessario livello di preparazione. Coordinano le loro attività con i servizi federali di cui all’articolo 8 capoverso 1 che svolgono compiti di approvvigionamento.2 Provvedono a disporre delle risorse e della manodopera necessarie per adempiere i loro compiti.3 Possono difendere i loro interessi in seno alle organizzazioni internazionali.Art. 12 Rilevazioni statistiche L’UFAE e i settori specializzati possono effettuare le rilevazioni statistiche necessarie per adempiere i loro compiti. A tale scopo collaborano con l’Ufficio federale di statistica.Art. 13 Diritto all’informazione Per adempiere i compiti affidati loro secondo la presente ordinanza, l’UFAE e i settori specializzati sono autorizzati a esigere che privati e autorità forniscano loro informazioni e mettano a disposizione atti e altri documenti, in particolare libri, corrispondenza, dati elettronici e fatture.Capitolo 3: Costituzione di scorte Sezione 1: Costituzione di scorte obbligatorie Art. 14 Principio 1 I beni d’importanza vitale per i quali il Consiglio federale prevede la costituzione di scorte sottostanno alla costituzione di scorte obbligatorie. 2 Le disposizioni della presente sezione si applicano per analogia alla costituzione di scorte complementari (art. 14 LAP).Art. 15 Contratti per la costituzione di scorte obbligatorie L’UFAE conclude con i settori economici interessati contratti per la costituzione di scorte obbligatorie di tenore uniforme.Art. 16 Condizioni 1 I proprietari delle scorte obbligatorie devono:a essere domiciliati sul territorio nazionale o doganale svizzero; eb. essere iscritti nel registro di commercio, fatte salve le prescrizioni dell’ordinanza del 17 ottobre 20074 sul registro di commercio.2 Devono esercitare in modo permanente un’attività nel ramo economico interessato. Fanno eccezione le imprese la cui attività principale consiste nel costituire e gestire scorte obbligatorie.3 I proprietari delle scorte obbligatorie devono tenere una contabilità che registra la merce in magazzino nonché l’entrata e l’uscita della merce per ogni luogo di deposito.4 RS 221.411Art. 17 Trasferimento a terzi Il contratto per la costituzione di scorte obbligatorie può prevedere che il proprietario abbia il diritto di trasferire il suo obbligo di costituire scorte:a. a un terzo;b. a una società la cui attività principale consiste nel costituire e gestire scorte obbligatorie su mandato di un’organizzazione incaricata di costituire scorte obbligatorie (art. 16 cpv. 1 LAP).Art. 18 Finanziamento delle scorte obbligatorie 1 L’UFAE adotta misure che consentono ai proprietari di scorte obbligatorie di ottenere i crediti a tassi d’interesse bassi.2 I proprietari di scorte obbligatorie che desiderano ottenere un mutuo garantito dalla Confederazione emettono pagherò cambiari in favore della banca.3 Il mutuo non può superare il 90 per cento del valore della merce della scorta obbligatoria; il valore della merce è calcolato fondandosi sul prezzo di base.4 Se il prezzo di base è nettamente inferiore al prezzo di mercato, il mutuo può ammontare fino al 100 per cento del valore della merce.Art. 19 Disdetta del contratto per la costituzione di scorte obbligatorie 1 I proprietari delle scorte obbligatorie possono disdire ogni anno il contratto con l’UFAE, con un preavviso di tre mesi, per la fine dell’anno civile o per la data convenuta.2 L’UFAE può disdire il contratto per la costituzione di scorte obbligatorie:a. ogni anno, con un preavviso di tre mesi, per la fine dell’anno civile o per la data convenuta;b. in qualsiasi momento, con un preavviso di tre mesi, se l’interesse pubblico esige che talune disposizioni siano modificate o completate;c. in qualsiasi momento, con effetto immediato, se il proprietario delle scorte obbligatorie ha violato in modo grave il contratto e se la natura della violazione lascia presumere che il proprietario non dia più garanzia quanto all’osservanza del contratto.3 Il contratto per la costituzione di scorte obbligatorie può essere disdetto in qualsiasi momento di comune accordo.4 La cessazione dei rapporti contrattuali comporta la perdita del diritto di importare, salvo che tale diritto risulti da altri obblighi.Art. 20 Obbligo di informare L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini e l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici mettono a disposizione dell’UFAE e delle organizzazioni incaricate di rilasciare i permessi d’esportazione o di censire le persone tenute alla costituzione di scorte, in maniera adeguata, i dati necessari concernenti i permessi e le importazioni, in particolare le dichiarazioni doganali o fiscali.Sezione 2: Liberazione di scorte obbligatorie Art. 21 1 Nel caso di una situazione di grave penuria, imminente o già sopraggiunta, il DEFR può ordinare la liberazione di scorte obbligatorie.2 Può subordinare la liberazione a determinate condizioni e vincolarla a oneri tecnici o amministrativi, dopo aver consultato le organizzazioni dell’economia interessate.3 L’UFAE stabilisce la liberazione nei singoli casi d’intesa con i proprietari delle scorte obbligatorie. A tale scopo coinvolge le organizzazioni dell’economia interessate.Sezione 3: Fondo di garanzia Art. 22 Approvazione 1 Se un’organizzazione incaricata di costituire scorte obbligatorie costituisce un fondo di garanzia e trasferisce i compiti che ne derivano a un ente privato, gli statuti di quest’ultimo devono stabilire secondo quali principi sono prelevati i contributi e sono versate ai proprietari delle scorte obbligatorie le indennità per coprire le spese di deposito e compensare le fluttuazioni di prezzo nonché per ammortizzare le merci delle scorte obbligatorie.2 Gli enti privati devono sottoporre per approvazione all’UFAE, con una richiesta motivata:a. le disposizioni emanate per disciplinare i diritti e gli obblighi dei loro membri e che si fondano su statuti approvati dal DEFR;b. le decisioni in merito ai contributi versati ai fondi di garanzia.3 L’approvazione della richiesta avviene mediante decisione.Art. 23 Vigilanza 1 I fondi di garanzia e le istituzioni analoghe devono essere esaminati almeno una volta all’anno da un organo di controllo o di revisione indipendente.2 L’organo di controllo o di revisione presenta annualmente all’UFAE un rapporto sull’estensione e sul risultato dell’esame.3 L’UFAE controlla se:a. i mezzi dei fondi di garanzia e delle istituzioni analoghe sono impiegati conformemente al loro scopo;b. i contributi riscossi sono proporzionati al fabbisogno finanziario.4 Se l’impiego di questi mezzi non è conforme al loro scopo o se i contributi non sono proporzionati al fabbisogno finanziario, l’UFAE esige che l’ente privato interessato effettui gli adeguamenti necessari.Art. 24 Fissazione del limite massimo dei contributi ai fondi di garanzia Il DEFR fissa il limite massimo dei contributi ai fondi di garanzia tariffati, in particolare per lo zucchero, i grassi e gli oli commestibili, i cereali e i semi da foraggio.Art. 25 Delega di compiti d’esecuzione 1 Il DEFR stabilisce quali compiti d’esecuzione delegare agli enti privati che amministrano fondi di garanzia. Consulta preliminarmente tali enti.2 L’UFAE può concludere convenzioni sulle prestazioni con gli enti privati.3 Esso vigila sull’esecuzione.Sezione 4: Costituzione di scorte volontaria Art. 26 Scorte costituite volontariamente 1 Le scorte costituite volontariamente non sottostanno ad alcun regolamento contrattuale con gli organi dell’organizzazione dell’approvvigionamento economico del Paese.2 L’utilizzo delle scorte si basa sulle prescrizioni generali in materia di gestione.3 Sono fatte salve le misure d’intervento di cui all’articolo 31 LAP. Art. 27 Scorte d’emergenza 1 L’UFAE ricorda periodicamente alla popolazione che deve costituire scorte d’emergenza.2 Anche nel quadro di misure d’intervento, le scorte costituite dalle economie domestiche e da singole persone per coprire il proprio fabbisogno non sono conteggiate nel determinare i diritti loro spettanti all’attribuzione di merci.Capitolo 4: Diritto di separazione e diritto di pegno per le scorte obbligatorie Sezione 1: Disposizioni generali Art. 28 Validità del diritto di separazione e del diritto di pegno 1 Il diritto di separarsi dalla massa e il diritto di pegno si applicano a tutte le merci della scorta obbligatoria; sono determinanti la qualità e il quantitativo definiti nel contratto per la costituzione di scorte obbligatorie.2 Se il quantitativo o la qualità delle merci divergono da quelli stipulati nel contratto, tutte le altre merci dello stesso genere appartenenti al proprietario delle scorte obbligatorie sono considerate parte della scorta obbligatoria, indipendentemente dal luogo di deposito, dalla specie, dalla qualità, dalla provenienza e dalla voce di tariffa doganale.3 Se la scorta obbligatoria non esiste più, subentrano, in sua vece, le eventuali pretese di risarcimento del proprietario; determinanti sono il volume e il valore della scorta obbligatoria non più esistente.Art. 29 Nascita del diritto di pegno 1 La Confederazione ha un diritto di pegno in primo rango sulla scorta obbligatoria o sulle pretese di risarcimento.2 Il diritto o la pretesa nasce nel momento in cui l’ufficio d’esecuzione:a. procede al pignoramento di merci della scorta obbligatoria o di pretese di risarcimento nell’ambito di un’esecuzione in via di pignoramento;b. notifica il precetto esecutivo nell’ambito di un’esecuzione in via di realizzazione del pegno costituito su merci della scorta obbligatoria o su pretese di risarcimento.Sezione 2: Separazione nel fallimento Art. 30 Insinuazione delle pretese 1 L’UFAE o l’impresa terza insinua all’ufficio dei fallimenti, entro il termine previsto:a. il diritto al rimborso delle somme versate, nei limiti della sua garanzia, ai mutuanti del proprietario della scorta obbligatoria;b. il diritto di separarsi dalla massa e il trasferimento delle pretese di risarcimento del proprietario della scorta obbligatoria.2 Nel contempo l’UFAE o l’impresa terza comunica all’ufficio dei fallimenti la quota del credito presumibilmente non coperta dal valore delle merci della scorta obbligatoria.Art. 31 Inventario I diritti di proprietà della Confederazione o dell’impresa terza sulla scorta obbligatoria nonché le eventuali pretese di risarcimento trasferite loro, sono menzionati nell’inventario.Art. 32 Ritiro e realizzazione della scorta obbligatoria 1 L’UFAE o l’impresa terza comunica all’amministrazione del fallimento se intende ritirare la scorta obbligatoria o realizzarla da sé oppure se occorre farla realizzare.2 Se l’UFAE o l’impresa terza realizza da sé la scorta obbligatoria, comunica all’amministrazione del fallimento la modalità di realizzazione prevista. Realizza la scorta cercando di ottenere il ricavo più alto possibile.3 L’UFAE o l’impresa terza trasferisce l’eccedenza all’amministrazione del fallimento dopo aver dedotto le spese d’amministrazione e di realizzazione della scorta e dopo avere adempiuto i suoi impegni nei confronti dei fondi di garanzia.4 L’UFAE o l’impresa terza presenta un conteggio all’amministrazione del fallimento.Art. 33 Ripartizione 1 Dopo la realizzazione della scorta obbligatoria, l’amministrazione del fallimento ne ripartisce il ricavo fra i creditori, nell’ordine stabilito nell’articolo 34 capoverso 2.2 Se l’UFAE o l’impresa terza ritira la scorta obbligatoria senza realizzarla, l’amministrazione del fallimento procede a una stima. Se necessario, fa capo a uno specialista e dà all’UFAE o all’impresa terza la possibilità di partecipare alla stima. Il valore stimato sostituisce il ricavo della realizzazione.Art. 34 Graduatoria 1 Nella graduatoria, l’amministrazione del fallimento ricapitola, nel sottogruppo dei crediti garantiti da pegno manuale, i crediti con diritto di pegno o con diritto analogo di prelazione sulla scorta obbligatoria. 2 I crediti sono soddisfatti nell’ordine seguente:a. crediti dei depositari garantiti da un diritto di ritenzione secondo l’articolo 485 del Codice delle obbligazioni5;b. crediti notificati dall’UFAE e dall’impresa terza, tenuto conto dell’importo ammesso;c. crediti dei fondi di garanzia e di istituzioni analoghe con diritto di prelazione immediatamente successivo alla pretesa dell’UFAE o dell’impresa terza;d. crediti di altri creditori con diritto di pegno o di ritenzione successivo alle summenzionate pretese.5 RS 220Art. 35 Somma scoperta 1 La somma scoperta dell’UFAE o dell’impresa terza corrisponde alla differenza tra la somma versata a titolo di garanzia, da una parte, e la somma ricavata dalla realizzazione o le eventuali pretese di risarcimento, dedotte le spese d’amministrazione e di realizzazione, dall’altra.2 Il credito relativo alla somma scoperta è collocato nella classe dei creditori non privilegiati, con menzione del diritto di separazione dalla massa.Sezione 3: Separazione nella procedura concordataria Art. 36 Insinuazione delle pretese e inventario 1 L’UFAE o l’impresa terza insinua al commissario le sue pretese entro il termine previsto. 2 L’articolo 31 si applica per analogia alla compilazione dell’inventario.Art. 37 Accertamento del diritto di separazione dalla massa 1 Il commissario emana una decisione circa il riconoscimento o il rigetto del diritto di separazione dalla massa.2 Contro la decisione di rigetto può essere promossa un’azione presso il giudice del concordato.Art. 38 Ritiro e realizzazione della scorta obbligatoria Gli articoli 32 e 33 si applicano per analogia alla procedura di ritiro e di realizzazione della scorta obbligatoria.Art. 39 Somma scoperta 1 La somma scoperta è calcolata conformemente all’articolo 35 capoverso 1. L’UFAE o l’impresa terza partecipa al concordato per tale importo.2 Se la somma scoperta non può essere stabilita esattamente al momento della conclusione del concordato, il commissario procede a una stima. Se necessario, fa capo a uno specialista e dà all’UFAE o all’impresa terza la possibilità di partecipare alla stima.Sezione 4: Separazione dalla massa in caso di moratoria straordinaria o di differimento del fallimento Art. 40 1 Gli articoli 36–39 si applicano per analogia alla procedura in caso di moratoria straordinaria o di differimento del fallimento.2 Il giudice del concordato o il giudice del fallimento deve immediatamente informare l’UFAE o l’impresa terza della moratoria straordinaria o del differimento del fallimento.3 L’UFAE o l’impresa terza comunica i suoi diritti, entro 20 giorni, al giudice del fallimento o al commissario.Sezione 5: Diritto di pegno della Confederazione in caso di pignoramento o di realizzazione del pegno Art. 41 Obbligo di notifica del proprietario della scorta obbligatoria Il proprietario della scorta obbligatoria notifica senza indugio all’ufficio d’esecuzione che le sue merci sottostanno al regime delle scorte obbligatorie se:a. le merci della scorta obbligatoria o le pretese di risarcimento sono pignorate nell’ambito di un’esecuzione in via di pignoramento;b. è stato notificato il precetto esecutivo nell’ambito di un’esecuzione in via di realizzazione del pegno costituito su merci della scorta obbligatoria o su pretese di risarcimento.Art. 42 Obbligo di notifica dell’ufficio d’esecuzione L’ufficio d’esecuzione notifica all’UFAE il pignoramento o l’apertura dell’esecuzione in via di realizzazione del pegno.Art. 43 Insinuazione delle pretese Entro 10 giorni dal ricevimento della notifica di cui all’articolo 42, l’UFAE o l’impresa terza comunica all’ufficio d’esecuzione l’esistenza di un credito derivante da una garanzia concessa o di un diritto di pegno sulla scorta obbligatoria nonché sulle eventuali pretese di risarcimento del proprietario della scorta obbligatoria.Art. 44 Ripartizione I crediti di cui all’articolo 34 lettere a–d devono essere soddisfatti prima di quelli dei creditori pignoratizi. Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 45 Esecuzione Il DEFR, l’UFAE e i settori specializzati eseguono la presente ordinanza.Art. 46 Abrogazione di altri atti normativi Sono abrogati:1. l’ordinanza del 6 luglio 19836 sull’organizzazione dell’approvvigionamento economico del Paese; 2. l’ordinanza del 2 luglio 20037 sui provvedimenti preparatori in materia di approvvigionamento economico del Paese;3. l’ordinanza del 6 luglio 19838 sulla costituzione di scorte;4. l’ordinanza del 6 luglio 19839 sul diritto di separazione e di pegno della Confederazione per le scorte obbligatorie; 5. il decreto del Consiglio federale del 12 aprile 195710 concernente misure preventive di protezione delle persone giuridiche, società di persone e ditte individuali;6. l’ordinanza d’esecuzione del 12 aprile 195711 del decreto del Consiglio federale concernente misure preventive di protezione delle persone giuridiche, società di persone e ditte individuali;7. la ;8. il decreto del Consiglio federale del 12 aprile 195712 concernente misure preventive di protezione delle persone giuridiche, società di persone e ditte individuali.6 [RU 1983 950, 2000 2041, 2001 1443, 2002 1514, 2003 2167 all. n. 1]7 [RU 2003 2167]8 [RU 1983 956, 1995 1796, 1996 3279, 2001 1448, 2006 5341, 2012 2579]9 [RU 1983 963]10 [RU 1957 351, 1958 424, 2006 4705 n. II 43, 2015 5413 all. 1 n. 6]11 [RU 1957 364]12 [RU 1957 369]Art. 47 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° giugno 2017.
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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0.837.951.4 RU 1979 2135; FF 1979 I 773Traduzione1Accordod’assicurazione-disoccupazione tra la Confederazione Svizzera e il Principato del LiechtensteinConchiuso il 15 gennaio 1979Approvato dall’Assemblea federale il 4 ottobre 19792Ratificato con scambio di strumenti l’11 dicembre 1979Entrato in vigore il 1° gennaio 19801 Il testo originlae è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta.2 RU 1979 2122Il Consiglio federale svizzeroeSua Altezza Serenissima il Principe regnante del Liechtenstein,animati dal desiderio di disciplinare i rapporti tra i due Stati nel settore dell’assicura-zione-disoccupazione hanno risolto di concludere un accordo e hanno nominato, al riguardo, i loro plenipotenziari:Il Consiglio federale svizzero: il signor Jean‑Pierre Bonny, direttore dell’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro;Sua Altezza Serenissima il Principe regnante del Liechtenstein: il signor Hans Brunhart, capo del Governo del Principato del Liechtenstein.Dopo aver scambiato i loro poteri in buona e debita forma, i plenipotenziari hanno convenuto quanto segue:Titolo I Disposizioni generali Art. 1 Nel presente Accordo, i termini sono definiti nel modo seguente:1.«Svizzera» designala «Confederazione svizzera»;«Liechtenstein» designail «Principato del Liechtenstein»;2.«Cittadini» designaper quanto concerne la Svizzera,i cittadini svizzeri;per quanto concerne il Liechtenstein,i cittadini di questo Stato;3.«Legislazione» e «disposizioni legali»designano le leggi e le ordinanze vigenti in uno Stato contraente, concernenti i settori indicati nell’articolo 2 paragrafo 1;4.«Autorità competente» designa,per quanto concerne la Svizzera,l’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro;per quanto concerne il Liechtenstein,il Governo del Principato del Liechtenstein;5.«Frontalieri» designai lavoratori che hanno il loro domicilio sul territorio di uno degli Stati contraenti e che esercitano regolarmente un’attività salariata sul territorio dell’altro Stato contraente.Art. 2 1 Il presente Accordo s’applica, nei due Stati contraenti, alle disposizioni legali sull’assicurazione-disoccupazione, compresa quella parziale.2 Nelle relazioni fra i due Stati contraenti, non è tenuto conto delle disposizioni legali risultanti da convenzioni internazionali, concluse con Stati terzi, o di diritto sovrannazionale, ovvero che servono alla loro applicazione.Art. 3 Il presente Accordo s’applica ai cittadini dei due Stati contraenti, come anche a tutti i frontalieri giusta l’articolo 1 numero 5, indipendentemente dalla loro nazionalità.Art. 4 1 L’obbligo di contribuzione e l’assoggettamento all’assicurazione-disoccupazione sono determinati secondo le disposizioni legali dello Stato contraente nel quale il lavoratore è sottoposto all’obbligo di contribuire secondo il tenore vigente dell’Ac-cordo sull’assicurazione-vecchiaia, superstiti e invalidità concluso tra gli Stati contraenti. Per i frontalieri cittadini né dell’uno né dell’altro dei due Stati contraenti, l’obbligo di contribuire è determinato secondo le disposizioni legali dello Stato con-traente sul territorio del quale è esercitata l’attività salariata.2 Se le disposizioni legali applicate subordinano la possibilità di assicurarsi o l’obbligo di contribuzione al domicilio del lavoratore dello Stato in questione, i frontalieri domiciliati nell’altro Stato contraente sono assicurabili e sottoposti all’ob-bligo di contribuire, come se avessero il domicilio nel primo Stato contraente, sempreché siano adempiute tutte le altre condizioni.3 Qualora, in uno degli Stati contraenti, i lavoratori non assoggettati all’assicura-zione-disoccupazione abbiano la possibilità di assicurarsi facoltativamente, la stessa possibilità è data ai frontalieri dell’altro Stato contraente.4 Chiunque paga contributi obbligatori in uno degli Stati contraenti non può in più assicurarsi facoltativamente nell’altro Stato contraente.Titolo II Disposizioni particolari Art. 5 Il diritto alle prestazioni e la procedura sono determinati secondo la legislazione dello Stato contraente sul territorio del quale è chiesto l’esercizio di tale diritto, nella misura in cui le disposizioni seguenti non prevedano un disciplianamento diverso.Art. 6 Se dei cittadini rimpatriano nel loro Stato d’origine, i periodi assicurativi e i periodi d’attività sottoposta a contribuzione, compiuti nell’altro Stato contraente, sono computati per determinare l’adempimento delle condizioni richieste per far valere un diritto e per stabilire la durata d’indennizzazione, come se questi periodi fossero stati compiuti nello Stato d’origine.Art. 7 1 Nel caso di disoccupazione completa, i frontalieri ricevono un’indennità di disoccupazione dello Stato contraente sul territorio del quale hanno il loro domicilio. Al fine di determinare se le condizioni richieste per far valere il diritto sono soddisfatte e stabilire la durata d’indennizzazione, i periodi assicurativi e i periodi d’attività sottoposta a contribuzione, compiuti nell’altro Stato contraente, sono computati nel Paese di domicilio; questa prassi s’applica parimente ai periodi d’assicurazione facoltativa.2 Le prestazioni in caso di disoccupazione parziale sono concesse ai frontalieri dallo e secondo la legislazione dello Stato contraente in cui sono sottoposti all’assicurazione o soggiaciono al’obbligo di contribuzione, ovvero hanno pagato contributi facoltativi.Art. 8 I periodi per i quali sono state versate prestazioni nell’altro Stato contraente sono computati nella durata d’indennizzazione, come se queste prestazioni fossero state concesse nello Stato in cui è esercitato il diritto.Art. 9 1 Fino a nuovo ordine, i due Stati contraenti rinunciano a restituire allo Stato di domicilio la parte dei contributi d’assicurazione‑disoccupazione dei frontalieri riscossa, nel Paese in cui l’attività salariata è esercitata, per coprire i rischi della disoccupazione completa.2 Nel caso di mutamento considerevole della situazione, i governi dei due Stati contraenti possono convenire di pagare indennità compensative.Titolo III Disposizioni diverse Art. 10 Per l’applicazione del presente Accordo, le autorità degli Stati contraenti si prestano i loro buoni uffici come se applicassero la loro legislazione. L’assistenza è gratuita, con riserva delle spese in contanti che provoca.Art. 11 1 L’esonero dai diritti di bollo e dalle tasse secondo le prescrizioni sull’assicura-zione‑disoccupazione di uno Stato contraente s’estende alle persone e alle autorità dell’altro Stato contraente.2 Gli atti e gli altri documenti di qualsiasi natura, che devono essere presentati in virtù del presente Accordo, sono esonerati dal visto di legalizzazione.Art. 12 Le autorità dei due Stati contraenti, incaricate dell’applicazione dell’assicurazione-disoccupazione, corrispondono, per l’applicazione del presente Accordo, direttamente fra di esse e con gli assicurati o i loro rappresentanti.Art. 13 1 Le autorità competenti dei due Stati contraenti convengono circa l’interpretazione del presente Accordo e stabiliscono direttamente fra di esse i particolari dei provvedimenti necessari all’applicazione del medesimo, purchè sia necessario un consenso reciproco. Esse si comunicano ogni informazione concernente i provvedimenti adottati per l’applicazione del presente Accordo, come anche le modificazioni e i complementi delle loro legislazioni concernenti la sua esecuzione.2 Per agevolare l’applicazione del presente Accordo, sono istituiti gli organismi di collegamento seguenti:–in Svizzeral’Ufficio cantonale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro, San Gallo,–nel Liechtensteinl’Ufficio dell’economia pubblica.Titolo IV Disposizioni transitorie e finali Art. 14 Il presente Accordo non giustifica alcuna pretesa al versamento di prestazioni per periodi precedenti la sua entrata in vigore.Art. 15 1 Il presente Accordo dev’essere ratificato. Gli strumenti di ratificazione saranno scambiati a Berna appena possibile.2 Il presente Accordo entra in vigore il 1o gennaio dell’anno seguente quello nel corso del quale sono stati scambiati gli strumenti di ratificazione. Ove s’avverasse urgente, i governi dei due Stati contraenti potranno, di comune intesa, stabilire un’altra data per l’entrata in vigore.Art. 16 1 Il presente Accordo è concluso per un periodo di un anno a contare dal giorno della sua entrata in vigore; la sua validità è successivamente rinnovata tacitamente di anno in anno, a meno che una Parte contraente lo disdica per scritto almeno tre mesi prima della fine dell’anno di validità in corso.2 Se l’Accordo cessa di produrre i suoi effetti in seguito a disdetta, le sue disposizioni continuano ad applicarsi ai diritti a prestazioni acquisiti fino a quel momento, ma non oltre un anno a contare dal momento in cui ha cessato d’essere vigente.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari hanno firmato il presente Accordo, compilato in doppio esemplare e redatto in lingua tedesca, e vi hanno apposto i loro sigilli.Fatto a Vaduz, il 15 gennaio 1979.Per laConfederazione Svizzera:Per ilPrincipato del Liechtenstein:BonnyBrunhart
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(Stato 13 maggio 2003)0.353.913.61Nicht löschen bitte "1 " !! 0.353.913.61TraduzioneAccordotra la Confederazione Svizzerae la Repubblica federale di Germaniache completa la Convenzione europea di estradizionedel 13 dicembre 1957 e ne agevola l’applicazioneConchiuso il 13 novembre 1969Approvato dall’Assemblea federale l’11 marzo 19712Istrumenti di ratificazione scambiati il 22 marzo 1976Entrato in vigore il 1° gennaio 1977 (Stato 13 maggio 2003)1 RU 1977 87; FF 1970 II 1972 Cpv. 1 n. 1 del DF dell’11 mar. 1971 (RU 1977 85).Il Consiglio federale svizzeroeil presidente della Repubblica federale di Germaniadesiderosi di agevolare l’applicazione della Convenzione europea di estradizione3 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica federale di Germania e di completare il disciplinamento dell’estradizione previsto in detta Convenzione,hanno convenuto di conchiudere un accordo ed hanno designato a tal fine come loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, scambiatisi i pieni poteri e trovatili in buona e debita forma, hanno convenuto quanto segue:3 RS 0.353.1Art. I (Ad articolo 1 della Convenzione europea di estradizione4, detta qui di seguito «Convenzione») 1 Se un’autorità amministrativa decide, secondo il diritto di uno o di ambedue gli Stati, di revocare la liberazione condizionale o di ordinare la continuazione dell’esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza, siffatta decisione è equiparata alla revoca o all’esecuzione ordinata da un’autorità giudiziaria a tenore dell’articolo 1 della Convenzione.2 Per i minorenni che al momento dell’infrazione non hanno ancora compiuto il diciottesimo anno di età e risiedono abitualmente nel territorio dello Stato richiesto, le autorità giudiziarie esaminano se un’eventuale estradizione possa nuocere allo sviluppo o alla reintegrazione sociale del minorenne e se pertanto non si debba rinunciare all’estradizione richiesta. All’occorrenza, le autorità competenti di ambedue gli Stati concordano i necessari provvedimenti.4 RS 0.353.1Art. II (Ad articolo 2 della Convenzione) 1 L’estradizione è del pari accordata se la quota della pena o della misura di sicurezza che deve essere ancora eseguita o, in caso di più pene o misure di sicurezza che devono essere ancora eseguite, la loro somma è di almeno tre mesi.2 L’estradizione a tenore dell’articolo 2 paragrafo 2 della Convenzione è pure concessa per fatti che, secondo il diritto di uno o di ambedue gli Stati, non danno solitamente luogo ad estradizione, segnatamente se punibili soltanto con una pena pecuniaria o una multa. L’estradizione a tenore del presente capoverso è ammissibile soltanto congiuntamente a un’estradizione secondo l’articolo 2 paragrafo 1 della Convenzione e può essere accordata contemporaneamente o successivamente alla stessa. Questa disposizione non concerne gli articoli 3 a 5 della Convenzione.3 La decisione esecutiva emanata, senza procedere a un dibattimento, da un’autorità giudiziaria o amministrativa, equivale a una sentenza penale.Art. III (Ad articolo 7 paragrafo 1 e ad articolo 8 della Convenzione) 1 Lo Stato richiesto è autorizzato, in virtù del presente Accordo, a consentire l’estradizione per fatti che pure soggiacciono alla sua giurisdizione, se l’individuo reclamato è estradato per altri reati e se appaia opportuno di giudicarlo in un solo e stesso procedimento dinanzi a un’autorità giudiziaria dello Stato richiedente. Dicasi del pari per le domande suppletive intese all’ampliamento del procedimento penale.2 Alle condizioni stabilite nel capoverso 1, lo Stato richiesto è inoltre autorizzato ad accordare la riestradizione per reati che pure soggiacciono alla sua giurisdizione. Se uno dei due Stati richiede l’estradizione di un suo cittadino a uno Stato terzo per un fatto che non soggiace alla giurisdizione dell’altro, quest’ultimo, in luogo di domandare l’estradizione allo Stato terzo, è autorizzato a chiedere allo Stato d’origine di assumere il procedimento penale.Art. IV (Ad articolo 10 della Convenzione) 1 L’estradizione non può essere rifiutata con la motivazione che secondo le norme dello Stato richiesto l’azione penale o la pena sono prescritte.52 ...63 Un’amnistia decretata nello Stato richiesto non si oppone ali’ estradizione, se il reato non soggiace alla giurisdizione di questo Stato.4 L’obbligo di estradare non è pregiudicato dalla mancanza di una querela penale o di un’autorizzazione, prescritta unicamente dal diritto dello Stato richiesto.5 Nuovo testo giusta l’art. 1 n° 1 dell’Acc. dell’8 lug. 1999, approvato dall’AF il 26 set. 2000 ed in vigore dal 1° mar. 2002 (RU 2003 1024, 2002 2730 art. 1 cpv. 1 lett. c; FF 2000 763).6 Abrogato dall’art. 1 n° 2 dell’Acc. dell’8 lug. 1999, approvato dall’AF il 26 set. 2000 ed con effetto dal 1° mar. 2002 (RU 2003 1024, 2002 2730 art. 1 cpv. 1 lett. C; FF 2000 763).Art. V (Ad articolo 12 della Convenzione) 1 Impregiudicata la via diplomatica, la corrispondenza avviene:a)in materia d’estradizione, fra l’Ufficio di giustizia7 del Dipartimento federale di giustizia e polizia, da un canto, e il ministro federale della giustizia o i ministeri di giustizia dei «Länder» («Landesjustiz-verwaltungen») della Repubblica federale di Germania, dall’altro;b)in materia di transito, fra l’Ufficio di giustizia del Dipartimento federale di giustizia e polizia, da un canto, e il ministro federale della giustizia della Repubblica federale di Germania, dall’altro.2 Nei casi previsti all’articolo Il capoverso 2 del presente Accordo, alla domanda può essere allegato, in luogo di un mandato d’arresto o di qualsiasi altro atto avente la stessa forza a tenore dell’articolo 12 paragrafo 2 lettera a della Convenzione, l’originale o la copia autentica di un atto giudiziario da cui risultino gravi indizi di reità a carico dell’estradando. Dicasi del pari per tutti i casi in cui l’individuo reclamato sia già stato estradato e si richieda allo Stato che ha accordato l’estradizione di consentire l’ampliamento del procedimento penale.7 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata giusta l’art. 4a dell’O del 15 giu. 1998 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.Art. VI (Ad articolo 14 della Convenzione) 1 La liberazione condizionale non astretta a restrizioni della libertà di movimento dell’estradato equivale alla liberazione definitiva.2 Lo Stato richiesto rinuncia all’osservanza delle restrizioni stabilite nell’articolo 14 della Convenzione se, mediante dichiarazione irrevocabile a processo verbale di un’autorità giudiziaria, l’individuo ricercato, ragguagliato circa gli effetti giuridici di siffatta dichiarazione, consente a che il procedimento penale o l’esecuzione della pena sia attuato senza alcuna restrizione.3 Ad estradizione avvenuta, la suddetta dichiarazione può essere fatta soltanto a processo verbale di un giudice. Una copia certificata conforme è trasmessa allo Stato richiesto.4 L’esecuzione di misure di sicurezza, ordinate anche per cagione di reati per cui vige il divieto d’estradizione, non soggiace alle restrizioni dell’articolo 14 della Convenzione, se dette misure potevano essere ordinate già soltanto per effetto di reati motivanti l’estradizione.Art. VII (Ad articolo 17 della Convenzione) Ove l’estradizione sia domandata nel contempo da uno dei due Stati e da uno Stato terzo e sia data la preferenza ad una di queste domande, lo Stato richiesto comunica a detti Stati richiedenti, insieme con la decisione circa le domande d’estradizione, fino a qual punto esso acconsenta a una eventuale riestradizione dell’individuo ricercato dallo Stato che ha ottenuto l’estradizione all’altro Stato richiedente.Art. VIII (Ad articolo 19 della Convenzione) 1 È condisceso alla domanda di rimettere temporaneamente l’individuo richiesto per l’esecuzione di determinati atti giudiziali, segnatamente per il dibattimento, in quanto ciò non pregiudichi il procedimento penale dello Stato richiesto. Immediatamente dopo l’esecuzione degli atti suddetti o su domanda dello Stato richiesto, lo Stato richiedente è tenuto a restituire l’estradato senza riguardo alla nazionalità di quest’ultimo.2 Per tutta la durata del soggiorno sul suo territorio, lo Stato richiedente tiene in stato d’arresto l’individuo reclamato. La carcerazione sofferta a contare dalla lasciata del territorio dello Stato richiesto fino al ritorno nello stesso è computata nella pena da infliggere o da eseguire nel territorio dello Stato richiesto, salvo che, per motivi speciali, nella fattispecie sia stata concordata altra cosa.3 Ogni Stato assume le spese insorte nel suo territorio in applicazione del presente articolo.Art. IX (Ad articolo 20 della Convenzione) 1 Lo Stato richiesto, nei casi previsti all’articolo 20 paragrafi 1 e 2 della Convenzione, comunica che gli oggetti sono stati posti al sicuro ed informa nel contempo se l’individuo richiesto acconsente alla loro restituzione direttamente alla persona lesa. Lo Stato richiedente comunica il più presto possibile allo Stato richiesto se rinuncia alla consegna degli oggetti, alla condizione espressa ch’essi siano restituiti al proprietario o altrimenti all’avente diritto o a un mandatario di quest’ultimi, su presentazione di un attestato di svincolo rilasciato dall’autorità, designata nominatamente, preposta al procedimento penale.2 Gli oggetti menzionati all’articolo 20 paragrafo 1 della Convenzione come anche, all’occorrenza, il ricavo della loro realizzazione sono possibilmente consegnati, anche senza speciale richiesta, contemporaneamente con l’individuo reclamato.3 Si può nondimeno rinunciare alla consegna degli oggetti che non abbisognano allo Stato richiedente, ove una persona estranea al reato faccia valere i suoi diritti sugli stessi e sempreché le sue pretese non siano già state soddisfatte o garantite.4 Lo Stato richiedente è autorizzato ad astenersi dall’obbligo di restituire gli oggetti allo Stato richiesto, previsto all’articolo 20 paragrafo 4 della Convenzione, sempreché nel territorio di quest’ultimo Stato, nessuna pretesa sia fatta valere sugli oggetti in parola.5 All’atto della consegna degli oggetti, lo Stato richiesto, ove abbia rinunciato alla loro restituzione, non può far valere un diritto di pegno doganale od un’altra garanzia reale a tenore delle prescrizioni del diritto doganale o fiscale, salvo che il proprietario degli oggetti, leso dal reato, sia lui stesso tenuto al pagamento di siffatto tributo.Art. X (Ad articolo 21 della Convenzione) 1 Per tutta la durata del transito, lo Stato richiesto tiene in stato d’arresto I’ individuo reclamato.2 Durante il transito, ogni Stato è tenuto ad astenersi dall’ordinare, senza il consenso dell’altro Stato, sia provvedimenti inerenti al procedimento penale sia P esecuzione d’una sentenza contro un individuo estradato dall’altro Stato a uno Stato terzo per atti commessi prima del transito.3 Se l’individuo richiesto è trasportato per via aerea, senza scalo intermedio, attraverso il territorio di uno dei due Stati, lo Stato richiedente comunica del pari che, secondo i fatti a lui noti e secondo gli atti in suo possesso, l’individuo reclamato non è cittadino dello Stato richiesto né pretende di esserlo.4 Durante il transito per via aerea, l’individuo richiesto può essere accompagnato da funzionari stranieri. In caso di scalo nel territorio dello Stato richiesto, i provvedimenti occorrenti sono presi esclusivamente dalle autorità di quest’ultimo.Art. XI (Ad articolo 23 della Convenzione) Le domande d’estradizione e gli altri documenti sono redatti nella lingua dello Stato richiedente. Non si possono esigere traduzioni.Art. XII (Ad articolo 31 della Convenzione) La Convenzione, se è disdetta da uno dei due Stati partecipi del presente Accordo, rimane nondimeno in vigore tra loro per un periodo iniziale di due anni. Questo termine decorre dal momento in cui la disdetta ha effetto nei confronti degli altri Stati partecipi della Convenzione. Esso sarà prorogato tacitamente d’anno in anno, salvo che uno Stato partecipe del presente Accordo notifichi all’altro per iscritto, sei mesi prima dello spirare del termine, di non più consentire una protrazione ulteriore.Art. XIII Il presente accordo è parimente applicabile al «Land» Berlino, salvo che il Governo della Repubblica federale di Germania trasmetta al Consiglio federale svizzero una dichiarazione contraria, nei tre mesi che seguono la data dell’entrata in vigore dell’Accordo.Art. XIV 1 Il presente Accordo deve essere ratificato; gli strumenti di ratificazione saranno scambiati a Berna, il più presto possibile.2 Il presente Accordo entra in vigore un mese dopo lo scambio dei rispettivi strumenti di ratificazione, sempreché a questa data la Convenzione europea d’estradizione sia vincolante per ambedue gli Stati partecipi del presente Accordo, altrimenti contemporaneamente alla Convenzione.3 Il presente Accordo può essere disdetto in ogni tempo per iscritto; esso cesserà di essere in vigore sei mesi dopo la notificazione della disdetta come anche, senza speciale disdetta, al momento in cui la Convenzione europea d’estradizione cesserà di avere effetto per gli Stati partecipi del presente Accordo.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari hanno firmato il presente Accordo e vi hanno apposto i loro sigilli.Fatto a Bonn, il 13 novembre 1969 in due originali in lingua tedesca.Per laConfederazione Svizzera:Hans LacherPer laRepubblica federale di Germania:DuckwitzH. MaassenOsservazioni In occasione dei negoziati svoltisi a Bonn dal 21 al 25 marzo 1966 e a Berna dal 20 febbraio al 2 marzo 1967 per la conclusione dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica federale di Germania che completa la Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957 e ne agevola l’applicazione, le due delegazioni hanno fondato le loro discussioni sulle considerazioni seguenti e accertato la particolarità della situazione esistente e di quella creata dall’Accordo nell’interesse dell’applicazione uniforme della Convenzione e dell’Accordo medesimo.In genere: a)I reati che possono dar luogo ad estradizione comprendono tutti i tipi di partecipazione, nonché il tentativo, sempreché passibili di pena secondo il diritto d’ambo gli Stati.b)È cittadino germanico a tenore dell’articolo 6 paragrafo I della Convenzione chiunque possieda la cittadinanza germanica o chiunque cui le leggi germaniche riconoscano lo stato giuridico di cittadino germanico (art. 116 cpv. 1 del «Grundgesetz für die Bundesrepublik DeutschIand» del 23 maggio 1949).Ad articolo I La liberazione condizionale dall’esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza (misura di sicurezza o di correzione) a tenore dell’articolo 25 della Convenzione e la sua revoca, nonché l’ordine di continuare l’esecuzione della pena o della misura possono, secondo il diritto svizzero, essere affidati a un’autorità amministrativa non facente parte delle autorità giudiziarie nel senso della Convenzione. Pertanto, se l’estradizione è domandata in base a una decisione presa da una siffatta autorità nell’ambito della sua competenza legale, questa domanda è equiparata a quella di un’autorità giudiziaria a tenore dell’articolo 1 della Convenzione.Ad articolo II a)Se la durata di una misura di sicurezza che dev’essere ancora eseguita (misura di sicurezza o di correzione), di una pena o di un’altra misura penale contro un adolescente è indeterminata, nei documenti a sostegno della domanda dev’essere confermato che la persona perseguita sarà privata della libertà per almeno tre mesi dopo la sua estradizione.b)Secondo l’articolo 3 della legge federale svizzera del 22 gennaio 18928 sull’estradizione agli Stati stranieri, l’estradizione è ammissibile soltanto per i fatti quivi enumerati. Vi è nondimeno la possibilità, nell’ambito dell’estradizione accessoria, di estradare anche per fatti che di per sé non potrebbero dar luogo ad estradizione. Vista la crescente importanza delle infrazioni alle prescrizioni sulla circolazione stradale, l’estradizione accessoria è stata estesa anche agli atti passibili soltanto di una pena pecuniaria o di una multa.c)Le autorità considerate autorità giudiziarie secondo il diritto svizzero sono indicate nella dichiarazione svizzera relativa all’articolo 1 della Convenzione europea del 20 aprile 19599 di assistenza giudiziaria in materia penale.8 [CS 3 481. RS 351.1 art. 109 cpv. 1]. Vedi ora la LF del 20 mar. 1981 sull’assistenza internazionale in materia penale (RS 351.1).9 RS 0.351.1Ad articolo IV a)Secondo gli articoli 72 numero 2 e 75 numero 1 del Codice penale svizzero10, la prescrizione dell’azione penale e della pena è interrotta non solo da atti giudiziali ma anche da determinati atti delle autorità incaricate del procedimento e dell’esecuzione penali.b)Una sentenza contumaciale ha forza di cosa giudicata quando non possa più essere impugnata con i rimedi giuridici ordinari.c)Un’amnistia decretata nello Stato richiesto si oppone all’estradizione soltanto se lo Stato richiesto aveva diritto di procedere a causa dei reati invocati a sostegno della domanda d’estradizione e non soltanto in base a una giurisdizione penale surrogatoria.10 RS 311.0Ad articolo VI a)La dichiarazione che dev’essere fatta dalla persona perseguita o già estradata vale per tutti i reati che possono esserle contestati o per i quali è stata condannata. Conseguentemente, questa persona sarà trattata come se si fosse presentata spontaneamente.b)In Svizzera, sono giudici a tenore del capoverso 3, secondo il diritto cantonale, i giudici istruttori e le persone pubbliche incaricate di compiti giudiziari.c)L’eventuale difensore dell’estradato dev’essere convocato all’audizione dinanzi al giudice.Ad articolo VII Il disciplinamento previsto serve esclusivamente ad agevolare i rapporti in materia d’estradizione tra la Svizzera e la Repubblica federale di Germania. Uno Stato terzo partecipe della procedura non può derivarne diritto alcuno.Ad articolo VIII a)Per «atti giudiziali» a tenore del capoverso 1 s’intendono di regola soltanto i provvedimenti che servono al perseguimento penale. Questa prescrizione giustificherà soltanto in casi eccezionali la consegna temporanea a scopo di esecuzione della pena.b)La delegazione svizzera è stata informata della decisione della Corte federale germanica secondo la quale il divieto di estradare cittadini germanici, previsto nell’articolo 16 capoverso 2 primo periodo del «Grundgesetz für die Bundesrepublik DeutschIand», non si oppone alla riconsegna all’estero di un cittadino germanico consegnato alle autorità germaniche (BGH St 5,393). Per contro, la Corte costituzionale federale non aveva ancora statuito sulla questione11*.c)Il capoverso 2 secondo periodo vuole fra l’altro evitare che un imputato assolto nello Stato richiedente subisca pregiudizi per la carcerazione quivi sofferta. Per motivi speciali a tenore di questa disposizione s’intende per esempio la consegna temporanea per l’esecuzione di una pena.11* L’osservazione fatta sotto la lett. b) ad art. VIII è divenuta priva d’oggetto in seguito alla decisione della Corte costituzionale federale del 13 ott. 1970 secondo cui l’art. 16 cpv. 2 del «Grundgesetz für die Bundesrepublik Deutschland» non si oppone alla riconsegna.Ad articolo IX a)Il disciplinamento previsto nel capoverso 3 poggia sull’idea che si debba per principio procedere alla consegna di oggetti soltanto qualora essi abbisognino veramente allo Stato richiedente. In ogni caso, questa disposizione assicura che la consegna d’oggetti che non abbisognano come mezzi di prova allo Stato richiedente non aggraverà la situazione giuridica del depositario nè pregiudicherà un interesse penale dello Stato richiesto.b)I capoversi 1, 3 e 4 non contengono un disciplinamento esaustivo poiché è impossibile enumerare tutti i casi concepibili. Essi servono piuttosto ad avvertire che nell’applicazione pratica dell’articolo 20 della Convenzione deve essere tenuto conto delle circostanze del singolo caso. Queste disposizioni poggiano sulla seguente considerazione: che la consegna o la restituzione di oggetti dev’essere in ogni caso tralasciata quando siffatto provvedimento non fosse chiaramente appropriato. Esse non s’applicano agli elementi di prova che non provengono da un reato.Ad articolo X a)Secondo il diritto svizzero è necessario che l’Accordo menzioni un motivo specifico d’arresto.b)Le comunicazioni previste nell’articolo 21 paragrafo 4 della Convenzione e nell’articolo X capoverso 3 dell’Accordo devono pervenire allo Stato richiesto, se possibile non oltre cinque giorni prima del transito previsto.Ad articolo XI In alcuni Cantoni svizzeri, la lingua ufficiale è il francese o l’italiano. Le domande d’estradizione e gli altri scritti provenienti da questi Cantoni devono essere dunque redatti in una di queste lingue.Ad articolo XII e ad articolo XIV capoverso 3 La Convenzione può essere disdetta per motivi estranei al suo contenuto. Per questi casi, ma anche al fine di evitare la cessazione di qualsiasi disciplinamento contrattuale, si è previsto che la Convenzione rimarrà in vigore per un determinato periodo di tempo nei rapporti tra la Svizzera e la Repubblica federale di Germania. Poiché il mantenimento del solo Accordo non avrebbe alcun senso, si è previsto ch’esso cesserà d’essere in vigore anche senza disdetta qualora la Convenzione diventasse inefficace tra le due Parti contraenti.Berna e Bonn, 11 aprile 1969Il capodella delegazione svizzera:O. SchürchIl capodella delegazione germanica:D. Grützner
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120.425 Ordinanza del DATECsui controlli di sicurezza relativi alle persone(OCSP-DATEC)del 15 febbraio 2013 (Stato 1° aprile 2013)Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energiae delle comunicazioni (DATEC),visto l’articolo 9 capoverso 2 dell’ordinanza del 4 marzo 20111 sui controllidi sicurezza relativi alle persone (OCSP),ordina:1 RS 120.4Art. 1 Oggetto 1 La presente ordinanza stabilisce i livelli di controllo secondo l’articolo 9 capoverso 1 OCSP per le funzioni del DATEC di cui all’allegato 1 OCSP.2 I livelli di controllo sono stabiliti nell’allegato.Art. 2 Aggiornamento dell’allegato In caso di modifica dell’allegato 1 OCSP occorre procedere alle relative modifiche dell’allegato della presente ordinanza entro sei mesi.Art. 3 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2013.Allegato (art. 1 cpv. 2)Funzioni del DATEC per le quali è necessario un controllo di sicurezza relativo alle persone 1. Funzioni generali in seno al DATEC FunzioniLivelli di controlloDirettori degli Uffici e loro supplenti12Segretario generale e suo supplente12Collaboratori personali del capo del Dipartimento11Capo dell’informazione del capo del Dipartimento e suo supplente11Segretarie del capo del Dipartimento10Relatori11Responsabili della protezione dei dati10Responsabili della protezione delle informazioni10Responsabili della sicurezza informatica11Responsabili della protezione delle opere11Membri delle commissioni extraparlamentari per i quali si applicano i criteri secondo l’articolo 12 capoverso 1 lettera a o b OCSP11Utenti del SIBAD10Gestore dei rischi del Dipartimento11Portavoce11Usciere del consigliere federale10Autista del consigliere federale10Membri dello stato maggiore per le situazioni straordinarie112. Funzioni supplementari in seno al DATEC 2.1 SG-DATEC FunzioniLivelli di controlloCapo Servizio giuridico11Collaboratori Servizio d’inchiesta svizzero sugli infortuni11Collaboratori Civil Aviation Safety Office (CASO)112.2 Ufficio federale dell’energia FunzioniLivelli di controlloCapidivisione11Capisezione10Capiservizio10Collaboratori Affari del Consiglio federale e del Parlamento10Collaboratori Risorse umane10Collaboratori Finanze e Controlling10Collaboratori Informatica10Collaboratori Safeguards11Collaboratori Diritto dell’energia nucleare e dei trasporti in condotta10Collaboratori Protezione in caso di emergenza Sbarramenti10Collaboratori Segreteria della Commissione federale per la sicurezza nucleare (CSN)102.3 Ufficio federale dell’ambiente –Sezione Qualità del paesaggio e servizi ecosistemici–Sezione Prevenzione degli incidenti rilevanti e mitigazione dei sismi–Sezione Radiazioni non ionizzanti (RNI)FunzioniLivelli di controlloCapisezione e collaboratori scientifici112.4 Ufficio federale dell’aviazione civile FunzioniLivelli di controlloCollaboratori per le questioni di sicurezza11Capo Strategia e politica aeronautica11Capo Sicurezza delle infrastrutture11Collaboratori che nell’ambito delle proprie attività di sorveglianza devono accedere a impianti militari102.5 Ufficio federale delle strade FunzioniLivelli di controlloCollaboratori con accesso a informazioni e materiale a partire dal livello di classificazione CONFIDENZIALE oppure a impianti militari a partire dalla zona protetta 2102.6 Ufficio federale delle comunicazioni FunzioniLivelli di controlloCapo gestione delle frequenze (FM)11Collaboratori Pianificazione delle frequenze (FP)*11Collaboratori Assegnazione delle frequenze (FZ)*11Collaboratori Tecnologia radio (GF)*11Collaboratori Radio monitoring (RM)*11Capo Servizi di telecomunicazione (TC)11Collaboratori Servizi fissi e servizio universale (FG)11Capo Media e posta (MP)11Consulente giuridico del Direttore10*Collaboratori con accesso a informazioni e materiale a partire dal livello di classificazione SEGRETO oppure a impianti militari a partire dalla zona protetta 32.7 Ispettorato federale degli oleo- e gasdotti FunzioniLivelli di controlloTutte102.8 Ispettorato federale della sicurezza nucleare FunzioniLivelli di controlloDirettore e suo supplente12Membri della direzione e loro supplenti11Consulente del Direttore11Capisezione11Collaboratori Sezione Protezione fisica11Collaboratori Sezione Informatica11Collaboratori Sezione Analisi probabilistiche di sicurezza11Collaboratori Sezione Analisi deterministiche di sicurezza11Altri collaboratori102.9 Consiglio dell’IFSN FunzioniLivelli di controlloMembri del Consiglio dell’IFSN12Collaboratori della segreteria del Consiglio dell’IFSN11
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0.748.127.191.54Traduzione1Accordoconcernente i trasporti aerei regolari tra la Svizzerae la Repubblica ArgentinaConchiuso a Buenos Aires il 25 gennaio 1956Approvato dall’Assemblea federale il 4 marzo 19572Entrato in vigore il 7 febbraio 19631 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 DF del 4 marzo 1957 (RU 1957 443)Il Consiglio federale Svizzeroeil Governo della Repubblica Argentina,consideratoche le possibilità dell’aviazione commerciale, come mezzo di trasporto, sono considerevolmente aumentate;che questo mezzo di trasporto, grazie alle sue proprie caratteristiche, facilita l’avvicinamento delle nazioni fra esse mediante i rapidi collegamenti che permette di istituire;che conviene organizzare in modo sicuro e ordinato le comunicazioni aeree fra le Parti contraenti e sviluppare per quanto possibile la cooperazione internazionale in questo settore, senza pregiudicare gli interessi nazionali e regionali;che è auspicabile la conclusione di una convenzione multilaterale che disciplini i trasporti aerei internazionali regolari;che, in attesa dell’entrata in vigore di una tale convenzione fra le Parti contraenti, è necessario conchiudere un accordo relativo all’esercizio di servizi aerei fra la Svizzera e la Repubblica Argentina, conformemente alla convenzione concernente la navigazione aerea civile internazionale, firmata a Chicago, il 7 dicembre 19443;hanno designato i loro plenipotenziari, i quali debitamente autorizzati a tale scopo, hanno convenuto le disposizioni seguenti:3 RS 0.748.0Art. 1 Le Parti contraenti si accordano reciprocamente, in tempo di pace, i diritti specificati nell’allegato, per stabilire i servizi aerei internazionali regolari definiti in detto allegato e designati qui di seguito «servizi convenuti».Art. 2 a. Ogni servizio convenuto può essere inaugurato, immediatamente o a una data ulteriore, a scelta della Parte contraente alla quale i diritti specificati nell’allegato sono concessi, a condizione che:1.la Parte contraente alla quale i diritti sono concessi abbia designato una o più imprese di trasporti aerei per servire le linee aeree descritte nell’allegato;2.la Parte contraente che concede i diritti abbia autorizzato, nel più breve tempo possibile, le imprese designate a inaugurare i servizi convenuti, con riserva del paragrafo b del presente articolo e dell’articolo 7 qui appresso.b. Tuttavia, prima di essere autorizzate a esercitare i servizi convenuti, le imprese designate possono essere invitate a provare la loro capacità, conformemente alle leggi e ai regolamenti normalmente applicati dalle autorità aeronautiche che concedono l’autorizzazione e l’esercizio.Art. 3 Per evitare qualsiasi misura discriminatoria e rispettare il principio dell’uguaglianza di trattamento:a.le tasse o gli altri diritti fiscali che ciascuna Parte contraente può imporre o permetterà d’imporre alle imprese designate dall’altra Parte contraente per l’uso degli aeroporti e altre agevolazioni non devono essere superiori a quelli pagati per l’uso di detti aeroporti e agevolazioni dalle imprese nazionali che esercitano servizi internazionali simili;b.i carburanti, i lubrificanti e i pezzi di ricambio, il normale equipaggiamento e il materiale in genere esclusivamente destinati all’uso degli aeromobili, che le imprese designate da una Parte contraente utilizzano, e introdotti sul territorio dell’altra Parte contraente da dette imprese, o per conto di esse, o presi su detto territorio per essere usati a bordo degli aeromobili di dette imprese, sono messi al beneficio da quest’ultima Parte contraente del trattamento nazionale o di quello della nazione più favorita, per quanto concerne i dazi, le spese di ispezione o altri diritti fiscali cui sono soggetti gli aeromobili adibiti a servizi internazionali simili;c.gli aeromobili di una Parte contraente adibiti ai servizi convenuti, come pure i carburanti, i lubrificanti, i pezzi di ricambio, il normale equipaggiamento, il materiale in genere e le provviste di bordo che restano negli aeromobili, sono esenti, sul territorio dell’altra Parte contraente, da dazi, spese d’ispezione o altri diritti fiscali, anche se questi approvvigionamenti sono usati o consumati durante il sorvolo di detto territorio;d.gli oggetti, elencati nel paragrafo c del presente articolo, che godono dell’esenzione prevista da detta disposizione possono essere scaricati dagli aeromobili di una Parte contraente solo con l’approvazione delle autorità doganali dell’altra Parte contraente. Questi oggetti, fino alla loro riesportazione o al loro uso, sono sottoposti al controllo doganale dell’altra Parte contraente, in modo però che il loro uso non sia ostacolato.Art. 4 I certificati di navigabilità, i brevetti d’idoneità e le licenze rilasciati o convalidati da una Parte contraente, sono riconosciuti, mentre sono in vigore, dall’altra Parte contraente, sono riconosciuti, mentre sono in vigore, dall’altra Parte contraente per l’esercizio dei servizi convenuti. Ciascuna Parte contraente si riserva, tuttavia, il diritto di non riconoscere per il sorvolo del suo territorio i brevetti d’idoneità e le licenze rilascianti ai suoi cittadini dall’altra Parte contraente o da un paese terzo.Art. 5 a. Le leggi e i regolamenti di ciascuna Parte contraente concernenti l’entrata e il soggiorno sul suo territorio, come pure l’uscita, degli aeromobili adibiti alla navigazione aerea internazionale o l’esercizio, la manovra e la navigazione di detti aeromobili durante la loro presenza entro i confini del suo territorio sono applicabili agli aeromobili delle imprese designate dall’altra Parte contraente.b. Le leggi e i regolamenti che disciplinano sul territorio di ciascuna Parte contraente l’entrata, il soggiorno e l’uscita di passeggeri, equipaggi o merci trasportati dagli aeromobili, come quelli concernenti le diverse modalità di polizia, d’ammissione, d’immigrazione e di congedo, i passaporti, la dogana e la quarantena, sono applicabili ai passeggeri, agli equipaggi e alle merci presi a bordo degli aeromobili adibiti ai servizi convenuti.c. I passeggeri in transito sul territorio di una Parte contraente sono sottoposti a un controllo semplificato. I bagagli e le merci in transito diretto che sono a bordo degli aeromobili di una Parte contraente sono esenti, sul territorio dell’altra Parte contraente, da dazi, spese d’ispezione e tasse simili.Art. 6 a. Le autorità degli aeroporti e le autorità doganali d’immigrazione, di polizia e sanitarie delle Parti contraenti applicano, nel modo più semplice e rapido, le disposizioni previste agli articoli 3 e 5 del presente accordo, per evitare qualsiasi ritardo nel movimento degli aeromobili adibiti ai servizi convenuti. Le stesse autorità devono tener conto di queste considerazioni nell’elaborazione e nell’esecuzione dei regolamenti.b. Le autorità consolari, d’immigrazione e di polizia di ciascuna Parte contraente concedono, nel modo più semplice e rapido, visti d’entrata validi per un anno e per un numero illimitato di viaggi ai membri del personale navigante delle imprese designate dall’altra Parte contraente che prestano servizio sugli aeromobili adibiti ai servizi convenuti e che sono in possesso dei brevetti e licenze previsti nell’articolo 4 del presente accordo.Art. 7 Ciascuna Parte contraenti si riserva il diritto di rifiutare o di revocare l’autorizzazione d’esercizio, prevista all’articolo 2, a un’impresa designata dall’altra Parte contraente, qualora, per motivi fondati, essa ritiene di non avere la prova che una parte importante della proprietà e il controllo effettivo di questa impresa sono nelle mani di cittadini dell’altra Parte contraente. Lo stesso vale quando un’impresa designata da una Parte contraente non si conforma alle leggi e ai regolamenti dell’altra Parte contraente o non adempie gli obblighi che il presente accordo e il suo allegato le impongono.Art. 8 Conformemente all’articolo 2 del presente accordo, ciascuna Parte contraente può, mediante preavviso all’altra Parte contraente, sostituire con altre imprese nazionali le imprese da essa designate per esercitare i servizi convenuti. Le imprese nuovamente designate godono degli stessi diritti e obblighi, di cui godevano le imprese alle quali sono succedute.Art. 9 Le imprese designate da ciascuna Parte contraente devono avere una rappresentanza legale provvista di sufficienti poteri per rispondere di fronte alle competenti autorità dell’altra Parte contraente degli obblighi, cui dette imprese sono soggette a causa della loro attività.Art. 10 Ciascuna delle Parti contraenti, qualora desideri modificare una clausola qualsiasi del presente accordo, può domandare che le autorità aeronautiche delle due Parti contraenti si consultino. Le modificazioni all’allegato o alle tavole qui appresso possono essere convenute fra le autorità aeronautiche. Le consultazioni devono iniziare entro un termine di 60 giorni dalla data della domanda.Qualsiasi modificazione al presente accordo o all’allegato convenuta fra dette autorità entra in vigore con l’approvazione notificate per via diplomatica.Art. 11 Una Parte contraente, se ha l’intenzione di disdire il presente accordo, domanda una consultazione all’altra Parte contraente. Se nessuna intesa è raggiunta entro un termine di 60 giorni dalla data d’invio della richiesta di consultazione, la prima Parte contraente può notificare la sua disdetta. Tale disdetta è comunicata contemporaneamente all’Organizzazione della navigazione aerea civile internazionale (ICAO).Ricevuta questa comunicazione, il presente accordo cessa di essere in vigore alla data indicata nella notificazione, ma a condizione che dieci mesi siano decorsi dalla data alla quale l’altra Parte contraente ha ricevuto detta notificazione.La notificazione, se l’altra Parte contraente non ne conferma ricevimento, è considerata ricevuta quattordici giorni dopo il ricevimento da parte dell’Organizzazione della navigazione aerea civile internazionale (ICAO).Art. 12 Qualsiasi contestazione fra le Parti contraenti su l’interpretazione o l’applicazione del presente accordo o del suo allegato, che non può essere risolta direttamente mediante consultazioni fra le imprese designate o fra le autorità aeronautiche o, infine, fra i rispettivi Governi, è sottoposta all’arbitrato conformemente alle regole abituali del diritto internazionale.Le Parti contraenti si impegnano a conformarsi alle misure provvisionali che potrebbero essere ordinate in corso d’istanza, nonché alla decisione arbitrale, la quale è considerata, in ogni caso, definitiva.Art. 13 Il presente accordo e il suo allegato, come pure tutti i contratti e documenti che vi si riferiscono sono registrati presso l’Organizzazione della navigazione aerea civile internazionale (ICAO).Art. 14 Il presente accordo e il suo allegato devono essere messi in concordanza con qualsiasi convenzione di carattere multilaterale che fosse ratificata dalle Parti contraenti.Art. 15 Le infrazioni non delittuose ai regolamenti interni di navigazione aerea, commesse dal personale delle imprese designate da una Parte contraente, sono segnalate alle autorità aeronautiche di detta Parte contraente dalle autorità aeronautiche della Parte contraente, sul cui territorio l’infrazione è stata commessa. Se l’infrazione riveste un carattere grave, queste autorità possono chiedere che appropriate misure disciplinari siano prese. In caso di recidiva, la revoca dei diritti concessi alle imprese responsabili può essere chiesta.Art. 16 Per l’applicazione del presente accordo e del suo allegato:a.con l’espressione «autorità aeronautiche» sono intesi, per quanto concerne la Svizzera, l’Ufficio aeronautico del Dipartimento federale delle poste e delle ferrovie4 e, per quanto concerne la repubblica Argentina, i Ministeri dei trasporti e dell’aeronautica, o, in ambedue i casi, qualsiasi persona o ente autorizzato ad assumere le funzioni attualmente esercitate da essi;b.con l’espressione «impresa designata» è intesa qualsiasi impresa di trasporti aerei che una Parte contraente ha scelto per esercitare i servizi convenuti e la cui designazione è notificata alle autorità aeronautiche dell’altra Parte contraente, in conformità all’articolo 2 del presente accordo;c.con l’espressione «capacità» è inteso il carico commerciale, espresso in numero di posti a sedere per i passeggeri e in peso per gli invii postali e le merci, offerto su un servizio convenuto, per un periodo determinato, da tutti gli aeromobili usati per l’esercizio di detto servizio;d.con l’espressione «linea aerea» è inteso il tragitto prestabilito che un aeromobile adibito a un servizio regolare per il trasporto pubblico dei passeggeri, degli invii postali e delle merci deve seguire;e.con l’espressione «rottura di carico» è inteso che, oltre uno scalo determinato su una linea aerea, la stessa impresa continua a garantire il traffico, ma cambiando il tipo d’aeromobile;f.è considerato «traffico svizzero-argentino» il traffico aereo proveniente originariamente dal territorio svizzero che ha per destinazione finale il territorio argentino, come pure il traffico aereo proveniente originariamente dal territorio argentino che ha per destinazione finale il territorio svizzero, tanto se è esercitato dalle imprese nazionali di trasporti aerei dell’uno o dell’altro paese, quanto se è esercitato da altre imprese staniere.4 Oggi «Ufficio federale dell’aviazione civile» del «Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni».Art. 17 Le autorità aeronautiche delle due Parti contraenti risolvono di comune intesa e fondandosi sulla reciprocità qualsiasi problema concernente l’esecuzione del presente accordo e del suo allegato e si consultano di tempo in tempo per garantirsi che i principi enunciati sono applicati e gli oggetti sono attuati in modo soddisfacente.Art. 18 Le Parti contraenti si impegnano a usare i loro buoni uffici presso i Governi dei paesi situati lungo le linee aeree descritte nell’allegato per garantire l’esecuzione totale ed effettiva del presente accordo.Art. 19 Il presente accordo è applicabile dal giorno in cui le competenti autorità delle Parti contraenti lo firmano.Esso entra in vigore dal giorno in cui la sua ratificazione è notificata reciprocamente per via diplomatica.Fatto a Buenos Aires, il venticinque gennaio millenovecentocinquantasei, in doppio esemplare, nelle lingue francese e spagnuola, i due testi facendo parimente fede.Firme(Seguono le firme)Allegato IIl Consiglio federale svizzero accorda al Governo della Repubblica Argentina il diritto di far esercitare da una o più imprese di trasporti aerei designate da detto Governo, servizi aerei sulle linee aeree descritte nella tavola B qui allegata e, reciprocamente, il Governo della Repubblica Argentina accorda al Consiglio federale svizzero lo stesso diritto sulle linee aeree descritte nella tavola A qui allegata. La presente sezione non concerne cabotaggio.IILe imprese designate da ciascuna Parte contraente, conformemente all’accordo e al presente allegato, godono, sul territorio dell’altra Parte contraente e su ciascuna linea aerea descritta nelle tavole qui allegate, del diritto di attraversare questo territorio senza atterrarvi e del diritto di atterrare per scopi non commerciali sugli aeroporti aperti al traffico internazionale.IIIa. Le imprese designate godono, inoltre, alle condizioni precisate nella presente sezione, del diritto di sbarcare e del diritto di imbarcare, in traffico internazionale, passeggeri, invii postali e merci nei punti citati nelle tavole qui appresso.b. Le imprese designate godono di un trattamento giusto ed equo che permetta loro di godere di possibilità uguali per esercitare i servizi convenuti fra i territori delle Parti contraenti.c. Le imprese designate prendono in considerazione, sui tragitti in comune, i loro reciproci interessi per non pregiudicare i rispettivi servizi aerei. Tuttavia, l’uso, che le imprese designate da una Parte contraente, farebbero di aeromobili di tipo diverso di quelli delle imprese designate dall’altra Parte contraente, non è considerato lesivo di questo principio. Qualora le imprese designate da una Parte contraente fossero temporaneamente impedite di beneficiare subito delle possibilità loro riconosciute dal presente paragrafo, le due Parti contraenti esaminano la situazione, per agevolare il necessario sviluppo del traffico. Se un’impresa designata da detta Parte contraente desidera inaugurare l’esercizio dei suoi servizi convenuti sul territorio dell’altra Parte contraente o aumentare la loro frequenza per beneficiare degli stessi vantaggi l’impresa designata dall’altra Parte contraente deve ridurre, se le circostanze lo esigono, quattro mesi dopo che ciò le sia stato notificato, i servizi che ha sviluppato a favore della situazione sopra descritta.d. Su ogni linea aerea descritta nelle tavole allegate, i servizi convenuti hanno lo scopo primo di mettere in opera, a un coefficiente d’utilizzazione ritenuto ragionevole, una capacità adeguata ai bisogni normali e ragionevolmente prevedibili del traffico aereo internazionale in provenienza dalla Parte contraente che ha designato l’impresa esercitante detti servizi o a destinazione di essa.Nei limiti della capacità messa in opera, in virtù del paragrafo precedente e a titolo complementare di essa, le imprese designate da una Parte contraente possono soddisfare i bisogni di traffico fra i territori degli Stati terzi situati sulle linee descritte nelle tavole allegate e il territorio dell’altra Parte contraente.e. Una capacità addizionale può essere messa in opera, accessoriamente, oltre a quella menzionata nel precedente paragrafo di; ogni qualvolta lo giustificassero i bisogni di traffico dei paesi situati sulle linee aeree descritte nelle tavole allegate. Qualora gli interessi di una Parte contraente fossero pregiudicati, le Parti contraenti si consultano preventivamente in merito.Ciascuna Parte contraente si impegna ad accordare all’impresa dell’altra Parte contraente l’esercizio del traffico complementare, nel senso della quinta libertà, a una percentuale non inferiore a quella riconosciuta alle altre imprese estere, che si trovano nelle stelle condizioni, in quanto concernano lo stesso settore di linea.f. Per l’applicazione dei precedenti paragrafi d ed e, lo sviluppo dei servizi locali e regionali costituisce un diritto fondamentale e primordiale dei paesi interessati alle linee aeree descritte nelle tavole allegate.g. Le Parti contraenti si impegnano a consultarsi periodicamente per esaminare le condizioni, nelle quali la presente sezione è applicata dalle imprese designate, e per assicurarsi che gli interessi dei loro servizi locali e regionali, come pure di quelli dei loro servizi a lungo corso, non siano pregiudicati.Le Parti contraenti, in queste consultazioni, devono fondarsi su statistiche del traffico effettuato, che esse si impegnano a trasmettersi regolarmente.Se un paese intermedio obietta che il suo traffico locale o regionale è pregiudicato, le Parti contraenti devono consultarsi immediatamente per applicare in ogni singolo caso, in modo concreto e pratico, le disposizioni che precedono.IVa. Le tariffe devono essere stabilite a prezzi ragionevoli, tenuto conto, in particolare, dell’economia dell’esercizio, di un utile normale, delle tariffe proposte dalle altre imprese che prestano servizi sulle stesse linee o su parte di esse e delle caratteristiche di ciascun servizio convenuto, come la rapidità e la comodità.b. Le tariffe applicate al traffico imbarcato o sbarcato in uno scalo sulle linee descritte nelle tavole allegate non possono essere inferiori a quelle applicate per lo stesso traffico dalle imprese di trasporti aerei della Parte contraente che esercitano servizi aerei locali e regionali sulla sezione di linea considerata.c. Le tariffe da applicare sui servizi convenuti, fra i punti dei territori delle Parti contraenti elencati nelle tavole allegate, devono essere stabilite, per quanto possibile, d’intesa fra le imprese designate.Queste imprese procedono:1.applicando le risoluzioni che sono state prese in virtù della procedura di determinazione delle tariffe dell’Associazione dei trasporti aerei internazionali (IATA), o2.mediante intesa diretta, se necessario dopo consultazione delle imprese di trasporti aerei di paesi terzi che prestano servizio sulle stesse linee o su parte di esse.d. Le tariffe così stabilite sono sottoposte all’approvazione delle autorità aeronautiche di ciascuna Parte contraente, il minimo trenta giorni prima della data prevista per la loro entrata in vigore, detto termine potendo essere ridotto, in casi speciali, riservato l’accordo di queste autorità.e. Se le imprese designate non si accordano su una tariffa, conformemente al precedente paragrafo c, o se una Parte contraente comunica il suo disaccordo circa la tariffa che le è stata sottoposta, conformemente al precedente paragrafo d, le autorità aeronautiche delle Parti contraenti si sforzano di conseguire un regolamento soddisfacente.In un’ultima istanza, è fatto ricorso all’arbitrato previsto nell’articolo 12 dell’accordo.La Parte contraente che ha comunicato il suo disaccordo può esigere dall’altra Parte contraente il mantenimento delle tariffe precedentemente in vigore, fin quando la sentenza arbitrale sia stata resa o misure provvisionali siano state ordinate conformemente all’articolo 12 dell’accordo.VSe, per motivi d’economia nell’esercizio, aeromobili diversi sono usati per singole sezioni delle linee descritte nelle tavole allegate e se la rottura di carico avviene sul territorio di una Parte contraente, in uno scalo indicato in dette tavole, il secondo aeromobile deve garantire un servizio in corrispondenza con quello che è esercitato dal primo aeromobile e aspettare normalmente, prima di partire, l’arrivo di questo.Se una certa capacità è disponibile nell’aeromobile usato fra lo scalo di rottura e gli scali successivi, essa può essere adibita, nell’andata e nel ritorno, al traffico internazionale in provenienza dal territorio sul quali la rottura è avvenuta o a destinazione di detto territorio, riservate le disposizioni dell’accordo e del presente allegato, in particolare i paragrafi d, e, f e g della precedente sezione III.Non vi può essere rottura di carico sul territorio di una o dell’altra Parte contraente, se detta rottura modifica le caratteristiche dell’esercizio di un servizio di lungo corso o se è incompatibile con i principi enunciati nell’accordo e nel presente allegato.VIQualsiasi modificazione delle linee descritte nelle tavole allegate che pregiudicasse gli scali su territori diversi da quelli delle Parti contraenti non è considerata modificazione del presente allegato. Le autorità aeronautiche di ciascuna Parte contraente possono, di conseguenza, procedere unilateralmente a una tale modificazione, a condizione, tuttavia, di notificarla senza indugio alle autorità aeronautiche dell’altra Parte contraente.Se queste autorità ritengono, avuto riguardo ai principi enunciati nella precedente sezione III, che gli interessi delle loro imprese nazionali di trasporti aerei siano pregiudicati da detta modificazione e per quanto il traffico fra il loro proprio territorio e il nuovo scalo in un paese terzo sia garantito da queste imprese e da quelle di detto paese terzo, le autorità aeronautiche devono intendersi con le autorità del paese terzo per conseguire un accordo soddisfacente.VIIDall’applicazione dell’accordo, le autorità aeronautiche delle Parti contraenti devono trasmettersi, il più rapidamente possibile, le informazioni concernenti le autorizzazioni date alle loro imprese di trasporti aerei per esercitare, in tutto o in parte, i servizi convenuti. Queste informazioni consistono, soprattutto in copie delle autorizzazioni concesse, delle loro eventuali modificazioni e di tutti i documenti allegati.Le autorità aeronautiche di una Parte contraente devono comunicare, per approvazione, alle autorità aeronautiche dell’altra Parte contraente, almeno quindici giorni prima che abbia inizio l’esercizio effettivo dei loro rispettivi servizi, gli orari, le frequenze e i tipi d’aeromobili usati. Lo stesso vale per le eventuali modificazioni di questi dati.VIIIFin quando esiste la modalità del visto per l’ammissione degli stranieri nei due paesi, gli equipaggi destinati ai servizi convenuti e iscritti sugli elenchi di bordo degli aeromobili delle Parti contraenti devono possedere passaporti validi debitamente vistati e carte d’identità rilasciate dalle imprese designate, alle quali essi appartengono.Tavola A5Linee che le imprese svizzere di trasporti aerei possono esercitare:1.Linee a destinazione del territorio argentino:Punti in Svizzera – Roma – Barcellona o Madrid – Lisbona – uno o due punti in Africa – Recife o Natal – Brasilia – Rio de Janeiro – São Paulo – Asunción – Montevideo – Buenos Aires, nelle due direzioni.2.Linee che toccano e attraversano il territorio argentino:Punti in Svizzera – Roma – Barcellona o Madrid – Lisbona – uno o due punti in Africa – Recife o Natal – Brasilia – Rio de Janeiro – São Paulo – Montevideo – Buenos Aires – Asunción – Santiago del Cile e oltre, nella due direzioni.Le imprese possono sopprimere uno o più scali sulle linee sopra descritte, durante tutti i voli o parte di essi, purché la soppressione sia tempestivamente preannunciata alle autorità aeronautiche delle Parti.I servizi convenuti che saranno stabiliti fra i territori svizzero e argentino e che comportano uno scalo commerciale a Roma non possono avere una frequenza più che settimanale, salvo previo accordo fra le Parti.Tavola B6Linee che le imprese argentine di trasporti aerei possono esercitare:1.Linee a destinazione del territorio svizzero:Punti della Repubblica Argentina – Montevideo – São Paulo e/o Rio de Janeiro e/o Brasilia – Recife o Natal – uno o due punti in Africa – Lisbona – Madrid – Zurigo o Ginevra o Basilea, nelle due direzioni.2.Linee che toccano e attraversano il territorio svizzero:Punti della Repubblica Argentina – Montevideo – Porto Alegre – São Paulo – Rio de Janeiro e/o Brasilia – Recife o Natal – uno o due punti in Africa – Lisbona – Madrid o Barcellona – Roma – Zurigo o Ginevra o Basilea – Vienna e/o Praga o uno o due punti della Repubblica federale di Germania, nelle due direzioni.Punti della Repubblica Argentina – Montevideo – Porto Alegre – São Paulo – Rio de Janeiro e/o Brasilia – Recife o Natal – uno o due punti in Africa – Lisbona – Madrid o Barcellona – Roma – Zurigo o Ginevra o Basilea – Milano – Tel Aviv, nelle due direzioni.Le imprese possono, lungo le rotte qui sopra descritte, tralasciare degli scali per tutti o per alcuni voli, purché la soppressione dello scalo sia tempestivamente annunciata alle autorità aeronautiche delle Parti.5 Nuovo tenore secondo lo scambio di lettere del 3 dicembre 1987 (RU 1988 784).6 Nuovo tenore secondo lo scambio di lettere del 3 dicembre 1987 (RU 1988 784).
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513.61 Ordinanzasulla sicurezza militare(OSM)del 21 novembre 2018 (Stato 1° gennaio 2019)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 100 capoverso 4 della legge militare del 3 febbraio 19951 (LM),ordina:1 RS 510.10Sezione 1: Oggetto Art. 1 1 La presente ordinanza disciplina i compiti nell’ambito della sicurezza militare e la loro assunzione da parte degli organi seguenti:a.la Sicurezza delle informazioni e degli oggetti (SIO) in seno alla Segreteria generale del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS); b.la Polizia militare (PM);c.il Servizio di protezione preventiva dell’esercito (SPPEs).2 Sono esclusi i compiti e la loro assunzione secondo l’articolo 100 capoverso 1 lettera c LM (cyberdifesa militare).Sezione 2: Disposizioni comuni Art. 2 Acquisizione di informazioni Gli organi della sicurezza militare acquisiscono le informazioni necessarie per l’adempimento dei compiti secondo la presente ordinanza:a.da fonti accessibili al pubblico;b.da servizi specializzati dell’esercito e dell’amministrazione militare;c.da organi di sicurezza civili.Art. 3 Collaborazione 1 Per l’adempimento dei compiti secondo la presente ordinanza, gli organi della sicurezza militare collaborano con i servizi specializzati militari e civili, in particolare con:a.gli organi di sicurezza civili della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni;b.gli incaricati della sicurezza dell’industria;c.i servizi della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni incaricati della protezione dell’ambiente.2 Gli organi della sicurezza militare si assistono reciprocamente.Art. 4 Trattamento di dati personali 1 Gli organi della sicurezza militare trattano i dati personali necessari per l’adempimento dei compiti secondo la presente ordinanza. 2 In servizio d’appoggio e in servizio attivo, gli organi della sicurezza militare possono trattare dati personali secondo il capoverso 1 all’insaputa della persona interessata, nella misura in cui interessi pubblici preponderanti lo rendano necessario.3 Del rimanente, sono applicabili le disposizioni della legge federale del 21 marzo 19972 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna, della procedura penale militare del 23 marzo 19793 e della legge federale del 19 giugno 19924 sulla protezione dei dati (LPD).2 RS 1203 RS 322.14 RS 235.1Art. 5 Deroga alla registrazione di collezioni di dati nel quadro del servizio d’appoggio e del servizio attivo 1 Le collezioni di dati registrate nel quadro di un servizio d’appoggio o di un servizio attivo non devono essere notificate per la registrazione nel registro delle collezioni di dati di cui all’articolo 11a LPD5 se ciò può pregiudicare l’acquisizione d’informazioni e l’adempimento dei compiti secondo la presente ordinanza.2 Gli organi della sicurezza militare informano in maniera generale l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza su tali collezioni di dati.5 RS 235.1Sezione 3: SIO Art. 6 Compiti 1 La SIO dirige la gestione della sicurezza del DDPS e dell’esercito per quanto riguarda la sicurezza delle persone e delle informazioni militari nonché la protezione di oggetti militari. 2 La SIO adempie i compiti seguenti:a.allestisce concetti per la sicurezza e la protezione negli ambiti di cui al capoverso 1; b.dirige e appoggia l’istruzione in tali ambiti;c.appoggia i responsabili della sicurezza del DDPS nell’emanazione di istruzioni e direttive in tali ambiti;d.garantisce la consulenza in materia di sicurezza in tali ambiti;e.esegue in seno al DDPS, all’esercito e all’industria una supervisione tecnica specifica in tali ambiti e disciplina gli obblighi d’annuncio necessari;f.dispone di diritti di controllo nel DDPS, nell’esercito e nell’industria; g.istruisce i casi d’infrazione alle misure di sicurezza e protezione da parte di impiegati dell’Amministrazione federale;h.provvede all’elaborazione e all’esecuzione di convenzioni con l’estero in materia di protezione delle informazioni;i.rilascia attestazioni di sicurezza per i depositari di segreti.Art. 7 Organizzazione La SIO è composta da impiegati civili della Confederazione.Sezione 4: PM Art. 8 Compiti 1 La PM adempie, armata, compiti di polizia giudiziaria, di polizia di sicurezza e di polizia stradale nell’ambito dell’esercito.2 La PM adempie i compiti seguenti:a.appoggia i comandanti militari nel mantenimento della sicurezza e dell’ordine nell’ambito dell’esercito;b.appoggia gli organi della giustizia militare nel quadro dell’adempimento dei loro compiti;c.contribuisce se necessario alla protezione di infrastrutture dell’esercito scelte;d.esegue trasporti di sicurezza nell’ambito dell’esercito;e.tiene pronte per l’esercito forze d’impiego rapidamente disponibili.3 I membri delle formazioni di professionisti della PM possono essere obbligati a partecipare, nel quadro del proprio rapporto di lavoro, a impieghi all’estero dell’esercito. Art. 9 Aiuto spontaneo 1 Su loro richiesta, la PM può prestare aiuto spontaneo armato agli organi civili di polizia e al Corpo delle guardie di confine per la gestione di eventi imprevisti. 2 L’aiuto spontaneo è prestato soltanto:a.nel caso di eventi di grande portata inerenti alla polizia e relativi a un crimine o un delitto di una certa gravità;b.se la PM dispone di mezzi in servizio disponibili nelle vicinanze del luogo dell’evento; c.se le risorse degli organi richiedenti sono esaurite o i tempi di reazione delle loro forze sono superiori a quelli della PM.3 L’aiuto spontaneo dura 48 ore al massimo ed è gratuito.Art. 10 Organizzazione 1 La PM è composta da membri delle formazioni di professionisti e delle formazioni di milizia.2 Gli ufficiali della PM negli stati maggiori delle Grandi Unità sono subordinati al Comando PM sul piano specialistico.Sezione 5: SPPEs Art. 11 Compiti 1 Il SPPEs valuta costantemente la situazione sotto il profilo della sicurezza militare e, nei casi previsti dalla legge, adotta misure preventive volte a proteggere l’esercito dallo spionaggio, dal sabotaggio e da altri atti illeciti.2 Il SPPEs adempie i compiti seguenti:a.individua e analizza pericoli in relazione alla sicurezza, all’esercizio, all’istruzione, alla prontezza e all’impiego dell’esercito;b.coordina il relativo scambio di informazioni in seno all’esercito e con le autorità civili;c.fornisce consulenza e sostegno agli organi interni all’esercito nell’ambito dell’autoprotezione.Art. 12 Organizzazione Il SPPEs è composto da personale militare.Sezione 6: Disposizioni finali Art. 13 Esecuzione Il segretario generale del DDPS e il capo dell’esercito sono incaricati dell’esecuzione della presente ordinanza ed emanano le istruzioni necessarie.Art. 14 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 14 dicembre 19986 sulla sicurezza militare è abrogata.6 [RU 1999 887, 2003 5011 n. II 2, 2008 6405 n. III, 2016 1785 all. n. 3]Art. 15 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019.
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0.731.1 RU 2011 1721; FF 2010 327Traduzione1Statutodell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA)Concluso a Bonn il 26 gennaio 2009 Approvato dall’Assemblea federale il 1° ottobre 20102 Strumento di ratifica depositato dalla Svizzera il 1° marzo 2011 Entrato in vigore per la Svizzera il 31 marzo 2011 (Stato 23 novembre 2015)1 Traduzione dal testo originale inglese.2 RU 2011 1719Le Parti del presente Statuto,desiderando promuovere la diffusione e un uso più ampi dell’energia rinnovabile in una prospettiva di sviluppo sostenibile,ispirate dal fermo convincimento nelle enormi opportunità offerte dall’energia rinnovabile, a scopo di risoluzione e di graduale mitigazione dei problemi relativi alla sicurezza energetica e alla volatilità dei prezzi dell’energia,convinte dell’importante ruolo che l’energia rinnovabile può svolgere nella riduzione delle concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera, contribuendo pertanto alla stabilizzazione del sistema climatico e consentendo un passaggio sostenibile, sicuro e gestibile a un’economia a bassa emissione di CO2,desiderando favorire il potenziale impatto positivo delle tecnologie correlate all’energia rinnovabile in termini di stimolo della crescita economica sostenibile e della creazione di posti di lavoro,motivate dall’elevatissimo potenziale dell’energia rinnovabile nel fornire un accesso decentrato all’energia, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, e un accesso all’energia a regioni e isole isolate e remote,preoccupate dalle gravi, potenziali implicazioni negative per la salute dell’utilizzo dei combustibili fossili e dell’impiego inefficiente della biomassa tradizionale,convinte che l’energia rinnovabile, associata a una migliorata efficienza energetica, possa provvedere in misura crescente al previsto, notevole aumento dei bisogni energetici globali nei prossimi decenni,affermando il proprio desiderio di istituire un’organizzazione internazionale per l’energia rinnovabile, che promuova la cooperazione tra i suoi membri, stabilendo inoltre una stretta collaborazione con le organizzazioni esistenti che promuovono l’utilizzo dell’energia rinnovabile,convengono quanto segue:Art. I Istituzione dell’Agenzia A. Le parti del presente Statuto con il presente atto istituiscono l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (di seguito «l’Agenzia») in conformità con i termini e le condizioni seguenti.B. L’Agenzia si basa sul principio dell’uguaglianza di tutti i propri Membri e sarà tenuta, nello svolgimento delle proprie attività, al rispetto dei diritti sovrani e delle competenze dei Membri medesimi.Art. II Obiettivi L’Agenzia promuoverà l’adozione accresciuta e generalizzata e l’utilizzo sostenibile di tutte le forme di energia rinnovabile, considerando:a)le priorità nazionali e interne e i vantaggi derivanti da un approccio combinato tra energia rinnovabile e misure di efficienza energetica; e inoltreb)il contributo dell’energia rinnovabile alla tutela dell’ambiente, con la limitazione della pressione sulle risorse naturali e la riduzione della deforestazione, segnatamente nelle zone tropicali, della desertificazione e la perdita di biodiversità; alla protezione del clima; alla crescita economica e alla coesione sociale, tra l’altro con la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile; all’accesso alle risorse energetiche e alla sicurezza del loro approvvigionamento; allo sviluppo regionale e alla responsabilità tra le generazioni.Art. III Definizione Nel presente Statuto, si intendono per «energia rinnovabile» tutte le forme di energia prodotta in modalità sostenibile da fonti rinnovabili quali, a titolo esemplificativo:1.la bioenergia;2.l’energia geotermica;3.l’energia idraulica;4.l’energia dei mari, incluse, tra le altre, l’energia maremotrice, l’energia del moto ondoso e l’energia termica degli oceani;5.l’energia solare; e6.l’energia eolica.Art. IV Attività A. In qualità di centro di eccellenza per la tecnologia correlata all’energia rinnovabile e fungendo da agente facilitatore e catalizzatore, capace di fornire esperienza in relazione ad applicazioni pratiche e politiche, di offrire supporto in tutte le questioni relative all’energia rinnovabile e di assistere i Paesi perché beneficino di uno sviluppo e di un trasferimento efficienti di conoscenze e tecnologie, l’Agenzia svolgerà le attività seguenti:1.In particolare, a vantaggio dei suoi Membri, l’Agenzia dovrà:a)analizzare, monitorare e, senza obblighi in relazione alle politiche dei Membri, sistematizzare le pratiche correnti in relazione all’energia rinnovabile, inclusi strumenti politici, incentivi, meccanismi di investimento, migliori pratiche, tecnologie disponibili, sistemi ed equipaggiamento integrati e fattori di successo-fallimento;b)avviare la discussione e assicurare l’interazione con altre organizzazioni e reti governative e non governative in questo e in altri ambiti pertinenti;c)fornire ai propri Membri, su richiesta, consulenza e assistenza strategiche adeguate, considerando le rispettive esigenze, e stimolare il dibattito internazionale sulla politica in materia di energia rinnovabile e sulle sue condizioni di riferimento;d)migliorare le conoscenze e il trasferimento di tecnologia relativi all’energia rinnovabile e promuovere lo sviluppo di capacità e competenze locali negli Stati membri, incluse le necessarie interconnessioni;e)mettere a disposizione dei propri Membri interventi di rafforzamento delle capacità, incluse la formazione e l’istruzione;f)fornire ai propri Membri, su richiesta, una consulenza sui finanziamenti per l’energia rinnovabile e supportare l’applicazione dei meccanismi correlati;g)stimolare e incoraggiare la ricerca, anche relativa a problemi socio-economici, e promuovere reti di ricerca, ricerche congiunte, sviluppo e implementazione di tecnologie; eh)fornire informazioni sullo sviluppo e l’implementazione di standard tecnici nazionali e internazionali in relazione all’energia rinnovabile, basate su una solida comprensione derivata dalla presenza attiva in forum attinenti.2.Inoltre, l’Agenzia divulgherà informazioni e provvederà alla sensibilizzazione del pubblico sui vantaggi e sul potenziale offerto dall’energia rinnovabile.B. Nell’esecuzione delle proprie attività, l’Agenzia dovrà:1.agire in conformità con gli scopi e i principi delle Nazioni Unite per promuovere la pace e la cooperazione internazionale, e in conformità con le politiche delle Nazioni Unite a sostegno dello sviluppo sostenibile;2.assegnare le proprie risorse in modo tale da assicurarne un impiego efficiente allo scopo di raggiungere in modo adeguato tutti i propri obiettivi e di svolgere le proprie attività, per ottenere il massimo vantaggio possibile per i propri Membri e in tutte le zone del mondo, tenendo presenti le speciali esigenze dei Paesi in via di sviluppo e delle regioni e isole remote e isolate;3.realizzare una stretta collaborazione e adoperarsi per stabilire relazioni reciprocamente proficue con le istituzioni e le organizzazioni esistenti, allo scopo di evitare superflue duplicazioni dell’attività e di impiegare in modo efficiente ed efficace le risorse e le iniziative già in corso da parte di governi, altre organizzazioni e agenzie, il cui obiettivo sia la promozione dell’energia rinnovabile.C. L’Agenzia dovrà:1.inviare una relazione annuale sulle proprie attività ai Membri;2.informare i Membri, a consulenza avvenuta, della consulenza strategica fornita; e3.informare i Membri circa le attività svolte dalle organizzazioni internazionali esistenti attive in questo campo e circa le attività di consultazione e collaborazione con esse.Art. V Programma di lavoro e progetti A. L’Agenzia dovrà svolgere le proprie attività sulla base del programma di lavoro annuale, redatto dal Segretariato, esaminato dal Consiglio e adottato dall’Assemblea.B. L’Agenzia può, in aggiunta al proprio programma di lavoro, previa consultazione dei Membri e, in caso di disaccordo, previa approvazione dell’Assemblea, svolgere progetti avviati e finanziati dai Membri, a condizione di disporre delle risorse non finanziarie necessarie.Art. VI Membri A. L’ammissione è aperta agli Stati che siano membri delle Nazioni Unite e alle organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica che intendano e siano in grado di agire in conformità con gli obiettivi e le attività di cui al presente Statuto. Per l’idoneità all’ammissione all’Agenzia, un’organizzazione intergovernativa regionale di integrazione economica deve essere composta da Stati sovrani, almeno uno dei quali sia membro dell’Agenzia; inoltre, i rispettivi Stati membri devono aver trasferito a essa competenza in almeno una delle questioni di cui si l’Agenzia si occupa.B. Questi Stati e organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica acquisiranno lo status di:1.Membri originali dell’Agenzia, mediante sottoscrizione del presente Statuto e deposito di uno strumento di ratifica;2.altri Membri dell’Agenzia, mediante deposito di uno strumento di adesione dopo l’approvazione della richiesta di adesione. L’ammissione all’Agenzia sarà considerata come approvata in assenza di espresso rifiuto tre mesi dopo l’invio della richiesta ai Membri. In caso di disaccordo, della richiesta deciderà l’Assemblea in conformità all’articolo IX paragrafo H numero 1.C. Nel caso di un’organizzazione intergovernativa regionale di integrazione economica, l’organizzazione e i suoi Stati membri stabiliscono le rispettive competenze quanto all’adempimento degli obblighi derivanti dallo Statuto. L’organizzazione e gli Stati membri non possono esercitare in parallelo i diritti conferiti dallo Statuto, inclusi i diritti di voto. Nei rispettivi strumenti di ratifica o adesione, le organizzazioni di cui sopra indicheranno il proprio livello di competenza rispetto alle questioni rette dal presente Statuto. Inoltre, dette organizzazioni informeranno il Governo depositario di ogni modifica nella portata della loro competenza. Nel caso di voto su questioni rientranti nella rispettiva competenza, alle organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica spetterà esprimere un numero di voti pari al totale dei voti attribuibili ai relativi Stati membri che siano anche Membri di codesta Agenzia.Art. VII Osservatori A. Lo status di osservatore può essere concesso dall’Assemblea a:1.organizzazioni intergovernative e non governative attive nel campo dell’energia rinnovabile;2.firmatari che non abbiano ratificato lo Statuto; e3.richiedenti la cui richiesta di ammissione sia stata approvata in conformità con l’articolo VI paragrafo B numero 2.B. Gli osservatori possono partecipare, senza diritto di voto, alle sessioni pubbliche dell’Assemblea e dei relativi organi sussidiari.Art. VIII Organi A. Vengono con il presente atto costituiti come organi principali dell’Agenzia:1.l’Assemblea;2.il Consiglio; e3.il Segretariato.B. L’Assemblea e il Consiglio, con l’approvazione dell’Assemblea, possono costituire gli organi sussidiari che ritengano necessari per l’esercizio delle proprie funzioni, in conformità con il presente Statuto.Art. IX L’Assemblea A. 1. L’Assemblea è l’organo supremo dell’Agenzia.2.L’Assemblea può discutere qualsiasi questione entro l’ambito del presente Statuto o relativa ai poteri e alle funzioni di qualsiasi organo previsto dallo Statuto medesimo.3.In merito alle questioni sopra citate l’Assemblea potrà:a)deliberare e indirizzare raccomandazioni a qualsiasi di tali organi; eb)indirizzare raccomandazioni ai Membri dell’Agenzia, dietro loro richiesta.4.Inoltre, l’Assemblea avrà autorità per sottoporre questioni alla considerazione del Consiglio e per richiedere al Consiglio medesimo e al Segretariato relazioni su qualsiasi questione relativa al funzionamento dell’Agenzia.B. L’Assemblea sarà composta da tutti i Membri dell’Agenzia. L’Assemblea si riunirà in sessioni periodiche con frequenza annuale, salvo diversa decisione dell’Assemblea stessa.C. L’Assemblea include un rappresentante per ogni Membro. I rappresentanti possono farsi assistere da supplenti e consulenti. I costi della partecipazione di una delegazione saranno a carico del rispettivo Membro.D. Le sessioni dell’Assemblea avranno luogo presso la sede dell’Agenzia, salvo diversa decisione dell’Assemblea medesima.E. All’inizio di ogni sessione ordinaria, l’Assemblea eleggerà un Presidente e gli altri funzionari eventualmente necessari, tenendo in considerazione un’equa rappresentanza geografica. Questi soggetti rimarranno in carica fino all’elezione di un nuovo Presidente e di nuovi funzionari, in occasione della successiva sessione ordinaria. L’Assemblea adotta il proprio regolamento interno in conformità con il presente Statuto.F. In conformità all’articolo VI paragrafo C, ogni Membro dell’Agenzia disporrà di un voto nell’Assemblea. L’Assemblea deciderà in merito alle questioni procedurali a maggioranza semplice dei Membri presenti e votanti. Le delibere su questioni di merito vengono adottate all’unanimità dei Membri presenti. Si intenderà raggiunta l’unanimità, in subordine, qualora non venga fatta obiezione da parte di più di due Membri, salvo diversa disposizione dello Statuto. In caso di disaccordo circa la natura di merito di una questione, quest’ultima sarà comunque considerata come questione di merito salvo l’Assemblea decida diversamente, all’unanimità dei Membri presenti o, in subordine, qualora non venga sollevata obiezione da parte di più di due Membri. La maggioranza dei Membri dell’Agenzia costituisce il quorum richiesto per l’Assemblea.G. L’Assemblea, all’unanimità dei Membri presenti:1.elegge i membri del Consiglio;2.approva, nel corso delle sessioni ordinarie, il bilancio e il programma di lavoro dell’Agenzia, come trasmessi dal Consiglio, e dispone dell’autorità per decidere su modifiche al bilancio e al programma di lavoro dell’Agenzia;3.delibera circa la supervisione delle politiche finanziarie dell’Agenzia, le regole finanziarie e altre questioni finanziarie, ed elegge il revisore;4.approva le modifiche al presente Statuto;5.decide sull’istituzione di organismi sussidiari e ne approva il mandato; e6.decide in merito all’autorizzazione a votare in conformità all’articolo XVII paragrafo A.H. L’Assemblea, all’unanimità dei Membri presenti o, in subordine, qualora non venga sollevata obiezione da parte di più di due Membri:1.decide, se necessario, sulle richieste di ammissione;2.approva il regolamento interno dell’Assemblea e del Consiglio, come trasmesso da quest’ultimo;3.approva la relazione annuale nonché le altre relazioni;4.approva la conclusione di accordi su qualsiasi questione, circostanza o problematica entro l’ambito del presente Statuto; e5.decide, in caso di disaccordo tra i suoi membri, sui progetti aggiuntivi in conformità all’articolo V paragrafo B.I. L’Assemblea determinerà la sede dell’Agenzia e nominerà il Direttore generale del Segretariato (di seguito, il «Direttore generale») all’unanimità dei Membri presenti, o, in subordine, a maggioranza dei due terzi dei Membri presenti e votanti.J. Nel corso della sua prima sessione l’Assemblea dovrà considerare e approvare, se del caso, decisioni, progetti di accordi, disposizioni e linee guida elaborati dalla Commissione preparatoria, in conformità con le procedure di voto per la presentazione delle medesime, come indicato nell’articolo IX paragrafi F–I.Art. X Il Consiglio A. Il Consiglio sarà composto da almeno 11 e da non più di 21 rappresentanti dei Membri dell’Agenzia, eletti dall’Assemblea. Il numero effettivo dei rappresentanti sarà pari all’equivalente, arrotondato per eccesso, di un terzo dei Membri dell’Agenzia, da calcolarsi sulla base del numero dei Membri dell’Agenzia all’inizio dell’elezione dei membri del Consiglio. I membri del Consiglio saranno eletti a rotazione, come previsto dal regolamento interno dell’Assemblea, allo scopo di assicurare l’effettiva partecipazione dei Paesi industrializzati e in via di sviluppo e la realizzazione di una distribuzione geografica equa e corretta, nonché l’efficienza dell’attività del Consiglio. I membri del Consiglio saranno eletti per un mandato di due anni.B. Il Consiglio si riunirà con frequenza semestrale, presso la sede dell’Agenzia, salvo diversa decisione del Consiglio medesimo.C. Il Consiglio dovrà eleggere tra i propri membri, all’inizio di ogni riunione e fino alla successiva, un Presidente e gli altri funzionari eventualmente necessari. Esso avrà facoltà di elaborare il proprio regolamento interno. Tale regolamento dovrà essere trasmesso all’Assemblea per l’approvazione.D. Ciascun membro del Consiglio ha diritto a un voto. Il Consiglio deciderà sulle questioni procedurali a maggioranza semplice dei propri membri. Le decisioni sulle questioni di merito sono prese a maggioranza di due terzi dei membri. In caso di disaccordo circa la natura di merito di una questione, quest’ultima sarà considerata come di merito, salvo il Consiglio, a maggioranza di due terzi dei propri membri, decida altrimenti.E. Il Consiglio sarà responsabile nei confronti dell’Assemblea e risponderà a essa. Il Consiglio eserciterà poteri e funzioni a esso affidati ai sensi del presente Statuto, nonché le funzioni a esso delegate dall’Assemblea. Nell’esercizio di tali poteri e funzioni, agirà in conformità con le decisioni dell’Assemblea, tenendone in debita considerazione le raccomandazioni, nonché assicurandone l’attuazione corretta e costante.F. Il Consiglio:1.promuove le consultazioni e la collaborazione tra i Membri;2.considera e trasmette all’Assemblea il progetto di programma di lavoro e il progetto di bilancio dell’Agenzia;3.approva le disposizioni relative alle sessioni dell’Assemblea, inclusa la preparazione del progetto di ordine del giorno;4.considera e trasmette all’Assemblea il progetto di relazione annuale relativa alle attività dell’Agenzia e le altre relazioni preparate dal Segretariato, in conformità con l’articolo XI paragrafo E numero 3, del presente Statuto;5.redige qualsivoglia altra relazione che l’Assemblea possa richiedere;6.conclude accordi o intese con Stati, organizzazioni internazionali e agenzie internazionali in nome e per conto dell’Agenzia, previa approvazione dell’Assemblea;7.giustifica il programma di lavoro adottato dall’Assemblea, perché venga attuato dal Segretariato, entro i limiti del bilancio approvato;8.dispone dell’autorità per deferire questioni all’attenzione dell’ Assemblea; e 9.istituisce organi sussidiari, se del caso, in conformità con l’articolo VIII paragrafo B, e decide sul relativo mandato e sulla loro durata.Art. XI Il Segretariato A. Il Segretariato assisterà l’Assemblea, il Consiglio e i relativi organi sussidiari nello svolgimento delle loro funzioni. Eserciterà le altre funzioni a esso affidate ai sensi del presente Statuto, nonché le funzioni delegate al Segretariato medesimo dall’Assemblea o dal Consiglio.B. Il Segretariato includerà un Direttore generale, che ne sarà capo e funzionario amministrativo più elevato in grado, e il personale necessario. Il Direttore generale sarà nominato dall’Assemblea dietro raccomandazione del Consiglio, per un mandato di quattro anni, rinnovabile solo una volta per altri quattro anni.C. Il Direttore generale sarà responsabile di fronte all’Assemblea e al Consiglio, tra le altre cose, della nomina del personale nonché dell’organizzazione e del funzionamento del Segretariato. Da considerarsi primariamente, ai fini dell’assunzione del personale e della determinazione delle condizioni di servizio, sarà l’esigenza di garantire i più elevati standard di efficienza, competenza e integrità. La dovuta considerazione sarà prestata all’importanza di selezionare il personale principalmente dagli Stati membri e con una diffusione geografica quanto più ampia possibile, considerando in particolare l’adeguata rappresentanza dei Paesi in via di sviluppo e ponendo l’accento sull’equilibrio di genere. Nel preparare il bilancio, il principio alla base delle assunzioni proposte sarà il mantenimento del personale al minimo indispensabile per un adeguato svolgimento delle responsabilità del Segretariato.D. Il Direttore generale, o un rappresentante da questi incaricato, parteciperà, senza diritto di voto, a tutte le sessioni dell’Assemblea e del Consiglio.E. Il Segretariato:1.prepara e trasmette al Consiglio il progetto di programma di lavoro e il progetto di bilancio dell’Agenzia;2.mette in atto il programma di lavoro dell’Agenzia e le sue decisioni;3.prepara e trasmette al Consiglio il progetto di relazione annuale relativa alle attività dell’Agenzia e le altre relazioni eventualmente richieste dall’Assemblea o dal Consiglio;4.fornisce assistenza tecnica e amministrativa all’Assemblea, al Consiglio e ai relativi organi sussidiari;5.facilita la comunicazione tra l’Agenzia e i suoi Membri; e 6.trasmette con regolarità la consulenza strategica fornita ai Membri dell’Agenzia in conformità all’articolo IV paragrafo C numero 2, e prepara e trasmette all’Assemblea e al Consiglio una relazione sulla consulenza strategica prestata per ogni loro sessione. La relazione al Consiglio includerà inoltre la consulenza strategica programmata nell’attuazione del programma di lavoro annuale.F. Nello svolgimento dei loro doveri, il Direttore generale e gli altri membri del personale non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo né da alcuna autorità estranea all’Agenzia. Si astengono da qualsiasi azione che possa avere ripercussioni sulle loro posizioni in qualità di funzionari internazionali responsabili solo nei confronti dell’Assemblea e del Consiglio. Ogni Membro rispetterà il carattere esclusivamente internazionale delle responsabilità del Direttore generale e degli altri membri del personale e non cercherà di influenzarli nell’adempimento delle loro responsabilità.Art. XII Il bilancio A. Il bilancio dell’Agenzia sarà finanziato come segue:1.contributi obbligatori dei suoi Membri, basati sulla tabella delle quote delle Nazioni Unite, come determinati dall’Assemblea;2.contributi volontari; e3.altre possibili fonti di finanziamento in conformità con le norme finanziarie da adottarsi dall’Assemblea all’unanimità, come disposto dall’articolo IX paragrafo G del presente Statuto. Le norme finanziarie e il bilancio dovranno assicurare all’Agenzia una solida base finanziaria e l’effettiva ed efficace attuazione delle sue attività, come definite dal programma di lavoro. I contributi obbligatori andranno a finanziare le attività principali e i costi amministrativi.B. Il progetto di bilancio dell’Agenzia sarà redatto dal Segretariato e trasmesso al Consiglio per essere esaminato. Il Consiglio lo trasmetterà all’Assemblea con una raccomandazione di approvazione o lo restituirà al Segretariato perché venga rivisto e ripresentato.C. L’Assemblea dovrà nominare un revisore contabile esterno che resterà in carica per un periodo di quattro anni e potrà essere eletto una seconda volta. Il primo revisore resterà in carica per un periodo di due anni. Il revisore esaminerà la situazione contabile dell’Agenzia e avanzerà le osservazioni e le raccomandazioni che riterrà necessarie in relazione all’efficienza della gestione e ai controlli finanziari interni.Art. XIII Personalità giuridica, privilegi e immunità A. L’Agenzia ha personalità giuridica internazionale. Nel territorio di ogni Membro e in conformità con la rispettiva normativa nazionale, l’Agenzia godrà della capacità giuridica nazionale necessaria per l’esercizio delle proprie funzioni e la realizzazione dei propri scopi.B. I Membri decideranno, mediante accordo separato, in merito a privilegi e immunità.Art. XIV Relazioni con altre organizzazioni A condizione dell’approvazione dell’Assemblea, il Consiglio sarà autorizzato a concludere, in nome e per conto dell’Agenzia, accordi che stabiliscano adeguate relazioni con le Nazioni Unite e con qualsivoglia altra organizzazione la cui attività sia correlata con quella dell’Agenzia. Le disposizioni del presente Statuto non pregiudicano i diritti e gli obblighi dei Membri derivanti da qualsivoglia trattato internazionale.Art. XV Modifiche e ritiro, revisione A. Modifiche a questo Statuto possono essere proposte da qualsiasi Membro. Copie autentiche del testo di qualsiasi modifica proposta saranno redatte dal Direttore generale e da lui trasmesse a tutti i Membri, almeno novanta giorni prima della sua presentazione all’attenzione dell’Assemblea.B. Le modifiche entreranno in vigore per tutti i Membri:1.quando approvate dall’Assemblea, dopo aver considerato le osservazioni trasmesse dal Consiglio su ogni modifica proposta; e2.dopo che tutti i Membri abbiano consentito a essere vincolati dalla modifica in conformità con le rispettive procedure costituzionali. I Membri esprimeranno il proprio consenso a essere vincolati depositando lo strumento corrispondente presso il Depositario di cui all’articolo XX paragrafo A.C. In qualsiasi momento dopo cinque anni dalla data di entrata in vigore del presente Statuto, in conformità con l’articolo XIX paragrafo D, un Membro può ritirarsi dall’Agenzia dandone comunicazione in forma scritta al Depositario di cui all’articolo XX paragrafo A, che dovrà senza ritardo informare il Consiglio e tutti i Membri.D. Tale ritiro sarà efficace dal termine dell’anno in cui avvenga. Il ritiro da parte di un Membro dall’Agenzia non avrà effetto sugli obblighi contrattuali del medesimo di cui all’articolo V paragrafo B o sui suoi obblighi finanziari per l’anno del ritiro.Art. XVI Composizione delle controversie A. I Membri dovranno comporre qualsiasi controversia tra loro in relazione all’interpretazione o all’applicazione di questo Statuto con mezzi pacifici, in conformità all’articolo 2 paragrafo 3 dello Statuto delle Nazioni Unite3 e, a questo scopo, dovranno ricercare una soluzione tramite i mezzi di cui all’articolo 33 paragrafo 1 dello Statuto delle Nazioni Unite.B. Il Consiglio può contribuire alla composizione di una controversia in qualsiasi modalità ritenga appropriata, inclusa l’offerta della propria assistenza, l’invito ai Membri coinvolti ad avviare una procedura di composizione a loro scelta e la raccomandazione di un limite di tempo per qualsiasi procedura concordata.3 RS 0.120Art. XVII Sospensione temporanea dei diritti A. Qualsiasi Membro dell’Agenzia che sia in arretrato rispetto ai contributi finanziari da lui dovuti all’Agenzia non avrà diritto di voto qualora il ritardo raggiunga o ecceda l’importo dei contributi da lui dovuti per i due anni precedenti. Tuttavia, l’Assemblea può consentire al suddetto Membro di votare qualora ritenga che il mancato pagamento sia dovuto a circostanze di forza maggiore.B. Un Membro che violi costantemente le disposizioni di questo Statuto o di qualsiasi accordo da esso concluso ai sensi dello Statuto medesimo può essere sospeso temporaneamente dall’esercizio dei privilegi e dei diritti spettanti ai Membri da parte dell’Assemblea, che deliberi a maggioranza di due terzi dei Membri presenti e votanti, dietro raccomandazione del Consiglio.Art. XVIII Sede dell’Agenzia La sede dell’Agenzia sarà determinata dall’Assemblea nel corso della sua prima sessione.Art. XIX Firma, ratifica, entrata in vigore e adesione A. Il presente Statuto sarà aperto alla firma nel corso della Conferenza istitutiva da parte di tutti gli Stati che siano membri delle Nazioni Unite e delle organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica, come definito nell’articolo VI paragrafo A. Rimarrà aperto alla firma fino alla data della sua entrata in vigore.B. Per gli Stati e le organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica, come definiti nell’articolo VI paragrafo A, che non abbiano sottoscritto il presente Statuto, esso sarà aperto all’adesione dopo l’approvazione dell’adesione medesima a opera dell’Assemblea, in conformità con l’articolo VI paragrafo B numero 2.C. Il consenso a essere vincolato dal presente Statuto sarà espresso mediante deposito di uno strumento di ratifica o di adesione presso il Depositario. La ratifica o l’adesione al presente Statuto sarà attuata dagli Stati in conformità con le rispettive procedure costituzionali.D. Il presente Statuto entra in vigore il trentesimo giorno dopo la data di deposito del venticinquesimo strumento di ratifica.E. Per gli Stati o le organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica che abbiano depositato uno strumento di ratifica o di adesione dopo l’entrata in vigore dello Statuto, quest’ultimo entrerà in vigore il trentesimo giorno dopo la data di deposito del relativo strumento.F. Le disposizioni del presente Statuto non possono essere oggetto di riserve.Art. XX Depositario, registrazione, testo autentico A. Il governo della Repubblica federale di Germania è designato come Depositario del presente Statuto e di qualsiasi strumento di ratifica o adesione.B. Il presente Statuto sarà registrato dal Governo depositario in conformità con l’articolo 102 dello Statuto delle Nazioni Unite4.C. Il presente Statuto, redatto in inglese, sarà depositato negli archivi del Governo depositario.D. Copie debitamente autenticate del presente Statuto saranno trasmesse dal Governo depositario ai governi degli Stati e agli organi esecutivi delle organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica che abbiano sottoscritto lo Statuto o la cui ammissione sia stata approvata in conformità con l’articolo VI paragrafo B numero 2.E. Il Governo depositario dovrà senza ritardo informare tutti i firmatari del presente Statuto della data di deposito di ogni strumento di ratifica e della data di entrata in vigore dello Statuto.F. Il Governo depositario dovrà senza ritardo informare tutti i firmatari e i Membri delle date nelle quali gli Stati o le organizzazioni intergovernative regionali di integrazione economica acquisiscano lo status di Membri.G. Il Governo depositario dovrà senza ritardo inviare nuove richieste di adesione a tutti Membri i dell’Agenzia, perché siano esaminate in conformità con l’articolo VI paragrafo B numero 2.4 RS 0.120FirmeIn fede di che, i sottoscritti, essendo debitamente autorizzati a tal fine, hanno firmato il presente Statuto.Fatto a Bonn, il 26 gennaio 2009, in un unico esemplare in lingua inglese.(Seguono le firme)Dichiarazione della Conferenza concernente i testi autentici dello Statuto Riuniti a Bonn il 26 gennaio 2009, i rappresentanti degli Stati invitati alla Conferenza istitutiva dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili hanno adottato la dichiarazione seguente, che è parte integrante dello Statuto:Lo Statuto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, firmato a Bonn il 26 gennaio 2009, deve essere parimenti autentificato, insieme alla presente dichiarazione, nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite diverse dall’inglese, come pure nella lingua del depositario, su richiesta dei firmatari interessati5 6.5 La Conferenza prende atto che la Francia ha già inviato al Governo depositario una versione francese dello Statuto in vista della sua autentificazione in lingua francese.6 La presente dichiarazione non pregiudica l’accordo della conferenza preparatoria finale di Madrid concernente la lingua di lavoro.Campo d’applicazione il 23 novembre 20157 7 RU 2011 1721 e 2015 5981. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).Stati partecipantiRatificaAdesione (A)Entrata in vigoreAlbania14 luglio201013 agosto2010Algeria 9 maggio2012 8 giugno2012Angola15 dicembre201114 gennaio2012Antigua e Barbuda10 settembre201010 ottobre2010Arabia Saudita30 dicembre2011 A29 gennaio2012Argentina16 maggio201315 giugno2013Armenia30 marzo2010 8 luglio2010Australia 6 gennaio2011 5 febbraio2011Azerbaigian11 giugno201411 luglio2014Bahama 3 aprile2014 A 3 maggio2014Bahrein21 maggio201220 giugno2012Bangladesh21 ottobre201020 novembre2010Barbados26 agosto2014 A25 settembre2014Belgio17 dicembre2013 A16 gennaio2014Belize28 dicembre2012 A27 gennaio2013Benin22 ottobre201221 novembre2012Bielorussia28 gennaio201127 febbraio2011Bosnia ed Erzegovina13 dicembre201012 gennaio2011Brunei20 aprile201120 maggio2011Bulgaria23 marzo2010 8 luglio2010Burkina Faso25 giugno201325 luglio2013Camerun21 luglio201120 agosto2011Capo Verde18 gennaio201117 febbraio2011Ceca, Repubblica31 maggio201130 giugno2011Cina 3 dicembre2013 A 2 gennaio2014Cipro27 maggio2010 8 luglio2010Colombia 8 gennaio2015 7 febbraio2015Comore 9 ottobre2015 9 novembre2015Corea del Sud18 maggio2010 8 luglio2010Costa d’Avorio16 settembre201316 ottobre2013Croazia24 giugno201124 luglio2011Cuba30 marzo2012 A29 aprile2012Danimarca 5 febbraio2010 8 luglio2010Ecuador13 gennaio201112 febbraio2011Egitto11 giugno201211 luglio2012Emirati Arabi Uniti18 giugno2009 8 luglio2010Eritrea 6 luglio2010 5 agosto2010Estonia31 maggio201230 giugno2012Etiopia 9 febbraio201210 marzo2012Figi 2 novembre2010 2 dicembre2010Filippine10 giugno201110 luglio2011Finlandia23 febbraio201125 marzo2011Francia 2 marzo2011 1° aprile2011Gabon12 maggio201511 giugno2015Gambia 1° marzo201131 marzo2011Georgia31 maggio2010 8 luglio2010Germania25 agosto2009 8 luglio2010Ghana 7 gennaio2014 6 febbraio2014Giamaica28 gennaio2014 A27 febbraio2014Giappone 1° luglio201031 luglio2010Gibuti12 maggio201111 giugno2011Giordania 3 luglio2014 2 agosto2014Grecia26 gennaio201225 febbraio2012Grenada15 giugno201115 luglio2011Guyana14 gennaio2014 A13 febbraio2014India 4 maggio2010 8 luglio2010Indonesia 8 agosto2014 A 7 settembre2014Iran21 febbraio201323 marzo2013Iraq30 novembre201230 dicembre2012Irlanda 9 giugno2015 9 luglio2015Islanda18 maggio2010 8 luglio2010Israele 8 giugno2010 8 luglio2010Italia25 settembre201225 ottobre2012Kazakistan21 luglio201120 agosto2011Kenya26 giugno2009 8 luglio2010Kiribati23 aprile201323 maggio2013Kuwait 6 febbraio2014 8 marzo2014Lesotho16 settembre201016 ottobre2010Lettonia15 aprile2010 8 luglio2010Liechtenstein29 giugno2009 8 luglio2010Lituania 1° marzo201131 marzo2011Lussemburgo 9 settembre2010 9 ottobre2010Macedonia29 novembre201029 dicembre2010Malaysia28 dicembre201027 gennaio2011Maldive30 giugno2009 8 luglio2010Mali19 ottobre201018 novembre2010Malta19 aprile201119 maggio2011Marshall, Isole16 novembre201016 dicembre2010Mauritania13 marzo201212 aprile2012Maurizio25 marzo201124 aprile2011Messico 4 marzo2011 3 aprile2011Micronesia24 ottobre2014 A23 novembre2014Moldova 4 luglio2011 3 agosto2011Monaco14 gennaio201113 febbraio2011Mongolia12 marzo2010 8 luglio2010Montenegro 3 giugno2010 8 luglio2010Mozambico29 marzo201128 aprile2011Namibia28 novembre2013 A28 dicembre2013Nauru10 agosto2010 9 settembre2010Nicaragua23 settembre201023 ottobre2010Niger16 novembre201016 dicembre2010Nigeria31 agosto201030 settembre2010Norvegia 6 ottobre2009 8 luglio2010Nuova Zelanda 1° aprile2011 A 1° maggio2011Oman 5 agosto2010 4 settembre2010Paesi Bassi13 dicembre201012 gennaio2011Pakistan24 maggio201323 giugno2013Palau27 novembre2009 8 luglio2010Panama16 dicembre201115 gennaio2012Perù22 ottobre201321 novembre2013Polonia 1° aprile2010 8 luglio2010Portogallo30 giugno201130 luglio2011Qatar30 marzo201129 aprile2011Regno Unito10 aprile201210 maggio2012Repubblica Dominicana 9 giugno2010 9 luglio2010Romania22 luglio201021 agosto2010Ruanda25 maggio201224 giugno2012Russia22 giugno201522 luglio2015Saint Kitts e Nevis21 maggio2013 A20 giugno2013Saint Vincent e Grenadine10 ottobre2012 9 novembre2012Salomone, Isole 5 luglio2013 A 4 agosto2013Samoa12 luglio201011 agosto2010São Tomé e Príncipe 2 ottobre2014 1° novembre2014Seicelle 3 maggio2011 2 giugno2011Senegal19 ottobre201018 novembre2010Serbia 4 febbraio2010 8 luglio2010Sierra Leone25 marzo201124 aprile2011Singapore 5 febbraio2013 A 4 marzo2013Slovacchia22 marzo2010 8 luglio2010Slovenia22 marzo2010 8 luglio2010Somalia13 novembre201313 dicembre2013Spagna 2 marzo2011 1° aprile2011Sri Lanka27 gennaio201126 febbraio2011Stati Uniti d’America 4 marzo2011 3 aprile2011Sudafrica30 novembre201030 dicembre2010Sudan19 maggio201118 giugno2011Svezia10 luglio2009 8 luglio2010Svizzera 1° marzo201131 marzo2011Swaziland 4 marzo2011 3 aprile2011Tagikistan17 luglio201316 agosto2013Togo 8 settembre2011 8 ottobre2011Tonga 3 febbraio2010 8 luglio2010Trinidad e Tobago16 gennaio2014 A15 febbraio2014Tunisia18 agosto201117 settembre2011Turchia 2 marzo2012 1° aprile2012Tuvalu13 gennaio2013 A12 febbraio2013Uganda17 aprile201217 maggio2012Ungheria16 dicembre2014 A15 gennaio2015Unione europea 5 luglio2010 4 agosto2010Uruguay29 luglio201128 agosto2011Vanuatu30 gennaio2013 1° marzo2013Yemen22 febbraio201223 marzo2012Zambia23 maggio201322 giugno2013Zimbabwe18 agosto201417 settembre2014
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418.3Regolamento del Fondo Antonio Cadonaudel 23 agosto 1947 (Stato 1° agosto 1996)Il Consiglio federale svizzerodecreta:Art. 1 Il fondo speciale della Confederazione che, grazie al versamento di franchi 300 000 fatto dalla successione di Antonio Cadonau, di Waltensburg/Vuorz, è stato costituito il 24 gennaio 1930 sotto la denominazione di «Fondo Antonio Cadonau», è amministrato conformemente alla legge del 28 giugno 19281 su l’investimento dei capitali della Confederazione e dei fondi speciali.1 [CS 6 5. RU 1969 299 art. 35 lett. C]. Ora: conformemente alla LF del 6 ott. 1989 sulle finanze della Confederazione (RS 611.0).Art. 2 Il capitale del fondo può essere aumentato con altri beni provenienti da donazioni, legati, prodotto di collette, ecc.Art. 3 Gli interessi annui del capitale totale del fondo sono messi a disposizione dell’Ufficio federale della cultura, che deve impiegarli per aiutare le scuole svizzere all’estero riconosciute e il loro personale insegnante.2 Ciò facendo il Dipartimento terrà conto, in particolare, dei bisogni che non sono stati presi in considerazione, o lo furono in misura insufficiente, dal decreto federale del 26 marzo 19473 concernente l’aiuto alle scuole svizzere all’estero.2 Nuovo testo della prima parte del per. giusta il n. I 24 dell’O del 26 giu. 1996 sulla nuova attribuzione delle competenze decisionali nell’Amministrazione federale, in vigore dal 1° ago. 1996 (RU 1996 2243).3 [CS 4 20; RU 1960 1023. RU 1964 232 art. 13 cpv. 1]. Ora: dalla LF del 9 ott. 1987 concernente il promovimento dell’istruzione dei giovani Svizzeri all’estero (RS 418.0).Art. 4 Il capitale stesso del fondo non può essere intaccato che in circostanze straordinarie e in virtù di un decreto del Consiglio federale. In siffatto caso, il suo importo non dovrà tuttavia scendere al di sotto del primitivo ammontare di franchi 300 000.Art. 5 Il presente regolamento entra in vigore il 28 agosto 1947. Esso sostituisce quello del 24 gennaio 19304, che ha lo stesso titolo.4 Non pubblicato nella RU.
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0.741.619.334 RU 2003 2429 Traduzione1Accordotra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica di Estonia relativo ai trasporti transfrontalieri su strada di persone e merciConcluso il 25 giugno 1997Entrato in vigore con scambio di note il 27 agosto 1997 (Stato 5 agosto 2003)1 Il testo originale tedesco è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta.Il Consiglio federale svizzeroeil Governo della Repubblica di Estonia,qui di seguito detti «Parti contraenti»,animati dal desiderio di facilitare i trasporti su strada di persone e merci tra i due Stati e in transito attraverso il loro territorio,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Campo d’applicazione Le disposizioni del presente Accordo si applicano ai trasporti di persone e di merci che, in provenienza o a destinazione del territorio di una Parte contraente o in transito attraverso uno di questi territori, sono effettuati per mezzo di veicoli immatricolati nel territorio dell’altra Parte contraente.Art. 2 Definizioni Ai sensi del presente Accordo i termini seguenti designano:1. «trasportatore» una persona fisica o giuridica che, in Svizzera o nella Repubblica di Estonia, ha il diritto di effettuare trasporti di persone o di merci su strada conformemente alle prescrizioni in vigore nel suo Stato;2. «veicolo» un veicolo stradale a propulsione meccanica nonché eventualmente il suo rimorchio o semirimorchio adibiti al e immatricolati per il trasporto dia)oltre nove viaggiatori seduti, conducente compreso;b)merci.3. «autorizzazione» ogni licenza, concessione o autorizzazione richiesta, secondo le prescrizioni nazionali delle Parti contraenti;4. «trasporti di linea» il trasporto regolare, secondo un orario, di persone su un tragitto approvato, sempre che i viaggiatori possano essere presi a bordo e fatti scendere a fermate prestabilite;5. «servizi pendolari» i viaggi di andata e ritorno effettuati sempre tra il medesimo punto di partenza e il medesimo punto di arrivo, sempre che i viaggiatori siano stati precedentemente riuniti in gruppi;6. «trasporti occasionali» i trasporti che non corrispondono né alla definizione dei trasporti di linea né a quella dei trasporti pendolari;7. «cabotaggio» i trasporti tra due luoghi qualsiasi nel territorio di una Parte contraente effettuati da veicoli immatricolati nel territorio dell’altra Parte contraente.Art. 3 Trasporti di persone 1. I trasporti occasionali di persone che adempiono le condizioni seguenti sono esenti dall’obbligo dell’autorizzazione:a)il trasporto delle stesse persone con lo stesso veicolo durante tutto il viaggio i cui punti di partenza e di arrivo sono situati nello Stato in cui il veicolo è immatricolato, sempre che nessuna persona sia presa a bordo o fatta scendere lungo il percorso o alle fermate situate fuori di detto Stato (circuito a porte chiuse); ob)il trasporto di gruppi di persone da un luogo situato nello Stato in cui il veicolo è immatricolato a un luogo situato nel territorio dell’altra Parte contraente, sempre che il veicolo ritorni vuoto nello Stato in cui è immatricolato; oc)il trasporto di gruppi di persone da un luogo situato nel territorio dell’altra Parte contraente a un luogo situato nello Stato d’immatricolazione del veicolo, a condizione che il servizio sia preceduto da un viaggio a vuoto all’andata e che i viaggiatori:–prima dell’arrivo nel territorio in cui sono presi a bordo vengano riuniti in gruppi con un contratto di trasporto; o–precedentemente siano stati condotti dallo stesso trasportatore, alle condizioni elencate nella lettera b, nell’altro Stato contraente e ora siano trasportati in un altro Paese; o–siano invitati a recarsi nel territorio dell’altra Parte contraente, le spese di trasporto essendo a carico dell’invitante. I viaggiatori devono formare una cerchia omogenea di persone che non può essere stata raggruppata unicamente in vista di questo viaggio.d)i viaggi in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente.2. I viaggi pendolari che adempiono le condizioni seguenti sono esenti dall’obbligo dell’autorizzazione:a)i viaggi pendolari con alloggio a destinazione del territorio dell’altra Parte contraente;b)i viaggi pendolari con alloggio in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente; nonchéc)i viaggi a vuoto dei veicoli che sono effettuati in rapporto con i viaggi pendolari.3. I trasporti di cui ai numeri 1 e 2 sono attestati da un documento di controllo.4. I trasporti diversi da quelli nominati nei numeri 1 e 2 sono sottoposti all’obbligo dell’autorizzazione a norma del diritto nazionale delle Parti contraenti. Le autorizzazioni sono concesse con riserva della reciprocità.Art. 4 Trasporti di merci Ogni trasportatore di una Parte contraente è autorizzato a importare temporaneamente un veicolo vuoto o carico sul territorio dell’altra Parte contraente, per trasportare merci:a)tra un luogo nel territorio di una Parte contraente e un luogo qualsiasi nel territorio dell’altra Parte contraente; ob)dal territorio dell’altra Parte contraente verso uno Stato terzo o da uno Stato terzo verso il territorio dell’altra Parte contraente; oc)in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente.Art. 5 Applicazione del diritto nazionale Per tutte le questioni non disciplinate dal presente Accordo, i trasportatori e i conducenti di veicoli di una Parte, in caso di viaggi sul territorio dell’altra Parte contraente, ne devono osservare le leggi e i regolamenti vigenti, che non vanno applicati in modo discriminatorio.Art. 6 Divieto di trasporti interni Ai trasportatori di una Parte contraente non è consentito il trasporto di persone e di merci tra due luoghi nel territorio dell’altra Parte contraente se il trasporto non è stato autorizzato dall’altra Parte contraente.Art. 7 Infrazioni 1. Le autorità competenti delle Parti contraenti provvedono affinché i trasportatori rispettino le disposizioni del presente Accordo.2. I trasportatori e i conducenti di veicoli che, sul territorio dell’altra Parte contraente, hanno violato disposizioni del presente Accordo o leggi e regolamenti ivi validi sui trasporti stradali o la circolazione stradale, su domanda delle autorità competenti di tale Stato possono essere oggetto delle seguenti misure, che devono essere eseguite dalle autorità dello Stato in cui il veicolo è immatricolato:a)avvertimento;b)revoca, a titolo temporaneo, parziale o totale, del diritto di effettuare trasporti sul territorio della Parte contraente dove l’infrazione è stata commessa.3. L’autorità che ha preso una misura siffatta ne informa le autorità competenti dell’altra Parte contraente.4. Sono salve le sanzioni che, in virtù del diritto nazionale, possono essere applicate dai tribunali e dalle autorità competenti della Parte contraente sul cui territorio sono state commesse le infrazioni.Art. 8 Disposizioni d’esecuzione e autorità competenti Le disposizioni d’esecuzione relative al presente Accordo e le autorità autorizzate a eseguire il presente Accordo sono convenute dalle Parti contraenti in un protocollo2 firmato contemporaneamente al presente Accordo. Queste autorità comunicano direttamente.2 Questo protocollo non è pubblicato nella RU.Art. 9 Commissione mista 1. Le autorità competenti delle Parti contraenti istituiscono una Commissione mista per l’esecuzione del presente Accordo.2. Compiti della Commissione mista sono la sorveglianza e l’esecuzione adeguate del presente Accordo e del protocollo di cui all’articolo 8. Questa Commissione è competente anche per modificare o completare il protocollo, eccetto il punto 4.3. Le autorità competenti di una Parte contraente possono domandare la convocazione di questa Commissione mista; essa si riunisce alternativamente sul territorio di ciascuna Parte contraente.Art. 10 Applicazione al Principato del Liechtenstein Conformemente al desiderio formale del Principato del Liechtenstein, l’Accordo si estende parimenti al Principato fintantoché esso resterà legato alla Svizzera da un trattato di unione doganale.Art. 11 Entrata in vigore e durata di validità 1. Il presente Accordo entrerà in vigore non appena ciascuna Parte contraente avrà notificato all’altra di essersi conformata alle disposizioni giuridiche inerenti alla conclusione e alla messa in vigore di trattati internazionali. Il presente Accordo è applicato provvisoriamente a decorrere dalla data della sua firma.2. Il presente Accordo è valido per una durata indeterminata; può essere denunciato da ciascuna Parte contraente all’altra Parte per scritto per la fine di un anno civile, osservando un termine di denuncia di almeno tre mesi.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari debitamente autorizzati dai loro Governi, hanno firmato il presente Accordo.Fatto a Helsinki il 25 giugno 1997 in due esemplari originali, nelle lingue tedesca ed estone, i due testi facenti parimenti fede.Per ilConsiglio federale svizzero:Per ilGoverno della Repubblica di Estonia:Max FriedliRaivo Vare
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0.916.40 CS 14 175TraduzioneAccordo internazionaleche istituisce un Ufficio internazionale delle epizooziea ParigiConchiuso a Parigi il 25 gennaio 1924Approvato dall’Assemblea federale il 12 febbraio 19261Strumento di ratifica depositato dalla Svizzera il 6 luglio 1926Entrato in vigore per la Svizzera il 6 luglio 1926 (Stato 11 giugno 2020)1 RU 42 746I Governi della Repubblica Argentina, del Belgio, del Brasile, della Bulgaria, della Repubblica Cecoslovacca, della Danimarca, dell’Egitto, della Finlandia, della Francia, della Gran Bretagna, della Grecia, del Guatemala, dell’Italia, del Lussemburgo, del Marocco, del Messico, del Principato di Monaco, dei Paesi Bassi, del Perù, della Polonia, del Portogallo, della Rumenia,del Siam, della Spagna, della Svezia, della Svizzera, della Tunisia e dell’Ungheria,avendo reputato utile di organizzare l’Ufficio internazionale delle epizoozie contemplato nei voti espressi dalla Conferenza internazionale per lo studio delle epizoozie, del 27 maggio 1921, hanno risolto di concludere a questo scopo un Accordo ed hanno stipulato quanto segue:Art. 1 Le alte Parti contraenti si impegnano a fondare e a mantenere un Ufficio internazionale delle epizoozie che avrà sede a Parigi.Art. 2 L’Ufficio funziona sotto l’autorità e la vigilanza di un Comitato formato di delegati dei Governi contraenti. La composizione e le attribuzioni di questo Comitato nonché l’organizzazione e i poteri di detto Ufficio, sono determinati dagli statuti organici che sono allegati al presente Accordo e considerati come facenti parte integrante di esso.Art. 3 Alle spese d’impianto dell’Ufficio nonché a quelle annuali pel funzionamento e il mantenimento dello stesso si sopperisce mediante contributi degli Stati contraenti, fissati secondo le condizioni stabilite negli Statuti organici previsti nell’art. 2.Art. 4 Le somme che costituiscono il contributo di ciascuno degli Stati contraenti sono versate da essi al principio d’ogni anno, per mezzo del Ministro degli affari esteri della Repubblica francese, alla «Caisse des dépôts et consignations» in Parigi, ove saranno ritirati, secondo i bisogni, presentando mandati del direttore dell’Ufficio.Art. 5 Le alte Parti contraenti si riservano la facoltà di portare, di comune intesa, al presente Accordo le modificazioni che l’esperienza dimostrasse utili.Art. 6 I Governi che non hanno firmato il presente Accordo possono accedervi se ne fanno domanda. L’accessione è notificata, per via diplomatica, al Governo francese e da questo agli altri Governi contraenti; con essa viene assunto l’impegno di partecipare con una contribuzione alle spese dell’Ufficio, secondo le condizioni previste nell’art. 3.Art. 7 Il presente Accordo sarà ratificato nelle condizioni seguenti:Ogni Stato trasmetterà, il più presto possibile, la sua ratificazione al Governo francese che provvederà a darne avviso a tutti gli Stati firmatari.Le ratificazioni saranno depositate negli archivi del Governo francese.Il presente Accordo entrerà in vigore, per ogni Stato firmatario, il giorno stesso del deposito del suo atto di ratificazione.Art. 8 Il presente Accordo è conchiuso per un periodo di sette anni. Spirato questo termine, esso continuerà ad essere in vigore per un nuovo periodo di sette anni fra gli Stati che non abbiano notificato, un anno prima della scadenza di questo periodo, l’intenzione di farne cessare gli effetti per quanto li concerne.FirmeIn fede di che, i sottoscritti, a ciò debitamente autorizzati, hanno firmato, in un solo esemplare, il presente Accordo e l’hanno munito dei loro sigilli; questo esemplare resterà depositato negli archivi del Governo francese e copie certificate conformi saranno consegnate, per via diplomatica, alle Parti contraenti.L’esemplare suddetto potrà essere firmato entro il 30 aprile 1924, inclusivamente.Fatto a Parigi, il 25 gennaio 1924.(Seguono le firme)Allegato Statuti organici dell’Ufficio internazionale delle epizoozie Protocollo finale Art. 1 È istituito a Parigi un Ufficio internazionale delle epizoozie, il quale dipende dagli Stati che accettano di prender parte al suo funzionamento.Art. 2 L’Ufficio non può in alcun modo immischiarsi nell’amministrazione dei singoli Stati.Esso è dipendente dalle autorità dello Stato in cui ha sede.Esso corrisponde direttamente con le autorità superiori o servizi che, nei singoli paesi, sono incaricati della polizia sanitaria degli animali.Art. 3 Il Governo francese, a domanda del Comitato internazionale previsto nell’art. 6, prenderà le disposizioni necessarie per far riconoscere l’Ufficio come istituto di utilità pubblica.Art. 4 L’Ufficio ha per scopo principale:a)di promuovere e di coordinare tutte le ricerche od esperienze che interessino la patologia o la profilassi delle malattie infettive del bestiame, per le quali sia il caso di far appello alla collaborazione internazionale;b)di raccogliere e di portare a conoscenza dei Governi e dei loro servizi sanitari i fatti e i documenti di interesse generale concernenti l’andamento delle malattie epizootiche e i mezzi usati per combatterle;c)di studiare i disegni di accordi internazionali relativi alla polizia sanitaria degli animali e di mettere a disposizione dei Governi firmatari di questi accordi i mezzi per vigilarne l’esecuzione.Art. 5 I Governi mandano all’Ufficio:1.per telegrafo – notificazione dei primi casi di peste bovina o di afta epizootica accertati in uno Stato o in una regione prima immuni;2.a intervalli ordinari – dei bollettini compilati secondo un modello adottato dal Comitato, che diano informazioni circa la presenza e l’estensione delle malattie comprese nell’elenco seguente: Peste bovina Rabbia Afta epizootica Moccio(morva) Pleuropolmonite contagiosa Morbo coitale malingo Carbonchio ematico Peste suina. Vaiuolo ovino. L’elenco delle malattie alle quali si applicano l’una o l’altra delle disposizioni che precedono può essere riveduto dal Comitato con riserva dell’approvazione dei Governi.I Governi notificano all’Ufficio i provvedimenti che prendono per combattere le epizoozie, specialmente quelli che ordinano ai confini per proteggere i loro territori contro le provenienze da Stati infetti. Per quanto è possibile, essi rispondono alle domande d’informazioni che ricevono dall’Ufficio.Art. 6 L’Ufficio è posto sotto l’autorità e la vigilanza di un Comitato internazionale che è composto di rappresentanti tecnici, designati dagli Stati partecipanti in ragione di un rappresentante per ogni Stato.Art. 7 Il Comitato dell’Ufficio si riunisce periodicamente almeno una volta l’anno; la durata delle sue sessioni non è limitata.I membri del Comitato eleggono, a scrutinio segreto, un presidente, che sta in carica tre anni.Art. 8 Il funzionamento dell’Ufficio è assicurato da un personale retribuito comprendente:un direttore;dei funzionari tecnici;gli agenti necessari all’andamento dell’Ufficio.Il direttore è nominato dal Comitato.Il direttore assiste alle sedute del Comitato ed ha voto consultivo.La nomina e la revoca degli impiegati di qualsiasi categoria spetta al direttore, che ne rende conto al Comitato.Art. 9 Le informazioni raccolte dall’Ufficio sono portate a notizia degli Stati partecipanti per mezzo d’un bollettino o di comunicazioni speciali mandate loro o d’ufficio o a richiesta.Le notificazioni relative ai primi casi di peste bovina o di afta epizootica sono trasmesse telegraficamente, il più presto possibile, ai Governi ed ai Servizi sanitari.L’Ufficio espone, inoltre, periodicamente i risultati della sua attività in relazioni ufficiali che sono comunicate ai Governi partecipanti.Art. 10 Il Bollettino, che esce una volta al mese, pubblica specialmente:1.le leggi e i regolamenti generali o locali promulgati nei singoli Stati e concernenti le malattie trasmissibili del bestiame;2.le informazioni concernenti l’andamento delle malattie infettive degli animali;3.le statistiche concernenti lo stato sanitario del bestiame di tutte le nazioni;4.indicazioni bibliografiche.La lingua officiale dell’Ufficio e del Bollettino è quella francese. Il Comitato potrà decidere che parti del Bollettino vengano pubblicate in altre lingue.Art. 11 Le spese necessarie al funzionamento dell’Ufficio vanno a carico degli Stati firmatari dell’Accordo e di quelli che potranno accedervi in seguito, il cui contributo è stabilito secondo le categorie seguenti: 1a categoria, in ragione di 25 unità 2a categoria, in ragione di 20 unità 3a categoria, in ragione di 15 unità 4a categoria, in ragione di 10 unità 5a categoria, in ragione di 5 unità 6a categoria, in ragione di 3 unitàsulla base di 500 franchi per unità.Ciascuno degli Stati è libero di scegliere la categoria nella quale desidera iscriversi. Esso avrà sempre facoltà di iscriversi più tardi in una categoria superiore.Art. 12 Dai proventi annui è prelevata una somma destinata a costituire un fondo di riserva. L’importo totale di questa riserva, che non può superare l’ammontare del bilancio preventivo annuale, viene collocato in titoli di Stato di primo ordine.Art. 13 Per le spese di viaggio i membri del Comitato ricevono un’indennità, che è pagata coi fondi di cui l’Ufficio dispone per il suo funzionamento. Essi ricevono, inoltre, una indennità di presenza per ciascuna delle sedute cui assistono.Art. 14 Il Comitato stabilisce la somma da stanziare annualmente nel suo bilancio preventivo per contribuire ad assicurare una pensione di riposo al personale dell’Ufficio.Art. 15 Il Comitato allestisce ogni anno il suo bilancio preventivo ed approva il rendimento dei conti delle spese. Esso emana il regolamento organico del personale e tutte le disposizioni necessarie al funzionamento dell’Ufficio.Il regolamento organico e le disposizioni sono dal Comitato comunicate agli Stati partecipanti e non potranno essere modificati senza il loro consenso.Art. 16 L’Ufficio, dopo la chiusura d’ogni esercizio annuo, presenterà agli Stati partecipanti una relazione intorno alla gestione fatta dei fondi.(Seguono le firme)Campo d’applicazione l’11 giugno 20202 2 RU 1974 994, 1981 1132, 1983 327, 1989 1572, 1992 678, 2005 1865, 2016 1197 e 2020 2901. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati). Stati partecipantiRatifica Adesione (A) Dichiarazione di successione (S)Entrata in vigoreAfghanistan25 luglio1960 A25 luglio1960Albania11 febbraio1991 A11 febbraio1991Algeria13 febbraio1969 S 3 luglio1962Andorra16 gennaio1998 A16 gennaio1998Angola 6 aprile1979 A 6 aprile1979Arabia Saudita22 febbraio1971 A22 febbraio1971Argentina20 ottobre193320 ottobre1933Armenia29 dicembre1997 A29 dicembre1997Australia 9 febbraio1925 A 9 febbraio1925Austria30 giugno1928 A30 giugno1928Azerbaigian28 febbraio1995 A28 febbraio1995Bahama18 agosto2010 A18 agosto2010Bahrein27 agosto1993 A27 agosto1993Bangladesh15 ottobre1997 A15 ottobre1997Barbados29 novembre1999 A29 novembre1999Belgio 2 marzo1928 2 marzo1928Belize12 gennaio2002 A12 gennaio2002Benin14 marzo1975 A14 marzo1975Bhutan14 dicembre1990 A14 dicembre1990Belarus25 febbraio1994 A25 febbraio1994Bolivia 6 maggio1986 A 6 maggio1986Bosnia ed Erzegovina 8 agosto1994 A 8 agosto1994Botswana20 giugno1968 A20 giugno1968Brasile14 dicembre192814 dicembre1928Brunei 3 febbraio2004 A 3 febbraio2004Bulgaria11 gennaio192711 gennaio1927Burkina Faso 5 dicembre1961 A 5 dicembre1961Burundi11 ottobre1999 A11 ottobre1999Cambogia 3 aprile1951 A 3 aprile1951Camerun21 febbraio1962 S 1° gennaio1960Canada14 aprile1959 A14 aprile1959Capo Verde26 dicembre2006 A26 dicembre2006Ciad21 settembre1959 A21 settembre1959Cile 2 aprile1962 A 2 aprile1962Cina18 febbraio1992 A18 febbraio1992Cina (Taiwan) 1° ottobre1954 A 1° ottobre1954Cipro13 novembre1961 A13 novembre1961Colombia 2 gennaio1956 A 2 gennaio1956Comore22 dicembre1993 A22 dicembre1993Congo (Brazzaville)20 giugno1983 A20 giugno1983Congo (Kinshasa)22 marzo1948 A22 marzo1948Corea (Nord) 2 marzo2001 A 2 marzo2001Corea (Sud)21 novembre1953 A21 novembre1953Costa Rica28 giugno1993 A28 giugno1993Côte d’Ivoire19 marzo1962 A19 marzo1962Croazia13 gennaio1992 A13 gennaio1992Cuba 4 settembre1972 A 4 settembre1972Danimarca21 gennaio192521 gennaio1925Dominica28 gennaio2003 A28 gennaio2003Dominicana, Repubblica28 gennaio2003 A28 gennaio2003Ecuador 8 marzo1963 A 8 marzo1963Egitto 6 gennaio1927 6 gennaio1927El Salvador22 ottobre1997 A22 ottobre1997Emirati Arabi Uniti14 aprile1980 A14 aprile1980Eritrea12 settembre1994 A12 settembre1994Estonia13 gennaio1992 A13 gennaio1992Eswatini23 novembre1970 A23 novembre1970Etiopia 2 novembre1977 A 2 novembre1977Figi18 maggio2007 A18 maggio2007Filippine29 novembre1985 A29 novembre1985Finlandia12 gennaio192512 gennaio1925Francia11 giugno192611 giugno1926 Nuova Caledonia13 febbraio1950 A13 febbraio1950Gabon27 luglio1959 A27 luglio1959Gambia 8 ottobre2004 A 8 ottobre2004Georgia30 settembre1992 A30 settembre1992Germania16 febbraio1928 A16 febbraio1928Ghana24 maggio1971 A24 maggio1971Giamaica15 ottobre1997 A15 ottobre1997Giappone27 gennaio1930 A27 gennaio1930Gibuti27 gennaio2003 A27 gennaio2003Giordania26 luglio1961 A26 luglio1961Grecia25 giugno192925 giugno1929Guatemala15 marzo199915 marzo1999Guinea23 maggio1985 A23 maggio1985Guinea Equatoriale20 aprile2002 A20 aprile2002Guinea-Bissau 7 agosto2003 A 7 agosto2003Guyana10 dicembre1996 A10 dicembre1996Haiti28 gennaio1988 A28 gennaio1988Honduras12 aprile1994 A12 aprile1994India30 maggio1924 A30 maggio1924Indonesia 1° febbraio1954 A 1° febbraio1954Iran24 febbraio1959 A24 febbraio1959Iraq16 aprile1928 A16 aprile1928Irlanda30 maggio1924 A30 maggio1924Islanda20 gennaio1995 A20 gennaio1995Israele24 gennaio1949 A24 gennaio1949Italia23 maggio192723 maggio1927Kazakistan23 aprile1993 A23 aprile1993Kenya28 agosto1964 A28 agosto1964Kirghizistan 8 luglio1992 A 8 luglio1992Kuwait16 marzo1988 A16 marzo1988Laos 6 febbraio1951 A 6 febbraio1951Lesotho22 giugno1984 A22 giugno1984Lettonia29 maggio1992 A29 maggio1992Libano 1° ottobre1948 A 1° ottobre1948Liberia30 maggio2014 A30 maggio2014Libia 7 aprile1982 A 7 aprile1982Liechtenstein 1° gennaio2008 A 1° gennaio2008Lituania 1° gennaio1932 A 1° gennaio1932Lussemburgo24 marzo192824 marzo1928Macedonia del Nord10 settembre1993 A10 settembre1993Madagascar29 settembre1969 S26 giugno1960Malawi30 marzo1984 A30 marzo1984Malaysia19 marzo1970 A19 marzo1970Maldive 7 novembre2007 A 7 novembre2007Mali25 gennaio1961 A25 gennaio1961Malta27 aprile1989 A27 aprile1989Marocco 6 maggio1925 6 maggio1925Mauritania21 agosto1959 A21 agosto1959Maurizio20 novembre1985 A20 novembre1985Messico 7 dicembre1949 7 dicembre1949Micronesia 6 marzo2009 A 6 marzo2009Moldova24 gennaio1995 A24 gennaio1995Monaco 3 marzo1925 3 marzo1925Mongolia 4 maggio1989 A 4 maggio1989Montenegro10 agosto2007 A10 agosto2007Mozambico16 marzo1949 A16 marzo1949Myanmar24 agosto1989 A24 agosto1989Namibia10 dicembre1990 A10 dicembre1990Nepal12 marzo1998 A12 marzo1998Nicaragua 8 febbraio2001 A 8 febbraio2001Niger 7 luglio1959 A 7 luglio1959Nigeria20 giugno1969 A20 giugno1969Norvegia 9 giugno1947 A 9 giugno1947Nuova Zelanda19 agosto1924 A19 agosto1924Oman16 aprile1984 A16 aprile1984Paesi Bassi26 agosto192626 agosto1926 Curaçao27 maggio201727 maggio2017Pakistan21 marzo1949 A21 marzo1949Panama28 dicembre1977 A28 dicembre1977Papua Nuova Guinea16 luglio2009 A16 luglio2009Paraguay12 dicembre1967 A12 dicembre1967Perù16 marzo199816 marzo1998Polonia18 febbraio192518 febbraio1925Portogallo17 giugno192617 giugno1926Qatar 6 maggio1994 A 6 maggio1994Regno Unito11 luglio192511 luglio1925 Isole Falkland 8 settembre1927 A 8 settembre1927 Montserrat16 aprile1964 A16 aprile1964Rep. Centrafricana 4 agosto1959 A 4 agosto1959Repubblica Ceca15 marzo1993 A15 marzo1993Romania16 luglio192716 luglio1927Ruanda 7 maggio2002 A 7 maggio2002Russia29 ottobre1927 A29 ottobre1927San Marino 9 aprile2009 A 9 aprile2009Santa Lucia26 maggio2018 A26 maggio2018São Tomé e Príncipe 8 maggio2002 A 8 maggio2002Seicelle20 maggio2010 A20 maggio2010Senegal22 febbraio1961 A22 febbraio1961Serbia21 novembre2002 A21 novembre2002Sierra Leone13 aprile1970 A13 aprile1970Singapore 2 novembre1993 A 2 novembre1993Siria24 ottobre1986 A24 ottobre1986Slovacchia 3 maggio1993 A 3 maggio1993Slovenia30 dicembre1991 A30 dicembre1991Somalia10 maggio1974 A10 maggio1974Spagna11 febbraio192711 febbraio1927Sri Lanka12 marzo1971 A12 marzo1971Stati Uniti29 luglio1975 A29 luglio1975Sudafrica 4 novembre1936 A 4 novembre1936Sudan10 ottobre1959 A10 ottobre1959Sudan del Sud30 maggio2014 A30 maggio2014Suriname10 gennaio2002 A10 gennaio2002Svezia17 settembre192517 settembre1925Svizzera 6 luglio1926 6 luglio1926Tagikistan21 settembre1992 A21 settembre1992Tanzania 9 maggio1967 A 9 maggio1967Thailandia 6 maggio1927 6 maggio1927Timor Est16 novembre2010 A16 novembre2010Togo12 agosto1968 A12 agosto1968Trinidad e Tobago18 maggio1998 A18 maggio1998Tunisia14 febbraio192514 febbraio1925Turchia17 marzo1930 A17 marzo1930Turkmenistan25 settembre1992 A25 settembre1992Ucraina16 giugno1993 A16 giugno1993Uganda10 agosto1982 A10 agosto1982Ungheria 2 marzo1929 2 marzo1929Uruguay23 maggio1931 A23 maggio1931Uzbekistan 9 ottobre1992 A 9 ottobre1992Vanuatu29 giugno1981 A29 giugno1981Venezuela23 gennaio1948 A23 gennaio1948Vietnam22 febbraio1951 A22 febbraio1951Yemen15 luglio1999 A15 luglio1999Zambia23 gennaio1970 S24 ottobre1964Zimbabwe11 dicembre1961 A11 dicembre1961
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816.111 Ordinanza del DFI sulla cartella informatizzata del paziente(OCIP-DFI)del 22 marzo 2017 (Stato 15 aprile 2021)Il Dipartimento federale dell’interno (DFI),visti gli articoli 5 capoverso 2, 10 capoversi 3–5, 11, 12 capoverso 4, 18, 19, 22 capoverso 2, 28 capoverso 5, 30 capoversi 2 e 3, 31 capoversi 2 e 3 nonché 41 capoverso 2 dell’ordinanza del 22 marzo 20171 sulla cartella informatizzata del paziente (OCIP), ordina:1 RS 816.11Art. 1 Numero d’identificazione del paziente La strutturazione del numero d’identificazione del paziente e il calcolo della cifra di controllo secondo l’articolo 5 capoverso 2 OCIP sono stabiliti nell’allegato 1.Art. 2 Condizioni tecniche e organizzative di certificazione per le comunità e le comunità di riferimento 1 I Le condizioni tecniche e organizzative di certificazione per le comunità e le comunità di riferimento ai sensi dell’articolo 30 capoverso 2 OCIP sono stabilite nell’allegato 2. 2 L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) può adeguarle allo stato della tecnica.Art. 3 Metadati per lo scambio di dati medici2 1 I metadati di cui all’articolo 10 capoverso 3 lettera a OCIP da utilizzare per lo scambio di dati medici sono stabiliti nell’allegato 3.32 L’UFSP può adeguarli allo stato della tecnica.2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).Art. 4 Formati di scambio 1 I formati di scambio di cui all’articolo 10 capoverso 3 lettera b OCIP sono stabiliti nell’allegato 4.2 L’UFSP può adeguarli allo stato della tecnica.Art. 5 Profili d’integrazione 1 L’allegato 5 stabilisce in applicazione dell’articolo 10 capoverso 3 lettere c e d OCIP:a.i profili d’integrazione; b.gli adeguamenti nazionali dei profili d’integrazione;c.i profili d’integrazione nazionali.2 L’UFSP può adeguare i requisiti di cui al capoverso 1 allo stato della tecnica. Art. 6 Valutazione e ricerca 1 L’allegato 6 contiene i dati che devono essere forniti dalle comunità e dalle comunità di riferimento ai sensi dell’articolo 22 capoverso 2 OCIP.41bis L’UFSP richiede periodicamente i dati e mette a disposizione i formulari necessari.52 L’UFSP può adeguare i dati di cui al capoverso 1 allo stato della tecnica. 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).5 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).Art. 7 Requisiti minimi in materia di personale 1 I requisiti minimi in materia di qualifica del personale addetto alle certificazioni ai sensi dell’articolo 28 capoverso 5 OCIP sono stabiliti nell’allegato 7.2 L’UFSP può adeguare allo stato della tecnica i requisiti minimi concernenti le qualifiche del personale.66 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).Art. 8 Condizioni tecniche e organizzative di certificazione degli emittenti di strumenti d’identificazione 1 Le condizioni tecniche e organizzative di certificazione degli emittenti di strumenti d’identificazione ai sensi dell’articolo 31 capoverso 2 OCIP sono stabilite nell’allegato 8.2 L’UFSP può adeguare le condizioni tecniche e organizzative di certificazione degli emittenti di strumenti d’identificazione allo stato della tecnica.Art. 8a7 Servizio di ricerca dei dati delle strutture sanitarie e dei professionisti della salute 1 Le comunità e le comunità di riferimento registrano nel servizio di ricerca dei dati delle strutture sanitarie e dei professionisti della salute il numero di identificazione di ogni struttura sanitaria ad esse affiliata di cui all’articolo 3 capoverso 2 lettera c dell’ordinanza del 30 giugno 19938 sul Registro delle imprese e degli stabilimenti (numero RIS).2 I metadati di cui all’articolo 10 capoverso 3 lettera a OCIP da utilizzare per la designazione delle strutture sanitarie e dei professionisti della salute sono stabiliti nell’allegato 9.3 L’UFSP può adeguare le prescrizioni allo stato della tecnica secondo il capoverso 2.7 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).8 RS 431.903Art. 9 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 15 aprile 2017.Allegato 1 (art. 1)Numero d’identificazione del paziente 1 Strutturazione del numero d’identificazione del paziente 1.1 Il numero d’identificazione del paziente si compone di:1.1.1un codice Paese a due cifre;1.1.2un numero a cinque cifre per la designazione del partecipante registrato «Ufficio federale della sanità pubblica»;1.1.3un numero a una cifra per la designazione del campo di applicazione «Cartella informatizzata del paziente»;1.1.4un numero a nove cifre per l’identificazione del paziente;1.1.5una cifra di controllo composta di una sola cifra.CifraN1N2N3N4N5N6N7N8N9N10N11N12N13N14N15N16N17N18DesignazioneCodice PaeseNumero partecipanteCIPNumero d’identificazioneCifra di controlloValore76133761I1I2I3I4I5I6I7I8I9C2 Calcolo della cifra di controllo 2.1 La cifra di controllo è l’ultima cifra (N18) del numero d’identificazione del paziente. Viene calcolata come segue:2.1.1in un primo passo si moltiplicano le cifre alternativamente per 3 e per 1, procedendo da destra verso sinistra, a partire dalla penultima (Nn-1);2.1.2in un secondo passo si sommano tutti i prodotti ottenuti dal calcolo di cui al punto 2.1.1: somma intermedia = (3∙Nn-1) + (1∙Nn-2) + (3∙Nn-3) …;2.1.3in un terzo passo alla somma intermedia è infine aggiunta la cifra mancante al raggiungimento del successivo multiplo di 10: tale numero è la cifra di controllo xn.2.2 Se la somma intermedia corrisponde ad un multiplo di 10, la cifra di controllo è 0.3 Illustrazione del principio CifraN1N2N3N4N5N6N7N8N9N10N11N12N13N14N15N16N17N18Numero senza cifra di controllo76133761123456789Primo passo:xxxxxxxxxxxxxxxxxMoltiplicazione con i fattori alternati31313131313131313Secondo passo:=================addizione dei prodotti per ottenere la somma di tutti i prodotti2163397181329415621827= 163Terzo passo: sottrazione della somma di tutti i prodotti dal multiplo di 10 immediatamente superiore (170) = cifra di controllo (7)Numero con cifra di controllo761337611234567897Allegato 29 9 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 1 dell’O dell’UFSP del 13 mar. 2020 (RU 2020 1111). Aggiornato dal n. I cpv. 1 dell’O dell’UFSP del 16 mar. 2021, in vigore dal 15 apr. 2021 (RU 2021 164).(art. 2)Condizioni tecniche e organizzative di certificazione per le comunità e le comunità di riferimento10 10 Il testo non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna, o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch.Allegato 311 11 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DFI del 24 giu. 2019 (RU 2019 2075). Aggiornato dalla correzione del 26 nov. 2019 (RU 2019 3791) e dal n. I cpv. 1 dell’O dell’UFSP del 16 mar. 2021, in vigore dal 15 apr. 2021 (RU 2021 164).(art. 3)Metadati per lo scambio di dati medici12 12 Il testo non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch. Il testo non è tradotto nelle lingue ufficiali.Allegato 4 (art. 4)Formati di scambio13 13 Il testo non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch.Allegato 514 14 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O dell’UFSP del 16 mar. 2021, in vigore dal 15 apr. 2021 (RU 2021 164),(art. 5)Profili d’integrazione15 15 I profili d’integrazione menzionati possono essere consultati gratuitamente presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna, www.ehealth.admin.ch o l’IHE Suisse, Oberstrasse 222, 9014 San Gallo, www.ihe-suisse.ch. Il testo degli adeguamenti nazionali dei profili d’integrazione non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch. Il testo non è tradotto nelle lingue ufficiali.1 Profili d’integrazione IHE16 16 Integrating the Healthcare Enterprise Profili d’integrazioneDocumento tecnicoTransazioniAdeguamenti nazionaliATNAIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2a (ITI TF-2a), Revision 15.0, July 24, 2018Authenticate Node [ITI‑19]Record Audit Event [ITI‑20]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4CTIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2a (ITI TF-2a), Revision 15.0, July 24, 2018Maintain Time [ITI-1]NoHPDIHE IT Infrastructure Technical Framework, Supplement Healthcare Provider Directory (HPD), Revision 1.7, July 24, 2018Provider Information Query [ITI-58]Provider Information Feed [ITI-59]Provider Information Delta Download (CH:PIDD)Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4PDQv3IHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Patient Demographics Query HL7 V3 [ITI-47]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4PIXv3IHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Patient Identity Feed HL7 V3 [ITI-44]PIXV3 Query [ITI-45]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4RMUIHE IT Infrastructure Technical Framework, Supplement Restricted Metadata Update, Revision 1.0, May 23, 2018Restricted Update Document Set [ITI‑92]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4SVSIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Retrieve Value Set [ITI‑48]NoXCAIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Cross Gateway Query [ITI-38]Cross Gateway Retrieve [ITI-39]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4XCA-IIHE Radiology Technical Framework, Volume 3 (RAD-TF-3), Revision 17.0, July 27, 2018Cross Gateway Retrieve Image Document Set [RAD-75]NoXCPDIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Cross Gateway Patient Discovery [ITI-55]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4XDMIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Distribute Document Set on Media [ITI-32]NoXDSIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2a (ITI TF-2a), Revision 15.0, July 24, 2018Registry Stored Query [ITI-18]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4IHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Provide and Register Document Set-b [ITI-41]Register Document Set-b [ITI-42]Retrieve Document Set [ITI-43]Patient Identity Feed HL7v3 [ITI-44]XDS-I.bIHE Radiology Technical Framework, Volume 3 (RAD-TF-3), Revision 17.0, July 27, 2018Provide & Register Imaging Document Set – MTOM/XOP [RAD-68]Retrieve Imaging Document Set [RAD-69]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4XDS Metadata UpdateIHE IT Infrastructure Technical Framework, Supplement XDS Metadata Update, Revision 1.10, July 24, 2018Update Document Set [ITI-57]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 4XUAIHE IT Infrastructure Technical Framework, Volume 2b (ITI TF-2b), Revision 15.0, July 24, 2018Authenticate UserGet X-User AssertionProvide X-User Assertion [ITI-40]Allegato 5 complemento 1 OCIP-DFI, edizione 42 Profili d’integrazione nazionali Profili d’integrazioneDocumento tecnicoTransazioniCH:ADRAllegato 5 complemento 2.1 OCIP-DFI, profilo d’integrazione Authorization Decision Request (CH:ADR), edizione 4Authorization Decision Request (CH:ADR)CH:ATCAllegato 5 complemento 2.2 OCIP-DFI, profilo d’integrazione Audit Trail Consumption (CH:ATC), edizione 3Retrieve ATNA Audit Event [ITI‑81]IHE IT Infrastructure Technical Framework, Supplement Internet User Authorization (IUA), August 31, 2015Incorporate Authorization Token [ITI-72]CH:CPIAllegato 5 complemento 2.3 OCIP-DFI, profilo d’integrazione Community Portal Index (CH:CPI), edizione 4Community Information Query (CH:CIQ)Community Information Delta Download (CH:CIDD)CH:PPQAllegato 5 complemento 2.1 OCIP-DFI, profilo d’integrazione Privacy Policy Query (CH:PPQ), edizione 4Privacy Policy Feed (CH:PPQ-1)Privacy Policy Retrieve (CH:PPQ-2)Allegato 617 17 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).(art. 6)Valutazione e ricerca 1 Disposizioni generali 1.1 I metadati devono essere utilizzati secondo l’allegato 3 per:a.tipo di organizzazione della struttura sanitaria (n. 2.3);b.classe di documenti (n. 2.5);c.tipo di documenti (n. 2.6);d.ruolo dell’autore (n. 2.1).1.2 Sono applicate le classi di età quinquennali (0-4; 5-9; 10-14 … 95-99; 100+ anni).2 Dati che devono essere raccolti dalle comunità 2.1 Numero dei documenti messi a disposizione attraverso la cartella informatizzata del paziente, suddivisi per:a.tipo di organizzazione della struttura sanitaria;b.classe di documenti;c.tipo di documenti;d.ruolo dell’autore.2.2 Numero dei documenti registrati in un formato standardizzato di scambio secondo l’allegato 4, suddivisi per tipo di struttura sanitaria.2.3 Numero di documenti per grado di riservatezza secondo l’articolo 1 OCIP, suddivisi per:a.tipo di organizzazione della struttura sanitaria;b.classe di documenti;c.tipo di documenti;d.ruolo dell’autore.2.4 Numero delle consultazioni di documenti messi a disposizione, suddivise per:a.numero di accessi in situazioni di emergenza medica;b.tipo di organizzazione della struttura sanitaria che accede ai documenti;c.ruolo dell’autore.3 Dati supplementari che devono essere raccolti dalle comunità di riferimento 3.1 Numero delle persone che dispongono di una cartella informatizzata del paziente, suddivise per:a. Cantone;b. sesso in combinazione con la classe di età.3.2 Numero di revoche dei consensi per la tenuta di una cartella informatizzata del paziente, suddivise per:a.Cantone;b.sesso in combinazione con la classe di età.3.3 Numero degli adeguamenti ai diritti d’accesso, suddivisi per sesso in combinazione con la classe di età del paziente, effettuati per: a.stabilire il grado di riservatezza da attribuire ai nuovi dati medici registrati secondo l’articolo 4 lettera a OCIP;b.negare ai singoli professionisti della salute l’accesso alla sua cartella informatizzata secondo l’articolo 4 lettera b OCIP;c.essere informati sull’adesione di professionisti della salute ai gruppi secondo l’articolo 4 lettera c OCIP;d.fissare la scadenza dei diritti d’accesso secondo l’articolo 4 lettera d OCIP;e.estendere il diritto d’accesso in caso di situazioni di emergenza medica al grado di riservatezza «limitatamente accessibile» secondo l’articolo 4 lettera e OCIP; f.negare l’accesso in caso di situazioni di emergenza medica secondo l’articolo 4 lettera e OCIP;g.autorizzare un professionista della salute della sua comunità di riferimento a trasferire i diritti d’accesso ad esso accordati secondo l’articolo 4 lettera g OCIP ad altri professionisti della salute o gruppi di professionisti della salute.3.4 Numero di pazienti che non hanno effettuato adeguamenti ai diritti d’accesso, suddivisi per sesso in combinazione con la classe di età.3.5 Numero dei professionisti della salute e gruppi di professionisti della salute con diritti d’accesso per cartella informatizzata del paziente. 3.6 Numero delle persone che hanno nominato un rappresentante secondo l’articolo 4 lettera f OCIP, suddivise per sesso in combinazione con la classe di età.Allegato 718 18 Aggiornato dal n. II cpv. 1 dell’O del DFI del 24 giu. 2019, in vigore dal 15 lug. 2019 (RU 2019 2075).(art. 7)Requisiti minimi in materia di qualifica del personale degli organismi di certificazione 1 Certificazione delle comunità e comunità di riferimento o dei portali di accesso 1.1 L’organismo di certificazione deve provare che dispone di persone dotate di:1.1.1conoscenze in materia di informatica medica: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore dell’informatica medica oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nell’informatica medica, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;1.1.2conoscenze del diritto in materia di protezione dei dati: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore della protezione dei dati oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nel diritto sulla protezione dei dati, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;1.1.3 conoscenze in materia di sicurezza informatica: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore della sicurezza informatica oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nella sicurezza informatica, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;1.1.4formazione come certificatore secondo la norma ISO/IEC 17021:201519;1.1.5formazione come certificatore secondo la norma ISO/IEC 27006:201520.1.2 L’organismo di certificazione deve provare di disporre di personale qualificato per i singoli settori. La perizia da parte di un gruppo interdisciplinare è autorizzata. 19 La norma menzionata può essere richiesta previo pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione, Sulzerallee 70, 8400 Winterthur, www.snv.ch o consultata gratuitamente presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna.20 La norma menzionata può essere richiesta previo pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione, Sulzerallee 70, 8400 Winterthur, www.snv.ch o consultata gratuitamente presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna.2 Certificazione degli emittenti di strumenti d’identificazione 2.1 L’organismo di certificazione deve provare di disporre, per i singoli settori, di persone dotate di:2.1.1conoscenze in materia di identificazione e autenticazione: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore dell’identificazione e autenticazione oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nell’identificazione e autenticazione, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;2.1.2conoscenze del diritto in materia di protezione dei dati: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore della protezione dei dati oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nel diritto sulla protezione dei dati, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;2.1.3conoscenze in materia di sicurezza informatica: dev’essere comprovata un’esperienza pratica di almeno due anni nel settore della sicurezza informatica oppure una formazione completa di almeno un anno, con approfondimento nella sicurezza informatica, presso una scuola universitaria o una scuola universitaria professionale;2.1.4formazione come certificatore secondo la norma ISO/IEC 17021:201521;2.1.5formazione come certificatore secondo la norma ISO/IEC 27006:201522.2.2 L’organismo di certificazione deve provare di disporre di personale qualificato per i singoli settori. La perizia da parte di un gruppo interdisciplinare è autorizzata.21 La norma menzionata può essere richiesta previo pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione, Sulzerallee 70, 8400 Winterthur, www.snv.ch o consultata gratuitamente presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna.22 La norma menzionata può essere richiesta previo pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione, Sulzerallee 70, 8400 Winterthur, www.snv.ch o consultata gratuitamente presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna.Allegato 823 23 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DFI del 24 giu. 2019 (RU 2019 2075). Aggiornato dal n. I cpv. 1 dell’O dell’UFSP del 16 mar. 2021, in vigore dal 15 apr. 2021 (RU 2021 164).(art. 8)Requisiti di certificazione tecnici e organizzativi per emittenti di strumenti d'identificazione24 24 Il testo non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch. Il testo non è tradotto nelle lingue ufficiali.Allegato 925 25 Introdotto dal n. II cpv. 3 dell’O del DFI del 24 giu. 2019 (RU 2019 2075). Nuovo testo giusta il n. I cpv. 1 dell’O dell’UFSP del 13 mar. 2020, in vigore dal 15 apr. 2020 (RU 2020 1111).(art. 8a)Metadati per il servizio di ricerca di dati delle strutture sanitarie e dei professionisti della salute26 26 Il testo non è pubblicato nella RU. Può essere ottenuto presso l’UFSP, Schwarzenburgstrasse 157, 3003 Berna, o consultato sul sito Internet www.ehealth.admin.ch. Il testo non è tradotto nelle lingue ufficiali.
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672.931.41 Ordinanza sulla convenzione di doppia imposizione tra la Svizzera e la Danimarca(Imposta sul reddito e sulla sostanza)del 18 dicembre 1974 (Stato 1° gennaio 2022)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 35 capoverso 1 della legge federale del 18 giugno 20211 concernente l’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale,2ordina:1 RS 672.22 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).1 Imposta preventiva svizzera riscossa su dividendi e interessi Art. 1 Sgravio mediante rimborso 1 Lo sgravio delle imposte su dividendi e interessi previsto negli articoli 10 e 11 della convenzione del 23 novembre 19733 tra la Confederazione Svizzera e il Regno di Danimarca intesa ad evitare la doppia imposizione nel campo delle imposte sul reddito e sulla sostanza (convenzione) è concesso dalla Svizzera sotto forma di rimborso dell’imposta preventiva.42 La presente ordinanza non si applica al rimborso dell’imposta preventiva che i residenti di Danimarca possono pretendere in virtù della legislazione federale svizzera.3 RS 0.672.931.414 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).Art. 2 Domanda 1 L’avente diritto residente in Danimarca deve chiedere il rimborso dell’imposta preventiva utilizzando il modulo previsto a questo scopo. Il diritto al rimborso dell’imposta preventiva si estingue se la domanda non è presentata all’Amministrazione federale delle contribuzioni nei tre anni successivi alla fine dell’anno civile in cui è venuta a scadere la prestazione imponibile.52 Il richiedente deve inoltrare la domanda in due copie al Ministero danese delle finanze (Skattedepartementet) o all’autorità da questo designata.63 Ove parecchi diritti al rimborso sorgano durante il medesimo anno civile, essi devono essere esercitati in una sola domanda. Possono essere riuniti in un’unica domanda i diritti sorti in un triennio.4 Se la domanda è fondata, l’autorità che l’ha ricevuta e il Ministero danese delle finanze (Skattedepartementet) rilasciano l’attestazione prevista sul modulo. Il Ministero danese delle finanze (Skattedepartementet) invia la seconda copia della domanda all’Amministrazione federale delle contribuzioni.5 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).6 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).Art. 3 Esame e decisione 1 L’Amministrazione federale delle contribuzioni verifica la fondatezza e l’esattezza della domanda. Essa si rivolge direttamente al richiedente per ottenere le informazioni e le prove completive che le occorrono.2 Se respinge la domanda, in tutto o in parte, l’Amministrazione federale delle contribuzioni lo comunica al richiedente.73 Se non è d’accordo in merito a quanto comunicato dall’Amministrazione federale delle contribuzioni e la controversia non può essere composta in altro modo, il richiedente può chiedere una decisione dell’Amministrazione federale delle contribuzioni.84 Il ricorso contro la decisione dell’Amministrazione federale delle contribuzioni è retto dalle disposizioni generali concernenti l’organizzazione giudiziaria.97 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).8 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).9 Nuovo testo giusta il n. II 52 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).Art. 410 Prescrizioni formali L’Amministrazione federale delle contribuzioni accetta la corrispondenza dei richiedenti residenti in Danimarca se fatta in una delle lingue nazionali svizzere (tedesco, francese, italiano, romancio) oppure in inglese.10 Nuovo testo giusta il n. II 52 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).2 Imposta alla fonte danese riscossa sui dividendi Art. 5 Domande e esame 1 I residenti della Svizzera possono chiedere il rimborso dell’imposta danese riscossa sui dividenti utilizzando il modulo previsto a questo scopo.112 Il richiedente deve consegnare all’autorità fiscale cantonale competente, la domanda in tre copie nel triennio successivo alla scadenza dell’anno civile in cui sono maturati i dividendi. Per ciascun debitore deve essere usato un modulo a parte.3 L’autorità fiscale cantonale esamina se sono adempiute le condizioni richieste per il rimborso dell’imposta danese. Se la domanda è fondata, l’autorità fiscale lo attesta sulla seconda e terza copia che trasmette all’Amministrazione federale delle contribuzioni. La prima copia rimane nell’incarto dell’autorità fiscale cantonale e serve a garantire la riscossione delle imposte svizzere sui redditi menzionati nella domanda.4 L’Amministrazione federale delle contribuzioni vidima la seconda copia della domanda e l’invia al Ministero danese delle finanze (Kildeskattedirektoratet).11 Nuovo testo giusta il n. II 7 dell’O del 10 nov. 2021 concernente l’adeguamento del diritto federale nell’ambito dell’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 704).3 Disposizioni finali Art. 6 Abrogazione 1 Il decreto del Consiglio federale del 20 settembre 195712 concernente l’esecuzione della convenzione tra la Confederazione Svizzera e il Regno di Danimarca intesa ad evitare i casi di doppia imposizione in materia di imposte sul reddito e sulla sostanza è abrogato.2 Le disposizioni di detto decreto s’applicano per l’ultima volta:a. al rimborso dell’imposta preventiva svizzera riscossa su dividendi e interessi maturati prima del 1° gennaio 1974;b. alle domande di sgravio dell’imposta danese riscossa su i dividendi maturati prima del 1° gennaio 1974.12 [RU 1957 802, 1970 254] Art. 7 Entrata in vigore 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1975.2 Essa è applicabile alle imposte svizzere e danesi riscosse mediante trattenuta alla fonte su interessi e dividendi maturati dopo il 31 dicembre 1973.
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412.101.221.82 Ordinanza della SEFRI1 sulla formazione professionale di base Fotografa/Fotografo con attestato federale di capacità (AFC)del 31 luglio 2012 (Stato 1° gennaio 2013)1 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2013.90602Fotografa AFC/Fotografo AFCFotografin EFZ/Fotograf EFZPhotographe CFCLa Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI),visto l’articolo 19 della legge del 13 dicembre 20022 sulla formazione professionale (LFPr); visto l’articolo 12 dell’ordinanza del 19 novembre 20033 sulla formazione professionale (OFPr),ordina:2 RS 412.103 RS 412.101Sezione 1: Oggetto e durata Art. 1 Profilo professionale I fotografi di livello AFC svolgono, in particolare, le seguenti attività e si contraddistinguono per i seguenti comportamenti:a.realizzano fotografie digitali o analogiche di oggetti, persone, avvenimenti e luoghi;b.svolgono lavori amministrativi;c.adottano misure per pubblicizzare e far conoscere la loro attività, conoscono e applicano le basi legali relative alla loro professione;d.lavorano da soli o in team, in collaborazione con agenzie di comunicazione, studi grafici, case editrici o gallerie;e.dimostrano uno spiccato interesse per i moderni mezzi di comunicazione e le corrispondenti tecniche di elaborazione utilizzati nell’ambito della loro attività;f.si caratterizzano per il loro orientamento alla clientela, la flessibilità, il modo di lavorare autonomo e responsabile e una modalità di pensiero e di azione ecologica;g.rispettano le prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro, di protezione della salute e dell’ambiente.Art. 2 Durata e inizio 1 La formazione professionale di base dura quattro anni.2 L’inizio della formazione professionale di base segue il calendario scolastico della relativa scuola professionale.Sezione 2: Obiettivi ed esigenze Art. 3 Contenuti formativi 1 Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono espressi sotto forma di competenze operative all’articolo 4.2 Le competenze operative comprendono competenze professionali, metodologiche, sociali e personali.3 Allo sviluppo delle competenze operative partecipano in stretta collaborazione tutti i luoghi di formazione coordinando i loro apporti.Art. 4 Competenze operative La formazione prevede, nei seguenti campi di competenze operative, le competenze operative qui elencate:a.Padronanza delle tecniche fotografiche:1.usare la macchina fotografica,2.individuare le fonti di luce,3.misurare la luce,4.scegliere il supporto fotografico,5.utilizzare gli accessori.b.Preparazione della fotografia:1.analizzare la richiesta del cliente,2.elaborare il progetto,3.pianificare il lavoro,4.eseguire test,5.effettuare sopralluoghi,6.formare un team,7.realizzare un casting.c.Realizzazione della fotografia:1.trovare un’estetica dell’immagine,2.preparare la fotografia,3.gestire la luce,4.improvvisare soluzioni,5.effettuare lo scatto.d.Postproduzione:1.selezionare le immagini,2.effettuare il trattamento delle immagini,3.salvare le immagini,4.digitalizzare le immagini,5.editare le immagini,6.archiviare le immagini,7.presentare e consegnare il lavoro.e.Disbrigo delle pratiche amministrative:1.definire una tariffa per la prestazione,2.effettuare un preventivo,3.fatturare e tenere la contabilità,4.applicare i diritti d’immagine e rispettare i diritti morali.f.Conoscenza del mercato:1.costruire una rete di relazioni professionali,2.curare i rapporti con i propri clienti e partner commerciali,3.promuovere il proprio lavoro,4.contattare potenziali clienti,5.diffondere immagini al di fuori di un mandato.g.Arricchimento del capitale intellettuale:1.sviluppare un’etica professionale,2.stimolare la propria curiosità,3.perfezionare le proprie conoscenze tecniche.h.Gestione del capitale materiale:1.incontrare i fornitori,2.conoscere e scegliere il materiale fotografico,3.gestire il materiale e riordinare lo studio.Sezione 3: Sicurezza sul lavoro, protezione della salute e dell’ambiente Art. 5 1 All’inizio e durante la formazione, gli operatori forniscono e spiegano alle persone in formazione le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente.2 Dette prescrizioni e raccomandazioni vengono fornite in tutti i luoghi di formazione e considerate ai fini delle procedure di qualificazione.Sezione 4: Parti svolte dai luoghi di formazione e lingua d’insegnamento Art. 6 Parti svolte dai luoghi di formazione 1 La formazione professionale pratica si svolge in media su 3,5 giorni alla settimana per tutta la durata della formazione professionale di base.2 L’insegnamento scolastico obbligatorio comprende 2160 lezioni. Di queste, 240 sono dedicate all’insegnamento dello sport.3 I corsi interaziendali hanno una durata complessiva minima di 15 e massima di 18 giornate di otto ore. Nell’ultimo semestre della formazione professionale di base non si svolgono corsi interaziendali.Art. 7 Lingua d’insegnamento 1 La lingua d’insegnamento è di norma la lingua nazionale del luogo in cui si trova la scuola professionale.2 È raccomandato l’insegnamento bilingue nella lingua nazionale locale e in un’altra lingua nazionale o in inglese.3 I Cantoni possono autorizzare altre lingue d’insegnamento.Sezione 5: Piano di formazione e cultura generale Art. 8 Piano di formazione 1 Al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza è disponibile un piano di formazione redatto dalla competente organizzazione del mondo del lavoro e approvato dalla SEFRI.2 Il piano di formazione specifica le competenze operative di cui all’articolo 4 come segue:a.spiega la loro rilevanza per la formazione professionale di base;b.definisce il tipo di comportamento atteso in determinate situazioni operative sul posto di lavoro;c.precisa le competenze operative mediante obiettivi di valutazione concreti;d.rapporta coerentemente le competenze operative alle procedure di qualificazione, di cui precisa le modalità.3 Il piano di formazione stabilisce inoltre:a.la struttura curricolare della formazione professionale di base;b.l’organizzazione dei corsi interaziendali e la loro ripartizione sulla durata della formazione professionale di base;c.le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente.4 Al piano di formazione è allegato l’elenco della documentazione concernente l’attuazione della formazione professionale di base con indicazione di titolo, data e centro di distribuzione.Art. 9 Cultura generale Per gli insegnamenti di cultura generale fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 20064 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.4 RS 412.101.241Sezione 6: Requisiti per gli operatori della formazione di base organizzata dall’azienda Art. 10 Requisiti professionali minimi richiesti ai formatori I requisiti professionali minimi ai sensi dell’articolo 44 capoverso 1 lettere a e b OFPr sono soddisfatti se il formatore possiede una delle seguenti qualifiche:a.attestato federale di capacità di fotografa AFC/fotografo AFC con almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento;b.attestato federale di capacità di fotografo qualificato con almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento;c.attestato federale di capacità di una professione affine con le necessarie conoscenze professionali nel campo di attività del fotografo AFC e almeno tre anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento;d.titolo della formazione professionale superiore in ambito pertinente;e.diploma di una scuola universitaria professionale in ambito pertinente e almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento.Art. 11 Numero massimo di persone in formazione 1 Una persona in formazione può svolgere il tirocinio in un’azienda se:a.vi opera al 100 per cento un formatore adeguatamente qualificato; oppureb.vi operano due formatori adeguatamente qualificati, ciascuno almeno al 60 per cento.2 Quando una persona arriva all’ultimo anno della formazione professionale di base, un’altra persona in formazione può iniziare il tirocinio.3 Per ogni altro specialista occupato al 100 per cento o per ogni due specialisti in più occupati ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione in più.4 È considerato specialista il titolare di un attestato federale di capacità nel campo della persona in formazione o chi dispone di una qualifica equivalente.5 In casi particolari l’autorità cantonale può autorizzare il superamento del numero massimo di persone in formazione nelle aziende di tirocinio che da più anni svolgono la loro funzione di formazione con un successo superiore alla media.Sezione 7: Documentazione dell’apprendimento e delle prestazioni Art. 12 Formazione in azienda 1 La persona in formazione tiene una documentazione dell’apprendimento in cui annota regolarmente i principali lavori eseguiti, le capacità acquisite e le esperienze fatte in azienda.2 Il formatore controlla e firma tale documentazione una volta al trimestre. La discute con la persona in formazione almeno una volta al trimestre.3 Alla fine di ogni semestre, il formatore rileva in un rapporto il livello raggiunto dalla persona in formazione.Art. 13 Formazione scolastica e formazione di base organizzata dalla scuola Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre.Art. 14 Formazione nei corsi interaziendali 1 Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le prestazioni delle persone in formazione mediante controlli delle competenze secondo le disposizioni del piano di formazione.2 I controlli delle competenze vengono espressi in note e confluiscono nel calcolo della nota dei luoghi di formazione di cui all’articolo 18 capoverso 3.Sezione 8: Procedure di qualificazione Art. 15 Ammissione È ammesso alle procedure di qualificazione chi ha assolto la formazione professionale di base:a.secondo le disposizioni della presente ordinanza;b.in un istituto di formazione autorizzato dal Cantone; oc.al di fuori di un ciclo di formazione regolamentato, se:1.ha maturato l’esperienza professionale di cui all’articolo 32 OFPr;2.di tale esperienza professionale ha svolto almeno tre anni nel campo del fotografo AFC;3.rende verosimile il possesso dei requisiti per l’esame finale (art. 17).Art. 16 Oggetto Nelle procedure di qualificazione si deve dimostrare di aver acquisito le competenze operative di cui all’articolo 4.Art. 17 Durata e svolgimento della procedura di qualificazione con esame finale 1 Nella procedura di qualificazione con esame finale vengono esaminati i campi di qualificazione sotto elencati nel modo seguente:a.«lavoro pratico», sotto forma di lavoro pratico prestabilito della durata di 24 ore. L’esame ha luogo verso la fine della formazione professionale di base. La persona in formazione deve dimostrare di essere in grado di svolgere le attività richieste in modo professionalmente corretto e adeguato alle necessità e alla situazione. È ammessa come ausilio la consultazione della documentazione dell’apprendimento e dei corsi interaziendali;b.«conoscenze professionali», della durata di quattro ore. L’esame scritto ha luogo verso la fine della formazione professionale di base.c.«cultura generale». Per questo campo di qualificazione fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 20065 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.2 Per ogni campo di qualificazione la valutazione è effettuata da almeno due periti d’esame.5 RS 412.101.241Art. 18 Superamento dell’esame finale, calcolo e ponderazione delle note 1 La procedura di qualificazione con esame finale è superata se:a.per il campo di qualificazione «lavoro pratico» viene attribuito il 4 o una nota superiore; e b.la nota complessiva raggiunge o supera il 4.2 La nota complessiva è data dalla media, arrotondata a un decimale, delle note ponderate dei singoli campi di qualificazione dell’esame finale e della nota ponderata dei luoghi di formazione. Vale la seguente ponderazione:a.lavoro pratico: 50 per cento;b.conoscenze professionali: 15 per cento;c.cultura generale: 20 per cento;d.nota dei luoghi di formazione: 15 per cento.3 Per nota dei luoghi di formazione si intende la media arrotondata a un decimale delle note relative a:a.insegnamento professionale;b.corsi interaziendali.4 Per nota relativa all’insegnamento professionale si intende la media, arrotondata al punto o al mezzo punto, di tutte le note semestrali relative all’insegnamento professionale.5 Per nota relativa ai corsi interaziendali si intende la media arrotondata al punto o al mezzo punto delle note conseguite nei controlli delle competenze.Art. 19 Ripetizioni 1 La ripetizione della procedura di qualificazione è disciplinata dall’articolo 33 OFPr. Qualora debba essere ripetuto un campo di qualificazione, esso va ripetuto interamente.2 Qualora si ripeta l’esame finale senza frequentare nuovamente la scuola professionale, resta valida la nota dei luoghi di formazione conseguita in precedenza. Se si ripetono almeno due semestri di insegnamento professionale, per il calcolo della nota dei luoghi di formazione fanno stato solo le nuove note.3 Qualora si ripeta l’esame finale senza frequentare nuovamente i corsi interaziendali, resta valida la nota conseguita in precedenza. Se si ripetono gli ultimi due corsi interaziendali valutati, per il calcolo della nota dei luoghi di formazione fanno stato solo le nuove note.Art. 20 Caso particolare 1 Per le persone che hanno assolto la formazione al di fuori di un ciclo di formazione regolamentato e che hanno sostenuto l’esame finale secondo la presente ordinanza, viene meno la nota dei luoghi di formazione.2 Per il calcolo della nota complessiva valgono le note sotto elencate con la seguente ponderazione:a.lavoro pratico: 50 per cento;b.conoscenze professionali: 30 per cento;c.cultura generale: 20 per cento.Sezione 9: Attestazioni e titolo Art. 21 1 Chi ha superato una procedura di qualificazione consegue l’attestato federale di capacità (AFC).2 L’attestato federale di capacità conferisce al titolare il diritto di avvalersi del titolo legalmente protetto di «fotografa AFC»/«fotografo AFC».3 Se l’attestato federale di capacità è stato conseguito mediante procedura di qualificazione con esame finale, nel certificato delle note sono riportate:a.la nota complessiva;b.le note di ogni campo di qualificazione dell’esame finale e, fatto salvo l’articolo 20 capoverso 1, la nota dei luoghi di formazione.Sezione 10: Commissione per lo sviluppo professionale e la qualità per fotografi AFC Art. 22 1 La Commissione per lo sviluppo professionale e la qualità per fotografi AFC ha la seguente composizione:a.da 5 a 7 rappresentanti dell’associazione Union Suisse des Photographes Professionnels (USPP);b.due rappresentanti dei docenti di materie professionali;c.almeno un rappresentante, rispettivamente, della Confederazione e dei Cantoni.2 Le regioni linguistiche devono essere adeguatamente rappresentate.3 La Commissione si autocostituisce.4 La Commissione ha i seguenti compiti:a.adegua costantemente, ma almeno ogni cinque anni, il piano di formazione di cui all’articolo 8 agli sviluppi economici, tecnologici, ecologici e didattici. A tal fine tiene conto di eventuali nuovi aspetti organizzativi della formazione professionale di base. Gli adeguamenti devono essere approvati dai rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni e convalidati dalla SEFRI;b.richiede alla SEFRI modifiche della presente ordinanza, qualora gli sviluppi osservati interessino disposizioni della stessa, segnatamente le competenze operative di cui all’articolo 4.Sezione 11: Disposizioni finali Art. 23 Diritto previgente: abrogazione Sono abrogati:a.il regolamento del 16 agosto 19776 concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio per fotografi;b.il programma-tipo d’insegnamento del 16 agosto 19777 per le classi professionali dei fotografi.6 FF 1977 III 5487 FF 1977 III 548Art. 24 Disposizioni transitorie 1 Le persone che hanno iniziato la formazione di fotografo prima del 1° gennaio 2013 la portano a termine in base al diritto anteriore.2 Chi ripete l’esame finale di tirocinio per fotografo entro il 31 dicembre 2018 viene valutato, su richiesta, in base al diritto anteriore.Art. 25 Entrata in vigore 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.2 Le disposizioni concernenti le procedure di qualificazione, le attestazioni e il titolo (art. 15–21) entrano in vigore il 1° gennaio 2017.
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822.14 Legge federalesull’informazione e la consultazionedei lavoratori nelle imprese(Legge sulla partecipazione)del 17 dicembre 1993 (Stato 1° gennaio 2011)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visto l’articolo 34ter capoverso 1 lettera b della Costituzione federale1;visto il messaggio del Consiglio federale del 24 febbraio 19932,decreta:1 [CS 1 3]2 FF 1993 I 609Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione La presente legge si applica a tutte le imprese private che, in Svizzera, occupano abitualmente lavoratori.Art. 2 Deroghe Sono ammissibili deroghe alla presente legge, se favorevoli ai lavoratori. Deroghe sfavorevoli ai lavoratori sono ammesse soltanto mediante contratto collettivo di lavoro; sono comunque escluse riguardo agli articoli 3, 6, 9, 10, 12 e 14 capoverso 2 lettera b.Art. 3 Diritto di essere rappresentati Nelle imprese che occupano almeno cinquanta lavoratori, questi possono designare, tra di loro, uno o più organi che li rappresentino.Art. 4 Partecipazione nelle imprese in cui non vi è una rappresentanza dei lavoratori Nelle imprese o parti d’impresa nelle quali non vi è una rappresentanza dei lavoratori, questi hanno la facoltà di esercitare direttamente il diritto all’informazione e il diritto alla partecipazione previsti dagli articoli 9 e 10.Sezione 2: Rappresentanza dei lavoratori Art. 5 Prima elezione 1 Se un quinto dei lavoratori ne fa richiesta, si stabilisce, mediante voto segreto, se la maggioranza dei votanti auspica la formazione di un organo che rappresenti i lavoratori. Nelle imprese con più di 500 lavoratori, è sufficiente che la votazione sia richiesta da cento lavoratori.2 L’elezione è organizzata se la maggioranza dei votanti si pronuncia in favore della formazione di una simile rappresentanza.3 Il datore di lavoro e i lavoratori organizzano in comune la votazione e l’elezione.Art. 6 Principi dell’elezione I rappresentanti dei lavoratori sono designati da un’elezione generale e libera. Essa si svolge a voto segreto, se un quinto dei lavoratori che vi partecipano ne fa richiesta.Art. 7 Numero dei rappresentanti 1 Il datore di lavoro e i lavoratori determinano congiuntamente il numero dei componenti della rappresentanza dei lavoratori. La dimensione e la struttura dell’impresa devono essere adeguatamente tenute in considerazione.2 La rappresentanza dei lavoratori è composta di tre membri almeno.Art. 8 Mandato La rappresentanza dei lavoratori difende, nei confronti del datore di lavoro, gli interessi comuni dei lavoratori. Essa li informa regolarmente sulla sua attività.Sezione 3: Diritti di partecipazione Art. 9 Diritto all’informazione 1 La rappresentanza dei lavoratori ha diritto di essere informata in tempo utile e in modo completo su tutti gli affari la cui conoscenza le è necessaria per svolgere adeguatamente i suoi compiti.2 Il datore di lavoro è tenuto ad informare, almeno una volta all’anno, la rappresentanza dei lavoratori sulle conseguenze, per l’impiego e per i lavoratori stessi, del corso degli affari.Art. 10 Speciali diritti di partecipazione La rappresentanza dei lavoratori, giusta la pertinente normativa, ha diritti di partecipazione negli ambiti seguenti:a.3 sicurezza durante il lavoro ai sensi dell’articolo 82 della legge del 20 marzo 19814 sull’assicurazione contro gli infortuni e protezione del lavoratore ai sensi dell’articolo 48 della legge del 13 marzo 19645 sul lavoro;b. trasferimento dell’impresa ai sensi degli articoli 333 e 333a del Codice delle obbligazioni6;c. licenziamenti collettivi ai sensi degli articoli 335d–335g del Codice delle obbligazioni;d.7 affiliazione a un’istituzione della previdenza professionale e scioglimento di un contratto d’affiliazione.3 Nuovo testo giusta l’art. 64 della LF del 13 mar. 1964 nel testo della LF del 20 mar. 1998, in vigore dal 1° ago. 2000 (RU 2000 1569: FF 1998 978).4 RS 832.205 RS 822.116 RS 2207 Introdotta dall’all. n. 5 della LF del 3 ott. 2003 (1a revisione della LPP), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1677; FF 2000 2341).Sezione 4: Collaborazione Art. 11 Principio 1 Il datore di lavoro e la rappresentanza dei lavoratori collaborano negli affari concernenti l’esercizio dell’impresa, rispettando il principio della buona fede.2 Il datore di lavoro è tenuto ad aiutare la rappresentanza dei lavoratori nell’esercizio della sua attività e a mettere a disposizione i locali, i mezzi materiali e i servizi amministrativi necessari.Art. 12 Tutela dei rappresentanti dei lavoratori 1 Il datore di lavoro non ha il diritto di impedire ai rappresentanti dei lavoratori di esercitare il loro mandato.2 Egli non deve sfavorire i rappresentanti dei lavoratori, né durante né dopo il loro mandato, a motivo dell’esercizio di questa attività. Questa protezione spetta anche ai lavoratori che si presentano candidati all’elezione in una rappresentanza dei lavoratori.Art. 13 Esercizio del mandato durante il tempo di lavoro I rappresentanti dei lavoratori possono esercitare la loro attività durante il tempo di lavoro purché il loro mandato lo esiga e il loro lavoro professionale lo consenta.Art. 14 Obbligo di discrezione 1 I rappresentanti dei lavoratori sono tenuti ad osservare il segreto sugli affari concernenti l’esercizio dell’impresa, di cui sono venuti a conoscenza nel quadro del loro mandato, nei confronti delle persone estranee all’impresa, in quanto ad esse non sia affidata la tutela degli interessi dei lavoratori.2 Il datore di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori sono tenuti ad osservare il segreto nei confronti di chiunque, per quanto riguarda:a. gli affari per i quali ciò sia richiesto espressamente, sulla base di interessi legittimi, dal datore di lavoro o dai rappresentanti dei lavoratori;b. gli affari personali dei lavoratori.3 I lavoratori che non hanno una propria rappresentanza nell’impresa e che, in virtù dell’articolo 4, esercitano direttamente il diritto all’informazione e il diritto d’essere consultati, nonché le persone estranee all’impresa che possono venire informate nell’ambito del capoverso 1 sono tenuti analogamente all’obbligo di discrezione.4 Sono altresì tenuti all’obbligo di discrezione i lavoratori che hanno ottenuto informazioni dalla rappresentanza dei lavoratori, in virtù dell’articolo 8.5 L’obbligo di discrezione sussiste per i rappresentanti dei lavoratori anche dopo la cessazione del mandato.Sezione 5: Contenzioso Art. 15 1 Le controversie derivanti dall’applicazione della presente legge o di un disciplinamento contrattuale in materia di partecipazione sottostanno alla giurisdizione delle autorità competenti per statuire sulle controversie derivanti da rapporti di lavoro, fatta salva la competenza accordata ad organi contrattuali di conciliazione e d’arbitrato.2 Sono legittimati ad agire i datori di lavoro, i lavoratori interessati e le loro associazioni. In quest’ultimo caso, è ammissibile unicamente l’azione di accertamento.3 ...88 Nuovo testo giusta l'all. 1 n. II 27 del codice di procedura civile del 19 dic. 2008, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 1739; FF 2006 6593).Sezione 6: Disposizioni finali Art. 16 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo.2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 199499 DCF dell’8 apr. 1994
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822.31 Legge federale sul lavoro a domicilio(LLD)del 20 marzo 1981 (Stato 1° gennaio 2009)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visti gli articoli 34ter e 64bis della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 27 febbraio 19802,decreta:1 [CS 1 3; RU 1976 2001]. Vedi ora gli art. 41, 45, 59, 63, 110, 123, 147 e 178 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101).2 FF 1980 II 270Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 1 Oggetto 1 La legge si applica ai datori di lavoro pubblici e privati, che fanno eseguire lavoro a domicilio, e ai lavoratori a domicilio da loro occupati.2 I provvedimenti protettivi validi per i lavoratori a domicilio sono applicabili, per analogia, alle persone e alle organizzazioni che assegnano lavoro a domicilio in rappresentanza del datore di lavoro.3 La legge è applicabile al datore di lavoro all’estero, nella misura in cui occupa lavoratori a domicilio in Svizzera.4 È considerato lavoro a domicilio a tenore della presente legge il lavoro artigianale e industriale eseguito a mano o a macchina contro salario da un lavoratore, solo o con l’aiuto di membri della famiglia, nella sua abitazione o in un altro locale di sua scelta.5 Per l’applicabilità della legge, è determinante il rapporto di occupazione effettivo e non la designazione del contratto.Art. 2 Casi dubbi Nei casi di dubbio sull’applicabilità della legge, l’autorità cantonale decide d’ufficio o a domanda di un interessato. Le autorità federali decidono per le aziende federali.Sezione 2: Obblighi del datore di lavoro e del lavoratore a domicilio Art. 3 Notifica delle condizioni di lavoro All’atto della prima assegnazione di lavoro a domicilio, il datore di lavoro deve notificare al lavoratore e alle persone ed organizzazioni che assegnano lavoro a domicilio in sua rappresentanza le condizioni di lavoro, integralmente e per scritto.Art. 4 Salario, tempo prestabilito, conteggio 1 Il salario per il lavoro a domicilio è determinato secondo le aliquote applicate nell’azienda per un lavoro equivalente. In mancanza di un salario aziendale comparabile, dev’essere applicata l’aliquota di salario usuale per lavori analoghi nel corrispondente ramo economico e nella regione. È tenuto equamente conto delle condizioni di lavoro differenti nell’azienda e al domicilio del lavoratore, come anche dei maggiori o minori costi risultanti dal lavoro a domicilio, per il datore di lavoro e il lavoratore.2 Se il salario è stabilito secondo il lavoro fornito (salario a cottimo), il datore di lavoro deve indicare al lavoratore a domicilio, con l’aliquota di salario, il tempo valutato per l’esecuzione (tempo prestabilito), salvo che questo non possa essere predeterminato a causa del genere di lavoro a domicilio.3 Il datore di lavoro consegna al lavoratore a domicilio un conteggio scritto ed ambo le parti ne conservano un esemplare durante almeno 5 anni.Art. 5 Rimborso delle spese, strumenti di lavoro, materiale, istruzioni 1 Il datore di lavoro deve rimborsare al lavoratore a domicilio le spese necessarie, in particolare quelle per gli strumenti di lavoro, il materiale e il loro trasporto.2 Il datore di lavoro, se mette a disposizione strumenti di lavoro o materiale, non può esigere un’indennità dal lavoratore a domicilio. Sono riservati l’obbligo di restituzione alla fine del rapporto di lavoro e le eventuali pretese di risarcimento del datore di lavoro.3 Il datore di lavoro deve istruire il lavoratore a domicilio sul lavoro da svolgere, nella misura necessaria per la sicurezza del lavoratore e per l’ottenimento di un salario adeguato.Art. 6 Giovani È vietato assegnare a giovani d’età inferiore ai 15 anni lavoro a domicilio da eseguire in modo indipendente.Art. 7 Protezione contro il sovraccarico di lavoro 1 Il datore di lavoro non può assegnare né farsi consegnare lavoro a domicilio in domenica e nei giorni festivi. Gli altri giorni, può assegnarlo o farselo consegnare soltanto durante le ore stabilite dal Consiglio federale. I Cantoni possono concedere deroghe per circostanze speciali.2 Il datore di lavoro deve tener conto del rendimento del lavoratore a domicilio. Deve, in particolare, stabilire il termine impartito per la consegna dell’opera in modo che il lavoratore a domicilio non debba lavorare né più di 8 ore per giorno, né di domenica.Art. 8 Protezione della vita e della salute 1 Gli strumenti di lavoro e i materiali, che il datore di lavoro mette a disposizione del lavoratore a domicilio, devono essere concepiti in modo che, se manipolati correttamente, non possano causare infortuni o danni alla salute.2 I lavoratori a domicilio sono tenuti ad osservare le disposizioni del datore di lavoro per prevenire gli infortuni e i danni alla salute. In particolare, devono utilizzare correttamente i dispositivi di sicurezza, di cui sono muniti gli strumenti di lavoro, e non possono rimuoverli né modificarli senza il permesso del datore di lavoro.Art. 9 Lavori pericolosi Il Consiglio federale stabilisce i lavori che non possono essere eseguiti a domicilio o che lo possono essere soltanto con l’applicazione di particolari misure di sicurezza.Art. 10 Elenco dei lavoratori a domicilio e registrazione Il datore di lavoro deve tenere un elenco dei lavoratori a domicilio che occupa e farsi iscrivere nel registro dei datori di lavoro tenuto dalle autorità d’esecuzione.Art. 11 Obbligo d’informare I datori di lavoro e i lavoratori a domicilio sono tenuti a fornire alle autorità d’esecuzione e di vigilanza le informazioni necessarie all’esecuzione della legge e a permettere loro l’accesso ai locali. Le autorità d’esecuzione e di vigilanza possono procedere a controlli, prelevare campioni, come pure consultare gli elenchi ed altri documenti, in particolare le condizioni di lavoro, le bollette di accompagnamento, i registri delle forniture e i conteggi.Sezione 3: Disposizioni penali3 3 A partire dal 1° gen. 2007 le pene e i termini di prescrizione devono essere adattati giusta la chiave di conversione dell’art. 333 cpv. 2 - 6 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13. dic. 2002 (RU 2006 3459).Art. 12 Infrazioni 1 Chiunque contravviene ad una prescrizione della presente legge o alle sue disposizioni esecutive oppure a una singola decisione notificatagli con la comminatoria della pena prevista nel presente articolo, è punito con la multa.2 In caso di grave infrazione intenzionale può essere pronunciato l’arresto.Art. 13 Diritto applicabile Sono applicabili le disposizioni generali del Codice penale svizzero4 e l’articolo 6 della legge federale del 22 marzo 19745 sul diritto penale amministrativo.4 RS 311.05 RS 313.0Art. 14 Procedimento penale Il procedimento penale spetta ai Cantoni.Sezione 4: Disposizioni esecutive Art. 15 Esecuzione 1 L’esecuzione della legge spetta ai Cantoni. Essi designano le autorità d’esecuzione.2 Le aziende della Confederazione eseguono la legge sotto la vigilanza degli ispettorati federali del lavoro.3 Le autorità d’esecuzione tengono il registro dei datori di lavoro e lo verificano almeno una volta all’anno.4 Esse presentano annualmente all’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro6 (detto qui di seguito: «Ufficio federale») un rapporto sull’esecuzione della legge.6 Oggi: «Segreteria di Stato dell’economia (SECO)» (art. 5 dell’O del 14 giu. 1999 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’economia, RS 172.216.1, RU 2000 187 art. 3).Art. 167 7 Abrogato dal n. 100 dell’all. alla L del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RS 173.32).Art. 17 Alta vigilanza L’Ufficio federale esercita l’alta vigilanza sull’esecuzione della legge.Art. 188 8 Abrogato dal n. II 3 dell’all. alla LF del 20 mar. 2008 (Riordinamento delle commissioni extraparlamentari), con effetto dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5941 5944; FF 2007 6027).Art. 199 Obbligo del segreto Le persone incaricate di eseguire la presente legge o di vigilare sull’esecuzione sono tenute al segreto d’ufficio.9 Nuovo testo giusta il n. II 3 dell’all. alla LF del 20 mar. 2008 (Riordinamento delle commissioni extraparlamentari), in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5941 5944; FF 2007 6027).Sezione 5: Disposizioni finali Art. 2010 Disposizioni esecutive Il Consiglio federale emana le disposizioni esecutive sentiti i Cantoni e le organizzazioni interessate.10 Nuovo testo giusta il n. II 3 dell’all. alla LF del 20 mar. 2008 (Riordinamento delle commissioni extraparlamentari), in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5941 5944; FF 2007 6027).Art. 21 Modificazione e abrogazione 1. (Concerne solo il testo tedesco)2. La legge del 13 marzo 196411 sul lavoro è modificata come segue:Art. 3 lett. f...3. La legge federale del 12 dicembre 194012 sul lavoro a domicilio è abrogata.11 RS 822.11. Le modifiche qui appresso sono inserite nella L menzionata.12 [CS 8 223; RU 1951 1273 art. 14 cpv. 2, 1971 1461 disp. fin. e trans. tit. X art. 6 n. 4. RS 822.11 art. 68] Art. 22 Prescrizioni riservate Sono segnatamente riservate:a. La legislazione federale concernente la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, la protezione dell’ambiente, la radioprotezione, il commercio dei veleni, gli esplosivi, le derrate alimentari e gli oggetti d’uso, come anche le assicurazioni sociali;b. Le prescrizioni di polizia cantonali e comunali.Art. 23 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo.2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.Data dell’entrata in vigore: 1° aprile 19831313 DCF del 20 dic. 1982 (RU 1983 113).
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943.02 Legge federalesul mercato interno(LMI)del 6 ottobre 1995 (Stato 1° gennaio 2021)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visti gli articoli 94 e 951 della Costituzione federale2;3visto il messaggio del Consiglio federale del 23 novembre 19944,decreta:1 I cpv. 1 e 2 secondo per. di questa disp. corrispondono agli art. 31bis cpv. 2 e 33 cpv. 2 della Cost. federale del 29 mag. 1874 [CS 1 3].2 RS 1013 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).4 FF 1995 I 1025 Sezione 1: Scopo e oggetto Art. 1 1 La presente legge garantisce a ogni persona con domicilio o sede in Svizzera l’accesso libero e non discriminato al mercato al fine di esercitare su tutto il territorio della Confederazione un’attività lucrativa.2 Essa ha in particolare lo scopo di:a.facilitare la mobilità professionale e gli scambi economici in Svizzera;b.sostenere gli sforzi dei Cantoni intesi all’armonizzazione delle condizioni di accesso al mercato;c.rafforzare la competitività dell’economia svizzera;d.rafforzare la coesione economica della Svizzera.3 Per attività lucrativa ai sensi della presente legge s’intende ogni attività a scopo di lucro, eccetto quelle che rientrano negli ambiti di sovranità dello Stato.55 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Sezione 2: Principi del libero accesso al mercato Art. 2 Libero accesso al mercato 1 Ognuno ha il diritto di offrire merci, servizi e prestazioni di lavoro su tutto il territorio della Confederazione, se l’esercizio dell’attività lucrativa in questione è autorizzato nel suo Cantone o Comune di domicilio o di sede.2 La Confederazione, i Cantoni e i Comuni, come pure gli altri enti preposti a compiti pubblici, si assicurano che le loro prescrizioni e decisioni in materia di esercizio di attività lucrative salvaguardino i diritti menzionati nel capoverso 1.3 L’offerta di merci, servizi e prestazioni di lavoro è retta dalle prescrizioni del Cantone o del Comune di domicilio o di sede dell’offerente. Una merce la cui immissione in commercio e utilizzazione sia autorizzata nel Cantone dell’offerente può essere immessa in commercio e utilizzata su tutto il territorio della Confederazione.4 Chi esercita legittimamente un’attività lucrativa ha il diritto di stabilirsi in qualsiasi parte del territorio della Confederazione per l’esercizio di tale attività e, fatto salvo l’articolo 3, di esercitare la stessa secondo le prescrizioni del luogo del primo domicilio. Questo principio si applica anche in caso di cessazione dell’attività nel luogo del primo domicilio. La vigilanza sul rispetto delle prescrizioni del primo domicilio incombe alle autorità del luogo di destinazione.65 Nell’applicazione dei principi di cui ai capoversi precedenti le normative cantonali o comunali concernenti l’accesso al mercato sono considerate equivalenti.76 Se, riguardo a una merce, a un servizio o a una prestazione lavorativa, un’autorità esecutiva cantonale competente ha riconosciuto conforme al diritto federale o autorizzato l’accesso al mercato, questa sua decisione vale in tutta la Svizzera. L’autorità federale competente per l’esecuzione uniforme della legge è legittimata al ricorso. Essa può esigere che l’autorità cantonale le comunichi tali decisioni.87 Il trasferimento a privati di attività rientranti in monopoli cantonali o comunali si svolge su concorso e non deve discriminare le persone con domicilio o sede in Svizzera.96 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).7 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).8 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).9 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 310 Restrizioni del libero accesso al mercato 1 Agli offerenti esterni non può essere negato il libero accesso al mercato. Le restrizioni devono rivestire la forma di oneri o condizioni e sono ammissibili soltanto se:a.si applicano nella stessa misura agli offerenti locali;b.sono indispensabili per preservare interessi pubblici preponderanti; ec.sono conformi al principio di proporzionalità.2 Le restrizioni non sono conformi al principio di proporzionalità in particolare se:a.le prescrizioni del luogo d’origine garantiscono già una protezione sufficiente degli interessi pubblici preponderanti;b.i certificati e gli attestati di sicurezza già prodotti dall’offerente al luogo d’origine sono sufficienti;c.il domicilio o la sede costituisce condizione preliminare per l’esercizio di un’attività lucrativa nel luogo di destinazione;d.la pratica acquisita dall’offerente nel luogo d’origine consente di garantire una protezione sufficiente degli interessi pubblici preponderanti.3 Le restrizioni ammissibili secondo il capoverso 1 non devono in alcun caso costituire una barriera dissimulata all’accesso al mercato, volta a favorire interessi economici locali.4 Le decisioni concernenti le restrizioni sono prese con procedura semplice, rapida e gratuita.10 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 4 Riconoscimento di certificati di capacità 1 I certificati di capacità cantonali o riconosciuti dai Cantoni per l’esercizio di un’attività lucrativa sono validi su tutto il territorio della Confederazione, a condizione che non siano oggetto di restrizioni secondo l’articolo 3.2 ...113 Se il certificato di capacità adempie solo in parte le condizioni richieste nel luogo di destinazione, l’interessato può provare di aver acquisito le conoscenze necessarie nel quadro di una formazione o di un periodo di pratica svolti altrove.3bis Il riconoscimento di certificati di capacità per attività lucrative che rientrano nel campo di applicazione dell’Accordo del 21 giugno 199912 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone è operato conformemente a tale Accordo.134 Se i Cantoni prevedono il riconoscimento reciproco di certificati di capacità in un accordo intercantonale, le disposizioni di quest’ultimo sono poziori alla presente legge.11 Abrogato dal n. I della LF del 16 dic. 2005, con effetto dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).12 RS 0.142.112.68113 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 5 Appalti pubblici 1 Gli appalti pubblici dei Cantoni, dei Comuni e degli altri enti preposti a compiti cantonali o comunali sono retti dal diritto cantonale o intercantonale. Tali prescrizioni e le decisioni fondate sulle stesse non devono discriminare in modo contrario all’articolo 3 coloro che hanno il proprio domicilio o la propria sede in Svizzera. Se un appalto pubblico o il trasferimento di un’attività rientrante in un monopolio si basa sul Concordato intercantonale concluso dai Cantoni in base al Protocollo del 30 marzo 201214 che modifica l’Accordo sugli appalti pubblici15, si presume che i requisiti della presente legge siano soddisfatti.162 I Cantoni, i Comuni, come pure gli altri enti preposti a compiti cantonali e comunali vegliano affinché i progetti relativi ad acquisti pubblici di considerevole importanza a prestazioni di servizi e a lavori di costruzione, come pure i criteri di partecipazione e di aggiudicazione dell’appalto, siano pubblicati su un organo ufficiale. Tengono conto degli obblighi internazionali della Confederazione.14 FF 2017 190115 RS 0.632.231.42216 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. II 7 della LF del 21 giu. 2019 sugli appalti pubblici, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 641; FF 2017 1587).Art. 6 Trattati internazionali e accordi intercantonali 1 Ogni persona con domicilio o sede in Svizzera, per quanto concerne l’accesso al mercato, ha almeno gli stessi diritti garantiti dalla Confederazione a persone estere in virtù di accordi internazionali.2 Qualora, in virtù di accordi internazionali conclusi da uno o più Cantoni con regioni estere limitrofe, persone estere beneficino di un trattamento migliore per quanto concerne l’accesso al mercato rispetto agli offerenti con domicilio o sede in un Cantone che non è parte ai predetti accordi, questi ultimi hanno diritto allo stesso trattamento, a condizione che il Cantone di domicilio o di sede accordi la recipro-cità.3 Il capoverso 2 è applicabile per analogia agli accordi intercantonali.Sezione 3: ... Art. 717 17 Abrogato dal n. I della LF del 16 dic. 2005, con effetto dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Sezione 4: Raccomandazioni e rimedi giuridici Art. 8 Raccomandazioni della Commissione della concorrenza 1 La Commissione della concorrenza sorveglia il rispetto della presente legge da parte della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni, come pure da parte degli altri enti preposti a compiti pubblici.2 Essa può sottoporre alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni raccomandazioni concernenti gli atti legislativi previsti o vigenti.3 Può svolgere indagini e sottoporre raccomandazioni alle autorità interessate.4 Assicura, in collaborazione con i Cantoni e i servizi federali interessati, l’esecuzione dell’articolo 4 capoverso 3bis e a tal fine può emanare raccomandazioni.1818 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 8a19 Assistenza amministrativa Su domanda, i servizi della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni collaborano agli accertamenti della Commissione della concorrenza e le mettono a disposizione i documenti necessari.19 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 8b20 Obbligo di informare Le persone interessate sono tenute a fornire alla Commissione della concorrenza tutte le informazioni occorrenti per i suoi accertamenti e a metterle a disposizione i documenti necessari.20 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Art. 8c21 Violazione dell’obbligo di informare 1 Chi non adempie o non adempie correttamente all’obbligo di informare di cui all’articolo 8b è punito con la multa.222 La Commissione della concorrenza persegue e giudica le violazioni dell’obbligo di informare secondo le disposizioni procedurali della legge federale del 22 marzo 197423 sul diritto penale amministrativo.21 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).22 Nuovo testo giusta l’art. 333 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 1 3 dic. 2002, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669).23 RS 313.0Art. 9 Rimedi giuridici 1 Le restrizioni del libero accesso al mercato devono rivestire la forma di decisioni.242 Il diritto cantonale prevede almeno un rimedio giuridico presso un’autorità indipendente dall’amministrazione. Questa regola si applica agli appalti pubblici: a.se il valore della commessa è uguale o superiore al valore soglia determinante per la procedura mediante invito secondo il diritto cantonale o intercantonale in materia di appalti pubblici;b.in caso d’iscrizione di un offerente in un elenco e di sua radiazione, nonché d’inflizione di una sanzione;c.se si fa valere il fatto che la commessa debba essere messa a pubblico concorso secondo le prescrizioni applicabili in materia.252bis La Commissione della concorrenza può interporre ricorso per far accertare che una decisione limita in modo inammissibile l’accesso al mercato.263 Se un rimedio giuridico nell’ambito di un appalto pubblico appare fondato ed è già stato stipulato un contratto con l’offerente, l’autorità adita si limita ad accertare in che misura la decisione impugnata violi le normative applicabili in materia.274 Per le decisioni degli organi della Confederazione sono applicabili le disposizioni generali della procedura amministrativa federale.24 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. II 7 della LF del 21 giu. 2019 sugli appalti pubblici, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 641; FF 2017 1587).25 Nuovo testo giusta l’all. 7 n. II 7 della LF del 21 giu. 2019 sugli appalti pubblici, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 641; FF 2017 1587).26 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).27 Nuovo testo giusta l’all. n. 138 della LF del 17 giu. 2005 sul Tribunale amministrativo federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764).Art. 10 Perizie e audizioni della Commissione della concorrenza 1 La Commissione della concorrenza può presentare perizie sull’applicazione della presente legge ad autorità amministrative o giudiziarie federali, cantonali e comunali.2 Può essere sentita nel procedimento davanti al Tribunale federale.Art. 10a28 Pubblicazione di raccomandazioni, perizie, decisioni e sentenze 1 La Commissione della concorrenza può pubblicare le sue raccomandazioni e perizie.2 Le autorità amministrative e giudiziarie trasmettono spontaneamente alla Commissione della concorrenza una copia completa delle decisioni e sentenze pronunciate in applicazione della presente legge. La Commissione della concorrenza raccoglie queste decisioni e sentenze e può pubblicarle periodicamente.28 Introdotto dal n. I della LF del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° lug. 2006 (RU 2006 2363 2366; FF 2005 409).Sezione 5: Disposizioni finali Art. 11 Adeguamento di prescrizioni 1 I Cantoni e i Comuni, come pure gli altri enti preposti a compiti pubblici, adeguano le loro prescrizioni alla presente legge ed emanano le disposizioni d’organizzazione necessarie entro due anni a contare dall’entrata in vigore della presente legge.2 A tale scopo, possono richiedere raccomandazioni alla Commissione della concorrenza e ad altri servizi della Confederazione.Art. 12 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo.2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.Data dell’entrata in vigore: 29Art. 9 cpv. 1: 1° luglio 1998rimanenti disposizioni: 1° luglio 199629 DCF del 17 giu. 1996.
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0.414.93 RU 1992 1017Testo originaleAccordo di cooperazionetra la Confederazione Svizzerae l’Istituto universitario europeoConcluso il 19 settembre 1991Entrato in vigore tramite scambio di note il 3 dicembre 1991 (Stato 3 dicembre 1991)Desiderosi di favorire il progresso delle conoscenze nei settori che presentano un interesse particolare per lo sviluppo dell’Europa, segnatamente la sua cultura, la sua storia, il suo diritto, la sua economia e le sue istituzioni,Desiderosi di promuovere una cooperazione in questi settori e di generare un impegno di ricerca in comune,Considerata la competenza dell’Istituto universitario europeo di concludere accordi con Stati ed organismi internazionali, ai sensi dell’articolo 3 capoverso 3 della Convenzione relativa alla creazione di questo Istituto,La Confederazione Svizzera, (detta qui di seguito «la Svizzera»), e l’Istituto universitario europeo, (detto qui di seguito «l’Istituto»),hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Le Parti contraenti decidono di attuare una cooperazione nel campo dell’insegnamento post‑universitario e della ricerca in scienze umanistiche e sociali, in particolare nel campo delle discipline giuridiche, economiche, storiche e delle scienze politiche e sociali.Art. 2 1. A tale scopo, con decorrenza dall’anno accademico 1992/1993, l’Istituto ammette fino a un massimo di quattro ricercatori svizzeri in seno al proprio organico totale di ricercatori, iscritti sia per il conseguimento di un dottorato, sia per quello di un diploma post‑universitario al termine di un anno di studi.2. Il numero dei ricercatori svizzeri ammessi ogni anno all’Istituto è determinato in base all’organico massimo (senza pregiudizio delle disposizioni dell’articolo 8) e tenuto conto delle qualifiche dei candidati svizzeri in quel dato anno.3. I ricercatori svizzeri eventualmente ammessi all’Istituto per brevi periodi inferiori a un anno (in particolare nell’ambito dei progetti ERASMUS) non entrano nel calcolo del numero massimo stabilito al primo paragrafo.Art. 3 I candidati svizzeri che hanno già iniziato il loro lavoro di ricerca finalizzato al dottorato e che sono in possesso delle qualifiche necessarie, possono essere ammessi all’Istituto direttamente al secondo anno del corso di dottorato.Art. 4 I candidati svizzeri interessati all’ottenimento di un diploma post‑universitario al termine di un anno di studi debbono essere in possesso almeno di un diploma di laurea.Art. 5 1. La preselezione dei ricercatori svizzeri viene svolta in collaborazione tra l’Istituto e le autorità elvetiche, secondo un metodo stabilito di comune accordo.I candidati così preselezionati sono invitati all’Istituto per un colloquio con i membri del corpo insegnante in previsione della selezione finale.2. La selezione dei ricercatori è organizzata secondo le regole applicate all’Istituto e può comportare un esame. L’ammissione dei ricercatori al termine della selezione finale spetta unicamente alla Commissione di ammissione dell’Istituto.Art. 6 La Svizzera s’impegna a garantire ai propri ricercatori un reddito comparabile, dopo detrazione delle imposte, a quello dei ricercatori cittadini di uno Stato membro dell’Istituto, titolari di una borsa di terzo anno concessa da quest’ultimo (importo di base, assegni familiari e sicurezza sociale, rimborso delle spese di viaggio annuali).Art. 7 1. La Svizzera s’impegna a sostituirsi ai ricercatori ammessi all’Istituto ai sensi dell’articolo 2 capoversi 1 e 2 per quanto concerne il versamento delle tasse annuali d’iscrizione richieste ai ricercatori non cittadini di uno Stato membro.Tale sostituzione avverrà sotto forma del versamento di un contributo al bilancio dell’Istituto di un importo unitario di Lit. 15 000 000 (quindici milioni) per ciascun ricercatore e per anno di permanenza all’Istituto.2. L’importo unitario del contributo di cui al paragrafo precedente può essere soggetto a revisione alla luce dell’evoluzione generale dei prezzi in Italia. La prima revisione potrà essere effettuata soltanto dopo un termine di tre anni con decorrenza dalla data di attuazione del presente accordo, vale a dire non prima dell’anno accademico 1995/1996.Art. 8 1. La Svizzera comunica all’Istituto, possibilmente entro marzo–aprile di ogni anno in occasione della preselezione, il numero massimo di ricercatori svizzeri per i quali il proprio governo è disposto a garantire con mezzi pubblici o privati, il finanziamento del successivo anno accademico.2. Parimenti, se l’Istituto prevede la possibilità di oltrepassare il numero massimo stabilito all’articolo 2, ne informa la Svizzera che indicherà la disponibilità del proprio governo a garantire, con mezzi pubblici o privati, l’onere finanziario derivante da tale aumento.Art. 9 1. Le Parti contraenti si consultano ogni anno in occasione della preselezione di nuovi studenti in merito al presente accordo e alla sua attuazione.2. Si consultano su richiesta di una delle Parti in qualsiasi momento su qualunque questione inerente al presente accordo e alla sua applicazione.3. Tali consultazioni possono riguardare in particolare:– il riconoscimento del dottorato dell’Istituto da parte delle autorità competenti delle università svizzere;– la preparazione e il conferimento congiunto del dottorato da parte dell’Istituto e di una università svizzera.4. Riguardano altresì la revisione del contributo di cui all’articolo 7.Art. 10 Il presente accordo è approvato dalle Parti contraenti nel quadro delle procedure vigenti per ciascuna di esse. Entra in vigore nel momento in cui le Parti contraenti avranno notificato l’una all’altra il compimento delle procedure necessarie previste all’uopo.Art. 11 1. Alla scadenza di un termine di tre anni accademici dalla sua attuazione, il presente accordo può essere denunciato in qualsiasi momento da ciascuna delle Parti contraenti, previa consultazione dell’altra parte, mediante avviso inviato per iscritto almeno sei mesi prima del termine di un anno accademico.L’accordo cessa di essere in vigore al termine dell’anno accademico nel corso del quale è stata notificata la denuncia.2. Tale denuncia ha effetto soltanto per quanto riguarda l’ammissione di nuovi ricercatori all’Istituto. I ricercatori iscritti al programma di dottorato alla data della disdetta mantengono il diritto di completare all’Istituto gli studi finalizzati al dottorato, nel rispetto delle regole che disciplinano il passaggio dal secondo al terzo anno di studio; gli articoli 6 e 7 rimangono applicabili.Art. 12 Il presente accordo è redatto in duplice esemplare, in lingua francese, italiana e tedesca, ciascuno di questi testi facente parimenti fede.Fatto a Firenze, addì 19 settembre 1991Per laConfederazione Svizzera:il Capo dell’Ufficio dell’Integrazionedel Dipartimento federale degli affari esteri edel Dipartimento federale dell’economia pubblica,Jakob KellenbergerPer l’Istitutouniversitario europeo:Il Presidente,Emile Noël
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0.741.531.917.2 RU 1972 697Scambio di note del 1° luglio 1971 tra la Svizzera e il Belgio sul reciproco riconoscimento delle licenze di condurreEntrato in vigore il 1° luglio 1971Traduzione1Ambasciata del BelgioBerna, 1° luglio 1971Al Dipartimento politico federaleBernaL’Ambasciata del Belgio saluta codesto Dipartimento politico federale e si onora di dichiarargli ricevuta la nota dipartimentale n. s. o. 611. B. del 1° luglio 1971 del seguente tenore:«La Svizzera e il Belgio riconoscono reciprocamente le licenze di condurre nazionali rilasciate dalle autorità dei due Stati. Il titolare di una licenza di condurre valida rilasciata da uno Stato contraente è autorizzato a guidare temporaneamente sul territorio dell’altro Stato veicoli a motore delle categorie per le quali la sua licenza è valida.Il titolare di una licenza di condurre rilasciata da uno dei due Stati, valida per gli autoveicoli leggeri o i motoveicoli, ottiene la licenza corrispondente dell’altro Stato senza dover superare un esame. L’esame può tuttavia essere preteso:i)se motivi speciali fanno sorgere dubbi sulla idoneità alla guida del titolare della licenza;ii)se il conducente ha ottenuto la licenza straniera eludendo le prescrizioni concernenti la competenza applicabile nel suo Stato di residenza;iii)se il titolare di una licenza di condurre rilasciata da uno degli Stati contraenti vuole eseguire, professionalmente, per conto di un’azienda situata sul territorio dell’altro Stato, trasporti di persone e di cose con autoveicoli leggeri (fino a 3,5 t di peso totale) oppure trasporti di persone e di cose con autoveicoli pesanti (peso totale oltre 3,5 t).In base ad un’autorizzazione speciale del Governo del Principato del Liechtenstein, il presente accordo si applica anche al Principato del Liechtenstein.Sono allegati alla presente nota dei modelli delle licenze di condurre dei due Stati. È allegata anche una tabella delle concordanze tra le categorie delle licenze di condurre svizzere e le categorie stabilite nella convenzione di Ginevra del 19492.Il presente accordo entra in vigore il 1° luglio 1971 e può essere disdetto in qualsiasi momento da uno dei due Governi con un preavviso di tre mesi.Se il Governo belga consente con quanto è qui sopra esposto, il Dipartimento politico federale si onora di proporre che la presente nota con la risposta di codesta Ambasciata valgano come accordo tra i due Governi.Il Dipartimento coglie anche questa occasione per assicurare l’Ambasciata della sua alta stima.Berna, 1° luglio 1971.»L’Ambasciata è autorizzata a trasmettere a codesto Dipartimento politico federale l’accordo del Governo belga su quanto precede. La nota del Dipartimento con la presente risposta valgono dunque come accordo stipulato tra i due Governi.L’Ambasciata del Belgio approfitta dell’occasione per assicurare il Dipartimento politico federale della sua alta stima.1 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 Non pubblicati.
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641.202.62Ordinanza dell’AFC concernente i valori delle aliquote saldo per settore e attivitàdel 6 dicembre 2010 (Stato 1° gennaio 2018)L’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC),visto l’articolo 37 capoverso 3 della legge sull’IVA del 12 giugno 20091 (LIVA),ordina:1 RS 641.20Art. 1 Aliquote saldo per settore e attività 1 Le aliquote saldo (AS) per settore e attività sono fissate in base alla tabella allegata.2 I settori misti sono contrassegnati con un asterisco. La prima colonna riporta l’attività principale usuale del settore. La seconda colonna riporta le attività secondarie usuali del settore per le quali vale la regola del 50 per cento di cui all’articolo 89 capoverso 3 dell’ordinanza sull’IVA del 27 novembre 20092.3 Le aliquote saldo valide per i settori e le attività della fabbricazione sono applicabili solo se nel prezzo della prestazione è incluso anche il materiale. Ai lavori a cottimo, ai lavori di posa e alle mere lavorazioni di beni sono applicabili le aliquote saldo previste per tali attività.4 Per il medesimo genere di beni, l’aliquota saldo applicabile al commercio all’ingrosso corrisponde a quella applicabile al commercio al minuto.2 RS 641.201Art. 2 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza dell’AFC dell’8 dicembre 20093 concernente i valori delle aliquote saldo per settore e attività è abrogata.3 [RU 2009 6815]Art. 3 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011.Allegato4 4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’AFC del 27 set. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5587).(art. 1)Elenco delle aliquote saldo per settore e attività Settori e attivitàAttività secondarie nei settori mistiASAcqua, apparecchi per il trattamento dell’–: fornitura con posa*Lavori di riparazione e manutenzione2,8 %Aerei: manutenzione2,8 %Affilatura, officine di –4,3 %Agenzie postali: remunerazione da parte della Posta Svizzera5,9 %Agricole, imprese –: vendita di prodotti della propria azienda (produzione naturale) imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Aiuto domestico5,9 %Albergheria e ristorazione: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Albergheria e ristorazione: prestazioni imponibili all’aliquota speciale per l’alloggio2,0 %Alberghi: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Alberghi: prestazioni imponibili all’aliquota speciale per l’alloggio2,0 %Alberi, arbusti: cura, potatura4,3 %Allenamento fisico con istruzione: acquafit, aerobica, pilates, zumba, yoga ecc.5,9 %Alloggio nell’industria alberghiera e paralberghiera: pernottamento con prima colazione2,0 %Animali, albergo/pensioni per –5,1 %Animali, articoli per –: commercio di animali e beni imponibili all’aliquota normale2,0 %Animali, articoli per –: commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Animali, cimitero per –3,5 %Animali, crematorio per –3,5 %Animali, saloni per 5,1 %Animali, salvo il bestiame: addestramento, formazione e allenamento 5,9 %Animali, unicamente bestiame: addestramento, formazione e allenamento 1,2 %Antenne, costruzione di –3,5 %Antichità: commercio5,1 %Antiquari di libri: commercio di libri usati0,6 %Apparecchi a motore: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,0 %Apparecchi automatici per i giochi di destrezza, jukebox e automi musicali: gestione di –3,5 %Apparecchi, fabbricazione di –3,5 %Appartamenti di vacanza: locazione2,0 %Architetti d’interni5,9 %Architetti, compresa la direzione della costruzione5,9 %Armaioli3,5 %Armi, negozi di –*Lavori di riparazione e manutenzione2,0 %Arredamenti interni: commercio2,0 %Artigianato d’arte5,1 %Ascensori: servizio e manutenzione5,1 %Atelier di ritocco (sartorie)5,1 %Attività indoor nel tempo libero, offerta di –, nella misura in cui non menzionato altrove3,5 %Attività outdoor nel tempo libero, offerta di –, nella misura in cui non menzionato altrove3,5 %Audioprotesi: vendita, servizio e consulenza3,5 %Autobus e torpedoni, imprese di –4,3 %Autolavaggio3,5 %Automobili d’occasione fino a 3,5 t: commercio0,6 %Automobili nuove: commercio0,6 %Automobili: carrozzieri e lattonieri d’auto*Lavori meccanici ed elettrici su veicoli; commercio di pneumatici4,3 %Automobili: officine di riparazioni*Lavori di carrozzieri; lavori di verniciatori e spruzzatori d’auto; commercio di pneumatici2,8 %Automobili: riciclaggio, smaltimento4,3 %Automobili: verniciatori e spruzzatori d’auto*Lavori meccanici ed elettrici su veicoli; commercio di pneumatici4,3 %Autosili nonché parcheggi sotterranei e sopraelevati: locazione3,5 %Avvocati5,9 %Avvolgibili, tende e persiane: fornitura con posa*Lavori di riparazione e manutenzione2,8 %Bancarellisti di mercati: commercio di beni imponibili all’aliquota normale2,0 %Bancarellisti di mercati: commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta0,6 %Banche dati: vendita di dati e informazioni di ogni genere5,9 %Banche e operatori finanziari: prestazioni di servizi bancarie e finanziarie5,9 %Bar: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Barche e accessori: commercio2,0 %Barche: fabbricazione, riparazione, invernaggio, rimessaggio, alaggio3,5 %Barche: locazione di posti di ormeggio3,5 %Beni trovati: vendite6,5 %Beni usati: commercio4,3 %Bestiame: commercio0,6 %Bevande alcoliche: commercio, se acquisto con trasferimento esplicito dell’IVA1,2 %Bevande alcoliche: commercio, se acquisto senza trasferimento esplicito dell’IVA6,5 %Bibite: commercio*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale e acquistate con trasferimento esplicito dell’IVA0,6 %Biblioteca: prestazioni imponibili all’aliquota normale quali il prestito di DVD, CD e videocassette3,5 %Biblioteche: prestito di libri0,6 %Biciclette e motociclette, negozi di –: per tutte le attività usuali del settore2,0 %Biliardo, centri di –5,1 %Birrerie: produzione di birra alcolica2,8 %Birrerie: produzione di birra analcolica0,1 %Bottai3,5 %Brevetti: commercio2,0 %Brevetto, diritti di –: ricavi5,1 %Bruciatori a nafta e gas: servizio, incl. installazione4,3 %Calibratura di beni di ogni genere5,9 %Callcenter5,1 %Calzature, negozi di –: mero commercio2,0 %Calzolai: riparazioni, copia di chiavi3,5 %Camini: fornitura con posa2,8 %Campeggi: prestazioni di ristorazione5,1 %Campeggi: tutte le attività di campeggio salvo le prestazioni di ristorazione2,0 %Canalizzazioni: pulizia e spurgo4,3 %Canalizzazioni: videoispezioni4,3 %Cani: allevamento5,1 %Cani: saloni5,1 %Canne fumarie: risanamento2,8 %Carburanti: vendita in base a provvigioni5,9 %Carburanti: vendita in proprio nome0,1 %Carotaggio4,3 %Carpentieri3,5 %Cartografia5,1 %Cartolerie*Fornitura di beni imponibili all’aliquota ridotta2,0 %Caseifici*Commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Cavalli: commercio0,6 %Cavalli: pensioni4,3 %Cave di ghiaia e imprese produttrici di calcestruzzo2,8 %Cave di ghiaia: estrazione di pietre, pietrisco, ghiaia, sabbia2,8 %Cave di pietra4,3 %Chincaglierie e casalinghi, negozi di –2,0 %Chinesiologia, studi di –5,9 %Chioschi: ricavi da provvigioni e agenzia chiosco6,5 %Chioschi: tutti i ricavi usuali del settore salvo i ricavi da provvigioni e agenzia chiosco0,6 %Climatizzazione e di ventilazione, impianti di –: pulizia5,1 %Collocamento temporaneo, agenzie di –6,5 %Coloniali: commercio*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Commercio di beni imponibili all’aliquota normale: nella misura in cui non menzionato altrove2,0 %Commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionato altrove0,6 %Composizione e riproduzione grafica, imprese di –5,1 %Concimi: commercio0,1 %Concimi: produzione0,1 %Confezioni, negozi di –: commercio di abbigliamento2,0 %Consulenti aziendali5,9 %Consulenza, nella misura in cui non menzionato altrove5,9 %Contabilità, uffici di –5,9 %Cooperative agricole*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,1 %Copritetti3,5 %Corderia3,5 %Cosmetici: commercio di prodotti –2,0 %Cosmetici: fabbricazione di prodotti –3,5 %Costruzione, imprese di –4,3 %Costumi, noleggio di –5,1 %Cottimisti agricoli: lavori agricoli imponibili all’aliquota ridotta con macchine proprie0,1 %Cottimisti agricoli: lavori imponibili all’aliquota ridotta effettuati senza macchine proprie1,2 %Cottimisti e posatori nel settore edilizio6,5 %Cucine, costruzione di –: fornitura con posa di mobili, piani di lavoro e apparecchi3,5 %Decapaggio, officine di –5,9 %Decoratori d’interni3,5 %Decoratori di vetrine, laboratori di –4,3 %Demolizione, imprese di –4,3 %Dentistici, studi –: prestazioni acquistate con trasferimento esplicito dell’IVA e rifatturate separatamente e senza supplemento0,1 %Derrate alimentari salvo le bevande alcoliche: commercio*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Derrate alimentari salvo le bevande alcoliche: fabbricazione0,1 %Digitalizzazione di beni quali dischi, film, stampati e piani4,3 %Diritti, concessione o trasferimento di –5,1 %Diritti: commercio2,0 %Distillazione per conto di terzi5,1 %Distillazione senza distillazione per conto di terzi3,5 %Doratura, lavori di –4,3 %Drogherie*Commercio di articoli di profumeria1,2 %Edifici, essiccamento di –4,3 %Editori di beni imponibili all’aliquota normale3,5 %Editori di giornali: prestazioni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Editori di giornali: ricavi da inserzioni3,5 %Editori di libri: prestazioni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Editori di riviste: prestazioni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Editori di riviste: ricavi da inserzioni3,5 %Editori: prestazioni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Editori: ricavi da inserzioni3,5 %EED (elaborazione elettronica di dati): consulenza e manutenzione6,5 %Elettrauto2,8 %Elettricisti4,3 %Elettrodomestici: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,0 %Elettronica: fabbricazione di componenti elettronici, comandi, apparecchi e altri3,5 %Eliografie: fabbricazione4,3 %Energia segnatamente sotto forma di energia elettrica, gas e calore: fornitura2,8 %Erotiche, prestazioni –: senza locali propri6,5 %Escavatrici, imprese –4,3 %Escursionistici, accompagnatori –5,9 %Estintori: fornitura e manutenzione4,3 %Eventi, congressi, fiere e altre manifestazioni: produzione/organizzazione per proprio conto2,0 %Fabbri ferrai3,5 %Fabbri, officine di –3,5 %Fabbricazione di beni imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionata altrove; non applicabile alle mere lavorazioni e ai lavori a cottimo0,1 %Fabbricazione di beni imponibili all’aliquota normale, nella misura in cui non menzionata altrove; non applicabile alle mere lavorazioni e ai lavori a cottimo3,5 %Falegnami3,5 %Farmacie*Commercio di articoli di profumeria0,6 %Ferraioli: cottimisti6,5 %Fiduciari5,9 %Filatura2,8 %Filettatura: tornitura, fresatura, foratura con messa a disposizione di materiale da parte del cliente5,1 %Film e video: locazione3,5 %Film e video: produzione3,5 %Fiori: negozi di –*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Fitness, centri di –: tutte le prestazioni usuali del settore4,3 %Fonderie3,5 %Foraggi: commercio0,1 %Foraggi: produzione0,1 %Forestali, lavori –4,3 %Forme, costruzione di –4,3 %Fotocomposizione5,1 %Fotocopie4,3 %Fotografi5,1 %Fotografici, laboratori –3,5 %Fotografici, negozi –*Tutte le prestazioni usuali del settore che non riguardano il commercio di beni nuovi2,0 %Fotografici, studi –5,1 %Fotolitografie5,1 %Fotoreporter5,1 %Francobolli: commercio5,1 %Frigoriferi e di climatizzazione, impianti –: fornitura con installazione*Lavori di riparazione e manutenzione2,8 %Fumisti2,8 %Galleristi: commercio in nome e per conto di terzi5,9 %Galleristi: commercio in proprio nome5,1 %Galvanizzazione, officine di –4,3 %Gas in bombole: commercio di propano, butano ecc.2,0 %Geometri5,9 %Gessatura, imprese di –5,1 %Gestori di patrimoni5,9 %Giardinaggio, imprese di –: vendita di prodotti della propria azienda (produzione naturale) imponibili all’aliquota ridotta*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,1 %Giardini, costruzione di –: forniture di piante fatturate separatamente0,6 %Giardini, costruzione di –: salvo le forniture di piante fatturate separatamente4,3 %Giardini: manutenzione di4,3 %Gioielli d’argento: fabbricazione3,5 %Gioiellieri e orologiai: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione2,0 %Giornalismo5,9 %Gommisti: commercio*Lavori di montaggio; lavori di riparazione2,0 %Grafici5,9 %Guardaroba, prestazioni di –5,1 %Guide alpine, attività di –5,9 %Hardware e software: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati1,2 %Imballaggio, prestazioni di –4,3 %Imbottitori3,5 %Immobili: amministrazione5,9 %Immobili: mediazione5,9 %Impalcature: locazione con montaggio5,1 %Impermeabilizzazione, ermetizzazione di ogni genere4,3 %Impianti di bassa tensione, controllo degli –5,9 %Impianti sanitari: fornitura con posa*Lavori di riparazione e manutenzione2,8 %Impianti sportivi quali piscine, piste di ghiaccio, minigolf, karting: tutte le prestazioni usuali del settore, salvo le prestazioni di ristorazione3,5 %Imprese generali di costruzione: prestazioni in virtù di contratti d’impresa generale2,8 %Incasso, uffici d’ –5,9 %Incastonatori di pietre preziose5,9 %Incisori: commercio di beni, compresi i costi dell’incisione2,8 %Incisori: lavori d’incisione5,1 %Incorniciature4,3 %Indennizzo in seguito allo scioglimento o alla violazione di un contratto, nella misura in cui imponibile 6,5 %Informatica: prestazioni di servizi informatici6,5 %Ingegneria e tecnici, uffici d’ –5,9 %Ingegneria, uffici di –: compresa la direzione della costruzione5,9 %Installazioni di materiale tecnico per manifestazioni: locazione con installazione, eventualmente con personale di servizio3,5 %Internet caffè (cibercaffè)5,1 %Internet provider: gestori d’accesso2,0 %Internet: ricavi pubblicitari 5,9 %Internet: web design, hosting, registrazione domini, gestione banca dati ecc.5,9 %Interpreti6,5 %Investigatori e agenzie investigative5,9 %Isolazione di cavi, linee o condotte4,3 %Isolazione, lavori di –4,3 %Istituti di bellezza5,1 %Laboratori5,1 %Latterie*Commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Lattonieri3,5 %Lavanderie e stirerie5,1 %Lavorazione su beni imponibili all’aliquota normale, nella misura in cui non menzionata altrove5,9 %Lavorazione su beni imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionata altrove1,2 %Lavori a cottimo al di fuori del settore edilizio, sempreché imponibili all’aliquota normale5,9 %Lavori a cottimo imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionati altrove1,2 %Lavori a cottimo nel settore edilizio6,5 %Legatorie: rilegatura di beni imponibili all’aliquota normale5,1 %Legatorie: rilegatura di beni imponibili all’aliquota ridotta1,2 %Legname del proprio bosco: vendita2,8 %Legname: commercio2,8 %Librerie*Commercio di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Licenza, diritti di –: ricavi5,1 %Licenze: commercio2,0 %Liuterie4,3 %Locali notturni: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Locazione di beni imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionata altrove1,2 %Locazione di beni imponibili all’aliquota normale: nella misura in cui non menzionata altrove2,8 %Macchine agricole, officina di –: tutte le attività usuali del settore* Lavori di riparazione e manutenzione1,2%Macchine agricole: locazione2,8 % Macchine d’ufficio: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,0 %Macchine da cucire: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,8 %Macchine e utensili da costruzione: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati1,2 %Macchine mungitrici: fornitura con installazione2,0 %Macchine: costruzione3,5 %Macchine: locazione con manovratore4,3 %Macellai a cottimo e macellai a domicilio1,2 %Macellerie*Commercio di beni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Magazzinaggio di beni di ogni genere4,3 %Maniscalchi0,1 %Marroni: vendita0,6 %Massaggi di ogni genere5,9 %Materiale didattico imponibile all’aliquota ridotta: commercio0,6 %Materiali di costruzione: commercio2,0 %Materiali sintetici e prodotti in materiale sintetico: fabbricazione3,5 %Meccaniche, officine*Commercio e lavoro a cottimo3,5 %Mediazione di beni di ogni genere5,9 %Mediazione di prestazioni di servizi, nella misura in cui non menzionata altrove5,9 %Medici, studi di –: vendita di medicinali e materiale di bendaggio*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale 0,6 %Merci usate: commercio4,3 %Metalcostruzione3,5 %Misurazioni di ogni genere5,9 %Mobili, negozi di –2,0 %Modellisti5,1 %Modellisti su legno5,1 %Moderatori5,9 %Montaggio al di fuori del settore edilizio5,9 %Monumenti funebri, scultori di –: lavorazione con fornitura4,3 %Motori: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,0 %Mulini0,1 %Muratori4,3 %Muratori cottimisti6,5 %Naturopati: trattamenti5,9 %Naturopati: vendita di agenti terapeutici2,0 %Negozi di quartiere*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Neve, sgombero della –4,3 %Notai5,9 %Odontotecnici5,1 %Oggetti d’arte: commercio in nome e per conto di terzi5,9 %Oggetti d’arte: commercio in proprio nome5,1 %Olio combustibile: commercio0,6 %Onicotecnico, studio –5,1 %Onoranze funebri3,5 %Orefici3,5 %Organi: accordatura, incl. riparazione4,3 %Organi: costruzione, incl. riparazione4,3 %Orologi e parti di orologi: assemblaggio5,9 %Orologiai: riparazioni5,1 %Orticole, imprese –: vendita di prodotti della propria azienda (produzione naturale) imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Ortodonzia, studi di –: fabbricazione5,1 %Ortodonzia, studi di –: prestazioni acquistate con trasferimento esplicito dell’IVA e rifatturate separatamente senza supplemento0,1 %Ortopedici, laboratori –: commercio2,0 %Ortopedici, laboratori –: fabbricazione4,3 %Ottico, negozi di –: tutte le attività usuali del settore3,5 %Padiglioni: locazione e posa3,5 %Paintball, offerta di –3,5 %Panetterie*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Parafulmini: fornitura con posa3,5 %Paralberghiera, industria –: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Paralberghiera, industria –: prestazioni imponibili all’aliquota speciale per l’alloggio2,0 %Parassiti, trattamento dei –5,1 %Parcheggi esterni o coperti: locazione5,1 %Parquet: fornitura con posa3,5 %Parruccai: fabbricazione3,5 %Parrucchieri, saloni di –*Commercio 5,1 %Pasti a domicilio, consegna di –: forniture di bevande alcoliche1,2 %Pasti a domicilio, consegna di –: forniture di derrate alimentari salvo le bevande alcoliche 0,1 %Pasticcerie*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Pavimenti e tappeti: fornitura con posa3,5 %Pedicure5,1 %Pellicce, commercianti di –, pellicciai*Lavori di pellicciaio2,8 %Pellicciai, lavori di –3,5 %Personale a prestito6,5 %Personale e posti di lavoro, mediazione di –5,9 %Personale, messa a disposizione di –6,5 %Pianificazione del territorio e di urbanistica, uffici di –5,9 %Pianoforti, accordatura di –: incl. riparazioni5,1 %Piastrellisti4,3 %Piastrellisti cottimisti6,5 %Piercing5,1 %Pittori d’insegne4,3 %Pittori e pittori tappezzieri5,1 %Politura, officine di –5,9 %Portinai5,9 %Portoni per garage: fornitura con montaggio2,8 %Prestazioni di servizi imponibili all’aliquota normale, nella misura in cui non menzionate altrove5,9 %Prestazioni di servizi imponibili all’aliquota ridotta, nella misura in cui non menzionate altrove1,2 %Prodotti chimici: fabbricazione3,5 %Prodotti fitosanitari contenuti nell’Elenco dei prodotti fitosanitari: produzione0,1 %Profumerie: commercio2,0 %Pubblicità su recinzioni di stadi e balaustre: ricavi5,1 %Pubblicitarie, agenzie –5,9 %Pulitura a secco5,1 %Pulizia di stabili, imprese di –5,9 %Pulizia di tappeti e sedili imbottiti5,1 %Pulizia, imprese di –5,9 %Radio/TV, negozi di –*Lavori di riparazione e manutenzione; costruzione di antenne; locazione; commercio di beni usati2,0 %Radiofonici e televisivi, studi –: ricavi pubblicitari4,3 %Recinzioni: fabbricazione; fornitura con montaggio; riparazione3,5 %Redattori pubblicitari5,9 %Registrazione audio, studi di –3,5 %Relazioni pubbliche, attività e uffici di –5,9 %Restauratori5,1 %Restauratori di libri, officine di –1,2 %Restauratori di mobili antichi5,1 %Reti via cavo, gestori di –2,0 %Revisione di cisterne, imprese di –5,1 %Ricamo, lavori di –4,3 %Ricerca5,1 %Rifinitura di superfici: nella misura in cui non menzionata altrove4,3 %Rifinitura e perfezionamento di prodotti d’orologeria e di gioielli5,9 %Rifiuti: eliminazione, smaltimento2,8 %Rimorchi, fabbricazione di –2,8 %Riparazioni di ogni genere: nella misura in cui non menzionate altrove4,3 %Riscaldamento e ventilazione, impianti di –: fornitura con installazione*Lavori di riparazione e manutenzione2,8 %Risorse naturali: diritto d’estrazione6,5 %Ristoranti: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Ritorcitura2,8 %Sabbiatura, lavori di –4,3 %Saldatura, officine di –3,5 %Sale da gioco5,1 %Sanitari, articoli –: commercio di deambulatori e stampelle, sedie a rotelle, bendaggi, dispositivi ausiliari per bagno ecc.*Lavori di riparazione e manutenzione2,0 %Sartorie5,1 %Sauna: senza sauna erotica3,5 %Saune e case erotiche5,9 %Scavo, lavori di –4,3 %Sci e snowboard service5,1 %Scilift3,5 %Scuderie4,3 %Scultori e intagliatori su legno: lavorazione con fornitura5,1 %Scultori su pietra: lavorazione con fornitura4,3 %Scultura di tutti i tipi: solo lavorazione5,9 %Seconda mano, negozi di –5,1 %Segherie3,5 %Segherie a cottimo5,1 %Segnaletica stradale, imprese di –4,3 %Sellai3,5 %Serrature e dispositivi di sicurezza: fornitura con posa; copia di chiavi3,5 %Servizi telefonici a valore aggiunto, segnatamente i numeri 09004,3 %Servizio centrale d’allarme, incl. indennità per falso allarme5,9 %Servizio party/catering con servizio a domicilio5,1 %Servizio party/catering: forniture di bevande alcoliche senza servizio a domicilio1,2 %Servizio party/catering: forniture di derrate alimentari salvo le bevande alcoliche senza servizio a domicilio0,1 %Sicurezza, prestazioni di –5,9 %Sidrerie: lavoro a cottimo per sidro dolce1,2 %Soccorso stradale4,3 %Soffiatori di vetro3,5 %Soffitti, rivestimenti di –: fornitura con posa3,5 %Software, programmazione e sviluppo di –6,5 %Solarium3,5 %Sorveglianza, agenzie di –5,9 %Sottofondi, costruzione di –3,5 %Souvenir e regali: commercio2,0 %Spazzacamini5,9 %Sponsorizzazione, ricavi da –5,9 %Sport, negozi di –*Lavori di riparazione e manutenzione; locazione; commercio di beni usati2,0 %Sportivi professionisti5,9 %Stand: non applicabile per mero montaggio3,5 %Stradale, imprese di pulizia –4,3 %Strumenti musicali: commercio*Lavori di riparazione e manutenzione; accordatura; locazione; commercio di partiture; commercio di beni usati2,0 %Strumenti musicali: fabbricazione4,3 %Strutture igieniche: tasse d’uso5,1 %Stufe, fabbricanti di –2,8 %Stupefacenti: commercio6,5 %Stupefacenti: fabbricazione6,5 %Superfici per affissioni: diritto di godimento5,1 %Supporti audio: commercio di supporti di suoni nuovi quali CD e cassette2,0 %Tabaccai e articoli per fumatori: commercio1,2 %Tabaccai e articoli per fumatori: ricavi da provvigioni6,5 %Take-away: con possibilità di consumo sul posto5,1 %Take-away: senza possibilità di consumo sul posto*Fornitura di beni imponibili all’aliquota normale0,6 %Tappeti orientali: commercio2,0 %Tappeti: commercio2,0 %Tassidermisti 5,1 %Tatuaggio, studi di –5,1 %Taxi, centrale –5,1 %Taxi, imprese di –5,1 %Tea-room: prestazioni imponibili all’aliquota normale5,1 %Teleferiche/funicolari3,5 %Terapia per il corpo, nella misura in cui non menzionata altrove5,9 %Terracotte, produzione di –5,1 %Tessili, nobilitatura dei – 3,5 %Tessili: commercio2,0 %Tessitura2,8 %Tipografie: prestazioni imponibili all’aliquota normale4,3 %Tipografie: prestazioni imponibili all’aliquota ridotta0,1 %Tombe, manutenzione di –4,3 %Torchiatura per conto di terzi5,1 %Tornitori3,5 %Traduttori6,5 %Trasloco, imprese di –4,3 %Trasporto di beni effettuato a piedi, con biciclette, ciclomotori o motocicli5,9 %Trasporto di beni, nella misura in cui non menzionato altrove4,3 %Trasporto di persone in carrozza e in calesse, su slitta a cavalli o con veicoli simili 5,1 %Trivellazione, imprese di –4,3 %Trucioli imponibili all’aliquota normale: commercio 2,8 %Trucioli imponibili all’aliquota ridotta: commercio 0,6 %Utensili, affilatura e arrotatura di –4,3 %Utensili: fabbricazione4,3 %Veicoli, fabbricazione di –: incl. commercio2,8 %Veicoli: locazione con conducente4,3 %Verdure: commercio0,6 %Veterinari: cura del bestiame, nonché vendite di medicinali per animali0,6 %Veterinari: cura di piccoli animali5,1 %Vetrai: fornitura con posa3,5 %Viaggi, agenzie di –: mero retailer0,6 %Viaggi, organizzatori di –2,0 %Viaggio e in cuoio, articoli da –: commercio2,0 %Video, studi –: registrazione e riproduzione3,5 %Videoteche3,5 %Vinificatori4,3 %Visite guidate in musei, città ecc.6,5 %Vivai: vendita di prodotti della propria azienda (produzione naturale) imponibili all’aliquota ridotta0,6 %Voli, servizio di –: con aeroplani, elicotteri, mongolfiere, parapendii ecc.2,8 %Zincatura, lavori di –4,3 %
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RS 0.742.140.313.63 1 Convenzione fra il Cantone di Basilea Città e il Granducato di Baden concernente l’ampliamento della stazione principale badese e la costruzione di una stazione di servizio e di riparazione sul territorio del Cantone di Basilea Città2 Conchiusa il 10 marzo 1870 Approvata dal Consiglio federale il 29 luglio 1870 La stazione della ferrovia badese a Basilea non bastando più ai cresciuti bisogni della circolazione, e lo stabilimento di una via ferrata di congiunzione tra le due sta- zioni in Grande e Piccola Basilea esigendo ulteriori ordinamenti e riforme, il Governo del Cantone di Basilea Città, rappresentato dai Signori: (Seguono i nomi dei plenipotenziari) da una parte, e il Ministero di Commercio del Granducato di Baden, rappresentato dai Signori: (Seguono i nomi dei plenipotenziari) dall’altra parte, hanno conchiuso la Convenzione seguente: Art. 1 Fra il ponte di Wiesen ed il Neuhaus sarà stabilita una stazione di servizio e di ripa- razioni, ed alla stazione principale si faranno diversi cambiamenti ed ampliazioni, come fu più dettagliatamente stabilito nei piani di situazione stati presentati. CS 13 272 1 Il testo originale tedesco è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta. 2 Per quanto concerne l’ampliamento della stazione principale (stazione dei viaggiatori) la presente Convenzione è divenuta senza oggetto in seguito al trasferimento di questa stazione alla Schwarzwaldallee. 0.742.140.313.63 Traduzione1 Ferrovie 2 0.742.140.313.63 Art. 2 L’attuale passaggio carreggiabile esistente sotto la diga della ferrovia sarà prolun- gato colle medesime dimensioni di sotto la nuova stazione di servizio e di riparazio- ni. Questo passaggio e l’acquedotto che d’ordinario è asciutto, saranno debitamente rischiarati dall’alto mediante pertugi ad inferriata. Art. 3 La stazione di servizio e di riparazioni sarà isolata come d’uso. Art. 43 Art. 5 I nuovi verroni alla stazione principale dovranno essere coperti e provveduti di ac- cessi comodi al pubblico. Art. 6 Invece del passaggio a livello esistente presso il Neuhaus si aprirà un passaggio sotto la strada, di sufficienti dimensioni per la circolazione di carri carichi, con adatti accessi e sufficiente scolo delle acque. Qualora risultasse dall’esame, che per causa dell’acqua non si possano ottenere le dimensioni necessarie, il passaggio sarà ristretto a dieci piedi di larghezza ed otto piedi d’altezza, nel qual caso però ben inteso, si dovrà mantenere anche il passaggio a livello. Art. 7 Salvo in casi d’urgenza, non è permesso ai treni di manovrare o fermarsi sul passag- gio a livello della strada di Friborgo. Art. 8 L’Amministrazione della ferrovia badese si obbliga a sostituire all’attuale passaggio della Sperrstrasse una strada per pedoni (passerelle) in ferro, larga sei piedi, non ap- pena potrà trasportare questo passaggio per il Bläsi Ringweg all’estremità occiden- tale della stazione principale. Art. 9 Sul passaggio della strada di Riehen non è permesso il fermarsi dei treni e dei vago- ni, eccetto i casi d’urgenza, ed il manovrare sul medesimo dovrà restringersi soltanto ai casi d’estrema necessità. 3 Abrogato dal n. I/5 dell’all. allo Scambio di note del 21 feb./7 ott. 1985 (RU 1985 1618). Ampliamento della stazione principale e construzione di una stazione di servizio e di riparazione – Conv. con la Germania 3 0.742.140.313.63 Art. 10 Le barriere di tutti i passaggi dovranno dopo ogni passaggio di treni, rispettivamente dopo ogni manovra, venir immediatamente riaperte. Art. 11 È concesso lo stabilimento di una quarta e quinta rotaia a traverso la strada di Rie- hen; ma l’amministrazione della ferrovia badese si obbliga dal canto suo, qualora il Governo del Cantone costruisse la strada di Riehen (Riehen–Ringweg), a cedergli gratuitamente quella parte di terreno non ancora occupato da fabbricati vicino alla strada che è necessario per la costruzione di detto Ringweg. Parimenti riservasi il Governo di Basilea Città il diritto di esigere la apertura di una via pei pedoni (passerelle), qualora, dopo compite tutte le innovazioni, risultasse che queste non portano una notabile diminuzione del passaggio di Riehen. Art. 12 I cambiamenti alla stazione dei viaggiatori e l’erezione della stazione di riparazioni e di servizio, in quanto che la costruzione di quest’ultima secondo il piano debba ese- guirsi per la prima, saranno dall’Amministrazione ferroviaria badese effettuati entro il termine stabilito per la costruzione della ferrovia di congiunzione. Riguardo alle ulteriori costruzioni progettate per la stazione di riparazioni e di servi- zio, l’Amministrazione della ferrovia badese si riserva di eseguirle di mano in mano secondo il bisogno. Art. 134 Art. 14 Le spese per l’esecuzione delle costruzioni e dei cambiamenti sopra detti saranno tutte a carico dell’Amministrazione della ferrovia badese. Art. 15 Del resto rimangono ancora in vigore, in quanto non siano prive di scopo, le dispo- sizioni del Trattato conchiuso tra il Granducato di Baden e la Confederazione Sviz- zera il 27 luglio e l’11 agosto 18525, e quelle della Convenzione conchiusa tra il Granducato di Baden ed il Cantone di Basilea Città il 19 febbraio 18536. 4 Abrogato dal n. I/5 dell’all. allo Scambio di note del 21 feb./7 ott. 1985 (RU 1985 1618). 5 RS 0.742.140.313.61 6 Non pubblicata nella RU. Ferrovie 4 0.742.140.313.63 Art. 16 I plenipotenziari delle due Parti riservano la ratifica di questa Convenzione alle ri- spettive loro Autorità superiori. Se questa ratifica non segue per la fine di maggio di quest’anno, la presente Con- venzione sarà considerata come nulla. Così fatto a Basilea, il 10 marzo 1870, Köchlin-Geigy Muth Consigliere di Stato Referendario intimo K. Sarasin Turban Consigliere di Stato Consigliere di ministero Stimm Membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici
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0.192.122.632.3 RU 1961 779Traduzione1Accordotra il Consiglio federale svizzero e l’Associazioneeuropea di libero scambio per determinare lo statutogiuridico di questa Associazione in SvizzeraConchiuso il 10 agosto 1961Entrato in vigore il 10 agosto 1961 (Stato 10 agosto 1961)1 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.Il Consiglio federale svizzeroda una parte,el’Associazione europea di libero scambiodall’altra,visto l’articolo 35, capoverso 2 della Convenzione istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio, del 4 gennaio 19602,visto la risoluzione di detta Associazione di stabilire la sede permanente in Ginevra,hanno conchiuso il seguente Accordo che determina lo statuto giuridico dell’Associazione europea di libero scambio, in Svizzera.2 RS 0.632.31Art. 1 Personalità Il Consiglio federale riconosce la personalità internazionale e la capacità giuridica in Svizzera dell’Associazione europea di libero scambio (dappresso: Associazione).Art. 2 Immunità L’Associazione gode delle immunità e dei privilegi comunemente riconosciuti alle organizzazioni internazionali. 1 privilegi e le agevolazioni di carattere doganale sono concessi conformemente al regolamento doganale3 del Consiglio federale applicabile alle organizzazioni internazionali, allegato al presente Accordo.3 Non pubblicato nella RU.Art. 3 Inviolabilità 1. I terreni e i locali del l’Associazione, nonché i locali occupati dalla medesima per le sue conferenze e riunioni, sono inviolabili. Nessun agente dell’autorità pubblica svizzera può penetrarvi senza l’esplicito consenso del Segretario generale o del suo rappresentante debitamente autorizzato.2. Gli archivi dell’Associazione e, in generale, tutti i documenti che le appartengono o si trovano in suo possesso sono inviolabili.Art. 4 Libertà di riunione Il Consiglio federale svizzero riconosce all’Associazione e ai rappresentanti dei suoi membri, per quanto concerne i loro rapporti con la stessa, una completa libertà di riunione, comportante la libertà di discussione e di decisione.Art. 5 Immunità di giurisdizione e immunità per altre misure 1. L’Associazione, come pure le sue proprietà e i suoi beni, qualunque sia il loro detentore o il luogo ove si trovano, godono dell’immunità per qualsiasi forma di azione giudiziaria, salvo che detta immunità sia stata espressamente levata dal Segretario generale o da una persona da esso delegata.2. Le proprietà e i beni dell’Associazione, qualunque sia il loro detentore o il luogo ove si trovano, godono dell’immunità per qualsiasi misura di perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione e per ogni altra forma di sequestro o di ingerenza da parte di qualunque pubblica autorità.Art. 6 Pubblicazioni Le pubblicazioni dell’Associazione e quelle a essa destinate non sono sottoposte a divieti o limitazioni d’importazione e di esportazione.Art. 7 Regime fiscale 1. L’Associazione è esente dalle imposte dirette, federali, cantonali e comunali. Per gli immobili, tuttavia, l’esenzione vale solo per quelli di proprietà del l’Associazione e occupati dai suoi servizi, come anche per i redditi da essi prodotti.2. L’Associazione è esente dalle imposte indirette, federali, cantonali e comunali. Tuttavia, quanto all’imposta federale sulla cifra d’affari, computata nel prezzo o trasferita in modo apparente, l’esenzione vale solo per gli acquisti destinati all’uso ufficiale dell’Associazione e a condizione che il fatturato di ogni singolo acquisto superi 100 franchi svizzeri.3. L’Associazione è esente dalle tasse federali, cantonali e comunali, eccettuate quelle costituenti effettivamente un semplice compenso per servizi pubblici.4. Le esenzioni menzionate potranno eventualmente, a domanda dell’Associazione, essere effettuate mediante rimborsi, giusta una procedura da stabilirsi di comune accordo tra l’Associazione stessa e le competenti autorità svizzere. Per quanto concerne i diritti doganali, resta riservato l’Articolo 36 del regolamento doganale del Consiglio federale applicabile alle organizzazioni internazionali.Art. 8 Libera disponibilità dei fondi 1. L’Associazione può ricevere e possedere qualsiasi fondo, divisa, numerario o altro valore mobile e ha la facoltà di disporne liberamente sia in Svizzera sia all’estero.2. Il presente articolo è pure applicabile agli Stati membri o a quelli associati, nelle loro relazioni con l’Associazione.Art. 9 Comunicazioni ufficiali 1. L’Associazione gode, per le sue comunicazioni ufficiali, di un trattamento di favore per lo meno pari a quello concesso alle altre istituzioni internazionali in Svizzera:a. per qualsiasi precedenza nelle comunicazioni e nei mezzi di trasporto;b. per le tasse e le tariffe postali, telegrafiche, radiotelegrafiche, telefoniche, radiotelefoniche, telefotografiche, ecc.;c. per le tariffe preferenziali applicabili alle comunicazioni destinate alla stampa e alla radiodiffusione, sia direttamente sia per intermediario.2. L’Associazione ha il diritto di trasmettere in codice le sue comunicazioni ufficiali.Art. 10 Esenzione da censura Nessuna censura, qualunque sia il mezzo di comunicazione usato, può essere applicata alle comunicazioni ufficiali, debitamente autenticate, dell’Associazione.Art. 11 Libertà di entrata e di dimora 1. Le autorità svizzere prendono tutte le misure intese ad agevolare l’entrata in territorio svizzero, l’uscita e la dimora di qualsiasi persona chiamata, in qualità ufficiale, presso l’Associazione, e precisamente:a. i rappresentanti d’ogni Stato membro, qualunque sia il rapporto fra la Svizzera e questo Stato;b. il Segretario generale e il personale dell’Associazione;c. le persone di qualsiasi cittadinanza chiamate dall’Associazione.2. I provvedimenti concernenti la polizia federale degli stranieri e intesi a limitare l’entrata in Svizzera degli stranieri o a controllare le loro condizioni di dimora non sono applicabili nei confronti delle persone indicate nel presente articolo.Art. 12 Rappresentanti Ai fini del presente Accordo, il termine «rappresentanti» indica tutti i delegati, i delegati aggiunti, i consiglieri, i periti tecnici e i segretari di delegazione.Art. 13 Immunità dei rappresentanti dei membri 1. I rappresentanti dei membri dell’Associazione, ufficialmente chiamati presso la medesima, sono parificati agli agenti diplomatici e godono pertanto, nell’esercizio delle loro funzioni in Svizzera nonché durante i viaggi al e dal luogo di riunione, le immunità e i privilegi generalmente riconosciuti in Svizzera a detti agenti. 1 privilegi e le agevolazioni doganali sono tuttavia consentiti soltanto giusta le disposizioni del regolamento doganale del Consiglio federale applicabile alle organizzazioni internazionali.2. I privilegi e le immunità sono concessi ai rappresentanti dei membri dell’Associazione non come favore personale, ma allo scopo di garantire loro completa indipendenza nell’esercizio delle funzioni inerenti all’Associazione. Un membro dell’Associazione ha quindi non solo il diritto ma il dovere di levare l’immunità al suo rappresentante nei casi in cui, a suo parere, essa ostacola l’azione della giustizia e può essere levata senza compromettere lo scopo per cui era stata concessa.Art. 14 Immunità dei rappresentanti degli Stati associati I rappresentanti degli Stati associati godono, quanto a privilegi ed immunità, di un trattamento identico a quello dei rappresentanti degli Stati membri.Art. 15 Immunità del Segretario generale e di alcuni altri funzionari 1. Il Segretario generale dell’Associazione e i principali funzionari appartenenti alle classi designate dal Consiglio dell’Associazione o dalla persona da esso delegata e ammesse dal Consiglio federale svizzero, godono dei privilegi e delle immunità concessi agli agenti diplomatici.2. I privilegi e le agevolezze di carattere doganale sono concessi conformemente al regolamento doganale del Consiglio federale applicabile alle organizzazioni internazionali.Art. 16 Immunità di giurisdizione dei funzionari I funzionari dell’Associazione, qualunque sia la loro nazionalità, godono, anche dopo aver lasciato il servizio dell’Associazione, dell’immunità di giurisdizione per gli atti da essi compiuti nell’esercizio delle loro funzioni, compresi le parole e gli scritti.Art. 17 Esenzioni e agevolazioni concesse ai funzionari non svizzeri I funzionari dell’Associazione che non sono cittadini svizzeri:a. sono esenti dalle imposte federali, cantonali, e comunali sul reddito, per quanto concerne gli stipendi, le gratificazioni e le indennità pagati dall’Associazione; l’esenzione concerne anche il versamento di prestazioni in capitale, fatte, a qualsiasi titolo, da una cassa pensioni o da un’istituzione di previdenza, ai sensi dell’articolo 20; essa non concerne invece i redditi dei capitali versati, né le rendite o le pensioni pagate agli ex‑funzionari dell’Associazione;b. sono esenti da qualsiasi obbligo di servizio nazionale in Svizzera;c. non sono sottoposti, unitamente ai membri della famiglia a loro carico, alle disposizioni che limitano l’immigrazione e alle modalità di registrazione degli stranieri;d. godono, in materia di agevolazioni di cambio, degli stessi privilegi concessi ai funzionari delle organizzazioni internazionali stabilite in Svizzera;e. godono, unitamente ai membri della famiglia a loro carico, delle stesse agevolazioni di rimpatrio concesse agli agenti diplomatici nei periodi di crisi internazionale;f. godono, in materia doganale, delle agevolazioni previste dal regolamento doganale del Consiglio federale applicabile alle organizzazioni internazionali.Art. 18 Servizio militare dei funzionari svizzeri 1. Il Segretario generale dell’Associazione o la persona da lui delegata comunica al Consiglio federale svizzero l’elenco dei funzionari di cittadinanza svizzera che sono soggetti a obblighi militari.2. Il Segretario generale dell’Associazione o la persona da lui delegata e il Consiglio federale svizzero compilano, di comune intesa, un elenco limitato di funzionari di cittadinanza svizzera che, per le loro funzioni, godono di dispense.3. In caso di mobilitazione, il Segretario generale dell’Associazione ha la facoltà di chiedere, tramite il Dipartimento politico federale, per i funzionari di cittadinanza svizzera, la dispensa dalla chiamata sotto le armi o qualsiasi altro adeguato provvedimento.Art. 19 Carta d’identità 1. Il Dipartimento politico federale rilascia all’Associazione, per ogni funzionario, compresi il coniuge e i figli a carico viventi nella comunità domestica, una carta d’identità con fotografia del titolare. Tale documento, autenticato dal Dipartimento politico federale e dall’Associazione, serve alla legittimazione del funzionario nei confronti di qualsiasi autorità federale, cantonale e comunale.2. L’Associazione comunica regolarmente al Dipartimento politico federale l’elenco dei propri funzionari e dei membri delle famiglie, indicando per ciascuno di essi la data di nascita, la cittadinanza, il domicilio in Svizzera e la categoria o la classe di funzione cui appartengono.Art. 20 Cassa pensioni e fondi speciali 1. Ogni cassa pensioni o istituzione di previdenza, che svolge ufficialmente la sua attività in favore dei funzionari dell’Associazione, riceve la capacità giuridica in Svizzera se provvede ad osservare le modalità previste all’uopo dal diritto Svizzero. Essa gode, nei limiti della sua attività in favore di detti funzionari, delle stesse esenzioni, immunità e privilegi concessi all’Associazione.2. I fondi e le fondazioni, con o senza personalità giuridica propria, amministrati sotto gli auspici dell’Associazione e destinati ai suoi scopi ufficiali, godono, per quanto concerne i loro beni mobili, delle stesse esenzioni, immunità e privilegi concessi all’Associazione.Art. 21 Previdenza sociale L’Associazione è esente da qualsiasi obbligo di contribuzione in favore di istituzioni generali di previdenza sociale, come le casse di compensazione, le casse di assicurazione contro la disoccupazione, l’assicurazione contro gli infortuni, ecc.; è inteso che l’Associazione provvede, in quanto possibile e a condizioni da stabilire, ad assoggettare ai sistemi svizzeri di assicurazione gli agenti che non godono, presso di essa, di una equivalente assicurazione sociale.Art. 22 Ragione delle immunità 1. I privilegi e le immunità contemplati dal presente Accordo non sono istituiti nell’intento di concedere favori e agevolazioni personali ai funzionari dell’Associazione. Essi sono istituiti solo allo scopo di garantire, in qualsiasi circostanza, il libero funzionamento dell’Associazione e la completa indipendenza dei suoi agenti.2. Il Segretario generale ha il diritto e il dovere di levare l’immunità a un funzionario, qualora ritenga che l’immunità sia d’impedimento al regolare esercizio della giustizia e sia possibile rinunciarvi senza pregiudicare gli interessi del l’Associazione. Il Consiglio è competente a decidere la levata delle immunità al Segretario generale.Art. 23 Prevenzione degli abusi L’Associazione e le autorità svizzere coopereranno in ogni tempo allo scopo di facilitare una buona amministrazione della giustizia, di garantire l’adempimento dei regolamenti di polizia e d’impedire qualsiasi abuso dei privilegi, immunità e agevolazioni, previsti nel presente Accordo.Art. 24 Contestazioni di carattere privato L’Associazione prende i provvedimenti adeguati allo scopo di regolare in modo soddisfacente:a. le contestazioni derivanti da contratti, di cui l’Associazione è parte, e le altre contestazioni di diritto privato;b. le contestazioni in cui è implicato un funzionario dell’Associazione che gode, per la sua qualità ufficiale, dell’immunità, qualora l’immunità non sia stata levata conformemente alle disposizioni dell’articolo 22.Art. 25 Irresponsabilità della Svizzera Dalla presenza dell’Associazione su territorio svizzero, non deriva alla Svizzera alcuna responsabilità internazionale per gli atti e le omissioni dell’Associazione o dei suoi rappresentanti che agiscono o omettono di agire, nell’ambito delle loro funzioni.Art. 26 Sicurezza della Svizzera 1. Nessuna disposizione del presente Accordo può impedire al Consiglio federale svizzero di prendere i necessari provvedimenti nell’interesse della sicurezza della Svizzera.2. Il Consiglio federale svizzero, qualora ritenesse opportuno di valersi del paragrafo 1 del presente articolo, deve mettersi in relazione, il più presto possibile, con l’Associazione, allo scopo di stabilire, di comune intesa, le misure necessarie per proteggere gli interessi di quest’ultima.3. L’Associazione collabora con le autorità svizzere per evitare, nell’esercizio della sua attività, ogni pregiudizio alla sicurezza della Svizzera.Art. 27 Esecuzione dell’accordo da parte della Svizzera Il Dipartimento politico federale è incaricato dell’esecuzione del presente Accordo da parte della Confederazione svizzera.Art. 28 Giurisdizione 1. Ogni contestazione sull’applicazione o sull’interpretazione del presente Accordo, che non sia potuta essere regolata mediante negoziati diretti fra le parti, può essere sottoposta, da ciascuna parte, al giudizio di un tribunale trimembre, costituito all’entrata in vigore del presente Accordo.2. Il Consiglio federale svizzero o l’Associazione designano ciascuno un membro del tribunale.3. I membri in tal modo designati nominano il loro presidente.4. Qualora i membri non si accordino sulla nomina del Presidente, questo è designato dal Presidente della Corte internazionale di Giustizia, a richiesta dei membri del tribunale.5. Il tribunale è adito a richiesta di una delle parti.6. Il tribunale stabilisce la propria procedura.Art. 29 Entrata in vigore Il presente Accordo entra in vigore all’atto della firma in nome del Consiglio federale svizzero e del Consiglio dell’Associazione.Art. 30 Modificazione dell’Accordo 1. Il presente Accordo può essere modificato a richiesta di ciascuna parte.2. In questo caso le parti si accordano per stabilire le eventuali modificazioni da apportare alle disposizioni del presente Accordo.3. Qualora i negoziati non conducano ad un’intesa, l’Accordo può essere disdetto dall’una o dall’altra parte con preavviso di due anni.Fatto e firmato presso la sede dell’Associazione europea di libero scambio, in Ginevra, il 10 agosto 1961, in doppio esemplare.Per ilConsiglio federale svizzero:CampichePer il Consiglio dell’Associazione europeadi libero scambio:Figgures
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451.31Ordinanza concernente la protezione delle zone golenali d’importanza nazionale(Ordinanza sulle zone golenali)del 28 ottobre 1992 (Stato 1° novembre 2017)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 18a capoversi 1 e 3 della legge federale del 1° luglio 19661 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN),ordina:1 RS 451Art. 1 Inventario federale 1 L’Inventario federale delle zone golenali d’importanza nazionale (Inventario delle zone golenali) comprende gli oggetti di cui all’allegato 1.2 L’Inventario delle zone golenali comprende per ogni zona protetta:a.una rappresentazione cartografica del perimetro;b.il tipo di oggetto.23 La descrizione degli oggetti, pubblicata separatamente, è parte integrante della presente ordinanza.32 Introdotto dal n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).3 Introdotto dal n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).Art. 24 Pubblicazione 1 La descrizione degli oggetti è pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (RU) mediante rimando (art. 5 cpv. 1 lett. c della legge del 18 giu. 20045 sulle pubblicazioni ufficiali). Essa è accessibile in forma elettronica6.2 L’Inventario delle zone golenali può essere consultato gratuitamente presso l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e presso i servizi cantonali competenti.4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).5 RS 170.5126 www.bafu.admin.ch > Temi > Biodiversità > Informazioni per gli specialisti > Misure > Infrastruttura ecologica > Biotopi d’importanza nazionale > Zone golenaliArt. 3 Delimitazione degli oggetti 1 I Cantoni, sentiti i proprietari fondiari e i gestori, stabiliscono i tracciati di confine degli oggetti. Delimitano le zone cuscinetto sufficienti dal profilo ecologico, tenendo conto in particolare degli altri biotopi attigui.2 Se non sono ancora stati definiti i tracciati di confine, l’autorità cantonale competente adotta, su richiesta, provvedimenti per l’accertamento dell’appartenenza di un fondo a un oggetto. Il richiedente deve poter dimostrare che per tale accertamento esista un interesse degno di protezione.Art. 3a7 Modifica da parte del DATEC 1 Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), dopo aver sentito i Cantoni, può modificare il perimetro di un oggetto appartenente alla categoria dei margini proglaciali per quanto in tale perimetro siano inserite zone immediatamente attigue all’oggetto e dove il ghiaccio sia scomparso dopo l’iscrizione dell’oggetto nell’Inventario delle zone golenali.2 Fino alla decisione del DATEC a queste zone si applica la protezione preventiva secondo l’articolo 7.7 Introdotto dal n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).Art. 4 Scopo della protezione 1 Gli oggetti devono essere conservati intatti. Le finalità di protezione includono segnatamente:a.la conservazione e lo sviluppo della flora e della fauna indigene tipiche delle zone golenali e degli elementi ecologici indispensabili alla loro esistenza;b.la conservazione e, per quanto sia ragionevole e fattibile, il ristabilimento della dinamica naturale del regime delle acque e di quello dei detriti alluvionali;c.la conservazione delle caratteristiche geomorfologiche.82 Una deroga allo scopo della protezione è ammissibile soltanto per progetti direttamente legati all’ubicazione che sono utili alla protezione degli uomini dagli effetti dannosi dell’acqua o ad un altro interesse pubblico preponderante d’importanza nazionale. Chi ha causato i danni deve essere obbligato ad adottare le misure più appropriate di protezione, di ristabilimento o, altrimenti, di sostituzione.8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2003, in vigore del 1° dic. 2003 (RU 2003 4131).Art. 5 Provvedimenti di protezione e di manutenzione 1 I Cantoni, dopo aver sentito i proprietari fondiari e i gestori, adottano i provvedimenti di protezione e di manutenzione necessari per la conservazione degli oggetti. Nell’elaborazione di detti provvedimenti va attribuita particolare importanza alla salvaguardia ed alla promozione di un’utilizzazione agricola e forestale adeguata e sostenibile.92 In particolare essi vigilano affinché:a.i piani e le prescrizioni, che regolano le modalità di utilizzazione del suolo, ai sensi della legislazione sulla sistemazione del territorio, siano conformi alla presente ordinanza;b.le zone golenali con un regime delle acque e dei detriti totalmente o ampiamente intatti siano protette integralmente;c.gli sfruttamenti esistenti e quelli nuovi, in particolare l’agricoltura e l’economia forestale, l’utilizzazione delle forze idriche e delle acque sotterranee, l’estrazione di ghiaia, la navigazione e l’utilizzazione a fini ricreativi compresa la pesca, siano conformi allo scopo della protezione;d.sia incoraggiato lo sviluppo delle piante rare e minacciate e degli animali nonché della loro biocenosi;e.la qualità dell’acqua e del suolo sia migliorata tramite una riduzione dell’apporto di sostanze nutritive e nocive.3 Le disposizioni dei capoversi 1 e 2 sono applicabili anche alle zone cuscinetto, sempre che lo scopo perseguito dalla protezione lo esiga.9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2003, in vigore del 1° dic. 2003 (RU 2003 4131).Art. 610 Termine I provvedimenti di cui all’articolo 3 capoverso 1 e all’articolo 5 devono essere adottati entro dieci anni dall’iscrizione degli oggetti nell’allegato 1.10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).Art. 711 Protezione preventiva 1 I Cantoni, fintanto che non avranno adottato provvedimenti di protezione e di manutenzione, provvedono con provvedimenti urgenti appropriati affinché lo stato degli oggetti non peggiori. In particolare provvedono affinché negli oggetti non siano costruiti edifici e impianti oppure realizzate importanti modifiche di utilizzazione.2 Possono autorizzare deroghe a condizione che siano conciliabili con l’articolo 4 capoverso 2.11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).Art. 812 Eliminazione dei danni I Cantoni vigilano affinché i danni arrecati in particolare alla dinamica naturale del regime delle acque e dei detriti degli oggetti siano eliminati, per quanto possibile, non appena se ne presenti l’occasione.12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 ott. 2003, in vigore del 1° dic. 2003 (RU 2003 4131).Art. 9 Obblighi della Confederazione 1 Nell’ambito della loro attività, le autorità e i servizi della Confederazione nonché i suoi istituti e stabilimenti sono tenuti a conservare intatti gli oggetti secondo lo scopo della protezione.2 Essi adottano i provvedimenti previsti dagli articoli 5, 7 e 8 per i quali sono competenti in virtù della pertinente legislazione federale speciale.Art. 10 Resoconto 1 I Cantoni, fintanto che non avranno adottato i provvedimenti necessari secondo l’articolo 3 capoverso 1 e l’articolo 5, devono presentare alla fine di ogni anno all’UFAM13 un rapporto sullo stato della protezione delle zone golenali nel loro territorio.2 Essi indicano all’ UFAM al più tardi con il loro ultimo rapporto quali danni ai sensi dell’articolo 8 prevedono di eliminare ed entro quale termine.13 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.Art. 11 Prestazioni della Confederazione 1 La Confederazione consiglia e appoggia i Cantoni nell’adempimento dei compiti previsti dalla presente ordinanza.2 Le indennità della Confederazione per i provvedimenti previsti negli articoli 3, 5 e 8 della presente ordinanza sono rette dagli articoli 18 e 19 dell’ordinanza del 16 gennaio 199114 sulla protezione della natura e del paesaggio (OPN).1514 RS 451.115 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).Art. 11a16 Oggetti ancora in fase d’esame 1 Gli oggetti ancora in fase d’esame sono elencati nell’allegato 2.2 Sino alla loro iscrizione nell’allegato 1, la protezione di tali oggetti è retta dall’articolo 29 OPN17 e dall’articolo 7 della presente ordinanza.3 La pubblicazione è retta dall’articolo 2.16 Introdotto dal n. I dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).17 RS 451.1Art. 12 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 15 novembre 1992.Allegato 118 18 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).(art. 1 cpv. 1)Elenco delle zone golenali d’importanza nazionale N.LocalitàComune(i)19IscrizioneRevisioniCantone di Zurigo 5Eggrank-ThurspitzAndelfingen, Flaach, Kleinandelfingen, Marthalen201992 92Still Rüss-RickenbachObfelden, Ottenbach2119922003 95Ober Schachen-RüssspitzObfelden2219922003 343Freienstein-TösseggEglisau, Freienstein-Teufen, Rorbas20032017 344Dättlikon-FreiensteinDättlikon, Embrach, Freienstein-Teufen, Rorbas2003 345OberglattOberglatt, Rümlang2003 429KlarenwiesenBülach, Hochfelden2017Cantone di Berna 44Oberburger SchachenBurgdorf, Hasle bei Burgdorf, Heimiswil19922003 46Utzenstorfer SchachenBätterkinden, Utzenstorf19922017 47Altwässer der Aare und der ZihlBüren an der Aare, Dotzigen, Meienried, Meinisberg, Safnern, Scheuren, Schwadernau19922017 48Alte Aare: Lyss-DotzigenBüetigen, Dotzigen, Kappelen, Lyss, Schwadernau, Studen, Worben19922003/17 49Alte Aare: Aarberg-LyssAarberg, Kappelen, Lyss19922003/17 53Niederried-OltigenmattGolaten, Kallnach, Mühleberg, Radelfingen, Wileroltigen19922017N.LocalitàComune(i)IscrizioneRevisioni 55SenseauenGuggisberg, Köniz, Neuenegg, Schwarzenburg231992 58Teuffengraben-SackauKöniz, Oberbalm, Rüeggisberg, Rüschegg, Schwarzenburg19922017 59LaupenauLaupen, Mühleberg, Neuenegg19922017 69Belper GiessenAllmendingen, Belp, Bern, Kehrsatz, Köniz, Münsingen, Muri bei Bern, Rubigen1992 70ChandergrienSpiez1992 71AugandReutigen, Spiez, Wimmis19922003 72HeustrichAeschi bei Spiez, Reichenbach im Kandertal, Wimmis19922003/17 74GastereholzKandersteg1992 75BrünnlisauDiemtigen, Erlenbach im Simmental, Wimmis1992 76WilerauDiemtigen, Erlenbach im Simmental1992 77NiedermettlisauDärstetten, Erlenbach im Simmental19922017 78Engstlige: Bim Stei-OybedlyFrutigen1992 79WeissenauUnterseen1992 80ChappelistutzGsteigwiler, Gündlischwand, Wilderswil19922017 81In ErlenGrindelwald1992 83JägglisglunteBrienz1992 84SytenwaldMeiringen1992 86SandeyInnertkirchen19922003/17 209Seewald-FanelGampelen, Ins241992 221Aare bei AltreuArch, Leuzigen251992 222Heidenweg/St. PetersinselErlach, Twann-Tüscherz1992 223HagneckdeltaHagneck, Lüscherz, Täuffelen1992 224Rohr-OeyLauenen1992 314Kalte SenseGuggisberg262003 315RotenbachGuggisberg, Rüschegg2003 316HeubachRüschegg2017 317SeligrabenRiggisberg, Rüeggisberg, Rüschegg2017 319EmmeschluchtEggiwil, Schangnau2003 320InnererizEriz, Horrenbach-Buchen2017 321HarzisbodenHabkern, Oberried am Brienzersee2003 322RezlibergLenk2003 323HornbrüggAdelboden2003 324LochweidAdelboden2003 325Gastere bei SeldenKandersteg2003 326TschingelReichenbach im Kandertal2003 327GanzenlouwinaGrindelwald2003 328EngstlenalpInnertkirchen2017 425Schmadribach-ChrummbachLauterbrunnen20171121KanderfirnKandersteg200120171132RezligletscherLenk200120171139GeltengletscherLauenen200120171206GauligletscherInnertkirchen200120171214DiechtergletscherGuttannen200120171216RosenlauigletscherSchattenhalb200120171327BächlisbodenGuttannen20011352EngstligenalpAdelboden200320171354SpittelmatteKandersteg2720011401GamchigletscherReichenbach im Kandertal20012017Cantone di Lucerna 98ÄmmenmattDoppleschwand, Entlebuch, Hasle, Wolhusen19922003 338Unterer SchiltwaldBuchrain, Emmen, Eschenbach2003 339Badhus-GrabenDoppleschwand, Romoos2003 340EntlentalEntlebuch, Hasle2003 341FlühliFlühli2003Cantone di Uri 105ReussdeltaFlüelen, Seedorf19922003 107StössiSilenen19922003 108Widen bei RealpHospental, Realp19922003 349GrosstalIsenthal2003 351Unterschächen-SpiringenSpiringen, Unterschächen2003 352Alpenrösli-HerrenrütiAttinghausen282003 353AltbodenWassen2003 354GornerenGurtnellen2003 355StäuberbodenSilenen2003 356UnteralpAndermatt2003 420RütiUnterschächen20171008HüfifirnSilenen19922001/171010BrunnifirnSilenen200120171218TiefengletscherRealp200120171219DammagletscherGöschenen200120171221ChelengletscherGöschenen200120171228KartigelfirnWassen200120171229WallenburfirnGöschenen20012017Cantone di Svitto 104TristelMuotathal1992 110Biber im ÄgeririedEinsiedeln, Rothenthurm291992 225AahornLachen1992Cantone di Obvaldo 99SchlierenrütiAlpnach1992 100StäderriedAlpnach1992 101LauiGiswil19922007 102SteinibachGiswil, Sarnen1992 352Alpenrösli-HerrenrütiEngelberg302003Cantone di NidvaldoNessun oggettoCantone di Glarona 109Hinter KlöntalGlarus19922003 216Chrauchbach: HarisGlarus Süd19922003 348Linth DeltaGlarus Nord20171302OberstafelbachGlarus Süd2001Cantone di Zugo 95Ober Schachen-RüssspitzHünenberg311992 97FrauentalCham19922003 110Biber im ÄgeririedOberägeri321992 444Hünenberg ReussweidenHünenberg2017Cantone di Friburgo 52Les Iles de VilleneuveSurpierre3319922001 55SenseauenAlterswil, Heitenried, Plaffeien, St. Antoni, Ueberstorf3419922017 60Bois du DévinHauterive, Marly1992 61Ärgera: Plasselb-MarlyGiffers, Marly, Pierrafortscha, Plasselb, St. Silvester, Tentlingen, Villarsel-sur-Marly1992 62La Sarine: Rossens-FribourgArconciel, Fribourg, Gibloux, Hauterive, Marly, Pierrafortscha, Pont-la-Ville, Treyvaux, Villars-sur-Glâne19922003 64BrocBotterens, Broc, Bulle, Morlon2003 65Les Auges d’EstavannensBas-Intyamon, Grandvillard, Gruyères1992 66Les Auges de NeirivueBas-Intyamon, Grandvillard, Haut-Intyamon1992 203Les Grèves d’Yvonand-CheyresCheyres-Châbles3519922001 204Les Grèves de Cheyres-FontCheyres-Châbles, Estavayer1992 205Les Grèves d’Estavayer-le-Lac-ChevrouxEstavayer3619922001 206Les Grèves de Chevroux-PortalbanDelley-Portalban, Gletterens3719922001/03/07 207Les Grèves de Portalban-CudrefinDelley-Portalban3819922001 217La Neirigue et la GlâneAutigny, Gibloux, Massonnens, Villaz-Saint-Pierre, Villorsonnens19922003 307Le ChablaisGalmiz, Mont-Vully, Muntelier2003 310Lac de MontsalvensVal-de-Charmey2003 311Cerniat-La ValsainteVal-de-Charmey2017 312PlasselbschlundLa Roche, Plasselb, Val-de-Charmey2017 313MuscherensensePlaffeien2003 314Kalte SensePlaffeien392003 406Montagny-les-MontsCorserey, Montagny, Noréaz, Prez-vers-Noréaz2017Cantone di Soletta 45EmmenschachenLuterbach, Zuchwil1992 221Aare bei AltreuBettlach, Selzach401992 413WöschnauEppenberg-Wöschnau, Erlinsbach, Schönenwerd2017 414RuppoldingenBoningen, Olten412017Cantone di Basilea CittàNessun oggettoCantone di Basilea Campagna 403Zwingen-BrislachBrislach, Nenzlingen, Zwingen2017Cantone di Sciaffusa 4SeldenhaldeSchleitheim19922003/17 5Eggrank-ThurspitzBuchberg, Rüdlingen421992 342BibermüliHemishofen, Ramsen2003Cantone di Appenzello Esterno 371AmpferenbodenUrnäsch432003Cantone di Appenzello Interno 372WeissbadSchwende2017Cantone di San Gallo 12GhöggerhütteNiederbüren441992 14Glatt nordwestlich FlawilFlawil, Oberbüren, Oberuzwil, Uzwil19922017 16Gillhof-GlattburgNiederhelfenschwil, Oberbüren, Uzwil, Zuzwil1992 18Thurauen Wil-WeierenUzwil, Wil, Zuzwil1992 19Thur und Necker bei LütisburgBütschwil-Ganterschwil, Lütisburg, Neckertal19922003 219AltenrheinThal1992 369GoldachtobelGoldach, Mörschwil, St. Gallen, Untereggen20032017 371AmpferenbodenNesslau452003 373Schilstal/SandFlums2003 374Rheinau/CholauSevelen, Wartau2003 376Sarelli-RosenbergliBad Ragaz2003 412GörbsbachPfäfers2017Cantone dei Grigioni 22Zizers-MastrilsLandquart, Untervaz, Zizers2017 25Trimmiser RodauenHaldenstein, Trimmis, Untervaz2017 27Rhäzünser RheinauenBonaduz, Domat/Ems, Rhäzüns, Rothenbrunnen19922003 28CumpardunsFürstenau, Scharans, Sils im Domleschg, Thusis19922003 29CaumaIlanz/Glion, Sagogn, Schluein19922003 30Plaun da FoppasIlanz/Glion19922003 31CahuonsSumvitg, Trun19922003 32Disla-PardomatDisentis/Mustér, Sumvitg19922003 33Fontanivas-SonduritgDisentis/Mustér19922003 34GravasTujetsch19922003 35Ogna da PardialaBreil/Brigels, Ilanz/Glion, Waltensburg/Vuorz19922003 157IsolaSan Vittore461992 158Ai FornasRoveredo, San Vittore19922003 160PascolettoGrono1992 161RoseraLostallo19922003 162PomaredaLostallo, Soazza19922003 164CantonMesocco, Soazza1992 166Pian di AlneCalanca, Rossa19922003 174StradaValsot19922003 176Plan-SotValsot19922003/17 177Panas-ch-ResgiaScuol, Valsot19922003/17 181Lischana-SuronnasScuol1992 185SotruinasZernez1992 187Blaisch dal Piz dal RasZernez1992 188San BatrumieuMadulain, Zuoz19922017 190Isla Glischa-Arvins-SegliasBever, La Punt-Chamues-ch, Samedan1992 194FlazCelerina/Schlarigna, Samedan1992 195II Rom Valchava-Graveras (Müstair)Val Müstair19922003 379Val CristallinaMedel (Lucmagn)2017 380Alp Val TenigiaSumvitg2003 385RuinaultaBonaduz, Flims, Safiental, Sagogn, Trin2017 387Safien Platz-CarfilSafiental2017 389Saas-KlostersConters im Prättigau, Klosters-Serneus2017 390SardascaKlosters-Serneus2017 391Borgonovo-Stampa-CampacBregaglia2017 392CavrilBregaglia2017 393Isola/Plan GrandBregaglia, Sils im Engadin/Segl2003 394Ova da RosegPontresina2003 395Val TrupchunS-chanf2017 396Ova dal FuornZernez2003 397RavitschanaScuol2017 410Südwestlich von ÜbernollaFlerden, Tschappina, Urmein2017 411CholplatzKlosters-Serneus20171006Glatscher da GavirolasAndiast, Waltensburg/Vuorz200120171013Vadret VallorgiaS-chanf200120171017Vadret da GrialetschZernez200120171020SilvrettagletscherKlosters-Serneus200120171044Vadrec da la BondascaBregaglia200120171046Vadrec del FornoBregaglia200120171057TambogletscherSplügen200120171061ParadiesgletscherHinterrhein200120171063Canal GletscherVals200120171066FanellgletscherVals200120171231Vadrec da FedozBregaglia200120171235Vadret da RosegSamedan200120171238Vadret da MorteratschPontresina200120171246Glatscher da PlattasMedel (Lucmagn)200120171247Glatscher da LavazMedel (Lucmagn)200120171252Vadret da PorchabellaBergün/Bravuogn, S-chanf200120171254Vadret da PalüPoschiavo20011258Vadret da Fenga "Süd"Scuol, Valsot200120171262Glatschiu dil SegnasFlims200120171301Val FrisalBreil/Brigels20011310Rabiusa EngiSafiental200120171315Pradatsch, Val PlavnaScuol20011316Plaun Segnas SutFlims20011320Plaun la GreinaLumnezia199220011323LampertschalpVals20011342BergalgaAvers200120171346Alp CurtegnsSurses20171347Ragn d’ErrSurses20011348Plaun Vadret, Val FexSils im Engadin/Segl20011404Aua da FedozBregaglia20011405Glatscher Davos la BuoraMedel (Lucmagn)20012017Cantone di Argovia 2HaumättliMöhlin19922003 3Rietheim-KoblenzKoblenz, Rietheim19922017 36Auenreste Klingnauer StauseeBöttstein, Klingnau, Koblenz, Leuggern1992 37Wasserschloss Brugg-StilliBrugg, Gebenstorf, Untersiggenthal, Villigen, Windisch19922001 40Umiker Schachen-StierenhölzliBrugg, Schinznach, Schinznach-Bad, Villnachern1992 51Reussinsel RisiMellingen, Stetten, Tägerig1992 87RüsshaldenMellingen, Wohlenschwil19922003 88Tote Reuss-Alte ReussBremgarten, Eggenwil, Fischbach-Göslikon, Künten19922003 91Rottenschwiler MoosBremgarten, Rottenschwil, Unterlunkhofen1992 92Still Rüss-RickenbachAristau, Jonen, Merenschwand, Oberlunkhofen, Rottenschwil, Unterlunkhofen4719922003 95Ober Schachen-RüssspitzMerenschwand, Mühlau4819922003 220RossgartenLeibstadt, Schwaderloch1992 337Bünzaue Möriken-OthmarsingenMöriken-Wildegg, Othmarsingen2003 401Aarau-RupperswilAarau, Auenstein, Rupperswil2017 414RuppoldingenRothrist492017Cantone di Turgovia 6SchäffäuliNeunforn19922003 7WuerFrauenfeld, Uesslingen-Buch, Warth-Weiningen19922003/07 8Hau-ÄuliFrauenfeld, Warth-Weiningen19922003 9Wyden bei PfynFelben-Wellhausen, Hüttlingen, Pfyn19922003 11Unteres GhöggBischofszell19922003 12GhöggerhütteBischofszell5019922003Cantone Ticino 146Bosco dei ValloniBedretto1992 147SoriaBedretto1992 148GeròraAirolo19922003 149AlbinascaAirolo1992 150Bolla di LoderioBiasca, Serravalle1992 151Brenno di BlenioAcquarossa, Blenio, Serravalle1992 155CampallBlenio1992 156BassaLumino1992 157IsolaLumino511992 167BoschettiGudo, Sementina1992 168Ciossa AntogniniCadenazzo, Cugnasco-Gerra, Gudo, Locarno1992 169Bolle di MagadinoGambarogno, Gordola, Locarno, Tenero-Contra1992 170SaleggioAvegno Gordevio, Maggia19922003 171MaggiaCevio, Maggia1992 172Somprei-LovaltLavizzara19922003 227Sonlèrt-SabbioneCevio1992 228Foce della MaggiaAscona, Locarno1992 229Madonna del PianoCroglio, Monteggio1992 357GhironeBlenio2003 358Chiggiogna-LavorgoFaido20032017 359Biaschina-GiornicoGiornico2003 360FontaneSerravalle2003 361MadraSerravalle2003 362CalnegiaCevio2003 363Mött di TirmanCampo (Vallemaggia)2003 364Sonogno-BrioneBrione (Verzasca), Cugnasco-Gerra, Frasco, Sonogno2003 365RuscadaCresciano2003 366Vezio-ArannoAlto Malcantone, Aranno, Miglieglia2003 367CaslanoCaslano, Magliaso20031079Ghiacciaio del Basòdino WCevio20012017Cantone di Vaud 50Sagnes de la BurtignièreLe Chenit19922001 52Les Iles de VilleneuveLucens, Valbroye5219922001 68La Sarine près Château-d’OexChâteau-d’Oex19922001 118Grand BataillardChavannes-de-Bogis, Chavannes-des-Bois, Commugny19922001 119Embouchure de l’AubonneAllaman, Buchillon19922001 120Les Iles de BussignyAclens, Bremblens, Bussigny, Echandens19922001 121La RoujardeGollion, Penthaz, Vufflens-la-Ville19922001 122Bois de VauxLussery-Villars, Penthalaz19922001 123Les GrangettesNoville19922001 124Iles des ClousYvorne1992 198Les Grèves de ConciseConcise19922001/17 200Les Grèves de Grandson-Bonvillars-OnnensBonvillars, Grandson, Onnens19922001/17 201Les Grèves d’Yverdon-des TuileriesGrandson, Montagny-près-Yverdon, Yverdon-les-Bains19922001/17 202Les Grèves d’Yverdon-YvonandCheseaux-Noréaz, Yverdon-les-Bains, Yvonand19922001 203Les Grèves d’Yvonand-CheyresYvonand5319922001 205Les Grèves d’Estavayer-le-Lac-ChevrouxChevroux5419922001 206Les Grèves de Chevroux-PortalbanChevroux5519922001 207Les Grèves de Portalban-CudrefinCudrefin, Vully-les-Lacs5619922001 208Les Grèves du Chablais de CudrefinCudrefin19922001 211Les MonodApples, Ballens, Mollens, Montricher, Pampigny19922001 226La Torneresse à l’EtivazChâteau-d’Oex19922001 301Les Iles de BogisBogis-Bossey, Chavannes-de-Bogis2003 302La LovataireAclens, Vufflens-la-Ville2017 303SolalexBex2003 304Embouchure de la BroyeVully-les-Lacs2003 305Embouchure du ChandonAvenches, Faoug2003Cantone del Vallese 125Source du TrientTrient1992 127LotreyEvolène19922017 128Pramousse-SatarmaEvolène1992 129La Borgne en amont d’ArollaEvolène1992 130SalayEvolène1992 131FerpècleEvolène1992 132DerborenceConthey1992 133PfynwaldLeuk, Salgesch, Sierre, Varen19922017 134TännmattuBlatten, Wiler (Lötschen)19922003 135ChiemadmatteBlatten1992 138GrundBrig-Glis, Ried-Brig19922017 139BilderneMörel-Filet, Termen19922017 140ZeiterbodeGoms1992 141MatteGoms1992 142SandObergoms19922003 330JegisandRaron2017 331SchweifObergoms2017 332PrayonOrsières2017 333Praz de FortOrsières2017 334Plat de la LéAnniviers2017 335TäschalpenTäsch20171038Glacier de ZinalAnniviers200120171085Ofental GletscherSaas-Almagell200120171115Langgletscher/JegigletscherBlatten19922001/171118Üssre BaltschiedergletscherBaltschieder200120171129WildstrubelgletscherLeukerbad200120171147Triftgletscher VSZermatt20011148HohlichtgletscherRanda, Täsch200120171154Feegletscher NSaas-Fee200120171160AbberggletscherSt. Niklaus200120171161Glacier de ValsoreyBourg-Saint-Pierre200120171163Glacier d’OtemmaBagnes200120171165Glacier du BrenayBagnes19922001/171167Glacier du Petit CombinBagnes200120171168Glacier de CorbassièreBagnes200120171170Glacier de CheilonHérémence200120171175Grand DésertHérémence, Nendaz200120171182Glacier de l’A NeuveOrsières20171203Glacier de TsanfleuronConthey, Savièse20171215RhonegletscherObergoms19922001/171354SpittelmatteLeukerbad572001Cantone di Neuchâtel 209Seewald-FanelLa Tène581992 306PréfargierLa Tène2017Cantone di Ginevra 112Vallon de la LaireAvusy, Chancy1992 113Vallon de l’AllondonDardagny, Russin, Satigny1992 114Moulin de VertCartigny1992 115Les GravinesCollex-Bossy, Versoix1992 218Vers VauxChancy1992 428La TouvièreAvully2017Cantone del Giura 144La RéchesseClos du Doubs1992 145La LomenneClos du Doubs1992 399ClairbiefSaignelégier, Soubey200719 Elenco ufficiale dei Comuni della Svizzera, versione del 16 dic. 2016.20 L’oggetto è situato nei Comuni di Andelfingen, Flaach, Kleinandelfingen, Marthalen ZH/Buchberg, Rüdlingen SH.21 L’oggetto è situato nei Comuni di Obfelden, Ottenbach ZH/Aristau, Jonen, Merenschwand, Oberlunkhofen, Rottenschwil, Unterlunkhofen AG.22 L’oggetto è situato nei Comuni di Obfelden ZH/Hünenberg ZG/Merenschwand, Mühlau AG.23 L’oggetto è situato nei Comuni di Guggisberg, Köniz, Neuenegg, Schwarzenburg BE/Alterswil, Heitenried, Plaffeien, St. Antoni, Ueberstorf FR.24 L’oggetto è situato nei Comuni di Gampelen, Ins BE/La Tène NE.25 L’oggetto è situato nei Comuni di Arch, Leuzigen BE/Bettlach, Selzach SO.26 L’oggetto è situato nei Comuni di Guggisberg BE/Plaffeien FR.27 L’oggetto è situato nei Comuni di Kandersteg BE/Leukerbad VS.28 L’oggetto è situato nei Comuni di Attinghausen UR/Engelberg OW.29 L’oggetto è situato nei Comuni di Einsiedeln, Rothenthurm SZ/Oberägeri ZG.30 L’oggetto è situato nei Comuni di Engelberg OW/Attinghausen UR.31 L’oggetto è situato nei Comuni di Hünenberg ZG/Merenschwand, Mühlau AG/Obfelden ZH.32 L’oggetto è situato nei Comuni di Oberägeri ZG/Einsiedeln, Rothenthurm SZ.33 L’oggetto è situato nei Comuni di Surpierre FR/Lucens, Valbroye VD.34 L’oggetto è situato nei Comuni di Alterswil, Heitenried, Plaffeien, St. Antoni, Ueberstorf FR/Guggisberg, Köniz, Neuenegg, Schwarzenburg BE.35 L’oggetto è situato nei Comuni di Cheyres-Châbles FR/Yvonand VD.36 L’oggetto è situato nei Comuni di Estavayer FR/Chevroux VD.37 L’oggetto è situato nei Comuni di Delley-Portalban, Gletterens FR/Chevroux VD.38 L’oggetto è situato nei Comuni di Delley-Portalban FR/Cudrefin, Vully-les-Lacs VD.39 L’oggetto è situato nei Comuni di Plaffeien FR/Guggisberg BE.40 L’oggetto è situato nei Comuni di Bettlach, Selzach SO/Arch, Leuzigen BE.41 L’oggetto è situato nei Comuni di Boningen, Olten SO/Rothrist AG.42 L’oggetto è situato nei Comuni di Buchberg, Rüdlingen SH/Andelfingen, Flaach, Kleinandelfingen, Marthalen ZH.43 L’oggetto è situato nei Comuni di Urnäsch AR/Nesslau SG.44 L’oggetto è situato nei Comuni di Niederbüren SG/Bischofszell TG.45 L’oggetto è situato nei Comuni di Nesslau SG/Urnäsch AR.46 L’oggetto è situato nei Comuni di San Vittore GR/Lumino TI.47 L’oggetto è situato nei Comuni di Aristau, Jonen, Merenschwand, Oberlunkhofen, Rottenschwil, Unterlunkhofen AG/Obfelden, Ottenbach ZH.48 L’oggetto è situato nei Comuni di Merenschwand, Mühlau AG/Hünenberg ZG/Obfelden ZH.49 L’oggetto è situato nei Comuni di Rothrist AG/Boningen, Olten SO.50 L’oggetto è situato nei Comuni di Bischofszell TG/Niederbüren SG.51 L’oggetto è situato nei Comuni di Lumino TI/San Vittore GR.52 L’oggetto è situato nei Comuni di Lucens, Valbroye VD/Surpierre FR.53 L’oggetto è situato nei Comuni di Yvonand VD/Cheyres-Châbles FR.54 L’oggetto è situato nei Comuni di Chevroux VD/Estavayer FR.55 L’oggetto è situato nei Comuni di Chevroux VD/Delley-Portalban, Gletterens FR.56 L’oggetto è situato nei Comuni di Cudrefin, Vully-les-Lacs VD/Delley-Portalban FR.57 L’oggetto è situato nei Comuni di Leukerbad VS/Kandersteg BE.58 L’oggetto è situato nei Comuni di La Tène NE/Gampelen, Ins BE.Allegato 259 59 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 29 set. 2017, in vigore dal 1° nov. 2017 (RU 2017 5283).(art. 11a)Elenco delle zone golenali d’importanza nazionale, ancora in fase d’esame N.LocalitàComune(i)60Cantone di Zurigo400Dietikon-GeroldswilDietikon, Geroldswil, Oetwil an der Limmat, WeiningenCantone di BernaNessun oggettoCantone di LucernaNessun oggettoCantone di Uri350Lang HütteAttinghausen, Erstfeld445VoralpreussGöschenenCantone di Svitto347Unter Gampel-RichisauMuotathal61Cantone di ObvaldoNessun oggettoCantone di NidvaldoNessun oggettoCantone di Glarona347Unter Gampel-RichisauGlarus62421WinggelGlarus SüdCantone di ZugoNessun oggettoN.LocalitàComune(i)Cantone di FriburgoNessun oggettoCantone di SolettaNessun oggettoCantone di Basilea CittàNessun oggettoCantone di Basilea CampagnaNessun oggettoCantone di SciaffusaNessun oggettoCantone di Appenzello EsternoNessun oggettoCantone di Appenzello InternoNessun oggettoCantone di San GalloNessun oggettoCantone dei Grigioni375Fläsch RheinauFläsch381L’Ogna da TrunTrun382Surin-LumbreinLumnezia383InslasLumnezia384GatgsIlanz/Glion, Lumnezia388LüenArosa, Tschiertschen-Praden409Mulin da PitaschIlanz/Glion, Lumnezia431Andeer-CluginAndeer432BargisFlims, Trin433Isla, MulinTrin434IselAlbula/Alvra, Arosa435Plessuraue bei MolinisArosa436ChagioschBergün/Bravuogn437Alvaneu BadAlbula/Alvra, Filisur, Schmitten438Val RusseinDisentis/Mustér, Sumvitg439CavagliaPoschiavoCantone di ArgoviaNessun oggettoCantone di TurgoviaNessun oggettoCantone Ticino398Lodrino-IragnaBiasca, Cresciano, Iragna, Lodrino, Osogna416Piano della ReisaLavizzara417PuraCurio, Magliaso, Neggio, Pura418CurtinaLuganoCantone di VaudNessun oggettoCantone del Vallese329Godey-DerborenceConthey336ZwischenbergZwischbergenCantone di NeuchâtelNessun oggettoCantone di GinevraNessun oggettoCantone del GiuraNessun oggetto60 Elenco ufficiale dei Comuni della Svizzera, versione del 16 dic. 2016.61 L’oggetto è situato nei Comuni di Muotathal SZ/Glarus GL.62 L’oggetto è situato nei Comuni di Glarus GL/Muotathal SZ.
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0.142.112.142 (Stato 10 febbraio 2004)0.142.112.142 RU 2004 757 Traduzione1Accordotra il Consiglio federale svizzeroe il Governo della Repubblica di Bulgaria concernente la soppressione reciproca dell’obbligo del vistoConcluso il 30 ottobre 2003Entrato in vigore il 29 novembre 2003 (Stato 10 febbraio 2004)1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.Il Consiglio federale svizzeroeil Governo della Repubblica di Bulgaria,detti in seguito «Parti contraenti»,nell’intento di mantenere e rafforzare lo spirito di amicizia e reciproca cooperazione,animati dal desiderio di semplificare le formalità per la circolazione delle persone tra i due territori,determinati a sviluppare e migliorare una collaborazione fondata sulla reciproca fiducia nella lotta contro la migrazione illegale,visto l’accordo del 18 luglio 19942 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica di Bulgaria concernente la riaccettazione di persone senza dimora autorizzata,hanno convenuto quanto segue:2 RS 0.142.112.149Art. 1 I cittadini delle due Parti contraenti titolari di un passaporto nazionale valido, sono autorizzati a entrare sul suolo dell’altra Parte contraente senza visto, a soggiornarvi e a lasciarne il territorio senza ulteriori formalità per soggiorni fino a 90 giorni in un periodo di sei mesi, a condizione di non esercitarvi un’attività lucrativa.Art. 2 I cittadini delle due Parti contraenti che desiderano soggiornare per un periodo superiore a 90 giorni sul territorio dell’altra Parte contraente o svolgervi un’attività lucrativa devono procurarsi, prima della partenza, un visto presso una competente rappresentanza diplomatica o consolare di tale Parte contraente.Art. 3 1. I cittadini delle due Parti contraenti titolari di un passaporto diplomatico, di servizio o speciale valido, rilasciato dal Ministero degli affari esteri della Repubblica di Bulgaria o dal Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione Svizzera, che si recano in veste ufficiale sul territorio dell’altra Parte contraente in qualità di membri di una rappresentanza diplomatica o consolare del loro Paese o in qualità di collaboratori presso un’organizzazione internazionale, sono esentati dall’obbligo del visto per la durata delle loro funzioni.2. L’invio in missione e la funzione di queste persone sono notificati preliminarmente all’altra Parte contraente per via diplomatica. Detta Parte contraente rilascerà loro una carta d’identità.3. La presente disposizione si applica anche ai familiari che vivono nella stessa economia domestica degli interessati e che possiedono un passaporto ufficiale o ordinario valido, giusta la Convenzione di Vienna del 18 aprile 19613 sulle relazioni diplomatiche.3 RS 0.191.01Art. 4 I cittadini delle due Parti contraenti con domicilio regolare sul territorio dell’altra Parte contraente possono farvi ritorno senza visto purché possiedano ivi un permesso di residenza valido.Art. 5 In caso d’introduzione di nuovi passaporti, le Parti contraenti si informano a vicenda, per via diplomatica, almeno 30 giorni prima dell’introduzione dei documenti. Ogni Parte contraente fornisce all’altra esemplari facsimile dei nuovi passaporti.Art. 6 La soppressione dell’obbligo del visto non esonera i cittadini delle due Parti contraenti dall’obbligo di conformarsi alle leggi relative all’entrata e al soggiorno e alle altre prescrizioni legali vigenti nel territorio dell’altra Parte contraente.Art. 7 Le competenti autorità delle due Parti contraenti si riservano il diritto di rifiutare l’entrata o il soggiorno sul proprio territorio ai cittadini dell’altra Parte che potrebbero mettere in pericolo l’ordine, la salute e la sicurezza pubblici o la cui presenza sul proprio territorio fosse illegale.Art. 8 1. Le Parti contraenti si impegnano a cooperare, nel rispetto delle relative legislazioni, nell’ambito della lotta contro la migrazione illegale, segnatamente informandosi a vicenda, spontaneamente o su richiesta, in merito:a)alle prescrizioni legali per l’entrata, il soggiorno e la partenza dal rispettivo territorio;b)alla migrazione illegale e alle attività dei passatori, comprese le informazioni concernenti l’importazione, la fabbricazione o la vendita di documentazione fraudolenta relativa all’immigrazione o all’identità, gli organizzatori di reti di migrazione illegale e le persone che accompagnano i migranti clandestini.2. La cooperazione perseguita dal presente articolo non pregiudica gli altri accordi bilaterali che vincolano le Parti contraenti. Essa concerne unicamente la cooperazione in materia di diritto degli stranieri.Art. 9 I dati personali necessari all’esecuzione del presente Accordo sono raccolti, trattati e protetti in conformità del diritto interno nonché delle disposizioni di convenzioni internazionali applicabili in materia, cui le Parti contraenti sono vincolate. In particolare, devono essere osservati i principi seguenti:a)la Parte contraente richiedente utilizza i dati trasmessi unicamente ai fini previsti dal presente Accordo e alle condizioni stabilite dalla Parte contraente che li ha trasmessi;b)la Parte contraente richiedente informa, su richiesta, l’altra Parte contraente in merito all’utilizzo dei dati trasmessi;c)i dati personali possono essere trasmessi e trattati unicamente dalle autorità competenti per l’esecuzione dell’Accordo. I dati possono essere trasmessi a terzi soltanto previa autorizzazione scritta della Parte contraente che li ha trasmessi;d)la Parte contraente richiesta deve accertarsi dell’esattezza dei dati da trasmettere, come pure della necessità e della proporzionalità rispetto allo scopo perseguito con la comunicazione. I divieti di trasmissione previsti dal diritto interno devono essere rispettati. Se risulta che sono stati trasmessi dati inesatti o che la trasmissione era indebita, il destinatario deve esserne avvertito immediatamente. Questi è tenuto a procedere alla rettifica o alla distruzione necessaria;e)la persona interessata che ne faccia richiesta va informata in merito ai dati personali esistenti al suo riguardo e in merito alle modalità d’utilizzazione previste, secondo le condizioni stabilite dal diritto della Parte contraente cui è richiesta l’informazione;f)i dati personali trasmessi sono conservati soltanto fino a quando lo esiga lo scopo per il quale sono stati comunicati. Il controllo del trattamento e dell’utilizzo di tali dati è assicurato conformemente al diritto interno delle Parti contraenti;g)le due Parti contraenti sono tenute a proteggere in modo efficace i dati personali trasmessi contro l’accesso non autorizzato, le modifiche abusive e la trasmissione non autorizzata. In ogni caso, i dati trasmessi beneficiano almeno della protezione di cui godono i dati del medesimo tipo in base al diritto interno della Parte contraente richiedente.Art. 10 1. Le questioni relative all’interpretazione, all’applicazione o all’esecuzione del presente Accordo sono oggetto di consultazioni tra le autorità competenti delle due Parti contraenti.2. Le eventuali divergenze sono risolte per via diplomatica.Art. 11 1. Ciascuna Parte contraente può, per ragioni di ordine, di sicurezza e di salute pubblici o per altre ragioni importanti, sospendere temporaneamente, totalmente o in parte, l’applicazione delle disposizioni del presente Accordo. La sospensione e la rimessa in vigore delle disposizioni vanno notificate immediatamente per via diplomatica all’altra Parte contraente. 2. La sospensione e la rimessa in vigore delle disposizioni del presente Accordo entreranno in vigore entro un termine di 24 ore dalla consegna di una notifica scritta all’altra Parte contraente.Art. 12 Il presente Accordo si applica anche al territorio del Principato del Liechtenstein e ai suoi cittadini.Art. 13 Il presente Accordo entra in vigore 30 giorni dopo la sua firma.Art. 14 1. Il presente Accordo è di durata indeterminata. Ciascuna Parte contraente può denunciarlo in qualsiasi momento mediante notifica per via diplomatica all’altra Parte contraente.2. L’Accordo cessa di avere effetto tre mesi dopo la data di ricezione della denuncia.Art. 15 L’entrata in vigore del presente Accordo sospende l’applicazione delle disposizioni dell’Accordo del 18 luglio 19944 tra il Governo della Confederazione Svizzera e il Governo della Repubblica di Bulgaria sulla soppressione reciproca dell’obbligo del visto per i titolari di un passaporto diplomatico, di servizio o speciale.Fatto a Sofia, il 30 ottobre 2003 in due esemplari conformi, ciascuno in lingua bulgara e in lingua francese, i due testi facenti parimente fede.Per ilConsiglio federale svizzero:Per il Governodella Repubblica di Bulgaria:Pascal CouchepinGeorgi Parvanov4 RS 0.142.112.142.1Allegato Elenchi dei passaporti riconosciuti ai sensi del presente Accordo: Documenti svizzeri–Passaporto (ordinario)–Passaporto di servizio–Passaporto speciale–Passaporto diplomaticoDocumenti bulgari–Passaporto ordinario–Passaporto di servizio–Passaporto diplomatico
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747.224.131 Ordinanza del DATECsulla messa in vigore del regolamentoper l’ispezione dei battelli del Renodel 16 agosto 2019 (Stato 1° gennaio 2022)Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC),visto l’articolo 28 capoverso 1 della legge federale del 3 ottobre 19751 sulla navigazione interna; in esecuzione della risoluzione 2019-I-11 della Commissione centrale per la navigazione sul Reno,ordina:1 RS 747.201Art. 1 Il regolamento per l’ispezione dei battelli del Reno2, nel tenore approvato il 29 maggio 2019 dalla Commissione centrale per la navigazione sul Reno, è messo in vigore con effetto dal 1° gennaio 2020 per il tratto del Reno compreso tra il confine svizzero e il ponte «Mittlere Rheinbrücke» a Basilea.2 Non è pubblicato nella RU (RU 2019 2679; 2021 851). Può essere consultato gratuitamente presso l’Ufficio federale dei trasporti, Mühlestrasse 6, 3063 Ittigen, o scaricato dai siti Internet www.bav.admin.ch > Diritto > Altre basi giuridiche e prescrizioni > Accordi internazionali > Règlement de visite des bateaux du Rhin (soltanto in tedesco o francese) o www.ccr-zkr.org > Documents > Règlements de la CCNR > Règlement de visite des bateaux du Rhin (soltanto in tedesco o francese). Ne possono essere richieste copie all’UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, 3003 Berna.Art. 2 Sono abrogati il regolamento per l’ispezione dei battelli del Reno del 18 maggio 19943 nonché tutte le prescrizioni temporanee che lo completano.3 [RU 1994 1778; 1995 3938; 1996 3435; 1997 676 922; 1998 1475; 2000 2211, 2213; 2001 2449, 2481; 2002 3074, 3075, 3077; 2003 381; 2004 1365, 2969; 2005 4689; 2007 287; 2008 707, 1633, 4087, 6003; 2009 1273; 2010 1605, 3407; 2011 1257, 1261; 2014 699, 727; 2015 369; 2016 527; 2017 671; 2018 2683; 2019 1131]Art. 3 1 I Porti Renani Svizzeri sono incaricati dell’esecuzione del regolamento del 29 maggio 2019 per l’ispezione dei battelli del Reno.2 L’Ufficio federale dei trasporti è l’autorità competente ai sensi dell’articolo 1.06.Art. 4 Per l’attività dei Porti Renani Svizzeri si applica il vigente regolamento relativo agli emolumenti.Art. 5 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020.
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442.122 Ordinanza del DFIconcernente il regime di promozione in favore della formazione musicaledel 29 novembre 2016 (Stato 15 luglio 2020)Il Dipartimento federale dell’interno (DFI),visto l’articolo 28 capoverso 1 della legge dell’11 dicembre 20091 sulla promozione della cultura (LPCu),2ordina:1 RS 442.12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Sezione 1: Obiettivo di promozione Art. 1 La promozione della formazione musicale ha lo scopo di sostenere i bambini e i giovani nell’acquisizione e nello sviluppo delle loro competenze musicali in ambito extrascolastico.Sezione 2: Principi e ambiti di promozione Art. 2 Principi 1 Per i progetti sostenuti in virtù dell’articolo 12 capoverso 2 LPCu non possono essere richiesti contributi aggiuntivi ai sensi della presente ordinanza.32 Non sussiste alcun diritto a un sostegno.3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 3 Ambiti di promozione Sono erogati contributi a progetti volti a promuovere la formazione musicale dei bambini e dei giovani attraverso la pratica musicale individuale attiva, segnatamente a festival e concorsi nonché a progetti lanciati da formazioni musicali.Sezione 3: Requisiti di promozione Art. 4 Requisiti di promozione nel dettaglio I progetti devono soddisfare i seguenti requisiti:a.sono d’interesse nazionale secondo l’articolo 5;b.4...c.riguardano l’ambito extrascolastico secondo l’articolo 6;d.si rivolgono a partecipanti in maggioranza di età inferiore ai 26 anni;e.sono tecnicamente fondati;f.sono adeguatamente organizzati e finanziati;fbis.5dispongono di un numero minimo di partecipanti adeguato al formato;g.si svolgono in Svizzera.4 Abrogata dal n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, con effetto dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).5 Introdotta dal n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 5 Interesse nazionale 1 Sono d’interesse nazionale i progetti che soddisfano almeno uno dei requisiti seguenti:a.6riuniscono un numero adeguato di partecipanti di diverse regioni linguistiche della Svizzera e permettono l’incontro tra le comunità linguistiche e culturali;b.si svolgono in più regioni linguistiche della Svizzera.2 Se soddisfa solo uno dei requisiti di cui al capoverso 1, il progetto deve inoltre soddisfare uno dei seguenti requisiti:a.essere unico nel suo genere musicale;b.avere un irradiamento internazionale.6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 6 Ambito extrascolastico 1 I progetti sono considerati extrascolastici se la loro manifestazione principale e la maggioranza delle attività si svolgono al di fuori dell’insegnamento scolastico regolare.2 Fa parte dell’insegnamento scolastico regolare anche l’insegnamento di materie facoltative, nella misura in cui esso rientra nell’ambito di competenza dei Cantoni, delle città e dei Comuni.Sezione 4: Criteri di promozione e calcolo dei contributi Art. 7 Criteri di promozione 1 I progetti vengono valutati secondo i criteri seguenti:a.qualità contenutistica e specialistica;b.impatto a lungo termine;c.risonanza di pubblico, nei media e negli ambienti specializzati;d.numero di partecipanti;e.costi in rapporto al numero di partecipanti.2 L’Ufficio federale della cultura (UFC) provvede a una ripartizione adeguata dei contributi tra i diversi generi musicali.Art. 8 Calcolo e natura dei contributi 1 I contributi ammontano al massimo al 30 per cento dei costi e a 250 000 franchi per progetto.72 Non sono computabili segnatamente i costi di:a.8partecipanti dai 26 anni;b.9partecipanti senza domicilio in Svizzera;c.incarichi di composizione;d.produzione di supporti sonori.3 L’attività volontaria può essere presa in considerazione come prestazione propria per il 10 per cento al massimo dei costi complessivi.4 I contributi possono essere concessi in forma di garanzie di deficit.7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Sezione 5: Procedura e ulteriori disposizioni Art. 9 Procedura 1 L’UFC decide circa l’erogazione dei contributi. Per la valutazione specialistica delle richieste può farsi coadiuvare da esperti.2 Le richieste di contributi devono essere inoltrate all’UFC entro il 1° settembre.103 Le richieste devono documentare l’adempimento dei requisiti di promozione e contenere tutte le informazioni necessarie relative ai criteri di promozione.4 Se un progetto esiste da almeno 10 anni ed è già stato svolto almeno 5 volte, l’UFC può concludere un contratto di prestazioni con i beneficiari dei contributi. Vi fissa in particolare l’ammontare dell’aiuto finanziario e le prestazioni che i beneficiari devono fornire.1110 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 10 Regola di priorità È data priorità alle richieste che soddisfano al meglio i criteri di promozione nel loro insieme.Art. 11 Oneri I beneficiari di contributi sono tenuti a:a.rendere noto il sostegno concesso dall’UFC;b.fornire all’UFC tutte le informazioni necessarie concernenti il progetto sostenuto;c.comunicare senza indugio all’UFC modifiche sostanziali del progetto sostenuto.Sezione 6: Disposizioni finali12 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 11a13 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 12 giugno 2020 Per le procedure ancora in corso al momento dell’entrata in vigore della modifica del 12 giugno 2020 si applica il diritto previgente.13 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).Art. 12 Entrata in vigore14 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2017.14 Introdotto dal n. I dell’O del DFI del 12 giu. 2020, in vigore dal 15 lug. 2020 (RU 2020 2593).
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0.975.216.8 RU 1999 637Traduzione1Accordotra la Confederazione Svizzera e le Barbados concernente la promozione e la protezione reciproche degli investimentiConcluso il 29 marzo 1995Entrato in vigore mediante scambio di note il 22 dicembre 1995 (Stato 22 dicembre 1995)1 Dal testo originale francese.PreamboloIl Consiglio federale svizzeroeil Governo delle Barbados,animati dal desiderio di rafforzare la cooperazione economica nel reciproco interesse dei due Stati,nell’intento di creare e mantenere condizioni favorevoli agli investimenti effettuati da investitori di una Parte contraente sul territorio dell’altra Parte,consapevoli della necessità di incoraggiare e proteggere gli investimenti esteri allo scopo di promuovere la prosperità economica dei due Stati,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Definizioni Ai fini del presente Accordo:(1) Il termine «investitore» designa, per quanto concerne ciascuna Parte contraente:(a)le persone fisiche che, secondo la legislazione di detta Parte, hanno la cittadinanza della medesima;(b)gli enti giuridici, comprese le società, le società registrate, le società di persone o altre organizzazioni, costituiti o organizzati altrimenti conformemente alla legislazione di detta Parte contraente e che hanno attività economiche reali sul territorio di questa stessa Parte contraente;(c)gli enti giuridici, costituiti secondo la legislazione di un qualsiasi Paese, direttamente o indirettamente controllati da persone fisiche di cui alla lettera (a) o da entità giuridiche di cui alla lettera (b) del presente paragrafo. (2) Il termine «investimenti» include ogni tipo di averi e in particolare:(a)la proprietà di beni mobili e immobili, come anche qualsiasi altro diritto reale, come servitù, oneri fondiari, pegni immobiliari e mobiliari;(b)le azioni, quote sociali e altre forme di partecipazione a società;(c)i crediti monetari e i diritti a qualsiasi prestazione di valore economico;(d)i diritti d’autore, i diritti di proprietà industriale (quali brevetti di invenzione, modelli d’utilità, disegni o modelli industriali, marchi di fabbrica o di commercio, marchi di servizio, nomi commerciali, indicazioni di provenienza), il know-how e la clientela;(e)le concessioni, comprese le concessioni di ricerca, di estrazione o sfruttamento di risorse naturali, nonché altri diritti conferiti per legge, per contratto o per decisione dell’autorità, conformemente alla legge.(3) Il termine «territorio» significa:(i)per quanto concerne le Barbados: il loro territorio, il loro mare territoriale e la zona economica esclusiva designata dalla loro legislazione e conformemente al diritto internazionale come pure la zona sulla quale le Barbados esercitano la propria sovranità e giurisdizione;(ii)per quanto concerne la Confederazione Svizzera: il suo territorio conformemente alla legislazione svizzera in accordo con il diritto internazionale.Art. 2 Promozione, ammissione (1) Nei limiti del possibile, ciascuna Parte contraente promuove gli investimenti effettuati sul proprio territorio da investitori dell’altra Parte contraente e ammette tali investimenti in conformità delle proprie leggi e regolamenti.(2) Dopo aver ammesso un investimento sul proprio territorio, ciascuna Parte contraente rilascia le necessarie autorizzazioni relative a questo investimento, comprese quelle per l’esecuzione di contratti di licenza, d’assistenza tecnica, commerciale o amministrativa. Ogniqualvolta risulti necessario, ciascuna Parte contraente si adopera per rilasciare le autorizzazioni richieste per le attività di consulenti o di altre persone qualificate di cittadinanza estera.Art. 3 Protezione, trattamento (1) Ciascuna Parte contraente protegge, sul proprio territorio, gli investimenti effettuati in conformità delle proprie leggi e regolamenti da investitori dell’altra Parte contraente e non ostacola, con provvedimenti ingiustificati o discriminatori, la gestione, il mantenimento, l’uso, il godimento, l’estensione, la vendita e se del caso la liquidazione di tali investimenti. In particolare, ogni Parte contraente rilascia le autorizzazioni di cui all’articolo 2 paragrafo (2) del presente Accordo.(2) Ogni Parte contraente garantisce sul proprio territorio un trattamento giusto ed equo agli investimenti effettuati dagli investitori dell’altra Parte contraente. Questo trattamento non dev’essere meno favorevole di quello accordato da ogni Parte contraente agli investimenti effettuati sul proprio territorio dai propri investitori o di quello accordato da ogni Parte contraente agli investimenti effettuati sul proprio territorio da investitori della nazione più favorita, se quest’ultimo trattamento è più favorevole.(3) Se una Parte contraente accorda particolari privilegi agli investitori di uno Stato terzo in virtù di un accordo istitutivo di una zona di libero scambio, di un’unione doganale o di un mercato comune o in virtù di un accordo di doppia imposizione, detta Parte contraente non è costretta ad accordare tali privilegi agli investitori dell’altra Parte contraente.Art. 4 Libero trasferimento Ciascuna Parte contraente sul cui territorio sono stati effettuati investimenti da investitori dell’altra Parte contraente accorda a questi ultimi il libero trasferimento dei relativi pagamenti, in particolare:(a)gli interessi, i dividendi, gli utili e gli altri introiti correnti;(b)i rimborsi di prestiti;(c)gli importi destinati a coprire le spese relative alla gestione degli investimenti;(d)i canoni e gli altri pagamenti derivanti dai diritti di cui all’articolo 1 paragrafo (2) lettere (c), (d) ed (e) del presente Accordo;(e)i conferimenti supplementari di capitali necessari al mantenimento e allo sviluppo degli investimenti;(f)il ricavo della vendita o della liquidazione parziale o totale di un investimento, compresi gli eventuali plusvalori.Articolo 5 Spoliazione, indennizzo (1) Nessuna Parte contraente prende, direttamente o indirettamente, provvedimenti di espropriazione o di nazionalizzazione, o qualsiasi provvedimento analogo o equivalente nei confronti degli investimenti di investitori dell’altra Parte contraente, tranne che per ragioni di interesse pubblico e a condizione che tali provvedimenti non siano discriminatori, siano conformi alle prescrizioni legali e implichino un indennizzo effettivo e adeguato. La compensazione è considerata adeguata qualora sia basata sul valore di mercato degli averi confiscati, stabilito immediatamente prima che il provvedimento di espropriazione sia intrapreso o sia reso di pubblica ragione. L’ammontare dell’indennizzo, interesse compreso, è liquidato nella valuta del Paese d’origine dell’investimento o in qualsiasi altra moneta accettata dall’investitore e versato senza indugio all’avente diritto, indipendentemente dal suo luogo di domicilio o di sede.(2) Gli investitori di una Parte contraente i cui investimenti abbiano subìto perdite a seguito di una guerra o di qualsiasi altro conflitto armato, rivoluzione, stato di emergenza o rivolta sopraggiunti sul territorio dell’altra Parte contraente, fruiscono, da parte di quest’ultima, di un trattamento conforme all’articolo 3 paragrafo (2) del presente Accordo per quanto concerne la restituzione, l’indennizzo, la compensazione o ogni altra pertinente contropartita.Art. 6 Investimenti anteriori all’Accordo Il presente Accordo si applica anche agli investimenti effettuati da investitori di una Parte contraente sul territorio dell’altra, conformemente alle sue leggi e ai suoi regolamenti, prima dell’entrata in vigore dell’Accordo.Art. 7 Condizioni più favorevoli Le condizioni previste dal presente Accordo non ostano all’applicazione di condizioni più favorevoli convenute o da convenirsi da una Parte contraente con gli investitori dall’altra Parte contraente.Art. 8 Surrogazione Se una Parte contraente ha accordato una garanzia finanziaria contro i rischi non commerciali a un investimento effettuato da un suo investitore sul territorio dell’altra Parte, quest’ultima, in virtù del principio di surrogazione, riconosce la cessione dei diritti dell’investitore alla prima Parte contraente nel caso in cui un pagamento sia stato effettuato in virtù di tale garanzia.Art. 9 Controversie tra una Parte contraente e un investitore dell’altra Parte contraente (1) Per trovare una soluzione alle controversie in merito agli investimenti tra una Parte contraente e un investitore dell’altra Parte contraente e impregiudicato l’articolo 10 del presente Accordo (Controversie tra Parti contraenti), le parti interessate procedono a consultazioni.(2) Se tali consultazioni non sfociano in alcuna soluzione entro dodici mesi e se l’investitore in causa vi acconsente per scritto, la controversia è sottoposta per arbitrato al Centro internazionale per la composizione delle controversie relative agli investimenti, istituito dalla Convenzione di Washington del 18 marzo 19652 per la composizione delle controversie relative agli investimenti fra Stati e cittadini di altri Stati.Ciascuna parte può, su richiesta indirizzata al Segretario generale del Centro, avviare la procedura di cui agli articoli 28 e 36 della Convenzione. Se le parti non si accordano sul fatto che la conciliazione o l’arbitrato è la procedura più appropriata, la scelta spetta all’investitore in causa. La Parte contraente che è parte in causa non può, in nessun momento della procedura di composizione o di esecuzione della sentenza, eccepire il fatto che l’investitore ha ottenuto, in virtù di un contratto di assicurazione, un indennizzo a copertura totale o parziale del danno subìto.(3) Una società che è stata incorporata o costituita conformemente alle leggi in vigore sul territorio di una Parte contraente e che prima dell’insorgere della controversia era controllata da cittadini o da società dell’altra Parte contraente, è considerata, ai sensi della Convenzione di Washington e conformemente all’articolo 25 paragrafo (2) lettera (b) della stessa, come una società dell’altra Parte contraente.(4) Nessuna delle Parti contraenti proporrà un’azione in via diplomatica per una controversia sottoposta al Centro per arbitrato, salvo che:(a)il Segretario generale del Centro, o una commissione di conciliazione o un tribunale arbitrale istituito dal Centro decida che la controversia non rientra nella competenza di quest’ultimo; o(b)l’altra Parte contraente rifiuti di conformarsi alla sentenza pronunciata da un tribunale arbitrale.2 RS 0.975.2 Art. 10 Controversie tra Parti contraenti (1) Le controversie tra Parti contraenti in merito all’interpretazione o all’applicazione delle disposizioni del presente Accordo sono composte in via diplomatica.(2) Se le due Parti contraenti non giungono a un’intesa entro dodici mesi dall’insorgere della controversia, quest’ultima è sottoposta, a richiesta dell’una o dell’altra Parte, a un tribunale arbitrale di tre membri. Ciascuna Parte contraente designa un arbitro. I due arbitri così designati nominano un presidente, che deve essere cittadino di uno Stato terzo.(3) Se una Parte contraente non ha designato il proprio arbitro e non ha dato seguito all’invito rivoltole dall’altra Parte di procedere entro due mesi a tale designazione, l’arbitro è nominato, a richiesta di quest’ultima Parte, dal Presidente della Corte Internazionale di Giustizia.(4) Se i due arbitri non si accordano sulla scelta del presidente nei due mesi successivi alla loro designazione, quest’ultimo è nominato, a richiesta dell’una o dell’altra Parte, dal Presidente della Corte Internazionale di Giustizia.(5) Se, nei casi previsti nei paragrafi (3) e (4) del presente articolo, il Presidente della Corte Internazionale di Giustizia è impedito di esercitare il suo mandato o è cittadino di una Parte contraente, le nomine sono fatte dal Vicepresidente o, se quest’ultimo fosse impedito o fosse cittadino di una Parte contraente, dal membro più anziano della Corte che non sia cittadino di una Parte contraente.(6) Salvo disposizione contraria delle Parti contraenti, il tribunale stabilisce la propria procedura.(7) Le decisioni del tribunale sono definitive e vincolanti per le Parti contraenti.Art. 11 Altri obblighi Ciascuna Parte contraente assicura l’osservanza di qualsiasi obbligo assunto nei confronti degli investimenti effettuati dagli investitori dell’altra Parte contraente.Art. 12 Disposizioni finali (1) Il presente Accordo entra in vigore il giorno in cui i due Governi si saranno reciprocamente notificati l’adempimento delle formalità costituzionali richieste per la conclusione e la messa in vigore di accordi internazionali; rimarrà in vigore per un periodo di dieci anni. Se non è denunziato per scritto sei mesi prima della scadenza di questo termine, è considerato come rinnovato alle stesse condizioni per una durata di due anni e così di seguito.(2) In caso di denunzia, le disposizioni degli articoli 1–11 del presente Accordo si applicano ancora per una durata di dieci anni agli investimenti effettuati prima della denunzia.Fatto a Bridgetown, il 29 marzo 1995, in quattro originali, di cui due in lingua francese e due in lingua inglese, ogni testo facente parimenti fede.Per ilConsiglio federale svizzero:Rolf JekerPer ilGoverno delle Barbados:Billie Miller
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Erlasse Kanton Graubünden 613.180 Concordato sulle misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive del 15 novembre 2007; modifica del 2 febbraio 2012 (versione del 10 gennaio 2014 tenuto conto della sentenza 1C_176/2013, 1C_684/2013 del Tribunale federale del 7 gennaio 2014) La Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia approva il seguente testo del Concordato: Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 I Cantoni adottano, in collaborazione con la Confederazione, le misure preventive di polizia ai sensi del presente Concordato, per impedire un comportamento violento nonché per individuare e combattere tempestivamente la violenza in occasione di manifestazioni sportive. Art. 2 1 Un comportamento violento è considerato tale segnatamente se una persona, prima, durante o dopo una manifestazione sportiva, ha commesso o incitato a commettere: a. reati contro la vita e l'integrità della persona ai sensi degli articoli 111–113, 117, 122, 123, 125 capoverso 2, 126 capoverso 1, 129, 133 e 134 del Codice penale (CP)1; b. danneggiamenti ai sensi dell'articolo 144 CP; c. coazione ai sensi dell'articolo 181 CP; d. incendio intenzionale ai sensi dell'articolo 221 CP; e. esplosione ai sensi dell'articolo 223 CP; f. minacce mediante uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi ai sensi dell'articolo 224 CP; g. pubblica istigazione a un crimine o alla violenza ai sensi dell'articolo 259 CP; h. sommossa ai sensi dell'articolo 260 CP; i. violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari ai sensi dell'articolo 285 CP; j. impedimento di atti dell'autorità ai sensi dell'articolo 286 CP. 2 È inoltre considerato un comportamento violento, minacciare la sicurezza pubblica, trasportando o utilizzando armi, esplosivi, polvere da 1 RS 311.0 Scopo Definizione di comportamento violento 1 613.180 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive sparo o pezzi pirotecnici in impianti sportivi, in loro prossimità e nel viaggio di andata e ritorno. Art. 3 1 Sono considerate prove di un comportamento violento ai sensi dell'articolo 2: a. le sentenze giudiziarie o le denunce della polizia pertinenti; b. dichiarazioni attendibili o registrazioni visive della polizia, dell'amministrazione delle dogane, del personale addetto alla sicurezza o delle federazioni e delle società sportive; c. divieti di accedere a stadi pronunciati dalle federazioni e dalle società sportive; d. comunicazioni di un'autorità straniera competente in materia. 2 Le dichiarazioni ai sensi del capoverso 1 lettera b sono messe per iscritto e firmate. Capitolo 2: Obbligo di autorizzazione e condizioni Art. 3a 1 Gli incontri di calcio e hockey su ghiaccio di club delle categorie superiori sono soggetti all'obbligo di autorizzazione. Gli incontri tra club delle categorie inferiori o di altri tipi di sport possono essere dichiarati soggetti all'obbligo di autorizzazione qualora, contestualmente all'incontro stesso, si temano minacce per la sicurezza pubblica. 2 Per evitare il verificarsi di comportamenti violenti ai sensi dell'articolo 2, le autorità competenti possono subordinare l'autorizzazione a determinate condizioni. Esse possono comprendere, ad esempio, misure tecniche ed edilizie, l'impiego di determinato personale o altri mezzi da parte dell'organizzatore, l'imposizione di regole per la vendita dei biglietti d'ingresso e delle bevande alcoliche, lo svolgimento dei controlli all'ingresso. Le autorità competenti possono, in particolare, disporre lo svolgimento del viaggio di andata e di ritorno dei sostenitori della squadra ospite e le condizioni alle quali consentire loro l'accesso allo stadio. 3 Le autorità competenti possono ordinare che per accedere ai trasporti speciali per tifosi o alle strutture sportive, le spettatrici e gli spettatori debbano esibire un documento d'identità e che venga accertato, mediante consultazione del sistema informatico HOOGAN, che non siano ammesse persone colpite da un divieto di accesso allo stadio o da altre misure previste dal presente Concordato. 4 In caso di violazione delle condizioni possono essere applicate misure adeguate, tra cui la revoca dell'autorizzazione, il rifiuto dell'autorizzazione per gli incontri successivi oppure il rilascio di successive autorizzazioni corredate da condizioni supplementari. Ai titolari dell'autorizzazione può Prova del comportamento violento Obbligo di autorizzazione 2 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive 613.180 essere richiesto il risarcimento di eventuali danni dovuti a una violazione delle condizioni. Capitolo 3: Misure di polizia Art. 3b 1 Nell'ambito dei controlli d'ingresso alle manifestazioni sportive o d'accesso ai trasporti speciali per tifosi, in presenza di un sospetto concreto, la polizia è autorizzata a far perquisire da persone dello stesso sesso le spettatrici e gli spettatori, anche sotto i vestiti e su tutto il corpo, alla ricerca di eventuali oggetti vietati. Le perquisizioni devono svolgersi in locali non esposti alla pubblica vista. Le perquisizioni delle parti intime devono essere effettuate dal personale medico. 2 Le autorità competenti possono autorizzare gli appartenenti a società private di sicurezza, incaricati dagli organizzatori dei controlli all'ingresso degli stadi e d'accesso ai trasporti speciali per tifosi, di perquisire sopra i vestiti e su tutto il corpo, indipendentemente da un sospetto concreto, persone del proprio sesso, alla ricerca di eventuali oggetti vietati. 3 Gli organizzatori sono tenuti a informare le spettatrici e gli spettatori partecipanti alla manifestazione sportiva della possibilità di essere perquisiti. Art. 4 1 Le autorità competenti possono vietare a una persona di accedere, in determinati orari, a un'area esattamente delimitata in prossimità di una manifestazione sportiva (area vietata), se è provato che in occasione di manifestazioni sportive ha partecipato ad atti violenti contro persone o cose. L'autorità competente definisce i confini delle singole aree vietate. 2 Il divieto è pronunciato per una durata da uno fino a tre anni1 e può riguardare aree sull'intero territorio svizzero. 3 Il divieto può essere pronunciato dalle seguenti autorità: a. autorità competenti del Cantone in cui si sono verificati gli atti di violenza; b. autorità competenti del Cantone in cui risiede la persona interessata; c. autorità competenti del Cantone in cui ha sede il club, con il quale ha un legame la persona interessata. In caso di conflitti di competenza, va seguito l'ordine prioritario indicato nell'elenco in questo capoverso. 1 La frase è stata modificata come segue con sentenza 1C_176/2013 del Tribunale federale del 7 gennaio 2014: «il divieto è pronunciato per una durata fino a tre anni». Perquisizioni Aree vietate 3 613.180 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive 4 Il Servizio centrale svizzero in materia di tifoseria violenta (Servizio centrale) e l'Ufficio federale di polizia (fedpol) possono presentare la relativa richiesta. Art. 5 1 La decisione di divieto di accedere a un'area determinata stabilisce la durata del divieto e l'area vietata. La decisione è accompagnata dalle indicazioni che permettono alla persona interessata di prendere esattamente conoscenza delle aree oggetto del divieto. 2 L'autorità che dispone il divieto informa senza indugio le altre autorità citate nell'articolo 4 capoversi 3 e 4. 3 Per la prova della partecipazione ad atti violenti è applicabile l'articolo 3 del presente Concordato. Art. 6 1 Una persona può essere obbligata, per un periodo fino a tre anni, a presentarsi in determinati orari presso un ufficio pubblico indicatole dalle autorità competenti se: a. è provato che in occasione di manifestazioni sportive abbia commesso atti violenti contro persone ai sensi dell'articolo 2 capoverso 1 lettera a e lettere c-j del presente Concordato. Fanno eccezione le vie di fatto di cui all'articolo 126 capoverso 1 CP; b. abbia commesso danneggiamenti ai sensi dell'articolo 144 capoverso 2 e 3 CP; c. abbia utilizzato armi, materie esplosive, polvere da sparo o oggetti pirotecnici con l'intenzione di minacciare o danneggiare terze persone, oppure se ne sia assunto il rischio; d. negli ultimi due anni, nei suoi confronti sia già stata disposta una misura prevista dal presente Concordato oppure sia stato pronunciato un divieto di recarsi in un Paese determinato ai sensi dell'articolo 24c LMSI1 ed essa abbia violato nuovamente l'articolo 2 del presente Concordato; e. in base a elementi concreti e attuali si deve presumere che altre misure non contribuirebbero a distoglierla dal commettere atti violenti in occasione di manifestazioni sportive; oppure f. l'obbligo di presentarsi rappresenta nel caso di specie la misura meno severa. 2 La persona interessata deve presentarsi negli orari indicati all'ufficio pubblico designato nella decisione. Quest'ultimo, se possibile, deve trovarsi nel luogo di residenza della persona interessata. Nel designare luogo e orari, l'autorità tiene conto della situazione personale della persona interessata. 1 RS 120 Decisione di divieto di accedere a un'area determinata Obbligo di presentarsi 4 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive 613.180 3 L'obbligo di presentarsi è imposto con decisione formale dall'autorità competente per il luogo di residenza della persona interessata. Il Servizio centrale e l'Ufficio federale di polizia possono presentare la relativa richiesta. Art. 7 1 Si deve presumere che misure diverse dall'obbligo di presentarsi all'autorità non impediscono a una persona di commettere atti violenti in occasione di manifestazioni sportive (art. 6 cpv. 1 lett. c), segnatamente se: a. le autorità sono a conoscenza di affermazioni o attività correnti della persona interessata che inducono a credere che eluderebbe misure meno severe; oppure b. misure meno severe non le impedirebbero di commettere in futuro atti violenti a causa di circostanze personali, ad esempio perché il luogo di domicilio o di lavoro è situato nelle immediate vicinanze di uno stadio. 2 Se la persona soggetta all'obbligo di presentarsi all'autorità, per motivi importanti e giustificabili non è in grado di presentarsi presso l'ufficio pubblico competente conformemente all'articolo 6 capoverso 2, lo comunica senza indugio a quest'ultimo informandolo sul suo luogo di dimora. L'autorità di polizia competente verifica se le informazioni e il luogo di dimora indicato dalla persona interessata sono esatti. 3 L'ufficio pubblico designato informa senza indugio l'autorità che ha pronunciato l'obbligo di presentarsi se le persone interessate si sono presentate o meno. 4, 1 Art. 8 1 Una persona può essere sottoposta a un fermo preventivo di polizia se: a. vi sono indizi concreti e attuali che in occasione di una manifestazione sportiva nazionale o internazionale parteciperà a gravi atti violenti contro persone o cose; e b. è l'unica possibilità per impedirle di commettere tali atti violenti. 2 Il fermo preventivo di polizia termina quando non ne sussistono più i presupposti e in ogni caso dopo 24 ore. 3 La persona interessata deve presentarsi all'ora indicata al posto di polizia del suo domicilio o a un altro posto di polizia designato nella decisione e restarvi per la durata del fermo. 4 Se la persona interessata non si presenta al posto di polizia, può esservi condotta dalla polizia. 1 Abrogato con sentenza 1C_176/2013 del Tribunale federale del 7 gennaio 2014 Applicazione dell'obbligo di presentarsi Fermo preventivo di polizia 5 613.180 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive 5 Su richiesta della persona interessata, la legalità della privazione della libertà può essere esaminata dall'autorità giudiziaria competente. 6 Il fermo preventivo di polizia è pronunciato con decisione formale dalle autorità del Cantone in cui la persona interessata risiede o dalle autorità del Cantone in cui si temono gli atti violenti. Le autorità del Cantone in cui si temono gli atti violenti hanno la priorità. Art. 9 1 Sono considerate manifestazioni sportive nazionali ai sensi dell'articolo 8 capoverso 1 lettera a le manifestazioni organizzate dalle federazioni sportive o dalle leghe nazionali oppure a cui partecipano società che fanno parte di tali organizzazioni. 2 Sono considerati gravi atti violenti ai sensi dell'articolo 8 capoverso 1 lettera a segnatamente i reati di cui agli articoli 111–113, 122, 123 cifra 2, 129, 144 capoverso 3, 221, 223 o 224 CP1. 3 L'autorità competente del domicilio della persona interessata designa il posto di polizia presso cui essa deve presentarsi e determina l'inizio e la durata del fermo preventivo. 4 I Cantoni designano l'autorità giudiziaria competente per l'esame della legalità del fermo preventivo di polizia. 5 Nella decisione si informa la persona interessata del suo diritto di far verificare per il tramite della competente autorità giudiziaria la legalità della privazione della libertà (art. 8 cpv. 5). 6 Il posto di polizia designato per l'esecuzione del fermo preventivo informa l'autorità di decisione dell'esecuzione. Se la persona interessata non si presenta, l'informazione avviene senza indugio. Art. 10 L'autorità competente per le misure secondo gli articoli 4–9, il Servizio centrale e l'Ufficio federale di polizia possono raccomandare agli organizzatori di manifestazioni sportive di pronunciare divieti di accedere agli stadi verso coloro che hanno dimostrato un comportamento violento all'interno o all'esterno dello stadio in occasione di manifestazioni sportive. La raccomandazione viene rilasciata indicando i dati necessari giusta l'articolo 24a capoverso 3 LMSI. Art. 11 Le misure secondo gli articoli 4–7 sono pronunciate solo contro persone che hanno compiuto i 12 anni. Il fermo preventivo di polizia secondo gli articoli 8–9 è pronunciato solo contro persone che hanno compiuto i 15 anni. 1 RS 311.0 Applicazione del fermo preventivo di polizia Raccomandazion e di divieto di accedere agli stadi Età minima 6 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive 613.180 Capitolo 4: Disposizioni procedurali Art. 12 1 I ricorsi contro le misure disposte dalle autorità competenti in applicazione dell'articolo 3a non hanno effetto sospensivo. Su richiesta del ricorrente, l'autorità di ricorso può accordare l'effetto sospensivo. 2 Il ricorso contro le misure secondo gli articoli 4–9 ha effetto sospensivo solo se non ne risulta pregiudicato lo scopo della misura e se l'autorità di ricorso o il giudice lo accorda espressamente in una decisione incidentale. Art. 13 1 I Cantoni designano l'autorità competente per le autorizzazioni secondo l'articolo 3a capoverso 1 e le misure secondo gli articoli 3a capoverso 2-4, 3b e 4–9. 2 Per l'esecuzione delle misure di cui al Capitolo 3, l'autorità competente avverte della comminatoria prevista nell'articolo 292 CP1. 3 Le autorità competenti comunicano all'Ufficio federale di polizia (fedpol) in virtù dell'articolo 24a capoverso 4 LMSI2: a. le decisioni e le revoche delle misure secondo gli articoli 4–9 e 12; b. le violazioni delle misure secondo gli articoli 4–9 nonché le decisioni penali corrispondenti; c. le aree vietate da essi designate. Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 14 Il Segretariato generale della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) informa la Cancelleria federale sul presente Concordato. La procedura si svolge secondo l'articolo 27o OLOGA3. Art. 15 1 Il presente Concordato entra in vigore non appena vi aderiscono almeno due Cantoni, al più presto tuttavia il 1° gennaio 2010. 2 Le modifiche del 2 febbraio 2012 entrano in vigore, per i Cantoni che le approvano, a partire dalla data della rispettiva delibera di approvazione. 1 RS 311.0 2 RS 120 3 RS 172.010.1 Effetto sospensivo Competenza e procedura Informazione della Confederazione Entrata in vigore 7 613.180 Misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive Art. 16 Un Cantone membro può rescindere il Concordato alla fine di un anno con un termine di preavviso di un anno. Gli altri Cantoni decidono se lasciare o meno in vigore il Concordato. Art. 17 I Cantoni informano il Segretariato generale della CDDGP della loro adesione al Concordato, dell'autorità competente in virtù dell'articolo 13 capoverso 1 e della loro rescissione. Il Segretariato generale della CDDGP tiene una lista aggiornata dei Cantoni membri del Concordato. Rescissione Informazione al Segretariato generale della CDDGP 8 Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Capitolo 2: Obbligo di autorizzazione e condizioni Art. 3a Capitolo 3: Misure di polizia Art. 3b Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Capitolo 4: Disposizioni procedurali Art. 12 Art. 13 Capitolo 5: Disposizioni finali Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 2018-06-01T15:33:04+0200 "7001 Chur" "Gesetzessammlung Kanton Graubünden"
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221.302.33 Ordinanzadell’Autorità federale di sorveglianza dei revisoriconcernente la sorveglianza delle imprese di revisione(Ordinanza sulla sorveglianza ASR, OS-ASR)del 17 marzo 2008 (Stato 1° ottobre 2017)L’Autorità federale di sorveglianza dei revisori (ASR),visto l’articolo 16a della legge del 16 dicembre 20051 sui revisori (LSR); visto l’articolo 32 capoverso 2 dell’ordinanza del 22 agosto 20072 sui revisori (OSRev),3ordina:1 RS 221.3022 RS 221.302.33 Nuovo testo giusta l’art. 4 dell’O dell’ASR del 23 ago. 2017 sulla comunicazione ASR, in vigore dal 1° ott. 2017 (RU 2017 4867).Sezione 1: Campo d’applicazione e oggetto Art. 1 1 La presente ordinanza si applica:a.4alle imprese di revisione che forniscono servizi di revisione a società di interesse pubblico e sono sottoposte a sorveglianza dall’Autorità federale di sorveglianza dei revisori (autorità di sorveglianza);b.alle imprese di revisione che si sono sottoposte spontaneamente alla sorveglianza dell’autorità di sorveglianza.2 Essa disciplina:a.gli standard di revisione che devono essere rispettati nel fornire servizi di revisione;b.la procedura per il controllo delle imprese di revisione sotto sorveglianza statale da parte dell’autorità di sorveglianza (ispezioni).4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093). Sezione 2: Standard di revisione applicabili Art. 2 Standard svizzeri di revisione I conti annuali e i conti di gruppo allestiti in conformità alle disposizioni del codice delle obbligazioni (CO)5 o alle norme contabili svizzere della Fondazione per le raccomandazioni relative alla presentazione dei conti (Swiss GAAP RPC) devono essere sottoposti a verifica secondo gli standard di revisione emanati dalla Camera fiduciaria svizzera (standard svizzeri di revisione), riconosciuti dall’autorità di sorveglianza.5 RS 220Art. 3 Standard di revisione esteri 1 I conti annuali e i conti di gruppo allestiti in conformità ai principi contabili esteri devono essere sottoposti a verifica secondo gli standard di revisione emanati dall’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB), riconosciuti dall’autorità di sorveglianza.2 L'autorità di sorveglianza può riconoscere altri standard di revisione equivalenti.3 Per la verifica di conti annuali e conti di gruppo di società con sede in Svizzera allestiti in conformità ai principi contabili esteri è necessario applicare anche gli standard svizzeri di revisione.Art. 4 Revisioni speciali 1 Tutti i servizi di revisione previsti dalla legge forniti da società con sede in Svizzera che non hanno per oggetto la verifica di un conto annuale o di un conto di gruppo (revisioni speciali) devono essere sottoposti a verifica secondo gli standard svizzeri di revisione.2 Tutti i servizi di revisione previsti dalla legge forniti da società con sede all’estero che non hanno per oggetto la verifica di un conto annuale o di un conto di gruppo (revisioni speciali) devono essere sottoposti a verifica per analogia secondo gli standard di revisione esteri di cui all’articolo 3 capoversi 1 e 2.Art. 56 Misure di assicurazione della qualità interna all’impresa 1 Le imprese di revisione che applicano gli standard svizzeri di revisione per la verifica di conti annuali e conti di gruppo devono assicurare la qualità dei loro servizi di revisione secondo quanto prescritto dallo Standard svizzero di controllo della qualità 1 (SQ 1).2 Le imprese di revisione che applicano gli standard di revisione dell’IAASB per la verifica di conti annuali e conti di gruppo devono assicurare la qualità dei loro servizi di revisione sia secondo la SQ 1 sia secondo gli International Standards on Quality Control 1 (ISQC 1).6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093).Art. 6 Pubblicazione degli standard di revisione riconosciuti L’autorità di sorveglianza pubblica un elenco degli standard di revisione riconosciuti.Art. 6a7 Standard di revisione per la verifica secondo le leggi sui mercati finanziari Nel fornire servizi di revisione ai sensi dell’articolo 2 lettera a numero 2 della legge del 16 dicembre 20058 sui revisori (LSR), le società di audit si attengono ai principi di verifica stabiliti dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).7 Introdotta dal n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093).8 RS 221.302Sezione 3: Procedura per il controllo delle imprese di revisione sotto sorveglianza statale (ispezioni) Art. 7 Oggetto del controllo 1 L’autorità di sorveglianza controlla in particolare se:a.i documenti d’abilitazione e il rapporto annuale presentatole sono completi e corretti;b.l’impresa di revisione sotto sorveglianza statale rispetta le prescrizioni e gli standard in materia di indipendenza e per quanto concerne l’assicurazione della qualità interna e i servizi di revisione forniti.2 Se in occasione del controllo precedente sono state concordate misure o impartite istruzioni per regolarizzare la situazione, l’autorità di sorveglianza verifica inoltre il rispetto e l’attuazione delle stesse.Art. 8 Portata del controllo In linea di principio, il controllo circa il rispetto delle prescrizioni e degli standard applicabili è condotto in funzione dei rischi.Art. 9 Annuncio del controllo Il controllo è di regola annunciato all’impresa di revisione. È possibile rinunciare all’annuncio se ciò è funzionale allo scopo del controllo stesso.Art. 109 Esigenze relative alla documentazione concernente la verifica e le misure di assicurazione della qualità 1 La documentazione di verifica deve presentare un grado di completezza e dettaglio tale da fornire all’autorità di sorveglianza un quadro esatto della revisione effettuata (art. 730c CO10).2 Per documentazione di verifica s’intendono tutte le annotazioni che documentano il tipo, il momento e l’ampiezza delle procedure di verifica eseguite, nonché i relativi risultati e le conclusioni su tali procedure.3 La documentazione relativa alle misure di assicurazione della qualità ai sensi dell’articolo 12 LSR11 deve presentare un grado di completezza e dettaglio tale da fornire all’autorità di sorveglianza un quadro esatto delle misure prese e dell’attuazione delle stesse.4 Per il resto si applicano le prescrizioni in materia di documentazione sancite dagli standard di revisione applicabili.9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093).10 RS 22011 RS 221.302Art. 1112 Controllo sui controlli effettuati dall’impresa Sulla base della documentazione relativa ai controlli effettuati dall’impresa, l’autorità di sorveglianza controlla in particolare:a.la procedura del controllo;b.la composizione e la qualifica del team che effettua il controllo;c.i criteri adottati per la selezione dei servizi di revisione controllati;d.il numero dei servizi di revisione sottoposti a controllo nell’arco di un esercizio annuale;e.i risultati dei controlli.12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093).Art. 12 Controllo della qualità dei servizi di revisione forniti 1 L’autorità di sorveglianza controlla la qualità dei servizi di revisione forniti in particolare attraverso la documentazione di verifica dell’impresa di revisione.132 Se i controlli interni effettuati dall’impresa di revisione risultano adeguati e verificabili da parte dell’autorità di sorveglianza (art. 11), quest’ultima ne tiene conto all’atto del controllo.13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’ASR del 10 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4093).Art. 13 Rapporto di controllo 1 L’autorità di sorveglianza redige un rapporto di controllo.2 Essa concede all’impresa di revisione la possibilità di pronunciarsi in merito al progetto di rapporto di controllo.3 A tale scopo l’autorità di sorveglianza fissa un termine adeguato, di norma 30 giorni.Art. 14 Presa d’atto del rapporto di controllo 1 L’autorità di sorveglianza trasmette il rapporto all’organo superiore di direzione o di amministrazione dell’impresa di revisione.2 Ciascun membro dell’organo superiore di direzione o di amministrazione deve confermare individualmente per scritto di aver preso atto del rapporto di controllo.Art. 15 Apertura di un procedimento L’autorità di sorveglianza può in qualsiasi momento porre in atto un procedimento ed emanare decisioni, in particolare riguardo agli aspetti seguenti:a.la constatazione di infrazioni a prescrizioni e standard applicabili;b.il ripristino della situazione regolare (art. 16 cpv. 4 LSR14);c.l'irrogazione di sanzioni.14 RS 221.302Art. 16 Rispetto di misure concordate e istruzioni impartite per regolarizzare la situazione 1 Su richiesta dell’autorità di sorveglianza, l’organo superiore di direzione o di amministrazione dell’impresa di revisione è tenuto a fornire in qualsiasi momento indicazioni circa lo stato di attuazione delle misure concordate e delle istruzioni impartite per regolarizzare la situazione.1 Per verificare il rispetto e l’attuazione delle misure concordate o delle istruzioni impartite per regolarizzare la situazione, l’autorità di sorveglianza può disporre in qualsiasi momento una verifica successiva. Si applicano per analogia le disposizioni della sezione 3.Sezione 4: Entrata in vigore Art. 17 La presente ordinanza entra in vigore il 1° aprile 2008.
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0.631.112.514.9 RU 2021 866TraduzioneAccordotra la Confederazione Svizzera e il Principato del Liechtenstein sull’intervento in materia di proprietà intellettuale dell’Amministrazione federale delle doganeConcluso il 21 ottobre 2021Entrato in vigore il 21 ottobre 2021 (Stato 21 ottobre 2021)La Confederazione Svizzera e il Principato del Liechtenstein,sulla base del Trattato di unione doganale del 29 marzo 19231 tra la Confederazione Svizzera e il Principato del Liechtenstein allo scopo di unire il Principato del Liechtenstein al territorio doganale svizzero (di seguito: Trattato doganale);e considerando che gli atti normativi in materia di proprietà intellettuale del Principato del Liechtenstein prevedono misure esecutive al confine,hanno convenuto quanto segue:1 RS 0.631.112.514Art. 1 Oggetto 1 Il presente accordo disciplina la collaborazione tra l’Amministrazione federale delle dogane (AFD)2 e l’Ufficio dell’economia pubblica del Principato del Liechtenstein (Amt für Volkswirtschaft, qui di seguito «AVW») per quanto riguarda l’esecuzione degli atti normativi in materia di proprietà intellettuale del Principato del Liechtenstein.2 Gli atti normativi in materia di proprietà intellettuale del Principato del Liechtenstein ai sensi del paragrafo 1 sono i seguenti:a. Gesetz vom 12. Dezember 19963 über den Schutz von Marken und Herkunftsangaben (Markenschutzgesetz; Art. 69);b. Verordnung vom 1. April 19974 über den Schutz von Marken und Herkunftsangaben (Markenschutzverordnung; Art. 44);c. Gesetz vom 19. Mai 19995 über das Urheberrecht und verwandte Schutzrechte (Urheberrechtsgesetz, URG; Art. 71);d. Verordnung vom 14. Dezember 19996 über das Urheberrecht und verwandte Schutzrechte (Urheberrechtsverordnung, URV; Art. 27);e. Gesetz vom 19. Mai 19997 über den Schutz von Topographien von Halbleitererzeugnissen (Topographiengesetz, ToG; Art. 13);f. Verordnung vom 30. Januar 20018 über den Schutz von Topographien von Halbleitererzeugnissen (Topographienverordnung, ToV; Art. 18);g. Gesetz vom 11. September 20029 über den Schutz von Design (Designgesetz, DesG; Art. 49);h. Verordnung vom 29. Oktober 200210 über den Schutz von Design (Designverordnung, DesV; Art. 38).3 L’AFD esegue, su incarico dell’AVW, misure amministrative relative agli interventi dell’AFD in materia di proprietà intellettuale, come se le domande le fossero state presentate direttamente. A tale proposito, agli articoli 2–6 seguenti si applicano gli atti normativi in materia di proprietà intellettuale del Principato del Liechtenstein indicati nell’articolo 1 paragrafo 2.2 Dal 1° gennaio 2022 l’Amministrazione federale delle dogane è denominata «Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC)».3 LR 232.11 [Legge sulla protezione dei marchi]4 LR 232.111 [Ordinanza sulla protezione dei marchi]5 LR 231.1 [Legge sul diritto d’autore]6 LR 231.11 [Ordinanza sul diritto d’autore]7 LR 231.2 [Legge sulle topografie]8 LR 231.21 [Ordinanza sulle topografie]9 LR 232.12 [Legge sul design]10 LR 232.121 [Ordinanza sul design]Art. 2 Domanda d’intervento 1 Sono autorizzati a presentare una domanda d’intervento il titolare del marchio, l’avente diritto, l’autore, il titolare del design o di una licenza nonché il rispettivo rappresentante nel Principato del Liechtenstein (avvocati o consulenti in brevetti abilitati nel Principato del Liechtenstein). Il richiedente deve fornire tutte le informazioni in suo possesso necessarie per l’intervento, in particolare una descrizione esatta delle merci.2 La domanda va presentata per scritto all’AVW che la trasmette all’AFD.3 Se non è stata presentata per una durata più breve, la domanda ha una validità di due anni ed è rinnovabile.Art. 3 Decisione L’AFD decide in merito alla domanda. Se l’accoglie, deve informare l’AVW.Art. 4 Intervento 1 Se, sulla base di una domanda d’intervento, l’AFD ha un sospetto fondato che con le merci trasportate viene commessa un’infrazione contro gli atti normativi di cui all’articolo 1 paragrafo 2, informa il richiedente.2 L’AFD trattiene la merce in questione fino a dieci giorni feriali a decorrere dalla comunicazione, in modo da permettere al richiedente di ottenere una misura provvisionale.3 In casi motivati, l’AFD può trattenere le merci per altri dieci giorni feriali al massimo.Art. 5 Garanzia Per coprire eventuali pretese di risarcimento dei danni da parte di terzi, l’AFD può chiedere una garanzia conformemente ai rispettivi atti normativi del Principato del Liechtenstein.Art. 6 Emolumenti L’AFD può riscuotere un emolumento per coprire le spese amministrative. Gli emolumenti per il trattamento della domanda d’intervento nonché quelli relativi alle merci trattenute sono retti dall’ordinanza del 4 aprile 200711 sugli emolumenti dell’Amministrazione federale delle dogane nella versione aggiornata.11 RS 631.035Art. 7 Obbligo di informare e modifiche 1 L’AFD e l’AVW si informano reciprocamente su tutte le modifiche legali che riguardano l’intervento dell’AFD in materia di proprietà intellettuale.2 Di comune intesa, l’AFD e l’AVW possono adeguare l’elenco degli atti normativi in materia di proprietà intellettuale del Principato del Liechtenstein di cui all’articolo 1 paragrafo 2.Art. 8 Disposizioni finali 1 Il presente accordo entra in vigore alla data della sua firma.2 L’accordo è concluso a tempo indeterminato. Le due Parti hanno però il diritto di denunciarlo in ogni momento con un preavviso di un anno.3 Le contestazioni relative all’interpretazione del presente accordo sono risolte conformemente all’articolo 43 del Trattato doganale.Art. 9 Abrogazione del diritto previgente Il presente accordo sostituisce l’accordo tra l’Amministrazione federale delle dogane e l’Ufficio dell’economia pubblica del Principato del Liechtenstein sull’intervento in materia di proprietà intellettuale delle autorità doganali svizzere («Vereinbarung zwischen der Eidgenössischen Zollverwaltung und dem Amt für Volkswirtschaft des Fürstentums Liechtenstein über die Hilfeleistung der schweizerischen Zollbehörden im Bereich des Immaterialgüterrechts»), entrato in vigore il 2 novembre 200512.Berna, 5 ottobre 2021Per la Confederazione SvizzeraChristian BockVaduz, 21 ottobre 2021Per il Principato del LiechtensteinKatja Gey12 LGBI 2005 n. 210, non pubblicata in Svizzera.
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632.111.72 Legge federale sull’importazione di prodotti agricoli trasformatidel 15 dicembre 2017 (Stato 1° gennaio 2019)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visto l’articolo 133 della Costituzione federale1;visto il messaggio del Consiglio federale del 17 maggio 20172,decreta:1 RS 1012 FF 2017 3737Art. 1 Dazi all’importazione Per i prodotti agricoli trasformati il Consiglio federale può, dopo aver sentito la commissione di periti doganali da esso istituita, stabilire le aliquote doganali enucleando un elemento di protezione industriale e aumentandolo degli elementi tariffali mobili.Art. 2 Calcolo degli elementi tariffali mobili Gli elementi tariffali mobili sono calcolati periodicamente in base alla differenza tra i prezzi svizzeri ed esteri dei prodotti agricoli di base utilizzati nella fabbricazione dei prodotti di cui all’articolo 1.Art. 3 Rapporto Il Consiglio federale presenta annualmente all’Assemblea federale, per approvazione, un rapporto sui provvedimenti presi in virtù dell’articolo 1. L’Assemblea federale decide se questi provvedimenti devono restare in vigore e se devono essere completati o modificati.Art. 4 Esecuzione 1 Il Consiglio federale emana le disposizioni d’esecuzione. Definisce in particolare i prodotti agricoli di base e stabilisce il modo di determinare i prezzi secondo l’articolo 2.2 Il Consiglio federale può incaricare un dipartimento di stabilire periodicamente gli elementi tariffali mobili.3 Ove la presente legge e le disposizioni d’esecuzione non contengano norme particolari, si applicano per analogia le disposizioni sui dazi.Art. 5 Abrogazione di un altro atto normativo La legge federale del 13 dicembre 19743 sull’importazione e l’esportazione dei prodotti agricoli trasformati è abrogata.3 [RU 1976 927, 1995 4796, 2006 4097 n. I 2]Art. 6 Disposizione transitoria Le domande per la concessione di contributi all’esportazione fondate sulla legge federale del 13 dicembre 19744 sull’importazione e l’esportazione dei prodotti agricoli trasformati possono essere presentate fino al 28 febbraio successivo all’entrata in vigore della presente legge.Data dell’entrata in vigore: 1° gennaio 201954 [RU 1976 927, 1995 4796, 2006 4097 n. I 2]5 DCF del 21 set. 2018 (RU 2018 3939)
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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720.200 - Legge sulle imposte comunali e di culto (LImpCC) 720.200 Legge sulle imposte comunali e di culto (LImpCC) del 31 agosto 2006 (stato 1 gennaio 2021) Il Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni1), visti gli art. 31 e 94 della Costituzione cantonale2), visto il messaggio del Governo del 16 maggio 2006,3) decide: 1. Disposizioni generali Art. 1 Oggetto della legge 1 La presente legge disciplina la riscossione delle imposte dei comuni politici, non- ché delle Chiese riconosciute dallo Stato e dei loro comuni parrocchiali. 2 Per quanto la presente legge non preveda una regolamentazione diversa, si applica- no per analogia le disposizioni della legge cantonale sulle imposte. Art. 2 Imposte comunali 1 Il comune riscuote secondo le disposizioni della presente legge: a) un'imposta sul reddito e sulla sostanza; b) un'imposta sugli utili da sostanza immobiliare; c) un ricupero d'imposta e un'imposta penale, nonché multe disciplinari. 2 Il comune può riscuotere le seguenti imposte, secondo le disposizioni della presen- te legge: a) un'imposta sul trapasso di proprietà; b) * un'imposta sugli immobili; c) * un'imposta sull'eredità e un'imposta sulle donazioni. 1) PGC 2006/2007, 188 2) CSC 110.100 3) Pagina 181 * Tabelle con le modifiche in fondo all'atto normativo 1 https://www.gr-lex.gr.ch/data/110.100/it 720.200 3 Il comune può riscuotere altre imposte, come in particolare: a) * … b) * una tassa per ospiti o una tassa di alloggio; c) una tassa di promozione turistica. 4 La riscossione di un'imposta alla fonte e la tassazione degli utili e del capitale delle persone giuridiche competono unicamente al Cantone. Art. 3 Imposte di culto 1 Le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali possono riscuotere in base alle disposizioni della presente legge un'imposta sul reddito e sulla sostanza calcolata in per cento sull'imposta cantonale semplice, nonché procedere al ricupero d'imposta e riscuotere imposte penali. 2 Non è ammessa la riscossione di altre imposte. 2. Le imposte dei comuni 2.1. IMPOSTE DIRETTE Art. 4 Imposte sul reddito e sulla sostanza 1 Il comune riscuote un'imposta sul reddito e sulla sostanza calcolata in per cento sull'imposta cantonale semplice. Il comune stabilisce al più tardi nel mese di dicem- bre il tasso fiscale per l'anno fiscale successivo. 2 Il soggetto fiscale, l'oggetto fiscale, l'aliquota d'imposta e la determinazione dell'imposta si conformano alle disposizioni della legge cantonale sulle imposte1). 3 La tassazione viene eseguita dalle autorità insieme a quella dell'imposta cantonale secondo la legge cantonale sulle imposte. Lo stesso vale per decisioni su opposizio- ne, su ricorso e altre decisioni. Sono fatti salvi quei casi, in cui viene eseguita soltan- to una tassazione comunale. 4 La riscossione delle imposte compete al comune. 5 La tassazione e la riscossione dell'imposta comunale secondo il dispendio rientrano nella competenza del Cantone. * Art. 5 Imposta di frazione 1 … * 2 Frazioni esistenti configurate quali enti territoriali che al 1° gennaio 2009 riscuoto- no un'imposta sul reddito e sulla sostanza possono continuare a farlo per la durata di dieci anni. 3 L’articolo 4 si applica per analogia. 1) CSC 720.000 2 https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it 720.200 Art. 6 Imposta sugli utili da sostanza immobiliare 1 Il comune riscuote un'imposta sugli utili da sostanza immobiliare la cui percentuale equivale a quella stabilita per l'imposta cantonale. 2 Il soggetto fiscale, l'oggetto fiscale, l'aliquota d'imposta e la determinazione dell'imposta si conformano alle disposizioni della legge cantonale sulle imposte1). 3 La compensazione delle perdite e la determinazione dell'aliquota sono limitate al territorio comunale. 4 La tassazione e la riscossione delle imposte vengono eseguite dall'Amministrazione cantonale delle imposte insieme all'imposta cantonale sugli utili da sostanza immo- biliare. Lo stesso vale per decisioni su opposizione, su ricorso e altre decisioni. 5 Il comune decide su domande di condono e sugli stralci amministrativi. 2.2. IMPOSTA SUL TRAPASSO DI PROPRIETÀ Art. 7 Imposta sul trapasso di proprietà 1. In generale 1 Il comune riscuote un'imposta sul trapasso di proprietà secondo le disposizioni del- la presente legge. 2 L'imposta sul trapasso di proprietà viene riscossa in caso di trapasso di proprietà di un fondo o di una parte di un fondo situato nel comune. Art. 8 2. Concetto del trapasso di proprietà 1 Per trapasso di proprietà si intende ogni trasferimento del potere di disporre effetti- vamente ed economicamente di un fondo. 2 Per trapasso economico si intende in particolare: a) l'esercizio del diritto di subentro risultante da un contratto di compravendita o da un diritto di compera in caso di trapasso di proprietà; b) * il trasferimento di partecipazioni ad una società immobiliare, se con ciò l'acquirente da solo o insieme al coniuge e ai figli minorenni acquisisce la maggioranza dei diritti di voto; c) la costituzione a titolo oneroso su fondi di servitù di diritto privato o di restri- zioni di diritto pubblico della proprietà se diminuiscono in modo duraturo ed importante il valore di alienazione dei fondi; d) la concessione di un diritto di superficie dietro indennità unica. 3 L'apporto di un fondo in una società di persone è soggetto all'imposta sul trapasso di proprietà soltanto nella misura in cui viene modificato il diritto economico. 1) CSC 720.000 3 https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it 720.200 Art. 9 3. Trapassi di proprietà esenti dall'imposta 1 Sono esenti dall'imposta sul trapasso di proprietà: a) trapassi di proprietà in seguito a successione, divisione ereditaria, legato, anti- cipo ereditario e donazione; b) * trapassi di proprietà tra genitori e discendenti rispettivamente tra suoceri e ge- neri e nuore. Figliastri e figli affiliati sono equiparati ai figli naturali; c) trapassi di proprietà tra coniugi e tra partner registrati, nonché sulla base di li- quidazioni del regime dei beni; d) trapassi di proprietà ai fini di un raggruppamento di terreni, di un arrotonda- mento, di uno sfruttamento più razionale delle aziende agricole, di un piano di quartiere, di una rettifica dei confini o di un raggruppamento di terreni da co- struzione; e) trapassi di proprietà in seguito a espropriazione o cessione volontaria di fondi gravati da un diritto di espropriazione; f) trapassi di proprietà in caso di edificazioni, se un artigiano deve rilevare pro- prietà fondiaria che rivende entro due anni dalla stipulazione del contratto d'acquisto senza averla prima utilizzata; g) trapassi di proprietà che con l'acquisto del fondo da parte del creditore pigno- ratizio, del fideiussore o del debitore solidale conducono a una perdita; h) trapassi di proprietà in caso di una ristrutturazione che costituisce una fattispe- cie di dilazione fiscale secondo la legge cantonale sulle imposte. Art. 10 4. Soggetto fiscale 1 È soggetto all'imposta l'acquirente del fondo. 2 In caso di permuta di fondi ogni parte contraente è soggetta all'imposta per l'ogget- to di permuta da essa acquistato. Le imposte su un eventuale sovrapprezzo devono essere pagate dall'acquirente del fondo di maggiore valore. 3 Vengono presi in considerazione accordi contrattuali diversi se l'alienante non è soggettivamente esente da imposte. Art. 11 5. Esenzione soggettiva 1 Sono esentati dall'imposta sul trapasso di proprietà a) la Confederazione ed i suoi istituti nella misura in cui il diritto federale lo pre- veda; b) il Cantone ed i suoi istituti dipendenti; c) gli istituti autonomi cantonali per fondi destinati direttamente a scopi pubblici; d) * le regioni, i comuni (con i loro istituti) e i comuni patriziali per fondi nel pro - prio territorio; e) le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali, nonché le fondazioni ecclesiastiche per fondi nel proprio territorio destinati direttamente a scopi ecclesiastici e per case parrocchiali; 4 720.200 f) le persone giuridiche che in base all'articolo 78 capoverso 1 lettera f della leg- ge sulle imposte1) sono esenti dall'assoggettamento, per fondi destinati diretta- mente, esclusivamente ed irrevocabilmente allo scopo che dà diritto all'esen- zione. Art. 12 6. Determinazione dell'imposta 1 Il comune stabilisce l'aliquota d'imposta in una legge formale. Questa ammonta al massimo al 2 per cento. 2 La base di calcolo è costituita dal valore venale del fondo trasferito. 3 Al momento dell'acquisto, quale valore venale vale il prezzo d'acquisto con tutte le altre prestazioni dell'acquirente. Se non è stato pattuito un prezzo d'acquisto o se questo è manifestamente inferiore al valore venale, l'imposta sul trapasso di proprie- tà viene riscossa sul valore venale. 4 Se viene trasferito un diritto di superficie, i canoni del diritto di superficie a carico dell'acquirente devono essere dedotti dal valore venale. 5 In caso di fondi di permuta deve essere riscossa la mezza imposta sul valore venale di tutti i fondi di permuta più la mezza imposta su un eventuale sovrapprezzo. Art. 13 7. Comunicazione 1 Se il trapasso di proprietà avviene senza iscrizione nel registro fondiario, il contri- buente deve comunicarlo entro 30 giorni all'Ufficio fiscale comunale. Art. 14 8. Tassazione e esigibilità 1 L'imposta sul trapasso di proprietà viene notificata dal comune con la decisione di tassazione. 2 Il credito fiscale nasce con il trapasso di proprietà e diventa esigibile con la fattura - zione. 3 La riscossione delle imposte compete al comune. 4 L'imposta deve essere pagata entro 90 giorni dalla fatturazione. Art. 15 9. Garanzia 1 L'imposta sul trapasso di proprietà è garantita con pegno immobiliare in base alla legge d'introduzione al codice civile svizzero2). 1) CSC 720.000 2) CSC 210.100 5 https://www.gr-lex.gr.ch/data/210.100/it https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it 720.200 2.3. IMPOSTA SUGLI IMMOBILI Art. 16 Imposta sugli immobili 1. In generale 1 Il comune riscuote sui fondi situati nel comune un'imposta sugli immobili secondo le disposizioni della presente legge. Art. 17 2. Soggetto fiscale 1 Sono soggette all'imposta le persone fisiche e giuridiche che alla fine dell'anno ci- vile sono proprietarie o utenti del fondo. 2 Le comunioni ereditarie, le società semplici, le società in nome collettivo e in acco- mandita, nonché altre società di persone senza personalità giuridica possono venire tassate autonomamente. 3 Esiste una responsabilità solidale del proprietario nei confronti dell'utente e tra i ti- tolari di una società di persone. 4 L'esenzione soggettiva si conforma alle disposizioni sull'imposta sul trapasso di proprietà (articolo 11). Art. 18 3. Determinazione dell'imposta 1 Il comune stabilisce l'aliquota d'imposta in una legge formale. Questa ammonta al massimo al due permille del valore imponibile della sostanza alla fine dell'anno civi- le. Art. 19 4. Tassazione e riscossione 1 L'imposta sugli immobili viene tassata insieme all'imposta comunale sul reddito e sulla sostanza rispettivamente insieme all'imposta sugli utili e sul capitale dall'autori- tà che secondo la legge sulle imposte è competente per le imposte dirette. Nella leg - ge fiscale comunale il comune può adottare una regolamentazione diversa. 2 Laddove non vengono riscosse imposte cantonali o comunali dirette, la tassazione viene eseguita dal comune. 3 La riscossione delle imposte compete al comune. 4 L'esigibilità e la pagabilità si conformano alle imposte dirette se l'imposta sugli im- mobili viene riscossa insieme a queste. Se l'imposta sugli immobili viene riscossa separatamente, essa diventa esigibile con la tassazione e la fatturazione e deve essere pagata entro 30 giorni. Art. 20 5. Garanzia 1 L'imposta sugli immobili è garantita con pegno immobiliare in base alla legge d'introduzione al codice civile svizzero1). 1) CSC 210.100 6 https://www.gr-lex.gr.ch/data/210.100/it 720.200 2.4. IMPOSTA SULL'EREDITÀ E SULLE DONAZIONI * Art. 21 Imposta sulle successioni e sulle donazioni 1 Il comune può riscuotere un'imposta sull'eredità e un'imposta sulle donazioni. * 2 Soggetto fiscale, esenzione fiscale, oggetto fiscale, diritto all'imposta e calcolo dell'imposta, riscossione e responsabilità riguardo all'imposta sull'eredità e sulle do- nazioni si conformano alle disposizioni della legge cantonale sulle imposte. * 3 … * 4 Le disposizioni della legge cantonale sulle imposte riguardo all'obbligo fiscale 2) trovano applicazione per analogia. Per premi e doni d'onore del Cantone, la sovrani- tà fiscale spetta al comune di domicilio del beneficiario. Se questo ha il proprio do- micilio fuori Cantone, il gettito dell'imposta spetta alla Città di Coira. * 5 Il comune stabilisce le aliquote d'imposta in una legge formale. Queste ammontano al massimo al: * a) 5 per cento per la stirpe dei genitori; b) * … c) 25 per cento per gli altri beneficiari. 6 La tassazione e la riscossione delle imposte vengono eseguite dall'Amministrazione cantonale delle imposte insieme all'imposta cantonale sull'eredità e all'imposta can- tonale sulle donazioni. Lo stesso vale per decisioni su reclamo, su impugnazione e per altre decisioni. * 7 Il comune decide su domande di condono e su stralci amministrativi. * 2.5. NORME SULLE COMPETENZE PER ULTERIORI IMPOSTE * Art. 22 Tassa per ospiti * 1 Il comune può riscuotere una tassa per ospiti. * 2 L'oggetto fiscale è il pernottamento e il soggetto fiscale l'ospite che pernotta. All'ospite che pernotta sono equiparate le persone assoggettate in misura illimitata all'imposizione nel relativo comune e che vi dispongono di un immobile di vacanza adibito a uso proprio, salvo che il comune fornisca un contributo sostanziale allo svi- luppo del turismo attingendo alle imposte sul reddito e sulla sostanza delle persone assoggettate in misura illimitata all'imposizione. * 3 Le entrate derivanti dalla tassa per ospiti devono essere utilizzate per il finanzia- mento di infrastrutture e manifestazioni turistiche. Esse non possono venire impiega- te per il finanziamento di compiti comunali ordinari. * 2) articolo 107 della legge cantonale sulle imposte (CSC 720.000) 7 https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it 720.200 4 La riscossione, l'incasso e l'utilizzo della tassa per ospiti possono venire delegati a un'organizzazione turistica comunale o regionale. Per le opposizioni deve in ogni caso essere stabilito un organo comunale. * 5 I comuni e le organizzazioni turistiche sono tenuti a rendere pubblico l'impiego dei fondi in maniera dettagliata. * Art. 22a * Tassa di alloggio 1 Il comune può riscuotere una tassa di alloggio. 2 Il soggetto fiscale è costituito dall'alloggiatore e dal proprietario occupante. È con- siderato alla stregua del proprietario occupante anche chi è assoggettato in misura il- limitata all'imposizione nel relativo comune e in tale comune dispone di un immobi- le di vacanza adibito a uso proprio, salvo che il comune fornisca un contributo so - stanziale allo sviluppo del turismo attingendo alle imposte sul reddito e sulla sostan- za delle persone assoggettate in misura illimitata all'imposizione. L'inquilino perma- nente è equiparato al proprietario occupante. 3 Non è tenuto a versare la tassa chi è assoggettato in misura illimitata all'obbligo di imposizione nel relativo comune e non vi dispone di un immobile di vacanza adibito a uso proprio. 4 L'oggetto fiscale è costituito dal beneficio turistico diretto o indiretto. 5 Il calcolo avviene in base alle capacità disponibili. 6 Le entrate derivanti dalla tassa di alloggio devono essere utilizzate per finanziare spese nell'interesse e a beneficio dei contribuenti. Esse non possono essere utilizzate per il finanziamento di compiti comunali tradizionali. 7 La riscossione, l'incasso e l'utilizzo della tassa di alloggio possono venire delegati a un'organizzazione turistica comunale o regionale. Per le opposizioni deve in ogni caso essere stabilito un organo comunale. 8 I comuni e le organizzazioni turistiche sono tenuti a rendere pubblico l'impiego dei fondi in maniera dettagliata. Art. 23 Tassa di promozione turistica 1 Il comune può riscuotere una tassa di promozione turistica. 2 La tassa di promozione turistica viene riscossa dalle persone fisiche e giuridiche che lavorano sul territorio comunale e traggono vantaggi dal turismo. 3 Le entrate devono venire utilizzate nell'interesse dei contribuenti ed in particolare per un'attività di marketing efficace, nonché per eventi. Esse non possono venire im- piegate per il finanziamento di compiti comunali ordinari. 4 La riscossione, l'incasso e l'utilizzo della tassa di promozione turistica possono ve- nire delegati ad un'organizzazione turistica comunale o regionale. Per le opposizioni deve in ogni caso essere stabilito un organo comunale. 5 I comuni e le organizzazioni turistiche sono tenuti a rendere pubblico l'impiego dei fondi in maniera dettagliata. * 8 720.200 3. Le imposte di culto Art. 24 Imposte di culto 1 Le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali possono riscuotere un'imposta sul reddito e sulla sostanza calcolata in per cento sull'imposta cantonale semplice. La Chiesa riconosciuta dallo Stato rispettivamente il comune parrocchiale stabilisce al più tardi nel mese di dicembre il tasso fiscale per l'anno successivo. 2 L'obbligo fiscale si basa sull'appartenenza alla Chiesa dei singoli contribuenti alla fine del periodo fiscale o dell'obbligo fiscale e sulle disposizioni della legge cantona- le sulle imposte1). In caso di coniugi appartenenti a Chiese diverse i fattori comples- sivi devono essere ripartiti in ragione della metà ciascuno su entrambi i coniugi. 3 L'oggetto fiscale, l'aliquota d'imposta e la determinazione dell'imposta si conforma- no alle disposizioni della legge cantonale sulle imposte. Il termine generale di esigi - bilità corrisponde a quello delle imposte comunali. 4 La tassazione viene eseguita dall'autorità competente insieme a quella dell'imposta comunale. Lo stesso vale per decisioni su opposizione, su ricorso e altre decisioni. 5 Per la valutazione dell'obbligo fiscale soggettivo è competente il comune parroc- chiale. 6 La riscossione delle imposte compete al comune. 4. Ricuperi d'imposta e imposte penali, nonché multe disciplinari Art. 25 Ricuperi d'imposta e multe 1 I comuni, nonché le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali procedono al ricupero d'imposta e riscuotono un'imposta penale secondo le disposi- zioni della legge cantonale sulle imposte2). 2 In caso di imposte che essi stessi esigono, i comuni riscuotono multe disciplinari in base alle disposizioni della legge cantonale sulle imposte. 3 La tassazione e la riscossione rientrano nella sfera di competenza dell'autorità com- petente per l'esecuzione della relativa imposta. 4 La tassazione dei ricuperi d'imposta e delle imposte penali concernenti imposte sul reddito e sulla sostanza rientra nella sfera di competenza dell'autorità cantonale. 5 Laddove la tassazione viene eseguita insieme a quella dell'imposta cantonale, le procedure per il ricupero d'imposta e per l'imposta penale vengono riunite. 1) CSC 720.000 2) CSC 720.000 9 https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it https://www.gr-lex.gr.ch/data/720.000/it 720.200 5. Esecuzione e procedura Art. 26 Base legale 1 I comuni disciplinano i principi della riscossione delle imposte ai sensi dell'artico- lo 2, le competenze e l'esigibilità delle imposte in una legge in senso formale. 2 Le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali disciplinano la ri- scossione delle imposte e le competenze in una legge in senso formale. 3 Le leggi secondo i capoversi 1 e 2 devono essere approvate dal Governo con effetto costitutivo. Art. 27 Autorità 1. Autorità comunali 1 Il comune stabilisce le autorità di esecuzione. 2 La delega della tassazione necessita di un'esplicita regolamentazione legislativa. 3 L'autorità di tassazione è autorità di opposizione. Se la tassazione viene delegata, deve essere stabilità un'autorità comunale quale autorità di opposizione. 4 L'esecutivo del comune è competente per le agevolazioni fiscali. Esso non può es- sere designato né quale autorità di tassazione né quale autorità di opposizione. 5 Il comune stabilisce un'autorità per la decisione relativa all'esenzione e allo stralcio amministrativo. Art. 28 2. Autorità parrocchiali 1 Le Chiese riconosciute dallo Stato ed i loro comuni parrocchiali stabiliscono un'autorità per la determinazione del tasso fiscale e per la valutazione dell'obbligo fi- scale soggettivo. Art. 29 Rimedi giuridici 1 Contro le decisioni il contribuente può presentare opposizione scritta all'autorità di tassazione entro 30 giorni dal recapito. 2 Contro decisioni su opposizione e di revisione il contribuente può presentare ricor- so scritto al Tribunale amministrativo entro 30 giorni dal recapito. Art. 30 Indennizzo del Cantone 1 I comuni indennizzano l'Amministrazione cantonale delle imposte per la tassazione dell'imposta sugli utili da sostanza immobiliare con una forfettaria per caso. Il Go- verno stabilisce l'ammontare. 2 Le Chiese riconosciute dallo Stato ed i comuni parrocchiali indennizzano l'Ammi- nistrazione cantonale delle imposte con l'1 per cento e il comune con al massimo il 2 per cento delle imposte riscosse. 10 720.200 3 Se nello stesso comune politico esistono più comuni parrocchiali, questi devono in- dennizzare l'Amministrazione cantonale delle imposte con l'1,5 per cento e il comu- ne con al massimo il 2,5 per cento delle imposte riscosse. 6. Disposizioni finali Art. 31 Adeguamento della legislazione 1 I comuni, le Chiese riconosciute dallo Stato ed i comuni parrocchiali adeguano le loro leggi al diritto cantonale ed inoltrano al Governo per approvazione la revisione totale entro il 31 luglio 2008. 2 A partire dal 1° gennaio 2009 vengono applicate direttamente le disposizioni della presente legge, le quali derogano regolamentazioni diverse dei comuni, delle Chiese riconosciute dallo Stato e dei comuni parrocchiali. 3 Le leggi sulla tassa di soggiorno, sulla tassa di promozione turistica e sulle imposte speciali delle enclavi doganali che sono già state approvate dal Governo non neces- sitano né di una revisione né di una nuova approvazione. Art. 32 Modifica del diritto previgente1) Art. 33 Disposizione transitoria 1 Anticipi ereditari non ancora tassati a coniugi e a discendenti diretti vengono tassa- ti al 1° gennaio 2008. Per la tassazione dell'anticipo sono determinanti le condizioni al momento del versamento. Art. 33a * Adeguamento della legislazione comunale alla modifica del 12 feb- braio 2019 1 Le modifiche dell'articolo 2 e dell'articolo 21 trovano applicazione direttamente ed entrano in vigore con l'entrata in vigore della revisione parziale della legge cantonale sulle imposte del 12 febbraio 2019. 2 Le aliquote d'imposta stabilite nella legge fiscale comunale per la stirpe dei genitori e degli avi nonché per gli altri beneficiari trovano applicazione fino alla loro modifi- ca, per quanto non superino le nuove aliquote massime. In caso contrario valgono le aliquote massime secondo l'articolo 21 capoverso 5. 3 Per la delimitazione temporale di questa modifica legislativa risulta determinante il momento in cui è stata realizzata la fattispecie causante l'imposizione. Fattispecie fi- scali previste dal diritto previgente continuano a essere tassate e riscosse dal comu- ne. 1) Le modifiche del diritto previgente non vengono indicate. 11 720.200 Art. 34 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge è soggetta a referendum facoltativo2). 2 Essa entra in vigore il 1° gennaio 2007 e viene applicata a partire dal 1° gennaio 2009 fatto salvo il capoverso 3. 3 L'esenzione dei coniugi e dei discendenti diretti conformemente all'articolo 21 ca- poversi 2 e 3 dall'imposta sulle successioni e sulle donazioni si applica obbligatoria- mente già a partire dal 1° gennaio 2008 per tutti i comuni. 2) Il termine di referendum è scaduto inutilizzato il 13 dicembre 2006. 12 720.200 Tabella modifiche - Secondo decisione Decisione Entrata in vigore Elemento Cambiamento Rimando AGS 31.08.2006 01.01.2007 atto normativo prima versione - 31.08.2012 01.01.2013 Art. 4 cpv. 5 introduzione - 31.08.2012 01.01.2013 Art. 8 cpv. 2, b) modifica - 31.08.2012 01.01.2013 Art. 9 cpv. 1, b) modifica - 31.08.2012 01.01.2013 Art. 21 cpv. 4 modifica - 13.01.2015 01.01.2016 Art. 11 cpv. 1, d) modifica 2015-005 02.02.2016 01.01.2017 Art. 11 cpv. 1, d) modifica 2016-001 17.10.2017 01.07.2018 Art. 5 cpv. 1 abrogazione 2018-002 05.12.2017 01.01.2018 Art. 22 cpv. 2 modifica 2018-005 12.02.2018 01.07.2018 Art. 2 cpv. 3, b) modifica 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22 modifica titolo 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22 cpv. 1 modifica 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22 cpv. 3 modifica 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22 cpv. 4 modifica 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22 cpv. 5 introduzione 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 22a introduzione 2018-010 12.02.2018 01.07.2018 Art. 23 cpv. 5 introduzione 2018-010 12.02.2019 01.01.2021 Art. 2 cpv. 2, b) modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 2 cpv. 2, c) introduzione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 2 cpv. 3, a) abrogazione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Titolo 2.4. modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 1 modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 2 modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 3 abrogazione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 4 modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 5 modifica 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 5, b) abrogazione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 6 introduzione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 21 cpv. 7 introduzione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Titolo 2.5. introduzione 2019-015 12.02.2019 01.01.2021 Art. 33a introduzione 2019-015 13 720.200 Tabella modifiche - Secondo articolo Elemento Decisione Entrata in vigore Cambiamento Rimando AGS atto normativo 31.08.2006 01.01.2007 prima versione - Art. 2 cpv. 2, b) 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 2 cpv. 2, c) 12.02.2019 01.01.2021 introduzione 2019-015 Art. 2 cpv. 3, a) 12.02.2019 01.01.2021 abrogazione 2019-015 Art. 2 cpv. 3, b) 12.02.2018 01.07.2018 modifica 2018-010 Art. 4 cpv. 5 31.08.2012 01.01.2013 introduzione - Art. 5 cpv. 1 17.10.2017 01.07.2018 abrogazione 2018-002 Art. 8 cpv. 2, b) 31.08.2012 01.01.2013 modifica - Art. 9 cpv. 1, b) 31.08.2012 01.01.2013 modifica - Art. 11 cpv. 1, d) 13.01.2015 01.01.2016 modifica 2015-005 Art. 11 cpv. 1, d) 02.02.2016 01.01.2017 modifica 2016-001 Titolo 2.4. 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 21 cpv. 1 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 21 cpv. 2 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 21 cpv. 3 12.02.2019 01.01.2021 abrogazione 2019-015 Art. 21 cpv. 4 31.08.2012 01.01.2013 modifica - Art. 21 cpv. 4 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 21 cpv. 5 12.02.2019 01.01.2021 modifica 2019-015 Art. 21 cpv. 5, b) 12.02.2019 01.01.2021 abrogazione 2019-015 Art. 21 cpv. 6 12.02.2019 01.01.2021 introduzione 2019-015 Art. 21 cpv. 7 12.02.2019 01.01.2021 introduzione 2019-015 Titolo 2.5. 12.02.2019 01.01.2021 introduzione 2019-015 Art. 22 12.02.2018 01.07.2018 modifica titolo 2018-010 Art. 22 cpv. 1 12.02.2018 01.07.2018 modifica 2018-010 Art. 22 cpv. 2 05.12.2017 01.01.2018 modifica 2018-005 Art. 22 cpv. 3 12.02.2018 01.07.2018 modifica 2018-010 Art. 22 cpv. 4 12.02.2018 01.07.2018 modifica 2018-010 Art. 22 cpv. 5 12.02.2018 01.07.2018 introduzione 2018-010 Art. 22a 12.02.2018 01.07.2018 introduzione 2018-010 Art. 23 cpv. 5 12.02.2018 01.07.2018 introduzione 2018-010 Art. 33a 12.02.2019 01.01.2021 introduzione 2019-015 14 1. Disposizioni generali Art. 1 Oggetto della legge Art. 2 Imposte comunali Art. 3 Imposte di culto 2. Le imposte dei comuni 2.1. Imposte dirette Art. 4 Imposte sul reddito e sulla sostanza Art. 5 Imposta di frazione Art. 6 Imposta sugli utili da sostanza immobiliare 2.2. Imposta sul trapasso di proprietà Art. 7 Imposta sul trapasso di proprietà 1. In generale Art. 8 2. Concetto del trapasso di proprietà Art. 9 3. Trapassi di proprietà esenti dall'imposta Art. 10 4. Soggetto fiscale Art. 11 5. Esenzione soggettiva Art. 12 6. Determinazione dell'imposta Art. 13 7. Comunicazione Art. 14 8. Tassazione e esigibilità Art. 15 9. Garanzia 2.3. Imposta sugli immobili Art. 16 Imposta sugli immobili 1. In generale Art. 17 2. Soggetto fiscale Art. 18 3. Determinazione dell'imposta Art. 19 4. Tassazione e riscossione Art. 20 5. Garanzia 2.4. Imposta sull'eredità e sulle donazioni * Art. 21 Imposta sulle successioni e sulle donazioni 2.5. Norme sulle competenze per ulteriori imposte * Art. 22 Tassa per ospiti * Art. 22a * Tassa di alloggio Art. 23 Tassa di promozione turistica 3. Le imposte di culto Art. 24 Imposte di culto 4. Ricuperi d'imposta e imposte penali, nonché multe disciplinari Art. 25 Ricuperi d'imposta e multe 5. Esecuzione e procedura Art. 26 Base legale Art. 27 Autorità 1. Autorità comunali Art. 28 2. Autorità parrocchiali Art. 29 Rimedi giuridici Art. 30 Indennizzo del Cantone 6. Disposizioni finali Art. 31 Adeguamento della legislazione Art. 32 Modifica del diritto previgente) Art. 33 Disposizione transitoria Art. 33a * Adeguamento della legislazione comunale alla modifica del 12 febbraio 2019 Art. 34 Referendum ed entrata in vigore 2019-12-18T18:09:51+0100 "7001 Chur" "Gesetzessammlung Kanton Graubünden"
| 8,803 |
Switzerland_it_legislation
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it
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legislation
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Switzerland
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710.600
Regolamento concernente l'erogazione di sussidi dal finanziamento speciale lotteria intercantonale *
(Regolamento sulla lotteria, RFL)
del 17.03.1998 (stato 01.01.2018)
emanato dal Governo il 17 marzo 1998
in virtù dell'Accordo intercantonale concernente l'esecuzione collettiva delle lotterie del 26 maggio 1937/17 gennaio 1944/4 settembre 1976 nonché dell'art. 34bis della Legge sulla gestione finanziaria del Cantone dei Grigioni del 20 marzo 1988[1]
1. Disposizioni generali
Art. 1 *
Mezzi
1
Unitamente agli interessi sul patrimonio e agli ulteriori proventi, il 70 per cento della quota cantonale annuale dell'utile netto della lotteria intercantonale costituisce il finanziamento speciale lotteria intercantonale. Esso è gestito quale finanziamento speciale ai sensi della legge sulla gestione finanziaria. *
2
Il patrimonio rende un interesse relativo all'aliquota stabilita dal Dipartimento delle finanze e dei comuni.
Art. 2
Impiego dei fondi
1
Le risorse del finanziamento speciale lotteria intercantonale possono essere impiegate esclusivamente per scopi di pubblica utilità e di beneficenza. *
2
È escluso l'impiego di risorse per l'adempimento d'impegni di diritto pubblico. *
3
… *
Art. 3 *
Vigilanza, preventivo, versamento
1
Il finanziamento speciale lotteria intercantonale è soggetto alla vigilanza del Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente (Dipartimento) e all'alta vigilanza del Governo.
2
Il Dipartimento è competente della stesura del preventivo e del controllo del patrimonio, nonché del pagamento dei contributi.
Art. 4
Concessione di sussidi
1
Non sussiste alcun diritto inalienabile alla concessione di sussidi dal finanziamento speciale lotteria intercantonale. *
2
I sussidi si calcolano di regola sulla base delle possibilità finanziarie dei richiedenti e possono essere subordinati alle prestazioni dei comuni, di altre corporazioni di diritto pubblico e di istituzioni nonché a prestazioni proprie adeguate.
Art. 5
Sussidi unici
1
È esclusa l'erogazione di sussidi annui ricorrenti.
2
I progetti che si estendono su più anni sono considerati unici se comportano una tematica uniforme e sono chiaramente limitati. Il sussidio totale è stabilito anticipatamente.
Art. 6
Oneri, condizioni, limitazioni
1
I sussidi possono essere legati a condizioni e subordinati all'adempimento di oneri e termini.
2
Se manca una limitazione esplicita del termine, la garanzia vale al massimo per tre anni.
Art. 7
Rifiuto, restituzione
1
I sussidi vengono rifiutati o devono essere restituiti se:
a) *
la domanda non corrisponde ai principi d'impiego del finanziamento speciale lotteria intercantonale;
b)
il sussidio è stato ottenuto mediante indicazioni false o ingannevoli nella domanda;
c)
i richiedenti non soddisfano le condizioni e gli oneri;
d)
il sussidio non è stato impiegato per attività nell'ambito della domanda sottoposta.
2. Domande
Art. 8
Principi
1
Le domande di sussidio devono essere sottoposte al Dipartimento competente prima della messa in opera di eventuali progetti e provvedimenti, unitamente alla documentazione necessaria. Ordinazioni, lavori nonché provvedimenti possono essere effettuati solo in seguito alla garanzia del sussidio. *
2
Per la messa a pubblico concorso possono essere fissati i termini per la presentazione di una domanda.
3
Non sono considerate le domande presentate in ritardo.
Art. 9
Documenti da allegare alla domanda
1
Le domande di sussidio devono contenere in particolare:
a)
informazioni sui richiedenti;
b)
una esatta descrizione del progetto;
c)
un preventivo dei costi dettagliato nonché un piano di finanziamento con le indicazioni relative a tutti i sussidi di terzi secondo le aspettative e i sussidi già assicurati.
2
Se la documentazione non è sufficiente per la valutazione della domanda, possono essere richieste ulteriori informazioni o documenti.
3. Procedura
Art. 10 *
…
Art. 11 *
Esame della domanda
1
Il servizio competente esamina la completezza dei documenti allegati alla domanda nonché la conformità della domanda con i principi d'impiego del finanziamento speciale lotteria intercantonale. *
2
Una domanda può essere respinta se è incompleta o manifestamente non corrisponde ai principi d'impiego del finanziamento speciale. Su istanza del richiedente, il Dipartimento decide in merito al rinvio della domanda. *
Art. 12
Decisione
1. Operato culturale e scientifico
1
Il Dipartimento concede sussidi a opere culturali e scientifiche fino a 50 000 franchi. *
2
La concessione di sussidi che superano questi importi rientra nella competenza del Governo. *
Art. 13
2. Ulteriori sussidi
1
Il Governo decide, su proposta del Dipartimento, in merito all'impiego delle ulteriori risorse dal finanziamento speciale lotteria intercantonale. *
2
In singoli casi il Dipartimento può concedere sussidi fino a franchi 50 000. *
Art. 14
Versamento del sussidio
1
Il sussidio è versato di regola dopo l'esecuzione del progetto in base ad un conteggio finale.
2
Se le circostanze lo giustificano, su richiesta possono essere versati anticipatamente fino a due terzi del sussidio.
4. Disposizioni finali
Art. 15
Entrata in vigore
1
La regolamentazione entra in vigore con effetto retroattivo al 1° gennaio 1998.
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811.112.021 Regolamento internodel Consiglio svizzero di accreditamentodel 27 giugno 2007 (Stato 1° gennaio 2013)Approvato dal Dipartimento federale dell’interno il 20 agosto 2007Il Consiglio svizzero di accreditamento,visto l’articolo 8 dell’ordinanza del 27 giugno 20071 concernente i diplomi,la formazione, il perfezionamento e l’esercizio della professione nelle professioni mediche universitarie, decreta:1 RS 811.112.0Sezione 1: Organizzazione Art. 1 Composizione 1 Il Consiglio svizzero di accreditamento si compone di:a.un presidente;b.altri membri designati dal Consiglio federale.2 Qualora gli oggetti da trattare lo richiedano, altre persone possono partecipare alle sedute con voto consultivo.Art. 2 Compiti del presidente 1 Il presidente: a.dirige l’organo di gestione;b.distribuisce gli affari;c.convoca le sedute, prepara gli affari, stabilisce gli oggetti da trattare e dirige le sedute;d.provvede a sviluppare una rete di contatti con gli Uffici federali nonché con le autorità e gli organi di accreditamento internazionali e nazionali;e.conferisce a ogni organo di accreditamento un mandato scritto concernente l’esecuzione della valutazione esterna;f.rappresenta il Consiglio svizzero di accreditamento verso l’esterno;g.rende conto al Dipartimento federale dell’interno (DFI), alla Commissione delle professioni mediche (MEBEKO) e alla Conferenza universitaria svizzera (CUS);h.amministra i mezzi finanziari destinati a coprire i costi d’esercizio del Consiglio svizzero di accreditamento nonché i mezzi previsti per la procedura di accreditamento dei singoli cicli di studio;i.al termine di ogni anno civile presenta un rapporto separato sull’utilizzo dei mezzi relativi ai costi d’esercizio del Consiglio svizzero di accreditamento destinato alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione2;j. al termine di ogni anno civile presenta un rapporto separato sull’utilizzo dei mezzi relativi alla procedura di accreditamento dei singoli cicli di studio destinato alla CUS.2 Il presidente disciplina la sua supplenza.2 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2013.Art. 3 Organo di gestione L’organo di gestione è aggregato al presidente del Consiglio svizzero di accreditamento e vi è direttamente subordinato.Art. 4 Attribuzioni dell’organo di gestione L’organo di gestione ha le seguenti attribuzioni:a.coordinare, d’intesa con il presidente, i compiti del Consiglio svizzero di accreditamento durante le singole fasi della procedura di accreditamento secondo gli articoli 26–31 della legge del 23 giugno 20063 sulle professioni mediche (LPMed);b.documentare e dirigere, d’intesa con il presidente, il processo amministrativo in relazione con le richieste concernenti le istituzioni di accreditamento riconosciute internazionalmente secondo l’articolo 48 capoverso 1 LPMed;c.redigere le decisioni e i rapporti del Consiglio svizzero di accreditamento;d.svolgere i lavori di segretariato e tenere la contabilità, d’intesa con il presidente;e.organizzare le sedute e redigere i verbali;f.fornire informazioni a terzi.3 RS 811.11Sezione 2: Sedute Art. 5 Convocazione e porte chiuse 1 Il presidente convoca almeno una seduta all’anno.2 All’occorrenza può convocare altre sedute.3 Il presidente convoca inoltre una seduta se un membro del Consiglio svizzero di accreditamento presenta una richiesta motivata in tal senso.4 Le sedute non sono né aperte alle parti né pubbliche.Art. 6 Ricusazione I membri che devono ricusarsi giusta l’articolo 10 della legge federale del 20 dicembre 19684 sulla procedura amministrativa non prendono parte alla discussione e alla decisione sull’affare in questione.4 RS 172.021Art. 7 Preparazione L’organo di gestione fa pervenire ai membri l’ordine del giorno scritto e la necessaria documentazione di regola quattordici giorni prima della seduta.Art. 8 Decisioni 1 Il Consiglio svizzero di accreditamento può decidere se sono presenti almeno quattro membri.2 Le decisioni sono prese a maggioranza semplice dei membri presenti. In caso di parità è decisivo il voto del presidente.3 Il Consiglio svizzero di accreditamento può anche prendere decisioni mediante procedura per circolazione degli atti. Tale procedura è esclusa se la convocazione della seduta è stata chiesta da un membro.Art. 9 Segreto d’ufficio I membri del Consiglio svizzero di accreditamento, eventuali consulenti e collaboratori dell’organo di gestione sottostanno al segreto d’ufficio secondo l’articolo 320 del Codice penale5.5 RS 311.0Art. 10 Obbligo del segreto 1 I membri del Consiglio svizzero di accreditamento, gli altri partecipanti alle sedute e i collaboratori dell’organo di gestione sono tenuti a trattare con riservatezza le delberazioni e i documenti, sempre che non siano stati sciolti dall’obbligo del segreto dal Consiglio svizzero di accreditamento.2 Se una persona viola l’obbligo del segreto, il DFI adotta i necessari provvedimenti.Sezione 3: Entrata in vigore Art. 11 Il presente regolamento entra in vigore il 1° settembre 2007.
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653.241.6 Decreto federaleche approva l’Accordo con Hong Kong sullo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziaridel 14 dicembre 2018 (Stato 1° giugno 2019)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visti gli articoli 54 capoverso 1 e 166 capoverso 2 della Costituzione federale (Cost.)1;visto il messaggio del Consiglio federale del 9 maggio 20182,decreta:1 RS 1012 FF 2018 2707Art. 1 1 L’Accordo del 13 ottobre 20173 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare di Cina sullo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari per migliorare l’adempimento fiscale internazionale (Accordo con Hong Kong) è approvato.2 Il Consiglio federale è autorizzato a ratificarlo.3 RS 0.653.241.6Art. 2 Il decreto federale del 6 dicembre 20174 concernente il meccanismo di verifica che garantisce un’attuazione conforme allo standard dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con gli Stati partner dal 2018/2019 si applica per analogia.4 FF 2018 41Art. 3 1 Se lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con la Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare di Cina può essere attuato in virtù dell’Accordo multilaterale del 29 ottobre 20145 tra autorità competenti concernente lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari, il Consiglio federale è autorizzato a denunciare l’Accordo con Hong Kong.2 In tal caso la procedura è retta dal decreto federale del 13 dicembre 20186 che introduce lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con Hong Kong.5 RS 0.653.16 FF 2018 2779Art. 4 Il presente decreto sottostà a referendum facoltativo (art. 141 cpv. 1 lett. d n. 3 Cost.).
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951.181 (Stato 1° gennaio 2008)951.181 Ordinanzaconcernente la ripartizione della quota spettante ai Cantoni dell’utile netto della Banca nazionale svizzeradel 7 novembre 2007 (Stato 1° gennaio 2008)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 31 capoverso 3 della legge del 3 ottobre 20031 sulla Banca nazionale (LBN),ordina:1 RS 951.11Art. 1 Basi per il calcolo La ripartizione ai Cantoni avviene in funzione della loro popolazione residente (art. 31 cpv. 3 LBN). Sono determinanti le cifre dell’ultimo rilevamento dell’Ufficio federale di statistica sulla popolazione residente media.Art. 2 Scadenza dei versamenti 1 La Banca nazionale svizzera (BNS) bonifica all’Amministrazione federale delle finanze (AFF) l’importo da ripartire di cui all’articolo 31 capoverso 2 LBN dopo l’assemblea generale degli azionisti.2 L’AFF versa ai Cantoni l’importo loro spettante non appena ricevuto il corrispondente versamento della BNS.Art. 3 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 7 dicembre 19922 concernente la ripartizione della quota spettante ai Cantoni dell’utile netto della Banca nazionale svizzera è abrogata.2 [RU 1992 2564, 2004 3399] Art. 4 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2008.
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0.211.213.232.3 RU 2013 2289Traduzione1Memorandum of Understandingtra la Confederazione Svizzera (di seguito la Svizzera) e il Governo della Provincia della Columbia Britannica (di seguito la Columbia Britannica) concernente il riconoscimento, l’esecuzione, la determinazione e la revisione delle obbligazioni alimentariConcluso il 5 giugno 2013Entrato in vigore il 5 giugno 2013 (Stato 5 giugno 2013)1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.La Svizzerae la Columbia Britannica,desiderose di agevolare per quanto possibile il riconoscimento e l’esecuzione delle rispettive decisioni e convenzioni esecutorie in materia di obbligazioni alimentari, così come la determinazione e la revisione di obbligazioni alimentari esecutorie tra parti residenti nelle rispettive giurisdizioni;considerato che il Codice civile svizzero e la legge federale sul diritto internazionale privato sono conformi, quanto alla sostanza, alla legislazione della Columbia Britannica in materia;convengono a tal fine quanto segue:1. La Columbia Britannica dichiara la Svizzera «Stato che applica la reciprocità», conformemente all’Interjurisdictional Support Orders Act.2. La Svizzera prende tutte le misure necessarie affinché il presente Memorandum of Understanding (MoU) abbia effetto nei confronti della Columbia Britannica.3. Una volta adempiuti i paragrafi 1 e 2, la Svizzera e la Columbia Britannica assumono, a seconda del caso, i compiti di uno «Stato richiedente» o di uno «Stato richiesto» descritti nei paragrafi seguenti.Campo d’applicazione 4. Il presente MoU, che avrà effetto dall’adempimento dei paragrafi 1 e 2, si applica a qualsiasi sentenza resa o decisione relativa ad una transazione presa da un’autorità giudiziaria o amministrativa e concernente un’obbligazione alimentare derivante da rapporti di famiglia, dalla filiazione o dal matrimonio, comprese le obbligazioni alimentari verso i figli nati fuori del matrimonio.In particolare comprende anche le decisioni rese nelle procedure di separazione, divorzio, nullità o annullamento del matrimonio e di paternità così come le convenzioni approvate dalle autorità competenti e che sono esecutorie in virtù del rispettivo diritto.Il presente MoU è tuttavia limitato alle parti della decisione, della transazione o della convenzione che concernono le obbligazioni alimentari nei confronti dei figli o del coniuge.5. Anche un’istituzione pubblica può chiedere il riconoscimento e l’esecuzione di una decisione in materia di obbligazioni alimentari, a condizione che il diritto al quale soggiace lo preveda.6. Se una decisione in materia di obbligazioni alimentari prevede il pagamento periodico di alimenti, si presume che l’esecuzione sia richiesta anche per il pagamento degli arretrati e dei pagamenti futuri.La Svizzera quale «Stato richiedente» e la Columbia Britannica quale «Stato richiesto» 7. La Svizzera può richiedere che la Columbia Britannica prenda le misure legali e procedurali necessarie affinché una decisione o una convenzione esecutoria in materia di obbligazioni alimentari pronunciata in Svizzera sia registrata ed eseguita in Columbia Britannica, conformemente alle leggi e procedure della Columbia Britannica più favorevoli in materia di registrazione ed esecuzione delle obbligazioni alimentari straniere.8. La Svizzera può inoltre chiedere alla Columbia Britannica di avviare una procedura intesa sia a pronunciare, in Columbia Britannica, una decisione in materia di obbligazioni alimentari in favore della persona residente abitualmente in Svizzera che ha diritto agli alimenti o di un’istituzione pubblica ai sensi del paragrafo 5, sia a modificare una decisione o una convenzione in materia di obbligazioni alimentari, conformemente all’Interjurisdictional Support Orders Act della Columbia Britannica concernente la determinazione e la revisione delle obbligazioni alimentari tra diverse giurisdizioni, a condizione che l’altra parte alla procedura risieda abitualmente in Columbia Britannica.9. La Svizzera fornisce su richiesta alla Columbia Britannica tutti i documenti e tutte le decisioni necessarie nell’ambito di una delle procedure ai sensi del presente MoU, tradotti in lingua inglese senza spese per la Columbia Britannica. Questa disposizione non influisce sulle regole svizzere relative all’assistenza giudiziaria internazionale.La Columbia Britannica quale «Stato richiedente» e la Svizzera quale «Stato richiesto» 10. La Columbia Britannica può chiedere che la Svizzera prenda le misure legali e procedurali necessarie affinché una decisione o una convenzione esecutoria in materia di obbligazioni alimentari pronunciata in Columbia Britannica sia riconosciuta ed eseguita in Svizzera, conformemente alle leggi e procedure svizzere più favorevoli in materia di riconoscimento ed esecuzione delle obbligazioni alimentari straniere.11. La Columbia Britannica può inoltre chiedere alla Svizzera di prestare assistenza amministrativa secondo le disposizioni della Convenzione di New York del 20 giugno 19562 sull’esazione delle prestazioni alimentari all’estero per consentire a una persona residente abitualmente in Columbia Britannica che ha diritto agli alimenti d’avviare una procedura intesa sia a determinare, in Svizzera, una transazione esecutoria o una decisione in materia di obbligazioni alimentari sia a modificare una decisione o una convenzione in materia di obbligazioni alimentari, giusta le norme svizzere relative alla determinazione del foro e del diritto applicabile, a condizione che l’altra parte alla procedura risieda abitualmente in Svizzera.12. La Columbia Britannica fornisce su richiesta alla Svizzera tutti i documenti e tutte le decisioni necessarie nell’ambito di una delle procedure ai sensi del presente MoU, tradotti in lingua tedesca, francese o italiana, secondo necessità, senza spese per la Svizzera. Questa disposizione non influisce sulle regole della Columbia Britannica relative all’assistenza giudiziaria internazionale.2 RS 0.274.15Disposizioni comuni 13. Nessuna rimunerazione può essere percepita dalle autorità speditrici e dalle istituzioni intermediarie per i servizi resi conformemente alle disposizioni del presente MoU.14. In quanto Stati richiesti, la Svizzera e la Columbia Britannica agevolano l’accesso all’assistenza giudiziaria, in virtù della loro legislazione, alla persona residente abitualmente nello Stato richiedente la quale auspica far determinare, modificare o eseguire un’obbligazione alimentare nella rispettiva giurisdizione. Se l’accesso alle prestazioni d’assistenza giudiziaria dipende da una valutazione della situazione finanziaria della persona in questione, lo Stato richiesto informa lo Stato richiedente riguardo alla procedura appropriata e ai documenti da presentare per tale valutazione. Una volta ricevuta la richiesta, lo Stato richiesto informa lo Stato richiedente circa la prosecuzione della procedura.15. Le autorità della Svizzera e della Columbia Britannica cooperano al fine di far applicare le clausole d’indicizzazione contenute nelle decisioni in materia di obbligazioni alimentari da esse riconosciute ed eseguite.16. I firmatari convengono di impiegare al meglio i loro sforzi e le loro risorse per localizzare ai fini del presente MoU i debitori aventi la loro residenza abituale nelle loro giurisdizioni.Autorità competenti 17. Le autorità competenti per eseguire le obbligazioni di cooperazione del presente MoU e per trattare le reciproche richieste in qualità di istituzioni intermediarie e di autorità speditrici sono:–per la Svizzera: l’Ufficio federale di giustizia;–per la Columbia Britannica: il Ministero di Giustizia.Qualsiasi cambiamento relativo alle autorità competenti è comunicato senza indugio all’altro Stato.In fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato il presente Memorandum of Understanding, in due esemplari, nelle lingue francese e inglese, entrambi i testi facenti parimente fede.A Berna, Svizzera:A Victoria, Columbia Britannica:Michael LeupoldDirettore dell’Ufficio federale di giustizia30 aprile 2013Christopher BeresfordExecutive Director5 giugno 2013
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292.741.1Ordinanza concernente l’articolo 13 capoversi 3 a 5 del trattato di commercio conchiuso tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Cecoslovaccadel 17 settembre 1954 (Stato 1° ottobre 1954)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 2 del decreto federale del 23 marzo 19541 che approva il trattato di commercio conchiuso tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Cecoslovacca2; visto l’articolo 13 capoversi 3 a 5 di detto trattato3 ,decreta:1 RU 1954 6392 RS 0.946.297.4113 RS 0.946.297.411Art. 1 1 Qualora beni dello Stato cecoslovacco, della Banca di Stato cecoslovacca o di altre persone giuridiche cecoslovacche, segnatamente di aziende statali, di aziende nazionalizzate, di aziende nazionali o di aziende per il commercio con l’estero, formano oggetto di sequestro o hanno anteriormente formato oggetto di sequestro non diventato nel frattempo caduco, l’ufficio d’esecuzioni trasmette entro il termine di tre giorni, copia dell’atto di sequestro al Dipartimento federale degli affari esteri4.2 Il Dipartimento federale degli affari esteri può fare opposizione contro tale sequestro all’ufficio d’esecuzioni per violazione dell’articolo 13 capoversi 3 a 5 del trattato di commercio del 24 novembre 19535 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Cecoslovacca.4 Nuova denominazione giusta l’art. 1 del DCF del 23 apr. 1980 concernente l’adattamento delle disposizioni di diritto federale alle nuove denominazioni dei dipartimenti e uffici (non pubblicato).5 RS 0.946.297.411Art. 2 1 L’ufficio d’esecuzione dà immediatamente conoscenza dell’opposizione al creditore che ha fatto procedere al sequestro, informandolo che può presentare ricorso di diritto amministrativo, entro il termine di trenta giorni, al Tribunale federale, conformemente all’articolo 97 e seguenti della legge federale del 16 dicembre 19436 sull’organizzazione giudiziaria.2 Se contro l’opposizione non è presentato alcun ricorso o se il ricorso è respinto, il sequestro diventa caduco.6 [CS 3 499; RU 1948 899 art. 86, 1955 899 art. 118, 1959 921, 1969 755 art. 80 lett. b 784, 1977 237 n. II 3 862 art. 52 n. 2 1323 n. III, 1978 688 art. 88 n. 3 1450, 1979 42, 1980 31 n. IV 1718 art. 52 n. 2 1819 art. 12 cpv. 1, 1982 1676 all. n. 13, 1983 1886 art. 36 n. 1, 1986 926 art. 59 n. 1, 1987 226 n. II 1 1665 n. II, 1988 1776 all. II 1, 1989 504 art. 33 let. a, 1990 938 n. III cpv. 5, 1992 288, 1993 274 art. 75 n. 1 1945 all. n. 1, 1995 1227 all. n. 3 4093 all. n. 4, 1996 508 art. 36 750 art. 17 1445 all. n. 2 1498 all. n. 2, 1997 1155 all. n. 6 2465 all. n. 5, 1998 2847 all. n. 3 3033 all. n. 2, 1999 1118 all. n. 1 3071 n. I 2, 2000 273 all. n. 6 416 n. I 2 505 n. I 1 2355 all. n. 1 2719, 2001 114 n. I 4 894 art. 40 n. 3 1029 art. 11 cpv. 2, 2002 863 art. 35 1904 art. 36 n. 1 2767 n. II 3988 all. n. 1, 2003 2133 all. n. 7 3543 all. n. II 4 lett. a 4557 all. n. II 1, 2004 1985 all. n. II 1 4719 all. n. II 1, 2005 5685 all. n. 7. RU 2006 1205 art. 131 cpv. 1]. Vedi ora la L del 17 giu. 2005 sul Tribunale federale (RS 173.110).Art. 3 La presente ordinanza entra in vigore il 1° ottobre 1954.
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0.741.21 CS 13 527; FF 1934 II 561 ediz. ted. II 576 ediz. franc.Traduzione1Convenzionesu l’unificazione della segnalazione stradale2Conchiusa a Ginevra il 30 marzo 1931Approvata dall’Assemblea federale il 27 settembre 19343Istrumento di ratificazione depositato dalla Svizzera il 19 ottobre 1934Entrata in vigore per la Svizzera il 19 aprile 19351 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 La presente conv. è ancora applicabile per la Svizzera solo nei rapporti con gli Stati contraenti che non hanno aderito alla conv. dell’8 nov. 1968 sulla segnaletica stradale (RS 0.741.10 art. 40).3 RU 50 1534Le alte Parti contraenti,animate dal desiderio di aumentare la sicurezza del traffico su strada e di facilitare la circolazione internazionale con un sistema uniforme di segnalazione stradale,hanno designato quali loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, scambiatisi i loro pieni poteri e riconosciutili in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni seguenti:Art. 1 Le alte Parti contraenti adottano il sistema internazionale di segnalazione stradale descritto nell’allegato alla presente Convenzione e si impegnano a introdurlo o a farlo introdurre più presto possibile in quei loro territori cui si applica la presente Convenzione.4 A questo scopo esse procederanno al collocamento dei segnali che sono previsti nell’allegato menzionato, man mano che dovranno essere collocati segnali nuovi o rinnovati quelli attualmente esistenti. La sostituzione completa dei segnali non conformi al sistema internazionale sarà compiuta al più tardi in un termine di cinque anni a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, per ciascuna delle alte Parti contraenti.4 Ora: vedi l’O del 5 set. 1979 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).Art. 2 Le alte Parti contraenti si impegnano a sostituire o a far sostituire a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, i segnali che, pur presentando le caratteristiche di un segnale del sistema internazionale, servirebbero a dare un’indicazione differente.55 Ora: vedi l’art. 117 dell’O del 5 set. 1979 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).Art. 3 I segnali descritti e riprodotti nell’allegato saranno, per quanto possibile, i soli segnali collocati sulle strade per la polizia della circolazione.Qualora fosse necessario di introdurre qualche altro segnale, questo, con le sue caratteristiche generali di forma e di colore, dovrebbe entrare nel sistema delle categorie previste nell’allegato.Art. 4 Le alte Parti contraenti eviteranno di collocare sulla strada pubblica tavole od iscrizioni che possono essere scambiate per segnali regolamentari o rendere più difficile la loro lettura.6 Esse si opporranno, per quanto è in loro potere, a che siffatte tavole ed iscrizioni vengano collocate lungo la strada pubblica.Le alte Parti contraenti, allo scopo di assicurare tutta l’efficacia della segnalazione, si sforzeranno di limitare al minimo necessario il numero dei segnali regolamentari.Le alte Parti contraenti si opporranno a che sui segnali regolamentari venga apposta qualche iscrizione estranea all’oggetto di questi ultimi e che esse giudicassero atta a diminuirne la visibilità o ad alterarne il carattere.76 Ora: vedi gli art. 95 a 100 dell’O del 5 set. 1979 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).7 Ora: vedi gli art. 95 a 100 dell’O del 5 set. 1979 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).Art. 5 Qualora sorgesse controversia tra due o più Parti contraenti circa la interpretazione o l’applicazione delle disposizioni della presente Convenzione e la controversia non potesse venir regolata direttamente tra le Parti, essa sarà sottoposta per parere consultivo alla commissione consultiva e tecnica delle comunicazioni e del transito della Società delle Nazioni8.8 Dopo lo scioglimento della Società delle Nazioni, incaricato delle funzioni qui menzionate è il Segretariato generale delle Nazioni Unite (FF 1946 II 1222 1227 e segg. ediz. ted. 1181 1187 e segg. ediz. franc.).Art. 6 Ciascuna delle alte Parti contraenti può dichiarare, al momento della firma, della ratificazione o dell’adesione che, accettando la presente Convenzione, essa non assume alcun obbligo per quanto concerne l’insieme o una parte qualsiasi delle sue colonie, protettorati e territori d’oltre mare o di territori posti sotto la sua alta signoria o il suo mandato; in questo caso la presente Convenzione non sarà applicabile ai territori menzionati in detta dichiarazione.Ciascuna delle alte Parti contraenti potrà ulteriormente notificare al Segretario generale della Società della Nazioni9 che essa intende applicare la presente Convenzione all’insieme o a una parte qualsiasi dei territori che furono oggetto della dichiarazione prevista nel capoverso precedente. In questo caso la Convenzione si applicherà a tutti i territori che furono oggetto della notificazione, sei mesi dopo che il Segretario generale avrà ricevuto detta notificazione.Parimenti, ciascuna delle alte Parti contraenti potrà in qualsiasi tempo, scaduto il termine di otto anni menzionato nell’articolo 15, dichiarare che essa intende far cessare l’applicazione della presente Convenzione all’insieme o a una parte qualsiasi delle sue colonie, protettorati e territori di oltre mare e di territori collocati sotto la sua alta signoria o il suo mandato; in questo caso la Convenzione cesserà d’essere applicabile ai territori che sono oggetto di siffatta dichiarazione, un anno dopo che il Segretario generale avrà ricevuto detta dichiarazione.Il Segretario generale comunicherà a tutti i membri della Società delle Nazioni e agli Stati non membri menzionati nell’articolo 7 le dichiarazioni e notificazioni ricevute in virtù del presente articolo.9 Vedi la nota all’art. 5.Art. 7 La presente Convenzione, di cui fanno egualmente fede il testo francese e quello inglese, porterà la data d’oggi.Essa potrà essere firmata, fino al 30 settembre 1931, in nome di qualsiasi membro della Società delle Nazioni e di qualsiasi Stato non membro rappresentato alla Conferenza che ha stabilito la presente Convenzione o a cui il Consiglio della Società delle Nazioni avrà, a questo scopo, comunicato copia della presente Convenzione.Art. 8 La presente Convenzione sarà ratificata.Gli atti di ratificazione saranno depositati presso il Segretariato generale della Società delle Nazioni, che ne notificherà ricevimento a tutti i membri della Società delle Nazioni, nonché a tutti gli Stati non membri indicati all’articolo 7.Art. 9 A contare dal 1° ottobre 1931, potrà essere fatta adesione alla presente Convenzione in nome di qualsiasi membro della Società delle Nazioni o di qualsiasi altro Stato non membro indicato nell’articolo 7.Gli atti di adesione saranno trasmessi al Segretario generale della Società delle Nazioni10 che ne notificherà ricevimento a tutti i membri della Società delle Nazioni, nonché a tutti gli Stati non membri indicati in detto articolo.10 Vedi la nota all’art. 5.Art. 10 Ciascuna delle alte Parti contraenti può subordinare l’effetto delle sue ratificazioni o della sua adesione alle ratificazioni o adesioni dì uno o più membri della Società delle Nazioni o Stati non membri designati da essa nell’atto di ratificazione o di adesione.Art. 11 La presente Convenzione entrerà in vigore sei mesi dopo che il Segretario generale della Società delle Nazioni11 avrà ricevuto le ratificazioni o adesioni date in nome di cinque membri della Società delle Nazioni o di Stati non membri. Le ratificazioni o adesioni il cui effetto è subordinato alla condizione prevista all’articolo precedente, non saranno contate in questo numero sino a che detta condizione non si verifichi.11 Vedi la nota all’art. 5.Art. 12 Le ratificazioni o adesioni avvenute dopo entrata in vigore la Convenzione produrranno i loro effetti dopo sei mesi, sia a contare dalla data a cui furono ricevute dal Segretario generale della Società delle Nazioni12, sia a contare dalla data a cui si verificano le condizioni previste nell’articolo 10.12 Vedi la nota all’art. 5.Art. 13 Qualsiasi alta Parte contraente potrà in ogni tempo proporre di introdurre nell’allegato alla presente Convenzione le modificazioni o le aggiunte che le parranno utili. La proposta sarà presentata al Segretario generale della Società delle Nazioni13 e comunicata da esso a tutte le alte Parti contraenti e se essa viene accettata da tutte le alte Parti contraenti (comprese quelle che avessero depositato ratificazioni o adesioni che non fossero ancora diventate effettive), l’allegato alla presente Convenzione sarà modificato in modo corrispondente.13 Vedi la nota all’art. 5.Art. 14 Dopo che la presente Convenzione sarà stata in vigore per la durata di otto anni, ne potrà essere domandata la revisione in qualsiasi epoca da tre almeno delle alte Parti contraenti.La domanda di cui si tratta al capoverso precedente deve essere presentata al Segretario generale della Società delle Nazioni14, che la notificherà alle altre Parti contraenti e ne informerà il Consiglio della Società delle Nazioni.14 Vedi la nota all’art. 5.Art. 15 Scorso un termine di otto anni a contare dalla data dell’entrata in vigore della presente Convenzione, essa potrà venir denunciata da qualsiasi delle alte Parti contraenti.La denuncia sarà fatta in forma di notificazione scritta diretta al Segretario generale della Società delle Nazioni15, che informerà tutti i membri della Società delle Nazioni e gli Stati non membri indicati nell’articolo 7.La denuncia produrrà i suoi effetti dopo un anno a contare dalla data a cui sarà stata ricevuta dal Segretario generale e non sarà operante che per quanto concerne il membro della Società o lo Stato non membro in nome di cui essa sarà stata fatta.Se, in seguito a denunce simultanee o successive, il numero dei membri della Società e Stati non membri, vincolati dalle disposizioni della presente Convenzione, è ridotto a un numero inferiore a cinque, la Convenzione cesserà d’essere in vigore.15 Vedi la nota all’art. 5.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari menzionati hanno firmato la presente Convenzione.Fatto a Ginevra, il trenta marzo millenovecentotrentuno, in un solo esemplare che resterà depositato negli archivi del Segretariato della Società delle Nazioni16, di cui copie certificate conformi saranno rilasciate a tutti i membri della Società e agli Stati non membri menzionati all’articolo 7.(Seguono le firme)Allegato Il sistema internazionale di segnalazione stradale comprende le categorie di segnali definite qui appreso. Quando i colori da usarsi sono facoltativi, resta inteso che, in uno stesso Stato, essi devono essere, salvo motivi eccezionali, dappertutto gli stessi per il medesimo segnale.I. Segnali di pericolo I segnali di questa categoria devono essere di forma triangolare. Essi hanno per scopo di avvertire il conducente che va incontro ad un pericolo. Comprendono:1.I segnali istituiti dalla Convenzione internazionale del 24 aprile 192617 per la circolazione degli autoveicoli (N. da 1 a 5 e 7 della tavola I);2.Un segnale destinato a indicare i pericoli che non siano quelli previsti nel N. 1 precedente. Questo segnale consiste in un triangolo pieno, con la punta rivolta in alto, recante nel centro una sbarra verticale (N. 6 della tavola I).Allorché le condizioni atmosferiche impediscono l’uso della tavola triangolare piena, essa può essere vuota; in questo caso non può recare la sbarra verticale (N. 7 della tavola I).Il segnale va posto perpendicolarmente alla strada, ad una distanza dall’ostacolo che non deve essere inferiore a 150 metri né superiore a 250 metri, a meno che la configurazione del luogo non lo impedisca. Allorché la distanza dal segnale all’ostacolo è notevolmente inferiore a 150 metri devono essere prese delle disposizioni speciali.3.Un segnale di precedenza (N. 8 della tavola I). Questo segnale, che consiste in un triangolo pieno, con la punta rivolta in basso, indica al conducente ch’esso deve cedere il passo al veicolo circolante sulla via su cui va a sboccare. Questo segnale va collocato ad una distanza conveniente da determinarsi secondo le circostanze.Non sono compresi nelle disposizioni precedenti i segnali collocati in vicinanza immediata dei passaggi a livello delle ferrovie (croce di Santo Andrea, ecc.), ai quali non si riferiscono le disposizioni della Convenzione.17 RS 0.741.11II. Segnali indicanti una prescrizione da osservare I segnali di questa categoria devono avere la forma di un disco. Essi indicano un divieto oppure un obbligo da osservare, emanati da autorità competenti.A. Segnali di divietoIn questi segnali il color rosso deve predominare nettamente e far risaltare la forma generale del segnale. Gli altri colori sono facoltativi, salvo le prescrizioni indicate qui appresso.a)Circolazione vietata a tutti i veicoli: disco rosso con parte centrale circolare di color bianco o giallo chiaro (N. 1 della tavola II).b)Senso vietato, o entrata vietata: disco rosso con sbarra orizzontale di color bianco o giallo-chiaro (N. 2 della tavola II).c)Divieto di passaggio per certe categorie di veicoli: va usato il segnale a) indicando per mezzo di una figura conveniente, da collocarsi nella parte centrale di color bianco o giallo-chiaro, la categoria dei veicoli colpiti dal divieto (N. 3 a 5 della tavola II).d)Limitazione dipeso: per vietare il passaggio di veicoli che superino un certo peso, il numero, indicante in tonnellate il peso limite, va iscritto nella parte centrale di color bianco o giallo-chiaro dei segnali a o c (N. 6 e 7 della tavola II).e)Limitazione della velocità: per vietare la velocità superiore a un limite determinato, il numero che esprime questo limite in chilometri orari va iscritto nella parte centrale bianca o giallo-chiara del segnale a (N. 8 della tavola II).f)Divieto di sosta: questo segnale indica che ogni sosta è vietata dal lato della via pubblica dove è collocato il segnale. La parte centrale del disco è azzurra, circondata da un largo orlo rosso ed è spaccata da una banda trasversale rossa (N. 9 della tavola II). Il segnale può essere completato con indicazioni quali: le ore durante cui le soste sono vietate, ecc.g)Divieto di posteggio: disco rosso con parte centrale circolare di color bianco o giallo-chiaro recante la lettera P attraversata da una banda rossa (N. 10 della tavola II).B. Segnali indicanti un obbligoh)Senso obbligatorio: questo segnale indica, per mezzo di una freccia, la direzione che i veicoli devono seguire conformandosi a prescrizioni regolamentari (N. 11 della tavola II). La scelta dei colori è facoltativa, a condizione che il color rosso non predomini mai e ch’esso sia del tutto escluso se il disco ha il fondo di color azzurro (allo scopo di evitare qualsiasi confusione col segnale f).i)Fermata in prossimità di un posto di dogana: questo segnale indica la vicinanza di un posto di dogana dove si deve fermare.Esso consiste in un disco rosso con parte centrale circolare di color bianco o giallo-chiaro con una sbarra orizzontale di color scuro. La parola «Dogana» è iscritta sul disco nelle lingue nazionali dei due paesi limitrofi o almeno nella lingua del paese dov’è collocato il segnale (N. 12 della tavola II).III. Segnali di semplice indicazione I segnali di questa categoria devono avere forma rettangolare. La scelta dei colori è facoltativa, restando stabilito che il color rosso non deve in nessun caso predominare.a)Segnale di posteggio permesso: questo segnale indica i luoghi che possono servire da posteggio al veicolo. Esso consiste in una tavola rettangolare, di preferenza azzurra, recante la lettera P. Essa può, inoltre, recare iscrizioni che diano indicazioni complementari come: tempo durante il quale è permesso il posteggio (N. 1 della tavola III).b)Segnale di precauzione: questo segnale indica che i conducenti di veicoli devono procedere con particolare cautela a motivo del pericolo a cui possono esporre altri utenti della strada (p.e. avvicinandosi ad una scuola, a un’officina, ecc.).Questo segnale consiste in un rettangolo con fondo di color scuro in cui è iscritto un triangolo equilatero di color bianco o giallo-chiaro (N. 2 della tavola III).Può essere aggiunta un’iscrizione o una figura a precisare il significato del segnale.c)Segnale indicante un posto di soccorso: questo segnale indica la prossimità di un posto di soccorso organizzato da un’associazione ufficialmente riconosciuta. E raccomandato di formarlo con un rettangolo di cui il lato minore, quello orizzontale, abbia la lunghezza di due terzi di quello maggiore: il fondo della tavola sarà di color scuro con orlo bianco; il centro della tavola recherà, in un quadrato bianco di m 0,30 almeno di lato, un emblema conveniente (ad es. i N. 3 e 3bis della tavola III).d)Segnale indicatore di località e d’orientamento: questo segnale indica sia una località, sia la direzione verso una o più località con o senza menzione della distanza. Quando indica direzione, uno dei lati minori del rettangolo può essere sostituito con una freccia (ad es. i N. 4 e 5 della tavola III).Tavole da I a III18 18 I segnali di queste tavole, pubblicati nella RU 50 1543, non sono qui riprodotti. Essi sono stati ripresi nella legislazione svizzera, all. 2 dell’O del 5 set. 1975 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).Campo d’applicazione della convenzione il 1° aprile 1993 Stati partecipantiRatificazione o adesioneEntrata in vigoreAustria21 agosto193621 febbraio1937Egitto10 giugno194010 dicembre1940Francia*11 ottobre193411 aprile1935Algeria22 luglio193522 gennaio1936Italia25 settembre193316 luglio1934Lussemburgo 9 aprile1936 9 ottobre1936Monaco19 gennaio193216 luglio1934Paesi Bassi (col Surinam eCuraçao16 gennaio193416 luglio1934Indie olandesi*29 gennaio194029 luglio1940Polonia 5 aprile1934 5 ottobre1934Portogallo18 aprile193216 luglio1934Romania19 giugno193519 dicembre1935Russia23 luglio103523 gennaio1936Spagna18 luglio193316 luglio1934Svizzera19 ottobre193419 aprile1935Svezia25 febbraio193825 agosto1938Turchia15 ottobre193615 aprile1937Ungheria 8 gennaio1937 8 lugli1937*Riserve, vedi qui di seguito.Riserve Francia«Dichiaro che, con la mia firma, la Francia non assume alcun obbligo per quanto concerne l’Algeria, le colonie i protettorati e territori sotto mandato».Indie olandesi«Visto il carattere speciale delle strade alle Indie olandesi, il Governo dei Paesi Bassi si riserva il diritto di collocarvi i segnali di pericolo menzionati nell’Allegato di que sta Convenzione al paragrafo 1, N. 2, a una distanza dall’ostacolo che non è inferiore a 60 metri senza prendere disposizioni speciali».
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0.351.934.92 RU 2000 2242; FF 1997 IV 965Traduzione Accordotra il Consiglio federale svizzeroe il Governo della Repubblica francese che completala Convenzione europea di assistenza giudiziariain materia penale del 20 aprile 1959Concluso il 28 ottobre 1996Approvato dall’Assemblea federale il 10 marzo 19981Entrato in vigore mediante scambio di note il 1° maggio 2000 (Stato 1° settembre 2001)1 RU 2000 2241Il Consiglio federale svizzero eil Governo della Repubblica francese,animati dal desiderio di agevolare, nei rapporti fra i due Stati, l’applicazione della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 19592 (dappresso: Convenzione) e di completarne le disposizioni,hanno convenuto quanto segue:2 RS 0.351.1Art. I Campo di applicazione (Ad art. 1 della Convenzione)1. La Convenzione e il presente Accordo si applicano:a)a procedure per reati il cui perseguimento, al momento della richiesta di assistenza giuridiziaria, incombe a un’autorità giudiziaria o amministrativa in uno dei due Stati e a un’autorità amministrativa nell’altro Stato, sempreché, nella procedura, si possa adire un tribunale competente in materia penale;b)a procedure per reati per i quali, in virtù del diritto vigente in uno dei due Stati, è comminata soltanto la multa, sempreché almeno in uno dei due Stati si possa adire un tribunale competente in materia penale.2. L’assistenza giudiziaria è inoltre accordata:a)per la notificazione di documenti concernenti l’esecuzione di una pena o di una misura nonché il pagamento di multe o spese procedurali;b)nelle pratiche concernenti la sospensione condizionale dell’esecuzione di una pena o di una misura, la liberazione condizionale, il differimento dell’inizio di una pena o di una misura o l’interruzione dell’esecuzione;c)in materia di grazia;d)nei procedimenti inerenti a pretese di risarcimento per carcerazione ingiustificata oppure altri svantaggi derivanti da un procedimento penale.Art. II Motivi di rifiuto (Ad art. 2 della Convenzione)1. L’assistenza giudiziaria è negata se la domanda si riferisce a fatti per i quali, nello Stato richiesto, per motivi di diritto materiale e con decisione cresciuta in giudicato, la persona perseguita è stata definitivamente prosciolta (per la Francia: «acquittée ou relaxée») o condannata, qualora la sanzione eventualmente inflitta sia in fase di esecuzione o sia già stata eseguita.2. Il numero 1 del presente articolo non si applica quando la procedura, avviata all’estero, non si rivolga unicamente contro la persona perseguita residente nello Stato richiesto o quando il disbrigo della domanda serva a sua discolpa.Art. III Uso d’informazioni (specialità) 1. Le informazioni ottenute mediante assistenza giudiziaria non possono essere impiegate nello Stato richiedente né per indagini né come mezzi di prova in merito a procedure concernenti un reato per il quale non è ammessa l’assistenza giudiziaria.2. Le informazioni trasmesse possono essere impiegate nello Stato richiedente, previa comunicazione allo Stato richiesto, per una procedura:a)contro la persona oggetto di un procedimento penale per il quale è stata autorizzata l’assistenza giudiziaria, e perseguita a causa di un altro reato per il quale dev’essere accordata l’assistenza giudiziaria;b)contro la persona perseguita per concorso o favoreggiamento in un reato per il quale è stata accordata l’assistenza giudiziaria;c)inerente al risarcimento dei danni in relazione a un procedimento in merito al quale è stata accordata l’assistenza giudiziaria;d)che richiede indagini ulteriori, sempre che per tale procedura sia ammissibile l’assistenza giudiziaria, che le indagini volte a chiarire un reato siano già state eseguite prima della data di presentazione della domanda, giusta il numero 1, e che le informazioni trasmesse non siano usate come mezzi di prova. Art. IV Produzione di mezzi di prova, inserti o documenti (Ad art. 3 della Convenzione)1. La domanda di un’autorità dello Stato richiedente che esiga una perquisizione domiciliare, un sequestro o la produzione di mezzi di prova, inserti o documenti giusta l’articolo I equivale, nello Stato richiesto, a una decisione corrispondente di quest’ultimo.2. Rimangono invariati i diritti dello Stato richiesto o di terzi su mezzi di prova, inserti o documenti che ai sensi dell’articolo 3 della Convenzione si devono consegnare allo Stato richiedente.Art. V Diritti di pegno fiscali In caso di produzione di oggetti per i quali rinuncia alla restituzione, lo Stato richiesto non fa valere il diritto di pegno doganale o qualsiasi altra garanzia reale secondo le prescrizioni del diritto doganale o fiscale, a meno che il proprietario degli oggetti, leso dal reato, non sia egli stesso debitore della tassa.Art. VI Consegna di refurtive 1. Oltre ai mezzi di prova, inserti o documenti menzionati nell’articolo 3 della Convenzione, sono consegnati allo Stato richiedente, ai fini di restituzione alla parte lesa, anche i valori patrimoniali derivanti da un reato nonché i loro prodotti, sempreché il diritto dello Stato richiesto ne ammetta il sequestro.2. Sono salve le pretese che non sono state né soddisfatte né garantite, fatte valere in merito a tali valori patrimoniali da una persona non implicata nel reato.Art. VII Presenza di stranieri nello Stato richiesto (Ad art. 4 della Convenzione)1. A domanda dello Stato richiedente, lo Stato richiesto consente alle autorità dello Stato richiesto, alle persone in causa e ai loro eventuali consulenti giuridici, nonché ai periti designati dalle autorità dello Stato richiedente, di presenziare agli atti d’assistenza giudiziaria sul suo territorio nazionale, se:a)le sue prescrizioni legali non vi si oppongano; eb)la presenza di queste persone possa facilitare notevolmente gli atti d’assistenza giudiziaria o il procedimento penale nello Stato richiedente.2. Le persone menzionate nel numero 1 possono proporre domande alle autorità dello Stato richiesto.Art. VIII Misure coercitive (Ad art. 5 della Convenzione)L’assistenza giudiziaria che richiede una coercizione processuale può essere negata se:a)il reato motivante la domanda d’assistenza giudiziaria non sia punibile secondo il diritto di entrambi gli Stati;b)le prescrizioni legali dello Stato richiesto vi si oppongano.Art. IX Restituzione di oggetti, inserti o documenti (Ad art. 6 della Convenzione)Lo Stato richiedente può rinunciare alla restituzione di oggetti e originali degli inserti o documenti giusta l’articolo 6 paragrafo 2 della Convenzione, se lo Stato richiesto non ne fa domanda espressa.Art. X Consegna per via postale (Ad art. 7 della Convenzione)1. Atti procedurali e decisioni giudiziarie in materia penale si possono trasmettere direttamente per via postale alle persone che si trovano nel territorio nazionale dell’altro Stato.2. Le citazioni a comparire per persone perseguite trovantisi nel territorio dello Stato richiesto devono pervenire loro almeno trenta giorni prima della data stabilita per la comparsa.3. Se sono dati i presupposti per ritenere che il destinatario non capisca la lingua nella quale è redatto il documento, quest’ultimo, o perlomeno le sue parti più importanti, devono essere tradotte nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato nel territorio nazionale del quale si trova il destinatario.Art. XI Anticipo di spese a testi o periti (Ad art. 10 della Convenzione)L’articolo 10 paragrafo 3 della Convenzione si applica ad ogni citazione a comparire inviata a un teste o un perito, anche quando non sussistano le premesse di cui nell’articolo 10 paragrafo 1 della Convenzione.Art. XII Trasferimento temporaneo di detenuti nello Stato richiesto (Ad art. 11 e 12 della Convenzione)1. Lo Stato richiesto consente il trasferimento temporaneo, nel suo territorio nazionale, di una persona in detenzione nello Stato richiedente, se la presenza della stessa è necessaria agli atti di assistenza giudiziaria nello Stato richiesto. Quest’ultimo può negare il consenso se:−la persona detenuta non acconsenta al trasferimento temporaneo; o−considerazioni imperative vi si oppongano.2. Lo Stato al quale è consegnata la persona detenuta, secondo il numero 1, deve trattenerla in stato di detenzione per la durata del soggiorno, sempreché lo Stato richiedente non ne esiga la liberazione. Esso non può perseguirlo per un atto commesso prima del trasferimento.3. Il detenuto è riconsegnato allo Stato richiedente non appena lo Stato richiesto abbia eseguito l’atto di assistenza giudiziaria richiesto. 4. La stessa regolamentazione vale analogamente per il transito di un detenuto attraverso il territorio nazionale di uno dei due Stati.Art. XIII Contenuto della domanda (Ad art. 14 della Convenzione)Oltre ai documenti previsti nell’articolo 14 paragrafo 1 della Convenzione, le domande contengono:a)in caso di consegna di atti procedurali e decisioni giudiziarie, nome e indirizzo del destinatario, la sua posizione nel procedimento nonché la natura del documento da notificare;b)in caso di partecipazione di persone secondo l’articolo VII, la designazione delle persone presenti al disbrigo della domanda e il motivo della loro presenza.Art. XIV Vie di trasmissione (Ad art. 15 della Convenzione)1. Le domande d’assistenza giudiziaria, comprese le domande di autorità amministrative che perseguono reati ai sensi dell’articolo I del presente Accordo, si possono indirizzare: in Francia, al «Procureur général près la Cour d’appel», al quale compete il disbrigo della domanda; in Svizzera: all’autorità giudiziaria, competente del disbrigo della domanda.Le domande e gli atti d’esecuzione sono rispediti per la stessa via. 2. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia e il Ministero di Giustizia francese si trasmettono un elenco delle autorità3 alle quali vanno indirizzate le domande di assistenza giudiziaria nonché le modifiche apportate.3. Le domande relative al trasferimento temporaneo o al transito di persone poste provvisoriamente in stato d’arresto, trattenute in stato di detenzione o sottoposte a un provvedimento limitativo della libertà personale sono trasmesse tramite l’Ufficio federale di giustizia4 e il Ministero di Giustizia.4. Le domande relative alla trasmissione di estratti del casellario giudiziale per scopi di diritto penale, inclusa la cancellazione di iscrizioni nello stesso, vanno indirizzate, da un lato, all’Ufficio federale di giustizia a Berna e, dall’altro, al «Casier judiciaire national» a Nantes.3 L'autorità giudiziaria francese territorialmente competente può essere ricercata in internet al seguente indirizzo: http://www.justice.gouv.fr/region/consult.php. Un elenco aggiornato delle autorità svizzere può essere consultato all’indirizzo seguente: http://www.rhf.admin.ch/etc/medialib/data/rhf.Par.0004.File.tmp/direktverkehr-i.pdf4 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1). Di detta mod. è stato tenuto conto in tutto il presente testo.Art. XV Rimborso delle spese (Ad art. 20 della Convenzione)Le spese cagionate dalla consegna di oggetti o valori patrimoniali per restituirli alla persona lesa e dal trasferimento o dal transito di detenuti vanno rifuse.Art. XVI Accettazione della denuncia in vista del perseguimento penale (Ad art. 21 della Convenzione)1. Sul fondamento di una denuncia trasmessa secondo l’articolo 21 della Convenzione, le autorità giudiziarie dello Stato richiesto esaminano se, giusta il diritto di questo Stato, debba essere avviato un perseguimento penale. 2. Qualora sia necessaria secondo il diritto di entrambi gli Stati, la querela, se presentata tempestivamente dalla persona lesa all’autorità competente dello Stato richiedente, ha effetto anche nello Stato richiesto. Se è necessaria unicamente secondo il diritto dello Stato richiesto, la querela può essere fatta presso l’autorità competente preposta al perseguimento penale in questo Stato entro i termini legali previsti; i termini decorrono dal giorno in cui tale autorità ha ricevuto la domanda.3. Lo Stato richiesto comunica quanto prima allo Stato richiedente il seguito dato alla denuncia in vista del perseguimento penale e trasmette se del caso a quest’ultimo una copia autenticata della decisione definitiva.Art. XVII Documenti (Ad art. 21 della Convenzione)La denuncia dev’essere corredata:a)di un’esposizione dei fatti;b)dell’originale o di una copia autenticata dei documenti nonché di eventuali mezzi di prova;c)di una copia delle disposizioni penali applicabili secondo il diritto dello Stato richiedente.Art. XVIII Effetti dell’accettazione della denuncia (Ad art. 21 della Convenzione)1. Le autorità dello Stato richiedente si astengono da nuovi provvedimenti di perseguimento o di esecuzione contro l’imputato, per il fatto denunciato, se nello Stato richiesto:a)la procedura è stata conclusa definitivamente da un tribunale o da un’autorità preposta al perseguimento penale;b)l’imputato è stato prosciolto (in Francia: «acquitté ou relaxé») con sentenza cresciuta in giudicato;c)la pena o la misura pronunciate sono eseguite, condonate o prescritte;d)l’esecuzione della pena o della misura è parzialmente o totalmente sospesa o la decisione sulla pena o sul provvedimento differita.2. Gli oggetti e i documenti originali trasmessi allo Stato richiesto sono restituiti allo Stato richiedente il più tardi alla fine della procedura, a meno che lo Stato richiedente non vi rinunci.3. Le spese risultanti dall’accettazione del perseguimento penale non sono rifuse.Art. XIX Scambio di avvisi di condanna e sentenze penali (Ad art. 22 della Convenzione)1. Lo scambio degli avvisi di condanna è attuato almeno una volta per trimestre tra l’Ufficio federale di giustizia e il «Casier judiciaire national» di Nantes.2. Su espressa domanda, le autorità giudiziarie dei due Stati si trasmettono, nei casi particolari, copie delle sentenze penali pronunciate contro i loro cittadini, affinché l’autorità giudiziaria richiedente possa esaminare se si impongano provvedimenti interni.Art. XX Agevolazione dell’applicazione pratica dell’Accordo In riferimento agli articoli X, XIV e XIX il Governo francese e il Consiglio federale svizzero si riservano la possibilità di fissare, attraverso scambi di lettere, modalità pratiche che agevolino o semplifichino l’applicazione del presente Accordo.Art. XXI Conseguenze della denuncia della Convenzione europea (Ad art. 29 della Convenzione)La denuncia della Convenzione europea da parte di uno dei due Stati acquista efficacia, nei rapporti tra i due Stati, allo spirare del termine di due anni dopo la data in cui il Segretario generale del Consiglio d’Europa ha ricevuto la notificazione.Art. XXII Entrata in vigore 1. Ogni Stato notifica all’altro la conclusione della procedura, richiesta dalla sua Costituzione, per l’entrata in vigore del presente Accordo.2. Il presente Accordo entra in vigore il primo giorno del secondo mese successivo alla ricezione dell’ultima notificazione.Art. XXIII Denuncia Ogni Stato può denunciare il presente Accordo in ogni momento mediante comunicazione scritta, per via diplomatica, all’altro Stato. La denuncia acquista efficacia sei mesi successivi alla ricezione della notificazione.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari dei due Governi hanno firmato il presente Accordo.Fatto a Berna, in duplice copia in lingua francese, il 28 ottobre 1996.Per il Per ilConsiglio federale svizzero: Governo della Repubblica francese:Arnold Koller Jacques Toubon
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952.2 Decreto federaleche addossa a UBS SA le spese per il trattamento di due domande di assistenza amministrativa dell’Internal Revenue Service degli Stati Uniti d’Americadel 17 dicembre 2010 (Stato 15 maggio 2011)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visti gli articoli 54 capoverso 1 e 173 capoverso 2 della Costituzione federale (Cost.)1;visto il messaggio del Consiglio federale del 28 aprile 20102,decreta:1 RS 1012 FF 2010 2811Art. 1 1 La totalità delle spese sostenute dall’Amministrazione federale per il trattamento delle domande di assistenza amministrativa dell’Internal Revenue Service degli Stati Uniti d’America del 16 luglio 2008 e del 31 agosto 2009 è addossata a UBS SA.2 La totalità delle spese include:a.le spese dirette per il personale e i posti di lavoro delle unità amministrative coinvolte;b.un supplemento del 20 per cento sulle spese dirette di personale;c.le spese dirette di materiale ed esercizio;d.le spese dirette di viaggio e trasporto;e.le spese effettive per la collaborazione di terzi.3 Il Dipartimento federale delle finanze calcola la totalità delle spese e la fattura a UBS SA.Art. 2 1 Il presente decreto sottostà a referendum facoltativo (art. 141 cpv. 1 lett. c Cost. in combinato disposto con l’art. 29 cpv. 2 della legge del 13 dic. 20023 sul Parlamento).2 Il decreto resta in vigore fino alla liquidazione totale delle spese.3 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.Data dell'entrata in vigore: 15 maggio 201143 RS 171.104 DCF dal 20 apr. 2011
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351.201.11 Ordinanzache estende al Tribunale speciale per la Sierra Leone il campod’applicazione del decreto federale concernente la cooperazionecon i tribunali internazionali incaricati del perseguimento penaledelle violazioni gravi del diritto internazionale umanitariodel 12 febbraio 2003 (Stato 1° marzo 2003)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 1 capoverso 2 del decreto federale del 21 dicembre 19951concernente la cooperazione con i tribunali internazionali incaricati delperseguimento penale delle violazioni gravi del diritto internazionale umanitario,ordina:1 RS 351.20Art. 1 Il campo d’applicazione del decreto federale del 21 dicembre 1995 concernente la cooperazione con i tribunali internazionali incaricati del perseguimento penale delle violazioni gravi del diritto internazionale umanitario è esteso alla cooperazione con il Tribunale speciale per la Sierra Leone.Art. 2 La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2003.
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611.031 Ordinanzaconcernente la Fondazione Gottfried Kellerdel 23 novembre 2011 (Stato 1° gennaio 2012)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 52 capoverso 2 della legge del 7 ottobre 20051 sulle finanzedella Confederazione (LFC),ordina:1 RS 611.0Sezione 1: Fondo speciale Art. 1 Istituzione e forma giuridica Il patrimonio legato il 6 settembre 1890 dalla signora Lydia Welti-Escher alla Confederazione Svizzera costituisce un fondo speciale della Confederazione ai sensi dell’articolo 52 LFC. Il fondo speciale è denominato «Fondazione Gottfried Keller».Art. 2 Amministrazione del capitale del fondo, dei redditi e degli acquisti 1 Il Dipartimento federale delle finanze amministra il capitale del fondo.2 La Commissione federale della Fondazione Gottfried Keller adempie con i redditi da capitale del fondo i compiti che le sono assegnati in virtù dell’atto di fondazione. Essa decide segnatamente l’acquisto di opere.3 Le opere sono di proprietà della Confederazione. L’Ufficio federale della cultura le amministra.Art. 3 Utilizzazione dei redditi 1 I redditi devono essere utilizzati per:a.l’acquisto di importanti opere delle arti visive in Svizzera e all’estero, ma solo eccezionalmente di opere d’arte contemporanea;b.la creazione di nuove opere d’arte e la salvaguardia di opere d’arte esistenti la cui destinazione pubblica è garantita alla Svizzera a titolo permanente.2 I redditi possono essere utilizzati conformemente alla lettera b solo se non è possibile operare acquisti secondo la lettera a. Al massimo la metà del reddito annuo può essere utilizzata ai sensi della lettera b.3 Se la Confederazione Svizzera è coinvolta in una guerra con un Paese estero, i redditi disponibili sono utilizzati per assistere i militari feriti e malati, in deroga ai capoversi 1 e 2.Sezione 2: Commissione federale della Fondazione Gottfried Keller Art. 4 Forma giuridica La Commissione federale della Fondazione Gottfried Keller (Commissione) è una commissione consultiva ai sensi dell’articolo 8a capoverso 2 dell’ordinanza del 25 novembre 19982 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (OLOGA). È accorpata al Dipartimento federale dell’interno (DFI).2 RS 172.010.1Art. 5 Compiti La Commissione ha i seguenti compiti:a.disporre dei redditi del fondo e delle rispettive liberalità di terzi pubblici e privati conformemente alla volontà della donatrice;b.comunicare la sua politica e la sua strategia di assegnazione e applicarle con coerenza nell’attività di assegnazione;c.sottoporre annualmente al DFI il rapporto di gestione e pubblicarlo.Art. 6 Nomina e composizione 1 Il Consiglio federale nomina i membri della Commissione per un mandato di quattro anni. I membri possono essere rieletti.2 La Commissione si compone di un presidente, di un vicepresidente e di tre ulteriori membri.3 Essa si organizza da sé. Definisce le procedure per lo svolgimento funzionale delle sue attività in un regolamento.Art. 7 Indennizzo dei membri della Commissione I membri della Commissione ricevono un indennizzo ai sensi dell’articolo 8n capoverso 1 lettera c OLOGA3.3 RS 172.010.1Art. 8 Diritto di firma Le decisioni della Commissione sono firmate:a.dal presidente o dal vicepresidente; e b.da un altro membro o dalla segreteria.Art. 9 Segreteria 1 La segreteria gestisce gli affari operativi.2 L’Ufficio federale della cultura designa il segretario dopo essersi consultato con la Commissione.3 Il segretario partecipa alle sedute della Commissione con voto consultivo.Art. 10 Abrogazione del diritto vigente Il Regolamento della Fondazione Goffredo Keller del 1° giugno 19484 è abrogato.4 [RU 1948 492, 1972 1887, 2005 499, 2007 3989 all. n. II 5]Art. 11 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2012.
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0.440.7 RU 1996 2787; FF 1995 III 569 TraduzioneConvenzionerelativa all’Agenzia di cooperazione culturale e tecnicaConclusa a Niamey il 20 marzo 1970Approvata dall’Assemblea federale il 21 dicembre 19951Strumento di adesione depositato dalla Svizzera il 4 giugno 1996 (Stato 4 giugno 1996)1 RU 1996 2786Gli Stati parte della presente Convenzione,coscienti della solidarietà che li unisce grazie all’uso delle lingua francese,considerando che la cooperazione internazionale è un’aspirazione profonda dei popoli e costituisce un fattore necessario di progresso,considerando che il promovimento e la diffusione delle culture nazionali costituiscono una fase necessaria per la conoscenza reciproca e per l’amicizia dei popoli del mondo al fine di facilitare l’accesso e il contributo di tutti alla civiltà universale,considerando che una cooperazione culturale e tecnica è tanto più feconda se associa popoli partecipanti a civiltà diverse,desiderosi di promuovere e diffondere su una base d’uguaglianza le culture rispettive di ogni Stato membro,desiderosi di salvaguardare le competenze degli organismi di cooperazione esistenti tra le Parti contraenti,considerando che la risoluzione finale adottata in occasione della Conferenza riunita a Niamey dal 17 al 20 febbraio 1969 proclamava che questa cooperazione avrebbe dovuto esercitarsi nel rispetto della sovranità degli Stati, delle lingue nazionali o ufficiali, e con l’intento di promuovere e diffondere le culture di ogni Paese o gruppo di Paesi rappresentato in seno all’Agenzia,considerando che la risoluzione finale di Niamey raccomandava ai governi rappresentati la creazione di un’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica,accettando questi principi al fine di cooperare tra di loro e con tutte le altre Parti interessate per promuovere e diffondere le loro culture,hanno convenuto di elaborare la Convenzione relativa all’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica nonché lo Statuto della suddetta Agenzia.Art. 1 Scopi e principi Lo scopo dell’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica, di seguito «Agenzia», è quello di promuovere e diffondere le culture delle Alte Parti contraenti e d’intensificare la cooperazione culturale e tecnica tra di loro.L’Agenzia deve essere espressione di una nuova solidarietà e un fattore supplementare di avvicinamento dei popoli mediante il dialogo permanente tra le civiltà.Le Alti Parti contraenti convengono che questa cooperazione dovrà esercitarsi nel rispetto della sovranità degli Stati e della loro originalità.Art. 2 Funzioni Per raggiungere il suo scopo, l’Agenzia esercita le funzioni seguenti:a)aiutare gli Stati membri ad assicurare il promovimento e la diffusione delle loro culture rispettive;b)suscitare o facilitare la messa in comune di una parte dei mezzi finanziari dei Paesi aderenti per la realizzazione di programmi di sviluppo culturale e tecnico, utili all’insieme degli aderenti o a parecchi di loro, e fare appello agli Stati membri per riunire le risorse umane e tecniche adeguate a tal fine;c)organizzare e facilitare la messa a disposizione degli Stati membri dei mezzi necessari, segnatamente alla formazione degli insegnanti e degli specialisti della lingua e della cultura francese;d)incoraggiare la conoscenza reciproca dei popoli interessati mediante metodi adeguati d’informazione;e)aiutare a formare, tra i popoli, un’opinione pubblica illuminata sulle culture dei Paesi rappresentati in seno all’Agenzia;f)esercitare ogni altra funzione che rientra negli obiettivi dell’Agenzia che potrebbe esserle affidata dalla Conferenza generale.Art. 3 Motto L’Agenzia adotta come motto:Uguaglianza,Complementarità,Solidarietà.Art. 4 Stati membri e Stati associati La Convenzione prevede due categorie di Stati: gli Stati membri e gli Stati associati.Art. 5 Firma, ratifica e adesione 1. Ogni Stato di cui il francese è la lingua ufficiale o una delle lingue ufficiali, o che utilizza abitualmente e correntemente la lingua francese, può diventare Parte alla presente Convenzione mediante:a)la firma senza riserva di ratifica e d’approvazione;b)la firma con riserva di ratifica;c)l’adesione entro i tre anni seguenti l’entrata in vigore della presente Convenzione.2. La ratifica o l’adesione diventano effettive con il deposito di uno strumento ufficiale a tale scopo presso il Governo del Paese che ha accolto la conferenza istitutiva o il Governo del Paese in cui è stabilita la sede dell’Agenzia. Tali Governi ne inviano una copia a tutti i membri.3. Dopo la scadenza del termine stabilito al paragrafo 1 del presente articolo, ogni Stato ammesso in qualità di membro dell’Agenzia, conformemente alle disposizioni dell’articolo 3 paragrafo 2 dello Statuto, diventerà Parte alla presente Convenzione notificando la sua adesione al governo del Paese che ha accolto la Conferenza istitutiva o al Governo del Paese in cui è stabilita la sede dell’Agenzia.Art. 6 Entrata in vigore La presente Convenzione entrerà in vigore alla data in cui dieci Stati ne saranno diventati Parti, conformemente alle disposizioni dell’articolo 5 paragrafo 1. (Conformemente alle disposizioni del presente articolo, la Convenzione è entrata in vigore il 31 agosto 1970.)Art. 7 Diritto applicabile L’Agenzia è disciplinata dalla presente Convenzione, dallo Statuto allegato (di seguito «lo Statuto»), dal regolamento del personale e dalle altre disposizioni regolamentari e decisioni debitamente adottate dagli organi dell’Agenzia.Art. 8 Privilegi e immunità 1. L’Agenzia ha personalità giuridica. Ha segnatamente il diritto di stipulare contratti, di acquistare e di alienare beni mobili e immobili nonché di stare in giudizio.2. Il segretario generale adotterà, in nome dell’Agenzia e in accordo con i governi interessati, tutte le disposizioni utili affinché siano riconosciuti all’Agenzia i privilegi e le immunità necessarie al suo funzionamento.Art. 9 Denuncia 1. Ogni Stato Parte alla presente Convenzione può denunciarla, avvisando il Governo del Paese che ha accolto la Conferenza o il Governo del Paese in cui è stabilita la sede dall’Agenzia almeno sei mesi prima della data della prossima riunione della Conferenza generale dell’Agenzia. La denuncia ha effetto sei mesi dopo la data del suo ricevimento da uno dei Governi succitati. Tuttavia, lo Stato in questione rimane giuridicamente obbligato nei confronti dell’Agenzia a corrispondere i contributi finanziari che si é impegnato a versare ma che non ha ancora versato.2. La denuncia della presente Convenzione da parte di uno o più Governi Parti alla suddetta Convezione non concerne minimamente la sua validità nei confronti delle altri Parti. Tuttavia, se il numero delle Parti contraenti dovesse scendere al di sotto di un minimo di dieci, gli Stati ancora vincolati dalla Convenzione discuterebbero sulle misure da prendere.Art. 10 Emendamenti 1. La presente Convenzione può essere modificata con l’accordo unanime degli Stati contraenti; essi notificano la loro accettazione di ogni emendamento al Governo del Paese che ha accolto la conferenza istitutiva o al Governo del Paese in cui è stabilita la sede dell’Agenzia.2. Le modificazioni entrano in vigore trenta giorni dopo il deposito dell’ultima notifica d’accettazione che le concernono. Ogni Stato che non notifica la sua opposizione entro il termine di un anno è considerato come se avesse accettato l’emendamento.Art. 11 Registrazione All’atto della sua entrata in vigore, il Governo del Paese che ha accolto la conferenza istitutiva o il Governo del Paese in cui sarà stabilita la sede dell’Agenzia farà registrare la presente Convenzione presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite conformemente all’articolo 102 dello Statuto delle Nazioni Unite.FirmeIn fede di che i plenipotenziari sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato la presente Convenzione.Fatto a Niamey, il 20 marzo 1970, in un unico esemplare che sarà depositato negli archivi del Governo della Repubblica del Niger, il quale ne rilascerà copie certificate conformi a tutti gli Stati firmatari o aderenti.(Seguono le firme)Statuto dell’ACCT Art. 1 Obiettivi L’Agenzia, unica organizzazione intergovernativa della Francofonia, persegue l’obiettivo essenziale di affermare a sviluppare tra i suoi membri una cooperazione multilaterale nei settori relativi all’educazione, alla formazione, alla cultura, alle scienze e alle tecniche, e quindi l’avvicinamento dei popoli.Essa esercita la sua azione nel rispetto assoluto della sovranità degli Stati, delle lingue e delle culture, e osserva la massima neutralità nelle questioni ideologiche e politiche.Collabora con le diverse organizzazioni internazionali e regionali e tiene conto di tutte le forme di cooperazione tecnica e culturale esistenti.È l’operatore principale dei programmi di sviluppo decisi dalla Conferenza dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi che hanno in comune l’uso del francese.Art. 2 Funzioni L’Agenzia di cooperazione svolge compiti di studio, d’informazione, di coordinamento e d’azione. A tal fine, l’Agenzia, che agisce per mezzo dei suoi organi, è abilitata a compiere, insieme o separatamente, tutti gli atti necessari, appropriati o adeguati al perseguimento dei suoi obiettivi; essa può inoltre:a)compilare periodicamente e diffondere inventari delle risorse del mondo francofono in tutti i settori di sua competenza;b)proporre, all’occorrenza, la messa in comune di una parte dei mezzi intellettuali, tecnici e finanziari dei suoi membri per la realizzazione di programmi di sviluppo utili all’insieme dei suoi membri o a parecchi di loro;c)predisporre i mezzi atti ad assicurare la diffusione più ampia e più rapida possibile, tra tutti i membri, dell’informazione, segnatamente nei settori della scienza, della pedagogia e della tecnologia;d)mettere a disposizione dei membri mezzi complementari di formazione e perfezionamento;e)contribuire all’approntamento di strumenti comuni nell’ambito della ricerca scientifica e tecnica, della valorizzazione della ricerca e della comunicazione;f)servire da luogo permanente di incontro e di scambio tra gli specialisti delle diverse discipline e i responsabili nazionali dei grandi settori dell’attività educativa, culturale, scientifica e tecnica;g)suscitare o favorire la concertazione degli sforzi e dei mezzi di tutti i membri, segnatamente nei settori di punta della ricerca, nella tecnologia, nell’educazione, nella formazione e nella comunicazione, nonché nello studio dei problemi dello sviluppo;h)incoraggiare la conoscenza reciproca dei popoli mediante l’utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa, l’insegnamento e con formule originali di scambio;i)facilitare ai Governi il pieno accesso alle fonti di cooperazione bilaterale e internazionale e, se del caso, attuare programmi precisi di assistenza multilaterale;j)sforzarsi di mantenere i legami con le organizzazioni o associazioni operanti nel settore d’attività dell’Agenzia e di assicurare la massima coerenza e la migliore redditività di tutte le iniziative;k)assicurare il segretariato di tutte le istanze della Francofonia;l)esercitare ogni altra funzione nel quadro degli obiettivi dell’Agenzia che potrebbe esserle attribuita dalla Conferenza generale.Art. 3 Stati membri e Governi partecipanti 1. Tutti gli Stati Parti alla Convenzione sono membri dell’Agenzia.2. Ogni Stato che non è diventato Parte alla Convenzione nelle condizioni previste dall’articolo 5 paragrafo 1 di quest’ultima può diventare membro dell’Agenzia se è accolto in qualità di membro dalla Conferenza generale.3. Nel pieno rispetto della sovranità e della competenza internazionale degli Stati membri, ogni Governo può essere ammesso come governo partecipante alle istituzioni, alle attività e ai programmi dell’Agenzia, con riserva dell’approvazione dello Stato da cui dipende il territorio sul quale il Governo partecipante interessato esercita la sua autorità, e secondo le modalità convenute tra questo Governo e quello dello Stato membro.4. Ogni Governo membro dell’Agenzia può ritirarsi denunciando la Convenzione nelle condizioni definite dall’articolo 9 di quest’ultima.Nello stesso modo, qualsiasi altro membro può ritirarsi dall’Agenzia comunicandolo al Governo del Paese che ha accolto la Conferenza istitutiva o il Governo del Paese in cui è stabilita la sede dell’Agenzia, almeno sei mesi prima della riunione successiva della Conferenza generale. Il ritiro ha effetto alla scadenza del termine di sei mesi seguente questa notifica.Tuttavia, il membro in questione rimane obbligato a versare l’importo globale dei contributi di cui è debitore.Art. 4 Osservatori, associati e consulenti 1. Ogni Governo di uno Stato che non è Parte alla Convenzione può, su sua richiesta, essere ammesso dalla Conferenza generale in qualità d’osservatore.2. Ogni Stato che auspichi di partecipare a talune attività dell’Agenzia può concludere con quest’ultima un accordo che fissi le modalità della sua partecipazione a dette attività.3. La Conferenza generale può attribuire il titolo di consulente a qualsiasi organizzazione internazionale o associazione internazionale non governativa che presenti una domanda a tal fine e le cui attività siano in armonia con quelle dell’Agenzia.4. La natura e l’estensione dei diritti e degli obblighi degli osservatori e dei consulenti sono determinate dal presente Statuto e dalla Conferenza generale.Art. 5 Organi Gli organi dell’Agenzia sono:1.la Conferenza generale;2.il Consiglio d’amministrazione;3.l’Ufficio;4.il Segretariato;5.ogni organo sussidiario che la Conferenza generale può ritenere utile per il buon funzionamento dell’Agenzia.La Conferenza ministeriale della Francofonia si riunisce come Conferenza generale e come Consiglio d’amministrazione; il Consiglio permanente della Francofonia si riunisce come Ufficio dell’Agenzia.Conferenza generale Art. 6 Composizione La Conferenza generale è composta di tutti i membri dell’Agenzia.La Conferenza generale è presieduta dal ministro che rappresenta lo Stato o il Governo ospite dell’ultimo Vertice, in seguito da quello del Paese che ha ricevuto l’incarico di preparare il Vertice successivo.Gli osservatori e i consulenti partecipano alle sessioni della Conferenza generale e vi sono ascoltati, salvo obiezioni di quest’ultima, ma non dispongono del diritto di voto.Qualora le sue funzioni giungano a termine, il Segretario generale può partecipare di diritto alle deliberazioni della Conferenza generale, senza diritto di voto.Art. 7 Attribuzioni La Conferenza generale è l’organo supremo dell’Agenzia. Le sue principali funzioni sono le seguenti:1.orientare l’attività dell’Agenzia;2.approvare il programma di lavoro e il piano generale d’organizzazione del Segretariato, destinato ad attuarlo;3.controllare la politica finanziaria, esaminare e approvare il bilancio e il regolamento finanziario dell’Agenzia;4.pronunciarsi sull’ammissione di nuovi membri, in applicazione dell’articolo 3 paragrafi 2 e 3 del presente Statuto;5.decidere l’ammissione di osservatori e consulenti e determinare la natura dei loro diritti e obblighi, tenendo conto dell’articolo 6;6.fissare la chiave di riparto dei contributi;7.creare ogni organo sussidiario necessario al buon funzionamento dell’Agenzia;8.nominare il Segretario generale e i membri del Consiglio consultivo;9.decidere la composizione degli altri organi sussidiari dell’Agenzia;10.emendare il presente Statuto;11.nominare eventualmente i liquidatori dell’Agenzia;12.trasferire la sede dell’Agenzia;13.prendere tutte le misure atte alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenzia.Art. 8 Riunioni 1. La Conferenza generale si riunisce almeno una volta ogni due anni alla data da essa stessa fissata in occasione della sua sessione anteriore o su domanda di almeno la metà dei membri dell’Agenzia indirizzata al presidente in carica della Conferenza.2. Ogni membro è rappresentato da una delegazione guidata dal ministro degli affari esteri o della Francofonia e comprendente se possibile i rappresentanti delle amministrazioni interessate dall’Agenzia.3. Adotta il suo regolamento interno.4. Fissa il luogo e la data della sua sessione successiva.Art. 9 Procedura d’adozione delle decisioni 1. Tutte le decisioni della Conferenza generale sono prese, se possibile, per consenso.2. In caso di voto, ogni membro dispone di un voto e le decisioni sono prese alla maggioranza dei nove decimi dei membri presenti e votanti; l’astensione non è considerata come un voto.Consiglio d’amministrazione Art. 10 Composizione Ogni membro è rappresentato nel Consiglio d’amministrazione da una delegazione guidata dal ministro degli affari esteri o della Francofonia, o da un suo rappresentante.Il Consiglio d’amministrazione è presieduto dal ministro che rappresenta lo Stato o il Governo ospite dell’ultimo Vertice, in seguito da quello del Paese che ha ricevuto l’incarico di preparare il Vertice successivo.Qualora le sue funzioni giungano a termine, il Segretario generale può partecipare di diritto alle deliberazioni del Consiglio d’amministrazione, senza diritto di voto.Art. 11 Funzioni Il Consiglio d’amministrazione è l’organo esecutivo della Conferenza generale e rende conto a quest’ultima dello sviluppo dei programmi dell’Agenzia e dell’utilizzazione delle sue risorse di bilancio conformemente alle decisioni della Conferenza.Le sue principali funzioni sono le seguenti:1.sorvegliare l’esecuzione delle decisioni prese dalla Conferenza generale e la direzione dell’attività dell’Agenzia conformemente a tali decisioni;2.studiare il programma di lavoro dell’Agenzia e fare raccomandazioni appropriate in merito alla Conferenza generale;3.esaminare i rapporti finanziari e le previsioni di bilancio;4.fornire consulenza alla Conferenza generale sulla politica finanziaria dell’Agenzia;5.fare proposte alla Conferenza generale in merito alla politica dell’Agenzia;6.esaminare e adottare l’ordine del giorno provvisorio delle riunioni della Conferenza generale, che gli è sottoposto dal Segretariato;7.esercitare ogni altra funzione che potrebbe essergli affidata dalla Conferenza generale.Art. 12 Riunioni 1. Il Consiglio d’amministrazione si riunisce almeno una volta all’anno, alla data da lui stesso fissata, o su domanda di almeno un terzo dei suoi membri, indirizzata al presidente in carica del Consiglio.2. Il Consiglio d’amministrazione adotta il suo regolamento interno.3. Fissa il luogo e la data della sua riunione successiva.Art. 13 Procedura d’adozione delle decisioni 1. Tutte le decisioni del Consiglio d’amministrazione sono prese, se possibile, per consenso.2. In caso di voto, ogni membro dispone di un voto e le decisioni del Consiglio d’amministrazione sono prese alla maggioranza dei due terzi dei membri presenti e votanti; l’astensione non è considerata come un voto.Art. 14 Commissione dei programmi 1. Il Consiglio d’amministrazione costituisce al suo interno una Commissione dei programmi aperta a tutti i suoi membri.2. La Commissione dei programmi è principalmente incaricata di aiutare il Consiglio d’amministrazione a definire la natura delle operazioni dell’Agenzia e i mezzi d’esecuzione del suo programma di lavoro.3. In quest’ottica, consiglia il Segretariato nell’ambito del suo compito di preparare le azioni dell’Agenzia e esamina i progetti che quest’ultimo elabora.Art. 15 Commissione amministrativa e finanziaria 1. Il Consiglio d’amministrazione costituisce al suo interno una Commissione amministrativa e finanziaria aperta a tutti i suoi membri.2. La Commissione amministrativa e finanziaria aiuta il Consiglio d’amministrazione a esercitare il suo controllo sulla gestione amministrativa e finanziaria dell’Agenzia; in quest’ottica, consiglia pure il Segretariato per quanto concerne l’applicazione delle disposizioni del regolamento finanziario.3. Per compiere la sua missione, la Commissione svolge in particolare le funzioni seguenti:a)esaminare le previsioni di bilancio preparate dal Segretariato;b)controllare l’esecuzione dei bilanci dell’Agenzia esaminando segnatamente i trasferimenti di crediti da rubrica a rubrica e i versamenti al fondo di riserva;c)studiare la chiave di riparto dei contributi;d)esaminare la scala degli stipendi del personale dell’Agenzia e le disposizioni dello Statuto e del regolamento del personale qualora tali disposizioni abbiano incidenze finanziarie;e)consigliare il Segretariato in merito al deposito e all’investimento dei fondi;f)preparare il progetto di contratto del Segretario generale dell’Agenzia.Art. 16 Ufficio Il Consiglio permanente della Francofonia, che tiene le proprie sedute come Ufficio dell’Agenzia, si riunisce almeno una volta all’anno per procedere a una riflessione politica sulla base del rapporto presentato dal Segretario generale sulla direzione dell’attività dell’Agenzia e, se del caso, prevenire o risolvere ogni difficoltà. Può essere chiamato in causa per qualsiasi questione urgente. È convocato dal presidente in carica della Conferenza generale, di propria iniziativa, o su domanda del Segretario generale.Art. 17 Segretariato 1. Il Segretariato è composto da un Segretario generale, da direttori generali e dal personale amministrativo e tecnico necessario al buon funzionamento dell’Agenzia.2. Il Segretario generale è nominato dalla Conferenza generale per un periodo di quattro anni alle condizioni approvate dalla Conferenza. Il suo mandato può essere rinnovato una volta.3. a) Se il presidente in carica della Conferenza generale constata che il posto di Segretario generale è vacante, convoca, entro un termine di sessanta giorni, una Conferenza generale straordinaria limitata ai capi di delegazione, incaricata di nominare un nuovo Segretariato generale per il resto del mandato del suo predecessore.b)Tuttavia, non è convocata una Conferenza generale straordinaria, se la constatazione del posto vacante avviene meno di tre mesi prima della prossima Conferenza generale ordinaria.c)A partire dalla constatazione del posto vacante, il presidente in carica della Conferenza generale designa, d’intesa con l’Ufficio, uno dei direttori generali per assicurare l’interim del Segretario generale sino alla prossima riunione della Conferenza.4. Il Segretario generale assicura la direzione dell’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica. Rappresenta l’Agenzia negli atti ufficiali. Partecipa di diritto e con voto consultivo ai lavori della Conferenza ministeriale della Francofonia e del Consiglio permanente della Francofonia. Egli può delegare le sue funzioni.5. a) I direttori generali sono nominati, in deroga alle disposizioni del paragrafo 6 del presente articolo, dal Consiglio d’amministrazione su rapporto del Segretario generale, per assumere la responsabilità di un settore d’attività dell’Agenzia, conformemente al piano d’organizzazione della Segreteria decretato dalla Conferenza generale.b)Le loro funzioni possono essere interrotte dal Consiglio d’amministrazione su rapporto del Segretario generale.c)Il Segretario generale ha tuttavia, in casi eccezionali, il potere di sospenderli sino alla riunione del Consiglio d’amministrazione.6. Il Segretario generale nomina il personale dell’Agenzia, conformemente al piano d’organizzazione approvato dalla Conferenza generale. Lo statuto del personale è sottoposto alla Conferenza generale per approvazione. Nell’attribuzione dei posti si deve tener conto della composizione geografica dell’Agenzia.7. Il Segretario è responsabile della preparazione del programma dell’Agenzia e della sua esecuzione. Prepara le previsioni di bilancio e i rapporti finanziari dell’Agenzia. È incaricato di eseguire il mandato di proposta di programmazione generale e di ripartizione del bilancio per i progetti decisi nel quadro degli orientamenti decretati dal Vertice e dalle altre istanze politiche della Francofonia. È pure incaricato, sotto l’autorità del Consiglio permanente della Francofonia, della preparazione e del seguito delle conferenze ministeriali settoriali convocate nell’ambito del dopo-vertice.8. Le responsabilità del Segretario generale e del personale hanno un carattere esclusivamente internazionale. Nell’adempiere i loro doveri, non domandano né ricevono istruzioni e emolumenti da nessun Governo o autorità estera. Si astengono da qualsiasi atto che potrebbe compromettere il loro statuto di funzionari internazionali. Tutti i membri dell’Agenzia si impegnano a rispettare il carattere internazionale delle funzioni del Segretario generale e del personale e a non cercare di influenzarli nell’adempimento dei loro compiti.9. Il Segretariato dell’Agenzia è rappresentato in ogni Stato membro da un corrispondente nazionale designato dal Governo.Art. 18 Uffici regionali La Conferenza generale può, in tempo utile, istituire uffici nelle diverse regioni geografiche rappresentate in seno all’Agenzia. La Conferenza decide, su proposta del Consiglio d’amministrazione, il luogo, la composizione, le funzioni e la modalità di finanziamento di questi uffici regionali.Art. 19 Conferenza delle organizzazioni internazionali non governative Ogni due anni, il Segretario generale convoca una conferenza delle organizzazioni internazionali non governative, conformemente alle condizioni, ai principi e alle modalità definiti nelle direttive adottate dalla Conferenza ministeriale.Tale Conferenza è destinata a:1.informare le organizzazioni internazionali non governative francofone sugli orientamenti e la programmazione decretati dal Vertice dei capi di Stato e di Governo;2.individuare le organizzazioni suscettibili di fornire un contributo concreto ed efficace all’attuazione dei programmi della Francofonia;3.svolgere consultazioni per ottenere pareri e suggerimenti concernenti le grandi linee della programmazione;4.favorire la cooperazione tra le organizzazioni aventi interessi comuni;5.esaminare i problemi posti dalla cooperazione di queste organizzazioni con il Consiglio permanente della Francofonia e il Segretariato dell’Agenzia.Un comitato di collegamento, emanante dalla Conferenza delle organizzazioni internazionali non governative e composto da un massimo di cinque rappresentanti, ha la funzione di cooperare con la presidenza del Consiglio permanente della Francofonia e il Segretariato dell’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica tra una riunione e l’altra della Conferenza.Art. 20 Bilancio e spese 1. Ogni due anni, il Segretariato prepara e sottopone al Consiglio d’amministrazione i rapporti finanziari e i preventivi di bilancio dell’Agenzia. Il Consiglio d’amministrazione esamina i rapporti finanziari e i preventivi e li trasmette alla Conferenza generale formulando le raccomandazioni che ritiene appropriate.2. I rapporti finanziari e i preventivi sono preparati dal Segretariato conformemente al regolamento finanziario adottato dalla Conferenza generale.3. Le spese dell’Agenzia sono distribuite tra i membri secondo una chiave di riparto decisa dalla Conferenza generale. La quota degli osservatori è fissata dalla Conferenza generale.4. Il Segretario generale può, con l’autorizzazione del Consiglio d’amministrazione, accettare qualsiasi dono, legato e sovvenzione fatti all’Agenzia da Governi, da istituzioni pubbliche o private o da singole persone. L’amministrazione di questi fondi da parte del Segretariato è disciplinata dal regolamento finanziario dell’Agenzia.Art. 21 Lingua di lavoro La lingua di lavoro dell’Agenzia e di tutti i suoi organi è il francese.Art. 22 Sede La sede dell’Agenzia di cooperazione culturale e tecnica è stabilita a Parigi. Può essere trasferita mediante decisione della Conferenza generale.Art. 23 Scioglimento e liquidazione 1. L’Agenzia è considerata sciolta e liquidata in uno dei due casi seguenti:a)tutte le Parti alla Convezione salvo una l’hanno denunciata;b)la Conferenza generale decide di sciogliere l’Agenzia. In seguito, l’Agenzia è considerata esistente solo ai fini della sua liquidazione.2. In caso di scioglimento dell’Agenzia, i suoi affari sono liquidati da liquidatori, nominati conformemente allo Statuto, che procedono alla realizzazione dell’attivo dell’Agenzia e all’estinzione del suo passivo. Il saldo attivo o passivo è ripartito in proporzione alle quote rispettive.Art. 24 Interpretazione Ogni decisione relativa all’interpretazione del presente Statuto è presa dalla Conferenza generale, conformemente alle disposizioni dell’articolo 9.Art. 25 Revisione 1. Il presente Statuto può essere riveduto conformemente alle disposizioni degli articoli 7 paragrafo 9 e 10.2. Il Governo dello Stato che ha accolto la Conferenza istitutiva o il Governo dello Stato sul cui territorio è stabilita la sede dell’Agenzia notifica a tutti i membri e al Segretario generale ogni revisione del presente Statuto.Lista dei membri dell’ACCT Stati membriData d’adesioneBelgio (Regno, poi Comunità francese del)marzo 1970Beninmarzo 1970Bulgaria (osservatore nel dic. 91) membro daldicembre 1993Burkina Fasomarzo 1970Burundimarzo 1970Cambogia (osservatore nel dic. 91), membro daldicembre 1993Camerun (Stato associato nel nov. 75) membro daldicembre 1991Canadamarzo 1970Ciadmarzo 1970Comoresdicembre 1977Congodicembre 1981Costa d’Avoriomarzo 1970Dominicadicembre 1979Franciamarzo 1970Gabonmarzo 1970Gibutidicembre 1977Guineadicembre 1981Guinea equatorialedicembre 1989Haitiagosto 1970Laos (Stato assoc. nell’agosto 72) membro daldicembre 1991Libanogiugno 1973Lussemburgomarzo 1970Madagascar (Stato membro nel marzo 70, ritironel dicembre 77) e ritorno neldicembre 1989Malimarzo 1970Mauritiusmarzo 1970Moldaviafebbraio 1996Monacomarzo 1970Nigermarzo 1970Repubblica Centroafricanaottobre 1973Romania (osservatore nel dic. 91) membro daldicembre 1993Ruandamarzo 1970Senegalmarzo 1970Seychellesgiugno 1976Svizzerafebbraio 1996Togomarzo 1970Tunisiamarzo 1970Vanuatudicembre 1979Vietnammarzo 1970Zairedicembre 1977Governi partecipantiData d’adesioneCanada-Nuovo Brunswickdicembre 1977Canada-Québecottobre 1971Stati associatiData d’adesioneEgittodicembre 1983Guinea-Bissaudicembre 1979Maroccodicembre 1981Mauritaniamarzo 1980Santa Luciadicembre 1981
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0.742.140.141 RU 1983 1600Testo originaleConvenzionetra le Ferrovie federali svizzere (FFS)e le Ferrovie italiane dello Stato (FS)riguardante il finanziamento della seconda galleria del Monte Olimpinotra Chiasso e Albate‑CamerlataConchiusa l’11 maggio 1982Entrata in vigore il 28 ottobre 1983Visto l’Accordo dell’11 maggio 19821 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica italiana, riguardante il finanziamento della costruzione della seconda galleria del Monte Olimpino tra Chiasso e Albate‑Camerlata, le FFS e le FS convengono quanto segue:1 RS 0.742.140.14Art. 1 Le FS si impegnano a costruire ed attivare, nel termine da cinque a sette anni dall’entrata in vigore della presente Convenzione, una linea ferroviaria elettrificata a doppio binario, con sagoma limite C 1 e con percorso dall’estremità sud della stazione di Chiasso ad Albate‑Camerlata via Monte Olimpino.Art. 2 Le FFS concedono alle FS, a titolo di contributo al finanziamento dell’opera citata dall’articolo 1, una somma di 40 milioni di franchi svizzeri a fondo perduto nonché un prestito di 20 milioni di franchi svizzeri.Art. 3 Le FS si impegnano a destinare esclusivamente al finanziamento delle opere di cui all’articolo 1 le somme che le FFS avranno messo a loro disposizione in base all’articolo 2 della presente Convenzione.Art. 4 Le FS si impegnano a:1.aumentare la capacità delle loro linee di accesso al Gottardo ed al Sempione. I relativi lavori saranno eseguiti in funzione delle esigenze del traffico, parallelamente a quelli per il raddoppio della linea del Loetschberg; a lavori ultimati, i transiti dei Gottardo e del Sempione dovranno consentire il passaggio annuale, in traffico internazionale, di 12 milioni di tonnellate nette di merci per ciascuno di essi;2.stabilire il numero di treni merci circolanti sulle proprie linee di accesso in funzione delle esigenze del traffico, in modo che la capacità delle linee del Gottardo e del Sempione, di cui al precedente punto 1, possa essere completamente utilizzata;3.adottare ogni provvedimento atto ad agevolare ed accelerare lo scorrimento del traffico attraverso i transiti di Chiasso, Luino e Domodossola.Art. 5 Le FFS accrediteranno alle FS il contributo a fondo perduto, di cui all’articolo 2, dopo l’entrata in vigore del predetto Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana, ma non prima dell’inizio dei lavori di perforazione della galleria. Il versamento della relativa somma sarà effettuato dalle FFS in due rate annuali di 20 milioni di franchi svizzeri ciascuna.Il prestito di 20 milioni di franchi svizzeri non potrà essere concesso prima del 1985. La relativa richiesta dovrà essere presentata dalle FS entro il 30 aprile dell’anno precedente a quello di versamento del predetto importo.Sull’ammontare dei prestito gli interessi matureranno a decorrere dal giorno del suo versamento. Il tasso annuo dell’interesse è fissato al 5,5 per cento. Gli interessi maturati saranno pagati annualmente, la prima volta il 31 dicembre dell’anno in cui è stata versata la somma prestata.Art. 6 Il prestito viene concesso per un periodo di 15 anni con decorrenza dalla data del versamento.Il prestito sarà ammortizzato durante gli ultimi 5 anni mediante annualità costanti pagabili il 31 dicembre di ciascun anno.Le FS potranno chiedere in qualsiasi momento di effettuare il rimborso anticipato totale o parziale dei loro debito verso le FFS. A tal fine consulteranno le FFS per stabilirne le modalità.Art. 7 Le operazioni di pagamento tra le FFS e le FS saranno effettuate in conformità all’articolo 4 del citato Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana.Art. 8 Le FFS e le FS si impegnano ad adottare ogni provvedimento in materia di infrastrutture, di esercizio e di tariffe atto a sviluppare il traffico ferroviario tra entrambi i Paesi e quello di transito attraverso la Svizzera che interessa le stazioni di confine di Chiasso, Luino e Domodossola, nonché ad agevolarne lo svolgimento.Art. 9 Una commissione composta da rappresentanti delle FS, FFS e della Ferrovia delle Alpi bernesi Berna–Loetschberg–Sempione (BLS) si riunirà almeno una volta l’anno per esaminare le questioni del traffico ferroviario che possano sorgere tra i due Paesi o quelle derivanti dall’applicazione della presente Convenzione.Art. 10 La presente Convenzione avrà efficacia dall’entrata in vigore dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana.Fatta a Berna, addì 11 maggio 1982, in due esemplari in lingua italiana.Per leFerrovie federali svizzere:Per leFerrovie italiane dello Stato:DespondsMisiti
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(Stato 5 novembre 1999)0.132.349.37Nicht löschen bitte "1 " !! 0.132.349.37Traduzione2Convenzionetra la Svizzera e la Francia concernente la determinazionedel confine tra il Cantone di Basilea Cittàe il Dipartimento dell’Alto RenoConchiusa il 3 dicembre 1959Approvata dall’Assemblea federale il 30 giugno 19603Istrumenti di ratificazione scambiati il 1° dicembre 1960Entrata in vigore il 1° dicembre 19601 RU 1960 1555; FF 1960 I 1245 ediz. ted. 1273 ediz. franc.2 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.3 Art. 1 cpv. 1 n. 6 del DF del 30 giu. 1960 (RU 1960 1547).Il Consiglio Federale SvizzeroeIl Presidente della Repubblica Francese,Presidente della Comunità,atteso che la descrizione del confine franco‑svizzero tra il Cantone di Basilea Città e il Dipartimento dell’Alto Reno, come è recata nel processo verbale di determinazione, del 24 dicembre 1818, si dimostra vieta,considerata, per tanto, l’opportunità d’una nuova determinazione del confine in quel tratto,hanno risolto di conchiudere una convenzione.A tale scopo, hanno nominato loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, scambiatisi i loro pieni poteri e trovatili in buona e debita forma, hanno convenuto:Art. 1 La linea dei confine franco‑svizzero tra il Cantone di Basilea Città e il Dipartimento dell’Alto Reno, è stabilita secondo i processi verbali descrittivi dei termini dall’1 al 16 e dei termini retrostanti RM I/F e RM I/S, allegati alla presente convenzione della quale sono parte integrante4.4 Questi processi verbali non sono stati pubblicati nella RU.Art. 2 La linea del confine franco‑svizzero sul Reno, tra il Cantone di Basilea Città e il Dipartimento dell’Alto Reno, è formata dalla linea mediana, cui, per ragioni pratiche, è sostituita una linea poligonale di sei segmenti, compensativa delle aree permutate. Questa linea è rappresentata sul piano allegato alla presente convenzione, della quale è parte integrante5.5 Questo piano, pubblicato nella RU (RU 1960 dopo la pag. 1556), non è riprodotto nella presente Raccolta.Art. 3 La presente convenzione sarà ratificata e gli strumenti di ratificazione scambiati in Berna. Essa entrerà in vigore il giorno di tale scambio.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari hanno firmato la presente convenzione.Fatto a Parigi, il 3 dicembre 1959, in due esemplari originali.Per ilConsiglio Federale Svizzero:Per ilPresidente della Repubblica Francese, Presidente della Comunità:Bindschedler J. D. Jurgensen
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172.041.17 Ordinanzasugli emolumenti del Controllo federale delle finanze(Ordinanza sugli emolumenti del CDF)del 19 gennaio 2005 (Stato 1° marzo 2005)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 46a della legge federale del 21 marzo 19971 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione,ordina:1 RS 172.010Art. 1 Principio Il Controllo federale delle finanze (CDF) riscuote emolumenti per i mandati che esercita a titolo di organo di revisione.Art. 2 Ordinanza generale sugli emolumenti Per quanto la presente ordinanza non preveda una regolamentazione specifica, si applicano le disposizioni dell’ordinanza generale dell’8 settembre 20042 sugli emolumenti.2 RS 172.041.1Art. 3 Obbligo di pagare gli emolumenti 1 È assoggettato all’emolumento chiunque, in virtù di un obbligo di diritto pubblico, fa capo al CDF in quanto organo di revisione.2 Le organizzazioni internazionali devono pagare un emolumento per i mandati di verifica del CDF soltanto se lo statuto dell’organizzazione interessata prevede un indennizzo per questo genere di mandati.Art. 4 Determinazione degli emolumenti 1 Il CDF stabilisce l’emolumento secondo il dispendio di tempo.2 Per l’onorario si applicano le seguenti aliquote orarie:a.responsabile del mandatoda fr. 140.–afr. 170.–b.responsabile del settore specificoda fr. 140.–afr. 170.–c.responsabile della revisioneda fr. 120.–afr. 150.–d.revisoreda fr. 100.–afr. 120.–e.segreteria fr. 75.–3 Il Dipartimento federale delle finanze può adeguare al rincaro le aliquote degli emolumenti.4 Se l’adempimento del mandato di organo di revisione richiede la consultazione di esperti esterni, il CDF fattura separatamente, come esborsi, il loro onorario e le loro spese.Art. 5 Comunicazione degli emolumenti ed esborsi presumibili Di norma il CDF informa gli assoggettati all’emolumento sull’entità presumibile degli emolumenti e degli esborsi prima che questi approvino il loro preventivo annuo.Art. 6 Fatturazione Il CDF fattura gli emolumenti e gli esborsi successivamente all’approvazione da parte degli organi competenti del conto annuale degli assoggettati all’emolumento.Art. 7 Decisione e rimedi giuridici Entro 30 giorni dalla fatturazione la persona assoggettata all’emolumento può chiedere al CDF una decisione relativa all’emolumento.Art. 8 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° marzo 2005.
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(Stato 5 novembre 1999)0.632.613.6Nicht löschen bitte "1 " !! 0.632.613.6Traduzione2Accordo doganaletra la Confederazione Svizzerae la Repubblica federale di GermaniaConchiuso il 20 dicembre 1951Entrato in vigore il 24 aprile 19521 RU 1952 3712 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta.Il Consiglio federale della Confederazione Svizzera e il Governo della Repubblica federale di Germania, nell’intento di agevolare gli scambi commerciali fra i due paesi, hanno convenuto quanto segue:Art. I Trattamento generale della nazione più favorita Tutti i vantaggi, agevolazioni, privilegi ed immunità concessi da una delle parti contraenti ad un prodotto originario di un qualsiasi altro paese o destinato al territorio di un qualsiasi altro paese saranno applicati a ciascun prodotto dello stesso genere dell’altra parte contraente. Questa disposizione concerne i dazi ed altre tasse di ogni genere, alle quali sono soggette le importazioni e le esportazioni, nonché il modo di riscuoterli e le norme e formalità da adempiere.Art. II Limitazione del trattamento della nazione più favorita Gl’impegni formulati nell’articolo I non si estendono:a)ai favori concessi a terzi Stati da una delle due parti contraenti nell’ambito di un accordo sul traffico di confine;b)ai favori risultanti da un’unione doganale o da una convenzione che stipula dazi preferenziali;c)ai favori concessi da une delle parti contraenti mediante accordi e regolamenti speciali relativi a territori doganali isolati (enclaves).Art. III Esenzioni doganali Il Governo della Repubblica federale di Germania applicherà nel traffico con la Svizzera le esenzioni doganali previste nell’articolo 69 della legge sulle dogane del 20 marzo 1939 e le prescrizioni esecutive emanate in materia. D’altra parte, il Governo svizzero applicherà nel traffico con la Repubblica federale di Germania gli articoli 14, 15 e 17 della legge federale sulle dogane, del 1° ottobre 19253 concernenti le merci ammesse in franchigia, nonché il regolamento d’esecuzione4, di detta legge.La reciprocità è in tal modo attuata d’ambo le parti.3 RS 0.631.04 RS 0.631.01. Ora ordinanza.Art. IV Concessioni doganali Per i prodotti d’origine svizzera enumerati nell’allegato A5 prima parte, del presente accordo ed i prodotti d’origine germanica che figurano nell’allegato B6, prima parte, non saranno riscossi, né dall’uno né dall’altro paese, dazi più elevati di quelli fissati in questi allegati.Le osservazioni indispensabili alle varie voci della tariffa, come la spiegazione della designazione di una merce, il calcolo di un contingente, ecc., sono inserite nell’ultima parte degli allegati.5 Questo allegato è abrogato.6 Questo allegato è abrogato.Art. V Limitazione delle concessioni doganali È riservata la riscossione:a)d’imposte o di altre tasse sui prodotti importati dal territorio dell’altro paese contraente, in quanto tali prodotti non siano assoggettati a dazi più elevati ed a formalità più onerose di quelli cui sono assoggettati i prodotti indigeni dello stesso genere;b)di dazi antidumping o di perequazione;c)di tasse corrispondenti ai servizi prestati dall’amministrazione.Art. VI Transito Le parti contraenti s’accordano reciprocamente la libertà di transito attraverso il loro territorio.Il traffico di transito può essere assoggettato a una dichiarazione doganale.Le merci in transito sono esenti da dazi, imposte e tasse, ad eccezione delle tasse di carattere amministrativo e delle tasse di statistica.Art. VII Certificato d’origine La presentazione di certificati d’origine può essere richiesta per l’importazione di merci provenienti da una delle parti contraenti nel territorio dell’altra.Le parti contraenti s’impegnano a vigilare che il commercio non sia ostacolato da formalità superflue al momento dell’allestimento di certificati d’origine.La competenza ad allestire certificati d’origine è determinata dalla legislazione del paese esportatore.Quanto una delle parti contraenti esporta nel territorio dell’altra merci originarie d’un terzo paese, essa può rilasciare certificati d’origine in cui dev’essere indicato il paese di provenienza.Art. VIII Informazioni doganali Ciascuna delle parti contraenti designerà gli organi competenti e tenuti a fornire, a domanda, informazioni impegnative sui dazi della tariffa doganale e sulla classificazione nella tariffa di merci designate in modo preciso.Art. IX Limiti di valore Per determinare i limiti di valore, convenuti nell’allegato A7 del presente accordo, saranno applicate le prescrizioni sul valore agli effetti doganali.Quando l’evoluzione economica richiederà una rettifica dei limiti di valore, delegati dei due Governi si riuniranno, a domanda di una delle parti contraenti, per convenire una rettifica nell’ambito del presente accordo.7 Questo allegato è abrogato.Art. X Liechtenstein Il presente accordo è parimente applicabile al Principato del Liechtenstein fino a tanto che questo sarà legato alla Svizzera da un trattato d’unione doganale8.8 RS 0.631.112.514Art. XI Durata dell’accordo Il presente accordo è valevole fino al 31 dicembre 1952, a contare dalla sua ratificazione da parte dei due Governi e potrà essere disdetto la prima volta, prima che spiri il periodo in corso, per la fine di marzo 1953 ed in seguito, all’inizio di un trimestre dell’anno civile, per la fine del trimestre seguente. L’accordo resterà in vigore finché non sarà stato disdetto.Per evitare che l’accordo sia disdetto in seguito a provvedimenti ai quali una delle parti contraenti dovrebbe ricorrere per ragioni economiche, una commissione mista si riunirà a domanda e fatta riserva del diritto di disdetta, per giungere ad un’intesa circa il mantenimento o la modificazione, rispettivamente il completamento, del presente accordo.Nel caso di aumento dei dazi relativi a voci non vincolate, che rivestono notevole importanza per le esportazioni germaniche in Svizzera, il Consiglio federale svizzero ne informerà in tempo il governo della Repubblica federale di Germania in modo che possa essere raggiunta un’intesa prima dello spirare del termine di disdetta in corso.Fatto a Berna, in doppio esemplare, il 20 dicembre 1951.In nome delConsiglio federale svizzero:In nome del Governodella Repubblica federale di Germania:HotzMueller-GraafAllegato A9 9 Abrogato dall’art. 1 cpv. 2 dell’acc. del 21 nov. 1958 (RS 0.632.291.361) e dal n. 7 dell’acc. del 1° ago. 1969 (RS 0.631.146.21).Dazi d’importazione nel territorio doganale della Repubblica federale di Germania Allegato B10 10 Abrogato dall’art. 1 cpv. 3 dell’acc. del 21 nov. 1958 (RS 0.632.291.361).Dazi all’entrata in territorio doganale svizzero
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0.424.111 RU 2008 2075; FF 2008 2981Accordoin forma di scambio di lettere tra la Comunità europea dell’energia atomica e la Confederazione svizzera sull’applicazione al territorio della Confederazione svizzera dell’accordo sull’istituzione dell’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del progetto ITER, dell’accordo sui privilegi e le immunità per l’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del progetto ITER e dell’accordo tra la Comunità europea dell’energia atomica e il Governo del Giappone per l’attuazione congiunta delle attività dell’approccio allargato nel campo della ricerca sull’energia da fusioneConcluso il 28 novembre 2007Applicato provvisoriamente dal 28 novembre 2007Approvato dall’Assemblea federale il 20 marzo 20091Entrato in vigore il 18 settembre 20092 (Stato 18 settembre 2009)1 Art. 1 cpv. 1 lett. b del DF del 20 mar. 2009 (RU 2009 5283)2 RU 2009 5285Traduzione3Janez PotočnikComunità europea dell’energia atomicaBruxellesBruxelles, 28 novembre 2007Signor Hanspeter MockIncaricato d’affariMissione della Svizzera presso l’Unione EuropeaB-1050 BruxellesEgregio Signore,Con riferimento alla sua lettera del 5 novembre 2007:«Signor Commissario,Ho l’onore di informarla che le autorità svizzere competenti hanno preso atto del contenuto della decisione del Consiglio dell’UE del 25 settembre 2006 (12731/06) che approva la conclusione di un accordo sull’istituzione dell’organizzazione internazionale dell’energia da fusione per la realizzazione congiunta del progetto ITER e della decisione del Consiglio del 30 gennaio 2007 (5455/07) relativa alla conclusione dell’accordo tra la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e il governo del Giappone per l’attuazione congiunta delle attività che rientrano nell’approccio allargato nel settore della ricerca sull’energia da fusione.La Confederazione svizzera ‹Svizzera› concorda di applicare sul suo territorio l’accordo sull’istituzione dell’organizzazione internazionale dell’energia da fusione per la realizzazione congiunta del progetto ITER (accordo ITER, allegato I)4 e l’accordo tra Euratom e il governo del Giappone per l’attuazione congiunta delle attività che rientrano nell’approccio allargato nel settore della ricerca sull’energia da fusione (accordo sulle attività dell’approccio allargato, allegato II)5, conformemente all’articolo 21 dell’accordo ITER e all’articolo 26 dell’accordo sull’approccio allargato. L’applicazione alla Svizzera dei due accordi concretizza la prosecuzione dell’impegno a favore della ricerca sull’energia da fusione, conformemente all’articolo 3 paragrafo 3 dell’accordo di cooperazione del 14 settembre 19786 tra la Svizzera ed Euratom nel campo della fusione termonucleare controllata e della fisica dei plasmi. Inoltre, implementa un’intensa cooperazione nel settore della ricerca scientifica e tecnica, come previsto nell’accordo sulla partecipazione della Svizzera ai Settimi programmi quadro Comunità europea e Euratom.In vista dell’applicazione alla Svizzera di tali accordi, Euratom e la Svizzera hanno convenuto quanto segue:a) I cittadini svizzeri in pieno possesso dei diritti civili saranno eleggibili alle stesse condizioni dei cittadini degli Stati membri dell’UE:– da Euratom come rappresentanti in seno al Consiglio dell’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (art. 6 par. 1 dell’accordo ITER);– come dirigenti superiori nominati dal Consiglio dell’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (art. 6 par. 7 lett. d dell’accordo ITER);– come personale distaccato da Euratom presso l’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (art. 7 par. 2 dell’accordo ITER);– come personale assunto direttamente dall’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER e nominato dal direttore generale (art. 7 par. 2 e par. 4 lett. b dell’accordo ITER);– da Euratom come rappresentanti in seno al comitato direttivo per le attività dell’approccio allargato e in seno ai comitati di progetto per le attività dell’approccio allargato (art. 3 e 5 dell’accordo sull’approccio allargato);– come personale del segretariato nominato dal comitato direttivo (art. 4 dell’accordo sull’approccio allargato);– come personale distaccato da Euratom per svolgere le attività dell’approccio allargato, ad esempio come membri di un gruppo di progetto o come capi progetto (art. 6 dell’accordo sull’approccio allargato).b) In conformità all’articolo 12 dell’accordo ITER, la Svizzera accetta che l’accordo sui privilegi e le immunità per l’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del progetto ITER (API ITER allegato III)7 si applichi sul suo territorio in virtù dell’articolo 24 API ITER. La Svizzera concorda inoltre che, in virtù dell’articolo 13 e dell’articolo 14 paragrafo 5 dell’accordo sull’approccio allargato, i privilegi e le immunità previsti da tale accordo si applichino sul suo territorio nazionale.Gli allegati I a III costituiscono parte integrante della presente lettera.Euratom dovrà consultare le autorità svizzere ogni qualvolta si renderà necessario emendare l’accordo ITER, l’accordo sulle attività dell’approccio allargato o l’accordo API ITER menzionati nel presente scambio di lettere. La Svizzera sottolinea che qualsiasi emendamento che abbia ripercussioni sulle sue obbligazioni dovrà essere approvato formalmente prima di esplicare effetto in Svizzera.L’estensione alla Svizzera sarà applicata a titolo provvisorio a partire dalla data della lettera di risposta della Commissione. L’applicazione di questo scambio di lettere rimarrà provvisoria fino a quando il Parlamento svizzero non ne avrà deciso l’estensione alla Svizzera. La Svizzera provvederà a notificare a Euratom l’espletamento delle procedure interne di approvazione. Il presente scambio di lettere entrerà in vigore alla ricezione di questa lettera da parte di Euratom. L’applicazione alla Svizzera degli accordi menzionati nella presente prende fine non appena la Svizzera cessa di essere membro dell’impresa comune europea per il progetto ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione.Euratom trasmetterà all’organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER e al governo del Giappone la presente lettera relativa all’applicazione dell’accordo ITER e dell’accordo sulle attività dell’approccio allargato alla Svizzera.»Con la presente ho l’onore di comunicare che la Comunità europea dell’energia atomica concorda con quando esposto nella lettera.Voglia gradire i sensi della mia più alta considerazione.A nome della Comunità europea dell’energia atomicaJanez Potočnik3 Traduzione dal testo originale inglese.4 All. I: Accordo sull’istituzione dell’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del Progetto ITER (GU L 358/62 del 16.12.2006) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:358:0062:0081:IT:PDF5 All. II: Accordo tra il Governo del Giappone e la Comunità europea dell’energia atomica per l’attuazione congiunta delle attività che rientrano nell’approccio allargato nel settore della ricerca sull’energia da fusione (GU L 246/34 del 21.9.2007) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:246:0034:0046:IT:PDF6 RS 0.424.117 All. III: Accordo sui privilegi e sulle immunità dell’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del Progetto ITER (GU L 358/82 del 16.12.2006) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:358:0082:0086:IT:PDF
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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RS 919.117.71 1 Ordinanza sui sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura (OSIAgr) del 23 ottobre 2013 (Stato 1° gennaio 2021) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 165c capoverso 3 lettera d, 165g, 177 capoverso 1, 181 capoverso 1bis e 185 capoverso 2 della legge del 29 aprile 19981 sull’agricoltura (LAgr); visto l’articolo 25 della legge del 9 ottobre 19922 sulla statistica federale; visto l’articolo 54a della legge del 1° luglio 19663 sulle epizoozie, ordina: Sezione 1: Oggetto Art. 1 1 La presente ordinanza disciplina il trattamento dei dati nei seguenti sistemi d’informazione: a. sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (art. 165c LAgr); b. sistema d’informazione per i dati sui controlli (art. 165d LAgr); c. sistema d’informazione geografica (art. 165e LAgr); d. sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (art. 165f LAgr); e. sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo; f. portale Internet Agate; g. sistema di supporto decisionale. 2 Disciplina altresì le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati di cui al capo- verso 1. 3 Per acquisizione si intende la rilevazione e registrazione dei dati. RU 2013 4009 1 RS 910.1 2 RS 431.01 3 RS 916.40 919.117.71 Esecuzione della L sull’agricoltura 2 919.117.71 Sezione 2: Sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi Art. 2 Dati Il sistema d’informazione per i dati su aziende, strutture e contributi (AGIS) contie- ne i seguenti dati: a. i dati aziendali di cui all’allegato 1 numero 1; b. i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2; c. i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3. Art. 3 Acquisizione dei dati 1 I Cantoni acquisiscono i dati. 2 Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai gestori, ai Comuni o a organizza- zioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita. 3 Essi acquisiscono i dati secondo le seguenti tempistiche: a. dati aziendali: correntemente; b. dati strutturali: una volta l’anno; c. dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti: una volta l’anno. Art. 4 Termini per la trasmissione dei dati 1 I Cantoni trasmettono i dati all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) entro i seguenti termini: a. dati aziendali aggiornati: una volta la settimana; b. dati strutturali: 1. una volta la settimana, con trasmissione di tutti i dati entro il 31 luglio, 2. dati rettificati di cui al numero 1: entro il 31 ottobre, 3. dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre; c. dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti per l’anno successivo: entro il 31 ottobre; d. dati sui pagamenti diretti, esclusi i dati sui contributi d’estivazione e di tran- sizione: 1. entro il 31 ottobre, 2. dati definitivi di cui al numero 1: entro il 31 dicembre; e. dati sui contributi d’estivazione e di transizione: entro il 31 dicembre. 2 I dati di cui alle lettere b numero 3, d numero 2 ed e devono essere trasmessi con- temporaneamente. Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 3 919.117.71 Art. 5 Comunicazione dei dati ad altri servizi della Confederazione I dati di cui all’articolo 2 possono essere comunicati ai servizi di seguito elencati o da essi consultati in linea in AGIS, per l’adempimento dei compiti loro assegnati (art. 165c cpv. 3 lett. d LAgr): a. Ufficio federale di statistica; b. Ufficio federale dell’approvvigionamento economico del Paese; c. Istituto di virologia e immunologia; d. Amministrazione federale delle dogane; e. Regia federale degli alcool; f. Istituto svizzero per gli agenti terapeutici; g. Servizio di accreditamento svizzero. Art. 5a4 Collegamento con altri sistemi d’informazione Il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria secondo l’ordinanza del 31 ottobre 20185 concernente il sistema d’informazione sugli anti- biotici nella medicina veterinaria può accedere ai dati sulle aziende e sugli animali contenuti in AGIS. Sezione 3: Sistema d’informazione per i dati sui controlli Art. 6 Dati Il sistema d’informazione per i dati sui controlli (Acontrol) contiene i seguenti dati: a. le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2; b. i dati strutturali di cui all’allegato 1 numero 2; c. i dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti di cui all’allegato 1 numero 3.1; d. i dati di base relativi ai controlli e i risultati dei controlli di cui all’allegato 2 numeri 1 e 2; e.6 le informazioni sulle misure amministrative e sulle procedure penali di cui all’allegato 2 numero 3; f.7 ... 4 Introdotto dall’art. 20 n. 4 dell’O del 31 ott. 2018 concernente il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4353). 5 RS 812.214.4 6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 7 Abrogata dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, con effetto dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). Esecuzione della L sull’agricoltura 4 919.117.71 Art. 7 Acquisizione dei dati 1 I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 6 lettere d ed e sulla base dei controlli svolti.8 2 Essi registrano i dati in Acontrol direttamente o trasferendoli dal proprio sistema informatico. 3 Essi possono delegare l’acquisizione dei dati ai servizi ai quali hanno affidato lo svolgimento dei controlli secondo l’articolo 7 dell’ordinanza del 31 ottobre 20189 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (OCoC).10 Art. 8 Termini per la registrazione dei dati 1 I Cantoni registrano i dati entro i seguenti termini: a. dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali: 1. in caso di rilevanti o gravi lacune: entro 5 giorni lavorativi dal con- trollo, 2. in assenza di lacune o con lievi lacune: entro un mese dal controllo; b. dati di cui all’articolo 6 lettera d nei settori dell’ambiente, dei pagamenti diretti e di altri contributi: entro un mese dal controllo; c.11 dati di cui all’articolo 6 lettera e: entro un mese dalla loro disponibilità. 2 Essi completano tutti i dati di un anno civile di cui all’articolo 6 lettere d ed e entro il 31 gennaio dell’anno seguente.12 Art. 9 Collegamento ad altri sistemi d’informazione I dati di cui all’articolo 6 lettere a–c possono essere acquisiti da AGIS. Sezione 4: Sistema d’informazione geografica Art. 10 Dati Il sistema d’informazione geografica (SIG) contiene i seguenti geodati: a. geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 1; 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 9 RS 910.15 10 Nuovo testo giusta l’all. 2 n. 9 dell’O del 31 ott. 2018 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2018 4171). 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 5 919.117.71 b. geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo i modelli di geodati minimi di cui all’allegato 3 numero 2; c. altri geodati a sostegno dell’esecuzione della LAgr di cui all’allegato 3 numero 3. Art. 11 Acquisizione dei dati 1 L’UFAG acquisisce periodicamente i dati di cui all’articolo 10 lettere a e c. 2 I Cantoni acquisiscono una volta l’anno i dati di cui all’articolo 10 lettera b. 3 I Cantoni possono delegare l’acquisizione dei dati di cui all’articolo 10 lettera b ai gestori, ai Comuni o a organizzazioni idonee, nella misura in cui la protezione dei dati sia garantita. Art. 12 Registrazione e trasmissione dei dati 1 I Cantoni registrano e trattano i geodati di cui all’articolo 10 lettera b nei propri sistemi d’informazione geografica. 2 Essi forniscono i geodati definitivi all’UFAG entro il 31 dicembre dell’anno di contribuzione. 3 La trasmissione dei dati avviene secondo i modelli di geodati validi e le prescri- zioni tecniche dell’UFAG.13 Art. 13 Collegamento ad altri sistemi d’informazione I dati nel SIG dell’UFAG possono essere collegati con i dati di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2. Sezione 5: Sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive Art. 14 Dati Il sistema d’informazione centrale sui trasferimenti di sostanze nutritive (HODUFLU) contiene i seguenti dati: a. le informazioni sul gestore e quelle sull’azienda di cui all’allegato 1 numeri 1.1 e 1.2; b. i contratti sui trasferimenti di sostanze nutritive tra le aziende; c. i dati sui prodotti e sui quantitativi di sostanze nutritive trasferiti; d.14 l’indicazione se esiste un accordo tra un Cantone e un gestore per l’utilizzo di alimenti per animali a tenore ridotto di azoto e fosforo. 13 Introdotto dal n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). 14 Introdotta dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Esecuzione della L sull’agricoltura 6 919.117.71 Art. 15 Trattamento dei dati 1 Il gestore registra e aggiorna i dati di cui all’articolo 14 lettere b e c direttamente in HODUFLU. 2 L’autorità cantonale competente acquisisce, rettifica o completa i dati di cui all’articolo 14 lettere a e c nell’ambito della sua competenza esecutiva. Art. 16 Collegamento ad altri sistemi d’informazione I dati di cui all’articolo 14 lettera a possono essere acquisiti da AGIS. Sezione 6: Altri sistemi d’informazione Art. 17 Sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle migliorie fondiarie e del credito agricolo 1 L’UFAG gestisce un sistema d’informazione su progetti nell’ambito delle miglio- rie fondiarie e del credito agricolo (eMapis). Tale sistema viene utilizzato dalle autorità preposte all’esecuzione per la concessione di aiuti finanziari nell’ambito delle misure sociali collaterali (titolo quarto LAgr) e dei miglioramenti strutturali (titolo quinto LAgr). 2 EMapis contiene: a. le indicazioni sul richiedente; b. i dati aziendali e sul progetto; c. i dati finanziari, in particolare il calcolo del sostegno e il rispettivo importo. Art. 18 Acquisizione dei dati delle domande per eMapis 1 I Cantoni rilevano i dati di cui all’articolo 17 capoverso 2. 2 Essi registrano i dati direttamente in eMapis. Art. 19 Collegamento di eMapis ad altri sistemi d’informazione Per la verifica dei dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 lettere a e b possono essere utilizzati dati provenienti da AGIS. Art. 2015 Portale Internet Agate L’UFAG gestisce il portale Internet Agate. Questo mette a disposizione dei suoi utenti un accesso centralizzato ai sistemi d’informazione di diritto pubblico per l’amministrazione dei dati agricoli, al settore veterinario e a garanzia della sicurezza alimentare (sistemi collegati). 15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 7 919.117.71 Art. 20a16 Sistema di gestione delle identità del portale Internet Agate 1 Il sistema di gestione delle identità (sistema IAM17) del portale Internet Agate effettua l’autenticazione e l’autorizzazione preliminare di persone, macchine e sistemi per il portale Internet Agate e per i sistemi collegati. 2 Esso tratta i dati delle seguenti persone: a. gestori ai sensi dell’ordinanza del 7 dicembre 199818 sulla terminologia agricola; b. detentori di animali ai sensi dell’ordinanza del 27 giugno 199519 sulle epi- zoozie; c. proprietari di equidi ai sensi dell’ordinanza sulle epizoozie; d. persone, oltre a quelle di cui alle lettere a–c, assoggettate all’obbligo di noti- fica nei settori dell’amministrazione dei dati agricoli e della sicurezza ali- mentare; e. collaboratori dell’amministrazione pubblica nonché persone, imprese od or- ganizzazioni che operano su mandato di diritto pubblico; f. altre persone, segnatamente consulenti, che su mandato delle persone di cui alle lettere a–c sono autorizzate ad accedere a determinati settori. 3 Il trattamento dei dati è retto dall’ordinanza del 19 ottobre 201620 sui sistemi di gestione delle identità e sui servizi di elenchi della Confederazione ed è limitato agli attributi dell’utente secondo l’allegato 4. 4 L’UFAG, su richiesta, può autorizzare il gestore di un sistema d’informazione esterno affinché l’autenticazione di persone per questo sistema d’informazione avvenga tramite il sistema IAM del portale Internet Agate. Il sistema d’informazione esterno deve: a. rivolgersi a persone di cui al capoverso 2; e b. fornire un sostegno determinante agli utenti nella gestione o nell’ammini- strazione della loro azienda agricola o detentrice di animali. 5 Per sistemi d’informazione esterni nel sistema IAM sono registrati nuovi utenti se sono necessari alla sua gestione tecnica. Art. 2121 Acquisizione dei dati per il sistema IAM del portale Internet Agate 1 Il sistema IAM acquisisce i dati delle persone di cui all’articolo 20a capoverso 2 lettere a e b da AGIS. 16 Introdotto dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 17 IAM = Identity and Access Management 18 RS 910.91 19 RS 916.401 20 RS 172.010.59 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Esecuzione della L sull’agricoltura 8 919.117.71 2 L’UFAG rileva i dati di altre persone. Questi dati possono essere registrati diretta- mente dalle persone interessate o possono essere forniti all’UFAG dai responsabili di un sistema collegato. Art. 2222 Trasmissione di dati dal sistema IAM del portale Internet Agate 1 L’UFAG può trasmettere dati personali dal sistema IAM del portale Internet Agate alle competenti autorità cantonali, se ciò permette di sostenere l’esecuzione. 2 Può prevedere che tramite sistemi collegati sia possibile acquisire dati personali dal sistema IAM. 3 Può trasmettere dati personali dal sistema IAM a un sistema d’informazione ester- no ai sensi dell’articolo 20a capoverso 4, a condizione che la persona interessata abbia dato il suo consenso. Art. 22a23 Art. 23 Sistema di supporto decisionale 1 L’UFAG gestisce un sistema di supporto decisionale (Astat). Questo serve a colle- gare i dati dei sistemi d’informazione di cui alla presente ordinanza nonché ad elaborare modelli e approntare informazioni. 2 L’UFAG utilizza Astat per svolgere i propri compiti, in particolare per: a. garantire l’esecuzione della LAgr e verificare l’efficacia dei provvedimenti; b. rendere conto dell’utilizzo dei fondi; c. sostenere l’evoluzione della politica agricola; d. sostenere l’allestimento di statistiche e pubblicazioni. Sezione 7: Disposizioni comuni Art. 24 Istruzioni sull’acquisizione e la trasmissione di dati 1 L’UFAG emana, d’intesa con gli uffici federali coinvolti, istruzioni su: a. il periodo di acquisizione; b. la portata e i contenuti dell’acquisizione dei dati; c. i formati dei dati per la loro trasmissione. 2 Nei settori non di competenza dell’UFAG, gli uffici federali competenti mettono le proprie istruzioni a disposizione in linea. 22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 31 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). 23 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017 (RU 2017 6157). Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 9 919.117.71 3 Se i Cantoni o gli altri servizi e persone che acquisiscono dati utilizzano cataloghi di dati o questionari propri, i loro contenuti devono essere conformi alle indicazioni dell’UFAG. Art. 25 Qualità e rettifica dei dati 1 I servizi federali verificano periodicamente la qualità dei dati. In caso di qualità insufficiente, i servizi cantonali e federali possono obbligare i servizi e le persone che acquisiscono i dati a rettificarli. 2 I servizi e le persone che inseriscono i dati nei sistemi d’informazione assicurano la tempestiva rettifica dei dati lacunosi nel rispettivo periodo di trattamento in corso. Art. 26 Sviluppo e funzionamento dei sistemi nonché competenze 1 La Confederazione sviluppa, in collaborazione con i Cantoni, i sistemi d’informa- zione di cui all’articolo 1 e ne assume la responsabilità dal profilo tecnico. 2 Il fornitore di prestazioni informatiche del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, l’Ufficio federale dell’informatica e delle teleco- municazioni e l’Ufficio federale di topografia prestano assistenza tecnica all’UFAG e all’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) nello svi- luppo dei sistemi. Essi mettono a disposizione le necessarie infrastrutture e sono responsabili del funzionamento sicuro dei sistemi d’informazione e del Servizio di calcolo dei contributi (SCC) di cui all’articolo 114 dell’ordinanza del 23 ottobre 201324 sui pagamenti diretti (OPD). Art. 27 Pubblicazione di dati 1 L’UFAG può rendere accessibili al pubblico o comunicare dati anonimizzati. 2 A scopo di ricerca e studio nonché di monitoraggio e valutazione secondo l’articolo 185 capoversi 1bis e 1ter LAgr, l’UFAG può comunicare i dati di cui agli articoli 2, 6 lettere a–d, 10 e 14 della presente ordinanza alle scuole universitarie sul territorio nazionale e ai rispettivi istituti di ricerca. La comunicazione a terzi è possi- bile se questi operano su mandato dell’UFAG.25 3 ...26 4 ...27 5 L’UFAG e l’USAV possono, con il consenso del gestore, mettere a disposizione per controlli di diritto privato i dati aziendali e strutturali di cui all’allegato 1 numeri 1 e 2, i dati sui controlli di cui all’allegato 2 numeri 2.1, 2.2 e 2.4 e i geodati di cui all’allegato 3. 24 RS 910.13 25 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5759). 26 Abrogato dal n. I dell’O dell’11 nov. 2020, con effetto dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5759). 27 Abrogato dal n. I dell’O del 31 ott. 2018, con effetto dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4279). Esecuzione della L sull’agricoltura 10 919.117.71 6 Le autorità che nell’ambito dei loro compiti legali trattano dati provenienti dai sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura di cui all’articolo 1 capoverso 1 lettere a–d possono rendere accessibili o comunicare dati non particolarmente degni di protezione solo se previsto dal diritto federale o da un accordo internazionale.28 7 Per la pubblicazione dei dati sui controlli di cui all’articolo 6 lettera d provenienti dai settori della sicurezza alimentare, della salute degli animali e della protezione degli animali, di competenza dell’USAV, si applicano gli articoli 22–24 dell’ordi- nanza del 6 giugno 201429 concernente i sistemi d’informazione per il servizio veterinario pubblico.30 8 L’UFAG può rendere opportunamente accessibili l’indirizzo del gestore, i numeri d’identificazione e l’appartenenza territoriale agli enti incaricati dell’esecuzione dell’ordinanza del 25 maggio 201131 sulle designazioni «montagna» e «alpe», in particolare agli enti di certificazione secondo l’ordinanza del 17 giugno 199632 sull’accreditamento e sulla designazione.33 9 Su richiesta, può rendere accessibili online a terzi, come indicato di seguito, i dati secondo gli articoli 2, 6 – tranne i dati di cui all’articolo 6 lettera e – nonché 14 se vi è il consenso della persona interessata: a. persone, organizzazioni o imprese che sostengono il gestore o il detentore di animali nella creazione di un valore aggiunto per i suoi prodotti; b. gestori di altri sistemi d’informazione non raggiungibili tramite il portale Internet Agate che consentono un accesso elettronico ai propri dati al gestore o al detentore di animali e così facendo gli forniscono un sostegno nella gestione dell’azienda o nella detenzione di animali.34 Art. 28 Conservazione e distruzione dei dati 1 I dati dei sistemi d’informazione di cui all’articolo 1 devono essere conservati almeno cinque anni. 2 Essi possono essere conservati al massimo per la durata sottoindicata: a. dati particolarmente degni di protezione: 16 anni; b. altri dati: 30 anni. 3 I dati di cui all’articolo 17 capoverso 2 devono essere conservati dal servizio responsabile dell’acquisizione per 20 anni dopo la liquidazione. 4 I dati anonimizzati possono essere conservati oltre i limiti di cui al capoverso 2. 28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). 29 RS 916.408 30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 31 RS 910.19 32 RS 946.512 33 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 34 Introdotto dal n. I dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 11 919.117.71 5 Se l’UFAG non è competente per l’archiviazione dei dati, prima di distruggerli deve offrirli all’Archivio federale. Sezione 8: Disposizioni finali Art. 29 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 7 dicembre 199835 sui dati agricoli è abrogata. Art. 30 Modifica di altri atti normativi ...36 Art. 31 Disposizioni transitorie 1 Per il 2014 il termine per la fornitura dei dati di cui all’articolo 4 lettera b numero 1 è il 30 settembre 2014. 2 I dati di cui all’articolo 11 capoversi 2 e 3 devono essere acquisiti dal momento della realizzazione dei modelli di geodati da parte del rispettivo Cantone conforme- mente all’ordinanza del 21 maggio 2008 (OGI)37 sulla geoinformazione, ma al più tardi entro il 1° giugno 2017. Art. 32 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2014. 2 Gli articoli 17–19 entrano in vigore il 1° luglio 2015. 35 [RU 1999 540, 2000 1492, 2001 3554, 2003 3687 all. n. II 5 4963, 2006 897, 2007 141 art. 12 6443, 2008 3857, 2010 2551 5885, 2011 5297 all. 2 n. 9 5453 all. 2 n. II 5, 2012 6859 all. n. 3] 36 Le mod. possono essere consultate alla RU 2013 4009. 37 RS 510.620 Esecuzione della L sull’agricoltura 12 919.117.71 Allegato 138 (art. 2, 6 lett. a–c, 13, 14 lett. a, 27 cpv. 5) 1. Dati aziendali 1.1 Informazioni sul gestore 1.1.1 Numero personale cantonale 1.1.2 Nome, recapito per la spedizione e comune di domicilio della persona o comune in cui ha sede la società di persone 1.1.3 Numero di telefono, indirizzo e-mail 1.1.4 Anno di nascita del gestore o anno di costituzione della persona giuridica 1.1.5 Attività professionale principale 1.1.6 Forma giuridica 1.1.7 Lingua 1.2 Informazioni sull’azienda 1.2.1 Numeri d’identificazione della rispettiva forma di azienda: numero cantona- le dell’azienda, numero d’identificazione nel registro delle imprese e degli stabilimenti (numero RIS), numero d’identificazione delle imprese (IDI), numero per la banca dati sul traffico di animali (numero BDTA) 1.2.2 Forme di azienda e di comunità (incluso il numero di aziende associate) 1.2.3 Indirizzo della forma di azienda 1.2.4 Coordinate della forma di azienda 1.2.5 Altitudine della forma di azienda in m s.l.m. 1.2.6 Appartenenza territoriale o alla zona 1.2.7 Informazioni sulle specie animali 2. Dati strutturali 2.1 Informazioni sull’utilizzo della superficie aziendale 2.1.1 Superficie coltiva (superficie coltiva aperta e prati artificiali) 2.1.2 Superficie permanentemente inerbita 2.1.3 Superfici con colture perenni 2.1.4 Superficie con colture coltivate tutto l’anno al coperto 2.1.5 Altre superfici all’interno della superficie agricola utile 2.1.6 Superfici fuori della superficie agricola utile 38 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 13 919.117.71 2.1.7 Dati sulla particella concernenti segnatamente la declività e il tipo di gestio- ne: agricoltura biologica, produzione estensiva e promozione della biodiver- sità 2.2 Informazioni sugli animali 2.2.1 Animali tenuti per categoria di animali (per classe di età o di peso), inclusi api e animali acquatici (effettivo medio ed effettivi del giorno di riferimento secondo l’articolo 108 dell’OPD39) 2.2.2 Tipo di detenzione/forma di produzione 2.2.3 Numero e categorie degli animali estivati, durata dell’estivazione 2.3 Dati generali 2.3.1 Numero di persone impiegate, secondo il sesso, la categoria e il grado di occupazione 2.3.2 Quantità di zucchero disciplinate contrattualmente e consegnate 2.4 Vendita diretta 2.4.1 Dati sulla vendita diretta 3. Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e sui pagamenti diretti 3.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti 3.1.1 Dati sulla notifica per tipi di pagamenti diretti e per la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) di cui all’articolo 97 OPD 3.1.2 Dati sugli organi di controllo di cui all’articolo 97 OPD 3.2 Dati sui pagamenti diretti 3.2.1 Tipo di contributi per gestore e azienda 3.2.2 Importo dei contributi per gestore e azienda 3.2.3 Dati di base per il calcolo dei contributi, inclusi i risultati intermedi 3.2.4 Riduzioni di contributi in franchi e con indicazione della base legale della riduzione secondo l’OPD 3.2.5 Restituzioni e versamenti di contributi degli anni precedenti in franchi 39 RS 910.13 Esecuzione della L sull’agricoltura 14 919.117.71 Allegato 240 (art. 6 lett. d–f, 27 cpv. 5) Dati sui controlli 1 Dati di base del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC41 e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 dell’ordinanza del 16 dicembre 201642 sul piano di controllo nazionale della catena alimentare e degli oggetti d’uso (OPCN) 1.1 Identificazione dell’unità aziendale controllata 1.2 Contenuto del controllo (una o più rubriche di controllo) 1.3 Data del controllo 1.4 Ente di controllo 1.5 Motivo del controllo 1.6 Tipo di controllo (con o senza preavviso) 1.7 Stato del controllo (stato della registrazione dei risultati e delle misure) 2 Risultati del controllo nel campo d’applicazione dell’OCoC e delle ordinanze di cui all’art. 2 cpv. 4 OPCN 2.1 Lacune riscontrate con descrizione e informazioni complementari (entità/ portata, recidiva e gravità 2.2 Elementi di una rubrica di controllo non controllati e inesatti 3 Informazioni concernenti misure amministrative e procedure penali nel campo d’applicazione dell’OCoC e la produzione primaria vegetale secondo l’ordinanza del 23 novembre 200543 concernente la produzione primaria 3.1 Misure amministrative generali 3.2 Riduzioni di contributi in franchi o in punti nonché restituzioni di contributi in franchi 40 Aggiornato dal n. II dell’O del 18 ott. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6157). 41 RS 910.15 42 RS 817.032 43 RS 916.020 Sistemi d’informazione nel campo dell’agricoltura. O 15 919.117.71 Allegato 344 (art. 10, 27 cpv. 5) Geodati 1 Geodati sui limiti delle zone agricole e sulle zone declive secondo l’allegato 1 dell’OGI45 1.1 Limiti delle zone agricole di cui all’ordinanza del 7 dicembre 199846 sulle zone agricole (149.1) 1.2 Zone declive (152.1) 1.3 Vigneti in zone declive (152.2) 2 Geodati sulle superfici agricole e sul catasto viticolo secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi 2.1 Catasto viticolo (151.1) 2.2 Superfici utili (153.1) 2.3 Perimetro Vigneti in zone terrazzate (153.2) 2.4 Superfici per la promozione della biodiversità livello qualitativo II (153.3) 2.5 Superfici per la promozione della biodiversità interconnessione (153.4) 2.6 Perimetro SAU e superfici d’estivazione (153.5) 2.7 Unità di gestione (153.6) 2.8 ... 2.9 Elementi con qualità del paesaggio (153.8) 3 Altri geodati a supporto dell’esecuzione della LAgr 3.1 Carta delle attitudini climatiche per l’agricoltura secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.1) 3.2 Carta digitale delle attitudini dei suoli della Svizzera secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (77.2) 3.3 Registro delle denominazioni d’origine (DOP) e delle indicazioni geografi- che secondo l’allegato 1 OGI nonché i modelli di geodati minimi (150) 3.4 Dati ufficiali di misurazione nonché riprese aeree dell’Ufficio federale di topografia 3.5 Carta del rischio d’erosione 44 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581). 45 RS 510.620 46 RS 912.1 Esecuzione della L sull’agricoltura 16 919.117.71 Allegato 447 (art. 20 cpv. 2) Dati utente in Agate 1 Numeri d’identificazione 1.1 Numero Agate 1.2 Numero personale cantonale 2 Indirizzo 2.1 Cognome 2.2 Nome 2.3 Via 2.4 NPA 2.5 Luogo 2.6 Lingua per la corrispondenza 3 Contatto 3.1 Telefono (fisso o cellulare) 3.2 Indirizzo e-mail 4 Data di nascita 5 Organizzazione o Ufficio 6 Diritti di accesso generali o specifici secondo il sistema d’informazione 47 Aggiornato dal n. II dell’O del 28 ott. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4581).
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446.11 Ordinanzasulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani(Ordinanza sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche, OPAG)del 3 dicembre 2021 (Stato 1° gennaio 2022)Il Consiglio federale svizzerovisto l’articolo 23 capoverso 1 della legge del 30 settembre 20111 sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche (LPAG),ordina:1 RS 446.1Capitolo 1: Disposizioni generali Sezione 1: In generale Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina:a. il ruolo dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) nell’ambito della LPAG;b. la procedura di presentazione e di trattamento delle richieste di aiuti finanziari nell’ambito della LPAG;c. le modalità di calcolo degli aiuti finanziari;d. le decisioni e la conclusione di contratti relativi agli aiuti finanziari;e. la collaborazione tra l’UFAS e gli attori della politica dell’infanzia e della gioventù nonché lo sviluppo di competenze nel settore della politica dell’infanzia e della gioventù.Art. 2 Definizioni Nella presente ordinanza e nella LPAG s’intende per:a. attività o progetto in una determinata regione linguistica: attività o progetto realizzato in almeno dieci Cantoni germanofoni o tre francofoni oppure nella Svizzera italiana o romancia;b. attività o progetto a livello nazionale: attività o progetto realizzato in almeno dieci Cantoni germanofoni e tre francofoni nonché nella Svizzera italiana o romancia;c. attori della politica dell’infanzia e della gioventù: i Cantoni, le Città e i Comuni nonché i relativi consorzi, gli uffici federali competenti, le organizzazioni non governative e gli esperti;d. partecipante: persona che prende parte a un’attività organizzata da un’istituzione privata, un Cantone o un Comune, fino alla fine dell’anno civile in cui compie i 25 anni, fatta eccezione per la persona che segue i corsi di formazione o di formazione continua secondo l’articolo 9 LPAG, per la quale il limite d’età è fissato a 30 anni;e. monitore: volontario che svolge una funzione di direzione, consulenza o accompagnamento, fino alla fine dell’anno civile in cui compie i 30 anni;f. responsabile del corso: persona, di qualsiasi età, responsabile per la pianificazione e la realizzazione di corsi di formazione e formazione continua secondo l’articolo 9 LPAG;g. membro: persona che appartiene formalmente a un’istituzione conformemente agli statuti di quest’ultima, fino alla fine dell’anno civile in cui compie i 25 anni;h. fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione: fanciulli e giovani provenienti da contesti svantaggiati a livello sociale o culturale, oppure in situazione di disabilità;i. singola organizzazione: istituzione privata che propone attività o prestazioni rivolte principalmente a fanciulli e giovani; le sue strutture possono essere regionali;j. associazione mantello: istituzione privata attiva a livello nazionale i cui membri aventi diritto di voto sono singole organizzazioni che operano nello stesso ambito; l’associazione mantello fornisce prestazioni essenziali per i suoi membri e ne rappresenta gli interessi a livello nazionale;k. piattaforma di coordinamento: struttura organizzativa privata che coordina determinate attività o rivendicazioni a livello nazionale in vista del perseguimento di un obiettivo comune e mette in contatto gli attori che ne fanno parte;l. manifestazione: evento aperto al pubblico che prevede un proprio programma, con almeno tre ore di contenuti tematici relativi al settore dell’infanzia e della gioventù;m. scambio: proposta per fanciulli e giovani con domicilio civile in Svizzera, che prevede un’assistenza professionale nella sua preparazione, fino al rientro; n. carattere innovativo: insieme degli approcci che sviluppano, a livello nazionale o in una determinata regione linguistica, nuove forme di attività giovanili extrascolastiche oppure completano o perfezionano forme già note su elementi essenziali;o. partecipazione: coinvolgimento totale di fanciulli e giovani nell’intero processo, ovvero nell’avvio, nella pianificazione e nella realizzazione delle attività;p. formazione e formazione continua: attività di formazione organizzate regolarmente dalle istituzioni private per formare i partecipanti alla loro funzione di direzione, consulenza o accompagnamento a titolo onorifico, e che si distinguono chiaramente dalle attività statutarie ordinarie.Art. 3 Centro di competenza federale responsabile per la politica dell’infanzia e della gioventù 1 L’UFAS è il centro di competenza federale responsabile per la politica dell’infanzia e della gioventù.2 È incaricato di:a. concedere, fissare e versare gli aiuti finanziari previsti dalla LPAG;b. fornire informazioni sulla politica dell’infanzia e della gioventù;c. provvedere a uno scambio regolare di informazioni con i diversi attori del settore;d. adottare misure volte ad agevolare la collaborazione tra questi attori;e. promuovere lo sviluppo di competenze e organizzare manifestazioni nel settore della politica dell’infanzia e della gioventù in virtù dell’articolo 21 LPAG.Art. 4 Principio degli aiuti finanziari 1 Non si può rivendicare un diritto agli aiuti finanziari.2 Se gli aiuti finanziari richiesti superano i mezzi disponibili, il Dipartimento federale dell’interno (DFI) stabilisce un ordine di priorità per la valutazione delle richieste, conformemente all’articolo 13 capoverso 2 della legge del 5 ottobre 19902 sui sussidi (LSu).3 Nella valutazione delle richieste di aiuti finanziari, l’UFAS tiene conto degli aiuti finanziari concessi da altre autorità federali, conformemente all’articolo 12 capoversi 1 e 2 LSu.4 ...3 2 RS 616.13 In vigore dal 1° gen. 2026 (art. 48 cpv. 2).Art. 5 Ripartizione delle risorse finanziarie relative agli articoli 7–11 LPAG Le risorse finanziarie disponibili per la promozione dell’infanzia e della gioventù sono ripartite come segue:a. per aiuti finanziari per la gestione delle strutture e per attività regolari (art. 7 LPAG) e aiuti finanziari per la formazione e la formazione continua (art. 9 LPAG): almeno il 75 per cento;b. per aiuti finanziari per progetti che fungono da modello o favoriscono la partecipazione attiva dei giovani (art. 8 LPAG), aiuti finanziari per progetti di promozione della partecipazione politica a livello federale (art. 10 LPAG) e aiuti finanziari per progetti cantonali e comunali di durata limitata che fungono da modello (art. 11 LPAG): al massimo il 25 per cento.Art. 6 Spese computabili 1 Sono computabili ai sensi dell’articolo 13 LPAG le spese effettive derivanti dalle attività statutarie regolari dell’istituzione privata responsabile o dall’attuazione di un progetto, nonché le spese legate alla formazione e alla formazione continua di giovani volontari secondo l’articolo 9 LPAG.2 Non sono computabili in particolare:a. le spese per investimenti straordinari;b. le spese risultanti da un errore commesso dall’istituzione privata responsabile;c. le spese legate all’impiego di persone che svolgono servizio civile;d. le spese sostenute per la realizzazione di attività commissionate e pagate da terzi;e. le spese legate a ricorsi;f. le attività svolte a titolo onorifico.3 Se un’istituzione privata riceve aiuti finanziari di diversi tipi in virtù degliarticoli 7–10 LPAG, la totalità degli aiuti finanziari non può superare il 50 per cento delle spese computabili per tutti gli aiuti interessati.Sezione 2: Presentazione delle richieste di aiuti finanziari Art. 7 Moduli e applicazione informatica L’UFAS può fornire moduli di richiesta o predisporre un’applicazione informatica che gli consenta di trattare le richieste.Art. 8 Presentazione della richiesta 1 La richiesta, corredata di tutti i documenti necessari, è presentata all’UFAS entro i termini previsti.2 La richiesta per un progetto è presentata prima della sua realizzazione.Sezione 3: Trattamento delle richieste di aiuti finanziari Art. 9 Entrata in materia 1 L’UFAS entra in materia sulla richiesta, se le seguenti condizioni sono soddisfatte cumulativamente:a. la richiesta è presentata nei termini previsti;b. sono allegati tutti i documenti richiesti;c. sono soddisfatte le condizioni generali di cui agli articoli 3 e 6 LPAG per le istituzioni private e all’articolo 11 LPAG per i Cantoni e i Comuni.2 Sono fatte salve le disposizioni speciali del capitolo 2, che prevedono condizioni supplementari per l’entrata in materia.Art. 10 Esame delle richieste 1 L’UFAS può chiedere il parere di specialisti esterni.2 Se una richiesta è incompleta, chiede le informazioni mancanti.Art. 11 Decisione 1 L’UFAS emana una decisione al più tardi quattro mesi dopo la presentazione delle richieste nei casi di cui agli articoli 8, 10 e 11 LPAG.2 Emana una decisione al più tardi quattro mesi dopo la scadenza del termine di presentazione delle richieste nei casi di cui agli articoli 7 capoversi 1 e 2, e 9 LPAG.Art. 12 Contratto di diritto pubblico 1 Al più tardi quattro mesi dopo la scadenza del termine di presentazione delle richieste, l’UFAS conclude un contratto di diritto pubblico con le istituzioni private che hanno presentato richieste fondate sugli articoli 7 capoverso 1 e 9 LPAG.2 Al più tardi quattro mesi dopo la presentazione della richiesta, l’UFAS conclude un contratto di diritto pubblico con i Cantoni e i Comuni che hanno presentato richieste fondate sull’articolo 11 LPAG.3 I contratti relativi agli aiuti finanziari di cui agli articoli 7 capoverso 1 e 9 LPAG entrano in vigore il 1° gennaio dell’anno seguente la presentazione della richiesta, per una durata massima di quattro anni. 4 I contratti relativi agli aiuti finanziari di cui all’articolo 11 LPAG entrano in vigore in funzione dell’inizio del progetto, per una durata massima di quattro anni.Sezione 4: Controllo e pubblicazione Art. 13 Controllo 1 L’UFAS effettua controlli per verificare che le attività previste siano state realizzate in modo adeguato, in particolare in termini di qualità.2 I controlli possono essere effettuati sotto forma di colloquio di controllo, di valutazione delle attività da parte di un esperto o di audit.Art. 14 Conservazione dei documenti 1 L’istituzione privata, il Cantone e il Comune beneficiari sono tenuti a conservare per dieci anni i documenti relativi alla richiesta e legati alle attività per le quali ricevono gli aiuti finanziari.2 Il termine decorre dalla notifica della decisione che accorda gli aiuti finanziari o dall’entrata in vigore del contratto di prestazioni.Art. 15 Pubblicazione degli aiuti finanziari 1 L’UFAS informa il pubblico di tutte le prestazioni e attività sostenute in virtù della LPAG, nonché dell’importo degli aiuti finanziari concessi a ogni istituzione privata, Cantone e Comune beneficiario.2 Le istituzioni private, i Cantoni e i Comuni beneficiari menzionano nel loro rapporto annuale, nel loro conto annuale, nelle pubblicazioni o in occasione di manifestazioni pubbliche l’importo degli aiuti finanziari versati dall’UFAS in virtù degli articoli 7–11 LPAG e indicano la pertinente disposizione.Capitolo 2: Disposizioni speciali Sezione 1: Aiuti finanziari ad associazioni mantello e a piattaforme di coordinamento per la gestione delle strutture e per attività regolari (art. 7 cpv. 1 LPAG)Art. 16 Richieste 1 Le associazioni mantello e le piattaforme di coordinamento possono presentare all’UFAS ogni quattro anni, entro il 30 aprile precedente l’inizio del contratto, una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 7 capoverso 1 LPAG. Ogni periodo contrattuale dura quattro anni e il primo inizia il 1° gennaio dell’anno seguente quello dell’entrata in vigore della presente ordinanza.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni sull’istituzione richiedente:a. struttura e grandezza;b. presenza sul territorio e raggio d’azione;c. prestazioni e attività in presenza nonché prestazioni e attività complementari online;d. collaborazione con altre organizzazioni;e. finanziamento e budget;f. linee direttive o descrizione dell’istituzione;g. statuti;h. rapporto annuale approvato dell’anno precedente;i. budget per il periodo contrattuale;j. conto annuale riveduto dell’anno precedente;k. rapporto di revisione dell’anno precedente;l. contabilità per centri di costo dell’anno precedente;m. importo degli aiuti finanziari richiesti;n. importo delle spese computabili secondo il conto economico riveduto dell’anno precedente.Art. 17 Entrata in materia 1 Oltre a soddisfare le condizioni di entrata in materia di cui all’articolo 9 capoverso 1 della presente ordinanza e all’articolo 7 capoverso 1 LPAG, l’istituzione richiedente deve avere:a. un’attività a livello nazionale;b. un sito Internet nelle tre lingue ufficiali;c. un rapporto annuale in due lingue ufficiali;d. oltre il 50 per cento delle spese totali destinato alle attività extrascolastiche;e. oltre il 50 per cento delle spese totali destinato al settore dell’infanzia e della gioventù.2 Se l’UFAS ha un interesse strategico, può eccezionalmente entrare in materia su una richiesta che non adempie i criteri di cui al capoverso 1, a condizione che l’istituzione richiedente sia in grado di adempierli integralmente entro la fine del periodo contrattuale quadriennale. Questa eccezione è limitata a un solo periodo contrattuale per organizzazione. 3 In deroga al capoverso 1 lettere d ed e, una percentuale forfettaria può essere dedotta dagli oneri totali per le istituzioni che non possono beneficiare di aiuti finanziari per una parte delle attività e che non dispongono, nella loro contabilità, di centri di costo specifici per le attività extrascolastiche nel settore dell’infanzia e della gioventù.Art. 18 Criteri 1 I criteri qualitativi in base ai quali sono calcolati gli aiuti finanziari sono i seguenti:a. plurilinguismo;b. compiti di rappresentanza di istituzioni private o pubbliche;c. compiti d’informazione e di coordinamento a livello nazionale e internazionale; d. compiti di sviluppo delle attività extrascolastiche e di garanzia della loro qualità;e. altre attività specifiche per i fanciulli e i giovani;f. progetti importanti legati alla struttura dell’istituzione.2 I criteri quantitativi in base ai quali sono calcolati gli aiuti finanziari sono i seguenti:a. presenza sul territorio e raggio d’azione;b. struttura dell’istituzione;c. numero e tipologia delle organizzazioni membri aventi diritto di voto (per le associazioni mantello);d. numero e tipologia delle organizzazioni facenti parte della rete (per le piattaforme di coordinamento);e. ambito di attività; f. numero di fanciulli e giovani raggiunti;g. piano di finanziamento;h. importo già attribuito nel quadro di altri aiuti finanziari previsti dalla LPAG.3 L’adempimento dei criteri qualitativi è valutato da almeno due collaboratori specializzati dell’UFAS. Sezione 2: Aiuti finanziari a singole organizzazioni per la gestione delle strutture e per attività regolari (art. 7 cpv. 2 LPAG) Art. 19 Richieste 1 Le singole organizzazioni possono presentare all’UFAS una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 7 capoverso 2 LPAG entro il 30 aprile.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni sull’organizzazione richiedente:a. struttura e grandezza;b. presenza sul territorio e raggio d’azione;c. prestazioni e attività in presenza nonché prestazioni e attività complementari online;d. collaborazione con altre organizzazioni;e. finanziamento e budget;f. linee direttive o descrizione dell’organizzazione;g. statuti;h. rapporto annuale approvato dell’anno precedente;i. budget dell’anno in corso;j. conto annuale riveduto dell’anno precedente;k. importo delle spese computabili secondo il conto economico riveduto dell’anno precedente;l. rapporto di revisione dell’anno precedente.Art. 20 Entrata in materia 1 L’organizzazione richiedente deve soddisfare le condizioni di entrata in materia di cui all’articolo 9 capoverso 1 della presente ordinanza e all’articolo 7 capoverso 2 LPAG.2 Se l’organizzazione non ha carattere associativo ai sensi dell’articolo 7 capoverso 2 lettera d numero 2 LPAG, deve svolgere almeno dieci manifestazioni all’anno, con un totale di almeno 150 partecipanti attivi.Art. 21 Criteri 1 I criteri qualitativi in base ai quali sono calcolati gli aiuti finanziari sono i seguenti per tutte le organizzazioni: a. gestione della qualità;b. contatti con altre organizzazioni;c. misure di comunicazione interne ed esterne;d. partecipazione;e. servizi;f. integrazione di fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione.2 I criteri quantitativi in base ai quali sono calcolati gli aiuti finanziari sono i seguenti:a. numero di membri (soltanto per le organizzazioni a carattere associativo);b. numero di partecipanti (soltanto per le organizzazioni a carattere non associativo);c. numero di soggiorni di scambio individuale (soltanto per le organizzazioni specializzate nello scambio di giovani);d. numero di giorni di scambio individuale (soltanto per le organizzazioni specializzate nello scambio di giovani);e. numero di attività nelle regioni linguistiche;f. numero di giorni di manifestazioni, comprese le manifestazioni online;g. quota di giovani membri della segreteria e della presidenza, di età inferiore ai 30 anni o che li compiono nell’anno civile in questione;h. numero di giorni di campi di gruppo (non riguarda le organizzazioni specializzate nello scambio di giovani);i. numero di monitori;j. numero di assemblee organizzate.3 Il numero di punti ottenibili per ogni criterio qualitativo e quantitativo nonché la loro ponderazione figurano nell’allegato 1.4 Il DFI può modificare l’allegato 1.Art. 22 Calcolo degli aiuti finanziari 1 Gli aiuti finanziari sono calcolati in base alle indicazioni riguardanti l’anno precedente fornite dall’organizzazione richiedente.2 I criteri quantitativi sono calcolati da una banca dati elettronica.3 L’adempimento dei criteri qualitativi è valutato da almeno due collaboratori specializzati dell’UFAS.4 I criteri qualitativi rappresentano almeno il 40 per cento del totale.5 Ai criteri quantitativi e qualitativi è attribuito un punteggio da zero a tre punti e successivamente applicato un coefficiente di ponderazione.6 Per calcolare il punteggio si moltiplica la somma dei criteri quantitativi per la somma dei criteri qualitativi.7 L’importo complessivo disponibile è ripartito, in misura proporzionale al punteggio ottenuto, tra le organizzazioni che ricevono aiuti finanziari secondo l’articolo 7 capoverso 2 LPAG.Sezione 3: Aiuti finanziari per progetti che fungono da modello o favoriscono la partecipazione attiva di fanciulli e giovani (art. 8 LPAG) Art. 23 Progetti che fungono da modello o favoriscono la partecipazione attiva di fanciulli e giovani 1 Per progetti che fungono da modello ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera a LPAG si intendono singoli progetti, della durata massima di tre anni, che:a. presentano un carattere innovativo;b. sono trasferibili anche in altri contesti;c. rispondono a un bisogno comprovato; ed. garantiscono il trasferimento delle conoscenze.2 Per progetti che favoriscono la partecipazione attiva di fanciulli e giovani ai sensi dell’articolo 8 capoverso 1 lettera b LPAG si intendono singoli progetti, della durata massima di tre anni, che:a. sono elaborati, diretti e attuati in gran parte da fanciulli o giovani; ob. attribuiscono un ruolo centrale e attivo a fanciulli o giovani con un particolare bisogno di promozione.Art. 24 Temi prioritari e obiettivi Il DFI può stabilire temi prioritari e obiettivi per i progetti che fungono da modello o favoriscono la partecipazione attiva di fanciulli e giovani.Art. 25 Richieste 1 Le istituzioni private possono presentare all’UFAS in qualsiasi momento una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 8 LPAG.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni sul progetto:a. genere e portata;b. scopo e utilità;c. carattere innovativo (art. 8 cpv. 1 lett. a LPAG) o capacità di favorire la partecipazione (art. 8 cpv. 1 lett. b LPAG);d. persone e organizzazioni coinvolte;e. finanziamento e budget;f. linee direttive o descrizione dell’istituzione responsabile;g. statuti;h. descrizione del progetto;i. piano di valutazione;j. misure relative al trasferimento delle conoscenze (soltanto per le richieste fondate sull’art. 8 cpv. 1 lett. a LPAG).Art. 26 Condizioni per i progetti che fungono da modello (art. 8 cpv. 1 lett. a LPAG) Gli aiuti finanziari possono essere accordati se le seguenti condizioni sono adempiute cumulativamente:a. il progetto non fa parte di un’attività esistente;b. il progetto è realizzato a livello nazionale o in una determinata regione linguistica oppure è trasferibile o estendibile ad altre regioni o ad altre istituzioni;c. il progetto risponde a un bisogno comprovato ed è stata eseguita un’analisi del contesto;d. il progetto presenta un carattere innovativo in termini di metodi, idee, obiettivi o strategie;e. sono stabiliti obiettivi qualitativi e quantitativi; le misure con cui raggiungere gli obiettivi e valutare i risultati sono illustrate in modo chiaro;f. l’istituzione responsabile del progetto indica in che misura il progetto potrebbe concretizzarsi in un’attività a lungo termine;g. il progetto garantisce il trasferimento delle conoscenze e i suoi risultati, i metodi impiegati e i documenti ad esso relativi sono pubblicati.Art. 27 Condizioni per i progetti che favoriscono la partecipazione attiva di fanciulli e giovani (art. 8 cpv. 1 lett. b LPAG) Gli aiuti finanziari possono essere accordati se le seguenti condizioni sono adempiute cumulativamente:a. il progetto non fa parte di un’attività esistente;b. il progetto è realizzato a livello nazionale o in una determinata regione linguistica oppure è trasferibile o estendibile ad altre regioni o ad altre istituzioni;c. il progetto è elaborato e realizzato perlopiù da fanciulli e giovani oppure attribuisce un ruolo centrale nell’intero processo di realizzazione a fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione; questi ultimi vi sono coinvolti in modo adeguato alle loro capacità;d. almeno il 50 per cento delle persone con funzioni direttive o di assistenza ha meno di 30 anni o li compie entro la fine dell’anno civile in questione, salvo per i progetti nei quali fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione sono coinvolti in modo adeguato alle loro capacità;e. almeno il 50 per cento dei fanciulli e giovani partecipanti al progetto ha meno di 25 anni o li compie entro la fine dell’anno civile in questione;f. l’istituzione descrive i processi e le forme di partecipazione;g. sono stabiliti obiettivi qualitativi e quantitativi; le misure con cui raggiungere gli obiettivi e valutare i risultati sono illustrate in modo chiaro;h. i risultati del progetto, i metodi impiegati e i documenti ad esso relativi sono pubblicati.Art. 28 Coordinamento L’UFAS può esigere il coordinamento del progetto con altri progetti.Art. 29 Versamenti parziali e rapporti 1 Il pagamento degli aiuti finanziari può essere effettuato con versamenti parziali.2 Se sono previsti più versamenti parziali, il pagamento del secondo e di quelli successivi è subordinato alla presentazione di rapporti intermedi.3 Il pagamento del saldo è subordinato alla presentazione del rapporto finale.Sezione 4: Aiuti finanziari per la formazione e la formazione continua (art. 9 LPAG)Art. 30 Richieste 1 Le istituzioni private possono presentare all’UFAS una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 9 LPAG entro il 31 luglio.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni:a. genere e portata dell’offerta di formazione e di formazione continua;b. scopo e utilità dell’offerta di formazione e di formazione continua;c. finanziamento e budget dell’offerta di formazione e di formazione continua;d. statuti;e. rapporto annuale e conto annuale riveduto dell’anno precedente.3 Per ciascun corso, sono necessarie le seguenti indicazioni:a. denominazione;b. durata stimata in giorni (intervallo);c. obiettivi e contenuti;d. rapporto con la pratica;e. metodi adottati e requisiti per i responsabili dei corsi;f. rapporto numerico tra i responsabili dei corsi e i partecipanti;g. indicazioni relative alle caratteristiche specifiche della richiesta suscettibili di dar diritto a un supplemento.4 L’elenco delle caratteristiche specifiche di cui al capoverso 3 lettera g figura nell’allegato 2.5 Il DFI può modificare l’allegato 2.6 Le richieste di aggiunta di un nuovo corso o di adeguamento di un corso esistente durante il periodo di validità del contratto necessitano delle stesse indicazioni di cui al capoverso 3 e devono essere presentate entro il 31 luglio.Art. 31 Entrata in materia Oltre a soddisfare le condizioni di entrata in materia di cui all’articolo 9 capoverso 1, l’organizzazione richiedente deve adempiere anche le seguenti condizioni:a. l’istituzione organizza regolarmente attività per formare i partecipanti alla loro funzione di direzione, consulenza o accompagnamento a titolo onorifico; b. le attività di formazione si distinguono chiaramente dalle attività statutarie ordinarie.Art. 32 Indicazioni relative ai corsi per le fatture 1 Le seguenti indicazioni devono essere registrate in una banca dati entro la fine di agosto dell’anno corrente per i corsi effettivamente svolti nel primo semestre ed entro la fine di febbraio dell’anno successivo per quelli svolti nel secondo semestre:a. sede del corso;b. data del primo giorno di corso;c. programma dettagliato del corso in tutte le lingue in cui è svolto;d. numero di partecipanti;e. numero di responsabili del corso;f. durata del corso (approssimata alla mezza giornata);g. numero di lingue in cui il corso è stato svolto;h. importo delle spese computabili secondo il conto economico riveduto dell’anno precedente (una volta per anno civile);i. valutazione del corso.2 Le attività di formazione e formazione continua già sostenute in virtù della legge del 17 giugno 20114 sulla promozione dello sport non sono considerate formazione e formazione continua ai sensi della presente ordinanza.4 RS 415.0Art. 33 Calcolo degli aiuti finanziari 1 Gli aiuti finanziari comprendono:a. un forfait di base per partecipante e per giorno intero;b. un supplemento, se il corso presenta caratteristiche specifiche (art. 30 cpv. 3 lett. g);c. un supplemento, se il corso è impartito in due o più lingue (art. 32 cpv. 1 lett. g).2 Gli importi massimi del forfait di base e dei supplementi sono fissati nell’allegato 2.3 Un corso non è computato, se:a. la sua durata è inferiore a quella minima stabilita nel contratto relativo agli aiuti finanziari;b. vi sono più di 15 partecipanti per responsabile del corso.Sezione 5: Aiuti finanziari per progetti destinati a promuovere la partecipazione politica dei fanciulli e dei giovani a livello federale (art. 10 LPAG)Art. 34 Promozione della partecipazione politica dei fanciulli e dei giovani I progetti destinati a promuovere la partecipazione politica dei fanciulli e dei giovani a livello federale ai sensi dell’articolo 10 LPAG durano al massimo tre anni. Possono essere prolungati.Art. 35 Richieste 1 Le istituzioni private possono presentare all’UFAS una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 10 LPAG.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni sul progetto:a. genere e portata;b. scopo e utilità;c. persone e organizzazioni coinvolte, in particolare fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione;d. finanziamento e budget;e. linee direttive o descrizione dell’istituzione;f. statuti;g. descrizione del progetto;h. piano di valutazione.Art. 36 Condizioni Gli aiuti finanziari possono essere accordati se le seguenti condizioni sono adempiute cumulativamente:a. il progetto si presta alla partecipazione di fanciulli e giovani ai processi politici a livello federale e all’applicazione dei meccanismi politici;b. il progetto è elaborato e realizzato perlopiù da fanciulli o giovani;c. fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione sono coinvolti nel progetto in modo adeguato alle loro capacità;d. l’istituzione descrive i processi e le forme di partecipazione; e. sono stabiliti obiettivi qualitativi e quantitativi; le misure con cui raggiungere gli obiettivi e valutare i risultati sono illustrate in modo chiaro;f. i risultati del progetto, i metodi impiegati e i documenti ad esso relativi sono pubblicati.Art. 37 Coordinamento L’UFAS può esigere il coordinamento del progetto con altri progetti.Art. 38 Versamenti parziali e rapporti 1 Il pagamento degli aiuti finanziari può essere effettuato con versamenti parziali.2 Se sono previsti più versamenti parziali, il pagamento del secondo e di quelli successivi è subordinato alla presentazione di rapporti intermedi.3 Il pagamento del saldo è subordinato alla presentazione del rapporto finale.Sezione 6: Aiuti finanziari ai Cantoni e ai Comuni per progetti d’importanza nazionale che fungono da modello (art. 11 LPAG)Art. 39 Progetti d’importanza nazionale che fungono da modello Per progetti che fungono da modello ai sensi dell’articolo 11 LPAG si intendono singoli progetti cantonali e comunali, della durata massima di quattro anni, che:a. presentano un carattere innovativo;b. sono trasferibili anche in altri contesti;c. rispondono a un bisogno comprovato; ed. garantiscono il trasferimento delle conoscenze.Art. 40 Richieste 1 I Cantoni e i Comuni possono presentare all’UFAS una richiesta di aiuti finanziari secondo l’articolo 11 LPAG.2 La richiesta contiene almeno i seguenti documenti e indicazioni sul progetto:a. genere e portata;b. scopo e utilità;c. carattere innovativo;d. persone e organizzazioni coinvolte;e. finanziamento e budget;f. descrizione;g. piano di valutazione;h. per le richieste presentate da un Comune, parere del Cantone;i. se un’istituzione privata è incaricata da un Comune o da un Cantone, contratto di prestazioni;j. misure relative al trasferimento delle conoscenze.Art. 41 Condizioni Gli aiuti finanziari possono essere accordati se le seguenti condizioni sono adempiute cumulativamente:a. il progetto non fa parte di un’attività esistente;b. il progetto è trasferibile o estendibile ad altri Cantoni, ad altre regioni, ad altri Comuni o ad altre istituzioni;c. il progetto risponde a un bisogno comprovato ed è stata eseguita un’analisi del contesto;d. il progetto presenta un carattere innovativo in termini di metodi, idee, obiettivi o strategie;e. sono stabiliti obiettivi qualitativi e quantitativi; le misure con cui raggiungere gli obiettivi e valutare i risultati sono illustrate in modo chiaro;f. l’istituzione responsabile del progetto indica in che misura il progetto potrebbe concretizzarsi in un’attività a lungo termine;g. il progetto garantisce il trasferimento delle conoscenze e i suoi risultati, i metodi impiegati e i documenti ad esso relativi sono pubblicati.Sezione 7: Collaborazione in materia di politica dell’infanzia e della gioventù Art. 42 Piattaforma elettronica 1 L’UFAS mette a disposizione una piattaforma elettronica con informazioni sugli sviluppi nella politica dell’infanzia e della gioventù e vi presenta forme di attività collaudate e progetti promettenti.2 Gli attori della politica dell’infanzia e della gioventù possono presentare sulla piattaforma le proprie attività e le competenze in materia.Art. 43 Collaborazione con gli attori della politica dell’infanzia e della gioventù 1 La Conferenza per la politica dell’infanzia e della gioventù (CPIG) è l’interlocutore dell’UFAS a livello intercantonale.2 I membri della CPIG:a. informano l’UFAS sugli sviluppi delle loro politiche cantonali in materia;b. inoltrano agli organi competenti del proprio Cantone le informazioni dell’UFAS sulla politica federale dell’infanzia e della gioventù;c. forniscono annualmente le informazioni necessarie per l’aggiornamento della piattaforma.3 L’UFAS organizza un dialogo regolare con la CPIG e altri attori della politica dell’infanzia e della gioventù.4 I Cantoni provvedono a coinvolgere i Comuni nel dialogo con la Confederazione, laddove lo ritengono necessario.Sezione 8: Commissione federale per l’infanzia e la gioventù Art. 44 La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù di cui all’articolo 22 LPAG adotta un proprio regolamento interno e lo sottopone all’approvazione del DFI.Capitolo 3: Disposizioni finali Art. 45 Esecuzione 1 L’UFAS è incaricato dell’esecuzione della presente ordinanza.2 Può emanare direttive.Art. 46 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del 17 ottobre 20125 sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche è abrogata.5 [RU 2012 5967]Art. 47 Disposizioni transitorie Gli aiuti finanziari accordati in base a decisioni emanate o contratti conclusi prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza sono versati fino alla loro scadenza secondo il diritto anteriore. Art. 48 Entrata in vigore 1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2022.2 L’articolo 4 capoverso 4 entra in vigore il 1° gennaio 2026.Allegato 1 (art. 21 cpv. 3 e 4)Aiuti finanziari a singole organizzazioni per la gestione delle strutture e per attività regolari (art. 7 cpv. 2 LPAG) 1. Criteri qualitativi per tutti i tipi di organizzazioni I documenti pertinenti devono essere caricati nella banca dati.1.1 Gestione della qualità Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 5a. Descrizione della garanzia della qualità, dei controlli di qualità o dei marchi di qualità. Presentazione dei programmi, delle strategie e delle misure in materia. b. Presentazione di piani, strategie e prestazioni che tengono in debita considerazione le esigenze e i bisogni di ragazze e ragazzi (promozione della parità tra i sessi).c. Raggiungibilità dell’organizzazione (dati personali, numero di telefono, e-mail di persone di contatto ecc.). 1.2 Contatti con altre organizzazioni Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 5Descrizione della collaborazione attiva e della rete di contatti con altre istituzioni (pubbliche o private). Presentazione dei programmi, delle strategie e delle misure in materia (a livello nazionale e internazionale).1.3 Misure di comunicazione interne ed esterne Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 5Descrizione delle misure e degli strumenti di comunicazione: numero, genere e tipi di destinatari. Presentazione dei programmi e delle strategie in materia (linee direttive, basi della comunicazione ecc.).1.4 Partecipazione Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 7Descrizione delle possibilità di partecipazione di fanciulli e giovani in seno all’istituzione (partecipazione alle decisioni degli organi associativi, coinvolgimento nello sviluppo di prestazioni ecc.). Presentazione dei programmi, delle strategie e delle attività in materia. 1.5 Servizi Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 1Descrizione di servizi particolari, destinati ai membri dell’istituzione e ai partecipanti regolari alle manifestazioni, che esulano dagli ambiti della consulenza e dell’informazione (p. es. prestito di materiale, servizi assicurativi, vendita ecc.).1.6 Integrazione di fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione Punti: 0–3Fattore di ponderazione: 5Descrizione delle prestazioni e attività volte a consentire in modo mirato e promuovere espressamente l’integrazione di fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione. Presentazione dei programmi, delle strategie e delle misure in materia.2. Criteri quantitativi 2.1 Organizzazioni a carattere associativo 2.1.1 Condizioni di base A. Membri Fattore di ponderazione: 5Definizione: numero di membri di età inferiore ai 25 anni0– 499 membri0 punti500– 2 999 membri1 punto3 000–11 999 membri2 puntiPiù di11 999 membri3 puntiB. Attività in diverse regioni linguistiche Fattore di ponderazione: 1Definizione: attività dell’istituzione nelle regioni linguistiche Alle organizzazioni che operano esclusivamente in Ticino o nei Grigioni non è attribuito alcun punto.In una determinata regione linguistica ai sensi dell’articolo 1 lettera a OPAG0 puntiIn tutti i Cantoni di una regione linguistica1 puntoIn due regioni linguistiche2 puntiIn più di due regioni linguistiche3 punti2.1.2 Altri criteri C. Giorni di manifestazioni Fattore di ponderazione: 3Definizione: numero di giorni di manifestazioni, comprese le manifestazioni online Ogni manifestazione (anche online) deve essere seguita da almeno dieci partecipanti e proporre almeno tre ore di contenuti tematici relativi al settore dell’infanzia e della gioventù. 0– 9 giorni0 punti10–49 giorni1 punto50–99 giorni2 puntiPiù di 99 giorni3 puntiD. Quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza Fattore di ponderazione: 1Definizione: quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza (in percentuale) 0– 39 per cento0 punti40– 59 per cento1 punto60– 79 per cento2 punti80–100 per cento3 puntiE. Giorni di campi di gruppo Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei giorni di campi di gruppo svolti Ogni campo di gruppo dura tra due e quattordici giorni e ha almeno dieci partecipanti. 0– 19 giorni0 punti20– 69 giorni1 punto70–149 giorni2 puntiPiù di 149 giorni3 puntiF. Monitori Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei monitori presenti alle attività e alle manifestazioni aperte al pubblico 0– 19 monitori0 punti20– 49 monitori1 punto50–149 monitori2 puntiPiù di 149 monitori3 puntiG. Assemblee organizzate Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero di assemblee, riunioni e conferenze organizzate a livello nazionale cui hanno partecipato almeno sei persone appartenenti a una commissione, a un gruppo di lavoro o alla presidenza. Queste persone sono attive perlopiù a titolo onorifico. 0– 9 assemblee0 punti10–19 assemblee1 punto20–39 assemblee2 puntiPiù di 39 assemblee3 punti2.2 Organizzazioni a carattere non associativo 2.2.1 Condizioni di base A. Partecipanti Fattore di ponderazione: 5Definizione: numero di partecipanti di età inferiore ai 25 anni che prendono parte ad attività o manifestazioni dell’istituzione 0–149 partecipanti0 punti150–499 partecipanti1 punto500–999 partecipanti2 puntiPiù di 999 partecipanti3 puntiB. Attività in diverse regioni linguistiche Fattore di ponderazione: 1Definizione: attività dell’istituzione nelle regioni linguistiche Alle organizzazioni che operano esclusivamente in Ticino o nei Grigioni non è attribuito alcun punto.In una determinata regione linguistica ai sensi dell’articolo 1 lettera a OPAG0 puntiIn tutti i Cantoni di una regione linguistica1 puntoIn due regioni linguistiche2 puntiIn più di due regioni linguistiche3 puntiC. Giorni di manifestazioni Fattore di ponderazione: 3Definizione: numero di giorni di manifestazioni, comprese le manifestazioni onlineOgni manifestazione (anche online) deve essere seguita da almeno dieci partecipanti e proporre almeno tre ore di contenuti tematici relativi al settore dell’infanzia e della gioventù. 0– 9 giorni0 punti10–49 giorni1 punto50–99 giorni2 puntiPiù di 99 giorni3 punti2.2.2 Altri criteri D. Quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza Fattore di ponderazione: 1Definizione: quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza (in percentuale) 0– 39 per cento0 punti40– 59 per cento1 punto60– 79 per cento2 punti80–100 per cento3 puntiE. Giorni di campi di gruppo Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei giorni di campi di gruppo svoltiOgni campo di gruppo dura tra due e quattordici giorni e ha almeno dieci partecipanti. 0– 19 giorni0 punti20– 69 giorni1 punto70–149 giorni2 puntiPiù di 149 giorni3 puntiF. Monitori Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei monitori presenti alle attività e alle manifestazioni aperte al pubblico 0– 19 monitori0 punti20– 49 monitori1 punto50–149 monitori2 puntiPiù di 149 monitori3 puntiG. Assemblee organizzate Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero di assemblee, riunioni e conferenze organizzate a livello nazionale cui hanno partecipato almeno sei persone appartenenti a una commissione, a un gruppo di lavoro o alla presidenza. Queste persone sono attive perlopiù a titolo onorifico. 0– 9 assemblee0 punti10–19 assemblee1 punto20–39 assemblee2 puntiPiù di 39 assemblee3 punti2.3 Organizzazioni specializzate nello scambio di giovani 2.3.1 Condizioni di base A. Soggiorni di scambio individuale Fattore di ponderazione: 5Definizione: numero di soggiorni di scambio individuale organizzati dall’istituzione I partecipanti devono avere il domicilio civile in Svizzera. 0– 49 scambi0 punti 50–199 scambi1 punto200–499 scambi2 puntiPiù di 499 scambi3 puntiB. Attività in diverse regioni linguistiche Fattore di ponderazione: 1Definizione: attività dell’istituzione nelle regioni linguisticheAlle organizzazioni che operano esclusivamente in Ticino o nei Grigioni non è attribuito alcun punto.In una determinata regione linguistica ai sensi dell’articolo 1 lettera a OPAG0 puntiIn tutti i Cantoni di una regione linguistica1 puntoIn due regioni linguistiche2 puntiIn più di due regioni linguistiche3 punti2.3.2 Altri criteri C. Giorni di manifestazioni Fattore di ponderazione: 3Definizione: numero di giorni di manifestazioni, comprese le manifestazioni onlineOgni manifestazione (anche online) deve essere seguita da almeno dieci partecipanti e proporre almeno tre ore di contenuti tematici relativi al settore dell’infanzia e della gioventù. 0– 9 giorni0 punti10–49 giorni1 punto50–99 giorni2 puntiPiù di 99 giorni3 puntiD. Quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza Fattore di ponderazione: 1Definizione: quota di giovani di età inferiore ai 30 anni membri della segreteria e della presidenza (in percentuale) 0– 39 per cento0 punti40– 59 per cento1 punto60– 79 per cento2 punti80–100 per cento3 puntiE. Giorni di scambio individuale Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei giorni di scambio effettuati da tutti i partecipantiI partecipanti devono avere il domicilio civile in Svizzera. 0– 399 giorni0 punti 400–1 999 giorni1 punto2 000–6 999 giorni2 puntiPiù di 6 999 giorni3 puntiF. Monitori Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero complessivo dei monitori presenti alle attività e alle manifestazioni aperte al pubblico 0– 19 monitori0 punti20– 49 monitori1 punto50–149 monitori2 puntiPiù di 149 monitori3 puntiG. Assemblee organizzate Fattore di ponderazione: 1Definizione: numero di assemblee, riunioni e conferenze organizzate a livello nazionale cui hanno partecipato almeno sei persone appartenenti a una commissione, a un gruppo di lavoro o alla presidenza. Queste persone sono attive perlopiù a titolo onorifico. 0– 9 assemblee0 punti10–19 assemblee 1 punto20–39 assemblee2 puntiPiù di 39 assemblee3 puntiAllegato 2 (art. 30 cpv. 4 e 5, 33 cpv. 3)Aiuti finanziari a istituzioni private per la formazione e la formazione continua (art. 9 LPAG) 1. Caratteristiche specifiche suscettibili di dar diritto a un supplemento (art. 30 cpv. 3 lett. g) Le caratteristiche specifiche suscettibili di dar diritto a un supplemento sono le seguenti: 1. offerta destinata a fanciulli e giovani con un particolare bisogno di promozione;2. offerta volta a promuovere la parità tra i sessi;3. elevato potenziale preventivo (in particolare in materia di salute, sicurezza e dipendenze); o4. elevata partecipazione di fanciulli e giovani alla realizzazione dell’attività.2. Calcolo degli aiuti finanziari (art. 33) 2.1 Per i corsi in presenza – Forfait di base massimo: 40 franchi per partecipante e per giorno intero.– In caso di diritto a un supplemento secondo l’articolo 30 capoverso 3 lettera g, il supplemento è di al massimo 10 franchi per partecipante e per giorno intero.– Se il corso è impartito in due o più lingue (art. 32 cpv. 1 lett. g), il supplemento è di al massimo 10 franchi per partecipante e per giorno intero.2.2 Per i corsi online – Forfait di base massimo: 20 franchi per partecipante e per giorno intero.– In caso di diritto a un supplemento secondo l’articolo 30 capoverso 3 lettera g, il supplemento è di al massimo 10 franchi per partecipante e per giorno intero.– Se il corso è impartito in due o più lingue (art. 32 cpv. 1 lett. g), il supplemento è di al massimo 10 franchi per partecipante e per giorno intero.2.3 Per i corsi di mezza giornata, in presenza oppure online, il forfait di base e ciascun supplemento sono divisi per due. 2.4 Durata del corso – Un corso di mezza giornata dura almeno due ore.– Un corso di una giornata dura almeno quattro ore.– Un corso di almeno due ore che termina prima delle ore 12 o inizia dopo le ore 17 è considerato un corso di mezza giornata.– Il tempo dedicato ai pasti, alla sistemazione e ai tragitti non è computabile nella durata del corso.
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(Stato 10 giugno 1997)0.812.121.40.812.121.41ru Traduzione2Convenzione Internazionaleconcernente gli stupefacenti3Conchiusa a Ginevra il 19 febbraio 1925Approvata dall’Assemblea federale il 14 giugno 19284Ratificazione depositata dalla Svizzera il 3 aprile 1929Entrata in vigore per la Svizzera il 2 luglio 19291 RU 45 113 e RS 12 4652 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.3 Nel suo insieme, il presente protocollo non è più applicabile per la Svizzera tranne nei suoi rapporti con le parti contraenti che fanno anche parte della convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 (RS 0.812.121.0 art. 44 cpv. 1 lett. c). Vedi la lista degli stati contraenti qui appresso.4 RU 45 111L’Albania, l’Austria, il Belgio, il Brasile, l’Impero Britannico, il Canadà, il Commonwealth d’Australia, l’Unione Sud-Africana, la Nuova Zelanda, lo Stato Libero d’Irlanda e l’India, la Bulgaria, la Cecoslovacchia, il Chilì, Cuba, la Danimarca, la Francia, la Germania, il Giappone, la Grecia, la Lettonia, il Lussemburgo, il Nicaragua, i Paesi Bassi, la Persia, la Polonia, il Portogallo, il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, il Siam, la Spagna, il Sudan, la Svizzera, l’Ungheria e l’Uruguay,considerando che l’applicazione delle disposizioni della Convenzione dell’Aja del 23 gennaio 19125 fatta dalle Parti contraenti ha avuto risultati di grande importanza, ma che il contrabbando e l’abuso delle sostanze colpite dalla Convenzione continuano ancora su grande scala;convinti che il contrabbando e l’abuso di queste sostanze non possono essere effettivamente soppressi che riducendo in modo più efficace la produzione e la fabbricazione di queste sostanze ed esercitando sul commercio internazionale un controllo ed una vigilanza più severa di quanto è previsto da detta Convenzione;desiderando prendere nuovi provvedimenti per raggiungere lo scopo prefissosi dalla Convenzione nominata e di completare e rafforzare le sue disposizioni;convinti che questa riduzione e questo controllo esigono la cooperazione di tutte le Parti contraenti;confidando che a quest’opera umanitaria abbiano a dare l’adesione tutti i paesi interessati;le alti Parti contraenti hanno deciso di concludere una Convenzione a questo scopo ed hanno nominato quali loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, scambiatisi i loro poteri e trovatili in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni seguenti:5 RS 0.812.121.2Capo I. Definizioni Art. 1 Agli scopi della presente Convenzione, le Parti contraenti convengono di accettare le definizioni seguenti:Oppio greggio. – Per «oppio greggio» si intende il succo, coagulato spontaneamente, ottentuto dalle capsule del papavero (Papaver somniferum L.) che non abbia subìto che le manipolazioni necessarie per l’imballaggio ed il trasporto, qualunque sia il suo contenuto in morfina.Oppio medicinale. – Per «oppio medicinale» si intende l’oppio che abbia subìto le preparazioni necessarie per adattarlo all’uso medicinale, sia in polvere o granulato, sia in forma di miscela con materia neutre, secondo le esigenze della farmacopea.Morfina. – Per «morfina» si intende l’alcaloide principale dell’oppio, avente la formola chimica C17 H19 NO3.Diacetilmorfina. – Per «diacetilmorfina» si intende la diacetilmorfina (diamorfina, eroina) avente la formola C21 H23 NO5.Foglie di coca. – Per «foglie di coca» si intendono le foglie dell’Erythroxylon coca Lamarch, dell’Erythroxylon novo-granatense (Morris) Hieronymus e delle loro varietà, della famiglia delle eritrossilacee, e le foglie di altre specie di questo genere da cui la cocaina potrebbe essere estratta direttamente o ottenuta per trasformazione chimica.Cocaina greggia. – Per «cocaina greggia» si intendono tutti i prodotti estratti dalla foglia di coca che possono, direttamente o indirettamente, servire alla preparazione della cocaina.Cocaina. – Per «cocaina» si intende l’etere metilico della benzoilecgonina, deviante a sinistra la luce polarizzata, (α D20° = –16° 4) in una soluzione cloroformica al 20 % avente la formola C17 H21 NO4.Ecgonina. – Per «ecgonina» si intende l’ecgonina, deviante a sinistra la luce polarizzata, (α D20° = – 45° 6 in una soluzione acquosa al 5 %) avente la formola C9 H15 NO3 H2 O, e tutti i derivati di questa ecgonina che potessero servire a ritrasformarla.Canape indiana. – Per «canape indiana» si intende la sommità fiorita o fruttifera, femmina, essiccata, della Cannabis sativa L. dalla quale non sia stata estratta la resina, sotto qualsiasi denominazione venga presentata in commercio.Capo II. Controllo interno dell’oppio greggio o delle foglie di coca Art. 2 Le Parti contraenti si impegnano a emanare leggi e regolamenti, se ciò non è ancora stato fatto, per assicurare un controllo efficace della produzione, della distribuzione e dell’esportazione dell’oppio greggio; esse si impegnano pure a rivedere periodicamente e rafforzare, per quanto sarà necessario, le leggi e i regolamenti che esse avranno emanato in materia, in virtù dell’art. 1 della Convenzione dell’Aja del 19126 o della presente Convenzione.6 RS 0.812.121.2Art. 3 Le Parti contraenti limiteranno, tenendo conto della differenza delle loro condizioni commerciali, il numero delle città, porti o altre località da cui sarà permessa l’esportazione o l’importazione dell’oppio greggio e delle foglie di coca.Capo III. Controllo interno delle sostanze preparate Art. 4 Le disposizioni del presente capitolo si applicano alle sostanze seguenti:a)all’oppio medicinale;b)alla cocaina greggia e all’ecgonina;c)alla morfina, diacetilmorfina, cocaina e ai loro sali rispettivi;d)a tutte le preparazioni officinali e non officinali (compresivi i rimedi anti-oppiosi) contenenti più di 0,2 % di morfina o più di 0,1 di cocaina;e)a tutte le preparazioni contenenti della diacetilmorfina;f)alle preparazioni galeniche (estratto e tintura) della canape indiana;g)a qualsiasi altro stupefacente al quale possa applicarsi la presente Convenzione, in conformità dell’art. 10.Art. 5 Le Parti contraenti emaneranno leggi o regolamenti efficaci in modo da limitare esclusivamente agli usi medicinali e scientifici la fabbricazione, l’importazione, la vendita, la distribuzione, l’esportazione e l’impiego delle sostanze cui si applica il presente capitolo. Esse coopereranno vicendevolmente allo scopo di impedire l’uso di queste sostanze per qualsiasi altro oggetto.Art. 6 Le Parti contraenti controlleranno tutti coloro che fabbricano, importano, vendono, distribuiscono o esportano le sostanze alle quali si applica il presente capitolo, nonchè tutti gli edifici dove queste persone esercitano l’industria o il commercio menzionati.A questo scopo le Parti contraenti dovranno:a)limitare la fabbricazione delle sostanze di cui all’art. 4, lett. b, c e g, ai soli stabilimenti e locali per cui esista un’autorizzazione a questo scopo;b)esigere che tutti coloro che fabbricano, importano, vendono, distribuiscono o esportano dette sostanze siano muniti di un’autorizzazione o di un permesso per darsi a queste operazioni;c)esigere che queste persone iscrivano nei loro libri la quantità fabbricata, importata, esportata, venduta di dette sostanze, nonchè qualsiasi altro modo di cessione di esse. Questa regola non si applicherà necessariamente alla quantità dispensata dai medici nè alle vendite fatte su ricetta medica da parte delle farmacie debitamente autorizzate, se le ricette sono debitamente conservate dal medico o dal farmacista.Art. 7 Le Parti contraenti prenderanno provvedimenti per vietare, nel loro commercio interno, che le sostanze cui si applica il presente capitolo vengano cedute a persone non autorizzate, o tenute da esse.Art. 87 Allorchè l’Organizzazione mondiale della sanità, dopo aver sentito un Comitato di periti nominato da essa, avrà constatato che certe preparazioni contenenti gli stupefacenti contemplati nel presente capitolo non possono dar luogo alla tossicomania, per la natura delle sostanze medicamentose con le quali questi stupefacenti sono uniti e che impediscono di ricuperarli praticamente, l’Organizzazione mondiale della sanità notificherà questa circostanza al Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il Consiglio comunicherà questa constatazione alle Parti contraenti e ciò avrà l’effetto di sottrarre al regime della presente Convenzione le preparazioni in questione.7 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Art. 9 Ciascuna delle Parti contraenti può autorizzare le farmacie a somministrare, sotto la propria responsabilità, a titolo di medicamento per l’uso immediato in caso d’urgenza, le preparazioni officinali oppiacee seguenti: tintura d’oppio, laudano di Sydenham, polvere di Dover; tuttavia la dosa massima che può in questi casi essere somministrata non deve contenere più di 0,25 gr di oppio officinale, e il farmacista dovrà iscrivere nei suoi libri, in conformità dell’art. 6, lett. c, la quantità fornita.Art. 108 Allorchè l’Organizzazione mondiale della sanità, dopo aver sentito un Comitato di periti nominato da essa, avrà constatato che uno stupefacente qualsiasi al quale non si applica la presente Convenzione sia atto a dar luogo ad abusi analoghi ed a produrre effetti nocivi quanto quelli delle sostanze contemplate dal presente capitolo della Convenzione, l’Organizzazione mondiale della sanità ne informerà il Consiglio economico e sociale e raccomanderà ad esso che le disposizioni della presente Convenzione siano applicate a questa sostanza.Il Consiglio economico e sociale comunicherà questa raccomandazione alle Parti contraenti. Ciascuna delle Parti contraenti che accetti la raccomandazione notificherà la sua accettazione al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che ne avviserà le altre Parti contraenti.Le disposizioni della presente Convenzione saranno immediatamente applicabili alla sostanza in questione nelle relazioni tra le Parti contraenti che avranno accettato la raccomandazione di cui ai paragrafi precedenti.8 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Capo IV Canape indiana Art. 11 1. In aggiunta alle disposizioni del capitolo V della presente Convenzione, che si applicheranno alla canape indiana ed alla resina che è estratta da essa, le Parti contraenti si impegnano:a)a vietare l’esportazione della resina ottenuta dalla canape indiana e le preparazioni usuali di cui la resina è la base (come haschisch, esrar, chira e djamba) a destinazione di paesi che ne hanno proibito l’uso e, allorchè ne è permessa l’esportazione, ad esigere la presentazione di un certificato d’importazione speciale rilasciato dal Governo del paese importatore e attestante che l’importazione è approvata per gli scopi specificati nel certificato e che la resina o le dette preparazioni non saranno riesportate;b)a esigere, prima di rilasciare, per la canape indiana, il permesso d’esportazione indicato nell’art. 13 della presente Convenzione, la presentazione di un certificato di importazione speciale rilasciato dal Governo del paese importatore e attestante che l’importazione è approvata ed è destinata esclusivamente ad usi medicinali o scientifici.2. Le Parti contraenti eserciteranno un controllo efficace in modo da impedire il traffico internazionale illecito della canape indiana e in particolare della resina.Capo V. Controllo del commercio internazionale Art. 12 Ciascuna delle Parti contraenti esigerà che sia presentato un permesso d’importazione distinto per ciascuna delle importazioni di qualsiasi delle sostanze cui si applica la presente Convenzione. Il permesso indicherà la quantità da importarsi, il nome e l’indirizzo dell’importatore, nonchè il nome e l’indirizzo dell’esportatore.Il permesso d’importazione indicherà il termine entro il quale dovrà esser fatta l’importazione; essa potrà ammettere l’importazione in diversi invii.Art. 13 1. Ciascuna delle Parti contraenti esigerà che sia presentato un permesso d’esportazione distinto per ciascuna delle esportazioni di qualsiasi delle sostanze cui si applica la presente Convenzione. Il permesso indicherà la quantità da esportarsi, il nome e l’indirizzo dell’esportatore, nonchè il nome e l’indirizzo dell’importatore.2. La Parte contraente esigerà, prima di rilasciare il permesso d’esportazione, che la persona o la ditta che chiede detto permesso le presenti un certificato d’importazione rilasciato dal Governo del paese importatore e attestante che l’importazione è approvata.Ciascuna delle Parti contraenti si impegna ad adottare, per quanto possibile, il certificato d’importazione giusta il modello annesso alla presente Convenzione.3. Il permesso d’esportazione indicherà il termine nel quale dovrà essere fatta l’esportazione e menzionerà il numero e la data del certificato d’importazione, nonchè l’autorità che l’ha rilasciato.4. Copia del permesso d’esportazione accompagnerà l’invio e il Governo che rilascia il permesso d’esportazione ne manderà copia al Governo del paese importatore.5. Allorchè l’importazione sarà stata eseguita, o allorchè il termine fissato per l’importazione sarà scorso, il Governo del paese importatore rimanderà il permesso d’esportazione, facendovi l’annotazione che sarà del caso, al Governo del paese esportatore. L’annotazione indicherà la quantità effettivamente importata.6. Se la quantità effettivamente esportata è inferiore a quella specificata nel permesso d’esportazione, le autorità competenti indicheranno questa quantità sul permesso d’esportazione e su tutte le copie ufficiali di questo permesso.7. Se la domanda d’esportazione concerne un invio destinato ad essere depositato in un magazzino doganale del paese importatore, l’autorità competente del paese esportatore potrà accettare, invece del certificato d’importazione menzionato sopra, un certificato speciale col quale l’autorità competente del paese importatore attesterà che essa approva l’importazione dell’invio nelle condizioni indicate sopra. In questo caso il permesso d’esportazione indicherà che l’invio è esportato per essere depositato in un magazzino doganale.Art. 14 Allo scopo di assicurare l’applicazione e l’esecuzione integrale delle disposizioni della presente Convenzione nei porti franchi e nelle zone franche, le Parti contraenti si impegnano ad applicare le leggi ed i regolamenti, in vigore nel paese, ai porti franchi ed alle zone franche situati nel loro territorio ed a esercitarvi la stessa vigilanza e lo stesso controllo che esercitano sulle altre parti del loro territorio per quanto concerne le sostanze cui si riferisce la presente Convenzione.Tuttavia questo articolo non impedisce che, nei porti franchi e nelle zone franche, una delle Parti contraenti abbia ad applicare alle dette sostanze delle disposizioni più energiche di quelle applicate in altre parti del suo territorio.Art. 15 1. Nessun invio di qualsiasi delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione, qualora l’invio sia esportato da un paese a destinazione d’altro paese, potrà ottenere il permesso di attraversare un altro paese – sia che l’invio venga trasbordato o no dalla nave o dal veicolo utilizzato – a meno che il permesso d’esportazione (o il certificato di deviazione se questo certificato è stato rilasciato in conformità del numero che segue) venga sottoposto alle autorità competenti di questo paese.2. Le autorità competenti di un paese attraverso il quale è autorizzato a passare un invio qualsiasi delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione, prenderanno tutti i provvedimenti necessari per impedire che detto invio venga deviato verso una destinazione differente da quella indicata dalla copia del permesso di esportazione (o del certificato di deviazione) che accompagna l’invio, a meno che il Governo di questo paese non abbia autorizzato la deviazione per mezzo di un certificato speciale di deviazione. Il certificato di deviazione non sarà rilasciato che dopo ricevuto un certificato d’importazione in conformità delle disposizioni dell’art. 13, emenato dal Governo del paese a destinazione del quale si propone di deviare l’invio; il certificato conterrà gli stessi dati che, giusta l’art. 13, devono essere indicati nel permesso d’esportazione, nonchè il nome del paese dal quale l’invio è stato origine esportato. Tutte le disposizioni dell’art. 13, applicabili a un permesso d’esportazione, si applicheranno pure ai permessi di deviazione.Inoltre, il Governo del paese che permette la deviazione dell’invio dovrà conservare la copia del primitivo permesso d’esportazione (o il certificato di deviazione) che accompagnava l’invio al momento del suo arrivo sul territorio di detto paese e rimandarlo al Governo che l’ha rilasciato, notificando in pari tempo a quest’ultimo il nome del paese a destinazione del quale la deviazione è stata permessa.3. Nel caso in cui il trasporto sia fatto per via aerea, le disposizioni precedenti del presente articolo non saranno applicabili se l’aeromobile sorvola il territorio del terzo paese senza atterrare. Se l’aeromobile atterra sul territorio di detto terzo paese, le disposizioni menzionate saranno applicabili in quella misura che sarà permessa dalle circostanze.4. I N. da 1 a 3 del presente articolo non pregiudicano le disposizioni degli accordi internazionali limitanti il controllo che può essere esercitato dall’una delle Parti contraenti sulle sostanze cui riferiscesi la presente Convenzione, allorchè esse saranno spedite in transito diretto.5. Le disposizioni del presente articolo non si applicano al trasporto di queste sostanze per posta.Art. 16 Se un invio di una delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione viene sbarcato sul territorio di una delle Parti contraenti e depositato in un magazzino doganale, da esso potrà essere ritirato solo presentando all’autorità da cui dipende il magazzino doganale un certificato d’importazione, rilasciato dal Governo del paese di destinazione e attestante che l’importazione è approvata. Detta autorità rilascerà un permesso speciale per ogni invio così ritirato ed esso sostituirà il permesso d’esportazione menzionato agli art. 13, 14 e 15.Art. 17 Allorchè le sostanze cui si riferisce la presente Convenzione attraverseranno in transito i territori di una Parte contraente o vi saranno depositati in un magazzino doganale, esse non potranno essere sottoposte ad alcuna operazione che modifichi sia la loro natura, sia, salvo permesso dell’autorità competente, il loro imballaggio.Art. 18 Se l’una delle Parti contraenti ritiene che sia impossibile applicare una qualsiasi delle disposizioni del presente capitolo al suo commercio con un altro paese pel fatto che quest’ultimo non faccia parte della presente Convenzione, la Parte contraente menzionata non sarà tenuta ad applicare le disposizioni del presente capitolo che nella misura permessa dalle circostanze.Capo VI. Comitato centrale permanente Art. 19 Un Comitato centrale permanente sarà nominato, entro tre mesi a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione.Il Comitato centrale comprenderà otto persone che ispirino fiducia generale per la loro competenza tecnica, la loro imparzialità e la loro indipendenza.I membri del Comitato centrale saranno nominati dal Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite9....10Procedendo a queste nomine si terrà conto che è importante che facciano parte del Comitato centrale, in equa proporzione, delle persone, che conoscano la questione degli stupefacenti, dei paesi produttori e manifatturieri da una parte, e dei paesi consumatori, dall’altra parte, e che appartengano a questi paesi.I membri del Comitato centrale non possono esercitare funzioni che li mettano in posizioni di dipendenza diretta dai loro Governi.I membri del Comitato centrale eserciteranno il loro mandato per una durata di cinque anni e saranno rieleggibili.Il Comitato nominerà il suo presidente e stabilirà il suo regolamento interno.Il numero necessario stabilito per le riunioni del Comitato sarà di quattro membri.Le decisioni del Comitato relative agli art. 24 e 26 dovranno esser prese a maggioranza assoluta di tutti i membri.9 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21). Di tale modificazione è tenuto conto in tutto il presente testo.10 Il quarto capoverso è stato abrogato dal Protocollo dell’11 dicembre 1946 (Allegato, N. 2) (RS 0.812.121.21).Art. 20 Il Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, d’accordo col Comitato, prenderà le disposizioni necessarie per l’organizzazione e il funzionamento del Comitato, allo scopo di garantire la piena indipendenza di quest’organismo nell’esecuzione delle sue funzioni tecniche, in conformità della presente Convenzione, e di assicurare per mezzo del Segretario generale, il funzionamento dei servizi amministrativi del Comitato.Il Segretario generale nominerà il segretario e i funzionari del Comitato centrale sulle designazioni di detto Comitato e con riserva dell’approvazione del Consiglio.Art. 21 Le Parti contraenti convengono di notificare ogni anno, prima del 31 dicembre, al Comitato centrale permanente di cui all’art. 19, la quantità delle sostanze, cui si riferisce la presente Convenzione, che prevedono di importare nei loro territori pel consumo interno, nel corso dell’anno seguente, a scopi medicinali, scientifici ed altri.La quantità indicata, non dovrà essere considerata come limite vincolante dal Governo interessato; essa servirà al Comitato centrale da indicazione per l’esercizio del suo mandato.Nel caso in cui le circostanze obbligassero un paese a modificare nel corso dell’anno la quantità indicata, esso notificherà al Comitato centrale le cifre modificate.Art. 22 1. Le Parti contraenti convengono di mandare ogni anno al Comitato centrale, tre mesi e nei casi previsti alla lett. c: cinque mesi al più tardi dopo la fine dell’anno, e nel modo che sarà indicato dal Comitato, le statistiche complete ed esatte per quanto possibile relative all’anno precedente:a)sulla produzione dell’oppio greggio e delle foglie di coca;b)sulle sostanze cui riferiscesi il capitolo III, art. 4, lett. b, c e g, della presente Convenzione e delle materie prime usate per questa fabbricazione. La quantità di queste sostanze, usata per la fabbricazione di altri derivati non contemplati dalla Convenzione, sarà dichiarata separatamente;c)sulle scorte delle sostanze cui si riferiscono i capitoli II e III della presente Convenzione, tenute dai negozianti all’ingrosso o dallo Stato, per il consumo interno nel paese, per bisogni che non siano quelli dello Stato;d)sul consumo, escluso quello dello Stato, delle sostanze cui si riferiscono i capitoli II e III della presente Convenzione;e)sulla quantità delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione che saranno state confiscate in seguito ad importazioni ed esportazioni illecite; la statistica indicherà in che modo sarà stato disposto delle sostanze confiscate, e darà tutte le altre informazioni utili relative alla confisca e all’uso fatto delle sostanze confiscate.Le statistiche di cui sub litteris a, b, c, d, e, saranno comunicate dal Comitato centrale alle Parti contraenti.2. Le Parti contraenti convengono di mandare al Comitato centrale, nel modo che sarà da esso prescritto, entro le quattro settimane che seguiranno ogni periodo di tre mesi, e per ciascuna delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione, le statistiche delle loro importazioni e delle loro esportazioni, di provenienza ed a destinazioni di ogni paese, nel corso dei tre mesi precedenti. Nei casi che potranno essere determinati dal Comitato queste statistiche saranno mandate per telegramma, a meno che la quantità discenda sotto il minimo che sarà fissato per ciascuna sostanza dal Comitato centrale.3. Fornendo le statistiche in conformità del presente articolo, i Governi indicheranno separatamente la quantità importata o comperata per i bisogni dello Stato, affinchè sia possibile determinare la quantità usata nel paese per i bisogni generali della medicina e della scienza. Il Comitato centrale non avrà competenza alcuna di fare domande o esprimere opinioni di qualsiasi specie circa la quantità importata o comperata per i bisogni dello Stato o circa l’uso che ne sarà fatto.4. Ai sensi del presente articolo, le sostanze detenute, importate o comperate dallo Stato per eventualmente venderle, non saranno considerate come veramente detenute, importate o comperate per i bisogni dello Stato.Art. 23 Allo scopo di completare le informazioni fornite al Comitato centrale circa la destinazione definitiva data alla quantità totale dell’oppio esistente nel mondo intiero, i Governi dei paesi dove l’uso dell’oppio preparato è temporaneamente permesso forniranno ogni anno al Comitato, nel modo che sarà da esso prescritto, oltre le statistiche prescritte all’art. 22, tre mesi al più tardi dopo la fine dell’anno, le statistiche complete ed esatte per quanto possibile, relative all’anno precedente:1.sulla fabbricazione dell’oppio preparato e sulle materie prime impiegate in questa fabbricazione;2.sul consumo dell’oppio preparato.Resta inteso che il Comitato non avrà alcuna competenza di fare domande od esporre opinioni di qualsiasi specie circa queste statistiche e che le disposizioni dell’art. 24 non saranno applicabili per quanto concerne le questioni cui si riferisce l’articolo presente, a meno che il Comitato venga a constatare che estistano in misura rilevante dei traffici internazionali illeciti.Art. 24 1. Il Comitato centrale invigilerà in maniera costante sul movimento del mercato internazionale. Se le informazioni di cui dispone lo inducono a concludere che un dato paese accumula delle quantità esagerate di una delle sostanze cui si riferisce la presente Convenzione e minaccia così di diventare un centro di traffico illecito, avrà il diritto di domandare spiegazioni al paese in questione per mezzo del Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.2. Se non è fornita spiegazione alcuna entro termine adeguato, o se le spiegazioni date non sono soddisfacenti, il Comitato centrale avrà il diritto di attirare l’attenzione dei Governi di tutte le Parti contraenti e del Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite su questo punto e di raccomandare che nessuna nuova esportazione delle sostanze cui si applica la presente Convenzione, o di una qualsiasi di esse, sia fatta a destinazione del paese in questione, fino a che il Comitato abbia comunicato che ha ottenuto piena soddisfazione circa la situazione in questo paese per quanto concerne dette sostanze. Il Comitato centrale notificherà nello stesso tempo al Governo del paese interessato la raccomandazione che esso ha fatto.3. Il paese interessato potrà portare la questione davanti al Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.4. Il Governo di ogni paese esportatore che non sarà disposto ad agire secondo la raccomandazione del Comitato centrale potrà pure portare la questione davanti al Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Se esso non crede di doverlo fare, informerà immediatamente il Comitato centrale ch’esso non è disposto a conformarsi alla raccomandazione del Consiglio, dandone, se possibile, le ragioni.5. Il Comitato centrale avrà il diritto di pubblicare un rapporto sulla questione e di comunicarlo al Consiglio che lo trasmetterà ai Governi delle Parti contraenti.6. Qualora, in un caso qualsiasi, la decisione del Comitato centrale non è presa all’unanimità, dovranno pure essere esposti i pareri della minoranza.7. Ogni paese sarà invitato a farsi rappresentare alle sedute del Comitato centrale in cui sarà esaminata una questione che lo interessi direttamente.Art. 25 Ciascuna delle Parti contraenti avrà il diritto di richiamare in via amichevole l’attenzione del Comitato su qualsiasi questione di cui ad essa sembri necessario un esame. Tuttavia il presente articolo non potrà essere interpretato nel senso di estendere i poteri del Comitato.Art. 26 Per quanto concerne i paesi che non fanno parte della presente Convenzione, il Comitato centrale potrà prendere i provvedimenti indicati nell’art. 24 nel caso in cui le informazioni di cui dispone lo inducano a concludere che un dato paese minaccia di diventare un centro di traffico illecito; in questo caso, il Comitato prenderà i provvedimenti indicati nell’articolo citato per quanto concerne la notificazione al paese interessato. In questo caso sono applicabili i cpv. 3, 4 e 7 dell’art. 24.Art. 27 Il Comitato centrale presenterà ogni anno al Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite un rapporto intorno ai propri lavori. Il rapporto sarà pubblicato e comunicato a tutte le Parti contraenti.Il Comitato prenderà tutti i provvedimenti necessari affinchè i dati, le statistiche, le informazioni e le spiegazioni di cui dispone, in conformità degli art. 21, 22, 23, 24, 25 o 26 della presente Convenzione, non siano resi pubblici in maniera da facilitare le operazioni degli speculatori o danneggiare il commercio legittimo di una qualsiasi delle Parti contraenti.Capo VII. Disposizioni generali Art. 28 Ciascuna delle Parti contraenti si impegna a colpire con sanzioni penali adeguate, comprendendovi, dato il caso, la confisca delle sostanze che sono oggetto del reato, le infrazioni alle leggi ed ai regolamenti relativi all’applicazione delle disposizioni della presente Convenzione.Art. 29 Le Parti contraenti esamineranno con le più favorevoli disposizioni di spirito la possibilità di prendere dei provvedimenti legislativi per punire gli atti commessi nel dominio di loro giurisdizione allo scopo di aiutare o di assistere a commettere, in qualsiasi luogo situato fuori del dominio di loro giurisdizione, un atto che costituisca infrazione alle leggi in vigore in questo luogo circa gli oggetti cui si riferisce la presente Convenzione.Art. 30 Le Parti contraenti si comunicheranno per mezzo del Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, qualora esse non l’abbiano già fatto, le loro leggi e i loro regolamenti concernenti le materie cui si riferisce la presente Convenzione, nonchè le leggi e i regolamenti che esse emanassero per metterla in vigore.Art. 31 La presente Convenzione sostituisce, fra le Parti contraenti, le disposizioni dei capitoli I, III e V della Convenzione firmata all’Aja il 23 gennaio 191211. Queste disposizioni resteranno in vigore tra le Parti contraenti e tutti gli Stati facenti parte della Convenzione dell’Aja e non facenti invece parte della presente Convenzione.11 RS 0.812.121.2Art. 32 1. Allo scopo di comporre, per quanto possibile in via amichevole le vertenze che nascessero tra le Parti contraenti circa l’interpretazione o l’esecuzione della presente Convenzione, che non avessero potuto essere risolte in via diplomatica, le Parti in controversia potranno, prima di adire qualsiasi procedura giudiziaria o arbitrale, sottoporre le loro controversie, per parere consultivo, all’organismo tecnico che il Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite designerà a questo scopo.2. Il parere consultivo dovrà essere dato entro sei mesi a contare dal giorno in cui sarà stata sottoposta la vertenza all’organismo di cui si tratta; a meno che, di comune accordo, le Parti in controversia non decidano di prorogare questo termine. L’organismo designato fisserà il termine entro il quale le Parti dovranno pronunciarsi intorno al parere da esso dato. 3. Il parere consultivo non vincolerà le Parti in controversia, a meno che esso non sia stato accettato da ciascuna di esse.4. Le controversie che non avessero potuto essere composte nè direttamente, nè, dato il caso, in base al parere dell’organismo tecnico menzionato sopra, saranno sottoposte, dietro domanda di una delle Parti in controversia, alla Corte Internazionale di Giustizia12, a meno che per l’applicazione di una Convenzione esistente o di un Accordo speciale da concludersi, non si proceda a comporre la vertenza per via di arbitrato o in qualsiasi altro modo.5. Il ricorso alla Corte di Giustizia sarà presentato nel modo previsto dall’art. 40 dello Statuto della Corte.6. La decisione presa dalle Parti in controversia di sottoporre la vertenza per parere consultivo all’organismo tecnico designato dal Consiglio economico e sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite o di ricorrere all’arbitrato, sarà comunicata al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e per sua cura alle altre Parti contraenti, che avranno diritto di intervenire nella procedura.7. Le Parti in controversia dovranno sottoporre alla Corte Internazionale di Giustizia qualsiasi punto di diritto internazionale e qualsiasi questione d’interpretazione della presente Convenzione che potrà sorgere nel corso della procedura davanti l’organismo tecnico o il tribunale arbitrale, di cui l’organismo o il tribunale stimassero, su domanda di una delle Parti, che la previa soluzione da parte della Corte sia indispensabile per la composizione della vertenza.12 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21). Di tale modificazione è tenuto conto in tutto il presente testo.Art. 33 La presente Convenzione, della quale fanno parimente fede il testo francese e quello inglese, porterà la data d’oggi e sarà aperta alle firme, fino al 30 settembre 1925, di tutti gli Stati che hanno partecipato alla Conferenza in cui essa fu elaborata, di tutti i Membri della Società delle Nazioni e di tutti gli Stati ai quali la Società delle Nazioni avrà, a questo scopo, comunicato un esemplare della presente Convenzione.Art. 3413 La presente Convenzione è sottoposta a ratificazione. A contare dal 1° gennaio 1947 gli strumenti di ratificazione saranno depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che ne notificherà il deposito a tutti i Membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ed agli Stati non membri ai quali il Segretario generale avrà trasmesso una copia della Convenzione.13 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Art. 3514 A contare dal 30 settembre 1925 ogni Stato rappresentato alla Conferenza in cui fu elaborata la presente Convenzione e che non l’abbia firmata, ogni Membro delle Nazioni Unite e ogni Stato non membro menzionato nell’art. 34, potrà aderire alla presente Convenzione.L’adesione si farà per mezzo di uno strumento comunicato al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che sarà depositato negli archivi del Segretariato dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il Segretario generale notificherà immediatamente il deposito fatto ai Membri delle Nazioni Unite che hanno firmato la Convenzione, agli altri Stati firmatari menzionati nell’art. 34 ed agli Stati aderenti.14 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Art. 36 La presente Convenzione non entrerà in vigore che dopo essere stata ratificata da dieci Stati, compresi sette degli Stati che parteciperanno alla nomina del Comitato centrale, in conformità dell’art. 19, di cui due Stati almeno membri permanenti del Consiglio della Società delle Nazioni. Essa entrerà in vigore novanta giorni dopo ricevuta, da parte del Segretario generale della Società delle Nazioni, l’ultima delle ratificazioni necessarie. Inoltre, la presente Convenzione avrà effetto per quanto concerne ciascuna delle Parti, novanta giorni dopo ricevuta la ratificazione o la notificazione dell’adesione.In conformità delle disposizioni dell’art. 18 del Patto della Società delle Nazioni, il Segretario generale registrerà la presente Convenzione il giorno della sua entrata in vigore.Art. 3715 Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite terrà un elenco delle Parti che hanno firmato o ratificato la presente Convenzione, vi hanno aderito o l’hanno denunciata. Questo elenco resterà costantemente aperto alle Parti contraenti e sarà pubblicato di tanto in tanto.15 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Art. 38 La presente Convenzione potrà essere denunciata con notificazione scritta da darsi al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La denunzia avrà effetto scorso che sia un anno dalla data in cui è stata ricevuta da parte del Segretario generale, e avrà effetto solo per quanto concerne lo Stato che fa la denunzia.Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite porterà a conoscenza di ciascuno dei Membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e degli Stati menzionati nell’art. 34 ogni denunzia da esso ricevuta.1616 Nuovo testo giusta il Protocollo dell’11 dicembre 1946 d’emendamento agli Accordi, Convenzioni e Protocolli concernenti gli stupefacenti (Allegato, N. 2) in vigore dal 3 febbraio 1948 (RS 0.812.121.21).Art. 39 Ogni Stato che partecipa alla presente Convenzione potrà dichiarare, sia al momento della firma, sia al momento del deposito della sua ratificazione o della sua adesione, che l’accettazione da parte sua della presente Convenzione non impegna sia tutti sia taluno dei suoi protettorati, colonie, possedimenti o territori d’oltremare sottoposti alla sua sovranità o alla sua autorità, o pel quale abbia accettato un mandato dalla Società delle Nazioni, e potrà ulteriormente e in conformità dell’art. 35, aderire separatamente o in nome di uno qualsiasi dei suoi protettorati, colonie, possedimenti o territori d’oltremare, esclusi con una tale dichiarazione.La denunzia potrà parimente essere fatta separatamente per ogni protettorato, colonia, possedimento o territorio d’oltremare; le disposizioni dell’art. 38 si applicheranno a questa denunzia.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari menzionati sopra hanno firmato la presente Convenzione.Fatto a Ginevra, il diciannove febbraio 1925, in un solo esemplare che sarà depositato negli archivi del Segretariato della Società delle Nazioni; copia certificata conforme sarà consegnata a tutti gli Stati rappresentati alla Conferenza e a ciascun Membro della Società delle Nazioni.(Seguono le firme)Modello del certificato d’importazioneConvenzione Internazionale dell’Oppio Certificato officiale per l’importazione No........................Noi certifichiamo con la presente che il Ministero de ................. incaricato dell’applicazione della legge sugli stupefacenti prevista dalla Convenzione internazionale dell’oppio ha permesso l’importazione da parte:a)Nome, indirizzo e professionedell’importatore.a)b)Descrizione esatta dello stupefacente e quantità destinata all’importazione.di b)c)Nome e indirizzo della ditta del paese esportatore che fornisce lo stupefacente.proveniente da c)d)Indicare tutte le condizioni speciali da osservarsi; menzionare, per esempio, che lo stupefacente non può esserespedito per posta.fatta riserva delle condizioni sottod)e dichiariamo che l’invio destinatoall’importazione è neccessario:1.per bisogni legittimi (nel caso dell’oppio greggio e della foglia di coca)*;2.per bisogni esclusivamente medicinali o scientifici (nel caso degli stupefacenti di cui al capitolo III della Convenzione,e della canape indiana).Pel ministro e per suo ordine(Data) (firmato) (titolo) *I paesi che non hanno soppresso l’abitudine di fumare l’oppio e desiderano importare dell’oppio greggio per la fabbricazione dell’oppio preparato devono rilasciare dei certificati accertanti che l’oppio greggio da importarsi è destinato alla fabbricazione dell’oppiopreparato, che i fumatori sono sottoposti alle restrizioni ordinate dal Governo, in attesa della soppressione completa dell’oppio e che l’oppio importato non sarà riesportato.Campo d’applicazione il 1o settembre 197117 17 Aggiornamento dell’elenco figurante in CS 12 482.La Svizzera rimane vincolata dalla disposizioni della convenzione internazionale dell’oppio 1925 emendata dal protocollo dell’11 dicembre 1946 (0.812.121.41) verso gli Stati (e i Territori cui fu estesa l’applicazione) seguenti, i quali non hanno ratificato la convenzione unica sugli stupefacenti 1961 (0.812.121.0 – art. 44 n. 1 lett. c) oppure non vi hanno aderito:Cambogia, Repubblica Centroafricana, Congo, El Salvador18, San MarinoEstensione territoriale: alle Nuove Ebridi, dalla FranciaSiccome la Gran Bretagna ha esteso l’applicazione della convenzione 1925 a tutte le Colonie e Territori da essa protetti, la Svizzera resta vincolata dalla convenzione rispetto a questi Territori, in quanto la convenzione unica sugli stupefacenti non sia loro applicabile (elenco dei Territori vincolati dalla convenzione unica in RU 1970 895).18 Non avendo accettato il prot. dell’11 dic. 1946 (CS 12 508) emendante la conv. dell’oppio 1925, rimane vincolato rispetto alla Svizzera dalla versione originale di detta conv.
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0.814.281.1 RU 1977 2204Traduzione1Accordo franco‑svizzerosugli organi di lotta contro l’inquinamento, da idrocarburio altri inquinanti riconosciuti, del Lago Lemano,nel quadro della pertinente Convenzione del 16 novembre 19622concernente la protezione delle sue acqueConchiuso il 5 maggio 1977Entrato in vigore il 18 novembre 19771 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 RS 0.814.281Convinti della necessità d’una stretta collaborazione nella lotta contro l’inquinamento del Lemano con idrocarburi, o altre sostanze alteranti l’acqua, desiderosi di facilitare il mutuo aiuto, in caso di grave infortunio o di catastrofe, e di sveltire l’invio di personale e materiale, il Governo della Repubblica francese e il Consiglio federale svizzero hanno convenuto il presente accordo per gli interventi richiesti da tale tipo di lotta.Art. 1 Gruppo «Lotta contro gli idrocarburi» 1. Nel quadro della Convenzione franco‑svizzera concernente la protezione delle acque del Lago Lemano dall’inquinamento, è istituito un Gruppo permanente di lavoro, designato «Collaborazione franco‑svizzera dei centri d’intervento in caso d’infortunio con idrocarburi» (detto in seguito, semplicemente, «il Gruppo»).Le acque protette son quelle definite nella citata Convenzione32. Il Gruppo assume segnatamente la missione seguente:a)impostare un programma d’interventi d’emergenza per la lotta contro gli idrocarburi o altre sostanze;b)compilare l’inventario dei mezzi in dotazione ai diversi centri suscettivi d’intervenire nella detta lotta;c)coordinare le attività dei centri medesimi in caso d’intervento e garantirne i collegamenti reciproci;d)consigliare i centri nell’acquisto dei mezzi di lotta contro gli infortuni dovuti agli idrocarburi o altre sostanze.3. Il Gruppo può sempre far capo al parere degli specialisti della lotta contro gli idrocarburi e altre sostanze inquinanti, nonché a quello d’altri esperti.3 RS 0.814.281Art. 2 Intervento internazionale In caso d’infortunio dovuto ad idrocarburi o altre sostanze, il rappresentante, o uno dei rappresentanti, legittimati sul piano nazionale, può decidere di ricorrere ai centri dell’altra Parte contraente.Art. 3 Norme d’intervento In caso d’intervento, le Parti baderanno ad applicare i disposti degli articoli seguenti.Art. 4 Passaggio del confine a)Il personale competente è autorizzato, se l’intervento ne è richiesto, a passare, con le attrezzature e in ogni momento, il confine terrestre o lacuale, anche fuori dai varchi ufficiali; in quest’ultimo caso, il servizio doganale viciniore deve però esserne immediatamente avvisato.b)Si può esigere soltanto, dal caposquadra, un documento attestante tale sua qualità.c)L’autorizzazione di libero passaggio si estende solo al materiale, agli attrezzi e ai mezzi di trasporto necessari ai fini dell’intervento. Un elenco del materiale e dei veicoli va consegnato tempestivamente ai servizi doganali.d)I veicoli ed il materiale d’intervento son posti sotto il regime dell’ammissione temporanea nel territorio della Parte richiedente; i carburanti e gli ingredienti vanno esenti da dazi e tasse nella misura in cui sono utilizzati per l’intervento e per tutta la durata del medesimo.Art. 5 Libero accesso alle regioni disastrate Il personale di cui in articolo 4, ha libero accesso a tutti i luoghi richiedenti l’intervento.Art. 6 Intervento dall’aria 1. Gli interventi possono avvenire mediante aeromobili, segnatamente elicotteri. Un elenco degli aeromobili ed elicotteri utilizzati per le operazioni va comunicato alle autorità competenti delle due Parti; ogni modifica dell’elenco va parimente comunicata.2. Le due Parti provvederanno a stabilire, per gli aeromobili d’intervento, un’autorizzazione permanente di sorvolare le rispettive regioni interessate, e di atterrarvi.La delimitazione di tali regioni va fissata prima del rilascio dell’autorizzazione.Gli organi del controllo aereo delle due Parti vanno avvisati prima d’ogni volo.Il pilota, i membri dell’equipaggio e quelli della squadra di intervento devono essere in grado di provare la loro identità e nazionalità. Gli aeromobili possono decollare e atterrare fuori degli aerodromi doganali delle due Parti.3. Le autorità competenti dello Stato sul cui territorio ha luogo l’intervento possono chiedere alle autorità competenti dell’altro Stato un rapporto scritto sull’intervento.4. Gli aeromobili che hanno partecipato a un’operazione devono rientrare nel territorio della Parte richiesta nel termine più breve dopo l’intervento. Sono parimente autorizzati a decollare e ad atterrare fuori degli aerodromi doganali delle due Parti.Art. 7 Direzione generale dell’intervento 1. La direzione delle operazioni spetta sempre alle autorità della Parte richiedente.2. Il direttore dei soccorsi di quest’ultima precisa le missioni che intende affidare alla squadra d’intervento della Parte richiesta, senza entrare nei particolari esecutivi.Art. 8 Fine dell’intervento 1. Finito l’intervento, il personale, i veicoli e il materiale devono rimpatriare attraverso un varco confinario ufficiale.2. I veicoli, aeromobili o materiali d’intervento non ricondotti nel Paese d’origine senza causa sufficiente, giusta l’apprezzamento delle autorità doganali dell’altro Paese, vanno sottoposti alle disposizioni legali o regolamentari di quest’ultimo.Art. 9 Spese d’intervento 1. Né le spese d’assistenza e soccorso né quelle derivanti dalla perdita, dal deterioramento o dalla distruzione di materiali d’intervento danno adito ad un rimborso qualsiasi da parte del Paese richiedente.Tuttavia le spese derivanti dal concorso di persone che non abbiano qualità di «servizio pubblico» vanno a carico del Paese richiedente. Il presente disposto non s’applica ai mezzi d’intervento aereo.2. Per tutto il corso delle operazioni, il vettovagliamento delle squadre d’intervento e l’approvvigionamento in carburante ed altri ingredienti per le attrezzature, incombono alla Parte richiedente.3. In caso di ricupero totale o parziale delle spese d’intervento, la Parte richiesta va risarcita per prima su presentazione d’una fattura pro forma.Art. 10 Responsabilità per infortuni o danni 1. Ogni Parte rinuncia a presentare all’altra un reclamo qualsiasi per morte o ferimento dei personale da essa messo a disposizione di quest’ultima.2. I danni che la squadra richiesta cagionasse a terzi vanno a carico della Parte sul cui territorio avvengono, come se fossero cagionati dai servizi di soccorso di questa.Art. 11 Entrata in vigore e disdetta 1. Il presente accordo entrerà in vigore un mese dopo che le Parti si saranno reciprocamente notificate il compimento delle formalità costituzionali all’uopo richieste.2. Esso può essere disdetto in ogni momento con preavviso di tre mesi.Fatto a Berna il 5 maggio 1977 in due esemplari in lingua francese.Per ilConsiglio federale svizzero:Per ilGoverno della Repubblica francese:Emanuel DiezClaude Lebel
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442.132.1Regolamento interno della Fondazione Pro Helvetiadel 22 ottobre 2020 (Stato 1° dicembre 2020)Il Consiglio di fondazione della Fondazione Pro Helvetia, visto l’articolo 34 capoverso 5 lettera i della legge dell’11 dicembre 20091sulla promozione della cultura (LPCu),decide:1 RS 442.1Sezione 1: Principio Art. 1 La Fondazione Pro Helvetia (Pro Helvetia) è gestita secondo i principi della trasparenza, della stima e della fiducia reciproca, della parità di trattamento, delle pari opportunità e della pluralità.Sezione 2: Consiglio di fondazione Art. 2 Compiti 1 Il Consiglio di fondazione è l’organo supremo di Pro Helvetia.2 Il Consiglio di fondazione elegge fra i suoi membri il vicepresidente. 3 Oltre ai compiti di cui all’articolo 34 capoverso 5 LPCu, il Consiglio di fondazione ha i seguenti compiti:a.adotta la struttura organizzativa della Segreteria (organigramma);b.adotta la richiesta di finanziamento quadriennale di Pro Helvetia per il messaggio sulla cultura della Confederazione all’attenzione del Dipartimento federale dell’interno (DFI);c.nel quadro degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio federale, stabilisce le linee direttive strategiche dell’attività di Pro Helvetia;d.adotta il programma annuale;e.approva i programmi pluriennali propri di Pro Helvetia e le iniziative promosse autonomamente da Pro Helvetia per importi superiori a 300 000 franchi;f.adotta il conto annuale;g.designa il presidente della Commissione di esperti;h.istituisce le giurie e ne nomina i membri;i.nomina gli esperti esterni;j.emana il regolamento sulle competenze.Art. 3 Funzionamento 1 Il Consiglio di fondazione si riunisce su convocazione del presidente quando necessario, ma almeno due volte l’anno.2 Tre membri possono chiedere una riunione.3 La convocazione è inviata dieci giorni prima della riunione. Essa contiene l’ordine del giorno e i documenti necessari per deliberare. In casi giustificati, documenti possono essere trasmessi in un secondo momento.4 Fino a 14 giorni prima della riunione, ogni membro può chiedere l’inserimento di un punto nell’ordine del giorno.5 Di regola, il Consiglio di fondazione può deliberare soltanto su affari che figurano all’ordine del giorno. A maggioranza semplice di tutti i presenti, può deliberare anche su affari che non figurano all’ordine del giorno, qualora siano urgenti.6 Può deliberare se è presente almeno la metà dei suoi membri. Le decisioni sono prese a maggioranza semplice. A parità di voti decide il presidente.7 Se non è raggiunto il quorum, delibera con riserva e comunica le delibere per scritto ai membri assenti. Esse diventano effettive se nessuno dei membri assenti solleva obiezioni entro dieci giorni dalla comunicazione. In caso di obiezioni, l’affare deve essere riesaminato.8 Per affari urgenti il presidente può ordinare una delibera mediante circolazione degli atti (in forma cartacea o elettronica). La delibera è considerata valida se è approvata dalla maggioranza dei membri.9 Se per motivi di urgenza la delibera non è possibile mediante circolazione degli atti, essa può avvenire in via eccezionale mediante decisione presidenziale. Il presidente ne informa senza indugio gli altri membri. L’urgenza è data se un disbrigo tardivo dell’affare arrecherebbe un notevole pregiudizio a Pro Helvetia.Sezione 3: Direzione e Segreteria Art. 4 Composizione e funzionamento della Direzione 1 La Direzione è composta dal direttore, dal direttore supplente e dai responsabili dei settori.2 Il direttore dirige la Segreteria.3 La Direzione è un organo collettivo che assume congiuntamente la responsabilità per le attività operative di Pro Helvetia.4 Essa cerca di adottare decisioni in maniera consensuale. Se ciò non è possibile, la decisione è presa a maggioranza semplice.Art. 5 Compiti della Direzione La Direzione ha i seguenti compiti:a. prepara gli affari del Consiglio di fondazione e gli sottopone le sue proposte; b. attua le decisioni del Consiglio di fondazione e rende conto del suo operato a quest’ultimo;c. elabora le linee direttive strategiche dell’attività di Pro Helvetia e la richiesta di finanziamento periodica che ne consegue all’attenzione del Consiglio di fondazione;d. nei limiti del preventivo adottato dal Consiglio di fondazione, decide in merito ai programmi propri di Pro Helvetia e alle iniziative promosse autonomamente da Pro Helvetia per importi fino a 300 000 franchi;e. provvede a una valutazione periodica dell’attività di Pro Helvetia e alla presentazione di rapporti;f. emana le linee direttive in materia di politica del personale;g. coordina le attività dei settori e decide a tale scopo gli strumenti e le misure che coinvolgono diversi organi di Pro Helvetia.Art. 6 Compiti del direttore Oltre ai compiti di cui all’articolo 35 capoverso 3 LPCu, il direttore ha in particolare i seguenti compiti e competenze:a.provvede all’attuazione delle disposizioni adottate dal Consiglio di fondazione; b.gestisce la Segreteria in maniera incentrata sugli obiettivi e sui risultati e ne assicura il funzionamento regolare, efficiente ed efficace;c.garantisce un controlling e un sistema di controllo interno (SCI);d.assume il personale, fatte salve le competenze in materia del Consiglio di fondazione; e.propone al Consiglio di fondazione la nomina del direttore supplente e degli altri membri della Direzione;f.decide in merito alle richieste di cui all’articolo 10 capoversi 1 e 2 lettera d dell’ordinanza del 22 ottobre 20202 sui sussidi di Pro Helvetia; g.le decisioni del direttore possono divergere dalle proposte della Commissione di esperti o dalle raccomandazioni di una giuria soltanto per i motivi indicati all’articolo 10 capoverso 3 dell’ordinanza del 22 ottobre 2020 sui sussidi di Pro Helvetia. 2 RS 447.12Art. 7 Organizzazione della Segreteria 1 La Segreteria comprende tutti i settori necessari per l’attuazione dei compiti di Pro Helvetia.2 I settori e le divisioni da essi dirette sono definiti nell’organigramma. Sotto il profilo organizzativo, gli uffici all’estero sono considerati alla stregua di divisioni.Art. 8 Compiti dei settori e collaborazione interna I settori svolgono i seguenti compiti:a.preparano gli obiettivi e le priorità a medio termine dell’attività di Pro Helvetia all’attenzione della Direzione; b.preparano il programma annuale e il preventivo all’attenzione della Direzione;c.preparano gli affari della Commissione di esperti e coadiuvano la Direzione nella preparazione degli affari del Consiglio di fondazione;d.attuano il programma annuale di Pro Helvetia nei rispettivi ambiti di competenza;e.provvedono all’attuazione delle linee direttive in materia di politica del personale;f.provvedono alla collaborazione interna tra i settori e le divisioni;g.provvedono alla concezione e allo sviluppo di tutte le misure necessarie per svolgere i propri compiti;h.decidono in merito alle richieste conformemente all’ordinanza del 22 ottobre 20203 sui sussidi di Pro Helvetia;i.valutano la propria attività su incarico della Direzione. 3 RS 447.12Art. 9 Compiti delle divisioni e degli uffici all’estero 1 Le divisioni, inclusi gli uffici all’estero, si occupano degli affari e dei compiti loro assegnati e forniscono consulenza specialistica a terzi.2 Elaborano strategie e misure di promozione e provvedono alla loro diffusione e promozione.3 Attuano propri progetti, tra cui progetti di sostegno delle nuove leve, misure di promozione e proposte di coaching, e provvedono alla loro valutazione regolare.4 Decidono in merito alle richieste conformemente all’ordinanza del 22 ottobre 20204 sui sussidi di Pro Helvetia e sui progetti del proprio settore nel quadro delle competenze definite nel regolamento sulle competenze. 5 Le decisioni in merito a richieste concernenti una regione in cui Pro Helvetia gestisce un ufficio all’estero sono prese previa consultazione tra l’ufficio all’estero interessato e la divisione della Segreteria competente.6 Le divisioni rispettano il budget loro assegnato.7 Sorvegliano il rispetto dei loro impegni finanziari e la fornitura delle prestazioni da parte dei beneficiari di sussidi.4 RS 447.12Sezione 4: Commissione di esperti, giurie ed esperti esterni Art. 10 Composizione e organizzazione della Commissione di esperti 1 I vari ambiti di attività di Pro Helvetia sono rappresentati in maniera equa all’interno della Commissione di esperti. 2 I membri della Commissione di esperti hanno conoscenze particolari nei loro settori specifici e sono interessati alla politica culturale.3 I membri del Consiglio di fondazione non possono far parte della Commissione di esperti. 4 Il Consiglio di fondazione può destituire i membri della Commissione di esperti per motivi gravi, segnatamente per ripetuti conflitti di interesse, assenze oltremisura frequenti o comportamenti lesivi della reputazione.5 La Commissione di esperti designa fra i suoi membri un vicepresidente.Art. 11 Compiti della Commissione di esperti 1 La Commissione di esperti valuta le seguenti richieste e sottopone la sua proposta al direttore:a.richieste di sussidi per importi superiori a 50 000 franchi all’anno sulla base di contratti di prestazioni pluriennali;b.richieste di sussidi per importi superiori a 50 000 franchi non esaminate da una giuria;c.programmi propri di Pro Helvetia per importi superiori a 50 000 franchi.2 Le divisioni possono ricorrere a singoli membri della Commissione di esperti per una consulenza su questioni specialistiche. 3 Su invito della Direzione, la Commissione di esperti si riunisce una volta l’anno con le singole divisioni per discutere. A tale scopo, la Commissione di esperti designa delegazioni di al massimo cinque membri per ciascuna divisione.4 Il presidente riferisce per scritto una volta l’anno al Consiglio di fondazione sull’adempimento dei compiti della Commissione di esperti.Art. 12 Funzionamento della Commissione di esperti 1 Per la valutazione delle richieste, la Commissione di esperti può designare delegazioni di al massimo cinque membri che si assumono i compiti della Commissione di esperti in rappresentanza di quest’ultima.2 Si riunisce almeno quattro volte l’anno. La convocazione è inviata dieci giorni prima della riunione. Essa contiene l’ordine del giorno e i documenti necessari per procedere a una valutazione.3 La Commissione di esperti e le sue delegazioni possono deliberare quando è presente più della metà dei rispettivi membri. Le decisioni sono prese a maggioranza semplice. A parità di voti decide il presidente o il responsabile della delegazione.4 In casi urgenti, il presidente può ordinare una delibera mediante circolazione degli atti. La delibera è considerata effettiva se è approvata dalla maggioranza dei membri.Art. 13 Composizione e organizzazione delle giurie 1 La Direzione può chiedere la costituzione di una giuria al Consiglio di fondazione. Le giurie vengono costituite in particolare per processi di valutazione selettivi per i quali la Segreteria non dispone di sufficienti competenze specialistiche o quando, per la valutazione di richieste e progetti, appare opportuno avvalersi del punto di vista indipendente di specialisti esterni. 2 Una giuria è composta da almeno tre persone. I suoi membri devono essere esperti. Possono far parte della Commissione di esperti, ma non del Consiglio di fondazione. Il loro mandato è limitato a quattro anni.3 Le giurie eleggono tra i loro membri il presidente.4 Il Consiglio di fondazione può destituire i membri delle giurie per motivi gravi, segnatamente per ripetuti conflitti di interesse, assenze oltremisura frequenti o comportamenti lesivi della reputazione.Art. 14 Compiti e funzionamento delle giurie 1 Una giuria valuta le richieste e i progetti che le vengono sottoposti e sottopone le sue proposte al direttore.2 La convocazione alle riunioni è inviata al più tardi dieci giorni prima della riunione. Essa contiene l’ordine del giorno e i documenti necessari per deliberare.3 Le giurie possono deliberare quando è presente più della metà dei membri. Le decisioni sono prese a maggioranza semplice. A parità di voti decide il presidente.Art. 15 Esperti esterni 1 Gli esperti esterni sono eletti per quattro anni e possono essere rieletti una volta.2 Gli esperti esterni non possono essere al contempo membri del Consiglio di fondazione.3 Il Consiglio di fondazione può destituire per motivi gravi gli esperti.4 Su richiesta, gli esperti prestano consulenza ai settori nelle loro decisioni.Art. 16 Compiti della Segreteria in relazione alle questioni amministrative della Commissione di esperti e delle giurie 1 La Segreteria si occupa delle questioni amministrative e organizzative della Commissione di esperti e delle giurie.2 Provvede affinché sia osservata una corretta procedura decisionale.Sezione 5: Disposizioni comuni Art. 17 Disposizioni in materia di parzialità e ricusazione Ai collaboratori della Segreteria, ai membri del Consiglio di fondazione e della Commissione di esperti, agli esperti e ai membri delle giurie si applicano le disposizioni in materia di parzialità e ricusazione di cui all’articolo 10 della legge federale del 20 dicembre 19685 sulla procedura amministrativa.5 RS 172.021Art. 18 Delega di competenze in caso di supplenza In caso di assenza del titolare, il potere decisionale passa al supplente. Art. 19 Firme Tutte le decisioni sono firmate con firma collettiva a due. Art. 20 Verbali 1 Delle riunioni del Consiglio di fondazione, della Direzione, dei settori, della Commissione di esperti e delle giurie è steso un verbale.2 Ogni partecipante può chiedere che una sua opinione sia riportata nel verbale insieme al suo nome.3 Il verbale è firmato dalla persona che presiede la riunione e da chi lo redige.4 I verbali delle riunioni del Consiglio di fondazione e della Commissione di esperti sono sottoposti per approvazione ai membri del rispettivo organo. Art. 21 Scioglimento dal segreto d’ufficio Per lo scioglimento dal segreto d’ufficio, l’autorità superiore competente ai sensi dell’articolo 320 numero 2 del Codice penale6 è il DFI.6 RS 311.0Sezione 6: Disposizioni finali Art. 22 Abrogazione di un altro atto normativo Il regolamento interno del 23 novembre 20117 della Fondazione Pro Helvetia è abrogato.7 [RU 2011 5875]Art. 23 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il 1° dicembre 2020.
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512.38Ordinanzasullo sport militare1del 29 ottobre 2003 (Stato 1° febbraio 2020)1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Il Consiglio federale svizzero,visti gli articoli 16 capoverso 2 lettera c e 30 capoverso 1 della legge del 17 giugno 20112 sulla promozione dello sport;visti gli articoli 41 capoverso 3, 51 capoverso 4, 62 capoverso 3 e 150 capoverso 1 della legge militare del 3 febbraio 19953,4ordina:2 RS 415.03 RS 510.104 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7493).Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 15 Sport militare per militari 1 Lo sport militare persegue lo scopo di sviluppare le capacità militari e fisiche dei militari, nonché di promuovere il cameratismo.2 A tal fine la truppa svolge corsi e gare o vi partecipa.5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 26 Servizio militare per lo sviluppo del livello competitivo nello sport di punta Il servizio militare offre agli sportivi di punta la possibilità di sviluppare il loro livello competitivo.6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 3 Competenza 1 I corsi e le gare della truppa fuori del servizio sono subordinati all’Aggruppamento Difesa.2 L’Aggruppamento Difesa è responsabile dei servizi militari volti allo sviluppo del livello competitivo nello sport di punta. L’Ufficio federale dello sport fornisce consulenza e appoggio all’Aggruppamento Difesa nelle questioni di carattere sportivo. 77 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Capitolo 2: Corsi e gare fuori del servizio Sezione 1: Campionati dell’esercito e gara di tiro dell’esercito Art. 4 Organizzazione 1 L’Aggruppamento Difesa può organizzare campionati dell’esercito ogni anno.2 La gara di tiro dell’esercito si svolge nell’ambito della Festa federale di tiro.3 L’Aggruppamento Difesa designa i comandanti.Art. 58 Partecipazione 1 Possono partecipare i militari, gli ex militari e i membri del Corpo delle guardie di confine.2 Nel bando possono essere stabiliti contingenti per i singoli gruppi di partecipanti.3 La partecipazione è possibile al massimo fino al compimento del 65° anno d’età.98 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 4 giu. 2010, in vigore dal 1° lug. 2010 (RU 2010 2667).9 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 5a10 10 Introdotto dal n. I dell’O del 4 giu. 2010 (RU 2010 2667). Abrogato dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 6 Spese d’organizzazione Il conteggio delle spese d’organizzazione avviene nell’ambito dei crediti preventivati e concessi.Sezione 2: Consiglio Internazionale dello Sport Militare11 11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 7 Attività del CISM 1 La Svizzera, in quanto membro del Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM), partecipa alle sue gare.122 Per la preparazione alle gare del CISM possono essere organizzati corsi d’allenamento.3 L’Aggruppamento Difesa designa il capo della delegazione e nomina i delegati svizzeri nonché i rappresentanti nei differenti comitati e nelle commissioni.4 ...1312 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).13 Abrogato dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 8 Organizzazione di gare del CISM in Svizzera Per l’organizzazione di gare del CISM in Svizzera sono determinanti le disposizioni di gara del CISM.Sezione 3: Gare internazionali dell’esercito Art. 9 Grandi manifestazioni internazionali di sport militare Sono considerate grandi manifestazioni internazionali di sport militare:a.la Patrouille des Glaciers (PDG);b.14...c.lo Swiss Tank Challenge (STC);d.la Swiss Air Force Competition (SAFC).14 Abrogata dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 10 Organizzazione L’Aggruppamento Difesa designa gli organizzatori.Art. 11 Partecipazione 1 La partecipazione a grandi manifestazioni internazionali di sport militare è aperta a tutti i militari.152 Gli organizzatori possono definire categorie di ospiti per i militari di eserciti stranieri, gli ex militari, il Corpo delle guardie di confine e i corpi di polizia.2bis Possono inoltre essere autorizzati a partecipare alla PDG concorrenti civili. Sono parimenti considerati concorrenti civili i militari, i militari di eserciti stranieri, gli ex militari, i membri del Corpo delle guardie di confine e dei corpi di polizia che hanno compiuto il 65° anno di età.163 Nel bando possono essere stabiliti contingenti per i singoli gruppi di partecipanti.174 La partecipazione è possibile al massimo fino al compimento del 65° anno d’età. Questo limite d’età non si applica ai concorrenti civili della PDG.1815 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).16 Introdotto dal n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 21).17 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).18 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013 (RU 2013 2761). Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2019, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 21).Art. 12 Spese d’organizzazione Il conteggio delle spese d’organizzazione avviene nell’ambito dei crediti preventivati e concessi.Art. 13 Partecipazione di delegazioni di eserciti stranieri L’Aggruppamento Difesa decide, nell’ambito dei crediti concessi, in merito all’invito di delegazioni di eserciti stranieri a gare in Svizzera.Art. 14 Partecipazione a campionati di eserciti stranieri 1 L’Aggruppamento Difesa decide, nell’ambito dei crediti concessi, in merito alla partecipazione di delegazioni dell’esercito a campionati di eserciti stranieri.2 ...1919 Abrogato dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Sezione 4: Corsi volontari di sport militare Art. 15 Organizzazione 1 L’Aggruppamento Difesa può organizzare corsi volontari di sport militare estivi e invernali. Le date dei corsi sono pubblicate annualmente nella tabella dei corsi.2 Tali corsi servono al miglioramento della condizione generale e a trasmettere conoscenze tecniche sportive attuali. L’istruzione avviene in forma pratica e teorica.3 I corsi durano cinque giorni al massimo e i corsi preparatori dei quadri due giorni al massimo.Art. 16 Partecipanti ai corsi 1 La partecipazione ai corsi di sport militare è aperta a tutti i militari.2 Se vi sono posti liberi, possono partecipare anche ex militari che non hanno ancora compiuto 65 anni, previo versamento di un contributo alle spese.203 ...214 Annualmente è consentito partecipare a un corso di sport militare estivo e a uno invernale, ma al massimo a due corsi volontari ai sensi degli articoli 15 e 17.20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).21 Abrogato dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Sezione 5: Corsi volontari d’alpinismo Art. 17 Organizzazione 1 Il Centro di competenza servizio alpino dell’esercito può organizzare corsi volontari d’alpinismo estivi e invernali. Le date dei corsi sono pubblicate annualmente nella tabella dei corsi.2 In tali corsi esso trasmette parti dell’istruzione alpinistica. L’istruzione avviene in forma pratica e teorica.3 I corsi durano cinque giorni al massimo e i corsi preparatori dei quadri due giorni al massimo.Art. 18 Partecipazione 1 La partecipazione ai corsi è aperta a tutti i militari che dispongono di un’adeguata istruzione militare.2 Se vi sono posti liberi, possono partecipare anche ex militari che non hanno ancora compiuto 65 anni, previo versamento di un contributo alle spese.223 ...234 Annualmente è consentito partecipare a un corso d’alpinismo estivo e a uno invernale, ma al massimo a due corsi volontari ai sensi degli articoli 15 e 17.22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).23 Abrogato dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Sezione 6: Gare militari alle feste cantonali di tiro Art. 19 Organizzazione Nell’ambito delle feste cantonali di tiro possono essere organizzate gare militari.Art. 2024 Partecipazione La partecipazione è possibile al massimo fino al compimento del 65° anno d’età.24 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 21 Contributo della Confederazione Nell’ambito dei crediti concessi, la Confederazione versa un contributo di dieci franchi per le spese di sussistenza di ogni militare partecipante.Sezione 7: Personale per l’organizzazione di corsi e gare Art. 22 Reclutamento dei funzionari di gara e del personale di servizio 1 Come funzionari e personale di servizio per i corsi e le gare sono impiegati militari. Essi possono prestare il servizio anche su base volontaria.2 Se necessario e al più tardi fino al compimento del 65° anno d’età, è possibile impiegare ex militari come funzionari di gara volontari o personale di servizio volontario. 2525 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 23 Condizioni quadro per i funzionari di gara e il personale di servizio 1 Se per l’organizzazione sono impiegati funzionari di gara e personale di servizio provenienti da una truppa in servizio dalla quale ricevono la sussistenza, può essere conteggiata al massimo l’indennità ridotta di sussistenza in pensione per quattro giorni.2 Se per l’organizzazione di gare sono impiegati unità di truppa, corpi di truppa o scuole interi, i militari interessati ricevono la sussistenza dalla cucina della propria truppa.Sezione 8: Soldo, computo, materiale e assicurazione26 26 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 23a27 Soldo e computo 1 I militari che partecipano ad attività secondo il presente capitolo nel quadro di un servizio d’istruzione di base o di un servizio di perfezionamento della truppa ricevono il soldo per i corrispondenti giorni.2 Gli altri militari che partecipano ad attività secondo il presente capitolo ricevono il soldo per complessivamente 10 giorni al massimo l’anno. La partecipazione a gare di tiro dell’esercito e a gare militari alle feste cantonali di tiro non dà diritto al soldo.3 Ai militari che non hanno ancora adempiuto il totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione, i giorni con diritto al soldo sono computati sul totale obbligatorio di giorni d’istruzione se non sono prestati nel quadro di servizi volontari.4 Non hanno diritto al soldo:a.gli ex militari;b.gli altri partecipanti.27 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 24 Materiale dell’esercito 1 L’esercito mette gratuitamente a disposizione il materiale dell’esercito necessario per l’organizzazione di corsi e gare.2 L’Aggruppamento Difesa decide in merito alla consegna di materiale per grandi manifestazioni internazionali di sport militare.Art. 25 Materiale privato 1 Per il materiale privato impiegato in corsi e gare non è versata alcuna indennità.2 La perdita, la sostituzione e la riparazione di articoli d’equipaggiamento di sport e da competizione privati, nonché di altro materiale privato, sono a carico del proprietario.Art. 26 Assicurazione militare I militari e gli ex militari che partecipano o collaborano alle attività fuori del servizio secondo la presente ordinanza sono assicurati nell’ambito della legge federale del 19 giugno 199228 sull’assicurazione militare.28 RS 833.1Art. 27 Assicurazione contro gli infortuni L’Aggruppamento Difesa, d’intesa con l’Amministrazione federale delle finanze, conclude un’assicurazione contro gli infortuni per le persone non assicurate presso l’assicurazione militare che sono autorizzate a partecipare ad attività fuori del servizio secondo la presente ordinanza.Capitolo 2a:29 Sport di punta in servizio militare 29 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 27a Selezione 1 Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport definisce i criteri sportivi per la selezione quale soldato sport o soldato CISM. A tal fine consulta in via preliminare l’associazione mantello dello sport svizzero e le rispettive federazioni sportive nazionali.2 L’Aggruppamento Difesa decide, su proposta delle rispettive federazioni sportive nazionali, in merito alla selezione dei soldati sport e dei soldati CISM.Art. 27b Servizi militari 1 I soldati sport possono assolvere la scuola reclute per sportivi di punta.2 I soldati sport e i soldati CISM, nonché i militari impiegati come loro allenatori, assistenti o funzionari, possono ogni anno:30a.utilizzare per lo sport di punta, nel quadro di servizi di perfezionamento della truppa e con computo sul totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione, al massimo 30 giorni di servizio militare con diritto al soldo;b.in via supplementare, prestare, senza computo sul totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione, al massimo 100 giorni l’anno di servizio militare con diritto al soldo.3 I capoversi 1 e 2 non sono applicabili ai soldati sport e ai soldati CISM assunti come militari a contratto temporaneo.4 I militari incorporati nello stato maggiore del Centro di competenza sport dell’esercito o nello stato maggiore speciale sport possono essere chiamati a prestare singoli giorni di servizio per i corsi di ripetizione.315 Il servizio militare è prestato senz’arma.3230 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7493).31 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7493).32 Introdotto dal n. I dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7493).Art. 27c Allenamenti e gare Nel quadro dei servizi militari secondo l’articolo 27b o dell’assunzione come militare a contratto temporaneo:a.i soldati sport possono svolgere le giornate di preparazione a gare sportive internazionali (quali Giochi olimpici, campionati mondiali e campionati europei) nonché le gare;b.i soldati CISM possono svolgere corsi d’allenamento per la preparazione alle gare CISM nonché le gare CISM. Art. 27d33 Attribuzione o assegnazione 1 Su richiesta possono essere attribuite o assegnate all’esercito come allenatori, assistenti o funzionari di soldati sport o soldati CISM le persone che:a.hanno assolto un’adeguata formazione presso la loro federazione sportiva nazionale;b.sono riconosciute ufficialmente dalla loro federazione sportiva nazionale ed è previsto che ricoprano tale funzione a lungo termine.2 Le persone attribuite o assegnate secondo il capoverso 1:a.prestano servizio militare senz’arma;b.assolvono un’istruzione militare di base minima;c.al termine di tale istruzione ricevono la promozione a soldato, a meno che non abbiano già un grado militare svizzero;d.non possono essere proposti per l’assunzione di un grado superiore o essere promossi a un grado superiore, tuttavia se necessario possono essere nominati ufficiali specialisti;e.possono prestare, al più tardi sino alla fine dell’anno in cui compiono 65 anni, al massimo 100 giorni l’anno di servizio militare con diritto al soldo.33 Introdotto dal n. I dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7493).Capitolo 3: Disposizioni finali Art. 2834 34 Abrogato dal n. II 38 dell’O dell’8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).Art. 29 Esecuzione 1 L’Aggruppamento Difesa è incaricato dell’esecuzione della presente ordinanza ed emana le istruzioni necessarie. Esso disciplina segnatamente i dettagli concernenti:a.l’attività dei quadri e dei concorrenti nei corsi d’allenamento e nelle gare delle differenti discipline del CISM;b.l’invito di delegazioni di eserciti stranieri e il conteggio delle spese imputabili;c.la partecipazione a campionati di eserciti stranieri, la selezione, l’invio comandato e il conteggio delle spese imputabili;d.l’organizzazione e la partecipazione a gare militari nelle feste cantonali di tiro;e.35...2 Esso definisce un organo centrale responsabile:a.della gestione del fabbisogno di corsi e gare della truppa fuori del servizio;b.dell’osservanza delle prescrizioni concernenti il soldo e il computo sul totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione di corsi e gare della truppa fuori del servizio.363 Esso presenta annualmente al capo dell’esercito un rapporto sui corsi e le gare della truppa fuori del servizio e ne valuta in tale sede l’ulteriore fabbisogno e l’ulteriore utilità per l’esercito.3735 Abrogata dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, con effetto dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).36 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).37 Introdotto dal n. I dell’O del 21 ago. 2013, in vigore dal 1° ott. 2013 (RU 2013 2761).Art. 30 Diritto previgente: abrogazione L’ordinanza del 28 febbraio 199638 sull’attività della truppa fuori del servizio è abrogata.38 [RU 1996 1026, 1999 1295]Art. 31 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1º gennaio 2004.
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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0.747.208 RU 2011 1015; FF 2010 827TraduzioneAccordo europeosul trasporto internazionale di merci pericoloseper via navigabile interna (ADN)Concluso a Ginevra il 26 maggio 2000Approvato dall’Assemblea federale il 1° ottobre 20101Ratificato dalla Svizzera con strumento depositato l’8 febbraio 2011Entrato in vigore per la Svizzera l’8 marzo 2011 (Stato 1° gennaio 2019)1 Art. 1 cpv. 1 del DF del 1° ott. 2010 (RU 2011 1013).Le Parti Contraenti,desiderando stabilire di comune accordo dei principi e delle regole uniformi allo scopo di:a.accrescere la sicurezza del trasporto internazionale di merci pericolose per via navigabile interna;b.contribuire efficacemente alla protezione dell’ambiente, attraverso la prevenzione dell’inquinamento che possa essere prodotto da infortuni o incidenti occorsi nel corso di tali trasporti; ec.semplificare le operazioni di trasporto e promuovere il commercio internazionale,considerando che il miglior modo di ottenere questo risultato è di concludere un accordo destinato a sostituire la «Normativa Europea sul trasporto internazionale di merci pericolose per via navigabile interna» in allegato alla Risoluzione n. 223 del Comitato dei Trasporti Interni della Commissione Economica per l’Europa, come modificata,hanno convenuto quanto segue:Capitolo I: Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione (1) Il presente Accordo si applica al trasporto internazionale di merci pericolose per nave sulle vie navigabili interne.(2) Il presente Accordo non si applica al trasporto internazionale di merci pericolose con navi marittime su rotte di navigazione marittima che facciano parte di vie navigabili interne.(3) Il presente Accordo non si applica al trasporto di merci pericolose effettuato con navi militari o navi militari ausiliarie o con altre navi appartenenti o gestite da uno Stato, fin tanto che tali navi vengano usate da quello Stato esclusivamente per scopi governativi e non commerciali. D’altronde, ogni Parte Contraente deve assicurare che tali navi, da lui possedute o gestite, siano amministrate in maniera compatibile al presente Accordo, prendendo delle misure appropriate tali da non comprometterne gli interventi o la capacità operativa, per quanto sia ragionevole nella pratica.Art. 2 Regolamento allegato all’Accordo (1) Il Regolamento2 allegato al presente Accordo fa parte integrante dello stesso. Qualsiasi riferimento al presente Accordo implica allo stesso tempo un riferimento al Regolamento qui allegato.(2) Il Regolamento allegato comprende:a.delle disposizioni relative al trasporto internazionale di merci pericolose per via navigabile interna;b.delle disposizioni e delle procedure relative alle ispezioni, al rilascio dei certificati di approvazione, al riconoscimento degli organismi di classifica, alle deroghe, ad autorizzazioni speciali, alla sorveglianza, alla formazione ed esame degli esperti;c.delle disposizioni generali transitorie;d.delle disposizioni generali transitorie supplementari applicabili a specifiche vie navigabili interne.2 Il testo di questo R non é pubblicato nella RU. È stato modificato dalle Dec. del Segretario Generale delle NU del 2 ott. 2012 (RU 2012 7483), del 2 ott. 2014 (RU 2014 4709), del 7 ott. 2016 (RU 2016 3865) e del 15 ott. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 5393) in applicazione dell’art. 20 dell’ADN. La Svizzera, la Germania ed i Paesi Bassi hanno convenuto deroghe applicabili dal 19 ago. 2016 al 31 dic. 2019 (RU 2016 3097) e dal 10 nov. 2016 al 31 dic. 2021 (RU 2016 5303). Svizzera, Germania, Lussemburgo ed i Paesi Bassi hanno convenuto deroghe, in vigore dal 1° giu. 2017 al 31 dic. 2018 (RU 2017 3537). Il testo di questo R non è pubblicato nella RU. Può essere consultato gratuitamente presso l’Ufficio federale dei trasporti, Mühlestrasse 6, 3063 Ittigen, o scaricato dai siti Internet www.bav.admin.ch > Diritto > Altre basi giuridiche e prescrizioni > Accordi internazionali > Accord européen du 26 mai 2000 relatif au transport international des marchandises dangereuses par voies de navigation intérieures (ADN 2019) (soltanto in tedesco o francese) o www.ccr-zkr.org > Documents > Conventions, accords et Règlement intérieur > Autres conventions intéressant la CCNR > Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par voies de navigation intérieures (ADN) [2019] (soltanto in tedesco o francese). Ne possono essere richieste copie all’UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, 3003 Berna.Art. 3 Definizioni Ai fini del presente Accordo si intende per:a.«nave» una nave di navigazione interna o una nave di navigazione marittima;b.«merci pericolose» le sostanze e gli oggetti il cui trasporto internazionale è vietato o consentito solo a determinate condizioni dall’allegato Regolamento;c.«trasporto internazionale di merci pericolose» ogni trasporto di merci pericolose effettuato da una nave su una via navigabile interna situata sul territorio di almeno due Parti Contraenti;d.«via navigabile interna» ogni via di navigazione interna incluse le vie di navigazione marittima situate nel territorio di una Parte Contraente aperte alla navigazione di navi in virtù della legislazione nazionale;e.«via di navigazione marittima» ogni via di navigazione interna collegata al mare, usata essenzialmente per il traffico di navi di navigazione marittima e designata come tale dalla legislazione nazionale;f.«organismo di classifica riconosciuto» un organismo di classifica che sia conforme alle disposizioni dell’allegato Regolamento e riconosciuto, secondo le procedure fissate dal citato Regolamento, dall’autorità competente della Parte Contraente in cui il certificato è rilasciato;g.«autorità competente» l’autorità o l’organismo designato o riconosciuto come tale da ogni Parte Contraente e per ogni caso specifico connesso alle disposizioni del presente Accordo;h.«organismo di ispezione» un organismo nominato o riconosciuto dalla Parte Contraente allo scopo di ispezionare le navi secondo le procedure enunciate nell’allegato Regolamento.Capitolo II: Norme tecniche Art. 4 Interdizioni sul trasporto, condizioni di trasporto, controlli (1) Eccetto che per le disposizioni contenute negli Articoli 7 e 8, le merci pericolose delle quali l’allegato Regolamento vieta il trasporto non possono essere ammesse al trasporto internazionale.(2) Senza pregiudizio per le disposizioni dell’Articolo 6, il trasporto internazionale di merci pericolose deve essere autorizzato, se soddisfa le condizioni contenute nell’allegato Regolamento.(3) L’osservanza delle interdizioni e le condizioni citate ai paragrafi 1 e 2 devono essere controllate dalle Parti Contraenti in conformità alle disposizioni enunciate nell’allegato Regolamento.Art. 5 Esenzioni Il presente Accordo non si applica al trasporto di merci pericolose nella misura in cui tale trasporto è esentato ai sensi dell’allegato Regolamento. Le esenzioni possono essere concesse unicamente qualora la quantità delle merci in esenzione, o la natura delle operazioni di trasporto esentate, o gli imballaggi, assicurino che il trasporto verrà effettuato senza pericolo.Art. 6 Diritto degli Stati Ogni Parte Contraente conserva il diritto di regolare o vietare l’ingresso di merci pericolose nel suo territorio per ragioni diverse dalla sicurezza nel corso del trasporto.Art. 7 Regole speciali, deroghe (1) Le Parti Contraenti conservano il diritto di convenire, tramite accordi bilaterali o multilaterali, per un periodo di tempo limitato fissato nell’allegato Regolamento, e a condizione che la sicurezza non sia compromessa:a.che le merci pericolose che sono interdette al trasporto internazionale dal presente Regolamento possano, sotto certe condizioni, essere oggetto di trasporto internazionale per via navigabile interna; ob.che le merci pericolose che sono autorizzate dal presente Regolamento al trasporto internazionale unicamente a determinate condizioni possano essere alternativamente oggetto di trasporto internazionale per via navigabile interna sotto condizioni differenti da quelle imposte dal Regolamento allegato.Lo speciale accordo, bilaterale o multilaterale, menzionato dal presente paragrafo dovrà essere immediatamente comunicato al Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa, che dovrà comunicarlo alle Parti Contraenti non sottoscrittrici del citato Accordo.(2) Ogni Parte Contraente conserva il diritto di rilasciare delle autorizzazioni speciali per il trasporto internazionale in navi cisterna di sostanze pericolose, per le quali le disposizioni per il trasporto nell’allegato Regolamento non consentano il trasporto in navi cisterna, a patto che siano rispettate le procedure relative alle autorizzazioni speciali previste dal Regolamento allegato.(3) Le Parti Contraenti conservano il diritto di autorizzare, nei seguenti casi, il trasporto internazionale di merci pericolose a bordo delle navi che non soddisfano alle condizioni fissate nel Regolamento allegato, purché sia rispettata la procedura stabilita nel Regolamento allegato:a.l’uso su una nave di materiali, installazioni o equipaggiamenti o l’applicazione su una nave di determinate misure relative alla costruzione o di determinate normative diverse da quelle stabilite dal Regolamento allegato;b.una nave con innovazioni tecnologiche che deroghino alle disposizioni del Regolamento allegato.33 Vedi nota all’art. 2 par. 1.Art. 8 Disposizioni transitorie (1) I certificati di approvazione e gli altri documenti stabiliti ai sensi delle disposizioni del Regolamento per il Trasporto di Merci Pericolose sul Reno (ADNR), del Regolamento per il Trasporto di Merci Pericolose sul Danubio (ADN-D) o di regolamenti nazionali basati sulle disposizioni europee relative al trasporto di merci pericolose per via navigabile interna, come quelle allegate alla Risoluzione n. 223 del Comitato per il Trasporto Interno della Commissione Economica per l’Europa, come emendate, applicabili alla data di attuazione del Regolamento allegato prevista dall’Articolo 11, paragrafo 1, restano validi fino alla loro data di scadenza alle stesse condizioni di quelle prevalenti alla data di tale attuazione, compreso il loro riconoscimento da parte di altri Stati. Inoltre, questi certificati rimarranno validi per il periodo di un anno dalla data di attuazione del Regolamento allegato, nel caso in cui termini la loro validità durante questo periodo. In tutti i casi, il periodo di validità non dovrà eccedere i cinque anni oltre la data di attuazione del Regolamento allegato.(2) Le navi che, alla data di attuazione del Regolamento allegato prevista dall’Articolo 11, paragrafo 1, sono autorizzate al trasporto di merci pericolose sul territorio di una Parte Contraente e che soddisfano ai requisiti del Regolamento allegato, tenuto conto, ove necessario, delle sue disposizioni generali transitorie, possono ottenere un certificato di approvazione ADN secondo la procedura stabilita nel Regolamento allegato.(3) Per le navi citate al paragrafo 2 destinate esclusivamente al trasporto sulle vie navigabili interne per le quali l’ADNR non era stato applicato dalla legislazione nazionale antecedente alla data di attuazione del Regolamento allegato prevista dall’Articolo 11, paragrafo 1, le disposizioni transitorie supplementari relative alle specifiche vie navigabili interne possono essere applicate in aggiunta alle disposizioni generali transitorie. A queste navi viene rilasciato un certificato di approvazione ADN limitato alle vie navigabili interne citate precedentemente, o ad una porzione di esse.(4) Se nuove disposizioni vengono aggiunte al Regolamento allegato, le Parti Contraenti possono includere nuove disposizioni generali transitorie. Queste disposizioni transitorie devono indicare la nave in questione e il loro periodo di validità.Art. 9 Applicabilità di altri regolamenti Le operazioni di trasporto alle quali si riferisce il presente Accordo devono rimanere soggette ai regolamenti locali, regionali o nazionali applicabili in generale al trasporto di merci per via navigabile interna.Capitolo III: Disposizioni finali Art. 10 Parti Contraenti (1) Gli Stati Membri della Commissione Economica per l’Europa il cui territorio contiene vie navigabili interne, che non siano quelle che formano una rotta costiera, che formino una parte di una rete di comunicazione di vie navigabili interne di importanza internazionale come definite nell’Accordo Europeo sulle Vie Navigabili Interne di Importanza Internazionale (AGN)4 possono divenire Parti Contraenti al presente Accordo:a.con la firma definitiva;b.con il deposito di uno strumento di ratifica, accettazione o approvazione successivo alla firma con obbligo di ratifica, accettazione o approvazione;c.con il deposito di uno strumento di adesione.(2) L’Accordo sarà disponibile per la firma sino al 31 maggio 2001 presso l’Ufficio del Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa, Ginevra. Successivamente, esso sarà a disposizione per l’adesione.(3) Gli strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione devono essere depositati presso il Segretario Generale delle Nazioni Unite.4 RS 0.747.207Art. 11 Entrata in vigore (1) Il presente Accordo entra in vigore un mese dopo la data nella quale il numero di Stati citati all’Articolo 10, paragrafo 1, che lo hanno firmato definitivamente, o hanno depositato i propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione raggiunge il numero di sette.In tutti i casi, il Regolamento allegato, eccettuate le disposizioni relative al riconoscimento degli organismi di classifica, non si applica fino a dodici mesi dopo l’entrata in vigore dell’Accordo.(2) Per ogni Stato la cui firma definitiva del presente Accordo, o la cui ratifica, accettazione, approvazione o adesione avviene dopo che i sette Stati menzionati all’Articolo 10, paragrafo 1, lo hanno firmato definitivamente o hanno depositato i propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, il presente Accordo entra in vigore un mese dopo che lo Stato in questione lo ha firmato definitivamente o ha depositato i propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione.Il Regolamento allegato diventa applicabile dalla stessa data. Nel caso in cui l’intervallo di tempo citato nel paragrafo 1 relativo all’applicazione del Regolamento allegato non sia ancora terminato, la data dell’applicazione sarà quella fissata al paragrafo 1.Art. 12 Disdetta (1) Ogni Parte Contraente può disdire il presente Accordo con una comunicazione scritta al Segretario Generale delle Nazioni Unite. (2) La disdetta ha effetto dodici mesi dopo la data di ricevimento della notifica scritta di disdetta da parte del Segretario Generale delle Nazioni Unite.Art. 13 Cessazione (1) Se, dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, il numero delle Parti Contraenti è minore di cinque per un periodo di dodici mesi consecutivi, il presente Accordo cessa di produrre i suoi effetti alla fine del citato periodo di dodici mesi.(2) Nel caso venga concluso un accordo mondiale per la regolazione del trasporto multimodale di merci pericolose, tutte le disposizioni del presente Accordo, con l’esclusione di quelle riguardanti esclusivamente le vie navigabili interne, la costruzione e l’equipaggiamento delle navi, il trasporto alla rinfusa o in cisterna che siano in contraddizione con una qualunque delle disposizioni del citato accordo mondiale, dovranno, a partire dalla data di entrata in vigore di quest’ultimo, automaticamente cessare di applicarsi nei rapporti tra Parti del presente Accordo che siano divenute parti dell’accordo mondiale, e dovranno essere automaticamente sostituite dalle relative norme del citato accordo mondiale.Art. 14 Dichiarazioni (1) Ogni Stato può, nel momento della firma definitiva del presente Accordo o del deposito dei propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione o in ogni momento successivo, dichiarare con una comunicazione scritta indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite che il presente Accordo è applicabile a tutti o a parte dei territori che esso rappresenta sul piano internazionale. L’Accordo si applica al territorio od ai territori elencati nella comunicazione un mese dopo che la citata comunicazione è stata ricevuta dal Segretario Generale.(2) Ogni Stato che ha presentato una dichiarazione ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo estendendo l’applicabilità del presente Accordo a qualsiasi territorio da esso rappresentato sul piano internazionale può disdire l’Accordo per quanto riguarda lo stesso territorio secondo le disposizioni dell’Articolo 12.(3) a. Inoltre, ogni Stato può, nel momento della firma definitiva del presente Accordo o del deposito dei propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione o in ogni momento successivo, dichiarare con una comunicazione scritta indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite che il presente Accordo non si applica a determinate vie navigabili interne sul proprio territorio, a condizione che le vie navigabili in questione non siano parte di una rete di comunicazione di vie navigabili interne di importanza internazionale così come definite dall’AGN. Se questa dichiarazione è resa successivamente al momento in cui lo Stato firma il presente Accordo definitivamente o in cui deposita dei propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, l’Accordo cessa di produrre i suoi effetti sulle vie navigabili interne in questione un mese dopo il ricevimento della comunicazione da parte del Segretario Generale.b.In tutti i casi, ogni Stato nel cui territorio ci sono vie navigabili interne tra quelle contemplate dall’AGN, e che siano, alla data di adozione del presente Accordo, regolamentate da un sistema normativo internazionale vincolante relativo al trasporto di merci pericolose, può dichiarare che l’attuazione del presente Accordo su queste vie navigabili deve essere effettuata in conformità alle procedure previste dallo statuto del detto sistema normativo. Una dichiarazione di tale natura dovrà essere resa al momento della firma definitiva dell’Accordo o del deposito dei propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione.(4) Ogni Stato che abbia reso una dichiarazione ai sensi dei paragrafi 3a o 3b del presente articolo può successivamente dichiarare tramite una comunicazione scritta al Segretario Generale delle Nazioni Unite che il presente Accordo si applica a tutte o a parte delle sue vie navigabili interne contemplate dalla dichiarazione resa secondo i paragrafi 3a o 3b. L’Accordo si applica alle vie navigabili elencate nella dichiarazione un mese dopo il ricevimento della comunicazione da parte del Segretario Generale.Art. 15 Controversie (1) Ogni controversia tra due o più Parti Contraenti relativa all’interpretazione o all’applicazione del presente Accordo deve, per quanto possibile, essere regolata tramite negoziati tra le Parti in disputa.(2) Ogni controversia che non venga regolata tramite negoziati diretti può essere portata dalle Parti Contraenti in disputa davanti al Comitato d’Amministrazione, che la esamina e pronuncia delle raccomandazioni per la sua risoluzione.(3) Ogni controversia che non venga regolata secondo quanto previsto ai paragrafi 1 o 2 sarà sottoposta ad arbitrato se una qualunque delle Parti Contraenti in disputa così richiede e sarà di conseguenza deferita ad uno o più arbitri selezionati di comune accordo tra le Parti in disputa. Se entro tre mesi dalla data di richiesta dell’arbitrato le Parti in disputa non riescono ad accordarsi sulla selezione di un arbitro o arbitri, ciascuna delle Parti può richiedere al Segretario Generale delle Nazioni Unite di nominare un singolo arbitro a cui inviare la controversia per una decisione.(4) La decisione dell’arbitro o degli arbitri designati ai sensi del paragrafo 3 del presente articolo è vincolante per le Parti Contraenti in disputa.Art. 16 Riserve (1) Ogni Stato può, nel momento della firma definitiva del presente Accordo o del deposito dei propri strumenti di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, dichiarare che non si considera vincolato dall’Articolo 15. Le altre Parti Contraenti non sono vincolate dall’Articolo 15 nei confronti di ogni Parte Contraente che ha espresso una simile riserva.(2) Ogni Stato Contraente che ha formulato una riserva come previsto dal paragrafo 1 del presente articolo può in ogni momento ritirare tale riserva dichiarandolo per iscritto al Segretario Generale delle Nazioni Unite.(3) Non sono consentite riserve diverse da quelle previste nel presente Accordo.Art. 17 Comitato d’Amministrazione (1) Deve essere istituito un Comitato d’Amministrazione per esaminare l’attuazione del presente Accordo, per studiare tutti gli ulteriori emendamenti proposti e per considerare delle misure per assicurare uniformità di interpretazione e di applicazione del citato Accordo.(2) Le Parti Contraenti sono membri del Comitato d’Amministrazione. Il Comitato può decidere che gli Stati indicati nell’Articolo 10, paragrafo 1 del presente Accordo che non sono Parti Contraenti, od ogni altro Stato Membro della Commissione Economica per l’Europa, o delle Nazioni Unite, o dei rappresentanti di organizzazioni internazionali intergovernative o non governative, possono, per ragioni che li riguardano, partecipare alle riunioni del Comitato come osservatori.(3) Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ed il Segretario Generale della Commissione Centrale per la Navigazione sul Reno forniscono i servizi di segreteria per il Comitato d’Amministrazione.(4) Il Comitato d’Amministrazione elegge, nella prima riunione dell’anno, un Presidente ed un Vice-Presidente.(5) Il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa convoca il Comitato Amministrativo annualmente, o ad altri intervalli decisi dal Comitato, ed anche su richiesta di almeno cinque Parti Contraenti.(6) È necessario un numero legale non inferiore alla metà delle Parti Contraenti per prendere delle decisioni.(7) Le proposte sono messe ai voti. Ogni Parte Contraente rappresentata nella riunione ha un voto. Si applicano le seguenti regole:a.gli emendamenti proposti al presente Accordo e le decisioni relative sono adottate secondo le disposizioni dell’Articolo 19, paragrafo 2;b.gli emendamenti proposti al Regolamento allegato e le decisioni relative sono adottate secondo le disposizioni dell’Articolo 20, paragrafo 4;c.le proposte riguardanti le approvazioni degli accordi tra organismi di classifica, o al ritiro di tali approvazioni, e le relative decisioni, sono adottate secondo la procedura contenuta nelle disposizioni dell’Articolo 20, paragrafo 4;d.ogni proposta o decisione diversa da quelle indicate nelle lettere da a) a c) precedenti devono essere adottate dalla maggioranza dei membri presenti e votanti del Comitato d’Amministrazione.(8) Il Comitato d’Amministrazione può istituire dei gruppi di lavoro se lo giudica necessario per assisterlo nell’esercizio delle sue funzioni.(9) In assenza di disposizioni pertinenti nel presente Accordo, si applicano le Regole di Procedura della Commissione Economica per l’Europa fino a quando il Comitato d’Amministrazione non deciderà altrimenti.Art. 18 Comitato di Sicurezza Deve essere istituito un Comitato di Sicurezza per esaminare tutte le proposte di emendamento del Regolamento allegato all’Accordo, in particolare per quanto riguarda la sicurezza della navigazione in relazione alle norme di costruzione, gli equipaggiamenti e l’armamento delle navi. Il Comitato di Sicurezza funziona all’interno del quadro delle attività degli organismi della Commissione Economica per l’Europa, della Commissione Centrale per la Navigazione sul Reno e della Commissione per il Danubio che sono competenti nel trasporto di merci pericolose per via navigabile interna.Art. 19 Procedura per la modifica dell’Accordo, con esclusione del Regolamento allegato (1) Il presente Accordo, escluso l’allegato Regolamento, può essere modificato in seguito alla proposta di una Parte Contraente secondo la procedura specificata nel presente articolo.(2) Ogni modifica proposta al presente Accordo, con esclusione del Regolamento allegato, è esaminata dal Comitato Amministrativo. Ogni modifica di tale natura esaminata o elaborata nel corso della riunione del Comitato Amministrativo e adottata da una maggioranza dei due terzi dei membri presenti e votanti deve essere comunicata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite alle Parti Contraenti per l’accettazione.(3) Ogni modifica comunicata per l’approvazione ai sensi del paragrafo 2 entra in vigore per tutte le Parti Contraenti sei mesi dopo la scadenza di un periodo di ventiquattro mesi successivo alla data di comunicazione dell’emendamento proposto, se, durante questo periodo, una Parte Contraente non comunica per iscritto alcuna obiezione al Segretario Generale delle Nazioni Unite.Art. 20 Procedura per la modifica del Regolamento allegato (1) Il Regolamento allegato può essere modificato previa proposta di una Parte Contraente.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite può altresì proporre degli emendamenti in vista di allineare il Regolamento allegato agli altri accordi internazionali relativi al trasporto di merci pericolose e alle Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul Trasporto di Merci Pericolose. Può anche presentare le modifiche proposte da un organismo sussidiario della Commissione Economica per l’Europa competente nel campo del trasporto di merci pericolose.(2) Ogni emendamento proposto al Regolamento allegato deve per principio essere sottoposto al Comitato di Sicurezza, che sottopone le modifiche provvisorie da lui approvate al Comitato di Amministrazione.(3) A specifica richiesta di una Parte Contraente, o se il Comitato di Amministrazione lo considera opportuno, le modifiche possono essere proposte anche direttamente al Comitato di Amministrazione. Esse sono esaminate nella prima riunione e, se giudicate accettabili, riesaminate nella riunione successiva del Comitato contemporaneamente a tutte le altre proposte collegate, a meno che il Comitato non decida diversamente.(4) Le decisioni sugli emendamenti proposti e sulle bozze di emendamento proposte sottoposti al Comitato di Amministrazione ai sensi dei paragrafi 2 e 3 devono essere prese dalla maggioranza dei membri presenti e votanti. Comunque, una bozza di emendamento non è considerata approvata se, immediatamente dopo il voto, cinque membri presenti dichiarano la loro opposizione ad essa. Le bozze di emendamento approvate sono comunicate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite alle Parti Contraenti per l’accettazione.(5) Tutte le bozze di emendamento al Regolamento allegato comunicate per l’accettazione ai sensi del paragrafo 4 sono considerate accettate a meno che, entro tre mesi dalla data in cui il Segretario Generale le divulga, almeno un terzo delle Parti Contraenti, o cinque di esse se un terzo di esse è superiore a tale cifra, presentano al Segretario Generale una dichiarazione scritta della loro opposizione all’emendamento proposto. Se l’emendamento è considerato accettato, esso entra in vigore per tutte le Parti Contraenti alla scadenza di un ulteriore periodo di tre mesi, eccetto che per i seguenti casi:a.nel caso in cui è già entrato in vigore un emendamento analogo apportato ad un altro accordo internazionale relativo al trasporto di merci pericolose, o entrerà in vigore in una data diversa, il Segretario Generale può decidere, previa richiesta scritta del Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa, che l’emendamento entrerà in vigore al termine di un periodo differente, così da consentire l’entrata in vigore simultanea di questi emendamenti con quelli apposti a tali altri accordi, o, se non è possibile, la più rapida entrata in vigore di questo emendamento dopo l’entrata in vigore degli emendamenti apposti a tali altri accordi; questo periodo non dovrà, comunque, avere una durata inferiore a un mese;b.il Comitato di Amministrazione può specificare, nell’adottare una bozza di emendamento, un differimento maggiore di tre mesi dell’entrata in vigore dell’emendamento, nel caso fosse approvato.Art. 21 Richieste, comunicazioni e opposizioni Il Segretario Generale delle Nazioni Unite informa tutte le Parti Contraenti e tutti gli Stati citati nell’Articolo 10, paragrafo 1, del presente Accordo di ogni richiesta, comunicazione od opposizione fatta ai sensi degli Articoli 19 e 20 precedenti e della data in cui ogni emendamento entra in vigore.Art. 22 Conferenza di revisione (1) Nonostante la procedura prevista agli Articoli 19 e 20, ogni Parte Contraente può, comunicandolo per iscritto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, richiedere che sia convocata una conferenza al fine di rivedere il presente Accordo.Il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa convoca una conferenza di revisione alla quale sono invitate tutte le Parti Contraenti e tutti gli Stati citati nell’Articolo 10, paragrafo 1, se, entro un periodo di sei mesi successivo dalla data di comunicazione del Segretario Generale, almeno un quarto delle Parti Contraenti gli comunica la propria adesione alla richiesta.(2) Nonostante la procedura prevista agli Articoli 19 e 20, il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa convoca inoltre una conferenza di revisione alla quale sono invitate tutte le Parti Contraenti e tutti gli Stati citati nell’Articolo 10, paragrafo 1, in seguito alla comunicazione per iscritto del Comitato di Amministrazione. Il Comitato di Amministrazione presenta una richiesta in seguito all’approvazione della maggioranza dei presenti e votanti del Comitato.(3) Se viene indetta una conferenza ai sensi dei paragrafi 1 e 2 del presente articolo, il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa invita le Parti Contraenti a sottoporre, entro un periodo di tre mesi, le proposte che essi vogliano vedere esaminate dalla conferenza.(4) Il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa divulga a tutte le Parti Contraenti e a tutti gli Stati citati nell’Articolo 10, paragrafo 1, l’ordine del giorno provvisorio della conferenza, unitamente ai testi delle proposte relative, almeno sei mesi prima della data di apertura della conferenza.Art. 23 Depositario Il Segretario Generale delle Nazioni Unite è il depositario del presente Accordo.FirmeIn fede di che i sottoscritti, essendo debitamente autorizzati a tal fine dai rispettivi governi, hanno firmato il presente Accordo.Fatto a Ginevra, il ventisei di maggio duemila, in esemplare singolo, in lingua inglese, francese, tedesca e russa per il testo dell’Accordo propriamente detto e in lingua francese per il Regolamento allegato, ogni versione essendo ugualmente valida per l’Accordo propriamente detto.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite è invitato a predisporre una traduzione del Regolamento allegato in lingua inglese e russa.Il Segretario Generale della Commissione Centrale per la navigazione sul Reno è invitato a predisporre una traduzione del Regolamento allegato in lingua tedesca.(Seguono le firme)Campo d’applicazione il 12 luglio 20165 5 RU 2011 1015, 2014 315 e 2016 2775. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).Stati partecipantiRatificaAdesione (A)Entrata in vigoreAustria* 9 novembre2004 A29 febbraio2008Belgio*17 giugno2014 A17 luglio2014Bulgaria 7 marzo200629 febbraio2008Ceca, Repubblica21 settembre201121 ottobre2011Croazia 4 marzo2009 4 aprile2009Francia* 3 aprile2008 3 maggio2008Germania*31 gennaio200829 febbraio2008Lussemburgo*24 maggio200729 febbraio2008Moldova19 febbraio200819 marzo2008Paesi Bassi*30 aprile200329 febbraio2008Polonia25 giugno2010 A25 luglio2010Romania 3 dicembre2008 A 3 gennaio2009Russia10 ottobre2002 A29 febbraio2008Serbia 6 gennaio2011 A 6 febbraio2011Slovacchia20 ottobre200920 novembre2009Svizzera* 8 febbraio2011 A 8 marzo2011Ucraina*28 gennaio2010 A28 febbraio2010Ungheria 4 maggio2004 A29 febbraio2008*Riserve e dichiarazioni.Le riserve e le dichiarazioni, ad eccezione di quelle della Svizzera, non sono pubblicate nella RU. I testi francesi e inglesi si possono consultare sul sito Internet dell’Organizzazione delle Nazioni Unite: http://treaties.un.org/ od ottenere presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione trattati internazionali, 3003 Berna.Dichiarazioni Svizzera6Art. 14 cpv. 3 lett. aLa Svizzera dichiara che il presente Accordo non si applica:a.al Reno a monte del ponte stradale di Rheinfelden;b.ai laghi di Costanza, Lemano, Maggiore e di Lugano.Art. 14 cpv. 3 lett. bLa Svizzera dichiara che l’applicazione del presente Accordo al Reno a valle del ponte «Mittlere Rheinbrücke» di Basilea è subordinata alla conformità con le procedure previste dallo statuto della Commissione centrale per la navigazione sul Reno. Di conseguenza le disposizioni dell’Accordo e dei suoi allegati nonché le relative modifiche devono essere attuate conformemente alla Convenzione riveduta per la navigazione sul Reno, firmata a Mannheim il 17 ottobre 18687, tra il Granducato di Baden, la Baviera, la Francia, il Granducato di Hessen, i Paesi Bassi e la Prussia.6 RU 2011 10137 RS 0.747.224.101
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0.192.120.194.11 RU 2015 3777Scambio di lettere del 26 maggio 2015tra la Confederazione svizzera e GCERF, Fonds mondial pour l’Engagement de la Communauté et la Résilience concernente lo statuto dei membri del personale di nazionalità svizzera in materia di assicurazioni sociali svizzere (AVS/AI/IPG e AD)Entrato in vigore il 26 maggio 2015 (Stato 26 maggio 2015)Traduzione1Direttore esecutivo GCERF, Fonds mondial pour l’Engagement de la Communauté et la RésilienceGinevraGinevra, 26 maggio 2015Signor Consigliere federaleDidier BurkhalterCapo del Dipartimento federale degli affari esteriBernaSignor Consigliere federale,mi pregio di dichiarare ricevuta la Sua lettera del 26 maggio 2015, del tenore seguente:«con riferimento all’articolo 26 capoverso 2 lettera c della legge federale del 22 giugno 20072 sui privilegi, le immunità e le facilitazioni, nonché sugli aiuti finanziari accordati dalla Svizzera quale Stato ospite (LSO), che autorizza il Consiglio federale a concludere accordi internazionali concernenti lo statuto dei membri del personale di nazionalità svizzera dei beneficiari istituzionali di cui all’articolo 2 capoverso 1 LSO in materia di assicurazioni sociali svizzere (AVS/AI/IPG e AD), ho l’onore di comunicarle quanto segue.In nome del Consiglio federale svizzero, ho l’onore di proporle che a partire dall’entrata in vigore dell’Accordo del 26 maggio 20153 tra il Consiglio federale svizzero e il GCERF, Fonds mondial pour l’Engagement de la Communauté et la Résilience, ai fini di determinare lo statuto giuridico del GCERF in Svizzera, i funzionari di nazionalità svizzera del GCERF non siano più considerati dallo Stato ospite come assicurati obbligatoriamente all’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), all’assicurazione per l’invalidità (AI), all’indennità di perdita di guadagno (IPG) e all’assicurazione contro la disoccupazione (AD) purché siano affiliati a un sistema di previdenza previsto dal GCERF. Se esercitano le loro funzioni in Svizzera avranno la possibilità di aderire, su base volontaria, sia all’AVS/AI/IPG/AD sia alla sola AD. A tale scopo, dovranno inoltrare una richiesta di adesione presso la cassa di compensazione del Cantone in cui hanno il domicilio entro un termine di tre mesi a partire dalla loro affiliazione a un sistema di previdenza previsto dal GCERF o entro tre mesi dalla firma dello scambio di lettere.Inoltre, ho l’onore di proporle che i coniugi, svizzeri o stranieri, dei funzionari internazionali di nazionalità svizzera del GCERF che sono domiciliati in Svizzera non siano più obbligatoriamente assicurati all’AVS/AI/IPG se non esercitano un’attività lucrativa al momento dell’affiliazione del funzionario internazionale al sistema di previdenza previsto dal GCERF o se cessano in un secondo tempo la loro attività lucrativa. Essi avranno la possibilità di aderire, su base volontaria, all’AVS/AI/IPG. A tale scopo, dovranno inoltrare una richiesta presso la cassa di compensazione del Cantone in cui hanno il loro domicilio entro un termine di tre mesi a partire dall’affiliazione del funzionario internazionale a un sistema di previdenza previsto dal GCERF o entro un termine di tre mesi dalla cessazione della loro attività lucrativa. La regolamentazione descritta sopra si applica, inoltre, nella misura in cui essi non beneficiano di privilegi e di immunità, ai coniugi dei funzionari internazionali stranieri esentati dalla sicurezza sociale svizzera in virtù dell’articolo 1a capoverso 2 lettera a LAVS4.Gli assicurati potranno in ogni momento disdire la totalità della copertura assicurativa da loro scelta per la fine del mese in cui la disdetta è data. I funzionari assicurati all’AVS/AI/IPG/AD avranno tuttavia la possibilità di scegliere di disdire soltanto l’AVS/AI/IPG e mantenere l’affiliazione all’AD. La disdetta vale per tutta la durata dell’impiego del funzionario internazionale al servizio del GCERF. Fatte salve le condizioni particolari previste nella presente lettera, le disposizioni dell’AVS/ AI/IPG saranno applicabili a tutti gli assicurati; le disposizioni dell’AD saranno applicabili solamente ai funzionari. Gli assicurati che non adempieranno ai loro obblighi entro i termini prescritti saranno esclusi previo richiamo.Il GCERF fornisce al Dipartimento federale degli affari esteri l’elenco dei funzionari di nazionalità svizzera affiliati a un sistema di previdenza previsto dal GCERF stesso al momento dell’entrata in vigore dell’Accordo di sede e notificherà per iscritto ogni ammissione e uscita di un funzionario svizzero a o da tale sistema.Le sarò grato di comunicarmi se quanto precede trova la Sua approvazione. In caso affermativo, la presente lettera e la Sua risposta costituiranno un accordo a mezzo di scambio di lettere. Esso entrerà in vigore il giorno della sua firma. Potrà essere denunciato da ogni Parte con preavviso scritto di dodici mesi per il primo giorno di un anno civile.»In nome di GCERF, accetto le disposizioni contenute nella Sua lettera. Di conseguenza, la Sua lettera e la mia costituiscono un accordo a mezzo di scambio di lettere che entra in vigore in data odierna. Potrà essere denunciato da ogni Parte con preavviso scritto di dodici mesi per il primo giorno di un anno civile.Gradisca, Signor Consigliere federale, l’espressione della mia alta considerazione.Khalid Koser1 Dal testo originale francese.2 RS 192.123 RS 0.192.120.194.14 LF del 20 dic. 1946 sull’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (RS 831.10).
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0.741.619.169 RU 2003 2649 Traduzione1Accordotra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica di Belarus relativo ai trasporti transfrontalieri su strada di persone e merciConcluso il 18 dicembre 2000Entrato in vigore mediante scambio di note il 12 giugno 2001 (Stato 28 novembre 2014) 1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.Il Consiglio federale svizzeroeil Governo della Repubblica di Belarus,qui di seguito detti «Parti contraenti»,animati dal desiderio di facilitare i trasporti su strada di persone e merci tra i due Stati e in transito attraverso il loro territorio,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Campo d’applicazione Le disposizioni del presente Accordo si applicano ai trasporti di persone e di merci che, in provenienza o a destinazione del territorio di una Parte contraente o in transito attraverso questo territorio, sono effettuati per mezzo di veicoli immatricolati nel territorio dell’altra Parte contraente.Art. 2 Definizioni 1. Per «trasportatore» s’intende una persona fisica o giuridica che, in Svizzera o nella Repubblica di Belarus, ha il diritto di effettuare trasporti su strada di persone o merci, conformemente alle disposizioni legali in vigore nel suo Paese.2. Per «veicolo» s’intende un veicolo stradale a propulsione meccanica, nonché eventualmente il suo rimorchio o semirimorchio adibiti al trasporto di:a)oltre nove viaggiatori seduti, conducente compreso;b)merci.3. Per «autorizzazione» s’intende ogni licenza, concessione o autorizzazione richiesta secondo la legge applicabile da ciascuna delle Parti contraenti.Art. 3 Trasporti di persone 1. I trasporti occasionali di persone sono esenti dall’obbligo dell’autorizzazione se adempiono le seguenti condizioni:a)il trasporto degli stessi gruppi di persone con lo stesso veicolo durante tutto il viaggio i cui punti di partenza e di arrivo sono situati nello Stato d’immatricolazione del veicolo, sempreché nessuna persona sia presa a carico o fatta scendere lungo il percorso o alle fermate situate fuori di detto Paese (circuito a porte chiuse); ob)il trasporto di gruppi di persone da un luogo situato nello Stato d’immatricolazione del veicolo a un luogo situato nel territorio dell’altra Parte contraente, sempreché il veicolo lasci vuoto il territorio di questo Stato; oc)il trasporto di gruppi di persone da un luogo situato nel territorio dell’altra Parte contraente a un luogo situato nello Stato d’immatricolazione del veicolo, a condizione che il servizio sia preceduto da un viaggio a vuoto all’andata e che i viaggiatori:–siano raggruppati mediante contratti di trasporto conclusi prima del loro arrivo nel Paese in cui si effettua la presa a carico, o–siano stati precedentemente condotti dallo stesso trasportatore, alle condizioni indicate nella lettera b), nel Paese in cui sono ripresi a carico e siano trasportati in un altro Paese, o–siano stati invitati a recarsi nell’altra Parte contraente, quando le spese di trasporto sono a carico dell’invitante. I viaggiatori devono formare un gruppo omogeneo che non può essere stato costituito unicamente in vista di questo viaggio;d)i viaggi in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente.2. I trasporti di persone sono esenti dall’obbligo di autorizzazione se adempiono le condizioni seguenti:–i servizi navetta con alloggio in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente o a destinazione di quest’ultimo; nonché–i viaggi a vuoto dei veicoli che sono effettuati in rapporto con i servizi navetta.3. I trasporti di cui ai numeri 1 e 2 sono attestati da un documento di controllo.4. I trasporti diversi da quelli nominati ai numeri 1 e 2 sono sottoposti all’obbligo dell’autorizzazione a norma del diritto nazionale delle Parti contraenti. Le autorizzazioni sono concesse fatta salva la reciprocità.Art. 42 Trasporti di merci 1. Ogni trasportatore di una Parte contraente ha il diritto, senza autorizzazione, di importare temporaneamente un veicolo vuoto o carico sul territorio dell’altra Parte contraente, per trasportare merci:a)tra un luogo del territorio di una Parte contraente e un luogo del territorio dell’altra Parte contraente; ob)dal territorio dell’altra Parte contraente verso uno Stato terzo o da uno Stato terzo verso il territorio dell’altra Parte contraente; oc)in transito attraverso il territorio dell’altra Parte contraente.2. Nel caso di trasporti effettuati per mezzo di veicoli accoppiati composti da elementi di nazionalità diverse, le disposizioni dell’accordo sono applicabili all’insieme dei veicoli solo se il veicolo trattore è immatricolato nello Stato di una delle Parti contraenti.2 Nuovo testo giusto l’art. 1 dell’Acc. del 26 feb. 2014, in vigore mediante scambio di note il 28 nov. 2014 (RU 2014 4705).Art. 5 Applicazione della legislazione nazionale Per tutte le questioni non disciplinate dal presente Accordo, i trasportatori e i conducenti di veicoli di una Parte contraente che si trovano sul territorio dell’altra Parte contraente, ne devono osservare le leggi e i regolamenti vigenti che vanno applicati in modo non discriminante.Art. 6 Divieto di cabotaggio I trasporti in cabotaggio di persone e merci non sono autorizzati. La Commissione mista di cui all’articolo 10 può introdurre deroghe in merito.Art. 7 Infrazioni 1. Le autorità competenti delle Parti contraenti provvedono affinché i trasportatori rispettino le disposizioni del presente Accordo.2. I trasportatori e i conducenti di veicoli che, sul territorio dell’altra Parte contraente, hanno violato disposizioni del presente Accordo o leggi e regolamenti ivi validi sui trasporti stradali o la circolazione stradale, su domanda delle autorità competenti di questo Stato possono essere oggetto delle seguenti misure, che devono essere eseguite dalle autorità dello Stato d’immatricolazione del veicolo:a)avvertimento;b)revoca, a titolo temporaneo, parziale o totale, del diritto di effettuare trasporti sul territorio della Parte contraente dove l’infrazione è stata commessa.3. L’autorità competente che ha preso una misura siffatta ne informa le autorità competenti dell’altra Parte contraente.4. Sono salve le sanzioni che possono essere applicate, in virtù della legislazione nazionale, dai tribunali o dalle autorità competenti della Parte contraente sul cui territorio le infrazioni sono state commesse.Art. 8 Autorità competenti Le Parti contraenti si notificano reciprocamente le autorità incaricate dell’applicazione del presente Accordo. Queste autorità comunicano direttamente.Art. 9 Modalità d’applicazione Le Parti contraenti si accordano sulle modalità di applicazione del presente Accordo per mezzo di un Protocollo3 che è parte integrante del presente Accordo.3 Non pubblicato nella RU.Art. 10 Commissione mista 1. Una Commissione mista composta dai rappresentanti delle autorità competenti è istituita per trattare questioni derivanti dall’applicazione del presente Accordo.2. Questa Commissione è competente anche per modificare o completare il Protocollo di cui all’articolo 9. Le decisioni della Commissione mista entrano in vigore dopo comunicazione reciproca, per via diplomatica, dell’adempimento delle procedure nazionali.3. Le autorità competenti di una delle Parti contraenti possono domandare la convocazione della Commissione mista, la quale si riunisce alternativamente sul territorio di ciascuna Parte contraente.Art. 11 Applicazione al Principato del Liechtenstein Conformemente al desiderio del Governo del Principato del Liechtenstein, il presente Accordo si estende parimenti al Principato fintantoché esso resterà legato alla Svizzera da un trattato di unione doganale4.4 RS 0.631.112.514Art. 12 Entrata in vigore e durata di validità 1. Ogni Parte contraente notifica all’altra, per via diplomatica, che sono compiute tutte le procedure necessarie secondo la legislazione per mettere in vigore il presente Accordo. Il presente Accordo entra in vigore alla data dell’ultima notifica.2. L’Accordo è valido per una durata indeterminata; può essere denunciato da ciascuna Parte contraente per la fine di un anno civile con un preavviso scritto di almeno sei mesi.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari debitamente autorizzati dai loro Governi, hanno firmato il presente Accordo.Fatto a Berna il 18 dicembre 2000 in due originali, in lingua francese e bielorussa, i due testi facenti parimenti fede.Per il Consiglio federale svizzero:Per ilGoverno della Repubblica di Belarus:Max FriedliAleksandr V. Loukachov
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313.32Ordinanza sulle tasse e spese nella procedura penale amministrativadel 25 novembre 1974 (Stato 1° aprile 2004) (Stato 1° aprile 2004)Il Consiglio federale svizzero,visti gli articoli 33 capoverso 3, 36, 42 capoverso 3, 94 e 107 capoverso 1 della legge federale del 22 marzo 19741 sul diritto penale amministrativo (DPA);visto l’articolo 4 della legge federale del 4 ottobre 19742 a sostegno di provvedimenti per migliorare le finanze federali,3ordina:1 RS 313.02 RS 611.0103 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).1. Disposizioni generali Art. 1 Campo d’applicazione 1 Le tasse e spese nel procedimento amministrativo si determinano giusta la presente ordinanza. I periti sono indennizzati giusta l’ordinanza del 1° ottobre 19734 sulle indennità ai membri delle commissioni, ai periti e agli incaricati.2 Le spese della procedura dinanzi ai tribunali cantonali, del carcere preventivo e dell’esecuzione delle sentenze da parte dei Cantoni si determinano giusta il pertinente diritto cantonale.3 Per le spese della procedura dinanzi al Tribunale federale e al Tribunale penale federale rimangono determinanti gli articoli 245 della legge federale del 15 giugno 19345 sulla procedura penale (PP) e 146–161 della legge federale del 16 dicembre 19436 sull’organizzazione giudiziaria.74 [RU 1973 1559, 1989 50, 1996 518 art. 72 n. 2. RU 1996 1651 art. 21 lett. b]. Vedi ora l’O del 3 giu. 1996 sulle commissioni (RS 172.31).5 RS 312.06 RS 173.1107 Nuovo testo giusta il n. 6 dell’all. all’O del 26 set. 2003 sui rapporti di lavoro del personale del Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2003 3669).Art. 1a8 Spese di procedura Le spese di procedura si compongono:a.dei disborsi giusta gli articoli 4 a 6;b.delle tasse di decisione giusta gli articoli 6a a 9;c.della tassa di stesura giusta l’articolo 12 e, se del caso, delle tasse di cancelleria giusta gli articoli 13 a 17.8 Introdotto dal n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 2 Spese del procedimento in materia di obbligo di pagamento o restituzione 1 Le spese del procedimento amministrativo in materia di obbligo di pagamento o restituzione (art. 63 cpv. 2 DPA) sono parte integrante di quelle del procedimento penale e si determinano giusta la presente ordinanza.2 Le spese della procedura di ricorso dinanzi ad autorità di vigilanza o commissioni di ricorso e dinanzi al Tribunale federale si determinano giusta l’ordinanza del 10 settembre 19699 sulle tasse e spese nella procedura amministrativa; esse sono indicate separatamente e aggiunte alle spese dell’amministrazione a tenore del capoverso 1.9 RS 172.041.0Art. 3 Riunione delle spese Le spese procedurali inerenti al decreto penale o all’ordine di confisca sono aggiunte a quelle della procedura d’opposizione.2. Disborsi della procedura Art. 4 In genere 1 I disborsi comprendono le indennità al difensore d’ufficio (art. 5), ai testimoni e alle persone tenute a dare informazioni (art. 6), ai periti, traduttori e interpreti, le spese del carcere preventivo e dell’assistenza fra le autorità (combinato disposto dell’art. 30 cpv. 3 DPA e degli art. 27 PP10 e 354 CP11), le altre spese in contanti connesse ad operazioni d’inchiesta, come anche le spese della pubblicazione della decisione nel Foglio federale.2 Le spese di traduzione di atti dell’inserto, memorie, informazioni o deposizioni da una lingua nazionale in un’altra lingua nazionale sono a carico dell’amministrazione.3 Le spese per la rimunerazione e i viaggi di servizio dei funzionari inquirenti e degli ausiliari aggregati (segretari e simili), come anche le tasse postali e telefoniche del traffico interno non sono conteggiate. Tuttavia, se l’oggetto o il decorso dell’inchiesta esige parecchi viaggi di servizio del funzionario inquirente o l’impiego fuori sede di parecchi funzionari o ausiliari, le indennità che ne derivano giusta l’ordinamento dei funzionari sono di regola aggiunte ai disborsi a tenore del capoverso 1.10 RS 312.0. Ora: art. 27bis11 RS 311.0Art. 5 Indennità al difensore 1 L’onorario del difensore designato dall’imputato si determina giusta il pertinente diritto cantonale o estero e, nel caso dell’articolo 32 capoverso 2 lettera b DPA, secondo quanto convenuto fra le parti.2 L’indennità al difensore d’ufficio (art. 33 DPA) è stabilita nei limiti della tariffa, determinante in materia penale, delle spese ripetibili accordate alla controparte nelle cause davanti al Tribunale federale, del 14 novembre 195912. L’ammontare massimo dell’onorario quivi previsto è tuttavia applicabile soltanto se sono adempiute le condizioni descritte nell’articolo 7 capoverso 1 della tariffa, altrimenti si riduce di regola alla metà.3 Immediatamente prima di decidere, l’amministrazione ingiunge al difensore d’ufficio di presentarle senza indugio la nota delle spese, con indicazione separata degli sborsi, delle spese di viaggio e delle indennità per le copie; se questi non presenta la nota entro dieci giorni, le spese si hanno per saldate con l’indennità giusta il capoverso 2.12 [RU 1959 1800, 1969 978. RS 173.119.1 art. 11 cpv. 1]. Ora: nei limiti del R del 31 marzo 2006 sulle spese ripetibili accordate alla parte vincente e sull’indennità per il patrocinio d’ufficio nelle procedure davanti al Tribunale federale (RS 173.110.210.3).Art. 6 Indennità alle persone tenute a dare informazioni 1 Le persone tenute a dare informazioni hanno diritto, come i testimoni, al rimborso delle spese indispensabili e a un’indennità adeguata per perdita di tempo (combinato disposto degli art. 41 cpv. 2 DPA e 245 cpv. 2 PP13), salvo che la loro cooperazione si restringa a un’informazione scritta o orale (anche telefonica) ch’esse possono dare senza lunghe ricerche.2 Chiunque, per le sue informazioni, si renda sospetto di reato non ha diritto all’indennità.13 RS 312.0. Ora: «dell’art. 177 cpv. 1 OG» (RS 173.110).3. Tasse di decisione Art. 6a14 Calcolo La tassa di decisione (art. 7 a 9) è calcolata in funzione dell’importanza della causa e del dispendio che necessita il suo disbrigo.14 Introdotto dal n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 7 Decreti penali, decisioni penali e simili 1 Per il decreto penale nella procedura abbreviata (art. 65 DPA) non sono riscosse tasse di decisione.2 Negli altri casi la tassa di decisione è di:a.per il decreto penale, da 50 a 5000 franchi;b.per la decisione di non doversi procedere (art. 62 DPA) e per la confisca indipendente (art. 66 DPA), da 50 a 5000 franchi;c.per la decisione penale, la decisione di non doversi procedere o la decisione di confisca nella procedura d’opposizione (art. 70 DPA), da 100 a 10000 franchi.153 Se un decreto o una decisione concernono più persone, le aliquote giusta il capoverso 2 possono essere proporzionalmente moltiplicate.4 Se il decreto penale o la decisione penale è connesso con la decisione sull’obbligo di pagamento o restituzione (art. 63 cpv. 2 DPA) e la pertinente legge amministrativa prevede, per una decisione indipendente di tal tipo, una tassa di decisione, questa è riscossa in sovrappiù e indicata separatamente; se tale tassa non è prevista, le aliquote della tassa di decisione giusta il capoverso 2 possono essere adeguatamente aumentate, ma non oltre il doppio.15 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 816 Decisione del direttore o capo dell’amministrazione in causa e altre decisioni amministrative Per le decisioni giusta gli articoli 27, 29 capoverso 2, 100 capoverso 4 e 102 capoverso 2 DPA è riscossa una tassa di decisione da 50 a 2000 franchi.16 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 917 Rigetto di una domanda di revisione Per la decisione sul rigetto di una domanda di revisione è riscossa una tassa di decisione da 50 a 5000 franchi.17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).4. Spese a carico della persona non comparsa senza giustificazione Art. 10 1 Le spese che, giusta l’articolo 42 capoverso 3 DPA, possono essere addossate alla persona non comparsa senza giustificazione sono:a.gli sborsi per i viaggi di servizio del funzionario inquirente e degli ausiliari aggregati, come anche per la protrazione di viaggi siffatti;b.le indennità ai terzi comparsi per confronto o partecipazione all’assunzione delle prove (art. 35 cpv. 1 DPA), al difensore d’ufficio e al traduttore, giusta le aliquote stabilite nella presente ordinanza. L’imputato invano comparso è indennizzato come un testimone.2 Le spese cagionate dalla mancata comparizione dell’imputato sono aggiunte a quelle procedurali e sono a questo addossate anche se il procedimento viene tolto.3 Le spese da addossare a un terzo sono fatte valere con decisione dell’amministrazione in causa; l’articolo 96 DPA s’applica per analogia.5. Spese ripetibili Art. 11 1 L’imputato, il detentore di un oggetto sequestrato o l’occupante di un’abitazione perquisita che chiede un’indennità giusta gli articoli 99 o 101 DPA deve presentare all’autorità incaricata di stabilire l’indennità una distinta particolareggiata, in doppio esemplare se si tratta di procedimento giudiziario.2 La distinta menziona:a.le spese del difensore o patrocinatore, se questi non è né in rapporto di servizio col pretendente né suo rappresentante legale;b.i disborsi e le altre spese, se superano in totale 50 franchi;c.la perdita di guadagno conseguente alle operazioni d’inchiesta.3 Nello stabilire l’indennità non è tenuto conto delle spese inutili o sproporzionate.6. Tasse di stesura Art. 1218 1 La tassa di stesura si compone di:a.una tassa di 10 franchi la pagina per la confezione dell’originale;b.una tassa giusta l’articolo 13 per ogni riproduzione necessaria di documenti.2 Il rappresentante o patrocinatore di una delle parti alla procedura ha diritto a un esemplare gratuito.18 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).7. Tasse di cancelleria Art. 1319 Riproduzione di documenti 1 La tassa per la riproduzione di documenti è di 50 centesimi la pagina di fotocopia.2 Per la consegna di altre riproduzioni poligrafiche valgono le tariffe dell’Ufficio centrale federale degli stampati e del materiale.19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 1420 Esame degli atti 1 La tassa per prendere conoscenza degli atti di una causa definita con decisione passata in giudicato è di 15 franchi.2 Per le ricerche ufficiali negli atti o secondo gli atti di una causa definita con decisione passata in giudicato è riscossa una tassa di 30 franchi per ogni mezz’ora o frazione di mezz’ora.20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 15 Telegrammi Per le comunicazioni via telescrivente (telegrammi, telex e simili) sono riscossi 5 franchi oltre alle tasse e emolumenti ordinari.Art. 1621 Legalizzazioni La tassa per una legalizzazione o attestazione (p. es. attestazione di forza di cosa giudicata) è di 20 franchi.21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 16a22 Condono delle tasse L’autorità può condonare, in tutto o in parte, le tasse di cancelleria (art. 13 a 16) se il debitore è indigente oppure per altre ragioni importanti.22 Introdotto dal n. I dell’O del 15 apr. 1987, in vigore dal 1° giu. 1987 (RU 1987 716).Art. 17 Esenzione dalle tasse Non è riscossa alcuna tassa di cancelleria presso le autorità federali, cantonali e comunali che si rivolgono per proprio conto all’amministrazione.8. Entrata in vigore Art. 18 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1975.
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0.513.213.62 RU 2019 675; FF 2018 115TraduzioneMemorandum d’intesatra il Dipartimento federale della difesa, della protezionedella popolazione e dello sport, il Ministero federale della difesadella Repubblica federale di Germania e il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE) concernente il sistemadi scambio di dati «Air situation data exchange» (ASDE)tra la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzerae la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrücknella Repubblica federale di GermaniaConcluso il 27 novembre 2018Approvato dall’Assemblea federale il 31 maggio 20181Entrato in vigore il 27 novembre 2018 (Stato 27 novembre 2018)1 RU 2019 673Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS),il Ministero federale della difesa della Repubblica federale di Germaniae il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE),qui di seguito denominati «Partecipanti»,–evidenziando che SHAPE assume la responsabilità operativa del sistema di scambio di dati «Air Situation Data Exchange» (qui di seguito «ASDE»),–evidenziando che SHAPE è responsabile del disposto del memorandum d’intesa tra gli Stati partner (qui di seguito «SP») e la NATO,–evidenziando che l’equipaggiamento ASDE è ubicato presso la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania,–evidenziando che tutto l’equipaggiamento fornito dalla NATO rimane di proprietà della NATO,–evidenziando che tutto l’equipaggiamento fornito dall’SP rimane di proprietà dell’SP,–evidenziando che tutti i dati scambiati mediante ASDE sono protetti in conformità con i memorandum d’intesa internazionali e con le leggi e regolamentazioni nazionali,–richiamandosi alle disposizioni del documento NATO «Military Committee Concept for Air Situation Data Exchange with Co-Operation Partners» (MCM-140-00) del 13 settembre 2000,–richiamandosi al documento SHAPE «ASDE Implementation Concept with Partner Nations» (versione 2),hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Definizioni Per gli scopi del presente memorandum d’intesa e dei relativi documenti sussidiari si applicano le definizioni seguenti:1.1Air situation data exchange (ASDE): lo scambio di dati non classificati concernenti rotte aeree per mezzo di un «Link 1 buffer» e di un «Link 1 forward filter» nonché le linee di telecomunicazione point-to-point non classificate tra la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera, sulla base dei documenti di riferimento menzionati nell’allegato A.1.2Finanziamento congiunto NATO: risorse finanziarie fornite congiuntamente da Stati membri della NATO e messe a disposizione previa autorizzazione dei pertinenti comitati finanziari della NATO per i costi comuni insorti durante l’installazione e l’esercizio del sistema ASDE.1.3Costi ripartiti: costi per i quali, secondo il parere comune dei Partecipanti, è responsabile più di un Partecipante. Tali costi sono ripartiti equamente tra il Partecipante svizzero e il Partecipante tedesco.1.4Link 1 forward filter (L1FF): hardware e software che assicurano la sicurezza dei dati.1.5Link 1 buffer (buffer): hardware e software che incrementano la sicurezza dei dati. 1.6Esercizio di ASDE: l’esercizio di ASDE consiste nello scambio digitale tra i Partecipanti, in un’area specificatamente definita e per mezzo del protocollo «Link 1», di dati concernenti rotte aeree.1.7Stato NATO: nell’ambito del presente memorandum d’intesa lo «Stato NATO» è lo Stato NATO proprietario dell’impianto in cui è installato il sistema ASDE e che provvede all’esercizio di detto impianto.1.8Stato partner (SP): nell’ambito del presente memorandum d’intesa lo «Stato partner» è uno Stato partner ASDE, approvato dal Consiglio dell’Atlantico del Nord, che ospita un’interfaccia «Link 1» nazionale, atta a consentire lo scambio di dati non classificati concernenti rotte aeree con l’impianto NATO ASDE assegnato, e che provvede all’esercizio di detta interfaccia.1.9Impianto ASDE NATO: l’impianto NATO in cui è ubicato l’equipaggiamento ASDE (L1FF buffer).1.10Impianto ASDE SP: l’impianto nel territorio dell’SP con il quale è connesso un impianto ASDE NATO.Art. 2 Scopo 2.1 Scopo del presente memorandum d’intesa è definire i principi e le procedure dell’allestimento e dell’esercizio del collegamento ASDE tra la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera.2.2 Il presente memorandum d’intesa non è volto a generare conflitti con il diritto nazionale o internazionale vigente. In caso di simili conflitti prevale il diritto nazionale o internazionale vigente.Art. 3 Campo d’applicazione e disposizioni generali 3.1 Nel presente memorandum d’intesa sono definite la struttura e le disposizioni di ordine superiore per l’ASDE tra la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera.3.2 Per l’applicazione del presente memorandum d’intesa sono competenti i seguenti organi, di seguito denominati «organi autorizzati»:a.nel caso della NATO: SHAPE;b.nel caso della Repubblica federale di Germania: il Ministero federale della difesa;c.nel caso della Confederazione Svizzera: il DDPS.Art. 4 Documenti di riferimento 4.1 L’attuazione del presente memorandum d’intesa è orientata ai documenti di riferimento menzionati nell’allegato A, nelle versioni ivi specificate.4.2 Nell’ambito delle disposizioni del presente memorandum d’intesa, gli organi autorizzati dispongono della competenza a rivedere i documenti di riferimento menzionati nell’allegato A e ad aggiungere ulteriori documenti di riferimento all’allegato A.4.3 In caso di conflitti tra i documenti di riferimento e il presente memorandum d’intesa, prevale quest’ultimo.Art. 5 Responsabilità Nell’ambito delle disposizioni del presente memorandum d’intesa:5.1 SHAPE:a.assume la responsabilità operativa e la gestione globale del programma;b.è responsabile del coordinamento degli aspetti tecnici con il «NATO programming centre» (NPC, con sede a Glons) in seno alla «NATO communications and information services agency» (NCIA) e del coordinamento con l’«Air command» dell’aggiornamento delle procedure operative standard ASDE («Standing operating procedures» [SOP]) volte a consentire l’esercizio ineccepibile di ASDE in conformità con tutti i pertinenti documenti.5.2 lo Stato NATO:a.assicura la funzionalità dell’esercizio di ASDE a partire dalla Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania verso la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera e consente al personale necessario per l’installazione e/o la manutenzione dell’equipaggiamento di accedere al summenzionato impianto in Germania;b.assicura che tutte le informazioni sulle rotte scambiate nell’ambito di ASDE siano protette conformemente alle pertinenti regolamentazioni, pubblicazioni e procedure della NATO e nazionali;c.è responsabile del coordinamento e della garanzia della disponibilità, nel territorio della Repubblica federale di Germania, di linee di telecomunicazione idonee, utilizzate per il traffico di dati e per il traffico voce tra la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera;d.assicura che il personale al quale sono attribuite responsabilità nell’ambito di ASDE sia stato debitamente istruito e applichi tutte le prescrizioni e regolamentazioni determinanti per l’esercizio efficace e corretto del sistema;e.assicura, per la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania, la preparazione degli aspetti determinanti per la sicurezza dell’impianto e l’integrazione di detti aspetti nella documentazione necessaria per il rilascio a detto impianto dell’accreditamento di sicurezza NATO per l’esercizio di ASDE.5.3 lo Stato partner ASDE:a.assicura la funzionalità dell’esercizio di ASDE a partire dalla Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera e, ai fini della soluzione di problemi comuni, consente l’accesso all’impianto in cui è ubicato l’equipaggiamento di telecomunicazione;b.in caso di necessità, consente l’accesso al personale tecnico NATO per l’esecuzione di test di interoperabilità «Link 1»;c.appronta, presso la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera, le apparecchiature necessarie per la rappresentazione e lo scambio di dati ASDE;d.è responsabile dell’approntamento e della disponibilità, nel territorio della Confederazione Svizzera, delle linee di telecomunicazione utilizzate per il traffico di dati e il traffico voce tra la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera;e.assicura il rispetto di tutte le misure di sicurezza volte alla protezione delle informazioni ASDE conformemente alle disposizioni del presente memorandum d’intesa nonché in conformità con i memorandum d’intesa internazionali applicabili e con le leggi e regolamentazioni nazionali.Art. 6 Aspetti finanziari 6.1 Il sistema ASDE finanziato dalla NATO e installato presso la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania per la connettività con la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera è impiegato per la connessione con la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera. I costi risultanti dall’eventuale supporto tecnico fornito all’SP per la predisposizione del sistema nazionale connesso a ASDE sono a carico dell’SP.6.2 I costi per viaggi supplementari effettuati su richiesta dell’SP per prestazioni di supporto e assistenza sono a carico dell’SP.6.3 Tutti i costi supplementari necessari per l’esercizio di ASDE presso la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e presso la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera e risultanti da requisiti tecnici insufficienti sono rimborsati dai Partecipanti responsabili della lacuna.6.4 Tutti i costi successivi per l’esercizio e la manutenzione del sistema di filtraggio ASDE e delle linee di comunicazione ASDE, ad esempio per gli upgrade obbligatori dell’hardware o del software di filtraggio, per le licenze del software certificato del sistema operativo o per spese di viaggio eventualmente necessarie dopo l’installazione iniziale, devono essere concordati di comune intesa; i requisiti dettagliati e le intese finanziarie sono disciplinati in accordi tecnici separati.6.5 Ogni Partecipante assume tutti i propri costi non menzionati nel presente articolo e risultanti dall’attuazione del presente memorandum d’intesa.Art. 7 Sicurezza 7.1 Ogni Partecipante assume tutti i propri costi non menzionati nel presente articolo e risultanti dall’attuazione del presente memorandum d’intesa.7.2 I Partecipanti possono distribuire e utilizzare in seno alla NATO e con altri Stati approvati nell’abito di ASDE i dati sulla situazione aerea ottenuti nell’ambito di ASDE.7.3 Tutte le informazioni classificate e tutto il materiale classificato soggetti alle disposizioni del presente articolo continuano a essere protetti in caso di ritiro di un Partecipante dal presente memorandum d’intesa o in caso di denuncia del presente memorandum d’intesa.7.4 L’SP accetta tutte le verifiche eseguite, per iniziativa di SHAPE e ad opera di periti tecnici appositamente designati, ai sistemi che presso la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera fungono da interfaccia con la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania. Le visite di verifica devono essere annunciate e coordinate per tempo tra i Partecipanti in conformità con le procedure nazionali.7.5 SHAPE può modificare le modalità d’esercizio di ASDE se ciò risulta necessario per ragioni di protezione, d’emergenza o di sicurezza. L’SP e SHAPE hanno la possibilità di porre termine all’esercizio di ASDE, a condizione che ciò avvenga con immediata informazione all’altro Partecipante.7.6 Per ragioni di protezione e/o d’emergenza e per il coordinamento in caso di funzionamento difettoso del sistema, la Centrale di sorveglianza dello spazio aereo di Erndtebrück in Germania e la Centrale d’impiego difesa aerea di Dübendorf in Svizzera devono assicurare che durante l’esercizio di ASDE le comunicazioni siano possibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In caso di connettività temporanea nell’ambito di ASDE, le comunicazioni devono essere possibili durante tutta la durata dell’esercizio di ASDE.Art. 8 Entrata in vigore, durata e denuncia 8.1 Il presente memorandum d’intesa entra in vigore alla data dell’ultima firma e rimane in vigore sino alla denuncia da parte di uno dei Partecipanti mediante notifica scritta a tutti gli altri Partecipanti con un termine di preavviso di sei mesi.8.2 La Confederazione Svizzera ha il diritto di interrompere in qualsiasi momento temporaneamente lo scambio di dati se ritiene che ciò sia necessario per conservare la sua neutralità permanente:a.la Confederazione Svizzera può porre termine alla suddetta interruzione mediante notifica scritta a tutti gli altri Partecipanti;b.i Partecipanti riprendono lo scambio di dati non appena hanno regolato le relative conseguenze tecniche e finanziarie;c.la Confederazione Svizzera assume i costi derivanti dalla cessazione dell’interruzione.8.3 In caso di denuncia del presente memorandum d’intesa:a.l’hardware e il software ASDE acquisiti e/o sviluppati dalla NATO rimangono di proprietà della NATO;b.tutto l’hardware e tutto il software dell’SP rimangono di proprietà dell’SP;c.l’adempimento degli obblighi finanziari correnti è disciplinato di comune intesa.La denuncia del presente memorandum d’intesa non genera obblighi finanziari successivi.Art. 9 Modifiche e interpretazione 9.1 Il presente memorandum d’intesa può essere integrato o modificato per scritto di comune intesa tra tutti i Partecipanti.9.2 Le controversie che possono sorgere riguardo all’interpretazione o all’attuazione del presente memorandum d’intesa sono composte mediante consultazioni al livello adeguato tra i Partecipanti.Art. 10 Interlocutore 10.1 Ogni Partecipante designa un interlocutore. L’elenco degli interlocutori comprende, fra l’altro, l’ubicazione, il nome, il rango, la funzione, il numero telefonico, l’indirizzo e-mail e l’indirizzo postale.FirmeIl presente memorandum d’intesa è firmato in triplice copia originale in lingua inglese.Per il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport della Confederazione Svizzera:Philippe RebordPer il Ministero federale della difesa della Repubblica federale di Germania:Nils HoburgPer il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa:Il Comandante supremodelle forze alleate in EuropaMarkus KneipAllegato A Documenti di riferimento I documenti elencati nel seguito, nelle rispettive versioni in data [DATUM], entrano in vigore contemporaneamente al presente memorandum d’intesa:a.«NATO Military Committee Concept for Air Situation Data Exchange with Co-Operation Partners (MCM 140-00)», del 13 settembre 2000;b.«SHAPE ASDE Concept for Implementation», versione 2;c.«Standardization MOU for Tactical Data Exchange – Link 1 (Point-to-Point), STANAG 5501», 6a edizione;d.«Air Situation Data Exchange – Standard Operating Procedures, Change 3», del 15 giugno 2016;e.«C-M(2012)0008 Policy on Air Situation Data Exchange».
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0.748.127.192.491 RU 1988 1156Scambio di note del 29 aprile 1988tra la Svizzera e la Cina concernente le formalitàdei visti per il personale delle compagnie aereeEntrato in vigore il 29 maggio 1988 (Stato 6 luglio 2004)Traduzione1Ambasciata SvizzeraBeijing, 29 aprile 1988Al Ministero degli Affari Esteridella Repubblica Popolare di CinaBeijingL’Ambasciata Svizzera ha l’onore di accusare ricevuta dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Cina la nota del 29 aprile 1988 concernente i visti per i membri degli uffici delle compagnie aeree designate rispettivamente da ciascuno dei due Stati e degli equipaggi che effettuano voli regolari tra detti Stati. La nota ha il tenore seguente:«1.L’Ambasciata dello Stato di destinazione accreditata nell’altro Stato rilascia, con riserva di un’approvazione preliminare delle autorità competenti dello Stato di destinazione, un visto d’entrata valido per tre mesi e un solo viaggio ai membri dell’ufficio della compagnia aerea designata dall’altro Stato, nonché ai loro coniugi e figli minorenni che li accompagnano. Al loro arrivo nello Stato di destinazione, il servizio dei visti di detto Stato rilascia un visto valido per dodici mesi e più viaggi. Se è necessaria una proroga, può rinnovare, a richiesta, il visto e ogni rinnovo non deve essere rilasciato per più di un anno.2.2I membri dell’equipaggio della compagnia aerea designata e autorizzata da uno dei due Stati potranno entrare e uscire dal territorio dell’altro Stato senza visto ma presentando il loro passaporto valido o il certificato di membro d’equipaggio, purché figurino nell’elenco del personale di bordo consegnato alle autorità competenti in materia di controllo al confine prima dell’arrivo del volo. L’elenco comporterà il sigillo della compagnia aerea designata e indicherà il cognome, il nome, il sesso, la data di nascita, la nazionalità, la funzione, il numero di passaporto o di certificato di ciascun membro dell’equipaggio.3. e4. …35.Al loro arrivo nel territorio dell’altro Stato, tutti i membri d’equipaggio summenzionati saranno esonerati dal visto qualora dovessero fare un breve soggiorno per il normale cambio degli equipaggi, malattia, infortunio, avaria o condizioni meteorologiche; per contro, che rimane nell’altro Stato, vi fa un viaggio o lo lascia per motivi personali deve, prima di entrare nel suo territorio, chiedere il visto all’Ambasciata dell’altro Stato.6.Se un aeroplano della compagnia aerea designata da uno Stato abbisogna di riparazioni urgenti nel territorio dell’altro Stato, quest’ultimo accorderà senza indugio i visti ai tecnici incaricati di eliminare l’avatia e di riparare d’urgenza l’aeroplano.7.…48.A contare dall’entrata in vigore del presente accordo, lo scambio di note del 22 aprile/6 maggio 1975 nonché gli altri accordi concernenti i visti per i membri degli equipaggi destinati a voli regolari, conclusi tra la Cina e la Svizzera, non hanno più vigore.9.Se uno Stato contraente desidera denunciare il presente accordo, deve avvertire per scritto l’altro Stato per via diplomatica. L’accordo cessa di aver vigore a contare dal novantesimo giorno dalla ricezione della denuncia.Se l’Ambasciata Svizzera darà il proprio consenso alle disposizioni precedenti e le conferma mediante nota, la presente nota e quella di risposta dell’Ambas-ciata costituiranno un accordo tra il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Cina e l’Ambasciata Svizzera, che entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo alla ricezione della nota di risposta.»L’Ambasciata ha l’onore di informare il Ministero che è d’accordo con le proposte della sua nota. La nota del Ministero e la presente risposta costituiscono un accordo tra il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Cina e l’Ambasciata Svizzera, che entra in vigore il 29 maggio 1988.L’Ambasciata Svizzera approfitta di quest’occasione per rinnovare al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Cina l’assicurazione della massima considerazione.1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 Nuovo testo giusta il n. 1 dello scambio di note del 30 mag./10 giu. 2001 (RU 2004 3293).3 Abrogati dal n. 2 dello scambio di note del 30 mag./10 giu. 2001 (RU 2004 3293). 4 Abrogato dal n. 2 dello scambio di note del 30 mag./10 giu. 2001 (RU 2004 3293).
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412.101.220.86Ordinanza della SEFRIsulla formazione professionale di base Progettista meccanica/Progettista meccanico con attestato federale di capacità (AFC)del 3 novembre 2008 (Stato 1° gennaio 2018)64208Progettista meccanica AFC/Progettista meccanico AFCKonstrukteurin EFZ/Konstrukteur EFZDessinatrice-constructrice industrielle CFC/Dessinateur-constructeur industriel CFCLa Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), visto l’articolo 19 della legge del 13 dicembre 20021 sulla formazione professionale;visto l’articolo 12 dell’ordinanza del 19 novembre 20032 sulla formazione professionale (OFPr);visto l’articolo 4 capoverso 4 dell’ordinanza del 28 settembre 20073 sulla protezione dei giovani lavoratori (OLL 5),ordina:41 RS 412.102 RS 412.1013 RS 822.1154 Nuovo testo giusta il n. I 58 dell’O della SEFRI del 24 nov. 2017 concernente la modifica delle ordinanze sulla formazione professionale in merito al divieto di svolgere lavori pericolosi, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7331).Sezione 1: Oggetto e durata Art. 1 Denominazione e profilo professionale 1 La denominazione professionale è progettista meccanica AFC / progettista meccanico AFC. 2 I progettisti meccanici AFC sviluppano e realizzano in collaborazione con altri specialisti pezzi singoli e gruppi di costruzioni per apparecchi, macchine o installazioni come pure utensili e dispositivi di produzione. Elaborano ordini, mansionari o parti di progetti. Redigono documentazioni relative alla produzione, al montaggio e al controllo ed elaborano i dati relativi alla produzione. Per il funzionamento e la manutenzione dei prodotti curano la stesura di relative istruzioni e documentazione. Lavorano nel rispetto dell’efficienza energetica e delle risorse.53 I progettisiti meccanici AFC si distinguono per il loro modo di pensare e operare nel rispetto dei criteri economici ed ecologici. Realizzano gli ordini e i progetti in modo sistematico e autonomo. Sono abituati a lavorare in gruppo, si dimostrano flessibili e aperti nei confronti delle novità. Rispettano i principi della sicurezza sul lavoro, della protezione della salute e dell’ambiente.5 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Art. 2 Durata e inizio 1 La formazione professionale di base dura quattro anni.2 L’inizio della formazione professionale di base segue il calendario scolastico della relativa scuola professionale.Sezione 2: Obiettivi ed esigenze Art. 3 Obiettivi ed esigenze 1 Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono espressi sotto forma di competenze operative secondo l’articolo 4.2 Per mettere in pratica le competenze operative sono necessarie le risorse di cui all’articolo 5.Art. 4 Competenze operative 1 La formazione tecnica di base comprende le seguenti competenze operative:b.1allestire documentazioni di fabbricazione; b.2progettare prodotti;b.3sviluppare prodotti;b.4fabbricare prodotti.2 Lo sviluppo di tutte le competenze operative della formazione tecnica di base è vincolante per tutte le persone in formazione e deve essere concluso entro la fine del secondo anno di formazione.3 La formazione complementare funge da preparazione specifica per la formazione approfondita, i suoi contenuti e la sua durata sono scelti dall’azienda di tirocinio.4 La formazione approfondita comprende le seguenti competenze operative:s.1pianificare e controllare progetti parziali; s.2costruire prodotti; s.3allestire layout di sistemi; s.4allestire documentazioni per la fabbricazione di unità elettriche ed elettroniche; s.5sviluppare dispositivi e utensili;s.6produrre dati per la fabbricazione di forme e modelli; s.7pianificare, impartire e valutare sequenze di formazione;s.8allestire documentazioni tecniche;s.9progettare prodotti.5 Nella formazione approfondita ogni persona in formazione deve sviluppare almeno due competenze operative. Art. 5 Risorse 1 Per risorse si intendono le conoscenze, le capacità e i comportamenti rilevanti per lo sviluppo delle competenze operative. Le risorse vengono suddivise in risorse professionali, metodologiche e sociali.2 Nella fase di sviluppo delle risorse tutti i luoghi di formazione collaborano strettamente fra di loro e coordinano i propri contributi.Sezione 3: Sicurezza sul lavoro, protezione della salute e dell’ambiente Art. 66 1 All’inizio e durante la formazione gli operatori forniscono e spiegano alle persone in formazione le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente, in particolare quelle relative alla comunicazione dei pericoli (simboli di pericolo e di obbligo, pittogrammi).2 Dette prescrizioni e raccomandazioni sono fornite in tutti i luoghi di formazione e considerate nelle procedure di qualificazione.3 Tutti i luoghi di formazione sensibilizzano le persone in formazione allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione all’equilibrio tra interessi sociali, ecologici ed economici.4 In deroga all’articolo 4 capoverso 1 OLL 5 e secondo le prescrizioni dell’articolo 4 capoverso 4 OLL 5 è ammesso l’impiego di persone in formazione in conformità con il loro stato di formazione per le attività elencate in allegato al piano di formazione. 5 L’impiego di persone in formazione secondo il capoverso 4 presuppone che dette persone siano formate, istruite e sorvegliate in maniera adeguata al più elevato pericolo d’infortunio; tali precauzioni particolari sono fissate in allegato al piano di formazione sotto forma di misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute. 6 Nuovo testo giusta il n. II 58 dell’O della SEFRI del 24 nov. 2017 concernente la modifica delle ordinanze sulla formazione professionale in merito al divieto di svolgere lavori pericolosi, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7331).Sezione 4: Parti svolte dai luoghi di formazione e lingua d’insegnamento Art. 7 Parti svolte dai luoghi di formazione 1 La formazione professionale pratica si svolge per tutta la durata della formazione professionale di base, in media su 3,5 giorni alla settimana.2 L’insegnamento scolastico obbligatorio comprende 2160 lezioni. Esso include 240 lezioni per l’insegnamento dello sport.3 I corsi interaziendali hanno una durata complessiva minima di 50 e massima di 64 giornate di otto ore e si svolgono nei primi due anni di formazione.Art. 8 Lingua d’insegnamento 1 La lingua d’insegnamento è di norma la lingua nazionale del luogo in cui si trova la scuola professionale.2 È raccomandato l’insegnamento bilingue nella lingua nazionale locale e in un’altra lingua nazionale o in inglese.3 I Cantoni possono autorizzare altre lingue d’insegnamento.Sezione 5: Piano di formazione e cultura generale Art. 9 Piano di formazione7 1 Al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza è disponibile un piano di formazione emanato dalla competente organizzazione del mondo del lavoro e approvato dalla SEFRI.2 Il piano di formazione:a.riporta i contenuti della formazione di base e le disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente e determina quali competenze operative vengono trasmesse e apprese in ciascun luogo di formazione;b.definisce le risorse necessarie per lo sviluppo delle competenze operative;c.riporta la griglia delle lezioni della scuola professionale; d.definisce l’organizzazione dei corsi interaziendali e la loro ripartizione sulla durata della formazione di base;e.rapporta coerentemente le competenze operative alle procedure di qualificazione, di cui precisa le modalità.3 Al piano di formazione è allegato l’elenco degli strumenti per la promozione della qualità della formazione professionale di base con indicazione del centro di distribuzione.87 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.8 Nuovo testo giusta il n. III 17 dell’O della SEFRI del 24 nov. 2017 concernente la modifica delle ordinanze sulla formazione professionale in merito al divieto di svolgere lavori pericolosi, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7331).Art. 10 Cultura generale Per gli insegnamenti di cultura generale fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 20069 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.9 RS 412.101.241Sezione 6: Requisiti per gli operatori della formazione di base organizzata dall’azienda Art. 11 Requisiti professionali minimi richiesti ai formatori I requisiti professionali minimi ai sensi dell’articolo 44 capoverso 1 lettere a, b OFPr sono soddisfatti se il formatore possiede una delle seguenti qualifiche:a.attestato federale di capacità di progettista meccanico e almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento;b.attestato federale di capacità di progettista meccanico qualificato e almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento;c.attestato federale di capacità di una professione affine con le necessarie conoscenze professionali nel campo del progettista meccanico AFC e almeno tre anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento; d.diploma di formazione professionale superiore di livello terziario in ambito pertinente e almeno due anni di esperienza professionale nel campo d’insegnamento.Art. 1210 Numero massimo di persone in formazione in azienda 1 Nelle aziende che impiegano un formatore al 100 per cento o due formatori ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione.2 Per ogni altro specialista occupato al 100 per cento o per ogni due specialisti in più occupati ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione in più.3 È considerato specialista il titolare di un attestato federale di capacità o di una qualifica equivalente nel campo della persona in formazione.4 Nelle aziende che possono impiegare solo una persona in formazione una seconda persona può iniziare il tirocinio quando la prima arriva all’ultimo anno della formazione professionale di base.5 In casi particolari l’autorità cantonale può autorizzare il superamento del numero massimo di persone in formazione per le aziende di tirocinio che da più anni svolgono la loro funzione di formazione con risultati particolarmente positivi.10 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Sezione 7: Documentazione dell’apprendimento e delle prestazioni Art. 13 Formazione in azienda 1 La persona in formazione tiene una documentazione dell’apprendimento, in cui annota regolarmente i principali lavori eseguiti, le capacità acquisite e le esperienze fatte in azienda. 2–3 …1111 Abrogato il 9 nov. 2015, con effetto dal 1° gen. 2016.Art. 13a12 Rapporto di formazione 1 Alla fine di ogni semestre, il formatore rileva in un rapporto il livello raggiunto dalla persona in formazione. Per farlo si basa sulle prestazioni nella formazione professionale pratica e sui resoconti delle prestazioni nella scuola professionale e nei corsi interaziendali. Discute il rapporto con la persona in formazione. 2 Se necessario, il formatore e la persona in formazione concordano misure per il raggiungimento degli obiettivi di formazione e fissano apposite scadenze. Le misure e le decisioni adottate vengono messe per iscritto.3 Dopo la scadenza prefissata il formatore verifica l’efficacia delle misure concordate e ne riporta l’esito nel successivo rapporto di formazione.4 Se gli obiettivi non sono stati raggiunti o se è a rischio il buon esito della formazione, il formatore lo comunica per iscritto alle parti contraenti e all’autorità cantonale.12 Introdotto il 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Art. 14 Formazione scolastica e formazione di base organizzata dalla scuola Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre.Art. 15 Formazione nei corsi interaziendali Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le prestazioni delle persone in formazione mediante controlli delle competenze.Sezione 8: Procedura di qualificazione Art. 16 Ammissione 1 È ammesso alla procedura di qualificazione chi ha assolto la formazione professionale di base:a.secondo le disposizioni della presente ordinanza;b.in un istituto di formazione autorizzato dal Cantone; oppurec.al di fuori di un ciclo di formazione regolare e dimostra di soddisfare i requisiti per l’esame finale.2 Dell’esperienza professionale richiesta per l’ammissione a una procedura di qualificazione di cui all’articolo 32 OFPr devono essere stati svolti almeno tre anni nel campo professionale del progettista meccanico AFC.Art. 17 Oggetto, durata e svolgimento 1 Nella procedura di qualificazione si deve dimostrare di aver acquisito le competenze operative e le risorse di cui agli articoli 4 e 5.2 L’esame parziale ha luogo di norma alla fine del quarto semestre. Tale campo di qualificazione è esaminato nel modo seguente:a.l’esame parziale verte su tutte le competenze operative della formazione tecnica di base. Esso dura 8-12 ore. È ammessa come ausilio la consultazione della documentazione dell’apprendimento, del materiale relativo ai corsi interaziendali e della letteratura specializzata. 3 Nell’esame finale vengono esaminati i campi di qualificazione sotto elencati nel modo seguente:a.«lavoro pratico» sotto forma di lavoro pratico individuale (LPI) della durata di 36–120 ore o sotto forma di lavoro pratico prestabilito (LPP) della durata di 12–16 ore. L’autorità cantonale competente decide sulla forma d’esame. L’esame verte su una competenza operativa della formazione approfondita. La persona in formazione deve dimostrare di essere in grado di eseguire le attività richieste in modo professionalmente corretto e adeguato alle necessità e alla situazione. È ammessa come ausilio la consultazione della documentazione dell’apprendimento, del materiale relativo ai corsi interaziendali e della letteratura specializzata;b.«conoscenze professionali» della durata di 4–5 ore. L’esame si svolge in forma scritta;c.«cultura generale». Per l’esame finale fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 200613 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.13 RS 412.101.241Art. 18 Superamento, calcolo e ponderazione delle note 1 La procedura di qualificazione è superata se:a.per l’esame parziale viene attribuito il 4 o una nota superiore; b.per il campo di qualificazione «lavoro pratico» viene attribuito il 4 o una nota superiore; c.la media della nota del campo di qualificazione «conoscenze professionali» e della nota relativa all’insegnamento professionale raggiunge o supera il 4; ed.la nota complessiva raggiunge o supera il 4.2 La nota complessiva è data dalla media, arrotondata a un decimale, della nota dell’esame parziale, dei singoli campi di qualificazione dell’esame finale e della nota relativa all’insegnamento professionale. Vale la seguente ponderazione:a.esame parziale: 25 per cento;b.lavoro pratico: 25 per cento;c.conoscenze professionali: 15 per cento;d.cultura generale: 20 per cento;e.nota relativa all’insegnamento professionale: 15 per cento.3 Per nota relativa all’insegnamento professionale si intende la media arrotondata al punto o al mezzo punto della somma delle 8 note delle pagelle semestrali relative all’insegnamento professionale.1414 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Art. 19 Ripetizioni 1 La ripetizione delle procedure di qualificazione è disciplinata dall’articolo 33 OFPr. Qualora debba essere ripetuto un campo di qualificazione, esso va ripetuto interamente.2 Qualora si ripeta la procedura di qualificazione senza frequentare nuovamente la scuola professionale, rimane valida la nota relativa all’insegnamento professionale conseguita in precedenza. Se si ripetono almeno due semestri di insegnamento professionale, per il calcolo della nota relativa all’insegnamento professionale fanno stato solo le nuove note. Art. 20 Caso particolare 1 Per le persone che hanno assolto la formazione diversamente da quanto disciplinato dalla presente ordinanza e la procedura di qualificazione secondo la presente ordinanza, viene meno la nota relativa all’insegnamento professionale. 2 Per il calcolo della nota complessiva valgono le note sotto elencate con la seguente ponderazione:a.esame parziale: 25 per cento;b.lavoro pratico: 25 per cento;c.conoscenze professionali: 30 per cento;d.cultura generale: 20 per cento.Sezione 9: Attestazioni e titolo Art. 21 1 Chi ha superato la procedura di qualificazione, riceve l’attestato federale di capacità (AFC).2 L’attestato federale di capacità conferisce al titolare il diritto di avvalersi del titolo legalmente protetto di «progettista meccanica AFC/progettista meccanico AFC».153 Nel certificato delle note figurano:a.la nota complessiva;b.la nota dell’esame parziale, le note di ogni campo di qualificazione dell’esame finale e la nota relativa all’insegnamento professionale.15 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Sezione 10: Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per la formazione di base nell’industria metalmeccanica ed elettrica svizzera Art. 2216 1 La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per la formazione di base nell’ambito dell’industria metalmeccanica ed elettrica svizzera è composta da:a.10–12 rappresentanti dei datori di lavoro;b.3–4 rappresentati dei lavoratori;c.3–4 rappresentanti dei docenti delle materie professionali;d.almeno un rappresentante della Confederazione e uno dei Cantoni.2 Le regioni linguistiche sono adeguatamente rappresentate.3 La Commissione non rientra nel campo d’applicazione dell’ordinanza del 3 giugno 1996 sulle commissioni17. Essa si autocostituisce.4 La Commissione svolge in particolare i seguenti compiti:a.verifica costantemente, ma almeno ogni cinque anni, l’ordinanza sulla formazione professionale di base e il piano di formazione in relazione agli sviluppi economici, tecnologici, ecologici e didattici. Nella verifica tiene conto di eventuali nuovi aspetti organizzativi della formazione professionale di base;b.chiede alla competente organizzazione del mondo del lavoro di presentare alla SEFRI una domanda di modifica dell’ordinanza sulla formazione professionale di base, qualora gli sviluppi osservati lo rendano necessario;c.chiede all’organizzazione del mondo del lavoro l’adeguamento del piano di formazione, qualora gli sviluppi osservati lo rendano necessario;d.esprime un parere riguardo agli strumenti per la validazione degli apprendimenti acquisiti;e.esprime un parere riguardo agli strumenti per la promozione della qualità della formazione professionale di base, in particolare sulle disposizioni esecutive concernenti le procedure di qualificazione.16 Versione del 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.17 RS 172.31Sezione 11: Disposizioni finali Art. 23 Abrogazione del diritto previgente 1 Sono abrogati:a.il regolamento del 21 agosto 199718 concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio per costruttori; b.il programma del 21 agosto 199719 per l’insegnamento professionale dei costruttori.2 È revocata l’approvazione dei seguenti documenti:a.piano di formazione dell’8 novembre 2008 per progettisti meccanici AFC;b.profilo di qualificazione del 4 agosto 2011 per progettisti meccanici AFC;c.condizioni di riuscita del 4 agosto 2011 per progettisti meccanici AFC.20 18 FF 1997 IV 76819 FF 1997 IV 76820 Introdotto il 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Art. 24 Disposizioni transitorie 1 Le persone che hanno iniziato la formazione di progettista meccanico prima del 1° gennaio 2009 la portano a termine in base al diritto previgente.2 Fino al 31 dicembre 2014, chi ripete l’esame finale di tirocinio per progettista meccanico viene valutato, su richiesta, in base al diritto previgente.Art. 24a21 Disposizioni transitorie per la modifica del 9 novembre 2015 3 La modifica del 9 novembre 2015 si applica alle persone che hanno iniziato la formazione di progettista meccanico AFC dopo il 1° gennaio 2016.4 La modifica del 9 novembre 2015 si applica alle altre procedure di qualificazione ai sensi degli articoli 33 LFPr e 31 OFPr per progettisti meccanici AFC dal 1° gennaio 2020.21 Introdotto il 9 nov. 2015, in vigore dal 1° gen. 2016.Art. 25 Entrata in vigore 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2009.2 Le disposizioni concernenti la procedura di qualificazione, le attestazioni e il titolo (art. 16–21) entrano in vigore il 1° gennaio 2013.3 Le disposizioni concernenti l’esame parziale entrano in vigore il 1° gennaio 2011.
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172.220.141 Ordinanzaconcernente l’organo paritetico della cassa di previdenza della Confederazione(OOPC)del 2 maggio 2007 (Stato 1° luglio 2008)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 32e capoverso 3 della legge del 24 marzo 20001 sul personalefederale (LPers),ordina:1 RS 172.220.1Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina la composizione, l’elezione dei membri e l’organizzazione dell’organo paritetico della cassa di previdenza della Confederazione (organo paritetico).Art. 2 Composizione, durata del mandato ed elezione dei membri 1 L’organo paritetico è composto di sei rappresentati del datore di lavoro e sei rappresentati degli impiegati delle unità amministrative secondo l’articolo 2 capoverso 1 lettere a, b, f e g LPers, delle unità amministrative decentralizzate senza personalità giuridica o contabilità proprie nonché di quelle con personalità giuridica e contabilità proprie, che sono sottoposte alla LPers senza deroghe ai sensi di leggi speciali e che in materia di personale non dispongono di competenze proprie di cui all’articolo 3 capoverso 2 e all’articolo 37 capoverso 3 LPers.2 La durata del mandato dei membri dell’organo paritetico è di quattro anni.3 Possono essere eletti membri dell’organo paritetico solo persone competenti e idonee a svolgere il loro compito dirigenziale. I sessi e le lingue ufficiali devono essere rappresentati in modo adeguato. Possono essere elette persone non assicurate presso la cassa di previdenza della Confederazione.4 I rappresentanti dei datori di lavoro sono nominati dal Consiglio federale su proposta del Dipartimento federale delle finanze (DFF). Il DFF sente previamente la Conferenza dei segretari generali, il Tribunale federale e i Servizi del Parlamento.5 I rappresentanti degli impiegati sono eletti dai delegati della cassa di previdenza della Confederazione all’assemblea dei delegati di PUBLICA. I delegati della cassa di previdenza della Confederazione stabiliscono il regolamento di elezione.22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2923).Art. 3 Organizzazione e indennità 1 L’organo paritetico della Confederazione si costituisce per conto proprio.2 La presidenza è composta di un rappresentante del datore di lavoro e di un rappresentante degli impiegati. Ogni due anni si scambiano la presidenza e la vicepresidenza.3 L’organo paritetico emana un regolamento interno.4 Le indennità erogate ai membri dell’organo paritetico sono stabilite dalla Commissione della Cassa di PUBLICA.Art. 4 Segretariato 1 Il segretariato è responsabile della gestione corrente degli affari e assicura il contatto con PUBLICA.2 Amministrativamente è aggregato all’Ufficio federale del personale e lavora su istruzioni dell’organo paritetico.Art. 5 Finanziamento Le indennità erogate ai membri dell’organo paritetico nonché i costi rimanenti, segnatamente per il segretariato, sono finanziati tramite la quota della cassa di previdenza della Confederazione al reddito degli investimenti.Art. 6 Modifica del diritto vigente La modifica del diritto vigente è disciplinata nell’allegato.Art. 6a3 Disposizione transitoria della modifica del 25 giugno 2008 1 I rappresentanti degli impiegati sono eletti per la prima volta il 1° maggio 2011 dai delegati della cassa di previdenza della Confederazione all’assemblea dei delegati di PUBLICA. 2 Se un rappresentante degli impiegati lascia l’organo paritetico prima di tale data, le associazioni del personale federale stabiliscono il successore secondo il diritto previgente.3 Introdotto dal n. I dell’O del 25 giu. 2008, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2923).Art. 7 Entrata in vigore La presente ordinanza entra retroattivamente in vigore il 1° maggio 2007.Allegato (art. 6)Modifica del diritto vigente ...44 Le mod. possono essere consultate alla RU 2007 2235.
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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0.974.254.9 RU 2013 3617Traduzione1Accordotra il Consiglio federale svizzero e il Governo del Regno del Marocco concernente la cooperazione tecnica e finanziaria e l’aiuto umanitarioConcluso il 6 settembre 2013Applicato provvisoriamente dalla Svizzera dal 6 settembre 2013 (Stato 6 settembre 2013)1 Dal testo originale francese.Il Consiglio federale svizzero(denominato qui di seguito «la Svizzera»)eil Governo del Regno del Marocco(denominato qui di seguito «il Marocco»),denominati qui di seguito «le Parti»,considerando i legami di amicizia esistenti tra i due Paesi;desiderosi di rafforzare questi legami e di sviluppare tra i due Paesi una cooperazione tecnica, finanziaria e umanitaria proficua;intenzionati a stabilire un quadro legale per la cooperazione attuale e futura tra i due Paesi;apprezzando la cooperazione proficua stabilita dalla Dichiarazione d’intenti dell’11 maggio 2007 tra la Svizzera, rappresentata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione, e il Ministero dell’interno del Regno del Marocco concernente la cooperazione tecnica in materia di prevenzione e preparazione alle catastrofi;riconoscendo che lo sviluppo di questa cooperazione tecnica e finanziaria nonché dell’aiuto umanitario contribuirà a migliorare e a promuovere le condizioni economiche e sociali nonché le riforme politiche in Marocco;consapevoli che il Governo del Marocco si è impegnato a proseguire le riforme volte a instituire un’economia di mercato efficiente e delle condizioni pienamente democratiche;ribadendo il loro impegno a favore di una democrazia pluralista fondata sullo Stato di diritto e sul rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Basi della cooperazione La politica interna ed estera delle Parti si ispira al rispetto dello Stato di diritto, dei principi democratici, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Le Parti accordano un’importanza fondamentale al rispetto di tali principi così come agli obiettivi del presente Accordo.Art. 2 Obiettivi 2.1 Le Parti promuovono, nell’ambito delle loro rispettive legislazioni nazionali, la realizzazione di progetti di cooperazione tecnica e finanziaria in Marocco. Tali progetti mirano a sostenere le riforme politiche, economiche e sociali in Marocco nonché a ridurre i costi economici e sociali legati al processo di trasformazione. Inoltre, tali progetti contribuiscono ad alleviare la povertà a cui le popolazioni più povere del Marocco sono assoggettate e a porre le basi per uno sviluppo economico.2.2 L’Accordo definisce le norme e le procedure applicabili alla pianificazione e all’attuazione di tali progetti.2.3 L’Accordo agevola inoltre gli interventi di aiuto umanitario della Svizzera in Marocco richiesti da quest’ultimo.Art. 3 Forme di cooperazione Forme3.1 La cooperazione può assumere la forma di cooperazione tecnica e finanziaria nonché di aiuto umanitario.3.2 Tale cooperazione può essere realizzata su basi bilaterali o in collaborazione con altri donatori o organizzazioni multilaterali.Cooperazione tecnica3.3 La cooperazione tecnica consiste nel trasferimento di know-how mediante programmi di formazione, prestazioni di consulenza o altri servizi, e nella fornitura di equipaggiamenti e materiale necessari alla realizzazione dei progetti.3.4 I progetti realizzati nell’ambito della cooperazione tecnica con il Marocco contribuiscono alla risoluzione di problemi specifici legati al processo di trasformazione politica, sociale ed economica. È accordata particolare attenzione ai seguenti settori: a)rafforzamento della democrazia e dei diritti dell’uomo;b)sostegno allo sviluppo economico e all’occupazione, prioritariamente nelle regioni sfavorite;c)gestione dei rischi di catastrofe, in particolare attraverso il sostegno alla costituzione e al consolidamento di capacità istituzionali, alla formazione del personale delle competenti autorità marocchine, nonché attraverso lo scambio di conoscenze specialistiche e tecniche in materia di equipaggiamento e tecnologie di punta;d)migrazione e protezione (rafforzamento della protezione delle persone vulnerabili e della gestione della migrazione, con particolare attenzione al contributo della migrazione allo sviluppo del Marocco, segnatamente:–sostegno alla preparazione di misure di protezione internazionali e all’elaborazione di una politica d’asilo del Marocco, sostegno alla protezione dei gruppi particolarmente vulnerabili conformemente al diritto internazionale umanitario, in particolare le vittime della tratta di esseri umani, le donne e i bambini, –sostegno al settore della gestione della migrazione, compresa la migrazione regolare,–sostegno a un impiego intensivo del contributo della migrazione allo sviluppo socioeconomico e politico del Marocco).Cooperazione finanziaria3.5 La cooperazione finanziaria è fornita al Marocco su base non rimborsabile. Essa consiste nel finanziamento di beni, servizi, equipaggiamenti e di materiale destinati a progetti prioritari, e nel finanziamento di attività relative al trasferimento di know-how necessari ad una buona attuazione dei progetti.Aiuto umanitario3.6 L’aiuto umanitario al Marocco, comprendente anche l’aiuto d’urgenza, è fornito dalla Svizzera sotto forma di materiale, servizi o contributi finanziari o attraverso l’invio di esperti.3.7 I progetti di aiuto umanitario sono destinati alle popolazioni più povere del Marocco e contribuiscono a rafforzare la capacità delle organizzazioni umanitarie locali e nazionali.3.8 Le donazioni destinate all’aiuto umanitario sono concesse di volta in volta per affrontare situazioni di miseria riconosciute dalla comunità internazionale, che affliggono la popolazione in seguito a catastrofi naturali o interventi umani.Art. 4 Campo d’applicazione 4.1 Le disposizioni del presente Accordo si applicano:a)ai progetti convenuti dalle Parti;b)ai progetti che coinvolgono società, istituzioni, organizzazioni, partenariati, istituti o altri enti di diritto pubblico e privato di ciascun Paese, per i quali le Parti hanno convenuto di applicare, mutatis mutandis, le disposizioni dell’articolo 5 del presente Accordo;c)alle attività nazionali originate dai progetti regionali di cooperazione allo sviluppo e di cooperazione economica cofinanziati dalla Svizzera o ai progetti cofinanziati dalla Svizzera attraverso istituzioni multilaterali, a condizione che facciano esplicito riferimento al presente Accordo.4.2 Il presente Accordo si applica anche ai progetti in corso e ai progetti futuri. In caso di divergenze tra gli accordi di progetto e il presente Accordo, prevale quest’ultimo.Art. 5 Obblighi 5.1 Allo scopo di agevolare l’attuazione dei progetti realizzati nell’ambito del presente Accordo, il Marocco esonera, conformemente alla legislazione fiscale in vigore, da qualsiasi imposta, imposta sul valore aggiunto nonché dazi e tasse all’importazione la totalità degli equipaggiamenti, dei veicoli e del materiale forniti gratuitamente dalla Svizzera a favore dello Stato marocchino. Gli equipaggiamenti importati temporaneamente per attuare progetti nell’ambito del presente Accordo beneficiano del regime di ammissione temporanea in sospensione dai dazi e dalle tasse esigibili, previo espletamento delle formalità doganali in vigore. I dazi e le tasse sospesi sono garantiti mediante una cauzione bancaria o qualsiasi altra forma di cauzione approvata dall’Amministrazione delle dogane e delle imposte indirette.5.2 Il Marocco provvede a fornire gratuitamente tutti i permessi necessari all’importazione e all’esportazione degli equipaggiamenti necessari all’attuazione dei progetti.5.3 Il Marocco accorda all’Ufficio di cooperazione dell’Ambasciata svizzera in Marocco e ai suoi membri che non sono cittadini marocchini i privilegi e le immunità previsti dalla Convenzione di Vienna del 18 aprile 19612 sulle relazioni diplomatiche.5.4 Il personale e gli esperti stranieri (esclusi i membri all’Ufficio di cooperazione dell’Ambasciata svizzera in Marocco di cui all’articolo 5.3) coinvolti nei progetti che rientrano nel campo di applicazione del presente Accordo sono assoggettati all’imposta sul reddito conformemente alla legislazione fiscale in vigore, fatte salve le disposizioni della Convenzione per evitare le doppie imposizioni firmata tra il Marocco e il Paese di residenza del personale e degli esperti stranieri. Gli effetti personali (effetti e oggetti usati che compongono il mobilio personale, esclusi i mezzi di trasporto) del personale e degli esperti stranieri coinvolti nei progetti che rientrano nel campo di applicazione del presente Accordo nonché dei loro familiari sono ammessi in franchigia dai dazi e dalle tasse all’importazione su presentazione di un certificato di cambiamento di residenza rilasciato dall’autorità municipale del luogo di partenza o di qualsiasi altro documento ammesso dall’Amministrazione (p. es. contratto di lavoro) e di un inventario dettagliato degli oggetti importati, datato e firmato dal richiedente. Gli autoveicoli da turismo importati dal personale e dagli esperti stranieri coinvolti nei progetti avviati nell’ambito del presente Accordo possono essere ammessi in regime di ammissione temporanea e immatricolati con targa gialla limitatamente a un autoveicolo per famiglia per la durata del contratto del cooperante. L’importazione di tali veicoli deve avvenire entro sei mesi dalla data di invio del cooperante in Marocco. La concessione di queste facilitazioni è subordinata all’autorizzazione preliminare da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione.5.5 Il Marocco garantisce la sicurezza dei rappresentanti della Svizzera, del personale e degli esperti stranieri nonché dei loro familiari e ne facilita il rimpatrio.5.6 Il Marocco rilascia gratuitamente e senza indugio i visti di entrata per le categorie di persone di cui agli articoli 5.3 e 5.4.5.7 Il Marocco assiste il personale e gli esperti stranieri nello svolgimento dei loro compiti e procura loro tutta la documentazione e le informazioni necessarie.5.8 Il Marocco agevola le procedure di trasferimento internazionale di valuta estera operate nel quadro dei progetti realizzati da esperti stranieri.5.9 Fatte salve le disposizioni del diritto internazionale pubblico, i membri dell’Ufficio di cooperazione dell’Ambasciata svizzera in Marocco, il personale e gli esperti stranieri nonché i loro familiari inviati in Marocco per attuare progetti nell’ambito del presente Accordo sono tenuti a rispettare le leggi e normative interne del Marocco e a non interferire negli affari interni del Paese.2 RS 0.191.01Art. 6 Clausola anticorruzione Le Parti condividono la preoccupazione comune di lottare contro la corruzione che pregiudica la good governance e l’uso corretto delle risorse destinate allo sviluppo e compromette l’imparzialità e la trasparenza di una concorrenza fondata sui prezzi e sulla qualità. Esse esprimono pertanto l’intenzione di unire i propri sforzi nella lotta contro la corruzione e dichiarano in particolare che nessuna offerta, donazione, pagamento, remunerazione o vantaggio di qualsiasi natura considerato come un atto illecito o una pratica di corruzione, è stato né sarà accordato, direttamente o indirettamente, in cambio dell’attribuzione di mandati o dell’esecuzione del presente Accordo. Qualsiasi atto di tale natura costituisce un motivo sufficiente per giustificare l’annullamento del presente Accordo nonché di appalti, aggiudicazioni o contratti derivanti da esso come pure l’adozione di qualsiasi altra misura correttiva prevista dal diritto applicabile.Art. 7 Autorità competenti, coordinamento e procedure 7.1 Il programma svizzero in Marocco è attuato in modo coordinato, coerente e complementare da vari servizi federali, segnatamente:1)la Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento federale degli affari esteri;2)la Direzione politica del Dipartimento federale degli affari esteri;3)la Segreteria di stato dell’economia del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca; e4)l’Ufficio federale della migrazione3 del Dipartimento federale di giustizia e polizia.7.2 Nel settore dell’aiuto umanitario la Svizzera è rappresentata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento federale degli affari esteri.7.3 Le autorità marocchine in carica sono competenti per l’attuazione della cooperazione tecnica e finanziaria e dell’aiuto umanitario.7.4 Le richieste del Marocco sono trasmesse alle autorità competenti in Svizzera dall’Ufficio di cooperazione dell’Ambasciata svizzera in Marocco con sede a Rabat, che assicura anche il coordinamento tra le autorità marocchine e le autorità svizzere per l’attuazione e il monitoraggio dei progetti.7.5 Ciascun progetto che rientra nel campo d’applicazione del presente Accordo è oggetto di un accordo specifico tra i partner del progetto, che stabilisce e definisce i diritti e gli obblighi rispettivi.7.6 Allo scopo di evitare doppioni o sovrapposizioni con progetti realizzati da altri donatori e garantire la massima efficacia dei progetti, le Parti forniscono tutti gli strumenti e condividono tutte le informazioni necessarie per un coordinamento efficace.7.7 Le Parti s’impegnano a informarsi reciprocamente in modo esaustivo sui progetti che rientrano nel campo d’applicazione del presente Accordo. Si scambiano opinioni e concordano incontri periodici allo scopo di discutere e valutare i programmi di cooperazione tecnica e finanziaria e dell’aiuto umanitario nonché apportare i miglioramenti necessari. Tenuto conto dei risultati della valutazione, in queste occasioni le Parti possono suggerire modifiche dei settori di cooperazione menzionati e delle procedure corrispondenti.3 Ora: Segreteria di Stato della migrazione (SEM) (vedi RU 2014 4451).Art. 8 Disposizioni finali 8.1 Il presente Accordo è applicato provvisoriamente a partire dalla sua firma ed entra in vigore alla data in cui entrambe le Parti si saranno notificate vicendevolmente l’adempimento delle procedure nazionali richieste nei rispettivi Paesi.8.2 Il presente Accordo sostituisce la Dichiarazione d’intenti dell’11 maggio 2007 tra la Svizzera, rappresentata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione, e il Ministero dell’interno del Regno del Marocco concernente la cooperazione tecnica in materia di prevenzione e preparazione alle catastrofi.8.3 Il presente Accordo può essere disdetto in qualsiasi momento da ambo le Parti con un preavviso scritto di sei mesi.8.4 In caso di disdetta dell’Accordo, le disposizioni dello stesso continuano ad applicarsi a tutti i progetti convenuti prima della sua risoluzione.8.5 Ogni emendamento o modifica del presente Accordo richiede la forma scritta e il consenso di ambo le Parti. Gli emendamenti o le modifiche sono formulati in un protocollo separato, che entra in vigore conformemente alla procedura di cui all’articolo 8.1.8.6 Le controversie risultanti dal presente Accordo sono risolte per via diplomatica.Fatto a Rabat, il 6 settembre 2013, in due esemplari originali, in francese e in arabo, le due versioni facenti parimenti fede.Per ilConsiglio federale svizzero:Didier BurkhalterPer ilGoverno del Regno del Marocco:Saad Dine El Otmani
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0.974.258.1 RU 1973 888Traduzione1Accordodi cooperazione tecnica tra il Consiglio federale svizzero ed il Governo del Regno del NepalConchiuso il 18 agosto 1972Entrato in vigore con scambio di note il 6 marzo 1973 (Stato 6 marzo 1973)1 Dal testo originale francese.Il Consiglio federale svizzeroeil Governo del Regno del Nepal,desiderosi di stringere vieppiù i vincoli d’amicizia esistenti tra loro e premurosi di sviluppare la cooperazione tecnica tra i due Paesihanno convenuto:Art. 1 Le Parti contraenti s’impegnano a stabilire, di comune intesa, i progetti di cooperazione tecnica (qui di seguito progetti) tra i due Paesi. Detti progetti saranno conformi ai piani di sviluppo del Nepal.Art. 2 Le disposizioni del presente accordo s’applicano:a)ai progetti in corso all’atto della firma e menzionati nell’allegato al presente accordo;b)ai nuovi progetti tra le Parti contraenti;c)ai nuovi progetti emanati da organizzazioni svizzere altre che il Governo svizzero, a condizione che siano stati approvati dal Governo del Regno del Nepal.Quanto sopra con riserva di derogazioni previste da altri accordi, quale l’Accordo concernente i volontari svizzeri del 21 marzo 1969.Art. 3 La cooperazione tecnica potrà segnatamente assumere le forme seguenti:a)invii di periti o altro personale tecnico;b)invio di volontari;c)attribuzione di borse di studio o di formazione professionale;d)invio di materiale tecnico;e)sussidi finanziari e crediti;f)ogni altra forma di cooperazione tecnica prevista di comune intesa tra le Parti.Art. 4 Ogni Parte contraente assumerà una parte equa delle spese.1.Il Consiglio federale svizzero s’impegna:a)a pagare gli stipendi e le spese d’assicurazione del personale messo a disposizione dal Governo svizzero;b)ad assumere le spese di viaggio dalla Svizzera al Nepal e ritorno per detto personale;c)ad assumere le spese di soggiorno, di formazione e di viaggio dal Nepal in Svizzera e ritorno di cittadini nepalesi invitati in Svizzera per ricevervi una formazione;d)ad assumere le spese d’acquisto e di trasporto del materiale non ottenibile nel Nepal;e)ad assumere altre spese di comune intesa.2.Il Governo del Regno del Nepal s’impegna:a)a pagare gli stipendi e le spese degli omologhi nepalesi;b)a procurare gli uffici ed il personale locale necessari per lavori di segreteria e di traduzione;c)a continuare il pagamento dei salari del personale nepalese invitato in Svizzera qualora non fosse a carico del Governo svizzero;d)a fornire il materiale e l’attrezzatura ottenibile nel Paese;e)ad assumere altre spese di comune intesa.Art. 5 Nell’ambito del presente accordo, il Governo del Regno del Nepal s’impegna:1.a)ad esentare il materiale e le attrezzature per i diversi progetti da qualsiasi dazio, imposta o onere gravante l’importazione, ad esentare il materiale e le attrezzature da qualsiasi dazio, imposta o onere gravante l’esportazione qualora dovessero essere riesportati;b)ad accordare l’ammissione in franchigia da dazi, tasse ed altri oneri connessi (eccettuate le spese di deposito, di trasporto e di analoghi servizi) per i mobili, gli effetti personali e professionali del personale citato, compresa un’automobile per economia domestica, importati o riesportati dai periti dei progetti e dai loro familiari conviventi;2.ad esentare i periti e altro personale tecnico inviato nel Nepal, affinché, accordato loro l’ingresso nel Paese, operino nell’ambito del presente accordo, da ogni imposta e altro onere personale, sugli stipendi e le indennità pagati dal Governo svizzero o dalle istituzioni svizzere giusta l’articolo 2;3.ad accordare gratuitamente i visti d’entrata e d’uscita chiesti dalle autorità svizzere o dal direttore della cooperazione tecnica svizzera nel Nepal per i periti, i volontari e loro familiari;4.a rilasciare loro un documento di missione, che assicuri completa assistenza da parte dei servizi di Stato nell’adempimento del compito assegnato;5.ad assumere le responsabilità dei danni che cagionassero nell’adempimento della loro missione, salvo se detti danni siano stati provocati intenzionalmente o per negligenza grave;6.a garantire la sicurezza di tali persone;7.ad autorizzare i programmi di formazione nell’ambito dei progetti.Art. 6 Il Consiglio federale svizzero ha la facoltà di nominare un direttore della cooperazione tecnica, residente a Katmandu, per sorvegliare tutti i progetti nell’ambito del presente accordo.Art. 7 Il presente accordo entrerà in vigore alla data del pertinente scambio di note tra il Consiglio federale svizzero ed il Governo del Regno del Nepal. Tuttavia esso sarà applicabile, a titolo provvisorio, dal momento della firma e resterà in vigore sino al 31 dicembre 1972. Esso sarà rinnovato tacitamente di anno in anno qualora nessuna delle Parti l’abbia disdetto per scritto sei mesi prima della sua scadenza.Fatto a Katmandu, il 18 agosto 1972, in sei esemplari originali, di cui due in lingua francese, due in lingua nepalese e due in lingua inglese. In caso di divergenze, il testo inglese farà fede.(Si omettono le firme)Allegato (relativo all’articolo 2a)Allegato all’Accordo di cooperazione tecnica tra il Consiglio federale svizzero ed il Governo del Regno del Nepal Nome del progettoDescrizione del progettoData d’inizioBalaju Yantra ShalaPvt. Ltd.Mechanical SectionLaboratorio di meccanica1960BYS Training CenterFormazione professionale in meccanica generale (corso triennale con attestato finale ufficiale)1960BYS Electro SectionLaboratorio d’installazioni elettriche1967BYS Electronic SectionLaboratorio per radio, telescriventi ed elettronica generale1970Village Development ProjectDispensari. Miglioramento delle scuole elementari e dell’approvvigionamento con acqua19671970Village Development ProjectDispensario1968Advisory MissionAttività di consulente presso il Mahila Sangathan (organizzazione femminile), distretto di Katmandu e suoi diversi progetti1970National Construction Company NepalAttività di perito-consulente presso la Compagnia. Miglioramento delle tecniche e metodi di gestione1970Swiss Volunteers for Development (Swiss Government)Cooperazione individuale con diversi dipartimenti di HMG (Governo del Nepal), organizzazione delle classi, collaborazione nell’ambito delle industrie private del Nepal e dei progetti della SATA, in qualità di perito junior1966Progetti tibetani:Carpet Trading Company Jawalakhel RefugeeAgenzia per la commercializzazione dei tappetiSettlementHyangja Refugee SettlementChialsa Refugee SettlementD hor Patan Refugee SettlementSistemazione di rifugiati tibetani, creazione di cooperative, centri artigianali, dispensari, scuole elementari, sviluppo agricoloCICR 1960 CTS: 1963
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442.128 Ordinanza del DFIconcernente il regime di promozione in favoredi manifestazioni e progetti culturalidel 29 ottobre 2020 (Stato 1° gennaio 2021)Il Dipartimento federale dell’interno (DFI),visto l’articolo 28 capoverso 1 della legge dell’11 dicembre 20091 sulla promozione della cultura (LPCu),ordina:1RU 2020 5933 RS 442.1Sezione 1: Obiettivi di promozione Art. 1 Il sostegno ha lo scopo di promuovere manifestazioni e progetti culturali che: a.sono d’interesse nazionale e permettono al grande pubblico di confrontarsi con varie forme di espressione culturale; b.contribuiscono all’attuazione della Convenzione del 17 ottobre 20032 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.2 RS 0.440.6Sezione 2: Principi e ambiti di promozione Art. 2 Principi 1 La Confederazione può realizzare manifestazioni e progetti propri, affidarne la realizzazione a terzi o sostenere manifestazioni e progetti di terzi. 2 Non sussiste alcun diritto a un sostegno.Art. 3 Ambiti di promozione Sono sostenuti manifestazioni e progetti nei seguenti ambiti:a.grande pubblico: manifestazioni culturali di interesse nazionale che permettono al grande pubblico di confrontarsi con varie forme di espressione culturale;b.salvaguardia del patrimonio culturale immateriale: manifestazioni e progetti volti a sensibilizzare e creare reti, ampliare il sapere e acquisire competenze nel campo del patrimonio culturale immateriale.Sezione 3: Requisiti di promozione Art. 4 Manifestazioni e progetti per il grande pubblico 1 Le manifestazioni e i progetti per il grande pubblico devono soddisfare i seguenti requisiti:a.sono d’interesse nazionale;b.mirano a un pubblico complessivo di almeno 10 000 persone; se si svolgono su un lasso di tempo più lungo o in varie sedi devono essere esplicitamente riconoscibili come parte di un programma globale;c. sono organizzati e realizzati principalmente da operatori culturali non professionisti;d.sono accessibili al pubblico, nella misura del possibile senza barriere;e.non sono a scopo di lucro;f.dispongono di una struttura organizzativa e finanziaria adeguata.2 Sono d’interesse nazionale le manifestazioni e i progetti d’importanza determinante per le rispettive forme di espressione culturale o per più comunità linguistiche e culturali della Svizzera.Art. 5 Manifestazioni e progetti per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Le manifestazioni e i progetti per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale devono soddisfare i seguenti requisiti:a. contribuiscono alla sensibilizzazione, alla creazione di reti, all’ampliamento delle conoscenze o all’acquisizione di competenze relative al patrimonio culturale immateriale; b. sono rilevanti per gli enti promotori del patrimonio culturale immateriale;c.non sono a scopo di lucro;d. si fondano su solide basi specialistiche;e.dispongono di una struttura organizzativa e finanziaria adeguata.Sezione 4: Criteri di promozione e calcolo dei contributi Art. 6 Criteri di promozione Le manifestazioni e i progetti sono valutati secondo i seguenti criteri:a.chiarezza e plausibilità della strategia;b.qualità contenutistica e specialistica della manifestazione o del progetto.Art. 7 Calcolo dei contributi 1 I contributi ammontano:a.per manifestazioni e progetti per il grande pubblico, al massimo al 20 per cento dei costi e a 200 000 franchi per manifestazione o progetto;b.per manifestazioni e progetti per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, al massimo al 50 per cento dei costi e a 100 000 franchi per manifestazione o progetto.2 L’attività volontaria può essere presa in considerazione come prestazione propria per il 10 per cento al massimo dei costi complessivi.3 I contributi possono essere concessi in forma di garanzie di deficit.Sezione 5: Procedura e ulteriori disposizioni Art. 8 Procedura 1 L’Ufficio federale della cultura (UFC) decide circa l’erogazione dei contributi. 2 Per l’erogazione di contributi per manifestazioni e progetti per il grande pubblico l’UFC indice annualmente un bando di concorso. Le richieste devono essere inoltrate all’UFC entro il 1° settembre.3 Per l’erogazione di contributi per manifestazioni e progetti per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale l’UFC può indire annualmente un bando di concorso. Può inoltre fissare una priorità tematica. L’UFC indica tale priorità tematica e il termine per l’inoltro delle richieste nel bando di concorso. 4 Le richieste devono documentare l’adempimento dei requisiti di promozione e contenere tutte le informazioni necessarie relative ai criteri di promozione.5 L’UFC può concludere un contratto di prestazioni con i beneficiari di contributi finanziari. Il contratto stabilisce in particolare l’ammontare del contributo e le prestazioni che i beneficiari devono fornire.Art. 9 Regola di priorità È data priorità alle richieste che soddisfano al meglio i criteri di promozione nel loro insieme. Art. 10 Oneri I beneficiari di contributi sono tenuti a:a.rendere noto il sostegno concesso dall’UFC;b.fornire all’UFC tutte le informazioni necessarie concernenti la manifestazione o il progetto sostenuto;c.comunicare senza indugio all’UFC modifiche sostanziali della manifestazione o del progetto sostenuto;d.presentare all’UFC, entro tre mesi dalla conclusione della manifestazione o del progetto, un rapporto finale e un conto di chiusura.Sezione 6: Disposizioni finali Art. 11 Abrogazione di un altro atto normativo L’ordinanza del DFI del 5 luglio 20163 concernente il regime di promozione in favore di manifestazioni culturali e progetti è abrogata.3 [RU 2016 2829]Art. 12 Disposizioni transitorie Alle procedure ancora in corso al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza si applica il diritto previgente.Art. 13 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2021.
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172.220.111.310.1 Ordinanza del DFAEsulle prestazioni accordate agli impiegati dell’Amministrazione federale in vista della loro assunzione da parte di organizzazioni internazionalidell’8 marzo 2002 (Stato 1° gennaio 2002)Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE),visto l’articolo 114 capoverso 1 dell’ordinanza del 3 luglio 20011sul personale (OPers),ordina :1 RS 172.220.111.3Sezione 1: Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione 1 La presente ordinanza disciplina i congedi e le prestazioni accordate agli impiegati dell’Amministrazione federale onde promuovere la loro assunzione da parte di organizzazioni internazionali.2 Essa si applica agli impiegati dell’Amministrazione federale di cui nell’articolo 1 OPers.Art. 2 Definizione Per organizzazioni internazionali si intendono le organizzazioni intergovernative con personalità giuridica internazionale, il Comitato internazionale della Croce Rossa e le organizzazioni internazionali non governative a carattere prevalentemente intergovernativo.Sezione 2: Congedo Art. 3 Concessione, revoca 1 Un congedo non pagato è accordato all’impiegato se la sua assunzione in una organizzazione internazionale serve gli interessi della Svizzera. La domanda di congedo può essere rifiutata per motivi inerenti all’impiegato o a causa di particolari e momentanee circostanze di lavoro in seno all’unità amministrativa che l’impiega.2 Quando l’impiego è modificato in modo sostanziale, il congedo può essere revocato se questo impiego non serve più gli interessi della Svizzera. Il termine di disdetta del contratto di lavoro con l’organizzazione internazionale deve essere rispettato.3 Il congedo è accordato una prima volta per la durata dell’impiego proposto dall’organizzazione internazionale, ma al massimo per tre anni. Se l’impiegato è titolare di un contratto di durata determinata ai sensi dell’articolo 9 capoverso 2 della legge del 24 marzo 20002 sul personale della Confederazione, il congedo non può estendersi oltre la fine del contratto.2 RS 172.220.1Art. 4 Autorità competente 1 L’impiegato indirizza la domanda di congedo all’autorità competente ai sensi dell’articolo 2 OPers. Quest’ultima informa la Segreteria generale e la Direzione politica del DFAE.2 L’autorità competente determina, d’intesa con la Direzione politica del DFAE, se l’assunzione dell’impiegato da parte di un’organizzazione internazionale serve o continua a servire gli interessi della Svizzera.3 L’autorità competente decide altresì circa la domanda di congedo e fissa le modalità della reintegrazione dell’impiegato nell’Amministrazione federale. Essa conviene con il DFAE le modalità di congedo dell’impiegato.Art. 5 Proroga o rinnovo del congedo 1 L’impiegato in congedo consulta l’autorità competente sei mesi prima della fine del congedo. Essi determinano congiuntamente se occorra prorogare o rinnovare il congedo, Se il congedo dura meno di sei mesi si accordano sul ritmo delle loro consultazioni prima della partenza in congedo.2 La durata totale del congedo non può superare cinque anni.Sezione 3: Diritti e obblighi dell’impiegato Art. 6 Stipendio Durante il congedo, l’impiegato è stipendiato dall’organizzazione internazionale che l’impiega.Art. 7 Assicurazioni sociali 1 Durante il congedo, l’impiegato può restare assicurato alla Cassa pensioni federale. Se resta assicurato, paga non soltanto il contributo dell’impiegato, bensì anche quello del datore di lavoro. I contributi sono calcolati in base allo stipendio assicurato riscosso al momento del congedo.2 Se dopo il congedo l’impiegato è reintegrato in una unità dell’Amministrazione federale, i contributi che ha versato alla cassa pensioni dell’organizzazione internazionale, e che gli sono restituiti alla fine del congedo, devono essere versati alla Cassa pensioni federale sotto forma di capitale di libero passaggio.3 L’impiegato in congedo che non ha la possibilità di aderire all’assicurazione AVS/ AI facoltativa o volontaria può contrarre un’assicurazione, per la durata del congedo, presso un’istituzione di assicurazione sulla vita sottoposta a sorveglianza. Il contratto deve coprire i rischi vecchiaia, invalidità e decesso in base allo stipendio per il quale l’impiegato era assicurato al momento del congedo. Devono essere prese in considerazione l’eventuale perdita, per il fatto del cambiamento di domicilio, di una previdenza vincolata che rientra nell’ordinanza del 13 novembre 19853 sulla legittimazione alle deduzioni fiscali per i contributi a forme di previdenza riconosciute (OPP 3), nonché la previdenza offerta agli impiegati dall’organizzazione internazionale e, eventualmente, dallo Stato ospite di questa organizzazione.4 La Segreteria generale del DFAE emana le direttive e le istruzioni necessarie al coordinamento e all’esecuzione dell’assicurazione di cui nel capoverso 3.3 RS 831.461.3Sezione 4: Prestazioni della Confederazione Art. 8 Prestazioni ordinarie 1 Possono essere concesse prestazioni all’impiegato che, in seguito al suo impiego in un’organizzazione internazionale, subisce una perdita finanziaria in rapporto alla sua situazione prima di questo impiego. Queste prestazioni tengono conto:a. dello stipendio e delle altre prestazioni che l’impiegato riscuote dall’organizzazione internazionale;b. dei contributi che versa a titolo di quota del datore di lavoro alle assicurazioni sociali;c. dell’ammontare dell’imposta sul reddito che avrebbe dovuto pagare in Svizzera, ma di cui è esentato a causa della sua assunzione da parte di un’organizzazione internazionale;d. del costo della vita nel luogo in cui risiede durante il congedo.2 Una prestazione equivalente al massimo alla metà dell’ammontare necessario al riscatto, presso la Cassa pensioni federale, degli anni di assicurazione mancanti a causa del congedo può essere concessa all’impiegato che riscatta questi anni di assicurazione.3 Le prestazioni fornite in applicazione del presente articolo non possono essere cumulate con prestazioni simili accordate dall’organizzazione internazionale. Esse non possono superare gli importi previsti nel regolamento d’esecuzione IV del DFAE del 1° gennaio 2002.4 I contributi del datore di lavoro alle assicurazioni sociali presi a carico dal DFAE in virtù dell’articolo 10 capoverso 1 sono calcolati in base a quelli che sarebbero versati in una situazione simile in Svizzera.Art. 9 Prestazioni eccezionali Eccezionalmente, possono essere prese a carico altre spese inerenti all’assunzione dell’impiegato nell’organizzazione internazionale, per quanto esse non siano coperte da prestazioni corrispondenti dell’organizzazione internazionale.Art. 10 Autorità competente 1 La Segreteria generale del DFAE decide circa le domande di prestazioni di cui nell’articolo 8 capoverso 1. Queste prestazioni sono imputate alla voce di bilancio «Assunzione di impiegati dell’Amministrazione federale da parte di organizzazioni internazionali» del DFAE.2 Il DFAE, d’intesa con l’Ufficio federale del personale, decide circa le domande di presa a carico delle spese di cui nell’articolo 8 capoverso 2 e nell’articolo 9.Art. 11 Computo del congedo come tempo di servizio, premio di fedeltà 1 La durata del congedo conta come tempo di servizio ai sensi dell’articolo 40 capoverso 5 dell’ordinanza del DFF del 6 dicembre 20014 concernente l’ordinanza sul personale della Confederazione.2 Se l’impiegato ha diritto a un premio di fedeltà che scade durante il congedo, il premio può essere concesso soltanto alla fine del congedo. Il premio può essere concesso soltanto sotto forma di congedo pagato e quest’ultimo deve essere preso prima della scadenza di un nuovo premio.4 RS 172.220.111.31Sezione 5: Modifica del contratto dell’impiegato Art. 12 1 Prima di iniziare il congedo, l’impiegato e l’autorità competente firmano un complemento al contratto di lavoro, conformemente all’articolo 30 OPers.2 Il complemento fissa le modalità di congedo dell’impiegato e della sua reintegrazione nell’Amministrazione federale, le prestazioni concesse in applicazione dell’articolo 8 e il calendario delle consultazioni di cui nell’articolo 5.Sezione 6: Reintegrazione dell’impiegato Art. 13 1 Alla fine dell’impiego nell’organizzazione internazionale, l’impiegato è reintegrato nella funzione che occupava prima del congedo o in una funzione che può essergli ragionevolmente imposta tenendo conto, nella misura del possibile, delle esperienze che ha acquisito e degli oneri che ha assunto. Una qualificazione dell’impiegato può essere domandata all’organizzazione internazionale.2 Sono fatti salvi gli articoli 104 segg. OPers.Sezione 7: Disposizioni transitorie Art. 14 1 Gli impiegati dell’Amministrazione federale che, a partire dal 1° gennaio 2002, fruiscono di un congedo concesso in applicazione dell’ordinanza del 31 marzo 19935 concernente l’impiego di funzionari federali presso organizzazioni internazionali rimangono assoggettati alle disposizioni di tale ordinanza sino al termine del congedo.2 Le proroghe di congedo domandate dopo l’entrata in vigore della presente ordinanza sono disciplinate secondo la stessa.5 [RU 1993 1565, 1995 1390, 1998 2614]Sezione 8: Entrata in vigore Art. 15 La presente ordinanza entra in vigore retroattivamente il 1° gennaio 2002.
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(Stato 5 novembre 1999)0.142.113.141.1Nicht löschen bitte "1 " !! 0.142.113.141.1Scambio di lettere dei 6 settembre 1962tra la Svizzera e la Danimarcarelativo al trattamento dei rispettivi cittadiniin materia di polizia degli stranieriEntrato in vigore il 6 settembre 19621 RU 1983 1083 Traduzione2Il Capo del DipartimentoBerna, 6 settembre 1962politico federaleS. E. Signora Bodil BegtrupAmbasciatore Straordinarioe Plenipotenziariodel Regno di DanimarcaBernaSignor Ambasciatore,Mi onoro di confermare ricevuta la Sua nota in data odierna, mediante la quale Vostra Eccellenza mi comunica quanto segue:«Desiderosi di adeguare le disposizioni del Trattato d’amicizia, di commercio e di domicilio concluso il 10 febbraio 18753 tra la Svizzera e la Danimarca alle modifiche intervenute, ho l’onore, in nome del Governo danese, di proporvi che il trattamento dei rispettivi cittadini sia soggetto alle seguenti disposizioni:2 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta3 RS 0.142.113.141Art. 1 I cittadini danesi residenti ininterrottamente e regolarmente in Svizzera da cinque anni ricevono il permesso di domicilio previsto nell’Art. 6 della legge federale del 26 marzo 19314 concernente la dimora e il domicilio degli stranieri, modificata l’8 ottobre 1948. Questo permesso concede loro il diritto incondizionato e di durata illimitata di risiedere su tutto il territorio svizzero e di esercitarvi, alle stesse condizioni dei cittadini svizzeri, nel quadro dell’Art. II (cfr. Art. 1) dei Trattato d’amicizia, di commercio e di domicilio concluso il 10 febbraio 18755 tra la Svizzera e la Danimarca, qualsiasi attività professionale come anche di cambiare impiego o professione e particolarmente di passare da un lavoro dipendente ad un’attività indipendente o viceversa.Art. 2 I cittadini svizzeri che risiedono ininterrottamente e regolarmente in Danimarca da cinque anni sono esentati dall’obbligo di procurarsi un permesso di dimora e di lavoro. Essi ottengono in tal modo il diritto incondizionato e di durata illimitata di risiedere su tutto il territorio della Danimarca ad esclusione della Groenlandia e delle Isole Feroe e di esercitare, alle stesse condizioni dei cittadini danesi, nel quadro dell’Art. 1 del Trattato d’amicizia, di commercio e di domicilio concluso il 10 febbraio 18756 tra la Svizzera e la Danimarca, qualsiasi attività professionale come anche di cambiare impiego o professione e particolarmente di passare da un lavoro dipendente ad un’attività indipendente o viceversa.Art. 3 La moglie del beneficiario dell’accordo e i figli di età inferiore ai 18 anni godono parimenti dei diritti menzionati negli articoli 1 e 2 qualora convivano con il capo famiglia, qualunque sia la durata dei loro soggiorno nell’altro Paese.Art. 4 Il termine di cinque anni per l’ottenimento dello statuto previsto negli articoli 1 e 2 non è considerato interrotto qualora, durante la validità di un permesso di dimora, il cittadino dell’altro Stato si assenti per un periodo superiore ai sei mesi dallo Stato in cui risiede, per ragioni che per loro natura sono ritenute temporanee. Ove l’assenza duri più di due mesi non se ne tiene conto nel computo del termine di cinque anni.Art. 5 I diritti e vantaggi di cui agli articoli 1 e 2 decadono qualora il beneficiario dell’accordo lasci il proprio domicilio nell’altro Stato o soggiorni effettivamente all’estero più di sei mesi. Su domanda presentata prima dei sei mesi, tale termine può essere prorogato di due anni.Rimane riservato il diritto all’espulsione conformemente alle legislazioni degli Stati contraenti.Art. 6 I cittadini di uno degli Stati contraenti che si rechino nel territorio dell’altro Stato o vi risiedano solamente per motivi che per loro natura sono temporanei, ad esempio per educazione, formazione professionale, studi o salute, non possono pretendere di beneficiare dei vantaggi citati.Art. 7 Le autorità dei due Stati esamineranno con particolare benevolenza le domande di concessione o di rinnovo di un permesso di dimora per assunzione di impiego, presentate dai cittadini dell’altro Stato, nuovi arrivati o residenti nel territorio dell’altro Stato da meno di cinque anni, ove la situazione del mercato del lavoro nella professione e regione considerate lo permettano.Art. 8 Questo accordo entra in vigore in data odierna e sarà valido fintantoché non sarà disdetto mediante preavviso di sei mesi.Se il Consiglio federale svizzero accetta questa proposta, ho l’onore di suggerirle di considerare la presente nota e la risposta di Vostra Eccellenza come costituente un accordo tra i rispettivi Governi.»Confermo che il Consiglio federale svizzero ha accettato il contenuto della Sua nota. Conseguentemente la Sua nota e la risposta costituiscono un accordo fra i rispettivi Governi.Gradisca, Signor Ambasciatore, l’assicurazione della mia massima considerazione.F. T. Wahlen
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946.231.158.5 Ordinanzache istituisce provvedimenti nei confronti del Nicaraguadel 24 giugno 2020 (Stato 13 agosto 2021)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 2 della legge del 22 marzo 20021 sugli embarghi (LEmb),ordina:1 RS 946.231Sezione 1: Definizioni Art. 1 Ai sensi della presente ordinanza si intende per:a.2 averi: valori patrimoniali, compresi denaro contante, assegni, crediti monetari, cambiali, ordini o altri strumenti di pagamento, depositi, debiti e riconoscimenti di debito, cartevalori e titoli di debito, certificati azionari, obbligazioni, titoli di credito, opzioni, obbligazioni fondiarie, derivati; interessi, dividendi o altri redditi o plusvalori generati da valori patrimoniali; crediti, diritti a compensazione, garanzie, fideiussioni o altri impegni finanziari; accrediti, polizze di carico, trasferimenti della proprietà a titolo di garanzia, documenti di titolarizzazione di quote di fondi o altre risorse finanziarie e qualsiasi altro strumento di finanziamento delle esportazioni;b. blocco degli averi: l’impedimento di ogni atto che permetta la gestione o l’utilizzazione degli averi, fatte salve le normali operazioni amministrative effettuate dagli istituti finanziari;c. risorse economiche: i valori patrimoniali di ogni genere, indipendentemente dal fatto che siano materiali o immateriali, mobili o immobili, in particolare gli immobili e i beni di lusso, fatti salvi gli averi di cui alla lettera a;d. blocco delle risorse economiche: l’impedimento dell’impiego di tali risorse per acquisire averi, merci o servizi, compresa la vendita, la locazione o la costituzione in pegno delle risorse medesime.2 Correzione del 25 ago. 2020 (RU 2020 3607).Sezione 2: Misure coercitive Art. 2 Blocco degli averi e delle risorse economiche 1 Sono bloccati gli averi e le risorse economiche di proprietà o sotto il controllo diretto o indiretto:a. delle persone fisiche, imprese e organizzazioni menzionate nell’allegato;b. delle persone fisiche, imprese e organizzazioni che agiscono in nome o per conto delle persone fisiche, imprese e organizzazioni di cui alla lettera a;c. delle imprese e organizzazioni di proprietà o sotto il controllo delle persone fisiche, imprese e organizzazioni di cui alle lettere a o b.2 È vietato trasferire averi alle persone fisiche, imprese e organizzazioni che sottostanno al blocco degli averi, oppure mettere a loro disposizione, direttamente o indirettamente, averi o risorse economiche.3 La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) può, in via eccezionale, autorizzare prelievi da conti bloccati, trasferimenti di valori patrimoniali bloccati, nonché la liberazione delle risorse economiche bloccate per:a. prevenire casi di rigore;b. rispettare contratti esistenti;c. rispettare crediti oggetto di una misura o di una sentenza giudiziaria, amministrativa o arbitrale;d. adempiere agli scopi ufficiali di missioni diplomatiche o consolari; oppuree. tutelare interessi svizzeri.4 La SECO può autorizzare deroghe ai divieti di cui ai capoversi 1 e 2 quando le transazioni finanziarie sono necessarie per fornire aiuto umanitario, come fornire o facilitare la fornitura di assistenza, comprese forniture mediche, cibo o trasferimento di operatori umanitari e relativa assistenza o per evacuazioni dal Nicaragua.5 La SECO rilascia le autorizzazioni di cui ai capoversi 3 e 4 d’intesa con gli uffici competenti del Dipartimento federale degli affari esteri e del Dipartimento federale delle finanze.Art. 3 Divieto di entrata e di transito 1 L’entrata o il transito in Svizzera sono vietati alle persone fisiche elencate nell’allegato.2 La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può concedere deroghe:a. per motivi umanitari comprovati;b. se la persona in questione si sposta per partecipare a conferenze internazionali o a un dialogo politico riguardanti il Nicaragua; oppurec. per tutelare interessi svizzeri.Art. 4 Divieto di soddisfare determinati crediti È vietato soddisfare crediti se sono riconducibili a un contratto o a un’attività la cui esecuzione viene impedita o pregiudicata direttamente o indirettamente da misure previste dalla presente ordinanza. Questo divieto si applica ai crediti:a. delle persone fisiche, imprese e organizzazioni menzionate nell’allegato;b. delle persone fisiche, imprese e organizzazioni che agiscono per conto di persone, imprese e organizzazioni di cui alla lettera a.Sezione 3: Esecuzione e disposizioni penali Art. 5 Controllo ed esecuzione 1 La SECO sorveglia l’esecuzione delle misure coercitive di cui agli articoli 2 e 4.2 La SEM sorveglia l’esecuzione del divieto di entrata e di transito di cui all’articolo 3.3 Il controllo al confine è di competenza dell’Amministrazione federale delle dogane.4 Su indicazione della SECO, le autorità competenti adottano i provvedimenti necessari al blocco delle risorse economiche, ad esempio la menzione nel registro fondiario di un divieto di disporre dei beni, oppure il pignoramento o il suggellamento di beni di lusso.Art. 6 Dichiarazioni obbligatorie 1 Le persone e le istituzioni che detengono o amministrano averi oppure sono a conoscenza di risorse economiche presumibilmente rientranti nel campo d’applicazione del blocco di cui all’articolo 2 capoverso 1 sono tenute a dichiararlo senza indugio alla SECO.2 Le dichiarazioni devono indicare i nomi dei beneficiari, l’oggetto e il valore degli averi e delle risorse economiche bloccati.Art. 7 Disposizioni penali 1 Chiunque viola gli articoli 2–4 è punito conformemente all’articolo 9 LEmb.2 Chiunque viola l’articolo 6 è punito conformemente all’articolo 10 LEmb.3 Le infrazioni di cui agli articoli 9 e 10 LEmb sono perseguite e giudicate dalla SECO; quest’ultima può ordinare sequestri e confische.Sezione 4: Pubblicazione ed entrata in vigore Art. 8 Pubblicazione La pubblicazione delle voci di cui all’allegato non è prevista né nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (RU) né nella Raccolta sistematica del diritto federale (RS).Art. 9 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 24 giugno 2020 alle ore 18.00.Allegato3 3 Aggiornato dal n. I dell’O del DEFR del 12 ago. 2021, in vigore dal 13 ago. 2021 (RU 2021 486).(art. 2 cpv. 1 lett. a, 3 cpv. 1, 4 lett. a e 8)Persone fisiche soggette alle sanzioni finanziarie e al divieto di entrata e di transito e imprese e organizzazioni soggette alle sanzioni finanziarie4 4 Non pubblicato nella RU. È possibile ordinare il contenuto dell’allegato presso il settore Sanzioni della SECO, Holzikofenweg 36, 3003 Berna oppure consultarlo al seguente indirizzo Internet: www.seco.admin.ch > Politica esterna e cooperazione economica > Relazioni economiche > Controlli all’esportazione e sanzioni > Sanzioni/Embarghi > Sanzioni della Svizzera.
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0.631.252.913.693.3 RU 2011 3211 Traduzione1Accordotra il Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzerae il Ministero federale delle finanze della Repubblica federaledi Germania concernente l’istituzione di uffici a controlli nazionali abbinati al valico di confine di Rheinfelden-Autobahn (CH)/Rheinfelden-Autobahn (D)Concluso il 15 giugno 2010Entrato in vigore il 30 maggio 2011 (Stato 30 maggio 2011)1 Il testo originale tedesco è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta.Il Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzera e il Ministero federale delle finanze della Repubblica federale di Germania, visto l’articolo 1 numero 3 della Convenzione del 1° giugno 19612 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica federale di Germania relativa agli uffici a controlli nazionali abbinati e al controllo in corso di viaggio, hanno convenuto quanto segue:2 RS 0.631.252.913.690Art. 1 1. Presso il valico di confine di Rheinfelden-Autobahn (Svizzera)/Rheinfelden-Autobahn (Germania) sono istituiti, sul territorio della Confederazione Svizzera e su quello della Repubblica federale di Germania, uffici a controlli nazionali abbinati.2. I controlli svizzeri e tedeschi vengono effettuati in questi uffici.Art. 2 1. Sul territorio della Repubblica federale di Germania la zona comprende:a)il tratto dell’autostrada A861 dal confine fino alla parte di territorio contemplata alla lettera b), corrispondente per lo più al ponte sul Reno di Rheinfelden, fino al chilometro 0,200 dell’autostrada;b)l’intera area dell’impianto doganale a controlli nazionali abbinati delimitata:–a est, nord e ovest dal recinto di delimitazione fino alla sua fine al chilometro 0,440 dell’autostrada,–da lì, da una linea che costeggia il bordo occidentale dello spartitraffico centrale fino al chilometro 0,200 dell’autostrada,–ad eccezione del tratto della linea ferroviaria Basilea-Costanza, recintato e realizzato su un terrapieno, che attraversa la parte dell’impianto;c)i locali negli edifici di servizio dell’impianto doganale a controlli nazionali abbinati utilizzati in comune o riservati all’uso esclusivo degli agenti svizzeri;d)il sentiero pedonale di collegamento lungo l’autostrada tra le parti dell’impianto situate sul territorio della Repubblica federale di Germania e su quello della Confederazione Svizzera.2. Per i veicoli che devono essere ricondotti nella Confederazione Svizzera a partire dalla parte dell’impianto situata nella Repubblica federale di Germania, anche la corsia dell’autostrada A861 in direzione della Confederazione Svizzera fa parte della zona per la durata dell’impiego.3. Sul territorio della Confederazione Svizzera la zona comprende:a)la parte di territorio delimitata: –dal confine e dai bordi su entrambi i bordi della carreggiata del ponte sul Reno di Rheinfelden fino all’inizio dei recinti di delimitazione del raccordo autostradale N3–A98,–dall’intera area dell’impianto doganale a controlli nazionali abbinati all’interno del recinto di delimitazione e fino al terrapieno ferroviario;b)i locali negli edifici di servizio dell’impianto doganale a controlli nazionali abbinati utilizzati in comune o riservati all’uso esclusivo degli agenti tedeschi;c)il sentiero pedonale di collegamento lungo il raccordo autostradale N3–A98 tra le parti dell’impianto situate sul territorio della Repubblica federale di Germania e su quello della Confederazione Svizzera.4. Per i veicoli che devono essere ricondotti nella Repubblica federale di Germania a partire dalla parte dell’impianto situata nella Confederazione Svizzera, anche il raccordo verso la strada cantonale 292, la strada cantonale 292 tra le due isole spartitraffico nonché la rampa di accesso all’autostrada in direzione della Repubblica federale di Germania fanno parte della zona per la durata dell’impiego.Art. 3 1. La Direzione delle dogane di Basilea, da una parte, e la Direzione federale delle finanze Südwest nonché la Direzione federale di polizia di Stoccarda, dall’altra, disciplinano di comune accordo i dettagli.2. I responsabili dei due uffici di controllo o gli agenti di grado più elevato degli organi di cui al paragrafo 1 in servizio presso gli uffici di controllo adottano, di comune accordo, i provvedimenti necessari a breve termine.Art. 4 1. L’Accordo è confermato e messo in vigore con uno scambio di note diplomatiche conformemente all’articolo 1 numero 4 della Convenzione del 1° giugno 1961.2. L’Accordo può essere disdetto per via diplomatica per il primo giorno di un mese, con un preavviso di sei mesi.Fatto a Bonn, il 15 giugno 2010, in due originali in lingua tedesca.Per ilDipartimento federale delle finanzedella Confederazione Svizzera:Per ilMinistero federale delle finanze d’intesa con il Ministero federale dell’interno della Repubblica federale di Germania:Rudolf DietrichHans-Joachim Stähr
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747.224.052 Decreto federale che approva la convenzione conchiusa tra la Svizzera e la Germania per la sistemazione del Reno tra Strasburgo/Kehl e Isteindel 20 dicembre 1929 (Stato 20 dicembre 1929)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visto il messaggio del Consiglio federale del 6 agosto 1929,decreta:Art. 1 La Convenzione conchiusa il 28 marzo 19291 tra la Svizzera e la Germania sulla sistemazione del Reno tra Strasburgo/Kehl e Istein è approvata.1 RS 0.747.224.052.1Art. 2 Il Consiglio federale ha facoltà di conchiudere definitivamente le trattative con la Francia per la partecipazione di questa all’opera di sistemazione, senza prima chiedere l’approvazione dell’Assemblea federale.Art. 3 1 Le somme necessarie per eseguire la sistemazione saranno stanziate nei preventivi annuali.2 Il Cantone di Basilea Città verserà ogni anno alla Confederazione il suo contributo del 20 per cento alle spese fatte l’anno precedente.Art. 4 Al presente decreto si applicano le disposizioni dell’articolo 89 capoverso 4 della Costituzione federale2, che sottopongono al referendum i trattati internazionali.2 RS 101. Trattasi del cpv. 4 nel testo del 22 gen. 1939 (CS 1 3). A questa disp. corrisponde ora il cpv. 3. Art. 5 Il Consiglio federale è incaricato di eseguire il presente decreto.
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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414.131.1 Ordinanzaconcernente l’Accademia militare presso il Politecnico federale di Zurigo e la formazione degli ufficiali di professione(OACMIL)del 6 settembre 2017 (Stato 1° ottobre 2017)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 150 capoverso 1 della legge militare del 3 febbraio 19951,ordina:1 RS 510.10Capitolo 1: Disposizioni generali Art. 1 Statuto dell’Accademia militare L’Accademia militare (ACMIL) presso il Politecnico federale di Zurigo (PFZ) è parte integrante dell’unità amministrativa «Istruzione superiore dei quadri dell’esercito» in seno all’Aggruppamento Difesa del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).Art. 2 Compiti e collaborazione 1 Quale centro di competenza svizzero l’ACMIL ha i compiti seguenti:a.assicura la formazione di base e il perfezionamento di aspiranti ufficiali di professione e di ufficiali di professione;b.svolge ricerca e insegnamento nel campo delle scienze militari;c.effettua valutazioni per la selezione dei quadri di professione e dei quadri di milizia.2 L’ACMIL collabora con il PFZ per il ciclo di studi di bachelor in scienze politiche (ufficiali di professione) e il programma di perfezionamento «Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari».3 Il DDPS e il PFZ disciplinano in convenzioni sulle prestazioni le modalità della collaborazione e l’indennizzo delle prestazioni reciproche.Art. 3 Corpo insegnante 1 Il corpo insegnante dell’ACMIL comprende:a.il comandante dell’ACMIL e il sostituto del comandante / capo dei corsi di formazione dell’ACMIL;b.gli insegnanti permanenti dell’ACMIL;c.gli assistenti;d.i comandanti di corso e i capigruppo nonché gli insegnanti specialisti.2 Prima della nomina dei propri insegnanti, l’ACMIL consulta il PFZ.3 In occasione del conferimento di mandati d’insegnamento nel settore delle scienze militari, il PFZ tiene di norma in considerazione gli insegnanti dell’ACMIL.4 L’ACMIL può far capo regolarmente ad altri relatori per l’insegnamento. Capitolo 2: Formazione Sezione 1: Disposizioni generali Art. 4 Svolgimento La formazione degli ufficiali di professione si svolge presso l’ACMIL e il PFZ nonché presso istituzioni esterne svizzere ed estere.Art. 5 Obiettivo La formazione è segnatamente finalizzata ad abilitare gli ufficiali di professione a:a.assumere funzioni di comando in Svizzera e all’estero;b.insegnare in qualità di istruttori ed educatori;c.operare in qualità di specialisti in scienze militari;d.prendere posizione, in quanto quadri con una solida cultura generale, anche in merito a problemi di carattere non militare.Art. 6 Ammissione, regolamenti degli studi e verifiche delle prestazioni 1 L’ammissione ai corsi di formazione di base dell’ACMIL è retta dalle disposizioni applicabili al personale militare emanate dal DDPS in virtù dell’articolo 115 dell’ordinanza del 3 luglio 20012 sul personale federale.2 L’ammissione ai cicli di studi e ai programmi di perfezionamento del PFZ è retta dalle disposizioni del PFZ.3 Al ciclo di studi di bachelor in scienze politiche (ufficiali di professione) e al programma di perfezionamento «Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari» si applicano i regolamenti degli studi del PFZ.4 Il DDPS, d’intesa con il Dipartimento federale degli affari esteri, autorizza l’ammissione di militari stranieri ai corsi di formazione che si svolgono presso l’ACMIL.5 L’ACMIL può escludere la partecipazione di militari stranieri a determinate attività formative.6 Il capo dell’esercito, d’intesa con la Segreteria generale del DDPS, emana le istruzioni necessarie, segnatamente quelle concernenti la formazione e le verifiche delle prestazioni nell’ambito della formazione nel settore di competenza dell’ACMIL, conformemente alla presente ordinanza.2 RS 172.220.111.3Art. 7 Partecipazione all’insegnamento e computo dei periodi di studio 1 La partecipazione a tutte le attività formative che fanno parte dell’insegnamento è obbligatoria.2 Le assenze necessitano dell’autorizzazione del comandante dell’ACMIL. Sono eccettuate le assenze dovute ai servizi di perfezionamento ordinari. Sezione 2: Corsi di formazione Art. 8 Ciclo di studi di bachelor in scienze politiche e corso di formazione di bachelor 1 Gli aspiranti ufficiali di professione che non sono in possesso di un diploma universitario, ma adempiono le condizioni di ammissione agli studi al PFZ, assolvono il ciclo di studi di bachelor in scienze politiche (ufficiali di professione) della durata regolamentare di tre anni e si sottopongono alle corrispondenti verifiche delle prestazioni del PFZ.2 Per il ciclo di studi di bachelor in scienze politiche l’ACMIL offre, d’intesa con il PFZ, un insegnamento negli ambiti seguenti:a.condotta e comunicazione;b.studi strategici;c.storia militare;d.sociologia militare;e.psicologia e pedagogia militari;f.economia militare;g.lingue.3 L’ACMIL, d’intesa con il PFZ, organizza nel sesto semestre i moduli pratici del ciclo di studi di bachelor e le corrispondenti verifiche delle prestazioni.4 L’ACMIL completa il ciclo di studi di bachelor in scienze politiche con una formazione specialistica militare a sé stante orientata alla pratica denominata «corso di formazione di bachelor». Il corso si svolge parallelamente e successivamente agli studi su un arco di tempo complessivo di tre anni e mezzo.Art. 9 Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari e corso di diploma 1 Gli aspiranti ufficiali di professione che sono già titolari di un diploma universitario o di una scuola universitaria professionale assolvono il programma di perfezionamento «Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari» della durata regolamentare di due semestri e si sottopongono alle corrispondenti verifiche delle prestazioni del PFZ.2 Per il programma di perfezionamento l’ACMIL offre, d’intesa con il PFZ, un insegnamento negli ambiti seguenti:a.condotta e comunicazione;b.studi strategici;c.storia militare;d.sociologia militare;e.psicologia e pedagogia militari;f.economia militare.3 L’ACMIL completa il programma di perfezionamento con una formazione specialistica militare a sé stante orientata alla pratica denominata «corso di diploma». Il corso si svolge parallelamente e successivamente agli studi su un arco di tempo complessivo di un anno e mezzo.Art. 10 Scuola militare 1 Gli aspiranti ufficiali di professione titolari di un attestato federale di capacità ai sensi della legge del 13 dicembre 20023 sulla formazione professionale assolvono la Scuola militare della durata regolamentare massima di due anni.2 La formazione nella Scuola militare comprende le seguenti discipline:a.condotta e comunicazione;b.studi strategici;c.politica di sicurezza;d.storia militare;e.sociologia militare;f.psicologia e pedagogia militari;g.economia militare;h.istruzione specialistica militare;i.lingue;j.cultura generale.3 La Scuola militare comprende la redazione di un lavoro di diploma.3 RS 412.10Art. 11 Perfezionamento 1 L’ACMIL organizza corsi di formazione per l’avanzamento per ufficiali di professione.2 Oltre ai corsi di perfezionamento obbligatori per ufficiali di professione, l’ACMIL può organizzare anche corsi di perfezionamento supplementari per ufficiali di professione.3 L’ACMIL verifica le conoscenze e le capacità degli allievi dei corsi di formazione per l’avanzamento e dei corsi di perfezionamento obbligatori.4 L’ACMIL può partecipare a ulteriori programmi di perfezionamento del PFZ.Art. 12 Altri corsi di formazione e corsi L’ACMIL può organizzare altri corsi di formazione e corsi.Capitolo 3: Diplomi e certificati Art. 13 1 Chi conclude con successo il ciclo di studi di bachelor in scienze politiche (ufficiali di professione) riceve dal PFZ il diploma di «Bachelor of Arts PFZ in scienze politiche». Chi conclude con successo il corso di formazione di bachelor riceve inoltre il «Diploma federale di ufficiale di professione dell’Esercito svizzero» firmato dal capo del DDPS e dal capo dell’esercito.2 Chi conclude con successo il programma di perfezionamento «Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari» riceve il «Diploma of Advanced Studies PFZ in scienze militari» dal PFZ. Chi conclude con successo il corso di diploma riceve inoltre il «Diploma federale di ufficiale di professione dell’Esercito svizzero» firmato dal capo del DDPS e dal capo dell’esercito.3 Chi conclude con successo la Scuola militare riceve il «Diploma federale di ufficiale di professione dell’Esercito svizzero» firmato dal capo del DDPS e dal capo dell’esercito.4 Il comandante dell’ACMIL può rilasciare certificati per gli altri corsi.Capitolo 4: Disposizioni finali Art. 14 Diritto disciplinare, diritto penale e diritto disciplinare militari Gli aspiranti ufficiali di professione sono assoggettati al diritto disciplinare del PFZ per la formazione in quest’istituzione. Sono fatti salvi il diritto penale e il diritto disciplinare militari nonché il diritto disciplinare conformemente al diritto in materia di personale federale.Art. 15 Abrogazione e modifica di altri atti normativi 1 L’ordinanza del 24 settembre 20044 concernente l’Accademia militare presso il Politecnico federale di Zurigo è abrogata.2 …54 [RU 2004 4319, 2006 5337]5 La mod. può essere consultata alla RU 2017 4877.Art. 16 Entrata in vigore La presente modifica entra in vigore il 1° ottobre 2017.
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193.9 Legge federalesu misure di promozione civile della pacee di rafforzamento dei diritti dell’uomodel 19 dicembre 2003 (Stato 1° gennaio 2022)L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,visto l’articolo 54 capoverso 1 della Costituzione federale1;visto il messaggio del Consiglio federale del 23 ottobre 20022,decreta:1 RS 1012 FF 2002 6779Art. 1 Oggetto 1 La presente legge disciplina le misure di politica estera della Confederazione volte alla promozione civile della pace e al rafforzamento dei diritti dell’uomo.2 Sono fatte salve le misure ai sensi:a. della legge federale del 19 marzo 19763 sulla cooperazione allo sviluppo e l’aiuto umanitario internazionali;b.4 della legge federale del 30 settembre 20165 sulla cooperazione con gli Stati dell’Europa dell’Est;c. della legge militare del 3 febbraio 19956.3 RS 974.04 Nuovo testo giusta l’art. 19 n. 1 della LF del 30 set. 2016 sulla cooperazione con gli Stati dell’Europa dell’Est, in vigore dal 1° giu. 2017 al 31 dic. 2024 (RU 2017 3219; FF 2016 2005).5 RS 974.16 RS 510.10Art. 2 Scopi Con le misure previste dalla presente legge, la Confederazione intende:a. contribuire a prevenire, mitigare o risolvere conflitti armati, in particolare mediante la promozione della fiducia reciproca, la mediazione e le attività di consolidamento della pace al termine delle ostilità, nonché mediante la promozione del diritto umanitario internazionale;b. contribuire a rafforzare i diritti dell’uomo, promuovendo i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di persone o gruppi di persone;c. promuovere i processi democratici.Art. 3 Misure 1 La Confederazione può accordare aiuti finanziari e prendere altre misure, come:a. versare contributi unici o ricorrenti;b. fornire prestazioni in natura;c. inviare esperti;d. istituire associazioni o fondazioni di diritto privato o parteciparvi;e. promuovere il partenariato con istituzioni scientifiche nell’ambito del diritto umanitario internazionale.2 Il Consiglio federale può prendere misure complementari a favore della promozione civile della pace e del rafforzamento dei diritti dell’uomo.3 Le misure possono essere attuate nel quadro di azioni multilaterali o bilaterali oppure in maniera autonoma.Art. 4 Finanziamento I mezzi per finanziare le misure previste dalla presente legge sono stanziati sotto forma di crediti d’impegno7 pluriennali.7 Nuova espr. giusta l’all. n. 1 della LF del 19 mar. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 662; FF 2020 333). Di detta mod. é tenuto conto unicamente nelle disp. menzionate nella RU.Art. 5 Valutazione Il Consiglio federale vigila sull’impiego efficace dei mezzi stanziati. Dispone valutazioni periodiche e rende conto all’Assemblea federale per ogni periodo di credito.Art. 6 Competenza 1 Il Consiglio federale decide sulle misure secondo la presente legge.2 Può delegare compiti esecutivi a persone giuridiche di diritto privato o pubblico e a persone fisiche.Art. 7 Coordinamento 1 La Confederazione coordina le proprie misure con gli sforzi dei suoi partner e, se possibile, con misure analoghe di altri fornitori di prestazioni svizzeri o esteri.2 Il Consiglio federale provvede affinché le misure della Confederazione volte alla promozione civile della pace e al rafforzamento dei diritti dell’uomo corrispondano agli scopi di cui all’articolo 2.Art. 8 Accordi internazionali Il Consiglio federale può concludere accordi internazionali:a. sull’impiego dei fondi provenienti dai crediti d’impegno;b. sulla partecipazione a missioni civili di promozione della pace;c. sull’invio di esperti.Art. 98 Trattamento di dati Gli articoli 18–20 della legge federale del 18 dicembre 20209 sul trattamento dei dati personali da parte del Dipartimento federale degli affari esteri si applicano al trattamento di dati inerenti alle misure adottate in applicazione della presente legge.8 Nuovo testo giusta l’all. n. II 1 della LF del 18 dic. 2020 sul trattamento dei dati personali da parte del DFAE, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 650; FF 2020 1179).9 RS 235.2Art. 10 Rapporto Il Consiglio federale riferisce annualmente alle competenti commissioni delle due Camere sulle misure prese e sulle misure previste secondo la presente legge.Art. 11 Diritto previgente: abrogazione La legge federale del 15 dicembre 200010 sulla partecipazione e la concessione di aiuti finanziari della Confederazione al Centro Henry Dunant per il Dialogo umanitario è abrogata.10 [RU 2002 1896]Art. 12 Referendum ed entrata in vigore 1 La presente legge sottostà al referendum facoltativo.2 Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.Data dell’entrata in vigore: 1° maggio 20041111 DCF del 13 apr. 2004.
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0.748.710.3TraduzioneConvenzioneper la repressione di atti illeciticontro la sicurezza dell’aviazione civileConclusa a Montreal il 23 settembre 1971Approvata dall’Assemblea federale il 14 giugno 19771Ratificata dalla Svizzera con strumento depositato il 17 gennaio 1978Entrata in vigore per la Svizzera il 16 febbraio 1978 (Stato 12 aprile 2018)1 RU 1978 461Gli Stati partecipi della presente convenzione,considerando che gli atti illeciti diretti contro la sicurezza dell’aviazione civile compromettono la sicurezza delle persone e dei beni, disturbano seriamente l’esercizio dei servizi aerei e minano la fiducia dei popoli del mondo nella sicurezza dell’aviazione civile;considerando che tali atti il preoccupano gravemente;considerando che, allo scopo di prevenire questi atti, urgono misure appropriate per punirne gli autori,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 1. Commette un’infrazione penale ogni persona che illecitamente e intenzional-mente:a)compie un atto di violenza contro una persona che si trova a bordo di un aeromobile in volo, se l’atto è tale da compromettere la sicurezza dell’aeromobile stesso;b)distrugge un aeromobile in servizio oppure causa a tale aeromobile danni che lo rendono inatto al volo o tali da comprometterne la sicurezza di volo;c)mette o fa mettere su un aeromobile in servizio, con qualsiasi mezzo, un dispositivo o sostanze atte a distruggerlo o a causargli danni che lo rendono inatto al volo o tali da comprometterne la sicurezza di volo;d)distrugge o danneggia installazioni o servizi di navigazione aerea o ne perturba il funzionamento, se uno di questi atti è tale da compromettere la sicurezza di aeromobili in volo;e)da scientemente indicazioni errate e compromette di conseguenza la sicurezza di un aeromobile in volo.1bis. Commette un’infrazione penale chiunque, illecitamente ed intenzionalmente, per mezzo di qualunque dispositivo, sostanza o arma:a)compie nei confronti di una persona, in un aeroporto adibito all’aviazione civile internazionale, un atto di violenza che causa o è di natura tale da causare ferite gravi o la morte; oppureb)distrugge o danneggia gravemente le attrezzature di un aeroporto adibito all’aviazione civile internazionale o di aeromezzi che non sono in servizio e che si trovano nell’aeroporto, oppure interrompe i servizi dell’aeroporto,se tale atto pregiudica o è di natura tale da pregiudicare la sicurezza in tale aero-porto.22. Commette parimenti un’infrazione penale ogni persona che:a)tenta di commettere una delle infrazioni enumerate al capoverso 1 o al capoverso 1bis 3 del presente articolo;b)è il complice della persona che commette o tenta di commettere una di queste infrazioni.2 Introdotto dall’art. II cpv. 1 del Prot. del 24 feb. 1988, in vigore per la Svizzera dall’ 8 nov. 1990 nelle sue relazione con gli stati parte al Prot. (RU 1990 1935; FF 1989 III 375).3 Parole introdotte dall’art. II cpv. 2 del Prot. del 24 feb. 1988, in vigore per la Svizzera dall’ 8 nov. 1990 nelle sue relazione con gli stati parte al Prot. (RU 1990 1935; FF 1989 III 375).Art. 2 In virtù della presente convenzione:a)un aeromobile è considerato in volo dal momento in cui, terminato l’imbarco, tutte le sue porte esterne sono state chiuse fino al momento in cui una di queste porte viene aperta per lo sbarco; in caso di atterraggio forzato, si considera che il volo continua finché l’autorità competente non assuma la responsabilità per l’aeromobile nonché per le persone ed i beni a bordo;b)un aeromobile è considerato in servizio dal momento in cui il personale a terra o l’equipaggio comincia a prepararlo in vista di un volo determinato fino allo spirare di un termine di ventiquattro ore dopo ogni atterraggio; il periodo di servizio comprende in ogni caso la totalità del tempo durante il quale l’aeromobile è in volo giusta la lettera a) del presente articolo.Art. 3 Ogni Stato contraente s’impegna a reprimere mediante pene severe le infrazioni elencate all’articolo 1.Art. 4 1. La presente convenzione non è applicabile agli aeromobili utilizzati a scopi militari, di dogana o di polizia.2. Nei casi contemplati dall’articolo 1 capoverso 1 lettere a), b), c) e e), la presente convenzione, sia che si tratti di un aeromobile in volo internazionale sia che si tratti di un aeromobile in volo interno, si applica solo:a)se il luogo reale o previsto per il decollo o l’atterraggio dell’aeromobile è situato fuori del territorio dello Stato d’immatricolazione di questo aeromobile; oppureb)se l’infrazione è commessa sul territorio di uno Stato che non è quello d’immatricolazione dell’aeromobile.3. Nonostante le disposizioni del capoverso 2 del presente articolo, nei casi contemplati dall’articolo 1 capoverso 1 lettere a), b), c) e e), la presente convenzione è applicabile anche se l’autore o l’autore presunto dell’infrazione è scoperto sul territorio di uno Stato che non è quello d’immatricolazione dell’aeromobile.4. Per quanto concerne gli Stati citati all’articolo 9 e nei casi previsti dall’articolo 1 capoverso 1 lettere a), b), e e), la presente convenzione non è applicabile se i luoghi menzionati al capoverso 2 lettera a) del presente articolo sono situati sul territorio di uno solo degli Stati citati all’articolo 9, a meno che l’infrazione sia commessa o che l’autore o l’autore presunto dell’infrazione venga scoperto sul territorio di un altro Stato.5. Nei casi contemplati dall’articolo 1 capoverso 1 lettera d), la presente convenzione è applicabile solo se le installazioni ed i servizi di navigazione aerea sono utilizzati per la navigazione aerea internazionale.6. Le disposizioni dei capoversi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo sono applicabili anche nei casi previsti dall’articolo 1 capoverso 2.Art. 5 1. Ogni Stato contraente adotta le misure necessarie per stabilire la propria competenza giurisdizionale nei seguenti casi:a)se l’infrazione è commessa sul territorio di questo Stato;b)se l’infrazione è commessa contro un aeromobile o a bordo di un aeromobile immatricolato in questo Stato;c)se l’aeromobile a bordo del quale l’infrazione è commessa atterra sul suo territorio mentre l’autore presunto dell’infrazione si trova ancora a bordo;d)se l’infrazione è commessa contro un aeromobile o a bordo di un aeromobile dato in noleggio, senza equipaggio, a una persona che ha la sede principale dell’azienda o, in mancanza della stessa, che risiede permanentemente nello Stato suddetto.2. Ogni Stato contraente adotta parimenti le misure necessarie per stabilire la propria competenza giurisdizionale nel caso delle infrazioni previste nell’articolo 1 capoverso 1 lettere a), b) e c) e nell’articolo 1 capoverso 2, in quanto quest’ultimo capoverso riguardi le infrazioni suddette, se l’autore presunto di una di esse si trova sul suo territorio e se detto Stato non concede l’estradizione, giusta l’articolo 8, a favore di uno degli Stati contemplati al capoverso 1 del presente articolo.2bis. Ogni Stato contraente adotta altresì le misure necessarie per stabilire la propria competenza giurisdizionale riguardo alle infrazioni di cui al capoverso 1bis dell’articolo 1 ed al capoverso 2 dello stesso articolo, nella misura in cui quest’ultimo capoverso si riferisce a tali infrazioni, nel caso in cui il presunto trasgressore si trova sul suo territorio ed esso non lo estrada ai sensi dell’articolo 8, verso lo Stato di cui alla lettera a) del capoverso 1 del presente articolo.43. La presente convenzione non esclude alcuna competenza penale esercitata conformemente alle leggi nazionali.4 Introdotto dall’art. III del Prot. del 24 feb. 1988, in vigore per la Svizzera dall’ 8 nov. 1990 nelle sue relazione con gli stati parte al Prot. (RU 1990 1935; FF 1989 III 375).Art. 6 1. Se ritiene che le circostanze lo giustificano, ogni Stato contraente sul cui territorio si trova l’autore o l’autore presunto dell’infrazione provvede a detenerlo o adotta tutte le misure atte a garantirne la presenza. Sia la detenzione, sia questo misure devono essere conformi alla legislazione dello Stato suddetto; esse possono durare soltanto per il periodo necessario all’avviamento di procedimenti penali o di una procedura di estradizione.2. Lo Stato suddetto procede immediatamente a un’inchiesta preliminare onde stabilire i fatti.3. Ogni persona detenuta giusta il capoverso 1 del presente articolo può comunicare immediatamente con il rappresentante qualificato più vicino dello Stato di cui essa ha la nazionalità, a quest’uopo le viene concessa ogni facilitazione.4. Lo Stato che detiene una persona in virtù delle disposizioni del presente articolo informa immediatamente della detenzione, nonché delle circostanze che la giustificano, gli Stati menzionati all’articolo 5 capoverso 1, lo Stato di cui la persona detenuta ha la nazionalità e, qualora lo ritenga opportuno, qualsiasi altro Stato interessato. Lo Stato che conduce l’inchiesta preliminare prevista dal capoverso 2 del presente articolo ne comunica rapidamente i risultati agli Stati suddetti informandoli se ha l’intenzione di esercitare la propria giurisdizione.Art. 7 Lo Stato contraente sul cui territorio viene scoperto l’autore presunto di una delle infrazioni, se non ne concede l’estradizione, sottopone l’affare, senza alcuna eccezione ed indipendentemente dal fatto che l’infrazione sia stata o meno commessa sul suo territorio, alle proprie autorità competenti per l’esercizio dell’azione penale. Queste autorità prendono la loro decisione nelle condizioni previste per le infrazioni di diritto comune di carattere grave conformemente alle leggi di questo Stato.Art. 8 1. Le infrazioni sono di diritto comprese come caso d’estradizione in ogni trattato d’estradizione conchiuso fra gli Stati contraenti. Gli Stati contraenti s’impegnano a considerare le infrazioni come caso d’estradizione in ogni trattato d’estradizione che debba essere conchiuso fra di loro.2. Se uno Stato contraente che subordina l’estradizione all’esistenza di un trattato riceve una domanda d’estradizione da un altro Stato contraente con cui non ha conchiuso un trattato d’estradizione, esso è libero di considerare la presente convenzione quale base giuridica dell’estradizione per quanto concerne le infrazioni. L’estradizione è subordinata alle altre condizioni previste dal diritto dello Stato richiesto.3. Gli Stati contraenti che non subordinano l’estradizione all’esistenza di un trattato riconoscono le infrazioni come caso d’estradizione fra di loro alle condizioni previste dal diritto dello Stato richiesto.4. Fra Stati contraenti le infrazioni sono considerate commesse, agli scopi dell’estradizione, tanto nel luogo in cui furono compiute quanto sul territorio degli Stati obbligati a stabilire la propria competenza giusta l’articolo 5 capoverso 1 lettere b), c) e d).Art. 9 Gli Stati contraenti che formano, per il trasporto aereo, organizzazioni d’esercizio in comune oppure organismi internazionali d’esercizio che impiegano aeromobili con immatricolazione comune o internazionale designano per ogni aeromobile ed in modo idoneo lo Stato che esercita la competenza e che avrà le attribuzioni dello Stato d’immatricolazione agli scopi della presente convenzione. Essi ne informeranno l’Organizzazione dell’Aviazione civile internazionale che informerà a sua volta tutti gli Stati che fanno parte della presente convenzione.Art. 10 1. Gli Stati contraenti cercheranno conformemente al diritto internazionale e nazionale di adottare le misure atte a prevenire le infrazioni previste dall’articolo 1.2. Quando il volo di un aeromobile è stato ritardato o interrotto a causa di una delle infrazioni previste dall’articolo 1, lo Stato contraente sul cui territorio si trovano l’aeromobile, i passeggeri o l’equipaggio agevola ai passeggeri e all’equipaggio la continuazione del viaggio il più presto possibile. Esso restituisce tempestivamente l’aeromobile ed il suo carico agli aventi diritto.Art. 11 1. Gli Stati contraenti si prestano assistenza giudiziaria più vasta nel corso di ogni procedura penale concernente le infrazioni. In qualsiasi caso la legge applicabile è quella dello Stato richiesto.2. Tuttavia, le disposizioni del capoverso 1 del presente articolo non riguardano le obbligazioni insorgenti dalle disposizioni di ogni altro trattato a carattere bilaterale o multilaterale che regola o regolerà, totalmente o in parte, l’assistenza giudiziaria in materia penale.Art. 12 Ogni Stato contraente che ha motivo di credere che sarà commessa una delle infrazioni previste dall’articolo 1 fornisce, conformemente alle disposizioni della propria legislazione nazionale, tutte le informazioni utili in suo possesso agli Stati che secondo il suo parere sono quelli elencati all’articolo 5 capoverso 1.Art. 13 Ogni Stato contraente comunica con la massima tempestività al Consiglio dell’Organizzazione dell’Aviazione civile internazionale, conformemente alle disposizioni della propria legislazione nazionale, tutte le informazioni utili in suo possesso concernenti:a)le circostanze dell’infrazione;b)le misure adottate giusta l’articolo 10 capoverso 2;c)le misure adottate nei riguardi dell’autore o dell’autore presunto dell’infrazione e segnatamente il risultato di ogni procedura d’estradizione o di qualunque altra procedura giudiziaria.Art. 14 1. Ogni divergenza fra gli Stati contraenti per quanto riguarda l’interpretazione o l’applicazione della presente convenzione che non può essere appianata tramite negoziati è sottoposta a procedimento arbitrale su domanda di uno di essi. Se durante i sei mesi che seguono la domanda di procedimento arbitrale le Parti non addivengono ad un accordo sull’organizzazione del procedimento arbitrale, ognuna di esse potrà sottoporre la divergenza alla Corte internazionale di Giustizia inoltrando una richiesta conformemente allo Statuto della Corte.2. Ogni Stato potrà, al momento in cui firmerà o ratificherà la presente convenzione o vi aderirà, dichiarare di non considerarsi vincolato dalla disposizione del capoverso precedente. Gli altri Stati contraenti non saranno vincolati dalle suddette disposizioni verso ogni Stato contraente che avrà formulato una tale riserva.3. Ogni Stato contraente che avrà formulato una riserva giusta le disposizioni del capoverso precedente potrà in ogni momento recedere da questa riserva tramite una notificazione ai governi depositari.Art. 15 1. Il 23 settembre 1971 la presente convenzione sarà aperta alla firma degli Stati partecipanti alla Conferenza internazionale di diritto aereo tenuta a Montreal dall’8 al 23 settembre 1971 (qui di seguito denominata «Conferenza di Montreal»). Dopo il 10 ottobre 1971 essa sarà aperta alla firma di tutti gli Stati a Washington, a Londra e a Mosca. Ogni Stato che non avrà firmato la Convenzione prima che essa sia entrata in vigore giusta il capoverso 3 del presente articolo potrà aderirvi in qualsiasi momento.2. La presente convenzione è sottoposta alla ratifica degli Stati firmatari. Gli istrumenti di ratifica nonché gli istrumenti d’adesione saranno depositati presso i governi degli Stati Uniti d’America, del Regno Unito di Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord e dell’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche che sono con la presente designati quali governi depositari.3. La presente convenzione entrerà in vigore trenta giorni dopo il deposito degli istrumenti di ratifica dei dieci Stati firmatari che hanno partecipato alla Conferenza di Montreal.4. Per gli altri Stati la presente convenzione entrerà in vigore giusta il paragrafo 3 del presente articolo oppure trenta giorni dopo la data di deposito dei loro istrumenti di ratifica o d’adesione se questa seconda data è posteriore alla prima.5. I governi depositari informeranno tempestivamente tutti gli Stati che firmeranno la presente convenzione o vi aderiranno sulla data di ogni firma, sulla data di deposito di ogni istrumento di ratifica o d’adesione, sulla data d’entrata in vigore della presente convenzione nonché su tutte le altre comunicazioni.6. Dopo la sua entrata in vigore la presente convenzione sarà registrata dai governi depositari giusta le disposizioni dell’articolo 102 della Carta delle Nazioni Unite5 e dell’articolo 83 della convenzione relativa all’aviazione civile internazionale (Chicago 1944).65 RS 0.1206 RS 0.748.0Art. 16 1. Ogni Stato contraente può disdire la presente convenzione tramite una notifica scritta ai governi depositari.2. La disdetta avrà effetto sei mesi dopo che i governi depositari avranno ricevuta la notifica.FirmeIn fede di che hanno firmato la presente convenzione i Plenipotenziari sottoscritti, debitamente autorizzati.Fatto a Montreal il ventitreesimo giorno del mese di settembre dell’anno millenovecentosettantuno, in tre esemplari originali, ognuno in quattro testi autentici redatti in francese, inglese, spagnolo e russo.(Seguono le firme)Campo d’applicazione il 12 aprile 20187 7 RU 1978 462, 1979 1535, 1981 1631, 1982 1564, 1984 279, 1985 250, 1986 908, 1987 1162, 1989 926, 1990 1873, 1992 936, 2004 1625, 2007 4211, 2010 3379, 2013 2725 e 2018 1649. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).Stati partecipantiRatificaAdesione (A)Dichiarazione di successione (S)Entrata in vigoreAfghanistan*26 settembre1984 A26 ottobre1984Albania21 ottobre1997 A20 novembre1997Algeria* 6 ottobre1995 A 5 novembre1995Andorra*30 giugno2006 A30 luglio2006Angola12 marzo1998 A11 aprile1998Antigua e Barbuda22 luglio1985 A21 agosto1985Arabia Saudita*14 giugno1974 A14 luglio1974Argentina26 novembre197326 dicembre1973Armenia10 settembre2002 A10 ottobre2002Australia12 luglio197311 agosto1973Austria11 febbraio197413 marzo1974Azerbaigian15 marzo2000 A14 aprile2000Bahamas27 dicembre1984 A26 gennaio1985Bahrein*20 febbraio1984 A21 marzo1984Bangladesh28 giugno1978 A28 luglio1978Barbados 6 agosto1976 5 settembre1976Belarus*31 gennaio1973 2 marzo1973Belgio13 agosto197612 settembre1976Belize10 giugno1998 A10 luglio1998Benin19 aprile2004 A19 maggio2004Bhutan28 dicembre1988 A27 gennaio1989Bolivia18 luglio1979 A17 agosto1979Bosnia ed Erzegovina15 agosto1994 S 6 marzo1992Botswana28 dicembre197827 gennaio1979Brasile*24 luglio197226 gennaio1973Brunei16 aprile1986 A16 maggio1986Bulgaria22 febbraio197324 marzo1973Burkina Faso19 ottobre1987 A18 novembre1987Burundi11 febbraio199913 marzo1999Cambogia 8 novembre1996 A 8 dicembre1996Camerun*11 luglio1973 A10 agosto1973Canada19 giugno197226 gennaio1973Capo Verde20 ottobre1977 A19 novembre1977Ceca, Repubblica14 novembre1994 S 1° gennaio1993Ciad12 luglio197226 gennaio1973Cile28 febbraio1974 A30 marzo1974Cina* 9 settembre1980 A10 ottobre1980 Hong Kong* 3 giugno1997 1° luglio1997Cipro27 luglio197326 agosto1973Colombia 4 dicembre1974 A 3 gennaio1975Comore 1° agosto1991 A31 agosto1991Congo (Brazzaville)19 marzo198718 aprile1987Congo (Kinshasa) 6 luglio1977 A 5 agosto1977Corea (Nord)*13 agosto1980 A12 settembre1980Corea (Sud)* 2 agosto1973 A 1° settembre1973Costa Rica21 settembre197321 ottobre1973Côte d'Ivoire 9 gennaio1973 A 8 febbraio1973Croazia12 giugno1993 S 8 ottobre1991Cuba*31 ottobre2001 A30 novembre2001Danimarca*17 gennaio197316 febbraio1973 Faeröer, Isole20 settembre1994 1° ottobre1994 Groenlandia 7 maggio1980 1° giugno1980Dominica26 luglio2005 A25 agosto2005Dominicana, Repubblica28 novembre197328 dicembre1973Ecuador12 gennaio1977 A11 febbraio1977Egitto*20 maggio197519 giugno1975El Salvador25 settembre1979 A25 ottobre1979Emirati Arabi Uniti14 aprile1981 A14 maggio1981Estonia22 dicembre1993 A21 gennaio1994Etiopia*26 marzo197925 aprile1979Figi 5 marzo1973 4 aprile1973Filippine26 marzo197325 aprile1973Finlandia13 luglio1973 A12 agosto1973Francia*30 giugno1976 A30 luglio1976Gabon29 giugno197629 luglio1976Gambia28 novembre1978 A28 dicembre1978Georgia20 aprile1994 A20 maggio1994Germania* 3 febbraio1978 5 marzo1978Ghana12 dicembre1973 A11 gennaio1974Giamaica16 settembre198316 ottobre1983Giappone12 giugno1974 A12 luglio1974Gibuti24 novembre1992 A24 dicembre1992Giordania13 febbraio197315 marzo1973Grecia15 gennaio197414 febbraio1974Grenada10 agosto1978 A 9 settembre1978Guatemala*19 ottobre197818 novembre1978Guinea 2 maggio1984 A 1° giugno1984Guinea equatoriale 3 gennaio1991 A 2 febbraio1991Guinea-Bissau20 agosto1976 A19 settembre1976Guyana21 dicembre1972 A26 gennaio1973Haiti 9 maggio1984 8 giugno1984Honduras*13 aprile1987 A13 maggio1987India*12 novembre198212 dicembre1982Indonesia*27 agosto1976 A26 settembre1976Iran10 luglio1973 A 9 agosto1973Iraq10 settembre1974 A10 ottobre1974Irlanda12 ottobre1976 A11 novembre1976Islanda29 giugno1973 A29 luglio1973Isole Cook14 aprile2005 A14 maggio2005Isole Marshall31 maggio1989 A30 giugno1989Israele30 giugno197226 gennaio1973Italia**19 febbraio197421 marzo1974Kazakstan 4 aprile1995 A 4 maggio1995Kenya11 gennaio1977 A10 febbraio1977Kirghizistan25 febbraio2000 A26 marzo2000Kuwait23 novembre1979 A23 dicembre1979Laos27 marzo198926 aprile1989Lesotho27 luglio1978 A26 agosto1978Lettonia13 aprile1997 A13 maggio1997Libano23 dicembre1977 A22 gennaio1978Liberia 1° febbraio1982 A 3 marzo1982Libia19 febbraio1974 A21 marzo1974Liechtenstein23 febbraio2001 A25 marzo2001Lituania 4 dicembre1996 A 3 gennaio1997Lussemburgo18 maggio198217 giugno1982Macedonia 4 gennaio1995 S 8 settembre1991Madagascar18 novembre1986 A18 dicembre1986Malawi*21 dicembre1972 A26 gennaio1973Malaysia 4 maggio1985 A 3 giugno1985Maldive 1° settembre1987 A 1° ottobre1987Mali24 agosto1972 A26 gennaio1973Malta14 giugno1991 A14 luglio1991Marocco*24 ottobre1975 A23 novembre1975Mauritania 1° novembre1978 A 1° dicembre1978Maurizio25 aprile1983 A25 maggio1983Messico12 settembre197412 ottobre1974Micronesia19 marzo2003 A18 aprile2003Moldova21 maggio1997 A20 giugno1997Monaco 3 giugno1983 A 3 luglio1983Mongolia* 5 settembre197226 gennaio1973Montenegro 9 gennaio2007 S 3 giugno2006Mozambico16 gennaio2003 A15 febbraio2003Myanmar20 maggio1996 A19 giugno1996Namibia 4 novembre2005 A 4 dicembre2005Nauru17 maggio1984 A16 giugno1984Nepal10 gennaio1979 A 9 febbraio1979Nicaragua 6 novembre1973 6 dicembre1973Niger 1° settembre197226 gennaio1973Nigeria 3 luglio1973 A 2 agosto1973Niue30 settembre2009 A30 ottobre2009Norvegia 1° agosto1973 A31 agosto1973Nuova Zelanda*12 febbraio197414 marzo1974Oman* 2 febbraio1977 A 4 marzo1977Paesi Bassi*27 agosto197326 settembre1973 Aruba11 luglio1974 Curaçao11 luglio1974 Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)11 luglio1974 Sint Maarten11 luglio1974Pakistan16 gennaio1974 A15 febbraio1974Palau 3 agosto1995 A 2 settembre1995Panama24 aprile197226 gennaio1973Papua Nuova Guinea* 4 dicembre1975 S16 settembre1975Paraguay 5 marzo1974 4 aprile1974Perù*28 aprile1978 A28 maggio1978Polonia*28 gennaio197527 febbraio1975Portogallo*15 gennaio197314 febbraio1973Qatar*26 agosto198125 settembre1981Regno Unito* **25 ottobre197324 novembre1973Rep. Centrafricana 1° luglio1991 A31 luglio1991Romania*15 agosto197514 settembre1975Ruanda 3 novembre1987 3 dicembre1987Russia19 febbraio197321 marzo1973Saint Kitts e Nevis10 settembre2008 A10 ottobre2008Saint Lucia 8 novembre1983 A 8 dicembre1983Saint Vincent e Grenadine29 novembre1991 A29 dicembre1991Salomone, Isole 6 maggio1982 S 7 luglio1978Samoa 9 luglio1998 A 8 agosto1998San Marino20 gennaio2015 A20 febbraio2015São Tomé e Príncipe 8 maggio2006 A 7 giugno2006Seicelle29 dicembre1978 A28 gennaio1979Senegal 3 febbraio1978 5 marzo1978Serbia23 luglio200127 aprile1992Sierra Leone20 settembre1979 A20 ottobre1979Singapore12 aprile197812 maggio1978Siria*10 luglio1980 A 9 agosto1980Slovacchia 6 marzo1995 S 1° gennaio1993Slovenia20 agosto1992 S25 giugno1991Spagna30 ottobre197226 gennaio1973Sri Lanka30 maggio1978 A29 giugno1978Stati Uniti 1° novembre197226 gennaio1973Sudafrica*30 maggio197226 gennaio1973Sudan18 gennaio1979 A17 febbraio1979Suriname27 ottobre1978 S25 novembre1975Svezia10 luglio1973 A 9 agosto1973Svizzera17 gennaio197816 febbraio1978Swaziland27 dicembre1999 A26 gennaio2000Tagikistan29 febbraio1996 A30 marzo1996Tanzania 9 agosto1983 A 8 settembre1983Thailandia16 maggio1978 A15 giugno1978Togo 9 febbraio1979 A11 marzo1979Tonga21 febbraio1977 A23 marzo1977Trinidad e Tobago 9 febbraio197226 gennaio1973Tunisia*16 novembre1981 A16 dicembre1981Turchia23 dicembre197522 gennaio1976Turkmenistan25 maggio1999 A24 giugno1999Ucraina*26 febbraio197328 marzo1973Uganda19 luglio1982 A18 agosto1982Ungheria27 dicembre197226 gennaio1973Uruguay12 gennaio1977 A11 febbraio1977Uzbekistan 7 febbraio1994 A 9 marzo1994Vanuatu 6 novembre1989 A 6 dicembre1989Venezuela*21 novembre198321 dicembre1983Vietnam*17 settembre1979 A17 ottobre1979Yemen29 settembre198629 ottobre1986Zambia 3 marzo1987 A 2 aprile1987Zimbabwe 6 febbraio1989 A 8 marzo1989*Riserve e dichiarazioni.**Obiezioni.Riserve, dichiarazioni ed obiezioni, non sono pubblicate nella RU. Il testo, in inglese, può essere consultato sul sito Internet dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale: www.icao.int/publications/Pages/doc-series.aspx oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.
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0.172.031.63 CS 12 379; FF 1916 III 511 ediz. ted. 611 ediz. francTraduzioneTrattatofra la Svizzera e l’Austria‑Ungheriaconcernente la legalizzazione di atti pubblici1Conchiuso il 21 agosto 1916Approvato dall’Assemblea federale il 21 dicembre 19162Istrumenti di ratificazione scambiati il 30 maggio 1917Entrato in vigore il 30 luglio 1917 (Stato 12 novembre 2019)1 La validità del presente Tratt. è stata confermata dall’art. 1 del Tratt. del 25 mag. 1925 sull’applicazione dei Tratt. anteriori concernenti le relazioni giuridiche fra la Svizzera e l’Austria (RS 0.196.116.3) e dalla lett. B n. Il 3 dello scambio di note dei 7 lug. 1948/11 ott. 1949 (RS 0.196.116.32).2 RU 33 373Il Consiglio federale della Confederazione SvizzeraeSua Maestà l’Imperatore d’Austria, Re di Boemia, ecc.e Re Apostolico d’Ungheria,animati dal desiderio di facilitare le relazioni fra la Svizzera e l’Austria per quanto concerne la legalizzazione degli atti pubblici rilasciati o legalizzati dalle autorità dei due paesi, hanno convenuto di conchiudere a tale scopo un trattato, e hanno nominato a loro plenipotenziari:(Seguono i nomi dei plenipotenziari)i quali, dopo essersi comunicati i loro pieni poteri, trovati in buona e debita forma, sono addivenuti alla stipulazione dei seguenti articoli:Art. 1 Gli atti stesi, rilasciati o legalizzati dai tribunali di una delle Parti contraenti non hanno bisogno di legalizzazione per essere utilizzati sul territorio dell’altra Parte, purchè siano muniti del sigillo o del bollo dei tribunale.Art. 2 Gli atti stesi, rilasciati o legalizzati da una delle supreme o superiori autorità amministrative di una delle Parti contraenti, indicate nell’elenco annesso al presente trattato, non hanno bisogno di legalizzazione per essere utilizzati sul territorio dell’altra Parte, purchè siano muniti del sigillo o del bollo di essa autorità.L’elenco può essere sempre modificato o completato di comune accordo, mediante una pubblicazione dell’autorità amministrativa.Art. 3 Per gli atti rilasciati nei distretti di confine dalle autorità fiscali (Finanzbehörden) di prima istanza, dalle esattorie (Gefällsämter) e dagli uffici forestali (Forstämter), non occorre una nuova legalizzazione, quando portino la firma dei funzionario competente e siano muniti del sigillo o del bollo dell’ufficio.Art. 4 Il presente trattato non concerne le facilitazioni concesse in base ad accordi speciali, segnatamente nel campo delle relazioni commerciali e delle operazioni di dogana.Art. 5 Il presente trattato sarà ratificato e le ratificazioni saranno scambiate a Berna.Esso entra in vigore due mesi dopo avvenuto lo scambio delle ratificazioni, e resterà in vigore altri tre mesi dopo la denunzia, la quale può esser fatta in qualunque tempo.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari hanno firmato il presente trattato in due esemplari e l’hanno munito dei loro sigilli.Così fatto in Berna, il 21 agosto 1916.HoffmannM. Gagern WalkerAnnesso3 3 Aggiornato dalla nota verbale dell’Ambasciata svizzera del 5 nov. 2018 (RU 2019 1031) e del Ministero per l’Europa, l’integrazione e gli affari esteri austriaco del 17 ott. 2019, in vigore dall’12 nov. 2019 (RU 2020 3767).Elenco delle Autorità amministrative della Svizzera e dell’Austria i cui atti non hanno bisogno di legalizzazione in conformità dell’articolo 2 del trattato a. Per gli atti svizzeri: A. Autorità della Confederazione: Cancelleria federaleB. Autorità cantonali: CantoneAutoritàAppenzello EsternoDie KantonskanzleiAppenzello InternoDie RatskanzleiArgoviaDie StaatskanzleiDas Pass- und PatentamtBasilea CampagnaDie LandeskanzleiBasilea CittàDie StaatskanzleiDas Justiz- und Sicherheitsdepartement, Bevölkerungsdienste u. MigrationBernaDie Staatskanzlei; La Chancellerie d’ÉtatFriburgoLa Chancellerie d’État; Die StaatskanzleiGinevraLa Chancellerie d’ÉtatL’Office cantonal de la population et des migrations, Service état civil et légalisationsGiuraLa Chancellerie d’ÉtatLe Bureau des passeports et des légalisations (au nom de la Chancellerie d’État)GlaronaDie StaatskanzleiGrigioniDie Standeskanzlei; La Cancelleria dello StatoLucernaDie StaatskanzleiNeuchâtelLa Chancellerie d’ÉtatNidvaldoDie StaatskanzleiObvaldoDie StaatskanzleiSan GalloDie StaatskanzleiSciaffusaDie StaatskanzleiSolettaDie StaatskanzleiSvittoDie StaatskanzleiTicinoLa Cancelleria dello StatoTurgoviaDie StaatskanzleiDie kantonale Ausweisstelle, Beglaubigungen (im Auftrag und Namen der Staatskanzlei)UriDie StandeskanzleiValleseLa Chancellerie d’État; Die StaatskanzleiVaudLa Chancellerie d’ÉtatLa Préfecture, Bureau de légalisations (au nom de la Chancellerie d’État)ZugoDie StaatskanzleiZurigoDie Staatskanzleib. Per gli atti austriaci: 1. Die Bundeskanzlerin2. Der Bundesminister für Europa, Integration und Äußeres3. Der Bundesminister für EU, Kunst, Kultur und Medien4. Der Bundesminister für öffentlichen Dienst und Sport5. Die Bundesministerin für Arbeit, Soziales, Gesundheit und Konsumentenschutz6. Die Bundesministerin für Bildung, Wissenschaft und Forschung7. Die Bundesministerin für Digitalisierung und Wirtschaftsstandort8. Der Bundesminister für Finanzen9. Die Bundesministerin für Frauen, Familien und Jugend10. Der Bundesminister für Inneres11. Der Bundesminister für Landesverteidigung12. Die Bundesministerin für Nachhaltigkeit und Tourismus13. Der Bundesminister für Verfassung, Reformen, Deregulierung und Justiz14. Der Bundesminister für Verkehr, Innovation und Technologie15. Die Landesregierungen16. Die Landeshauptmänner17. Die Finanzprokuratur18. Der Rechnungshof19. Die Österreichische Agentur für Gesundheit und Ernährungssicherheit20. Das Bundesamt für Sicherheit im Gesundheitswesen21. Das Bundesamt für Ernährungssicherheit22. Das Patentamt23. Die Wirtschaftskammer Österreich24. Die Wirtschaftskammern in den Ländern25. Die Landespolizeidirektionen26. Die Polizeikommissariate27. Die Generalprokuratur28. Die Oberstaatsanwaltschaften29. Das Umweltbundesamt30. Die Agrarmarkt Austria31. Das Institut für Lebensmitteluntersuchung, Veterinärmedizin und Umwelt des Landes Kärnten32. Der Amtliche Österreichische Pflanzenschutzdienst und die Pflanzenschutzdienste der Länder33. Das Arbeitsmarktservice Österreich34. Die Arbeitsmarktservicestellen der Bundesländer35. Die Arbeitsinspektorate36. Die Rektoren der Universitäten gemäß § 6 (1) Universitätsgesetz 200237. Die geologische Bundesanstalt38. Die Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik39. Die Österreichische Nationalbibliothek40. Die Universitätsbibliotheken41. Die Direktoren der österreichischen Bundesmuseen42. Die Bildungsdirektionen43. Die Austro Control GmbH44. Der Österreichische Aero-Club/ FAA45. Die Schienen-Control GmbH/Schienen-Control Kommission46. Die Schieneninfrastruktur-Dienstleistungsgesellschaft mbH47. Die Fernmeldebüros48. Das Büro für Funkanlagen und Telekommunikationsendgeräte49. Das Bundesamt für Eich- und Vermessungswesen50. Die Datenschutzbehörde51. Die Militärkommanden52. Das Heerespersonalamt53. Das Bundesdenkmalamt54. Das Bundesamt und Bundesforschungs- und Ausbildungszentrum für Wald, Naturgefahren und Landschaft55. Die Bundeskellereiinspektion56. Die Österreichische Finanzmarktaufsicht
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0.344.632 RU 2010 5035Traduzione1Convenzionetra la Svizzera e la Repubblica del Paraguaysul trasferimento dei condannatiConclusa il 30 giugno 2009Entrata in vigore con scambio di note il 15 novembre 2010 (Stato 15 novembre 2010)1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.La Svizzerae la Repubblica del Paraguay,qui di seguito denominate «le Parti»;desiderose di sviluppare una maggiore cooperazione internazionale in materia penale;considerato che tale cooperazione deve essere nell’interesse di una buona amministrazione della giustizia e deve favorire il reinserimento sociale dei condannati;desiderose di concretizzare gli obiettivi sopra menzionati tenendo conto dell’impegno dei due Stati in materia di promozione e tutela dei diritti dell’uomo;considerato che tali obiettivi implicano che gli stranieri privati della loro libertà in seguito ad un reato abbiano la possibilità di subire la condanna nel loro ambiente sociale d’origine; econsiderato che il miglior modo per giungervi è trasferirli nel proprio Paese,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 Definizioni Ai fini della presente Convenzione, l’espressione:a)«condanna» designa qualsiasi pena o misura privativa della libertà pronunziata da un giudice o da un tribunale per una durata limitata o, nel caso della legislazione svizzera, per una durata indeterminata a seguito di una sentenza giudiziaria definitiva;b)«sentenza» designa una decisione giudiziale che pronunzi una condanna;c)«Stato di condanna» designa lo Stato dove è stata condannata la persona che può essere o è già stata trasferita;d)«Stato di esecuzione» designa lo Stato in cui il condannato può essere o è già stato trasferito per subirvi la propria condanna.Art. 2 Principi generali 1. Le Parti si impegnano ad accordarsi reciprocamente, alle condizioni previste dalla presente Convenzione, la più ampia collaborazione in materia di trasferimento dei condannati.2. Una persona condannata sul territorio di una Parte può, conformemente alle disposizioni della presente Convenzione, essere trasferita nel territorio dell’altra Parte per subirvi la condanna inflittale. A tal fine può esprimere, sia presso lo Stato di condanna, sia presso lo Stato di esecuzione, il desiderio di essere trasferita in virtù della presente Convenzione.3. Il trasferimento può essere chiesto sia dallo Stato di condanna, sia dallo Stato di esecuzione.Art. 3 Condizioni del trasferimento 1. Un trasferimento può aver luogo secondo la presente Convenzione soltanto alle seguenti condizioni:a)il condannato deve essere cittadino dello Stato di esecuzione;b)la sentenza deve essere definitiva e nessun altro processo penale deve essere pendente nello Stato di condanna;c)la condanna che il condannato deve ancora subire deve essere di almeno sei mesi alla data di ricezione della domanda di trasferimento, o indeterminata;d)il condannato o, qualora la sua età o il suo stato fisico o mentale lo esigano, il suo rappresentante legale, deve consentire al trasferimento;e)gli atti o le omissioni che hanno provocato la condanna devono costituire un reato per il diritto dello Stato di esecuzione, o dovrebbero costituirne uno qualora avvenissero sul suo territorio; ef)lo Stato di condanna o lo Stato di esecuzione devono essersi accordati su tale trasferimento.2. In casi eccezionali, le Parti possono convenire il trasferimento anche se la durata della condanna che il condannato deve ancora subire è inferiore a quella prevista nel paragrafo 1 lettera c.Art. 4 Situazioni speciali Le Parti possono conferire alla domanda di trasferimento un carattere di urgenza per ragioni umanitarie, se il condannato soffre di una grave malattia o è in fase terminale, come debitamente attestato da un certificato medico.Art. 5 Rifiuto di trasferimento 1. Le Parti esaminano le domande e si comunicano reciprocamente le decisioni.2. Le Parti possono rifiutare il trasferimento senza doverne motivare la decisione.Art. 6 Obbligo di fornire informazioni 1. Ogni condannato al quale può essere applicata la presente Convenzione deve essere informato dallo Stato di condanna del tenore della presente Convenzione.2. Se il condannato ha espresso allo Stato di condanna il desiderio di essere trasferito in virtù della presente Convenzione, questo Stato deve informarne lo Stato di esecuzione al più presto possibile dopo che la sentenza sia diventata definitiva.3. Le informazioni devono comprendere:a)il nome, la data ed il luogo di nascita del condannato;b)ove occorra, il suo indirizzo nello Stato di esecuzione;c)un esposto dei fatti che hanno dato adito alla condanna;d)la natura, la durata e la data dell’inizio della condanna;e)le disposizioni penali vigenti.4. Se il condannato ha espresso allo Stato di esecuzione il desiderio di essere trasferito in virtù della presente Convenzione, lo Stato di condanna, su richiesta, comunica a tale Stato le informazioni di cui al paragrafo 3.5. Il condannato deve essere informato per scritto di ogni azione intrapresa dallo Stato di condanna o dallo Stato di esecuzione in applicazione dei paragrafi precedenti, come pure di ogni decisione presa da uno dei due Stati in merito ad una domanda di trasferimento.Art. 7 Autorità centrali Le Parti designano le autorità centrali incaricate di esercitare le funzioni previste dalla presente Convenzione. Per la Svizzera si tratta dell’Ufficio federale di giustizia del Dipartimento federale di giustizia e polizia, e per la Repubblica del Paraguay del Ministero di giustizia e del lavoro.Art. 8 Domande e risposte 1. Le domande di trasferimento e le risposte devono essere formulate per scritto.2. Le domande sono presentate dalle autorità centrali con comunicazione ai rispettivi Ministeri degli Affari esteri. Le risposte devono essere comunicate mediante le stesse vie.3. Lo Stato richiesto deve informare senza indugio lo Stato richiedente della propria decisione di accettare o rifiutare il trasferimento chiesto.Art. 9 Atti a sostegno 1. Lo Stato di esecuzione deve fornire allo Stato di condanna su richiesta di questo ultimo: a)un documento o una dichiarazione indicante che il condannato è cittadino di questo Stato; b)una copia delle disposizioni legali dello Stato di esecuzione, dalle quali risulti che gli atti o le omissioni che hanno provocato la condanna nello Stato di condanna sono punibili secondo il diritto dello Stato di esecuzione, o lo sarebbero qualora avvenissero sul suo territorio. 2. Quando è stata fatta domanda di trasferimento, lo Stato di condanna deve fornire allo Stato di esecuzione i documenti seguenti, salvo che l’uno o l’altro dei due Stati abbia già comunicato di non accordare il trasferimento:a)una copia certificata conforme della sentenza e delle disposizioni legali applicate;b)l’indicazione della durata della condanna già subita, comprese le informazioni su qualsiasi detenzione provvisoria, condono di pena o ogni altro atto riguardante l’esecuzione della condanna; c)una dichiarazione che attesti il consenso al trasferimento quale considerato nell’articolo 3 paragrafo 1 lettera d; e d)tutte le volte che occorra, ogni rapporto medico o sociale sul condannato, ogni informazione sul suo trattamento nello Stato di condanna ed ogni raccomandazione per il seguito del suo trattamento nello Stato di esecuzione.3. Prima di fare una domanda di trasferimento o di prendere la decisione di accettare o rifiutare il trasferimento, lo Stato di condanna e lo Stato di esecuzione possono entrambi richiedere uno qualsiasi dei documenti o delle dichiarazioni di cui ai paragrafi 1 e 2.Art. 10 Consenso e verifica 1. Lo Stato di condanna fa sì che chi deve consentire al trasferimento in virtù dell’articolo 3 paragrafo 1 lettera d lo faccia volontariamente ed in piena consapevolezza delle conseguenze giuridiche che ne derivano. La procedura da seguire a tal riguardo è regolata dalla legge dello Stato di condanna. 2. Lo Stato di condanna deve dare allo Stato di esecuzione la possibilità di verificare, per il tramite di un console o un altro funzionario designato in accordo con lo Stato di esecuzione, che il consenso sia stato dato alle condizioni previste nel paragrafo precedente.Art. 11 Conseguenze del trasferimento per lo stato di condanna 1. La presa in consegna del condannato da parte delle autorità dello Stato di esecuzione sospende l’esecuzione della condanna nello Stato di condanna.2. Se il condannato, una volta trasferito, si sottrae all’esecuzione, lo Stato di condanna recupera il diritto di far eseguire il resto della pena che il condannato avrebbe dovuto scontare nello Stato di esecuzione.3. Lo Stato di condanna non può più eseguire la condanna quando lo Stato di esecuzione ne considera terminata l’esecuzione.Art. 12 Effetti del trasferimento nello stato di esecuzione 1. La sanzione pronunciata dallo Stato di condanna è direttamente applicabile nello Stato di esecuzione.2. Lo Stato di esecuzione è vincolato dalla constatazione dei fatti, dalla natura giuridica e dalla durata della sanzione quali risultano dalla condanna.3. Tuttavia, qualora la natura o la durata della sanzione fossero incompatibili con la sua legislazione, lo Stato di esecuzione può adattare la sanzione alla pena o alla misura previste dalla propria legge per reati della stessa natura. Quanto alla sua natura, tale pena o misura corrisponde, per quanto possibile, a quella inflitta dalla condanna da eseguire. Essa non può aggravare, per sua natura o durata, la sanzione pronunciata nello Stato di condanna né eccedere il massimo previsto dalla legge dello Stato di esecuzione.4. L’esecuzione della sanzione nello Stato di esecuzione è retta dalla legge di questo Stato. Solo ad esso competono le decisioni concernenti le modalità di esecuzione della sanzione, la durata della privazione di libertà del condannato e le condizioni di ottenimento o di revoca della libertà condizionale.Art. 13 Conseguenze del trasferimento 1. Il condannato, se è trasferito per l’esecuzione di una pena o di una misura privativa della libertà conformemente alla presente Convenzione, può essere punito o condannato nello Stato di esecuzione solo per gli stessi fatti che hanno dato luogo ad una pena o una misura privativa della libertà nello Stato di condanna.2. Tuttavia, la persona trasferita può essere detenuta, giudicata e condannata nello Stato di esecuzione per fatti diversi da quelli che hanno dato luogo alla condanna nello Stato di condanna, se sono punibili penalmente secondo la legislazione dello Stato di esecuzione.Art. 14 Consegna La consegna del condannato da parte delle autorità dello Stato di condanna a quelle dello Stato di esecuzione avviene nel luogo convenuto dalle Parti.Art. 15 Grazia, amnistia, commutazione Ogni Parte può accordare la grazia, l’amnistia o la commutazione della pena conformemente alla sua Costituzione o alle sue altre regole giuridiche.Art. 16 Revisione della sentenza Solo lo Stato di condanna ha il diritto di giudicare su qualsiasi ricorso per revisione interposto contro la sentenza.Art. 17 Cessazione dell’esecuzione Lo Stato di esecuzione deve porre fine all’esecuzione della condanna non appena lo Stato di condanna l’abbia informato di qualsiasi decisione o provvedimento che tolga carattere esecutorio alla condanna.Art. 18 Informazione concernente l’esecuzione Lo Stato di esecuzione fornisce allo Stato di condanna informazioni riguardanti l’esecuzione della condanna:a)quando ritiene terminata l’esecuzione della condanna;b)qualora il condannato evada prima che l’esecuzione della condanna sia terminata; oppurec)qualora lo Stato di condanna gli chieda un rapporto speciale.Art. 19 Transito 1. Se una delle Parti conclude con Stati terzi convenzioni per il trasferimento di condannati, l’altra Parte deve facilitare il transito sul suo territorio dei condannati trasferiti in virtù di tali convenzioni.2. Detta altra Parte può tuttavia rifiutare di accordare il transito qualora il condannato sia suo cittadino oppure se l’infrazione che ha provocato la condanna non costituisca un reato ai sensi della sua legislazione.3. La Parte che intende procedere al trasferimento deve notificarlo previamente all’altra Parte.Art. 20 Lingue ed esenzione da formalità La domanda e i relativi documenti inviati da una delle Parti in applicazione della presente Convenzione sono esentati dalle formalità di legalizzazione e da qualsiasi altra formalità e sono consegnati nella lingua dello Stato che li invia, accompagnati dalla traduzione nella lingua dello Stato che li riceve.Art. 21 Scorta e spese 1. Lo Stato di esecuzione mette a disposizione la scorta per il trasferimento.2. Le spese di trasferimento, comprese quelle per la scorta, sono a carico dello Stato di esecuzione, salvo diversa decisione delle Parti.3. Le spese occasionate esclusivamente sul territorio dello Stato di condanna sono a carico di tale Stato.4. Lo Stato di esecuzione può tuttavia richiedere al condannato il rimborso di tutte o di parte delle spese di trasferimento.Art. 22 Applicazione temporale La presente Convenzione è applicabile all’esecuzione delle condanne pronunziate sia prima sia dopo la sua entrata in vigore.Art. 23 Relazioni con altri accordi La presente Convenzione non pregiudica i diritti e gli obblighi derivanti dai trattati di estradizione e dagli altri trattati di cooperazione internazionale in materia penale che prevedono il trasferimento di detenuti per scopi di confronto o di testimonianza.Art. 24 Entrata in vigore 1. La presente Convenzione entra in vigore il sessantesimo (60°) giorno seguente la data dell’ultima notifica mediante la quale le Parti si sono comunicate per iscritto e per via diplomatica l’adempimento delle formalità legali interne necessarie all’entrata in vigore.2. La presente Convenzione è conclusa per una durata indeterminata.Art. 25 Denuncia Ogni Parte può denunciare la presente Convenzione in qualsiasi momento con notifica scritta e per via diplomatica. La denuncia ha effetto sei mesi dopo la data di ricezione della notifica.FirmeIn fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati dai rispettivi Governi, hanno firmato la presente Convenzione. Fatto ad Asunción, il 30 giugno 2009, in due esemplari originali, in lingua francese e spagnola, i due testi facenti egualmente fede.Per laConfederazione Svizzera:Per laRepubblica del Paraguay:Emanuel JenniJorge Lara Castro
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812.214.6 Ordinanzasulla tassa di sorveglianza all’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici(Ordinanza sulla tassa di sorveglianza per gli agenti terapeutici)del 21 settembre 2018 (Stato 1° gennaio 2022)Il Consiglio federale svizzero,visto l’articolo 65 capoverso 4 della legge del 15 dicembre 20001 sugli agenti terapeutici,ordina:1 RS 812.21Art. 1 Riscossione e calcolo 1 L’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) riscuote ogni anno una tassa di sorveglianza (tassa).2 La tassa è calcolata sulla base del prezzo di fabbrica dei medicamenti e degli espianti standardizzati omologati in Svizzera.3 L’aliquota della tassa è pari al 6,5 per mille del prezzo di fabbrica per la consegna.22 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° ott. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 598).Art. 2 Destinazione d’uso 1 La tassa copre tutti i costi sostenuti da Swissmedic nel campo dei medicamenti e degli espianti standardizzati che non sono finanziati da emolumenti e indennità della Confederazione. 2 In particolare contribuisce a coprire i costi dei seguenti compiti:a. attività di vigilanza generali;b. preparazione e stesura di norme;c. informazione al pubblico;d. misure contro l’abuso e l’uso improprio di medicamenti.Art. 3 Assoggettamento alla tassa Sono soggetti alla tassa tutti i titolari di omologazioni che vendono in Svizzera medicamenti ed espianti standardizzati omologati.Art. 4 Tassazione 1 Il titolare dell’omologazione deve presentare un’autodichiarazione per ogni anno civile. Essa comprende i dati del fatturato complessivo dei medicamenti e degli espianti standardizzati venduti, sulla base dei prezzi di fabbrica.2 L’autodichiarazione deve essere confermata dall’ufficio di revisione del titolare dell’omologazione o, in assenza di tale ufficio, da una persona autorizzata a firmare. I costi sono a carico dei titolari.3 Swissmedic determina la tassa mediante decisione sulla base dell’autodichiarazione.4 Se, nonostante diffida, il titolare dell’omologazione non presenta l’autodichiarazione o fornisce documenti incompleti, Swissmedic stima il fatturato complessivo e determina la tassa in base a tale stima.Art. 5 Fatturazione e acconti 1 Swissmedic fattura la tassa all’inizio di ogni anno civile per l’anno precedente.2 Swissmedic può esigere il pagamento di acconti. Questi vengono calcolati a titolo provvisorio sulla base della tassazione relativa all’anno precedente.3 Gli acconti possono essere riscossi anche sulla base del fatturato dell’anno in corso, a condizione che il titolare dell’omologazione notifichi il pertinente fatturato ogni trimestre.Art. 6 Esigibilità 1 La tassa è esigibile:a. al momento della fatturazione;b. nel caso di una fattura contestata: con il passaggio in giudicato della decisione relativa alla tassa.2 Il termine di pagamento è di 30 giorni a decorrere dall’inizio dell’esigibilità. In casi speciali Swissmedic può prorogare il termine di pagamento.3 Decorso questo termine è dovuto un interesse di mora del 5 per cento all’anno.Art. 7 Prescrizione 1 La pretesa si prescrive in cinque anni dall’inizio dell’esigibilità.2 La prescrizione è interrotta da qualsiasi atto amministrativo con il quale la pretesa è fatta valere nei confronti della persona assoggettata.3 Con l’interruzione inizia a decorrere una nuova prescrizione.Art. 8 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2019.
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Legge d'applicazione della legge federale sulla tassa d'esenzione dall'obbligo militare (LAdLTEO) 620.100 Legge d'applicazione della legge federale sulla tassa d'esenzione dall'obbligo militare (LAdLTEO) del 7 dicembre 2016 (stato 1 maggio 2017) Il Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni1), visti la legge federale sulla tassa d'esenzione dall'obbligo militare 2) e l'art. 31 cpv. 1 della Costituzione cantonale3), visto il messaggio del Governo del 9 agosto 20164), decide: Art. 1 Ufficio del militare e della protezione civile 1 L'Ufficio del militare e della protezione civile (Ufficio) è competente per: a) l'applicazione e la riscossione della tassa d'esenzione; b) la valutazione di istanze di esenzione, riduzione, condono e dilazione della tassa; c) il rimborso della tassa in caso di sostituzione di servizio; d) il giudizio sui reclami contro decisioni di tassazione e contro decisioni sull'esenzione dalla tassa, sulla riduzione nonché sul rimborso della tassa in caso di sostituzione di servizio; e) l'emanazione di una decisione sulla costituzione di garanzie per la tassa; f) la tenuta di un registro di tutti gli assoggettati annunciati nel Cantone secondo le prescrizioni militari e del servizio civile e assenti dalla Svizzera; g) il perseguimento e il giudizio di infrazioni contro la legge federale in caso di mancato adempimento delle condizioni richieste per l'inflizione di una pena privativa della libertà; h) la presentazione di una domanda di emanazione di un blocco dei documenti; i) la proroga del termine di pagamento per la tassa d'esenzione e la concessione di pagamenti rateali. 1) PGC 2016/2017, 481 2) RS 661 3) CSC 110.100 4) pagina 407 * Tabelle con le modifiche in fondo all'atto normativo 1 http://db.clex.ch/link/Bund/661/it http://www.gr-lex.gr.ch/data/110.100/it 620.100 Art. 2 Norme procedurali 1 Per quanto il diritto federale non disponga diversamente, trovano applicazione le norme procedurali della legge cantonale sulle imposte. Art. 3 Tribunale amministrativo 1 Il Tribunale amministrativo è competente per: a) il giudizio su ricorsi contro decisioni su opposizione dell'Ufficio; b) il giudizio su ricorsi contro decisioni di condono e di dilazione dell'Ufficio; c) il giudizio su ricorsi contro richieste di garanzie dell'Ufficio; d) l'emanazione di un blocco dei documenti. 2 La domanda di emanazione di un blocco dei documenti viene trattata nella proce- dura con giudice unico. 2 620.100 Tabella modifiche - Secondo decisione Decisione Entrata in vigore Elemento Cambiamento Rimando AGS 07.12.2016 01.05.2017 atto normativo prima versione 2017-019 3 620.100 Tabella modifiche - Secondo articolo Elemento Decisione Entrata in vigore Cambiamento Rimando AGS atto normativo 07.12.2016 01.05.2017 prima versione 2017-019 4 Art. 1 Ufficio del militare e della protezione civile Art. 2 Norme procedurali Art. 3 Tribunale amministrativo 2018-06-06T05:20:02+0200 "7001 Chur" "Gesetzessammlung Kanton Graubünden"
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613.11 Ordinanzache stabilisce la capacità finanziaria dei Cantoniper gli anni 2006 e 2007del 9 novembre 2005 (Stato 1° gennaio 2006)Il Consiglio federale svizzero,visti gli articoli 2–4 della legge federale del 19 giugno 19591 concernente laperequazione finanziaria tra i Cantoni,ordina:1 RS 613.1Art. 1 Coefficienti La capacità finanziaria dei Cantoni si determina secondo una chiave di calcolo composta dei quattro coefficienti seguenti:I. Reddito cantonale: Reddito cantonale per abitante.II. Fiscalità: I gettiti fiscali cantonali e comunali per abitante ponderati secondo l’indice dell’onere fiscale complessivo di ogni Cantone.III. Onere fiscale: L’indice, inversamente proporzionale (inversione del segno aritmetico per le differenze con la media nazionale), dell’onere fiscale costituito da tutte le imposte cantonali e comunali, tenuto conto delle imposte accessorie (imposte sugli immobili, imposte sulle successioni e donazioni, tasse di mutazione) e delle variazioni dei redditi dovute al rincaro.IV. Regione di montagna: La media tra l’aliquota percentuale della superficie coltivabile non situata nella regione di montagna rispetto all’insieme della superficie coltivabile e il numero di abitanti per km2 di superficie totale senza i terreni incolti o inaccessibili, i laghi e i fiumi; per quanto concerne la densità demografica, gli indici che superano la media nazionale sono stabiliti a 100.Art. 2 Statistiche I singoli coefficienti sono calcolati sul fondamento delle statistiche seguenti:a.i redditi cantonali degli anni 2002 e 2003 secondo i conti nazionali;b.i gettiti fiscali dei Cantoni e dei Comuni nella media degli anni 2002 e 2003 secondo la statistica «Finanze pubbliche in Svizzera», tenuto conto dell’imposizione dei frontalieri;c.l’onere fiscale medio degli anni 2001–2004 secondo la statistica dell’onere fiscale;d.la superficie totale senza i terreni incolti o inaccessibili, i laghi e i fiumi, secondo la statistica della superficie della Svizzera;e.la superficie coltivabile nelle regioni di montagna secondo il censimento agricolo del 2003;f.i dati relativi alla popolazione residente media dei Cantoni dell’anno in questione.Art. 3 Metodo di calcolo 1 Ciascun coefficiente è convertito in una serie di indici la cui media nazionale è stabilita a 100.2 Le serie di indici sono convertite in modo che la cifra minima ammonti a 70. La formula applicata è la seguente:3 In base alle quattro serie di indici è calcolata una media ponderata. I coefficienti 1 e 2 sono ponderati con il fattore 1,5 e i coefficienti 3 e 4 con il fattore 1.4 La media ponderata è convertita con un fattore d’estensione di 2,7 mediante la formula seguente:Indice della capacità finanziaria = 100 + [(media ponderata –100) × 2,7)].5 Il fattore d’estensione 2,7 rimane costante durante i periodi successivi di perequazione finanziaria fintanto che non si proceda a una modificazione dei coefficienti e della loro ponderazione.6 L’indice minimo della capacità finanziaria è 30.Art. 4 Indici generali In base agli articoli 1–3 della presente ordinanza, gli indici generali della capacità finanziaria dei Cantoni, calcolati conformemente alla tabella allegata, sono:Zugo224Glarona77Basilea Città173Soletta76Ginevra152Berna68Zurigo147Lucerna64Nidvaldo128Neuchâtel63Svitto110Appenzello Esterno61Basilea Campagna109Appenzello Interno61Argovia108Grigioni 58Vaud 99Friburgo47Sciaffusa 94Uri40Ticino 88Giura38Turgovia 86Vallese32San Gallo 79Obvaldo30Art. 5 Raggruppamento dei Cantoni In applicazione dell’articolo 4 dell’ordinanza del 21 dicembre 19732 che disciplina la graduazione dei contributi federali secondo la capacità finanziaria dei Cantoni, questi ultimi sono raggruppati, secondo la loro capacità finanziaria, nei tre gruppi seguenti:Cantoni finanziariamente forti:Zugo, Basilea Città, Ginevra, Zurigo, Nidvaldo (5)Cantoni di capacità finanziaria media:Svitto, Basilea Campagna, Argovia, Vaud, Sciaffusa, Ticino, Turgovia, San Gallo, Glarona, Soletta, Berna, Lucerna, Neuchâtel, Appenzello Esterno, Appenzello Interno (15)Cantoni finanziariamente deboli:Grigioni, Friburgo, Uri, Giura, Vallese, Obvaldo (6)2 RS 613.12Art. 6 Disposizioni transitorie 1 Per quanto concerne la capacità finanziaria da applicare nel caso di aiuti finanziari e indennità sono determinanti le disposizioni della legge del 5 ottobre 19903 sugli aiuti finanziari e le indennità nonché quelle della legislazione speciale.2 Le disposizioni della presente ordinanza si applicano per la prima volta alla ripartizione delle quote spettanti ai Cantoni sugli introiti federali dell’anno 2006.3 Le disposizioni della presente ordinanza si applicano per la prima volta al calcolo dei contributi cantonali all’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti e all’assicurazione per l’invalidità, per l’anno 2006.3 RS 616.1Art. 7 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2006.Allegato(art. 4)Determinazione della capacità finanziaria dei Cantoni per il 2006 e il 2007 CantoniCoefficiente 1Reddito cantonale 2002/03Valore più basso 70Fattore 1,5Coefficiente 2Fiscalità 2002/03Valore più basso 70Fattore 1,5Coefficiente 3Onere fiscale 2001–04Valore più basso 70Fattore 1Coefficiente 4Regione di montagnaValore più basso 70Fattore 1Media ponderataIndice generale dopo conversione della media ponderata per mezzo del fattore d’estensione 2,7Zurigo129.50117.12107.98109.21117.42147Berna84.5187.1989.9693.7588.2568Lucerna82.0183.2983.31102.1986.6964Uri89.9270.0075.8073.0177.7440Svitto98.11102.97130.8686.10103.72110Obvaldo70.0070.6770.0076.7771.5530Nidvaldo120.60110.81121.2383.48110.36128Glarona117.7575.8690.0176.5891.4077Zugo170.04158.22139.6796.67145.75224Friburgo75.1978.7472.6997.5080.2247Soletta87.4085.9692.23103.6691.1976Basilea Città176.11115.7986.84111.41127.22173Basilea Campagna103.51101.18104.37105.80103.44109Sciaffusa103.9184.7594.34111.3697.7494Appenzello Esterno85.4384.0592.6481.2585.6261Appenzello Interno83.3484.31105.6971.2585.6861San Gallo86.1390.7298.0098.6892.3979Grigioni88.1188.8586.1470.0084.3158Argovia96.4896.59114.65110.70102.99108Turgovia85.5389.7999.71110.7294.6886Ticino74.47109.62116.0585.3495.5188Vaud99.9799.7892.03106.3299.5999Vallese72.3273.9974.3881.0874.9932Neuchâtel86.9888.8979.6588.1586.3263Ginevra112.27143.29101.51111.41119.25152Giura70.7679.6275.0484.8177.0838Svizzera100.00100.00100.00100.00100.00100
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831.201.26 Ordinanza del DFIsull’abilitazione degli audioprotesisti specializzati in acustica pediatricadel 25 maggio 2011 (Stato 1° luglio 2011)Il Dipartimento federale dell’interno (DFI),visto l’articolo 24 capoverso 1 dell’ordinanza del 17 gennaio 19611 sull’assicurazione per l’invalidità,ordina:1 RS 831.201Art. 1 Oggetto La presente ordinanza disciplina l’abilitazione degli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica che consegnano apparecchi acustici a persone di età inferiore ai 18 anni, li adattano e insegnano a queste persone come utilizzarli.Art. 2 Abilitazione Soltanto gli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica abilitati dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (Ufficio) possono esercitare la loro attività a carico dell’assicurazione invalidità. Art. 3 Formazione Per essere abilitati gli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica devono:a.essere titolari di un attestato professionale federale di audioprotesista oppure di un diploma estero riconosciuto equivalente dall’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia e aver superato l’esame finale con lavoro di diploma nella specializzazione di acustica pediatrica, oppureb.disporre di un titolo universitario in fisica o in una disciplina tecnica con provata specializzazione nel campo dell’esame e della terapia dell’ipoacusia, come minimo a livello di dissertazione, e aver svolto un’attività pratica di almeno un anno in un centro universitario di acustica pediatrica che offre l’adattamento di apparecchi acustici per bambini.Art. 4 Locali Per essere abilitati gli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica devono disporre di locali che:a.sono chiusi e silenziosi;b.hanno una superficie di almeno 8 m2 e un’altezza di almeno 2 metri;c.sono equipaggiati di un impianto di misurazione fisso;d.rispettano, per quanto concerne il rumore di fondo, il numero 3 dell’allegato all’ordinanza del 9 marzo 20102 sull’audiometria.2 RS 941.216Art. 5 Equipaggiamento tecnico 1 Per essere abilitati gli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica devono disporre dell’equipaggiamento seguente:a.un audiometro per suoni calibrato secondo ISO con possibilità di mascheramento, con gamma di frequenza da 125 a 8000 Hz per la conduzione aerea, da 500 a 4000 Hz per la conduzione ossea, da 125 a 8000 Hz per il campo libero (altoparlanti), con aumento dei livelli per la conduzione aerea da 0 a 120 dB/HL, per la conduzione ossea da 0 a 65 dB/HL e per gli altoparlanti da 0 a 85 dB/HL;b.un impianto per esame audiometrico vocale dotato di riproduttore di suono con supporto audio esente da usura, con materiale di prova riconosciuto a livello europeo e regionale. Gli esami devono poter essere effettuati senza distorsioni sia con le cuffie fino a 120 dB/SPL sia con gli altoparlanti ad una distanza di 1 m fino a 90 dB/SPL;c.un computer con il necessario software per la programmazione degli apparecchi acustici;d.un dispositivo di misurazione per controllare gli apparecchi acustici;e.un apparecchio di misurazione con sonda (in situ) per il controllo del rendimento individuale nell’orecchio della persona assicurata;f.un trapano con almeno 30 000 rpm, inclusa una fresa per la lavorazione di materiali diversi;g.una lucidatrice;h.un apparecchio a ultrasuoni;i.un otoscopio;j.un kit per impronte;k.un impianto di misurazione RECD (real ear to coupler difference);l.un timpanometro.2 Agli strumenti di misurazione audiometrici si applicano l’ordinanza del 15 febbraio 20063 sugli strumenti di misurazione e le relative disposizioni di esecuzione del Dipartimento federale di giustizia e polizia. 3 RS 941.210Art. 6 Rilascio dell’abilitazione 1 Il richiedente inoltra la domanda di abilitazione utilizzando il modulo allestito dall’Ufficio.2 L’Ufficio decide in merito alla richiesta di abilitazione. Per verificare se i requisiti sono adempiuti può consultare esperti.Art. 7 Revoca dell’abilitazione 1 Se la persona abilitata non adempie più i requisiti o non li adempie entro il termine fissato dall’Ufficio, quest’ultimo può revocarle l’abilitazione.2 Quando cessa l’attività, la persona abilitata ne informa immediatamente l’Ufficio, che le revoca l’abilitazione.Art. 8 Obbligo d’informazione La persona abilitata comunica immediatamente all’Ufficio ogni cambiamento di rilievo della sua situazione, segnatamente per quanto riguarda il luogo d’attività, l’indirizzo e il personale impiegato.Art. 9 Elenco degli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica abilitati L’Ufficio stila un elenco degli audioprotesisti specializzati in acustica pediatrica abilitati.Art. 10 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2011.
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632.231Ordinanza concernente l’esecuzione dell’accordo del GATT sul commercio di aeromobili civilidel 3 dicembre 1984 (Stato 1° gennaio 2022)Il Consiglio federale svizzero,in esecuzione dell’Accordo del 12 aprile 19791relativo agli scambi di aeromobili civili,ordina:1 RS 0.632.231.8Art. 12 Le merci o i gruppi di merci citati nell’allegato sono ammessi in esenzione di dazio, verso prova dell’impiego negli aeromobili civili.2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 nov. 1987, in vigore dal 1° gen. 1988 (RU 1987 2369).Art. 2 1 L’ordinanza del 10 dicembre 19793 concernente l’esecuzione dell’accordo sul commercio di aeromobili civili, conchiuso nell’ambito dei negoziati commerciali multilaterali, tenuti sotto l’egida del GATT (Tokyo-Round) è abrogata.2 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 1985.3 [RU 1979 2654]Allegato4 4 Nuovo testo giusta l’all. 6 n. II 6 dell’O del 28 giu. 2006 (RU 2006 2995). Aggiornato dall’all. 3 n. 8 dell’O del 22 giu. 2011 concernente la modifica della tariffa doganale (RU 2011 3331), dall’all. 2 n. 3 dell’O del 29 giu. 2016 che modifica la tariffa doganale (RU 2016 2647) e dall’all. 3 n. 8 dell’O del 30 giu. 2021 concernente la modifica della tariffa doganale, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 445).(art. 1)Ex voce di tariffa5Designazione della merceVeicoli aerei e loro parti, per l’impiego nell’aviazione civile3917. 2100/3100 3300/4000Tubi muniti dei loro accessori (ad esempio, giunti, gomiti, raccordi), rigidi o pieghevoli, di materia plastica; loro accessori, di materia plastica3926. 9000Altri lavori di materie plastiche4008. 2910/2990Profilati di gomma vulcanizzata non indurita, non alveolare, tagliati in determinate lunghezze4009. 1200 2200 3200 4200Tubi di gomma muniti dei loro accessori, vulcanizzata non indurita, per il trasporto di gas o liquidi4011. 3000Pneumatici nuovi, di gomma4012. 1300 2000Pneumatici rigenerati o usati, di gomma4016. 1000 9300 9900Altri lavori di gomma vulcanizzata non indurita4017. 0020/0090Tubi muniti dei loro accessori, di gomma indurita, per il trasporto di gas o liquidi4504. 9000Guarnizioni di sughero agglomerato4823. 9090Guarnizioni di carta o di cartone6812. 9900Altri lavori di amianto6813. 2000/8900Guarnizioni di frizione, non montate, per freni, per innesti o per qualsiasi altro organo di attrito, a base di amianto o di altre sostanze minerali7007. 2100Parabrezza di vetro di sicurezza formato da fogli aderenti fra loro7304. 3111/9020Tubi muniti dei loro accessori, senza saldatura, di ferro o acciaio, per il trasporto di gas o liquidiEx voce di tariffaDesignazione della merce7306. 3011/6920Tubi muniti dei loro accessori, saldati, di ferro o acciaio, per il trasporto di gas o liquidi7312. 1011/9020Trefoli, cavi, trecce, brache e articoli simili, e loro accessori, di ferro o acciaio, non isolati per l’elettricità7322. 9010/9030Generatori e distributori di aria calda, a riscaldamento non elettrico, aventi un ventilatore o un soffiatore a motore, di ferro o acciaio; eccettuate le loro parti7324. 1010 1020 9021/9039Oggetti di igiene o da toeletta e loro parti, di ferro o di acciaio7326. 2011/2034Lavori di fili di ferro o di acciaio7413. 0000Trefoli, cavi, trecce e articoli simili, muniti dei loro accessori, di rame, non isolati per l’elettricità7608. 1000/2000Tubi muniti dei loro accessori, di alluminio, per il trasporto di gas o liquidi8108. 9000Tubi muniti dei loro accessori, di titanio, per il trasporto di gas o liquidi8302. 1010/2090 4210/4990 6010/6090Guarnizioni e oggetti simili, nonché congegni di chiusura automatica per porte, di metalli comuni8307. 1000/9000Tubi flessibili muniti dei loro accessori, di metalli comuni8407. 1000Motori a pistone alternativo o rotativo, con accensione a scintilla (motori a scoppio)8408. 9010Motori a pistone, con accensione per compressione (motori diesel o semi-diesel)8409. 1000Parti riconoscibili come destinate, esclusivamente o principalmente, ai motori per l’aviazione, delle voci 8407.1000 e 8408.90108411. 1100/2200 8191/9900Turboreattori, turbopropulsori e altre turbine a gas; loro parti8412. 1000/9090Altri motori e macchine motrici; loro parti8413. 1900/3000 5010/8130 9110/9130Pompe per liquidi, anche aventi un dispositivo misuratore; loro parti8414. 1090/3020 5100/5992 8010/9020Pompe per aria per vuoto, compressori di aria o di altri gas e ventilatori; loro parti8415. 8110/9000Macchine e apparecchi per il condizionamento dell’aria, comprendenti un ventilatore a motore e dei dispositivi atti a modificare la temperatura e l’umidità, compresi quelli nei quali la scala igrometrica non è regolabile separatamente; loro parti8418. 1000 3000/4000 6910/6930Congelatori-conservatori e altro materiale, altre macchine e apparecchi per la produzione del freddo, con attrezzatura elettrica o di altre specie8419. 5010/5094 8100 9081/9089Scambiatori di calore e loro parti; apparecchi per la preparazione di bevande calde o per la cottura o per il riscaldamento delle vivande8421. 1941/2130 2300/3993Centrifughe e apparecchi per filtrare e depurare i liquidi o i gas8424. 1000Estintori, anche carichi8479. 8991/8992 9091/9092Macchine e apparecchi con una funzione specifica, non nominati né compresi altrove in questo capitolo; loro parti secondo l’enumerazione qui appresso– dispositivi di avviamento non elettrici– dispositivi per variare il passo dell’elica, non elettrici– servomeccanismi non elettrici– tergicristalli non elettrici– accumulatori di energia idropneumatici– dispositivi di avviamento pneumatici per reattori, motori a turboelica o altre turbine a gas– istallazioni igieniche per veicoli aerei– invertitori di spinta meccanici– umidificatori e deumidificatori8483. 1010/1020 3000/9020Alberi di trasmissione (compresi gli alberi a camme e gli alberi a gomito) e manovelle; supporti e cuscinetti a strisciamento; ingranaggi e ruote di frizione; aste filettate a circolazione di sfere («viti a sfere»); riduttori, moltiplicatori e variatori di velocità, compresi i convertitori di coppia; volani e pulegge, comprese le carrucole a staffa; innesti e organi di accoppiamento, compresi i giunti di circolazione; loro parti8484. 1000/9000Guarnizioni metalloplastiche; serie e assortimenti di guarnizioni di composizione diversa, presentati in involucri, buste o imballaggi simili8501. 2010/3300 4010/5320 7200Motori universali, motori a corrente continua e motori a corrente alternata, di potenza eccedente 735 W, ma non eccedente 150 kW 3110/3420 7110/7200Generatori a corrente continua 6110/6300 8000Generatori a corrente alternata (alternatori)8502. 1100/4040Gruppi elettrogeni e convertitori rotanti elettrici8504. 1000 3100/3320Trasformatori elettrici, convertitori elettrici statici (per esempio raddrizzatori), bobine di reattanza e bobine di autoinduzione8507. 1000/9000Accumulatori elettrici, compresi i loro separatori, anche di forma quadrata o rettangolare; loro parti8511. 1000/8090Apparecchi e dispositivi elettrici di accensione o di avviamento per motori con accensione a scintilla o per compressione (per esempio, magneti, dinamo-magneti, bobine di accensione, candele di accensione o di riscaldamento, avviatori); generatori (per esempio, dinamo, alternatori) e congiuntori-disgiuntori per detti motori8516. 8010/8093Resistenze scaldanti, montate su un semplice supporto di materie isolanti e allacciate a un circuito, per prevenire la brina e per sbrinare8529. 9040Insiemi e sottoinsiemi per apparecchi della voce 8526, composti di 2 o più unità, secondo la loro natura, destinati ad essere montati in veicoli aerei civili8531. 1000/8030Apparecchi elettrici di segnalazione acustica o visiva8539. 1091/1099Oggetti detti «fari e proiettori sigillati»8544. 3000Serie di fili per candele di accensione e altre serie di fili dei tipi utilizzati nei veicoli aerei8801. 0010/0090Palloni e dirigibili; alianti, deltaplani e altri veicoli aerei, senza motore propulsivo8802. 1100/4000Altri veicoli aerei (per esempio, elicotteri, aeroplani), esclusi i veicoli aerei senza equipaggio della voce 88068806. 1000/9900 Veicoli aerei senza equipaggio8807. 1000/3000 9090 Parti di apparecchi delle voci 8801, 8802 o 88069020. 0000Apparecchi respiratori e maschere antigas, escluse le maschere di protezione prive del meccanismo e dell’elemento filtrante amovibile; escluse le loro parti9025. 1190 8000Termometri; barometri; altri apparecchi elettrici o elettronici; loro parti e accessori9029. 1090 2090 9090Contagiri, tachimetri e altri indicatori di velocità, elettrici o elettronici; loro parti e accessori9030. 3310Oscilloscopi, analizzatori di spettro e altri strumenti e apparecchi per la misura o il controllo di grandezze elettriche; strumenti e apparecchi per la misura o la rilevazione delle radiazioni alfa, beta, gamma, X, cosmiche o di altre radiazioni ionizzanti; loro parti9032. 1000 8900/9090Strumenti e apparecchi di regolazione o di controllo, automatici; loro parti e accessori9104. 0000Orologi da cruscotto e simili, per veicoli aerei9109. 1000/9000Movimenti di orologeria della larghezza o del diametro non eccedente 50 mm, completi e montati9405. 1100/1900 6100/6900 9200 9919 9990Lampade e altri apparecchi elettrici per l’illuminazione da appendere o da fissare al soffitto o al muro, insegne pubblicitarie, insegne luminose e oggetti simili, di metalli comuni o di materie plastiche; loro parti, di metalli comuni o di materie plastiche5 RS 632.10, all.
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0.191.021TraduzioneProtocollo di firma facoltativaalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari,concernente il regolamento obbligatorio delle controversieConchiuso a Vienna il 24 aprile 1963Approvato dall’Assemblea federale il 18 dicembre 19641Istrumento di ratificazione depositato dalla Svizzera il 3 maggio 1965Entrato in vigore per la Svizzera il 19 marzo 1967 (Stato 1° ottobre 2012)1RU 1968 876; FF 1964 II 1849 RU 1968 841Gli Stati Parti al presente Protocollo e alla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari2, chiamata appresso «Convenzione», approvata dalla Conferenza delle Nazioni Unite tenuta a Vienna dal 4 marzo al 22 aprile 1963, desiderosi di fare capo, per quanto li riguarda, alla giurisdizione della Corte internazionale di Giustizia per la soluzione di ogni controversia concernente l’interpretazione o l’applicazione della Convenzione, qualora le parti non abbiano accettato di comune accordo, entro un termine ragionevole, un altro modo di regolamento,hanno convenuto:2 RS 0.191.02Art. I Le controversie concernenti l’interpretazione o l’applicazione della Convenzione sono obbligatoriamente di competenza della Corte internazionale di Giustizia, la quale può essere adita a petizione di ogni parte in conflitto che sia Parte al presente Protocollo.Art. II Le parti possono convenire, nel termine di due mesi dalla notificazione dell’una all’altra parte che c’è a suo parere un conflitto, d’applicare di comune accordo, in luogo di fare capo alla Corte internazionale di Giustizia, una procedura davanti a un tribunale arbitrale. Decorso tale termine, ciascuna parte può, mediante petizione, sottoporre la controversia alla Corte.Art. III 1. Le parti possono parimente convenire, nel medesimo termine di due mesi, di ricorrere a una procedura di conciliazione, prima d’adire la Corte internazionale di Giustizia.2. La Commissione di conciliazione deve fare le raccomandazioni nei cinque mesi che seguono la sua costituzione. Se esse non sono accolte dalle parti in conflitto entro due mesi dal giorno in cui sono state fatte, ciascuna parte ha facoltà di sottoporre alla Corte, mediante petizione, la controversia.Art. IV Gli Stati che partecipano alla Convenzione, al Protocollo di firma facoltativa concernente l’acquisto della cittadinanza e al presente Protocollo possono dichiarare in ogni tempo d’estendere quest’ultimo alle controversie risultanti dall’interpretazione o dall’applicazione del Protocollo di firma facoltativo concernente l’acquisto della cittadinanza. Queste dichiarazioni sono notificate al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Art. V Il presente Protocollo rimane aperto alla firma di tutti gli Stati che diverranno Parti alla Convenzione, nella maniera seguente: fino al 31 ottobre 1963, al Ministero federale degli Affari esteri della Repubblica d’Austria e, successivamente, fino al 31 marzo 1964, alla sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in Nuova York.Art. VI Il presente Protocollo sarà ratificato. Gli strumenti di ratificazione saranno depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Art. VII Il presente Protocollo rimarrà aperto all’adesione di tutti gli Stati che diverranno Parti alla Convenzione. Gli strumenti d’adesione saranno depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Art. VIII 1. Il presente Protocollo entrerà in vigore lo stesso giorno della Convenzione oppure il trentesimo giorno che segue quello del deposito del secondo strumento di ratificazione del Protocollo o di adesione allo stesso presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, se questo giorno cade più tardi.2. Per ogni Stato che avrà ratificato il presente Protocollo o vi avrà aderito dopo che sia entrato in vigore conformemente al paragrafo 1, esso entrerà in vigore il trentesimo giorno dopo il deposito dello strumento di ratificazione e di adesione.Art. IX Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite notificherà a tutti gli Stati che possono divenire Parti alla Convenzione:a.le firme apposte al presente Protocollo e il deposito degli strumenti di ratificazione o di adesione conformemente agli articoli V, VI e VII;b.le dichiarazioni fatte conformemente all’articolo IV;c.il giorno in cui il presente Protocollo entrerà in vigore conformemente all’articolo VIII.Art. X L’originale del presente Protocollo, i cui testi inglese, cinese, spagnolo, francese, russo fanno parimente fede, sarà depositato presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ne invierà copia, certificata conforme, a tutti gli Stati menzionati nell’articolo V.FirmeIn fede di che, i plenipotenziari sottoscritti, a ciò debitamente autorizzati dai loro governi, hanno firmato il presente Protocollo.Fatto a Vienna, il ventiquattro aprile millenovecentosessantatre.(Seguono le firme)Campo d’applicazione il 1° ottobre 20123 3 RU 1974 1281, 1976 1465, 1977 1409, 1979 560, 1981 2064, 1984 197, 1987 468, 1991 898, 2004 1379, 2007 1171, 2010 785 e 2012 5511. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).Stati partecipantiRatificaAdesione (A)Entrata in vigoreAustralia12 febbraio1973 A14 marzo1973Austria12 giugno196912 luglio1969Belgio 9 settembre1970 9 ottobre1970Botswana12 maggio2008 A11 giugno2008Bulgaria11 luglio1989 A10 agosto1989Burkina Faso11 agosto196419 marzo1967Corea (Sud) 7 marzo1977 A 6 aprile1977Danimarca15 novembre197215 dicembre1972Dominicana, Repubblica 4 marzo196419 marzo1967Estonia21 ottobre1991 A20 novembre1991Filippine15 novembre196519 marzo1967Finlandia 2 luglio1980 1° agosto1980Francia31 dicembre197030 gennaio1971Gabon23 febbraio196519 marzo1967Germania 7 settembre1971 7 ottobre1971Giappone 3 ottobre1983 A 2 novembre1983India28 novembre1977 A28 dicembre1977Iran 5 giugno1975 A 5 luglio1975Islanda 1° giugno1978 A 1° luglio1978Italia25 giugno196925 luglio1969Kenya 1° luglio1965 A19 marzo1967Laos 9 agosto1973 A 8 settembre1973Liechtenstein18 maggio196619 marzo1967Lituania26 settembre2012 A26 ottobre2012Lussemburgo 8 marzo1972 7 aprile1972Madagascar17 febbraio1967 A19 marzo1967Malawi23 febbraio1981 A25 marzo1981Maurizio13 maggio1970 A12 giugno1970Messico15 marzo2002 A14 aprile2002Nepal28 settembre1965 A19 marzo1967Nicaragua 9 gennaio1990 A 8 febbraio1990Niger21 giugno197821 luglio1978Norvegia13 febbraio198014 marzo1980Nuova Zelanda10 settembre1974 A10 ottobre1974Oman31 maggio1974 A30 giugno1974Paesi Bassi a17 dicembre1985 A16 gennaio1986 Aruba17 dicembre198516 gennaio1986 Curaçao17 dicembre198516 gennaio1986 Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)17 dicembre198516 gennaio1986 Sint Maarten17 dicembre198516 gennaio1986Pakistan29 marzo1976 A28 aprile1976Panama28 agosto196727 settembre1967Paraguay23 dicembre1969 A22 gennaio1970Perù23 marzo200722 aprile2007Regno Unito 9 maggio1972 8 giugno1972 territori sotto la sovranità territoriale del Regno Unito 9 maggio1972 8 giugno1972Romania19 settembre2007 A19 ottobre2007Seicelle29 maggio1979 A28 giugno1979Senegal29 aprile1966 A19 marzo1967Slovacchia27 aprile1999 A27 maggio1999Spagna21 settembre2011 A21 ottobre2011Suriname11 settembre1980 A11 ottobre1980Svezia19 marzo197418 aprile1974Svizzera 3 maggio196519 marzo1967Ungheria 8 dicembre1989 A 7 gennaio1990aPer il Regno in Europa.
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0.440.2 RU 2020 271; FF 2019 63TraduzioneConvenzione quadrodel Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la societàFatta a Faro il 27 ottobre 2005Approvata dall’Assemblea federale il 21 giugno 20191Strumenti di ratifica depositati dalla Svizzera il 7 novembre 2019Entrata in vigore per la Svizzera il 1° marzo 2020 (Stato 1° marzo 2020)1 RU 2020 269PreamboloGli Stati membri del Consiglio d’Europa, firmatari della presente Convenzione,considerando che uno degli obiettivi del Consiglio d’Europa è di realizzare un’unione più stretta fra i suoi membri, per salvaguardare e promuovere gli ideali e i principi fondati sul rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto, che costituiscono il loro patrimonio comune;riconoscendo la necessità di mettere la persona e i valori umani al centro di un’idea allargata e interdisciplinare di patrimonio culturale;rilevando il valore e il potenziale del patrimonio culturale adeguatamente gestito come risorsa sia per lo sviluppo sostenibile che per la qualità della vita, in una società in costante evoluzione;riconoscendo che ogni persona ha il diritto, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui, d’interessarsi al patrimonio culturale di propria scelta, in quanto parte del diritto di partecipare liberamente alla vita culturale, diritto sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite (1948) e garantito dal Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali (1966)2;convinti della necessità di coinvolgere ogni individuo nel processo continuo di definizione e di gestione del patrimonio culturale;convinti della fondatezza di politiche patrimoniali e di iniziative educative che trattino equamente tutti i patrimoni culturali e promuovano così il dialogo fra le culture e le religioni;richiamandosi ai vari strumenti del Consiglio d’Europa, in particolare alla Convenzione culturale europea (1954)3, alla Convenzione europea per la salvaguardia del patrimonio architettonico (1985)4, alla Convenzione europea per la salvaguardia del patrimonio archeologico (riveduta nel 1992)5 e alla Convenzione europea del paesaggio (2000)6;convinti dell’importanza di creare un sistema quadro paneuropeo per la cooperazione che possa favorire il processo dinamico dell’attuazione di questi principi;hanno convenuto quanto segue:2 RS 0.103.13 RS 0.440.14 RS 0.440.45 RS 0.440.56 RS 0.451.3Capitolo I Obiettivi, definizioni e principi Art. 1 Obiettivi della Convenzione Le Parti della presente Convenzione si impegnano a:a.riconoscere che il diritto al patrimonio culturale è inerente al diritto di partecipare alla vita culturale, così come definito nella Dichiarazione universale dei diritti umani;b.riconoscere una responsabilità individuale e collettiva nei confronti del patrimonio culturale;c.sottolineare che la preservazione del patrimonio culturale e il suo uso sostenibile hanno come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita;d.prendere le misure necessarie per applicare le disposizioni della presente Convenzione riguardo:–al ruolo del patrimonio culturale nella costruzione di una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale,–a una maggiore sinergia di competenze fra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati interessati.Art. 2 Definizioni Ai fini della presente Convenzione:a.il patrimonio culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che alcune persone considerano, a prescindere dal regime di proprietà dei beni, come un riflesso e un’espressione dei loro valori e delle loro credenze, conoscenze e tradizioni in continua evoluzione. Esso comprende tutti gli aspetti dell’ambiente derivati dall’interazione nel tempo fra le persone e i luoghi;b.una comunità patrimoniale è costituita da persone che attribuiscono valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale che essi desiderano, nel quadro dell’azione pubblica, mantenere e trasmettere alle generazioni future.Art. 3 Patrimonio comune dell’Europa Le Parti si impegnano a promuovere il riconoscimento del patrimonio comune dell’Europa, che comprende:a.tutte le forme di patrimonio culturale in Europa che costituiscono nel loro insieme una fonte condivisa di memoria, di comprensione, d’identità, di coesione e di creatività; eb.gli ideali, i principi e i valori, derivati dall’esperienza ottenuta grazie al progresso e nei conflitti passati, che promuovono lo sviluppo di una società pacifica e stabile, fondata sul rispetto per i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.Art. 4 Diritti e responsabilità concernenti il patrimonio culturale Le Parti riconoscono che: a.chiunque, individualmente o collettivamente, ha il diritto di trarre beneficio dal patrimonio culturale e di contribuire al suo arricchimento; b.chiunque, individualmente o collettivamente, ha la responsabilità di rispettare sia il proprio che l’altrui patrimonio culturale e, di conseguenza, il patrimonio comune dell’Europa;c.l’esercizio del diritto al patrimonio culturale può essere soggetto soltanto a quelle limitazioni che in una società democratica sono necessarie alla protezione dell’interesse pubblico, dei diritti e delle libertà altrui.Art. 5 Leggi e politiche sul patrimonio culturale Le Parti si impegnano a:a.riconoscere l’interesse pubblico associato a elementi del patrimonio culturale in funzione della loro importanza per la società;b.valorizzare il patrimonio culturale attraverso la sua identificazione, il suo studio e la sua interpretazione, protezione, conservazione e presentazione;c.assicurare che, nel contesto specifico di ciascuna Parte, esistano disposizioni legislative per l’esercizio del diritto al patrimonio culturale, come definito all’articolo 4;d.favorire un clima economico e sociale che favorisca la partecipazione alle attività del patrimonio culturale;e.promuovere la preservazione del patrimonio culturale quale elemento prioritario degli obiettivi sinergici di sviluppo sostenibile, di diversità culturale e di creatività contemporanea;f.riconoscere il valore del patrimonio culturale sito nei territori sotto la propria giurisdizione, indipendentemente dalla sua origine;g.formulare strategie integrate per facilitare l’attuazione delle disposizioni della presente Convenzione.Art. 6 Effetti della Convenzione Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione potrà in alcun modo essere interpretata come avente lo scopo di:a.limitare o ledere i diritti umani e le libertà fondamentali che potrebbero essere salvaguardati da strumenti internazionali, in particolare dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali;b.incidere su disposizioni più favorevoli concernenti il patrimonio culturale e l’ambiente, contenute in altri strumenti giuridici nazionali o internazionali;c.creare diritti azionabili.Capitolo II Contributo del patrimonio culturale alla società e allo sviluppo umano Art. 7 Patrimonio culturale e dialogo Le Parti si impegnano, attraverso l’azione dei poteri pubblici e degli altri organi competenti, a:a.stimolare la riflessione sull’etica e sui metodi di presentazione del patrimonio culturale nonché il rispetto per la diversità delle interpretazioni;b.stabilire procedimenti di conciliazione per gestire equamente le situazioni in cui valori contraddittori sono attribuiti al medesimo patrimonio culturale da comunità differenti;c.sviluppare la conoscenza del patrimonio culturale come risorsa per facilitare la coesistenza pacifica, agevolando la fiducia e la comprensione reciproche in una prospettiva di risoluzione e di prevenzione dei conflitti;d.integrare queste procedure in tutti gli aspetti dell’educazione e della formazione permanente.Art. 8 Ambiente, patrimonio e qualità della vita Le Parti si impegnano a utilizzare tutti gli aspetti patrimoniali dell’ambiente culturale per:a.arricchire i processi di sviluppo economico, politico, sociale e culturale e di pianificazione del territorio ricorrendo, se del caso, a valutazioni dell’impatto sul patrimonio culturale e adottando strategie di riduzione dei danni;b.promuovere un approccio integrato delle politiche di diversità culturale, biologica, geologica e paesaggistica al fine di ottenere un equilibrio fra queste componenti;c.rafforzare la coesione sociale stimolando un senso di responsabilità condivisa nei confronti dello spazio di vita comune;d.promuovere un obiettivo di qualità per le creazioni contemporanee da inserire nell’ambiente senza comprometterne i valori culturali.Art. 9 Uso sostenibile del patrimonio culturale Al fine di conservare nel tempo il patrimonio culturale, le Parti si impegnano a:a.promuovere il rispetto per l’integrità del patrimonio culturale accertandosi che le decisioni di modifica contemplino la comprensione dei valori culturali coinvolti;b.definire e promuovere principi per una gestione sostenibile e incoraggiare la conservazione;c.accertarsi che tutte le regolamentazioni tecniche generali tengano conto delle esigenze specifiche di conservazione del patrimonio culturale;d.promuovere l’uso dei materiali, delle tecniche e del saper fare derivanti dalla tradizione ed esplorarne il potenziale nella produzione contemporanea;e.promuovere l’alta qualità degli interventi attraverso sistemi di qualifica e accreditamento professionali per gli individui, le imprese e le istituzioni.Art. 10 Patrimonio culturale e attività economica Al fine di valorizzare il potenziale del patrimonio culturale come fattore di sviluppo economico sostenibile, le Parti si impegnano a:a.accrescere l’informazione sul potenziale economico del patrimonio culturale e utilizzarla;b.considerare il carattere specifico e gli interessi del patrimonio culturale nel pianificare le politiche economiche; ec.accertarsi che queste politiche rispettino l’integrità del patrimonio culturale senza comprometterne i valori intrinseci.Capitolo III Responsabilità condivisa nei confronti del patrimonio culturale e partecipazione del pubblico Art. 11 Organizzazione delle responsabilità pubbliche in materia di patrimonio culturale Nella gestione del patrimonio culturale, le Parti si impegnano a:a.promuovere un approccio integrato e ben documentato da parte delle istituzioni pubbliche in tutti i settori e a tutti i livelli;b.sviluppare un quadro giuridico, finanziario e professionale che permetta l’azione congiunta di autorità pubbliche, esperti, proprietari, investitori, imprese, organizzazioni non governative e società civile;c.sviluppare pratiche innovative di collaborazione tra le autorità pubbliche e altri attori;d.rispettare e incoraggiare iniziative volontarie complementari alla missione delle autorità pubbliche;e.incoraggiare le organizzazioni non governative interessate alla preservazione del patrimonio a intervenire nell’interesse pubblico.Art. 12 Accesso al patrimonio culturale e partecipazione democratica Le Parti si impegnano a:a.incoraggiare ciascuno a partecipare:–al processo di identificazione, studio, interpretazione, protezione, preservazione e presentazione del patrimonio culturale,–alla riflessione e al dibattito pubblici sulle opportunità e sulle sfide che il patrimonio culturale rappresenta;b.prendere in considerazione il valore attribuito al patrimonio culturale in cui le differenti comunità patrimoniali s’identificano;c.riconoscere il ruolo delle organizzazioni volontarie sia come partner nelle attività sia come fattori di critica costruttiva nei confronti delle politiche del patrimonio culturale;d.adottare misure per migliorare l’accesso al patrimonio culturale, segnatamente tra i giovani e le persone svantaggiate, al fine di sensibilizzare al suo valore, alla necessità di conservarlo e preservarlo e ai benefici che se ne possono trarre.Art. 13 Patrimonio culturale e sapere Le Parti si impegnano a:a.agevolare l’inserimento della dimensione del patrimonio culturale a tutti i livelli di formazione, non necessariamente come argomento di studio specifico, ma come fonte feconda di accesso ad altri ambiti di conoscenza;b.rafforzare il collegamento tra l’insegnamento nell’ambito del patrimonio culturale e la formazione continua;c.incoraggiare la ricerca interdisciplinare sul patrimonio culturale, sulle comunità patrimoniali, sull’ambiente e sulle loro relazioni;d.incoraggiare la formazione professionale continua e lo scambio di conoscenze e saper fare, sia all’interno che all’esterno del sistema educativo.Art. 14 Patrimonio culturale e società dell’informazione Le Parti si impegnano a sviluppare l’utilizzo delle tecnologie digitali per migliorare l’accesso al patrimonio culturale e ai benefici che ne derivano:a.incoraggiando le iniziative che promuovono la qualità dei contenuti e mirano a garantire la diversità delle lingue e delle culture nella società dell’informazione;b.favorendo norme compatibili a livello internazionale per lo studio, la conservazione, la valorizzazione e la protezione del patrimonio culturale, contrastando al contempo il traffico illecito di beni culturali;c.puntando a eliminare gli ostacoli che impediscono l’accesso alle informazioni sul patrimonio culturale, segnatamente a fini educativi, proteggendo al contempo i diritti di proprietà intellettuale;d.riconoscendo che la creazione di contenuti digitali concernenti il patrimonio culturale non dovrebbe pregiudicare la conservazione del patrimonio culturale esistente.Capitolo IV Monitoraggio e cooperazione Art. 15 Impegno delle Parti Le Parti si impegnano a:a.sviluppare, attraverso il Consiglio d’Europa, una funzione di monitoraggio delle legislazioni, politiche e pratiche concernenti il patrimonio culturale, conformemente ai principi stabiliti dalla presente Convenzione;b.curare, sviluppare e tenere aggiornato un sistema informativo condiviso, accessibile al pubblico, che permetta di valutare l’attuazione degli impegni assunti da ciascuna Parte derivanti dalla presente Convenzione.Art. 16 Meccanismo di monitoraggio a.Il Comitato dei Ministri, conformemente all’articolo 17 dello Statuto del Consiglio d’Europa, nominerà un comitato apposito o designerà un comitato già esistente incaricandolo di monitorare l’applicazione della presente Convenzione e autorizzandolo a definire le modalità di svolgimento della sua missione.b.Il comitato designato dovrà:–stabilire all’occorrenza norme di procedura;–controllare il sistema informativo condiviso di cui all’articolo 15 illustrando in un rapporto le modalità di attuazione degli impegni legati alla presente Convenzione;–fornire un parere consultivo, su richiesta di una o più Parti, su ogni domanda concernente l’interpretazione della presente Convenzione, prendendo in considerazione tutti gli strumenti giuridici del Consiglio di Europa;–su iniziativa di una o più Parti, valutare singoli aspetti della rispettiva attuazione della presente Convenzione;–promuovere l’applicazione intersettoriale della presente Convenzione, collaborando con altri comitati e partecipando ad altre iniziative del Consiglio d’Europa;–riferire al Comitato dei Ministri delle proprie attività.Il comitato può fare partecipare ai suoi lavori esperti e osservatori.Art. 17 Cooperazione attraverso le attività di monitoraggio Le Parti si impegnano a cooperare tra loro e attraverso il Consiglio d’Europa nel perseguire gli obiettivi e i principi della presente Convenzione, segnatamente nel promuovere il riconoscimento del patrimonio culturale comune dell’Europa:a.attuando strategie di collaborazione aderenti alle priorità identificate nel processo di monitoraggio;b.promuovendo attività multilaterali e transfrontaliere e sviluppando reti per la cooperazione regionale al fine di attuare queste strategie;c.scambiando, sviluppando, codificando e garantendo la diffusione di buone prassi;d.informando l’opinione pubblica sugli obiettivi e l’attuazione della presente Convenzione.Tutte le Parti possono, previo mutuo accordo, sottoscrivere accordi finanziari per facilitare la cooperazione internazionale.Capitolo V Clausole finali Art. 18 Firma ed entrata in vigore a.La presente Convenzione è aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa.b.Sarà sottoposta a ratifica, accettazione o approvazione. Gli strumenti di ratifica, di accettazione o di approvazione saranno depositati presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa.c.La presente Convenzione entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo alla scadenza di un periodo di tre mesi dalla data in cui dieci Stati membri del Consiglio d’Europa avranno espresso il loro consenso a essere vincolati dalla Convenzione conformemente alle disposizioni del precedente paragrafo.d.Per ogni Stato firmatario che esprimerà successivamente il proprio consenso a essere vincolato dalla Convenzione, essa entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data del deposito dello strumento di ratifica, di accettazione o di approvazione.Art. 19 Adesione a.Dal momento dell’entrata in vigore della presente Convenzione, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa potrà invitare la Comunità Europea e ogni Stato europeo non membro del Consiglio d’Europa ad aderire alla presente Convenzione con una decisione presa dalla maggioranza prevista dall’articolo 20, lettera d dello Statuto del Consiglio d’Europa e all’unanimità dei rappresentanti degli Stati Contraenti aventi il diritto a sedere nel Comitato dei Ministri.b.Per ogni Stato aderente, o per la Comunità Europea in caso di adesione, la presente Convenzione entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data del deposito dello strumento di adesione presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa.Art. 20 Applicazione territoriale a.Ogni Stato può, al momento della firma o del deposito del proprio strumento di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, designare il territorio o i territori in cui si applicherà la presente Convenzione.b.Ogni Stato può, in qualsiasi altro momento successivo, mediante dichiarazione indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, estendere l’applicazione della presente Convenzione a qualsiasi altro territorio specificato nella dichiarazione. La Convenzione entrerà in vigore nei confronti di detto territorio il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data in cui la dichiarazione è stata ricevuta dal Segretario Generale.c.Ogni dichiarazione fatta in virtù dei due paragrafi precedenti potrà essere ritirata, per quanto riguarda qualsiasi territorio specificato in tale dichiarazione, con notifica inviata al Segretario Generale. Il ritiro avrà effetto il primo giorno del mese che segue lo scadere di un periodo di sei mesi dalla data del ricevimento della notifica da parte del Segretario Generale. Art. 21 Denuncia a.Ogni Parte può, in qualsiasi momento, denunciare la presente Convenzione, mediante una notifica indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d’Europa.b.Tale denuncia prenderà effetto il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di sei mesi dalla data in cui la notifica è stata ricevuta dal Segretario Generale.Art. 22 Emendamenti a.Ogni Parte e il comitato di cui all’articolo 16 possono proporre emendamenti alla presente Convenzione.b.Ogni proposta di emendamento è notificata al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, che a sua volta la trasmette agli Stati membri del Consiglio d’Europa, alle altre Parti e a ogni Stato non membro e alla Comunità Europea invitati ad aderire alla presente Convenzione ai sensi dell’articolo 19.c.Il comitato esaminerà ogni emendamento proposto e presenterà al Comitato dei Ministri per l’approvazione il testo adottato da una maggioranza di tre quarti dei rappresentanti delle Parti. Dopo la sua adozione da parte del Comitato dei Ministri secondo la maggioranza prevista all’articolo 20 lettera d dello Statuto del Consiglio d’Europa e all’unanimità dei rappresentanti degli Stati Parti aventi il diritto di partecipare alle riunioni del Comitato dei Ministri, il testo verrà trasmesso alle Parti per l’accettazione.d.Ogni emendamento entrerà in vigore, nei confronti delle Parti che l’hanno accettato, il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data in cui dieci Stati membri del Consiglio d’Europa avranno informato il Segretario Generale di averlo accettato. Per qualsiasi altra Parte che lo accetterà in seguito, l’emendamento entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data in cui detta Parte avrà informato il Segretario Generale di averlo accettato.Art. 23 Notifiche Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa notificherà agli Stati membri del Consiglio d’Europa, a ogni Stato che abbia aderito o sia stato invitato ad aderire alla presente Convenzione e alla Comunità Europea che abbia aderito o sia stata invitata ad aderire:a.ogni firma;b.il deposito di ogni strumento di ratifica, accettazione, approvazione o adesione;c.ogni data di entrata in vigore della presente Convenzione conformemente agli articoli 18, 19 e 20;d.ogni proposta di emendamento alla presente Convenzione conformemente all’articolo 22 e la data in cui tale emendamento entrerà in vigore;e.ogni altro atto, dichiarazione, notifica o comunicazione relativo alla presente Convenzione.FirmeIn fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati a questo fine, hanno firmato la presente Convenzione.Fatta a Faro, il 27 ottobre 2005, in francese e in inglese, facendo i due testi ugualmente fede, in un unico esemplare che sarà depositato negli archivi del Consiglio d’Europa. Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa ne trasmetterà copia certificata conforme a ciascuno degli Stati membri del Consiglio d’Europa nonché a ciascuno degli Stati o alla Comunità Europea invitati a aderirvi.(Seguono le firme)Campo d’applicazione il 17 gennaio 20207 7 Una versione del campo d’applicazione aggiornata è pubblicata sul sito internet del DFAE (www.eda.admin.ch/eda/i/home/foreign/intagr/dabase.html).Stati partecipantiRatificaEntrata in vigoreArmenia22 agosto2012 1° dicembre2012Austria23 gennaio2015 1° maggio2015Bosnia e Erzegovina30 aprile2009 1° giugno2011Croazia 6 giugno2007 1° giugno2011Finlandia31 maggio2018 1° settembre2018Georgia 4 febbraio2011 1° giugno2011Lettonia26 aprile2006 1° giugno2011Lussemburgo18 maggio2011 1° settembre2011Macedonia del Nord 8 luglio2011 1° novembre2011Moldova* 1° dicembre2008 1° giugno2011Montenegro11 marzo2008 1° giugno2011Norvegia27 ottobre2008 1° giugno2011Portogallo28 agosto2009 1° giugno2011Serbia29 luglio2010 1° giugno2011Slovacchia16 agosto2013 1° dicembre2013Slovenia17 settembre2008 1° giugno2011Svizzera 7 novembre2019 1° marzo2020Ucraina 9 gennaio2014 1° maggio2014Ungheria27 novembre2012 1° marzo2013*Riserve e dichiarazioni.Le riserve e le dichiarazioni, eccetto quelle della Svizzera, non sono pubblicate nella RU. I testi, francese ed inglese, possono essere consultati sul sito Internet del Consiglio d’Europa: www.coe.int > Explorer > Bureau des Traités > Liste complète, oppure ottenuti presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.
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R des Verwaltungsrates - Abgrenzung Gebäude/Mobilien
956.21
Reglement des Verwaltungsrates der Gebäudeversicherung über die Abgrenzung von Gebäude und Fahrhabe
vom 22.04.2005 (Stand 01.01.2012)
§ 1
Versicherungsgegenstand
1
Mit dem Gebäude zu versichern sind Einrichtungen, die
1.
dem Gebäudeeigentümer gehören,
2.
ortsgebunden und
3.
gebäudevollendend sind.
2
Einrichtungen im Sinne von Absatz 1 gehören zur Grundausstattung und sind insbesondere:
1.
alle Einrichtungen, die den umbauten Raum benützbar machen, wie Türen, Treppen, Aufzüge, Fenster, Fensterläden;
2.
auf Raummasse zugeschnittene Bodenbeläge;
3.
die der Beheizung und Belüftung der Räume dienenden Einrichtungen, wie Öfen, Zentralheizungen mit Leitungen und Radiatoren, Heizöltanks, Rauchrohre, Kamine, Ventilatoren, Lufterhitzer;
4.
die der Beleuchtung der Räume dienenden Einrichtungen mit Beleuchtungskörpern, die üblicherweise beim Erstellen des Gebäudes angebracht werden und bei einem Eigentümer- oder Nutzungswechsel beim Gebäude verbleiben, wie Keller-, Treppenhaus-, Küchen-, Bad-, WC-, Büro-, Werkstatt-, Estrich- und Garagebeleuchtung;
5.
die sanitären Einrichtungen, wie Lavabos, WC, Dusche, Badewanne und Boiler;
6.
feste Gas-, Wasser- und ähnliche Leitungen;
7.
elektrische Leitungen und Tableaux;
8.
andere Einrichtungen baulicher Art, die eine dem Gebäude ähnliche Dauerhaftigkeit aufweisen und so mit dem Gebäude verbunden sind, dass sie ohne erhebliche Beschädigung nicht entfernt werden können;
9.
der vom Mieter bezahlte Endausbau. Er wird unausgeschiedener Bestandteil des Gebäudes und damit von der Versicherungssumme und der Prämie.
§ 2
Fahrhabe
1
Nicht mit dem Gebäude zu versichernde Fahrhabe sind insbesondere:
1.
der Hausplatz, die Vorteile der Lage und mit dem Gebäude verbundene Rechte;
2.
spezielle Fundationen, Stützmauern, Umgebung, Bewilligungskosten, Gebühren und Beiträge, übrige Nebenkosten sowie die Bauausstattungen;
3.
die betrieblichen Einrichtungen gewerblicher, industrieller und landwirtschaftlicher Anlagen, wie Maschinen, Apparate und Leitungen einschliesslich der zugehörigen baulichen Einrichtungen, wie Fundamente, Sockel, Fördereinrichtungen und Behälter. Es ist unerheblich, ob und wie die betrieblichen und zugehörigen Einrichtungen eingebaut sind;
4.
Telefon-, EDV-, Fernseh-, Radio- und Funkanlagen aller Art, wie Antennen, Verstärker und Einrichtungen;
5.
die Möblierungen, Vorhänge und Beschattungseinrichtungen;
6.
ideelle Werte, wie Kunst-, Altertums- und Liebhaberwerte, soweit sie nicht als historischer Mehrwert erfasst werden;
7.
dem Mieter gehörende Einrichtungen, soweit es sich nicht um eigentliche Bauwerke handelt. Mieterendausbauten richten sich nach § 1 Absatz 2 Ziffer 9;
8.
andere bauliche Anlagen, die sich ausserhalb des Gebäudes befinden und baulich nicht mit dem Gebäude verbunden sind. Leitungsverbindungen gelten nicht als bauliche Verbindungen.
§ 3
Anhang
1
Die Direktion erlässt einen Anhang mit Erläuterungen zu diesem Reglement.
2
Die Gebäudeversicherung weist Sachwerte, die im Anhang nicht genannt sind, der Gebäude- oder der Sachversicherung zu. In Zweifelsfällen ist die Sachversicherung beizuziehen.
§ 4
Inkrafttreten
1
Dieses Reglement tritt am 1. Juni 2005 in Kraft und ersetzt das Reglement über die Abgrenzung von Gebäude und Mobiliar vom 14. Dezember 1977.
keine Angabe
Anhänge
Anhang 1: Anhang
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414.138.2 Ordinanza del Politecnico federale di Losanna sui provvedimenti disciplinari(Ordinanza disciplinare del PFL)del 2 agosto 2021 (Stato 1° novembre 2021)La direzione del Politecnico federale di Losanna,visto l’articolo 37b capoverso 2 della legge del 4 ottobre 19911 sui PF,ordina:1 RS 414.110Sezione 1: Campo d’applicazione Art. 1 1 La presente ordinanza si applica agli studenti, agli uditori, ai dottorandi e ai partecipanti al programma di formazione continua del Politecnico federale di Losanna (PFL).2 Si applica inoltre alle persone che a seguito di un’infrazione disciplinare hanno richiesto l’exmatricolazione e nei cui confronti il PFL ha sempre intenzione di adottare un provvedimento disciplinare.3 Ai dottorandi che nei loro lavori di ricerca violano l’integrità si applica l’ordinanza del PFL del 23 marzo 20092 sulla procedura da seguire in caso di comportamenti scientifici scorretti. 2 LEX 3.3.3, disponibile in francese e in inglese al seguente indirizzo: www.epfl.ch > À propos > Présentation > Règlements et directives > Directives EPFL > Index PolylexSezione 2: Infrazioni e provvedimenti disciplinari Art. 2 Infrazioni disciplinari accademiche Commette un’infrazione disciplinare accademica chi, nell’ambito di un lavoro di studio o durante una verifica delle prestazioni, si comporta in modo fraudolento, commette un tentativo di frode o è complice di una frode o di un tentativo di frode mediante:a. il possesso o l’utilizzo di mezzi non esplicitamente autorizzati;b. la mancata ottemperanza alle istruzioni generali o alle istruzioni particolari relative agli esami;c. la presentazione di un lavoro il cui contenuto proviene in parte o interamente da lavori di terzi spacciato per proprio (plagio) o la presentazione come originale di un lavoro già presentato in un’altra occasione (auto-plagio).Art. 3 Altre infrazioni disciplinari Commette un’infrazione disciplinare chi:a. non ottempera a un ordine o infrange un divieto che gli è stato imposto o che è previsto da un regolamento del PFL;b. pregiudica il funzionamento del PFL, in particolare disturbando una lezione del PFL o una manifestazione organizzata presso il PFL;c. fa un uso improprio di un documento di legittimazione, di strumenti elettronici o di un privilegio legato alla sua appartenenza al PFL;d. danneggia beni di proprietà del PFL o che si trovano presso il PFL;e. danneggia membri, mandatari o visitatori del PFL, in particolare esercitando coercizione o tenendo un comportamento umiliante, discriminatorio, inopportuno o irrispettoso;f. commette un reato punibile ai sensi del diritto penale svizzero contro il PFL o contro persone nell’ambito delle loro attività legate al PFL; g. viola nell’ambito delle sue attività legate al PFL le regole della buona educazione;h. cerca di commettere un’infrazione disciplinare o è complice di un’infrazione disciplinare o di un tentativo di infrazione disciplinare.Art. 4 Provvedimenti disciplinari 1 Il PFL può adottare i seguenti provvedimenti disciplinari:a. nota di biasimo;b. attribuzione della nota 0 (zero) in un esame o del giudizio «NA» (non superato) in una materia o in un gruppo di materie; questo provvedimento riguarda esclusivamente le infrazioni descritte all’articolo 2;c. divieto temporaneo di assistere alle lezioni o ad altre manifestazioni;d. minaccia di espulsione temporanea o definitiva dal PFL;e rifiuto dell’ammissione a un ciclo di studio del PFL;f. espulsione temporanea dal PFL, eventualmente associata al divieto di accedere all’area del PFL;g. espulsione definitiva dal PFL.2 La natura e l’entità del provvedimento dipendono dalla gravità dell’infrazione commessa, dal movente della persona, dal suo comportamento precedente, dalle ripercussioni del provvedimento sui suoi studi nonché dal valore degli interessi o dei beni danneggiati o messi in pericolo. Il provvedimento può essere attenuato se la persona si mostra pentita e risarcisce spontaneamente il danno arrecato, oppure può essere inasprito se durante l’inchiesta la persona non collabora all’accertamento dei fatti.3 In caso di infrazioni disciplinari particolarmente lievi, o per motivi di opportunità, il PFL può rinunciare ad avviare una procedura disciplinare o decidere di archiviarla. Inoltre, se una procedura disciplinare non è opportuna, un delegato del vicepresidente per gli affari accademici può emettere un avvertimento nei confronti della persona. 4 Un’espulsione pronunciata dal Politecnico federale di Zurigo per una grave infrazione disciplinare può determinare il rifiuto della domanda di ammissione al PFL.Art. 5 Provvedimenti cautelari In caso di infrazioni disciplinari gravi o per motivi di mantenimento dell’ordine, dopo aver sentito la persona il PFL può escluderla dalla scuola fino alla conclusione della procedura disciplinare e vietarle l’accesso all’area della scuola. Art. 6 Prescrizione 1 Le infrazioni disciplinari si prescrivono sei mesi dopo che il PFL è venuto a conoscenza dei fatti. Il termine di prescrizione è interrotto dall’avvio di una procedura disciplinare o sospeso dall’avvio di una procedura penale per la stessa fattispecie. 2 Le infrazioni disciplinari si prescrivono in ogni caso dopo due anni a decorrere dal giorno in cui sono state commesse, a meno che non siano soggette anche al diritto penale; in questo caso, se più lungo, si applica per analogia il termine previsto dal diritto penale. Sezione 3: Organi disciplinari e competenze Art. 7 Organi disciplinari Gli organi disciplinari del PFL sono:a. l’organo d’inchiesta;b. il vicepresidente per gli affari accademici;c. la commissione disciplinare.Art. 8 Organo d’inchiesta 1 L’organo d’inchiesta si compone di:a. una persona responsabile dell’inchiesta;b. un rappresentante del vicepresidente per gli affari accademici;c. uno studente o un dottorando, a seconda che la persona oggetto della procedura disciplinare sia uno studente o un dottorando.2 I membri sono designati dal vicepresidente per gli affari accademici. Lo studente o il dottorando è eletto dal rispettivo corpo di appartenenza.3 L’organo d’inchiesta si consulta con il vicepresidente per gli affari accademici e gli sottopone una proposta di decisione.Art. 9 Vicepresidente per gli affari accademici 1 Il vicepresidente per gli affari accademici può adottare i provvedimenti di cui all’articolo 4 capoverso 1 lettere a–d. 2 Emana la decisione disciplinare che ritiene adeguata in base alla proposta sottopostagli dall’organo d’inchiesta.Art. 10 Commissione disciplinare: composizione 1 La commissione disciplinare è una commissione ad hoc e si compone di:a. un giurista esterno al PFL, che presiede la commissione;b. due membri del corpo docente, di cui almeno uno con il titolo di professore;c. due studenti o dottorandi;d. la persona incaricata dell’inchiesta.2 Se la persona oggetto della procedura disciplinare è un dottorando, entrambi i membri del corpo docente devono essere autorizzati alla supervisione delle tesi di dottorato presso il PFL ed entrambe le persone di cui al capoverso 1 lettera c devono essere dottorandi.3 I membri della commissione disciplinare e i loro sostituti sono designati dal vicepresidente per gli affari accademici del PFL tra i candidati proposti dai rispettivi corpi di appartenenza.Art. 11 Commissione disciplinare: competenze e decisioni 1 La commissione disciplinare può adottare i provvedimenti previsti all’articolo 4 capoverso 1.2 Delibera in sedute non pubbliche. Se le circostanze lo consentono, può decidere anche per circolazione degli atti.3 Può deliberare e decidere validamente solo se alla seduta sono presenti il presidente e almeno un membro di ciascuno dei corpi menzionati all’articolo 10 capoverso 1 lettere b e c. 4 Le decisioni richiedono la maggioranza assoluta dei membri partecipanti alla seduta o alla procedura di circolazione degli atti. In caso di parità, decide il voto del presidente.Sezione 4: Procedura disciplinare Art. 12 Inchiesta disciplinare 1 Chiunque constati un fatto che potrebbe costituire un’infrazione disciplinare deve raccogliere eventuali indizi e informare immediatamente l’organo d’inchiesta. 2 L’organo d’inchiesta accerta i fatti in base agli indizi e ai mezzi di prova nonché ai rapporti ricevuti.3 Se nel corso dell’inchiesta o alla sua conclusione risulta che l’infrazione disciplinare potrebbe giustificare un provvedimento disciplinare di cui all’articolo 4 capoverso 1 lettera e, f o g, il vicepresidente per gli affari accademici convoca la commissione disciplinare.4 Il presidente della commissione disciplinare può disporre ulteriori provvedimenti d’inchiesta.5 Qualora sia avviato un procedimento penale per lo stesso fatto, l’organo disciplinare decide se la procedura disciplinare deve essere sospesa finché i fatti non sono accertati all’interno di tale procedimento. La decisione non è impugnabile.Art. 13 Diritto della persona di essere sentita 1 La persona è informata dell’avvio della procedura disciplinare e dei fatti che le sono contestati. 2 È invitata a pronunciarsi sui fatti che le sono contestati entro un determinato termine e, a tal fine, è autorizzata a consultare gli atti. 3 Può essere convocata e interrogata oralmente ai fini dell’inchiesta. In questo caso le sue dichiarazioni sono trascritte in un verbale che le viene sottoposto da firmare. Può farsi accompagnare da una persona di sua scelta.4 Se agli atti si aggiungono nuovi documenti, la persona è invitata a pronunciarsi nuovamente.5 Se la persona non ottempera alle richieste di pronunciarsi o alle convocazioni, la decisione è presa sulla base degli atti.Art. 14 Decisione disciplinare, rimedi giuridici e diritto applicabile 1 La decisione disciplinare è notificata alla persona per posta o per via elettronica. Contiene la descrizione dei fatti e delle motivazioni, le basi legali applicabili e l’indicazione dei rimedi giuridici. Disciplina la questione del ritiro dell’effetto sospensivo in caso di ricorso.2 La procedura di ricorso è retta dall’articolo 37 capoverso 3 della legge del 4 ottobre 1991 sui PF.3 Per il resto la procedura disciplinare è retta dalla legge federale del 20 dicembre 19683 sulla procedura amministrativa.3 RS 172.021Sezione 5: Disposizioni finali Art. 15 Abrogazione di un altro atto normativo Il regolamento disciplinare del 15 dicembre 20084 concernente gli studenti del Politecnico federale di Losanna è abrogato.4 [RU 2009 825]Art. 16 Modifica di un altro atto normativo ...55 La mod. può essere consultata alla RU 2021 482.Art. 17 Entrata in vigore La presente ordinanza entra in vigore il 1° novembre 2021.
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412.101.220.39 Ordinanza della SEFRI1 sulla formazione professionale di base Estetista con attestato federale di capacità (AFC)del 12 dicembre 2006 (Stato 1° gennaio 2017)1 La designazione dell’unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RU 2004 4937), con effetto dal 1° gen. 2013.82112Estetista AFCKosmetikerin EFZ/Kosmetiker EFZEsthéticienne CFC/Esthéticien CFCLa Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), 2visto l’articolo 19 della legge federale del 13 dicembre 20023 sulla formazione professionale (LFPr); visto l’articolo 12 dell’ordinanza del 19 novembre 20034 sulla formazione professionale (OFPr),ordina:2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).3 RS 412.104 RS 412.101Sezione 1: Oggetto e durata Art. 1 Denominazione e profilo professionale 1 La denominazione professionale è estetista AFC.2 Gli estetisti AFC svolgono, in modo autonomo, cure estetiche rivolte alla persona e si occupano della consulenza e della vendita di preparati osservando indicazioni e controindicazioni. In particolare essi si distinguono per il modo di pensare e operare orientato alla clientela, al proprio gruppo di lavoro e alle esigenze economico-aziendali; nell’azienda, assicurano lo svolgimento di compiti organizzativi. Conoscono, nel proprio ambito di attività, i principi dell’igiene, della sicurezza sul lavoro e della protezione della salute.Art. 2 Durata e inizio 1 La formazione professionale di base dura tre anni.2 L’inizio della formazione professionale di base segue il calendario scolastico della relativa scuola professionale.Sezione 2: Obiettivi ed esigenze Art. 3 Competenze 1 Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono espressi sotto forma di competenze operative secondo gli articoli da 4 a 6.2 Essi valgono per tutti i luoghi di formazione.Art. 4 Competenza professionale La competenza professionale comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti:a.economia aziendale, organizzazione e tecniche aziendali;b.igiene, sicurezza sul lavoro e misure di protezione;c.comunicazione, consulenza e vendita;d.trattamenti estetici;e.trattamenti speciali;f.scienze naturali e conoscenze del corpo umano importanti per l’esercizio della professione.Art. 5 Competenza metodologica La competenza metodologica comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti:a.tecniche di lavoro e risoluzione di problemi;b.5approccio reticolare, orientato al processo, a livello teorico e operativo;c.strategie d’informazione e di comunicazione;d.pensiero sistemico;e.strategie d’apprendimento;f.metodi di consulenza e di vendita;g.tecniche creative;h.tecniche di presentazione.5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 6 Competenza sociale e personale La competenza sociale e personale comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti:a.senso di responsabilità;b.apprendimento continuo;c.capacità di comunicazione;d.capacità di gestire i conflitti;e.capacità di lavorare in gruppo;f.forme comportamentali;g.capacità di lavorare sotto pressione;h.consapevolezza ecologica.Sezione 3: Sicurezza sul lavoro, protezione della salute e dell’ambiente Art. 7 1 All’inizio della formazione, gli operatori forniscono e spiegano alle persone in formazione le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente.2 Dette prescrizioni e raccomandazioni vengono fornite in tutti i luoghi di formazione e considerate ai fini delle procedure di qualificazione.Sezione 4: Parti svolte dai luoghi di formazione e lingua d’insegnamento Art. 8 Parti svolte dai luoghi di formazione 1 La formazione professionale pratica si svolge in media su quattro giorni alla settimana per tutta la durata della formazione professionale di base. 2 L’insegnamento scolastico obbligatorio comprende 1080 lezioni. Esso include 120 lezioni per l’insegnamento dello sport. 3 I corsi interaziendali hanno una durata complessiva minima di 12 e massima di 14 giornate di otto ore. Nell’ultimo semestre della formazione professionale di base non si svolgono corsi interaziendali.Art. 9 Lingua d’insegnamento 1 La lingua d’insegnamento è di norma la lingua nazionale del luogo in cui si trova la scuola professionale. 2 È raccomandato l’insegnamento bilingue nella lingua nazionale locale e in un’altra lingua nazionale o in inglese.3 I Cantoni possono autorizzare altre lingue d’insegnamento.Sezione 5: Piano di formazione e cultura generale Art. 106 Piano di formazione 1 Al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza è disponibile un piano di formazione emanato dalla competente organizzazione del mondo del lavoro e approvato dalla SEFRI.2 Il piano di formazione:a.riporta i contenuti della formazione di base e le disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente e determina quali competenze operative vengono trasmesse e apprese in ciascun luogo di formazione;b.riporta la griglia delle lezioni della scuola professionale;c.designa l’ente responsabile dei corsi interaziendali e definisce l’organizzazione dei corsi e la loro ripartizione sulla durata della formazione professionale di base;d.rapporta coerentemente le competenze operative alle procedure di qualificazione, di cui precisa le modalità.3 Al piano di formazione è allegato l’elenco degli strumenti per la promozione della qualità della formazione professionale di base con indicazione del centro di distribuzione.6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 11 Cultura generale Per gli insegnamenti di cultura generale fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 20067 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.7 RS 412.101.241Sezione 6: Requisiti per gli operatori della formazione nell’azienda di tirocinio Art. 12 Requisiti professionali minimi richiesti ai formatori I requisiti professionali minimi ai sensi dell’articolo 44 capoverso 1 lettere a e b OFPr sono soddisfatti se il formatore possiede una delle seguenti qualifiche:a.attestato federale di capacità di estetista e almeno tre anni di pratica professionale nel campo d’insegnamento;b.attestato federale di capacità di estetista qualificata conseguito in base al diritto previgente e almeno tre anni di pratica professionale nel campo d’insegnamento; c.diploma di formazione professionale superiore di livello terziario in un ambito pertinente. Art. 13 Numero massimo di persone in formazione 1 Nelle aziende che impiegano un formatore al 100 per cento o due formatori ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione.82 Per ogni altro specialista occupato al 100 per cento o per ogni due specialisti in più occupati ciascuno almeno al 60 per cento può svolgere il tirocinio una persona in formazione in più.93 È considerato specialista il titolare di un attestato federale di capacità o di una qualifica equivalente nel campo della persona in formazione.104 Nelle aziende che possono impiegare solo una persona in formazione una seconda persona può iniziare il tirocinio quando la prima arriva all’ultimo anno della formazione professionale di base.115 In casi particolari l’autorità cantonale può autorizzare il superamento del numero massimo di persone in formazione per le aziende di tirocinio che da più anni svolgono la loro funzione di formazione con un successo superiore alla media. 8 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).10 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).11 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Sezione 7: Documentazione dell’apprendimento, rapporto di formazione e documentazione delle prestazioni12 12 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 1413 Documentazione dell’apprendimento 1 Nel corso della formazione professionale pratica la persona in formazione tiene una documentazione dell’apprendimento in cui annota regolarmente i principali lavori eseguiti, le capacità acquisite e le esperienze fatte in azienda.2 Il formatore controlla e firma la documentazione dell’apprendimento almeno una volta al semestre. La discute con la persona in formazione almeno una volta al semestre. 13 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 14a14 Rapporto di formazione 1 Alla fine di ogni semestre, il formatore rileva in un rapporto il livello raggiunto dalla persona in formazione. Per farlo si basa sulle prestazioni nella formazione professionale pratica e sui resoconti delle prestazioni nella scuola professionale e nei corsi interaziendali. Discute il rapporto con la persona in formazione.2 Se necessario, il formatore e la persona in formazione concordano misure per il raggiungimento degli obiettivi di formazione e fissano apposite scadenze. Le misure e le decisioni adottate vengono messe per iscritto.3 Dopo la scadenza prefissata il formatore verifica l’efficacia delle misure concordate e riporta l’esito nel successivo rapporto di formazione.4 Se gli obiettivi non sono stati raggiunti o se è a rischio il buon esito della formazione, il formatore lo comunica per iscritto alle parti contraenti e all’autorità cantonale.14 Introdotto dal n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 15 Documentazione delle prestazioni nella formazione scolastica e nella formazione di base organizzata dalla scuola Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre.Sezione 8: Procedura di qualificazione Art. 16 Ammissione 1 È ammesso alla procedura di qualificazione chi ha assolto la formazione professionale di base:a.secondo le disposizioni della presente ordinanza;b.in un istituto di formazione autorizzato dal Cantone; oc.15al di fuori di un ciclo di formazione regolamentato, se:1.ha maturato l’esperienza professionale di cui all’articolo 32 OFPr,2.di tale esperienza professionale ha svolto almeno tre anni nel campo dell’estetista AFC, e3.rende verosimile il possesso dei requisiti per l’esame finale (art. 17 cpv. 1).2 …1615 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).16 Abrogato dal n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 17 Oggetto, durata e svolgimento 1 Nella procedura di qualificazione si deve dimostrare di aver acquisito le competenze di cui agli articoli da 4 a 6.2 Nell’esame finale vengono esaminati i campi di qualificazione sotto elencati nel modo seguente:a.lavoro pratico, della durata da sette a otto ore. La persona in formazione deve dimostrare di essere in grado di eseguire, in modo professionalmente corretto e adeguato alle necessità e alla situazione, le attività richieste per un lavoro prestabilito o in situazioni date. La documentazione dell’apprendimento e dei corsi interaziendali può essere consultata come ausilio;b.conoscenze professionali della durata da tre a quattro ore. L’esame è orale e/o scritto. Se si svolge un esame orale, la durata massima è di un’ora.c.cultura generale. Per l’esame finale nel campo di qualificazione «cultura generale» fa stato l’ordinanza della SEFRI del 27 aprile 200617 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base. 17 RS 412.101.241Art. 18 Superamento 1 L’esame finale è superato se:a.per il campo di qualificazione «lavoro pratico» viene attribuito il 4 o una nota superiore;b.18…c.la nota complessiva raggiunge o supera il 4.2 La nota complessiva è data dalla media arrotondata a un decimale delle seguenti note con la seguente ponderazione:a.lavoro pratico: conta doppio;b.conoscenze professionali: conta una volta sola;c.nota scolastica relativa all’insegnamento professionale: conta una volta sola;d.cultura generale: conta una volta sola.3 Per nota scolastica relativa all’insegnamento professionale si intende la media arrotondata al punto o al mezzo punto della somma delle sei note delle pagelle semestrali relative all’insegnamento delle conoscenze professionali.1918 Abrogata dal n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, con effetto dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).19 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 19 Ripetizioni 1 La ripetizione della procedura di qualificazione è disciplinata dall’articolo 33 OFPr. Qualora debba essere ripetuto un campo di qualificazione, esso va ripetuto interamente.2 Qualora si ripeta la procedura di qualificazione senza frequentare nuovamente la scuola professionale, resta valida la nota scolastica conseguita in precedenza. Se si ripetono almeno due semestri di insegnamento professionale, fa stato la nuova nota scolastica. Art. 20 Caso particolare Per le persone che hanno assolto la formazione diversamente da quanto disciplinato dalla presente ordinanza, invece della nota scolastica relativa all’insegnamento professionale si terrà in considerazione quella del campo di qualificazione «conoscenze professionali» raddoppiata.Sezione 9: Attestazioni e titolo Art. 21 Attestato federale di capacità 1 Chi ha superato la procedura di qualificazione, riceve l’attestato federale di capacità (AFC).2 L’attestato federale di capacità conferisce il diritto di avvalersi del titolo legalmente protetto di «estetista AFC».203 Nel certificato delle note figurano:a.la nota complessiva;b.le note di ogni campo di qualificazione e la nota scolastica relativa all’insegnamento professionale.20 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Sezione 10:21 Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per estetisti AFC 21 Nuovo testo giusta il n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 22 1 La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità della formazione per estetisti AFC ha la seguente composizione:a.quattro rappresentanti dell’Associazione professionale svizzera d’estetica (APSE);b.un rappresentante dell’Association Suisse des Esthéticiennes avec Certificat Fédéral de Capacité (ASE CFC);c.un rappresentante dell’Associazione Estetiste della Svizzera Italiana (AESI);d.due o tre rappresentanti dei docenti delle scuole professionali;e.almeno un rappresentante, rispettivamente, della Confederazione e dei Cantoni.2 Le regioni linguistiche sono adeguatamente rappresentate.3 La Commissione si autocostituisce.4 Essa svolge in particolare i seguenti compiti:a.verifica costantemente, ma almeno ogni cinque anni, l’ordinanza sulla formazione professionale di base e il piano di formazione in relazione agli sviluppi economici, tecnologici, ecologici e didattici. Nella verifica tiene conto di eventuali nuovi aspetti organizzativi della formazione professionale di base;b.chiede alla competente organizzazione del mondo del lavoro di presentare alla SEFRI una domanda di modifica dell’ordinanza sulla formazione professionale di base, qualora gli sviluppi osservati la rendano necessaria;c.chiede all’organizzazione del mondo del lavoro l’adeguamento del piano di formazione, qualora gli sviluppi osservati lo rendano necessario;d.esprime un parere riguardo agli strumenti per la validazione degli apprendimenti acquisiti;e.esprime un parere riguardo agli strumenti per la promozione della qualità della formazione professionale di base, in particolare sulle disposizioni esecutive concernenti le procedure di qualificazione.Sezione 11: Disposizioni finali Art. 23 Abrogazione del diritto previgente 1 Sono abrogati:a.il regolamento del 12 giugno 199222 (modifica del 3 settembre 1996) concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio per estetisti;b.il programma del 12 giugno 199223 per l’insegnamento professionale degli estetisti.2 L’approvazione del regolamento del 1° ottobre 1987 concernente i corsi d’introduzione per estetisti è revocata.22 FF 1996 V 11723 FF 1992 V 677Art. 24 Disposizioni transitorie 1 Le persone che hanno iniziato la formazione di estetista prima del 1o gennaio 2007 la portano a termine in base al diritto previgente.2 Fino al 31 dicembre 2011, chi ripete l’esame finale di tirocinio per estetista viene valutato, su richiesta, in base al diritto previgente.Art. 24a24 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 18 ottobre 2016 1 Le persone che hanno iniziato la formazione di estetista prima dell’entrata in vigore della modifica del 18 ottobre 2016, la portano a termine in base al diritto anteriore.2 Chi ripete l’esame finale di tirocinio per estetista entro il 31 dicembre 2021, viene valutato, su richiesta, in base al diritto anteriore.24 Introdotto dal n. I dell’O della SEFRI del 18 ott. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 3647).Art. 25 Entrata in vigore 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2007.2 Le disposizioni concernenti la procedura di qualificazione, le attestazioni e il titolo (art. da 16 a 21) entrano in vigore il 1° gennaio 2010.
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548.200
Legge sugli assegni maternità
del 08.12.1991 (stato 01.08.2009)
accettata dal Popolo l'8 dicembre 1991[1]
Art. 1
Principio
1
Il Cantone per un determinato periodo di tempo accorda assegni alla madre o al padre (qui di seguito chiamati genitori) dopo la nascita di un figlio, se ella o egli ha bisogno di aiuto finanziario per poter accudire al bambino e assisterlo di persona.
2
Sono esclusi dalla presente legge i rifugiati riconosciuti per i quali la competenza in materia di assistenza spetta alla Confederazione, gli stranieri ammessi provvisoriamente, nonché i richiedenti l'asilo. *
Art. 2
Diritto all'assegno
1
Il diritto all'assegno sussiste, se:
a)
il fabbisogno esistenziale non è coperto dal reddito computabile;
b)
la sostanza netta giusta la legge cantonale sulle imposte non supera l'importo doppio della franchigia patrimoniale determinante per le prestazioni complementari AVS e AI (qui di seguito abbreviate con PC) spettanti a persone singole e coniugi;
c)
il genitore che assiste il bambino convive con lo stesso nella medesima economia domestica;
d)
il genitore che assiste il bambino ha domicilio di diritto civile nel Cantone e vi abita effettivamente;
e)
l'attività lucrativa svolta dal genitore assistente non supera la metà del normale orario di lavoro.
Art. 3
Ammontare degli assegni
1
Gli assegni corrispondono alla differenza tra il fabbisogno esistenziale e il reddito computabile.
2
Se le condizioni cambiano durante il periodo in cui vengono percepiti gli assegni, quest'ultimi vengono conformemente adeguati.
Art. 4
Fabbisogno esistenziale
1
Sono considerati fabbisogno esistenziale i limiti di reddito fissati dalle disposizioni cantonali sulle PC spettanti a persone singole e coniugi. Per ogni figlio convivente nell'economia domestica viene aggiunto il 20 per cento al limite del reddito stabilito per il genitore solo.
2
Vengono inoltre riconosciute le seguenti spese:
a)
la pigione giusta le disposizioni sulle PC, senza computo di franchigia. Per il genitore solo convivente in coabitazioni o unioni economiche le spese vengono computate pro rata;
b)
gli interessi ipotecari, al massimo comunque fino all'importo che equivale al reddito immobiliare;
c) *
…
Art. 5
Reddito computabile
1
Sono considerate reddito computabile tutte le entrate del genitore assistente risp. dei genitori coniugati o conviventi che vengono percepite durante il periodo in cui viene versato l'assegno.
2
Se il genitore che non assiste il bambino rinuncia senza motivo cogente al reddito da un lavoro pretendibile, se ne terrà conto nel computo.
3
Per il genitore solo convivente in coabitazioni o unioni economiche, quale reddito viene computato un importo adeguato per la conduzione della sua economia domestica.
4
1/20 della sostanza netta viene aggiunto al reddito mensile, se quest'ultimo supera la franchigia patrimoniale determinante per il beneficio delle prestazioni complementari.
Art. 6
Periodo di computo
1
Il periodo di computo per accertare il fabbisogno esistenziale e il reddito determinanti corrisponde al periodo durante il quale viene versato l'assegno.
Art. 7
Durata e modalità dell'assegno
1
Gli assegni vengono versati durante i dieci mesi successivi al parto.
2
In casi di rigore gli assegni possono essere versati per 15 mesi al massimo.
3
Di regola gli assegni vengono versati mensilmente.
Art. 8
Annuncio e obbligo di notifica
1
Il diritto agli assegni deve essere fatto valere al più tardi entro tre mesi da quando tale diritto si è costituito.
2
Il genitore che fa valere tale pretesa deve dare le informazioni sulle sue condizioni personali e finanziarie occorrenti per poter accertare il diritto agli assegni e l'importo degli stessi. Su richiesta egli deve presentare la necessaria documentazione.
3
Qualsiasi cambiamento della situazione personale o finanziaria che subentra durante il periodo in cui vengono versati gli assegni, deve essere comunicato senza indugio.
Art. 9
Tutela degli assegni
1
Gli assegni ai sensi della presente legge non sono cedibili. Qualsiasi cessione di tale diritto è considerata nulla.
Art. 10
Determinazione e versamento
1
La determinazione e il versamento degli assegni spettano al Servizio cantonale di assistenza sociale; questi decide in una disposizione sul diritto all'assegno nonché sul suo importo e sulla sua durata.
Art. 11
Rimborso
1
Chi beneficia di assegni in base a informazioni non veritiere o incomplete oppure non segnala importanti cambiamenti della sua situazione, deve restituire i sussidi percepiti abusivamente. L'obbligo al rimborso si prescrive dopo cinque anni.
Art. 12
Obbligo d'informazione e alla segretezza
1
Le autorità del Cantone e dei comuni, i datori di lavoro e le istituzioni sociali che sono in contatto con il genitore che pretende l'assegno sono tenuti a dare gratuitamente le informazioni occorrenti all'esecuzione della presente legge e a inoltrare la necessaria documentazione. Le persone cui è affidata l'esecuzione della presente legge sono soggette al segreto professionale.
Art. 13 *
Rimedi legali
1
Le disposizioni emanate in base alla presente legge possono essere impugnate entro 30 giorni dal recapito con ricorso al Tribunale amministrativo.
Art. 14
Esecuzione
1
Il Governo è competente per l'esecuzione della presente legge ed emana le necessarie disposizioni di attuazione.[2]
Art. 15
Entrata in vigore
1
Il Governo stabilisce la data dell'entrata in vigore[3] della presente legge.
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0.812.121.011ru Traduzione2Protocollo di emendamenti della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961Concluso a Ginevra il 25 marzo 1972Approvato dall’Assemblea federale il 21 marzo 19953Strumento d’adesione depositati dalla Svizzera il 22 aprile 1996Entrato in vigore per la Svizzera il 22 maggio 1996 (Stato 28 dicembre 2016)1 RU 1996 1941; FF 1994 III 11372 Dal testo originale francese.3 RU 1996 1940PreamboloLe Parti al presente Protocollo,considerando le disposizioni della convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, fatta a New York il 30 marzo 19614 (qui di seguito denominata la convenzione unica),auspicando di modificare la convenzione unica,convengono quanto segue:4 RS 0.812.121.0Art. 1 Emendamenti all’articolo 2, paragrafi 4, 6 e 7 della convenzione unica L’articolo 2, paragrafi 4, 6 e 7 della convenzione unica sarà modificato come segue:«4. I preparati di cui alla Tabella III sono sottoposti alle stesse misure di controllo dei preparati che contengono gli stupefacenti di cui alla Tabella Il. Tuttavia i paragrafi 1b, e da 3 a 15 dell’articolo 31 e, relativamente al loro acquisto e vendita al dettaglio, il comma b dell’articolo 34, non saranno necessariamente applicati, e ai fini delle valutazioni (art. 19) e delle statistiche (art. 20), le informazioni richieste saranno limitate alle quantità dì stupefacenti utilizzate nella fabbricazione dei suddetti preparati.6. Oltre che alle misure di controllo applicabili a tutti gli stupefacenti di cui alla tabella 1, l’oppio è sottoposto alle disposizioni dell’articolo 19, paragrafo 1, comma f, e degli articoli 21bis, 23 e 24, la foglia di coca alle disposizioni degli articoli 26 e 27 e il cannabis alle disposizioni dell’articolo 28.7. Il papavero da oppio, la pianta di coca, la pianta di cannabis, la foglia di papavero e le foglie di cannabis sono sottoposte alle misure di controllo previste rispettivamente dall’articolo 19, paragrafo 1, comma e, dall’articolo 20, paragrafo 1, comma g, dall’articolo 21bis e dagli articoli da 22 a 24; 22, 26 e 27; 22 e 28; 25 e 28.»Art. 2 Emendamenti al titolo dell’articolo 9 della convenzione unica e al paragrafo 1 e introduzione di nuovi paragrafi 4 e 5 Il titolo dell’articolo 9 della convenzione unica sarà modificato come segue:«Composizione e attribuzione dell’Organo»L’articolo 9, paragrafo 1 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. L’Organo si compone di tredici membri scelti dal Consiglio come segue:a)tre membri esperti in medicina, farmacologia e farmacia e scelti da una lista di almeno cinque persone designate dall’Organizzazione mondiale della sanità, eb)dieci membri scelti da una lista di persone designate dai membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e dalle Parti che non ne sono membri.»I nuovi paragrafi 4 e 5 seguenti saranno inseriti dopo il paragrafo 3 dell’articolo 9 della convenzione unica:«4. Senza pregiudizio delle altre disposizioni della presente convenzione, l’Organo, agendo in collaborazione con i Governi, cercherà di limitare la coltura, la produzione, la fabbricazione e l’uso degli stupefacenti alle quantità necessarie a fini medici e scientifici, far rispettare tali limitazioni e impedire la coltura, la produzione, la fabbricazione, il traffico e l’uso illeciti degli stupefacenti.5. Le misure prese dall’Organo in applicazione della presente convenzione saranno sempre quelle più atte a favorire la collaborazione dei governi con l’Organo e a rendere possibile un dialogo permanente tra i Governi e l’Organo, in modo da facilitare e contribuire a qualsiasi azione efficace dei governi diretta al raggiungimento degli scopi della presente convenzione.»Art. 3 Emendamenti all’articolo 10, paragrafi 1 e 4 della convenzione unica L’articolo 10, paragrafi 1 e 4 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. I membri dell’Organo sono eletti per cinque anni e sono rieleggibili.4. Il Consiglio può, su raccomandazione dell’Organo destituire un membro dell’Organo che non soddisfi più le condizioni richieste dal paragrafo 2 dell’articolo 9. Tale raccomandazione deve essere formulata mediante il voto favorevole di nove membri dell’Organo.»Art. 4 Emendamento all’articolo 11, paragrafo 3 della convenzione unica L’articolo 11, paragrafo 3 della convenzione unica sarà modificato come segue:«3. Il quorum indispensabile per le riunioni dell’Organo è di otto membri.»Art. 5 Emendamento all’articolo 12, paragrafo 5 della convenzione unica L’articolo 12, paragrafo 5 della convenzione unica sarà modificato come segue:«5. Allo scopo di limitare l’uso e la distribuzione degli stupefacenti alle quantità necessarie a fini medici e scientifici e di far rispettare tali limitazioni, l’Organo confermerà in seguito, nel più breve tempo possibile, le stime, ivi comprese le stime supplementari; potrà anche modificarle con il consenso del governo interessato. In caso di disaccordo tra il Governo e l’Organo, quest’ultimo avrà il diritto di stabilire, comunicare e pubblicare le proprie stime, ivi comprese le stime supplementari.»Art. 6 Emendamenti all’articolo 14, paragrafi 1 e 2 della convenzione unica L’articolo 14, paragrafi 1 e 2 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. a) Se, dopo l’esame delle informazioni inviate all’Organo da parte del Governo in conformità con le disposizioni della presente convenzione o delle informazioni comunicate da parte degli Organi delle Nazioni Unite o da istituzioni specializzate o, a condizione che esse siano approvate dalla Commissione su raccomandazione dell’Organo, da altre organizzazioni intergovernative o da organizzazioni internazionali non governative che hanno una competenza diretta in materia e che sono dotate di statuto consultivo presso il Consiglio economico e sociale in virtù della Carta delle Nazioni Unite5 oppure che godono di statuto analogo per accordo speciale con il Consiglio, l’Organo ha ragioni obiettive di credere che gli scopi della presente convenzione siano seriamente compromessi dal fatto che una Parte o un Paese o un territorio non attuino le disposizioni della convenzione, l’Organo ha il diritto di proporre di entrare in consultazione con il Governo interessato oppure di chiedergli spiegazioni. Se, senza avere mancato all’attuazione delle disposizioni della presente convenzione, una Parte o un Paese o un territorio sono diventati un centro importante di coltura, produzione, fabbricazione, traffico o consumo illeciti di stupefacenti, oppure se esiste palesemente un grave rischio che lo diventino, l’Organo ha il diritto di proporre di entrare in consultazione con il governo interessato. Con riserva del diritto che possiede di attirare l’attenzione delle Parti, del Consiglio e della Commissione sulla questione, così come previsto qui di seguito dal comma d, l’Organo darà carattere di riservatezza alle richieste di informazioni e alle spiegazioni fornite da un Governo oppure a una proposta di consultazioni e alle consultazioni avviate con un governo in virtù delle disposizioni del presente comma.b)Dopo aver agito conformemente al comma a) di cui sopra, l’Organo può, se lo ritiene necessario, chiedere al Governo interessato di adottare le misure correttive che, in base alle circostanze, possano sembrare necessarie al fine di assicurare l’attuazione delle disposizioni della presente convenzione.c)L’Organo può, se lo considera necessario per chiarire una questione relativamente al comma a) di cui sopra, proporre al governo interessato di far intraprendere uno studio della stessa, sul proprio territorio, nel modo che quest’ultimo riterrà più opportuno. Qualora il Governo interessato decida di intraprendere tale studio, esso può chiedere all’Organo di fornire mezzi tecnici ed i servizi di una o più persone aventi le qualifiche richieste per assistere gli agenti del Governo nello studio in questione. La o le persone che l’Organo si propone di mettere a disposizione del Governo saranno soggette all’approvazione di quest’ultimo. Le modalità dello studio ed i tempi entro i quali deve essere ultimato saranno stabiliti per mezzo di consultazioni tra il Governo e l’Organo. Il Governo trasmetterà all’Organo i risultati dello studio indicando le misure correttive che ritiene opportuno adottare.d)Se l’Organo accerta che il Governo interessato non ha dato spiegazioni soddisfacenti quando è stato invitato a farlo in conformità con il comma a) di cui sopra, o ha trascurato di adottare qualsiasi misura correttiva che è stato invitato a prendere in conformità con il comma b) di cui sopra, o se esiste una situazione grave che richieda delle misure di collaborazione internazionale dirette alla sua soluzione, esso può richiamare l’attenzione delle Parti, del Consiglio e della Commissione sulla questione. L’Organo agirà in tal modo ove gli scopi della presente convenzione siano seriamente compromessi e non sia stato possibile risolvere altrimenti la questione in modo soddisfacente. Agirà nello stesso modo qualora accerti una situazione grave che esiga misure di collaborazione internazionale e ritenga che, per risolvere tale situazione, richiamare l’attenzione delle Parti, del Consiglio e della Commissione è il mezzo più atto a facilitare tale collaborazione; previo esame dei rapporti elaborati dall’Organo, e eventualmente dalla Commissione, il Consiglio può richiamare l’attenzione dell’Assemblea generale sulla questione.2. Quando esso richiama l’attenzione delle Parti, del Consiglio e della Commissione su una questione in conformità con il comma d) del paragrafo 1 di cui sopra, l’Organo può, se ritiene necessaria tale misura, raccomandare alle Parti di sospen-dere l’importazione degli stupefacenti provenienti dal Paese interessato, o l’esportazione degli stupefacenti destinati a tale Paese o territorio, o, contemporaneamente, l’importazione o l’esportazione, o per un periodo determinato, o fino al momento in cui la situazione di quel Paese o territorio non sarà ritenuta soddisfacente. Lo Stato interessato ha il diritto di portare la questione davanti al Consiglio.»5 RS 0.120Art. 7 Nuovo articolo 14bis Il nuovo articolo qui di seguito sarà inserito dopo l’articolo 14 della convenzione unica:«Articolo 14bis Assistenza tecnica e finanziariaNei casi che riterrà più opportuni, l’Organo, d’accordo col governo interessato, può, o parallelamente o nel luogo e posto indicato nelle misure di cui ai paragrafi 1 e 2 dell’articolo 14, raccomandare agli organi competenti delle Nazioni Unite e alle istituzioni specializzate che venga fornita un’assístenza tecnica o Finanziaria, oppure l’una e l’altra, al suddetto Governo in appoggio agli sforzi che questo fa per rispettare le obbligazioni derivantegli dalla presente convenzione, particolarmente quelle indicate o citate agli articoli 2, 35, 38 e 38bis.»Art. 8 Emendamento all’articolo 16 della convenzione unica L’articolo 16 della convenzione unica sarà modificato come segue:«I servizi di segretariato della Commissione e dell’Organo saranno forniti dal Segretario generale. Tuttavia, il Segretario dell’Organo sarà nominato dal Segretario generale in consultazione con l’Organo.»Art. 9 Emendamenti all’articolo 19, paragrafi 1, 2 e 5 della convenzione unica L’articolo 19, paragrafi 1, 2 e 5 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. Le Parti invieranno all’Organo, ogni anno e per ciascuno dei loro territori, nel modo e nella forma da esso prescritti, stime riferentisi ai seguenti argomenti e redatte su formulari forniti dall’Organo:a)le quantità di stupefacenti consumate a fini medicinali e scientifici;b)le quantità di stupefacenti che saranno utilizzati per la fabbricazione di altri stupefacenti, dei preparati della Tabella III e di sostanze non previste dalla presente convenzione;c)le quantità di stupefacenti che saranno in magazzino al 31 dicembre dell’anno al quale si riferiscono le stime;d)la quantità di stupefacenti che è necessario aggiungere agli stocks speciali;e)la superficie (in ettari) e l’ubicazione geografica delle terre che saranno destinate alla coltura del papavero da oppio;f)la quantità approssimativa d’oppio che sarà prodotta;g)il numero degli stabilimenti industriali che fabbricheranno stupefacenti sintetici; eh)le quantità di stupefacenti sintetici che saranno fabbricati da ciascuno degli stabilimenti di cui al comma precedente.2. a) Con riserva delle detrazioni previste dal paragrafo 3 dell’articolo 21, il totale delle stime per ogni territorio e per ogni stupefacente ad eccezione dell’oppio e degli stupefacenti sintetici sarà la somma delle quantità specificate ai comma a), b) e d) del paragrafo 1 del presente articolo, aumentata della quantità necessaria per portare gli stocks esistenti al 31 dicembre dell’anno precedente al livello valutato in conformità con le disposizioni del comma c) del paragrafo 1.b)Con riserva delle detrazioni di cui al paragrafo 3 dell’articolo 21 relativamente alle importazioni e al paragrafo 2 dell’articolo 21bis, il totale delle stime d’oppio per ciascun territorio sarà o la somma delle quantità specificate ai comma a), b) e d) del paragrafo 1 del presente articolo, aumentata della quantità necessaria per portare gli stocks esistenti al 31 dicembre dell’anno precedente al livello valutato conformemente alle disposizioni del comma c) del paragrafo 1, o la quantità specificata al comma f) del paragrafo 1 del presente articolo se essa è superiore alla prima.c)Con riserva delle detrazioni di cui al paragrafo 3 dell’articolo 21, il totale delle stime di ciascun stupefacente sintetico per ciascun territorio sarà o la somma delle quantità specificate ai comma a), b) e d) del paragrafo 1 del presente articolo, aumentata della quantità necessaria per portare gli stocks esistenti al 31 dicembre dell’anno precedente al livello valutato conformemente alle disposizioni del comma c) del paragrafo 1, o la somma delle quantità specificate al comma h) del paragrafo 1 del presente articolo se essa è superiore alla prima.d)Le stime operate in virtù dei comma precedenti del presente paragrafo saranno modificate nel modo più opportuno per tener conto di qualsiasi quantità sequestrata e successivamente introdotta nel mercato lecito, nonché di qualsiasi quantità prelevata dalle scorte speciali per soddisfare le esigenze della popolazione civile.5. Con riserva delle detrazioni previste al paragrafo 3 dell’articolo 21, e tenendo conto all’occorrenza delle disposizioni dell’articolo 21bis, le stime non dovranno essere superate.»Art. 10 Emendamenti all’articolo 20 della convenzione unica L’articolo 20 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. Le Partì invieranno all’Organo, per ciascuno dei loro territori, nel modo e nella forma da esso prescritti, delle statistiche sugli argomenti qui di seguito indicati, redatte su formulari forniti dall’Organo:a)produzione o fabbricazione di stupefacenti;b)utilizzazione di stupefacenti per la fabbricazione di altri stupefacenti, di preparati della Tabella III e di sostanze non previste dalla presente convenzione ed utilizzazione della paglia di papavero per la fabbricazione di stupefacenti;c)uso di stupefacenti;d)importazione ed esportazione di stupefacenti e di paglia di papavero;e)sequestri di stupefacenti e destinazione delle quantità sequestrate;f)stocks di stupefacenti al 31 dicembre dell’anno al quale si riferiscono le statistiche; eg)superficie determinabile delle colture di papavero da oppio.2. a) Le statistiche riferentisi agli argomenti menzionati al paragrafo 1, fatta eccezione per il comma d), saranno stabilite annualmente e trasmesse all’Organo non più tardi del 30 giugno dell’anno seguente a quello in cui si riferiscono.b)Le statistiche riguardanti gli argomenti menzionati al comma d) del paragrafo 1, saranno redatte trimestralmente e saranno trasmesse all’Organo entro il termine di un mese dalla fine del trimestre al quale esse si riferiscono.3. Le Parti non sono tenute a fornire statistiche concernenti gli stocks speciali, ma forniranno separatamente statistiche concernenti gli stupefacenti importati o acquistati nel Paese o territorio per i bisogni speciali, nonché le quantità di stupefacenti prelevate dagli stocks speciali per soddisfare i bisogni della popolazione civile.»Art. 11 Nuovo articolo 21bis Il nuovo articolo qui di seguito sarà inserito dopo l’articolo 21 della convenzione unica:«Articolo 21bis Limitazione della produzione d’oppio1. La produzione d’oppio da parte di qualunque Paese o territorio sarà organizzata e controllata in modo tale che, per quanto possibile, la quantità prodotta nel corso di un dato anno non sia superiore alla stima, stabilita ai sensi del paragrafo 1 f) dell’articolo 19, della quantità d’oppio che sarà prodotta.2. Se l’Organo accerta, in base ad informazioni fornite in conformità con le disposizioni della presente convenzione, che una Parte che ha fornito una stima in conformità al paragrafo 1 f) dell’articolo 19 non ha limitato l’oppio prodotto all’interno delle proprie frontiere a fini leciti in virtù delle stime relative, e che una quantità importante di oppio prodotta, lecitamente o illecitamente, all’interno delle frontiere di tale Parte, è stata introdotta nel mercato illecito, l’Organo può, dopo aver esaminato le spiegazioni della Parte interessata, da presentare entro un mese dalla notifica del suddetto accertamento, decidere di detrarre in tutto o in parte questa quantità da quella che sarà prodotta e dal totale delle stime, come viene definito nel paragrafo 2 b) dell’articolo 19 per il primo anno in cui tale detrazione sarà tecnicamente applicabìle, tenendo conto dell’epoca dell’anno e degli impegni contrattuali ai quali la Parte in causa avrà sottoscritto allo scopo di esportare oppio. Questa decisione dovrà entrare in vigore 90 giorni dopo che la Parte interessata ne avrà ricevuto notifica.3. L’Organo, dopo aver notiticato alla Parte interessata la sua decisione relativa ad una detrazione presa in applicazione del paragrafo 2 di cui sopra, entrerà in consultazione con essa al fine di dare una soluzione soddisfacente alla situazione. 4. Qualora la situazione non venga risolta in modo soddisfacente, l’Organo può eventualmente applicare le disposizioni dell’articolo 14.5. Prendendo la decisione relativa alla detrazione prevista al paragrafo 2 di cui sopra, l’Organo terrà conto non solo di tutte le circostanze pertinenti, in particolare di quelle che danno luogo al problema del traffico illecito contemplato dal paragrafo 2 di cui sopra, ma anche di qualsiasi nuova misura adeguata di controllo che la Parte abbia potuto adottare.»Art. 12 Emendamento all’articolo 22 della convenzione unica L’articolo 22 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. Quando la situazione nel Paese o un territorio di una Parte è tale che la proibizione della coltivazione del papavero da oppio, dell’albero della coca e della pianta di cannabis è, a suo avviso, la misura più adatta al fine di proteggere la salute pubblica ed evitare che gli stupefacenti siano deviati verso il traffico illecito, la Parte interessata ne vieterà la coltivazione.2. La Parte che vieta la coltivazione del papavero da oppio oppure della pianta di cannabis adotterà le misure atte a sequestrare le piantine coltivate illecitamente e per distruggerle, salvo per piccole quantità necessarie alla Parte a scopi di ricerca scientifica.»Art. 13 Emendamento all’articolo 35 della convenzione unica L’articolo 35 della convenzione unica sarà modificato come segue:«Tenuto debito conto dei loro ordinamenti costituzionali, giuridici e amministrativi, le Parti:a)assicureranno sul piano nazionale un coordinamento dell’azione preventiva e repressiva contro il traffico illecito; a tale scopo potranno istituire un servizio adeguato incaricato di tale coordinamento;b)si aiuteranno reciprocamente nella lotta contro il traffico illecito;c)collaboreranno strettamente tra loro e con le organizzazioni internazionali competenti di cui fanno parte per condurre una lotta coordinata contro il traffico illecito;d)controlleranno che la cooperazione internazionale dei servizi competenti sia attuata con sistemi rapidi;e)si assicureranno che qualora vengano trasmessi da un Paese all’altro atti giudiziari per il perseguimento di un’azione giudiziaria, la trasmissione sia effettuata con mezzi rapidi all’indirizzo delle giurisdizioni designate dalle Parti; tale disposizione non pregiudica il diritto delle Parti di richiedere che gli atti di cui sopra vengano loro inviati per via diplomatica;f)forniranno all’Organo e alla Commissione, se lo ritengono opportuno, per il tramite del Segretario generale, oltre alle informazioni richieste in virtù dell’articolo 18, informazioni riguardanti le attività illecite accertate all’interno delle loro frontiere e relative in particolare alla coltivazione, produzione, fabbricazione, uso e traffico illecito degli stupefacenti; eg)forniranno le informazioni di cui al paragrafo precedente, nella misura del possibile, nel modo e alle date fissate dall’Organo; da parte sua, su richiesta di una Parte, l’Organo potrà aiutarla a fornire informazioni e appoggiare gli sforzi da essa intrapresi per ridurre le attività illecite in materia di stupefacenti all’interno delle proprie frontiere.»Art. 14 Emendamenti all’articolo 36, paragrafi 1 e 2 della convenzione unica L’articolo 36, paragrafo 1 e 2 della convenzione unica sarà modificato come segue:«1. a) Compatibilmente con le proprie norme costituzionali, ciascuna Parte adotterà le misure necessarie affinché la coltivazione e la produzione, la fabbricazione, l’estrazione, la preparazione, la detenzione, l’offerta, la messa in vendita, la distribuzione, l’acquisto, la vendita, la consegna per qualunque scopo, la mediazione, l’invio, la spedizione in transito, il trasporto, l’importazione e l’esportazione di stupefacenti non conformi alle disposizioni della presente convenzione o qualunque atto reputato dalla detta Parte e contrario alle disposizioni della presente convenzione, siano considerati infrazioni punibili qualora siano commesse intenzionalmente e sempreché le infrazioni gravi siano passibili di una pena adeguata, in particolare di pene che prevedono la reclusione o altre pene detentive.b)Nonostante le disposizioni di cui al comma precedente, quando persone utilizzanti in modo abusivo stupefacenti avranno commesso tali infrazioni, le Parti potranno, invece che condannarle o pronunciare una sanzione penale a loro danno, oppure quale complemento della condanna o della sanzione penale, sottoporre queste persone a misure di cura, correzione, postcura, riabilitazione e reinserimento sociale conformemente alle disposizioni del paragrafo 1 dell’articolo 38.2. Compatibilmente con le norme costituzionali di ciascuna Parte, del suo ordinamento giuridico e della sua legislazione interna:a) i) ognuna delle infrazioni enumerate al paragrafo i verrà considerata come una distinta infrazione se le infrazioni sono commesse in Paesi diversi;ii)la partecipazione intenzionale a una qualunque delle predette infrazioni, l’associazione o l’intesa al fine di commettere tale infrazione o il tentativo di commetterla, gli atti preparatori e le operazioni finanziarie compiute dolosamente, relative alle infrazioni di cui al presente articolo, saranno considerate infrazioni passibili delle pene previste al paragrafo l;iii)le condanne pronunciate all’estero per tali infrazioni saranno prese in considerazione per determinare la recidiva; eiv)le predette infrazioni gravi, indipendentemente dal fatto che siano commesse da cittadini o da stranieri, saranno perseguite dalla Parte sul cui territorio l’infrazione è stata commessa, oppure dalla Parte sul cui territorio si trova il delinquente, se la sua estradizione non può essere concessa in base alla legislazione della Parte alla quale è stata rivolta la domanda di estradizione e se il predetto delinquente non è stato già perseguito e giudicato.b) i) Ciascuna delle infrazioni elencate ai paragrafi 1 e 2, a) ii) del presente articolo rientra a pieno diritto come caso di estradizione in qualsiasi trattato di estradizione concluso fra le Parti. Le Parti s’impegnano a includere tali infrazioni come casi di estradizione in qualsiasi trattato di estradizione che deve essere fra le Parti stipulato.ii)Qualora una Parte che subordina l’estradizione all’esistenza di un trattato riceva una richiesta di estradizione da un’altra Parte con la quale essa non sia legata da trattato d’estradizione, essa ha facoltà di considerare la presente convenzione come base giuridica per l’estradizione relativamente alle infrazioni di cui ai paragrafi 1 e 2, a) ii), del presente articolo. L’estradizione è subordinata alle altre condizioni previste dal diritto della Parte oggetto della richiesta.iii)Le Parti che non subordinano l’estradizione all’esistenza di un trattato riconoscono le infrazioni di cui ai paragrafi 1 e 2 a), ii) del presente articolo come casi di estradizione fra le stesse Parti nelle condizioni previste dal diritto della Parte oggetto della richiesta.iv)L’estradizione sarà accordata in base alla legislazione della Parte alla quale è stata indirizzata la domanda di estradizione e, senza pregiudizio delle disposizioni dei comma b), i), ii) e iii) del presente paragrafo, la predetta Parte avrà il diritto di rifiutare di concedere l’estradizione qualora le autorità competenti ritengano che l’infrazione non sia sufficientemente grave.»Art. 15 Emendamento all’articolo 38 della convenzione unica ed al suo titolo L’articolo 38 della convenzione unica e il suo titolo saranno modificati come segue:«Articolo 38 Misure contro l’abuso degli stupefacenti1. Le Parti prenderanno in particolare considerazione l’abuso degli stupefacenti e adotteranno tutte le misure possibili per prevenirlo e per assicurare la pronta diagnosi, cura, correzione, post‑cura, riabilitazione e reinserimento sociale delle persone interessate; per tali fini esse coordineranno i loro sforzi.2. Le Parti favoriranno, per quanto possibile, la formazione di un personale che assicuri la cura, la post‑cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale delle persone che fanno abuso di stupefacenti.3. Le Parti adotteranno tutte le misure possibili per aiutare le persone che ne hanno bisogno nell’esercizio della loro professione ad acquisire la conoscenza dei problemi posti dall’abuso degli stupefacenti e dalla sua prevenzione, ed esse svilupperanno altresì tale conoscenza fra il grosso pubblico se è il caso di temere che l’abuso di stupefacenti si diffonda molto largamente.»Art. 16 Nuovo articolo 38bis Il nuovo articolo qui di seguito sarà inserito dopo l’articolo 38 della convenzione unica:«Articolo 38bis Accordi per l’istituzione di centri regionaliSe una Parte lo ritiene auspicabile, nella lotta che essa stessa conduce contro il traffico illecito della droga e tenendo conto del proprio ordinamento costituzionale, giuridico e amministrativo, essa farà in modo, sollecitando, se lo desidera, i pareri tecnici dell’Organo o delle istituzioni specializzate, che vengano presi accordi, in consultazione con le altre Parti interessate della regione, per la creazione di centri regionali di ricerca scientifica e di correzione al fine di lottare contro i problemi derivanti dall’uso e dal traffico illeciti degli stupefacenti.»Art. 17 Lingue del protocollo e procedura relativa alla firma, alla ratifica e all’adesione 1. Il presente protocollo, i cui testi in inglese, cinese, spagnolo, francese e russo fanno ugualmente fede, sarà aperto fino al 31 dicembre 1972 alla firma di tutte le Parti alla convenzione unica o di tutti i suoi firmatari.2. Il presente protocollo è soggetto alla ratifica degli Stati che l’hanno firmato e che hanno ratificato o aderito alla convenzione unica. Gli strumenti di ratifica saranno depositati presso il Segretario generale.3. Il presente protocollo sarà aperto dopo il 31 dicembre 1972 all’adesione delle Parti alla convenzione unica che non avranno firmato il protocollo. Gli strumenti di adesione saranno depositati presso il Segretario generale.Art. 18 Entrata in vigore 1. Il presente protocollo e gli emendamenti che esso contiene entreranno in vigore allo scadere di trenta giorni che seguiranno la data del deposito del quarantesimo strumento di ratifica o di adesione in conformità con l’articolo 17.2. Per ogni altro Stato che depositerà uno strumento di ratifica o di adesione dopo la data del deposito del predetto quarantesimo strumento, il presente protocollo entrerà in vigore allo scadere del trentesimo giorno successivo al deposito da parte di tale Stato del suo strumento di ratifica o di adesione.Art. 19 Effetto dell’entrata in vigore Qualsiasi Stato che diventi Parte alla convenzione unica dopo l’entrata in vigore del presente protocollo ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 18 di cui sopra viene considerato, se non ha espresso diversa intenzione, come:a)Parte alla convenzione unica emendata; eb)Parte alla convenzione unica non emendata nei confronti di qualsiasi Parte alla convenzione che non è legata dal presente protocollo.Art. 20 Disposizioni transitorie 1. Le funzioni dell’Organo internazionale di controllo degli stupefacenti di cui agli emendamenti contenuti nel presente protocollo saranno, a partire dalla data di entrata in vigore del presente protocollo (par. 1, art. 18) esercitate dall’Organo così come viene costituito dalla convenzione unica non emendata.2. Il Consiglio economico e sociale fisserà la data in cui l’Organo così come sarà costituito in virtù degli emendamenti contenuti nel presente protocollo entrerà in funzione. A tale data, l’Organo così costituito assumerà, nei confronti delle Parti alla convenzione unica non emendata e delle Parti ai trattati di cui all’articolo 44 della predetta convenzione che non sono Parti al presente protocollo, le funzioni dell’Organo costituito in virtù della convenzione unica non emendata.3. Per quanto attiene ai membri nominati durante le prime elezioni successive all’aumento del numero dei membri dell’Organo, che passerà da 11 a 13, le funzioni dei cinque membri cesseranno dopo tre anni e quelle degli altri sette membri cesseranno dopo cinque anni.4. I membri dell’Organo le cui funzioni cesseranno al termine del periodo iniziale di tre anni succitato saranno designati per sorteggio effettuato dal Segretario generale immediatamente dopo che sarà stata fatta la prima elezione.Art. 21 Riserve 1. Qualsiasi Stato può, al momento della firma, della ratifica o dell’adesione al presente protocollo, avanzare una riserva su qualsiasi emendamento che esso contiene diverso dagli emendamenti all’articolo 2, paragrafi 6 e 7 (art. 1 del presente protocollo), articolo 9, paragrafi 1, 4 e 5 (art. 2 del presente protocollo), articolo 10, paragrafi 1 e 4 (art. 3 del presente protocollo), articolo 11 (art. 4 del presente protocollo), articolo 14bis (art. 7 del presente protocollo), articolo 16 (art. 8 del presente protocollo), articolo 22 (art. 12 del presente protocollo), articolo 35 (art. 13 del presente protocollo), articolo 36, paragrafo 1, comma b) (art. 14 del presente protocollo), articolo 38 (art. 15 del presente protocollo) e articolo 38bis (art. 16 del presente protocollo).2. Lo Stato che avrà avanzato delle riserve potrà in qualsiasi momento e per mezzo di notifica scritta sciogliere le sue riserve in tutto o in parte.Art. 22 Il Segretario generale trasmetterà una copia conforme autentica del presente protocollo a tutte le Parti alla convenzione unica e a tutti i suoi firmatari. Quando il presente protocollo entrerà in vigore ai sensi del paragrafo i dell’articolo 18 di cui sopra, il Segretario generale stabilirà il testo della convenzione unica così come viene modificata dal presente protocollo e ne trasmetterà la copia conforme autenticata a tutti gli Stati Parti o abilitati a diventare Parti alla convenzione nella sua forma modificata.FirmeIn fede di che i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato il presente protocollo in nome dei loro rispettivi Governi.Fatto a Ginevra, il venticinque marzo millenovecentosettantadue, in un unico originale che sarà conservato negli archivi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.(Seguono le firme)Campo d’applicazione il 28 dicembre 20166 6 RU 1996 1941, 2004 3413, 2009 211, 2012 4543 e 2017 69. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).Stati partecipantiRatificaAdesione (A)Dichiarazione di successione (S)Entrata in vigoreAfghanistan19 febbraio2015 A21 marzo2015Algeria*26 febbraio200328 marzo2003Angola26 ottobre2005 A25 novembre2005Antigua e Barbuda 5 aprile1993 A 5 maggio1993Argentina16 novembre1973 8 agosto1975Australia22 novembre1972 8 agosto1975Austria 1° febbraio1978 A 3 marzo1978Bahamas23 novembre1976 A23 dicembre1976Bangladesh 9 maggio1980 A 8 giugno1980Barbados21 giugno1976 A21 luglio1976Belarus13 settembre2001 A13 ottobre2001Belgio*13 giugno198413 luglio1984Benin 6 novembre1973 A 8 agosto1975Botswana27 dicembre1984 A26 gennaio1985Brasile*16 maggio1973 8 agosto1975Brunei25 novembre1987 A25 dicembre1987Bulgaria18 luglio1996 A17 agosto1996Camerun30 maggio1974 A 8 agosto1975Canada* 5 agosto1976 A 4 settembre1976Ceca, Repubblica30 dicembre1993 S 1° gennaio1993Cile19 dicembre197518 gennaio1976Cina Macao15 dicembre199920 dicembre1999Cipro30 novembre1973 8 agosto1975Colombia 3 marzo1975 A 8 agosto1975Congo (Kinshasa)15 luglio1976 A14 agosto1976Corea (Sud)25 gennaio1973 8 agosto1975Costa Rica14 febbraio1973 8 agosto1975Côte d’Ivoire28 febbraio1973 8 agosto1975Croazia26 luglio1993 S 8 ottobre1991Cuba*14 dicembre1989 A13 gennaio1990Danimarca18 aprile1975 8 agosto1975Dominica24 settembre1993 A24 ottobre1993Dominicana, Repubblica21 settembre1993 A21 ottobre1993Ecuador25 luglio1973 8 agosto1975Egitto14 gennaio1974 8 agosto1975Eritrea30 gennaio2002 A 1° marzo2002Etiopia11 ottobre1994 A10 novembre1994Figi21 novembre1973 A 8 agosto1975Filippine 7 giugno1974 8 agosto1975Finlandia12 gennaio1973 8 agosto1975Francia* 4 settembre1975 4 ottobre1975 Dipartimenti e territori d’oltre mare 4 settembre1975 4 ottobre1975Germania20 febbraio1975 8 agosto1975Giamaica 6 ottobre1989 A 5 novembre1989Giappone27 settembre1973 8 agosto1975Gibuti22 febbraio2001 A24 marzo2001Giordania28 febbraio1973 8 agosto1975Grecia*12 luglio198511 agosto1985Guatemala 9 dicembre1975 8 gennaio1976Guinea-Bissau27 ottobre1995 A26 novembre1995Haiti29 gennaio1973 8 agosto1975Honduras 8 agosto1979 A 7 settembre1979India*14 dicembre1978 A13 gennaio1979Indonesia 3 settembre1976 3 ottobre1976Iran18 dicembre200117 gennaio2002Iraq25 settembre1978 A25 ottobre1978Irlanda16 dicembre1980 A15 gennaio1981Islanda18 dicembre1974 A 8 agosto1975Israele* ** 1° febbraio1974 8 agosto1975Italia14 aprile1975 8 agosto1975Kazakstan29 aprile1997 A29 maggio1997Kenya 9 febbraio1973 A 8 agosto1975Kuwait* 7 novembre1973 A 8 agosto1975Laos16 marzo2009 A15 aprile2009Lesotho 4 novembre1974 A 8 agosto1975Lettonia16 luglio1993 A15 agosto1993Libano 5 marzo1997 4 aprile1997Libia27 settembre1978 A27 ottobre1978Liechtenstein24 novembre199924 dicembre1999Lussemburgo13 ottobre197612 novembre1976Macedonia13 ottobre1993 A12 novembre1993Madagascar20 giugno1974 8 agosto1975Malawi 4 ottobre1973 A 8 agosto1975Malaysia20 aprile1978 A20 maggio1978Mali31 ottobre1995 A30 novembre1995Marocco19 marzo200218 aprile2002Maurizio12 dicembre1994 A11 gennaio1995Messico*27 aprile1977 A27 maggio1977Moldova15 febbraio1995 A17 marzo1995Monaco30 dicembre197529 gennaio1976Mongolia 6 maggio1991 A 5 giugno1991Montenegro*23 ottobre2006 S 3 giugno2006Myanmar*22 agosto200321 settembre2003Nicaragua15 febbraio200517 marzo2005Niger28 dicembre1973 8 agosto1975Norvegia12 novembre1973 8 agosto1975Nuova Zelanda* 7 giugno1990 7 luglio1990 Niue 7 giugno1990 7 luglio1990 Tokelau 7 giugno1990 7 luglio1990Paesi Bassi29 maggio1987 A28 giugno1987 Aruba29 maggio1987 A28 giugno1987 Curaçao29 maggio1987 A28 giugno1987 Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)29 maggio1987 A28 giugno1987 Sint Maarten29 maggio1987 A28 giugno1987Pakistan 2 luglio1999 1° agosto1999Panama*19 ottobre1972 8 agosto1975Papua Nuova Guinea28 ottobre1980 A27 novembre1980Paraguay20 giugno1973 8 agosto1975Perù*12 settembre197712 ottobre1977Polonia 9 giugno1993 A 9 luglio1993Portogallo20 aprile1979 A20 maggio1979Regno Unito20 giugno1978 A20 luglio1978 Anguilla20 giugno197820 luglio1978 Bermuda20 giugno197820 luglio1978 Gibilterra20 giugno197820 luglio1978 Guernesey20 giugno197820 luglio1978 Isola di Man20 giugno197820 luglio1978 Isole Caimane20 giugno197820 luglio1978 Isole Falkland e dipendenze (Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud)20 giugno197820 luglio1978 Isole Turche e Caicos20 giugno197820 luglio1978 Isole Vergini britanniche20 giugno197820 luglio1978 Jersey20 giugno197820 luglio1978 Montserrat20 giugno197820 luglio1978 Sant’Elena e dipendenze (Ascension e Tristan da Cunha)20 giugno197820 luglio1978Romania*14 gennaio1974 A 8 agosto1975Russia 3 giugno1996 A 3 luglio1996Saint Kitts e Nevis 9 maggio1994 A 8 giugno1994Saint Vincent e Grenadine 3 dicembre2001 S27 ottobre1979San Marino10 ottobre2000 A 9 novembre2000Santa Sede 7 gennaio1976 6 febbraio1976Seicelle27 febbraio1992 A28 marzo1992Senegal25 marzo1974 8 agosto1975Serbia*12 narzo2001 S27 aprile1992Singapore 9 luglio1975 A 8 agosto1975Siria 1° febbraio1974 A 8 agosto1975Slovacchia28 maggio1993 S 1° gennaio1993Spagna 4 gennaio1977 3 febbraio1977Sri Lanka29 giugno1981 A29 luglio1981Stati Uniti 1° novembre1972 8 agosto1975Sudafrica16 dicembre197515 gennaio1976Sudan 5 luglio1994 A 4 agosto1994Suriname29 marzo1990 A28 aprile1990Svezia 5 dicembre1972 8 agosto1975Svizzera22 aprile1996 A22 maggio1996Thailandia 9 gennaio1975 A 8 agosto1975Togo10 novembre197610 dicembre1976Tonga 5 settembre1973 A 8 agosto1975Trinidad e Tobago23 luglio1979 A22 agosto1979Tunisia29 giugno197629 luglio1976Turchia20 luglio200119 agosto2001Ucraina27 settembre2001 A27 ottobre2001Uganda15 aprile1988 A15 maggio1988Ungheria12 novembre1987 A12 dicembre1987Uruguay31 ottobre1975 A30 novembre1975Venezuela 4 dicembre1985 3 gennaio1986Zambia13 maggio1998 A12 giugno1998*Riserve e dichiarazioni.**ObiezioniLe riserve, dichiarazioni e obiezioni non sono pubblicate nella RU. Il testo, in francese e inglese, può essere consultato sul sito Internet dell’Organizzazione delle Nazioni Unite: http://treaties.un.org/ oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.
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0.742.140.316.32 RU 1957 931; FF 1957 III 297 ediz. ted. 315 ediz. franc.Traduzione1Accordo tra la Confederazione Svizzerae la Repubblica d’Austria concernente il finanziamento della sistemazione della linea dell’ArIberg (Buchs‑Salzburg)Conchiuso il 22 luglio 1957Approvato dall’Assemblea federale il 2 ottobre 19572Data dell’entrata in vigore: 21 ottobre 19571 Il testo originale tedesco è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. ted. della presente Raccolta.2 RU 1957 929La Confederazione Svizzera e la Repubblica d’Austria,considerato di quanto momento sia, per le comunicazioni ferroviarie tra la Svizzera e l’Austria e per il traffico di transito, la sistemazione della linea dell’Arlberg,hanno convenuto quanto segue:Art. 1 La Repubblica d’Austria s’impegna a porre le Ferrovie federali austriache nella condizione di eseguire, nel termine di quattro anni a contare dall’entrata in vigore del presente accordo, i lavori di sistemazione descritti nella convenzione del 22 luglio 19573 tra le Ferrovie federali svizzere e le Ferrovie federali austriache concernente la sistemazione della linea dell’Arlberg (Buchs‑Salzburg), qui allegata, e menzionati nell’articolo 3, che segue.3 RS 0.742.140.316.321Art. 2 La Confederazione Svizzera s’impegna a concedere alla Repubblica d’Austria, alle condizioni definite qui appresso, un mutuo di 55 (cinquantacinque) milioni di franchi svizzeri, al fine di permettere alla medesima di finanziare i lavori di sistemazione menzionati nell’articolo 3.Art. 3 Il mutuo svizzero sarà adoperato, nei limiti del programma austriaco di sistemazione della linea dell’Arlberg (Buchs‑Salzburg), per i seguenti lavori:Milionidi scelliniMilionidi franchi41.Rifacimento e sistemazione della soprastruttura del tratto Buchs‑Salzburg 84,014,12.Ponte sulla Trisanna 35,0 5,93.Rifacimento di altri ponti 5,0 0,84.Opere di premunizione contro le valanghe eprotezione delle gallerie (in corso di esecuzione) 9,2 1,65.Miglioramento degli impianti di incrocio 25,0 4,26.Impianti di telecomunicazioni e di sicurezza a ovest di Innsbruck (in costruzione) 22,1 3,77.Rinnovamento del materiale mobile, compresa la messa in servizio di due nuovi treni di elettromotrici, allo scopo di accelerare il traffico in modo adeguato ai bisogni presenti sul tratto Vienna‑Arlberg‑Svizzera. 60,010,18.Ampliamento del bacino imbrifero dello Spullersee e costruzione del bacino d’accumulamento delFormarinsee 86,714,6Totale327,055,0La Repubblica d’Austria s’impegna a porre le Ferrovie federali austriache nella condizione di eseguire tale programma di lavori, stabilito sul fondamento dei prezzi odierni, qualunque ne possa essere l’aumento del costo.4 Calcolati secondo la parità di 100 scellini = 16,8185 franchi.Art. 4 Nei limiti del programma austriaco di sistemazione della linea dell’Arlberg (Buchs–Salzburg), la Repubblica d’Austria s’impegna a porre le Ferrovie federali austriache nella condizione di assegnare, nello spazio di 4 anni, 200 milioni suppletivi di scellini, singolarmente per il rifacimento della soprastruttura.Art. 5 La Confederazione Svizzera trasferirà, in una sola volta, alla Repubblica d’Austria l’ammontare del mutuo, dopo l’entrata in vigore del presente accordo.Il mutuo frutterà interessi a contare dal giorno del trasferimento. L’interesse annuo sarà del 41/8 per cento (quattro e sette ottavi per cento).Gli interessi sono pagabili annualmente, secondo il piano d’ammortamento, qui allegato, la prima volta dopo un anno dal pagamento dell’ammontare del mutuo.Art. 6 La Repubblica d’Austria s’impegna a estinguere il mutuo in dodici rate annuali, secondo il piano d’ammortamento, qui allegato. Il primo pagamento scadrà quattro anni dopo il trasferimento dell’ammontare del mutuo.La Repubblica d’Austria si riserva la facoltà di estinguere innanzi tempo, intieramente o in parte, il suo debito verso la Confederazione Svizzera, con un preavviso di sei mesi.Art. 7 L’ammontare del mutuo sarà trasferito nel servizio disciplinato dei pagamenti ossia nell’ambito dell’accordo di pagamento, in vigore tra la Svizzera e l’Austria5.Gli ammortamenti e il servizio degli interessi saranno fatti ordinariamente fuori di qualunque servizio disciplinato di pagamento, in franchi svizzeri liberi.5 RS 0.946.291.631Art. 8 La Repubblica d’Austria dà facoltà alla Confederazione Svizzera oppure alle Ferrovie federali svizzere di compensare gli interessi e gli ammortamenti del mutuo con gli averi risultanti dal traffico ferroviario che le Ferrovie federali austriache possedessero presso le Ferrovie federali svizzere.Art. 9 I due Governi s’impegnano a prendere tutti i provvedimenti idonei ad accrescere il traffico ferroviario tra i due paesi e il traffico di transito per le stazioni di Buchs e di St.Margrethen. Questi valichi di confine non saranno in alcun caso sottoposti a un ordinamento meno favorevole di quello applicato in ciascuno dei due paesi agli altri valichi di frontiera. 1 due Governi si asterranno da ogni misura che ingenerasse disparità di trattamento rispetto alle formalità doganali. Essi si impegnano, inoltre, a prendere, nel loro traffico reciproco, tutte le disposizioni idonee affinché le formalità doganali, di polizia confinaria e amministrative siano eseguite nel più breve spazio di tempo e nelle condizioni più favorevoli.Art. 10 La convenzione del 22 luglio 19576 tra le Ferrovie federali svizzere e le Ferrovie federali austriache concernente la sistemazione della linea dell’Arlberg (Buchs–Salzburg), qui allegata, fa parte integrante del presente accordo.6 RS 0.742.140.316.321Art. 11 Il presente accordo entra in vigore dopo lo scambio degli istrumenti di ratificazione.Fatto a Vienna, in doppio esemplare, il 22 luglio 1957.Per laConfederazione Svizzera:Per laRepubblica d’Austria:V. UmbrichtKamitzAllegato Piano d’ammortamento AnnoInteresse(47/8%)AmmortamentoRata annualeDebito residuoFr.Fr.Fr.Fr. 12 681 250.——2 681 250.—55 000 000.— 22 681 250.——2 681 250.—55 000 000.— 326 81 250.——2 681 250.—55 000 000.— 42 681 250.—3 479 750.—6 161 000.—51 520 250.— 52 511 612.203 649 387.806 161 000.—47 870 862.20 62 333 704.553 827 295.456 161 000.—44 043 566.75 72 147 123.904 013 876.106 161 000.—40 029 690.65 81 951 447.404 209 552.606 161 000.—35 820 138.05 91 746 231.754 414 768.256 161 000.—31 405 369.80101 531 011.804 629 988.206 161 000.—26 775 381.60111 305 299.854 855 700.156 161 000.—21 919 681.45121 068 584.455 092 415.556 16 1000.—16 827 265.9013820 329.205 340 670.806 161 000.—11 486 595.1014559 971.505 601 028.506 161 000.—5 885 566.6015286 921.355 885 566.606 172 487.95—
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0.946.292.941 RU 1954 421TraduzioneAccordo commercialefra la Confederazione Svizzerae la Repubblica di CubaConcluso il 30 marzo 1954Entrata in vigore il 14 aprile 1954 (Stato 1° gennaio 2020)Il Governo della Confederazione Svizzera e il Governo della Repubblica di Cuba,animati dal desiderio di rafforzare in vincoli di tradizionale amicizia esistenti tra i due Paesi mediante il principio della parità di trattamento incondizionata a illimitata,hanno convenuto di fondare le loro relazioni commerciali sulle basi seguenti:Art. I 1. Le Alte Parti Contraenti s’impegnano a concedersi reciprocamente il trattamento incondizionato e illimitato della nazione più favorita per tutto quanto concerne i dazi e sopraddazi, le tasse consolari e ogni altro diritto o tassa che sono o potrebbero essere riscossi all’atto dell’importazione e dell’esportazione di merci, per il modo di riscossione di siffatti diritti e tasse come pure per le prescrizioni e modalità relative alle operazioni di sdoganamento.2. Le Alte Parti Contraenti convengono di concedersi reciprocamente un trattamento non meno favorevole di quello concesso a terzi Stati per tutto quanto potrebbe concernere l’assegnazione di divise straniere per le operazioni commerciali e l’amministrazione di contingenti per il controllo quantitativo delle importazioni e del cambio.Art. II In applicazione delle disposizioni dell’articolo I del presente Accordo, qualsiasi vantaggio, privilegio o esenzione concesso da una delle Alte Parti Contraenti per le merci originarie di un terzo Stato entro i limiti dell’articolo 1 sarà immediatamente e incondizionatamente concesso per le merci originarie dell’altra Alta Parte Contraente.Art. III Nonostante le disposizioni degli articoli I e II del presente Accordo, il trattamento della nazione più favorita non sarà applicabile:a.ai vantaggi che una delle Alte Parti Contraenti concede o concederà a un qualsiasi Stato limitrofo per facilitare il traffico di confine o il traffico tra zone di confine determinate e designate come tali nei trattati che vi si riferiscono;b.alle obbligazioni che sono state o saranno contratte in virtù di una unione doganale o di una zona di commercio libero, oppure in virtù di un accordo sull’istituzione di un’unione doganale o di una zona di commercio libero. Sono eccettuate le disposizioni dell’articolo IV;c.alle preferenze doganali, ai favori, ai privilegi particolari, ecc. che la Repubblica di Cuba concede esclusivamente agli Stati Uniti di America in tutti i campi disciplinati dal presente Accordo.Art. IV Le disposizioni del presente Accordo saranno applicabili al Principato del Liechtenstein fino a tanto che questo sarà legato alla Svizzera da un trattato d’unione doganale1.1 RS 0.631.112.514Art. V Per quanto concerne le tasse o i diritti, i regolamenti e le modalità applicabili al transito, ciascuna delle Alte Parti Contraenti concederà nel traffico delle merci in transito provenienti dell’altra Alta Parte Contraente o destinate a essa un trattamento non meno favorevole di quello che è concesso nel traffico di merci in transito provenienti da un terzo Stato o destinate a esso.Art. VI Per quanto la legislazione fiscale in vigore alla data della firma del presente Accordo non vi se opponga, ciascuna Alta Parte Contraente si impegna a non riscuotere per i prodotti importati dal territorio dell’altra Alta Parte Contraente tasse o altre imposte interne di qualsiasi natura superiori a quelle riscosse direttamente o indirettamente per i prodotti analoghi d’origine nazionale.Art. VII Il Governo di ciascuna Alta Parte Contraente esaminerà con benevolenza qualsiasi domanda che il Governo dell’altra Alta Parte Contraente potesse sottoporgli circa l’applicazione delle disposizioni del presente Accordo.Art. VIII 1. Il presente Accordo entra in vigore 15 giorni dopo la data della sua firma e rimane in vigore fino al 31 dicembre 19562, a meno che sia disdetto prima di questa data conformemente alle disposizioni del numero 3 del presente articolo.2. Il presente Accordo sarà ratificato conformemente alle leggi costituzionali delle Alte Parti Contraenti e lo scambio degli strumenti di ratificazione sarà fatto all’Avana.3. Soltanto il fatto che una delle Alte Parti Contraenti non osserva più le disposizioni del presente Accordo permetterebbe all’altra Alta Parte Contraente di disdirlo, mediante preavviso di 90 giorni.2 La validità é stata nuovamente prorogata, fino al 31 dic. 2022, mediante scambio di note dei 29 gen. e 12 feb. 2020 (RU 2020 621).FirmeIn fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati dai loro rispettivi Governi, hanno firmato il presente Accordo e vi hanno apposto i loro sigilli.Fatto all’Avana, il 30 marzo 1954, in quattro esemplari originali, dei quali due nella lingua francese e due nella lingua spagnola, entrambi i testi facendo parimente fede.Per il Governodella Confederazione Svizzera:Ernest SchlatterPer il Governodella Repubblica di Cuba:Miguel Angel Campa
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Erlasse Kanton Graubünden 720.110 Concordato fra i Cantoni della Confederazione Svizzera sul divieto di convenzioni fiscali del 10 dicembre 1948 approvato dal Consiglio Federale il 26 settembre 1949 1) I Governi cantonali allo scopo di applicare in modo uniforme e senza re- strizioni le loro norme legali in materia tributaria a tutti indistintamente, persone ed enti soggetti all'imposta, ed evitare, riservate le clausole concordatarie, la concessione di privilegi fiscali, convengono quanto segue: Art. 1 1 I Cantoni si obbligano a non stipulare convenzioni fiscali con con- tribuenti e a non far più uso delle competenze loro conferite per legge o regolamento di stipulare tali convenzioni. 2 Le convenzioni di durata limitata, concluse prima dell'adesione di un Cantone al Concordato, diverranno prive d'effetto alla loro scadenza e non potranno essere rinnovate, né prolungate. Le convenzioni di durata illimitata saranno valevoli per il rimanente dell'anno in cui il Cantone ha aderito al Concordato e per i dieci anni seguenti. 3 È consentita, in quanto prevista dalla legge, la facoltà di accordare spe- ciali agevolazioni tributarie: a) a persone che per la prima volta o dopo un'assenza di almeno dieci anni dal Paese prendono domicilio o dimora in Svizzera, senza esercitarvi attività lucrativa, per il rimanente dell'anno in cui prendono domicilio o dimora e per l'anno seguente. Se queste persone sono stranieri non nati in Svizzera, le agevolazioni tributarie possono essere accordate anche per un periodo maggiore, ritenuto tuttavia che l'ammontare dell'imposta a loro carico non sarà inferiore a quanto dovuto, in applicazione delle leggi vigenti, per la sostanza immobiliare sita in Svizzera, per i valori mobiliari svizzeri (cartevalori, quote sociali, diritti, crediti, averi) e per i beni mobiliari che si trovano in Svizzera. 1) Entrata in vigore del concordato per i primi Cantoni aderenti: 6 ott. 1949. Dopo l'adesione degli altri Cantoni il Consiglio Federale, in base alla dichiarazione di adesione del Governo (vedi nota 3 del decreto precedente) ha dichiarato in vigore il concordato per il Cantone dei Grigioni rispetto a tutti gli altri Cantoni a partire dal 28 mag. 1963 1 720.110 Concordato sul divieto di convenzioni fiscali b) a imprese industriali di nuova creazione, quando il Cantone abbia interesse economico a promuoverne lo sviluppo, per il rimanente dell'anno in cui comincia l'esercizio e per i nove anni seguenti. c) a imprese al cui capitale partecipa una corporazione di diritto pubblico o che sono destinate prevalentemente ad uno scopo pubblico o di pubblica utilità. 4 I Cantoni si impegnano a non concludere convenzioni particolari in con- traddizione con la loro legislazione in materia di imposte sulle successioni, le donazioni e le mutazioni. 5 Sono riservate le esenzioni accordate agli Stati esteri, al personale delle loro rappresentanze diplomatiche e consolari, agli istituti e alle opere internazionali, ufficiali, semi-ufficiali e private ed al loro personale, come pure al personale delle delegazioni accreditate presso di loro. Art. 2 Le norme concordatarie si applicano alle imposte cantonali ed a quelle percepite dalle organizzazioni amministrative autonome dei Cantoni, come distretti, circoli e comuni. Art. 3 1 I Cantoni si obbligano a comunicare l'ultima tassazione fiscale del contribuente, persona fisica o giuridica, che lascia il loro territorio, se ne sono richiesti dal Cantone del nuovo domicilio, o dimora, o della nuova sede. 2 Parimenti il Cantone del nuovo domicilio o dimora, o della nuova sede, farà conoscere, a richiesta, la nuova tassazione al Cantone dal quale il contribuente, persona fisica o giuridica, proviene. 3 I Cantoni dovranno parimenti comunicare al Cantone cui spettava prece- dentemente la sovranità fiscale il trasferimento e la tassazione dei beni imponibili ad una persona giuridica (per esempio fondazione di famiglia, società di sede). Art. 4 1 La sorveglianza sull'applicazione del Concordato è affidata ad una Commissione nominata dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze: essa si pronuncia sulle infrazioni alle norme concordatarie. 2 La Conferenza dei direttori cantonali delle finanze stabilisce il regolamento concernente il modo di elezione e di rimunerazione dei membri della Commissione, la procedura e le spese inerenti alle decisioni. 3 Il Cantone concordatario il quale constata che un altro Cantone concordatario o uno dei suoi distretti, circoli o comuni, non impone un contribuente in conformità alle norme che precedono, o non adempie l'obbligo di fornire le informazioni cui è tenuto, propone reclamo alla 2 Concordato sul divieto di convenzioni fiscali 720.110 3 Commissione del concordato. Questa, esperita un'indagine in contraddittorio, stabilisce se esiste un'infrazione al concordato. 4 Se con decisione della Commissione si accerta che le autorità o i funzionari di un Cantone, dei suoi distretti, circoli o comuni, hanno contravvenuto alle disposizioni del Concordato, l'atto amministrativo contrario al Concordato sarà annullato. Il Cantone in colpa dovrà inoltre pagare la multa fissata dalla Commissione. 5 La multa sarà fissata: a) in caso di infrazione all'art. 1 da una a tre volte l'importo del privilegio accordato al contribuente, secondo la gravità della colpa, ma al minimo 1 000 franchi e al massimo 10 000 franchi; in caso di recidiva la multa potrà essere aumentata fino a 50 000 franchi, b) in caso d'infrazione all'articolo 3 secondo la gravità della colpa, al minimo 100 franchi e al massimo 500 franchi. 6 Le decisioni della Commissione sono inappellabili ed equiparate ai giudizi esecutivi. La Commissione ne cura l'esecuzione. 7 Le multe vengono versate ad un fondo amministrativo dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze. La Conferenza ne decide la destinazione, dopo aver interpellato i Governi dei Cantoni aderenti al Concordato. Art. 5 1 Il Concordato entra in vigore, dopo la ratifica del Consiglio Federale, con la pubblicazione della Raccolta Ufficiale delle Leggi e Decreti della Confederazione. 1) 2 I Cantoni aderenti al Concordato hanno diritto di uscirne per la fine del- l'anno civile, con un preavviso di due anni. 3 Le notifiche di adesione e di rinuncia devono essere inviate al Consiglio Federale, per la trasmissione alla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze e alla Commissione del Concordato, nonché ai Cantoni concordatari. Protocollo finale. Considerata la situazione economica straordinaria del momento, è accordata l'autorizzazione di concedere a titolo transitorio e allo scopo di combattere la penuria degli alloggi, facilitazioni fiscali di carattere legale per la costruzione di nuove abitazioni. 1) Cfr. la nota 1 al principio del concordato Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Word-Lesezeichen BR_Nummer SR_Nummer Titel Kopf Inhaltstitel Fundstelle Datum InKraft Aufgehoben_am Nachtrag 2018-06-04T13:52:24+0200 "7001 Chur" "Gesetzessammlung Kanton Graubünden"
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