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Past Present Future (1980) in una personale versione, e con la quale spesso chiudeva i propri concerti. | pˈast prˈezent fʊtˈure mˈille novetʃˈɛnto otːˈanta in ˌʊna personˈale versjˈone, e kon la kwˈale spˈesso kjʊdˈɛva i prˈɔprɪ kontʃˈɛrtɪ. | {
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Sinatra ha inoltre registrato il brano una seconda volta in duetto con Tony Bennett per il suo album Duets del 1993. | sinˈatra a inˈoltre redʒistrˈato il brˈano ˌʊna sekˈonda vˈɔlta in dʊˈetːo kon tˈonɪ bˈennetː per il sˌʊo ˈalbʊm dˈuets del mˈille novetʃˈɛnto novˈantatrˈe. | {
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Il brano è strettamente legato a questi due artisti, che ne hanno fatto, durante la loro carriera, un vero e proprio "cavallo di battaglia". | il brˈano e stretːamˈente leɡˈato a kwˌestɪ dˈue artˈistɪ, ke ne ˌanno fˈatːo, dʊrˈante la lˌɔro karɾiˈɛra, ʊn vˈero e prˈɔprio "kavˈallo dɪ batːˈaʎa". | {
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Divenuto un vero e proprio standard musicale, questo brano non va confuso con l'omonima canzone New York, New York contenuta nel musical di Leonard Bernstein On the town (Un giorno a New York), le cui musiche sono state composte nel 1944 e che è stato successivamente trasposto per il cinema nel 1949 in un film diretto da Gene Kelly ed interpretato da Frank Sinatra. | divenˈuto ʊn vˈero e prˈɔprio stˈandard mʊzikˈale, kwˌesto brˈano non vˈa konfˈuzo kon lomˈɔnima kantsˈone (en)njˈuː(it) jˈɔrk, (en)njˈuː(it) jˈɔrk kontenˈuta nel mjˈuzikol dɪ lˈɛonard bernstˈɛin ˈon tˈe tˈɔwn ʊn dʒˈorno a (en)njˈuː(it) jˈɔrk, le kˈuj mˈuzike sˌono stˈate kompˈoste nel mˈille novetʃˈɛnto kʊaɾˈaːntakwˈatːro e ke e stˈato sʊtʃːessivamˈente traspˈɔsto per il tʃˈinema nel mˈille novetʃˈɛnto kʊaɾˈaːntanˈɔve in ʊn fˈilm dirˈɛtːo da dʒˈɛne kˈɛllɪ ed interpretˈato da frˈaŋk sinˈatra. | {
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La cantautrice Lady Gaga ne ha eseguito una cover durante l'anniversario dei 100 anni di Frank Sinatra il 6 dicembre 2015. | la kantaʊtrˈitʃe lˈɛːdɪ ɡˈaɡa ne a ezeɡwˈito ˌʊna kˈover dʊrˈante lanniversˈario dˌeɪ tʃˈɛnto ˈannɪ dɪ frˈaŋk sinˈatra il sˈɛj ditʃˈɛmbre dˈue mˈiːla kwˈimditʃɪ. | {
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Il New General Catalogue (Nuovo Catalogo Generale, in genere usato col suo nome originale inglese o con l'abbreviazione NGC) è il più famoso e usato catalogo di oggetti del profondo cielo nell'astronomia amatoriale. | il (en)njˈuː(it) dʒˈɛneral katalˈoɡwe nʊˈɔvo katˈaloɡo dʒenerˈale, in dʒˈɛnere ʊzˈato kol sˌʊo nˈome oridʒinˈale iŋɡlˈeze o kon labːrevjatsiˈone ˌɛnnedʒˌitʃˈi e il pjʊ famˈozo e ʊzˈato katˈaloɡo dɪ odʒːˈɛtːɪ del profˈondo tʃˈɛlo nellastronomˈia amatoriˈale. | {
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Contiene circa 8.000 oggetti ed è uno dei cataloghi più completi di tipo generale, cioè contiene tutti i tipi di oggetti e non si specializza, per esempio, solo in galassie. | kontjˈɛne tʃˈirka ˈɔtːo.dzˈɛɾodzˈɛɾo dzˈɛɾo odʒːˈɛtːɪ ed e ˈuno dˌeɪ katˈaloɡɪ pjʊ komplˈɛtɪ dɪ tˈipo dʒenerˈale, tʃoˌɛ kontjˈɛne tˈutːɪ i tˈipɪ dɪ odʒːˈɛtːɪ e non sɪ spetʃalˈidzːa, per ezˈɛmpio, sˈolo in ɡalˈassje. | {
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L'NGC fu compilato negli anni 1880 da John Dreyer sulla base di osservazioni condotte per la maggior parte da William Herschel e da suo figlio John e fu successivamente espanso con due Index Catalogue (IC), che aggiunsero più di 5.000 oggetti. | ˈɛlleŋɡk fʊ kompilˈato nˈeʎɪ ˈannɪ mˈille otːotʃˈɛnto otːˈanta da dʒˈɔn drejˈɛr sˌʊlla bˈaze dɪ osservatsiˈonɪ kondˈotːe per la madʒːˈor pˈarte da wˈilliam ˈɛrskel e da sˌʊo fˈiʎo dʒˈɔn e fʊ sʊtʃːessivamˈente espˈanso kon dˈue ˈindeks katalˈoɡwe ˌiːtʃˈi, ke adʒːˈunsero pjʊ dɪ tʃˈinkwe.dzˈɛɾodzˈɛɾo dzˈɛɾo odʒːˈɛtːɪ. | {
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L'NGC originale conteneva molti errori, che furono in buona parte eliminati dal Revised NGC e poi ancora nel Revised New General Catalogue and Index Catalogue (RNGC/IC). | ˈɛlleŋɡk oridʒinˈale kontenˈɛva mˈoltɪ erɾˈorɪ, ke fˌʊrono in bʊˈɔna pˈarte eliminˈatɪ dal revˈized ˌɛnnedʒˌitʃˈi e pˈɔi ankˈora nel revˈized (en)njˈuː(it) dʒˈɛneral katalˈoɡwe ˈand ˈindeks katalˈoɡwe ˌɛrɾeˌɛnnedʒˌitʃˈi bˈarɾa ˌiːtʃˈi. | {
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Il catalogo fu compilato negli anni 1880 da John Dreyer, sulla base di osservazioni condotte per la maggior parte da William Herschel e da suo figlio John. | il katˈaloɡo fʊ kompilˈato nˈeʎɪ ˈannɪ mˈille otːotʃˈɛnto otːˈanta da dʒˈɔn drejˈɛr, sˌʊlla bˈaze dɪ osservatsiˈonɪ kondˈotːe per la madʒːˈor pˈarte da wˈilliam ˈɛrskel e da sˌʊo fˈiʎo dʒˈɔn. | {
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Dreyer aveva già pubblicato un aggiornamento del Catalogue of Nebulae di Herschel, ma la Royal Astronomical Society gli chiese invece di compilare un New General Catalogue che fu pubblicato nel 1888. | drejˈɛr avˌeva dʒˈa pʊbːlikˈato ʊn adʒːornamˈento del katalˈoɡwe ˈof nebʊlˈae dɪ ˈɛrskel, ma la rˈojal astronomˈikal sotʃˈetɪ ʎɪ kjˈɛze invˈetʃe dɪ kompilˈare ʊn (en)njˈuː(it) dʒˈɛneral katalˈoɡwe ke fʊ pʊbːlikˈato nel mˈille otːotʃˈɛnto otːˈantˈɔtːo. | {
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L'NGC fu successivamente espanso in due riprese con i due Index Catalogue, l'IC I nel 1895 e l'IC II nel 1908, che aggiunsero 5.386 oggetti frutto di nuove scoperte rese possibili dallo sviluppo dell'astrofotografia. | ˈɛlleŋɡk fʊ sʊtʃːessivamˈente espˈanso in dˈue riprˈeze kon i dˈue ˈindeks katalˈoɡwe, lˈik i nel mˈille otːotʃˈɛnto novˈantatʃˈinkwe e lˈik sekˈondo nel mˈille novetʃˈɛnto ˈɔtːo, ke adʒːˈunsero tʃˈinkwe.tretʃˈɛnto otːˈantasˈɛj odʒːˈɛtːɪ frˈutːo dɪ nʊˈɔve skopˈɛrte rˈeze possˈibilɪ dˌallo zvilˈupːo dellastrofotoɡrafˈia. | {
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Gli oggetti celesti dell'emisfero australe sono rappresentati in modo meno completo e molti erano frutto delle osservazioni fatte da John Herschel o James Dunlop. | ʎɪ odʒːˈɛtːɪ tʃelˈɛstɪ dellemisfˈɛro aʊstrˈale sˌono rapːrezentˈatɪ in mˈɔdo mˈeno komplˈɛto e mˈoltɪ ˈɛrano frˈutːo dˌelle osservatsiˈonɪ fˈatːe da dʒˈɔn ˈɛrskel o (en)dʒˈeɪmz(it) dˈunlop. | {
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L'NGC conteneva tuttavia una serie di errori che si è cercato di eliminare con il progetto NGC/IC, dopo i parziali tentativi fatti da Sulentic e Tifft nel 1973 con il Revised New General Catalog (RNGC) e da Sinnott nel 1988 con l'NGC2000.0 | ˈɛlleŋɡk kontenˈɛva tʊtːavˈia ˌʊna sˈɛrie dɪ erɾˈorɪ ke sɪ e tʃerkˈato dɪ eliminˈare kon il prodʒˈɛtːo ˌɛnnedʒˌitʃˈi bˈarɾa ˌiːtʃˈi, dˈopo i partsjˈalɪ tentatˈivɪ fˈatːɪ da sʊlˈentik e tˈifft nel mˈille novetʃˈɛnto setːˈantatrˈe kon il revˈized (en)njˈuː(it) dʒˈɛneral katˈaloɡ ˌɛrɾeˌɛnnedʒˌitʃˈi e da sˈinnotː nel mˈille novetʃˈɛnto otːˈantˈɔtːo kon ˈɛlleŋɡk dˈue mˈiːla.dzˈɛɾo | {
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Il Revised New General Catalogue and Index Catalogue (RNGC/IC) è stato redatto da Wolfgang Steinicke nel 2009 e rinnovato nel 2019 con 13957 oggetti (13226 dal NGC/IC originale di Dreyer e 731 aggiuntivi). | il revˈized (en)njˈuː(it) dʒˈɛneral katalˈoɡwe ˈand ˈindeks katalˈoɡwe ˌɛrɾeˌɛnnedʒˌitʃˈi bˈarɾa ˌiːtʃˈi e stˈato redˈatːo da wˈolfɡaŋɡ steinˈikːe nel dˈue mˈiːla nˈɔve e rinnovˈato nel dˈue mˈiːla ditʃannˈɔve kon trˈeditʃɪ mˈiːla novetʃˈɛnto tʃinkwˈantasˈɛtːe odʒːˈɛtːɪ trˈeditʃɪ mˈiːla dʊetʃˈɛnto ventisˈɛj dal ˌɛnnedʒˌitʃˈi bˈarɾa ˌiːtʃˈi oridʒinˈale dɪ drejˈɛr e setːetʃˈɛnto trˈeːntˈuno adʒːʊntˈivɪ. | {
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NGC 1277 - galassia contenente il più grande buco nero finora mai osservato, grande fino a 17 miliardi di volte la massa solare | ˌɛnnedʒˌitʃˈi mˈille dʊetʃˈɛnto setːˈantasˈɛtːe ɡalˈassia kontenˈɛnte il pjʊ ɡrˈande bˈuko nˈero finˈora maj osservˈato, ɡrˈande fˈino a ditʃassˈɛtːe miliˈardɪ dɪ vˈɔlte la mˈassa solˈare | {
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La Nebulosa Tarantola (nota anche come 30 Doradus o con le sigle di catalogo NGC 2070 e C 103) è una vastissima regione H II situata nella Grande Nube di Magellano. | la nebʊlˈoza taɾˈantola nˈɔta ˌanke kˌome trˈeːnta dorˈadʊs o kon le sˈiɡle dɪ katˈaloɡo ˌɛnnedʒˌitʃˈi dˈue mˈiːla setːˈanta e tʃˈi tʃˈɛnto trˈe e ˌʊna vastˈissima redʒˈone ˈakːa sekˈondo sitʊˈata nˈella ɡrˈande nˈube dɪ madʒellˈano. | {
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Questa nebulosa, di ottava magnitudine apparente, si osserva nella zona nord-orientale della Nube, ed è visibile in prevalenza dall'emisfero australe, dove si presenta circumpolare in tutte le regioni meridionali poste all'esterno della zona tropicale; | kwˌesta nebʊlˈoza, dɪ otːˈava maɲitˈudine apːarˈɛnte, sɪ ossˈɛrva nˈella dzˈɔna nˈɔrdorientˈale dˌella nˈube, ed e vizˈibile in prevalˈɛntsa dallemisfˈɛro aʊstrˈale, dˈove sɪ prezˈɛnta tʃirkʊmpolˈare in tˈutːe le redʒˈonɪ meridjonˈalɪ pˈɔste allestˈɛrno dˌella dzˈɔna tropikˈale; | {
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è individuabile senza difficoltà tramite un semplice binocolo, presentandosi come una macchia tondeggiante dai bordi molto sfumati; | e individʊˈabile sˌɛntsa diffikoltˈa trˈamite ʊn sˈemplitʃe binˈɔkolo, prezentˈandozɪ kˌome ˌʊna mˈakːia tondedʒːˈante daj bˈɔrdɪ mˈolto sfʊmˈatɪ; | {
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le sue ramificazioni luminose appaiono invece con un telescopio amatoriale, che consente di rilevare anche alcuni addensamenti di stelle e ammassi aperti. | le sˌʊe ramifikatsiˈonɪ lʊminˈoze apːˈaiono invˈetʃe kon ʊn teleskˈopio amatoriˈale, ke konsˈɛnte dɪ rilevˈare ˌanke alkˌʊnɪ adːensamˈentɪ dɪ stˈelle e ammˈassɪ apˈɛrtɪ. | {
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al suo centro, un ammasso estremamente compatto di stelle calde e giovani produce la maggior parte dell'energia che rende visibile la nebulosa. | al sˌʊo tʃˈɛntro, ʊn ammˈasso estremamˈente kompˈatːo dɪ stˈelle kˈalde e dʒˈovanɪ prodˈutʃe la madʒːˈor pˈarte dellenerdʒˈia ke rˈɛnde vizˈibile la nebʊlˈoza. | {
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se fosse posta alla stessa distanza della Nebulosa di Orione (un'altra regione di formazione stellare, visibile ad occhio nudo) sarebbe 60 volte più grande della luna piena. | se fˈosse pˈɔsta ˌalla stˈessa distˈantsa dˌella nebʊlˈoza dɪ oriˈone ʊnˈaltra redʒˈone dɪ formatsiˈone stellˈare, vizˈibile ad ˈɔkːio nˈudo sarˌɛbːe sessˈanta vˈɔlte pjʊ ɡrˈande dˌella lˈuna pjˈɛna. | {
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Nelle aree centrali della nebulosa si trova un ricchissimo e compatto ammasso di stelle, noto come R136a, il quale è il principale responsabile dell'illuminazione e dell'eccitamento dei gas della nebulosa. | nˈelle ˈaːree tʃentrˈalɪ dˌella nebʊlˈoza sɪ trˈɔva ʊn rikːˈissimo e kompˈatːo ammˈasso dɪ stˈelle, nˈɔto kˌome ˈɛrɾe tʃˈɛnto trˈeːntasˈɛj ˈaː, il kwˈale e il printʃipˈale responsˈabile dellillʊminatsiˈone e delletʃːitamˈento dˌeɪ ɡˈas dˌella nebʊlˈoza. | {
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La Nebulosa Tarantola è stata la sede di un'esplosione di supernova, la cui luce è giunta a noi nel 1987: | la nebʊlˈoza taɾˈantola e stˈata la sˈɛde dɪ ʊnesploziˈone dɪ sʊpernˈova, la kˈuj lˈutʃe e dʒˈunta a nˌoi nel mˈille novetʃˈɛnto otːˈantasˈɛtːe: | {
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la supernova SN 1987a, una delle più studiate, data la sua relativa vicinanza (fu visibile anche ad occhio nudo, con una magnitudine apparente pari a 4,0). | la sʊpernˈova ˌɛsseˈɛnne mˈille novetʃˈɛnto otːˈantasˈɛtːe ˈaː, ˌʊna dˌelle pjʊ stʊdjˈate, dˈata la sˌʊa relatˈiva vitʃinˈantsa fʊ vizˈibile ˌanke ad ˈɔkːio nˈudo, kon ˌʊna maɲitˈudine apːarˈɛnte pˈarɪ a kwˈatːro,dzˈɛɾo. | {
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Nova Roma – uno dei nomi di Costantinopoli, quello dato da Costantino I alla città da lui fondata sul luogo della più antica Bisanzio (oggi Istanbul) | nˈɔva rˈoma ˈuno dˌeɪ nˈɔmɪ dɪ kostantinˈɔpolɪ, kwˈello dˈato da kostantˈino i ˌalla tʃitːˈa da lˌʊi fondˈata sʊl lʊˈɔɡo dˌella pjʊ antˈika bizˈantsio ˈɔdʒːɪ istˈanbʊl | {
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Nova Roma – organizzazione internazionale della cultura romana e di rievocazione storica, afferente alla Via romana agli dei, che si autodefinisce micronazione | nˈɔva rˈoma orɡanidzːatsiˈone internatsionˈale dˌella kʊltˈura romˈana e dɪ rievokatsiˈone stˈɔrika, afferˈɛnte ˌalla vˈia romˈana ˌaʎɪ dˈɛːi, ke sɪ aʊtodefinˈiʃe mikronatsiˈone | {
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In informatica un namespace, o in italiano spazio dei nomi, è una collezione di nomi di entità, definite dal programmatore, omogeneamente usate in uno o più file sorgente. | in informˈatika ʊn namespˈatʃe, o in italiˈano spˈatsio dˌeɪ nˈɔmɪ, e ˌʊna kolletsiˈone dɪ nˈɔmɪ dɪ entitˈa, definˈite dal proɡrammatˈore, omodʒeneamˈente ʊzˈate in ˈuno o pjʊ fˈile sordʒˈɛnte. | {
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Lo scopo dei namespace è quello di evitare confusione ed equivoci nel caso siano necessarie molte entità con nomi simili, fornendo il modo di raggruppare i nomi per categorie. | lo skˈɔpo dˌeɪ namespˈatʃe e kwˈello dɪ evitˈare konfʊziˈone ed ekwˈivotʃɪ nel kˈazo sˈiːano netʃessˈarie mˈolte entitˈa kon nˈɔmɪ sˈimilɪ, fornˈɛndo il mˈɔdo dɪ raɡːrʊpːˈare i nˈɔmɪ per kateɡorˈie. | {
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Attualmente il concetto di namespace è presente esplicitamente nell'XML, nel linguaggio di programmazione C++ e nelle ultime versioni di PHP, ed implicitamente in altri linguaggi. | atːʊalmˈente il kontʃˈɛtːo dɪ namespˈatʃe e prezˈɛnte esplitʃitamˈente nelliks emme ˈɛlle, nel liŋɡwˈadʒːo dɪ proɡrammatsiˈone tʃˈi pjˈupjˈu e nˈelle ˈultime versjˈonɪ dɪ pˌiˌakːapˈi, ed implitʃitamˈente in ˈaltrɪ liŋɡwˈadʒːɪ. | {
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Un namespace in C++ è invece un insieme di nomi in senso matematico, non ha né un ordine né una struttura interna. | ʊn namespˈatʃe in tʃˈi pjˈupjˈu e invˈetʃe ʊn insɪˈɛme dɪ nˈɔmɪ in sˈɛnso matemˈatiko, non a nˈe ʊn ˈɔrdine nˈe ˌʊna strʊtːˈura intˈɛrna. | {
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Tipicamente, nella programmazione C++ la necessità dei namespace si inizia ad avvertire per programmi di dimensioni medio-grandi, tuttavia utilizzare i namespace aiuta a strutturare il codice sorgente in modo migliore anche nei piccoli progetti. | tipikamˈente, nˈella proɡrammatsiˈone tʃˈi pjˈupjˈu la netʃessitˈa dˌeɪ namespˈatʃe sɪ inˈitsia ad avvertˈire per proɡrˈammɪ dɪ dimensjˈonɪ mˈɛdioɡrˈandɪ, tʊtːavˈia ʊtilidzːˈare i namespˈatʃe ajˈuta a strʊtːʊrˈare il kˈɔditʃe sordʒˈɛnte in mˈɔdo miʎˈore ˌanke nˈei pˈikːolɪ prodʒˈɛtːɪ. | {
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Nelle wiki create con il software MediaWiki, i namespace si utilizzano come prefissi delle pagine, per delimitarne l'ambito. | nˈelle wˈikɪ kreˈate kon il sˈɔft̪wer mˈɛdia wˈikɪ, i namespˈatʃe sɪ ʊtilˈidzːano kˌome prefˈissɪ dˌelle pˈadʒine, per delimitˈarne lˈambito. | {
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raggruppa le pagine di aiuto utili sia per coloro che si avvicinano per la prima volta a Wikipedia sia per chi vi opera abitualmente | raɡːrˈupːa le pˈadʒine dɪ ajˈuto ˈutilɪ sˌia per kolˈoro ke sɪ avvitʃˈinano per la prˈima vˈɔlta a wikipˈedia sˌia per kɪ vɪ ˈɔpera abitʊalmˈente | {
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A tutti i namespace sopraelencati, incluso il namespace principale, è associato uno specifico namespace per le pagine di discussione (ad esempio Discussioni utente: | a tˈutːɪ i namespˈatʃe sopraelenkˈatɪ, inklˈuzo il namespˈatʃe printʃipˈale, e assotʃˈato ˈuno spetʃˈifiko namespˈatʃe per le pˈadʒine dɪ diskʊssjˈone ad ezˈɛmpio diskʊssjˈonɪ ʊtˈɛnte: | {
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